tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post1061618771458958191..comments2024-03-26T10:41:36.952+01:00Comments on wally rainbow valeriano elfodiluce lightelf fumetti gay comics blog ufficiale: CINEOCCASIONE MANCATAWally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-60254712200362874352015-01-21T15:36:00.455+01:002015-01-21T15:36:00.455+01:00Sarò sincero: in linea di principio sono d'acc...Sarò sincero: in linea di principio sono d'accordo con te. Il punto è che, per come è strutturato il mondo del cinema (soprattutto in nazioni come la nostra, dove tutti cercano di elemosinare fondi statali e appoggi di vario tipo per produrre film, visto che di grandi produttori non ne abbiamo più) lo sviluppo di un film viene pesantemente influenzato dal progetto che c'è dietro, perchè se questo progetto non va bene a produttori, distributori ed eminenze grigie varie da noi non ha possibilità. Basti pensare a come vengono affrontate le tematiche omosessuali nel cinema italiano: anche nei film più recenti l'omosessuale di turno deve avere una sbandata etero (dal bacio con la lingua alla migliore amica a una notte di sesso con la colelga), perchè in un film italiano deve passare il messaggio che uno - per quanto gay - non può che essere messo in crisi dal suo innato istinto "naturale", altrimenti quel film non viene nemmeno messo in produzione. E questo è uno dei motivi per cui tanti film a tematica gay stranieri da noi non vengono nemmeno distribuiti, neppure quando hanno attori di richiamo (come ad esempio Little Ashes, che parlava dell'amore fra Dalì e Garcia Lorca). E d'altra parte, per farti un esempio, il nuovo film in cui Belen Rodriguez farà la parte di una ragazza che mette in crisi una coppia gay con figli ha ottenuto un contributo statale di 200.000 euro, "per i suoi meriti culturali". Sono sicuro che se fosse stata la storia di un amore bellissimo che nasce fra un gay e un uomo sposato che molla la moglie per mettere su famiglia con lui i 200.000 euro non li avrebbe visti nemmeno col binocolo. Comunque è vero che MyMovies è un sito e non un blog (ho avuto un lapsus), ma la mia opinione non cambia. Personalmente non mi fido delle recensioni che compaiono su siti che potrebbero essere influenzati a monte. Lo dico perchè dopo aver lavorato per anni in un sito di questo tipo ho verificato alcune di queste dinamiche dall'interno. Poi, ovviamente, uno ci si può anche ritrovare, ma un conto è fare una recensione e un conto è lanciare un messaggio promozionale finalizzato a indorare la pillola. Se uno mi recensisce IL RAGAZZO INVISIBILE cercando di giustificare tutto quello che c'è dentro, e cercando di farlo passare quasi per un capolavoro, qualche sospetto mi viene. Questo, perlomeno, è quello che penso io.Wally Rainbowhttps://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-60349608008536642022015-01-21T13:54:42.008+01:002015-01-21T13:54:42.008+01:00Capisco il tuo punto di vista, ma come tu stesso d...Capisco il tuo punto di vista, ma come tu stesso dici ha a che fare con il modo in cui un prodotto viene comunicato/pubblicizzato/prodotto. Il "metodo" in questo caso diventa una pratica di comunicazione, e non uno strumento per lo sviluppo di storie, immagini, concetti e messaggi, ossia alcuni degli aspetti di cui si occupa l'arte cinematografica.<br />Sono due ambiti differenti, e quindi vanno trattati con strumenti differenti.<br /><br />Inoltre, non saprei se chiamare mymovies.it un blog, ma non arriverei a dichiarare un'influenza "dall'alto" che agisce su ogni singola recensione. La stessa Paola Casella che ha scritto il commento a Il Ragazzo Invisibile si occupa (sia in termini professionali che di produzione culturale) di cinema, e non ci sono parole nella sua recensione che siano, palesemente o meno, influenzate da contesti lavorativi o di altro tipo. Quello che ha scritto, nel modo in cui lo ha scritto, è un punto di vista critico sul film, che non ha niente a che fare con i processi di produzione dello stesso (a parte, ovviamente, i commenti inerenti). Quello che ha scritto può essere confutabile, ma attraverso altri punti di vista critici, e non con straw-man arguments (es. "Con Il ragazzo invisibile Salvatores mantiene il suo punto di vista autoriale parlando di adolescenza"; risposta utilizzando lo straw-man argument: "Il film di Salvatores è un progetto pre-esistente che gli è stato affidato per sfruttare il suo nome").