Sperando che abbiate letto RAINBOWS qui di seguito vi posto alcune tavole di TROY per permettervi di fare un veloce paragone.
E siccome ci tengo a farvi vedere come funzionano certe cose laddove funzionano, vi informo che il
party inaugurale della mostra di Michael Derry avrà un testimonial di eccezione in Wilson Cruz, giovane attore latino americano e gay dichiarato - nonchè lettore delle striscie di TROY - che ha partecipato a diverse produzioni cinematografiche e televisive a tema gay (e che, anche per questo, in Italia è praticamente sconosciuto). Probabilmente è la sua presenza alla suddetta inaugurazione che mi dà da pensare più del resto delle cose che ho elencato finora. Facciamo finta che io trovassi un posto disposto ad ospitare una mostra dedicata ai miei lavori e facciamo finta che anche a me faccia piacere avere un nome di richiamo per rendere più interessante il party inaugurale...In Italia c'è qualche vip gay dichiarato che avrebbe anche solo lontanamente a che fare con il genere di fumetti che faccio? Mi spiego meglio: ci sono ragazzi giovani, carini, gay dichiarati che sono anche personaggi pubblici nel nostro paese? A me non viene in mente nessuno...Gli unici personaggi italiani gay dichiarati relativamente famosi che non sono bruttini, squallidi o over 'anta, che mi vengono in mente sono quei due o tre performers gay (quelli che una volta si chiamavano pornoattori) di origine italiana che ultimamente sono lanciatissimi all'estero...Però sarebbero conosciuti solo da una ristretta fascia di pubblico e comunque non sono affatto sicuro che sarebbero la scelta adatta...A meno che non facessi una mostra esclusivamente erotica, ma questo è un altro discorso...In ogni caso tutta questa storia non può fare a meno di darmi un ulteriore conferma che nel nostro paese una vera scena culturale gay non esiste ancora: abbiamo attività ricreative, associazioni più o meno politicizzate e imprenditori gay che fondamentalmente vogliono monetizzare la presenza GLBT sul nostro territorio investendo il meno possibile...E tutto il resto ruota attorno a questi tre punti fermi. Il discorso è davvero molto complesso, ma il succo fondamentalmente è che finchè anche da noi non si formerà un vero sottobosco culturale gay le cose non cambieranno e anche le buone idee (come penso sia stata una buona idea RAINBOWS) verranno penalizzate. Da dove si può iniziare a formare un sottobosco culturale gay in Italia? A me l'unica cosa che viene in mente, viste le premesse, è internet. Voi cosa ne pensate?
La penso come te Vale; siamo invasi di veline che scosciano e stettano in televisione e questo fa cultura, ma se un ragazzo prova a presentare la sua opera di ingegno che magari parla di omosessualità, allora è amorale, vuole distruggere la famiglia, e magari è pure un pervertito.
RispondiEliminaNon credo che ci sia mezzo migliore di internet, per diffondere quei contenuti che non trovano spazio altrimenti, e magari su queste pagine si soffermeranno anche quelle persone che in pubblico criticano.
Sono un Parecchi anni che sento parlare di "libertà" in politica, e nella vita sociale... ma ne vedo sempre meno.
Hai centrato il punto della questione Wally è proprio la scena culturale che manca in Italia e non solo per quanto riguarda il momdo gay.
RispondiEliminaSono tato ad un festival di film di archeologia e in un dibattito un archeologo inglese ha detto che in america e nell'resto dell'Europa per l'archeologia ci sono fondi reti televisive tematiche e un vasto pubblico mentre in Italia non si fa nulla per la divulgazione culturale asserendo che non c'è riscontro di pubblico.
Teh credo...Gli italiani so' 'gnoranti e tengono 'na cultura da buzzurri... Giusto er calcio e la tivvù ye bastano pe' campà contenti...Anvedi 'sti burini!
RispondiElimina(^__^)
E' si dal rinascimento a oggi una discesa vertiginosa, e come direbbe il prof. Pazzaglia "il livello è basso". :-)))
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