<br /><br />Insomma, quello che voglio dire è che anche se c'è stata un'operazione commerciale fatta male, questo non può determinare delle considerazioni sul film in sé per sé.Velvetnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-34852270138691289842015-01-17T20:26:08.511+01:002015-01-17T20:26:08.511+01:00La recensione la conoscevo già :-)Comuqnue vorrei ...La recensione la conoscevo già :-)Comuqnue vorrei precisare che io non ho giudicato negativamente IL RAGAZZO INVISIBILE in quanto film, ma in quanto operazione. Un film - d'autore o no - può piacere o meno, ma qui si parla proprio di una questione di metodo. In questo caso c'era di mezzo una casa di produzione che voleva un film di supereroi, e lo ha presentato come un film di supereroi, con tanto di fumetti di supereroi e marchio da supereroi (regolarmente depositato nella speranza di fare un mucchio di soldi con gadget di tutti i tipi). Da quello che si legge in giro il soggetto era pronto ancora PRIMA di chiamare Salvatores, che in questo caso probabilmente è stato scelto per avere un nome di richiamo spendibile sia in Italia che all'estero, in una logica prettamente commerciale (anche se evidentemente non era il regista adatto). Fino al debutto del trailer questo film era stato promosso OVUNQUE come la rinascita dei film di supereroi in Italia, poi quando il trailer ha cominciato a girare e i pareri negativi si sono moltiplicati *MAGICAMENTE* si è iniziato a promuoverlo come film d'autore, ma ormai la frittata era stata fatta. Il problema è che tutta questa operazione partiva male dall'inizio: la casa di produzione evidentemente non aveva idea di cosa fosse un film di supereroi, e comunque doveva stare attenta a realizzare un prodotto che fosse il meno compromettente possibile (per tutti i motivi che ho elencato in questo post e negli altri due che ho dedicato a questo film). Il risultato è stato un flop clamoroso. E bada che con quella cifra si poteva fare un film di supereroi molto dignitoso (per darti un'idea il costo per una puntata di ARROW è di 1.200.000 dollari). Poi, ripeto, il film può essere giudicato in base a paramentri diversi dai miei, ma è stata tutta l'operazione ad essere gestita in maniera disastrosa. Comunque personalmente non mi fido molto delle recensioni che compaiono su siti e blog immanicati da qualche parte. Ti faccio un esempio: il blog che mi citi tu, ad esempio, appartiene al Gruppo Editoriale l'Espresso, e uno degli azionisti di questo gruppo è la Cassa di Risparmio di Trieste (che sicuramente ha degli interessi a parlare bene di un film girato a Trieste), mentre - guardacaso - del Gruppo Editoriale l'Espresso fa parte anche Radio DeeJay, che è la radio che ha proposto il concorso per trovare la canzone ufficiale del film... :-P Per come la vedo io sono molto più attendibili i siti indipendenti e quelli gestiti da appassionati.Wally Rainbowhttps://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-31997560149991034412015-01-17T19:17:56.942+01:002015-01-17T19:17:56.942+01:00Ciao Wally, secondo me hai considerato il film sot...Ciao Wally, secondo me hai considerato il film sotto una prospettiva imprecisa. Ti rimando al link di una recensione che coglie molto bene il senso del film di Salvatores (molto meglio di come riuscirei io in un commento sul post), uno che, come tu stesso dici, non ha niente a che fare con i film di supereroi, essendo un autore.<br /><br />http://www.mymovies.it/film/2014/ilragazzoinvisibile/Velvetnoreply@blogger.com