tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post3048959484861694422..comments2024-03-26T10:41:36.952+01:00Comments on wally rainbow valeriano elfodiluce lightelf fumetti gay comics blog ufficiale: PRECISAZIONI...Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-13588455303176552032015-10-28T12:26:20.211+01:002015-10-28T12:26:20.211+01:00Vedi la pubblicazione in Italia dopo più di 60 an...Vedi la pubblicazione in Italia dopo più di 60 anni di Alixquid76https://www.blogger.com/profile/13670538036327634701noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-90955664668869469272015-10-23T14:46:54.957+01:002015-10-23T14:46:54.957+01:00Niente da eccepire. Anche io penso che l'inser...Niente da eccepire. Anche io penso che l'inserimento di tematiche scottanti o delicate non debba essere fine a se stesso, come spesso è capitato in passato (as esempio coi fumetti della Max Bunker Press, ora 1000voltemeglio) col rischio di fare delle boiate. Infatti la bravura di uno sceneggiatore sta anche nel parlare di cose scottanti e delicate con competenza, senza forzature e in maniera appropriata, e se allo stato attuale non ci sono sceneggiatori in grado di farlo è meglio soprassedere. Il corto circuito, però, nasce proprio perchè - essendo la Bonelli una piccola azienda che rappresenta la principale fonte di sostentamento per chi ci lavora - da una parte mette al primo posto il suo bacino di utenza classico (che per ovvi motivi si riduce di anno in anno) per avere delle entrate "sicure", ma dall'altra si rende conto che non potrà andare avanti così all'infinito. Così propone delle "novità" e dei rinnovamenti che devono essere in buona misura compatibili col suo pubblico "storico", rallentando sempre di più quel ricambio generazionale che nel giro di una ventina d'anni sarà essenziale per garantire la sua sopravvivenza. Il discorso sulle altre case editrici è valido, ma il problema è che servirebbe qualcuno di abbastanza forte e coraggioso per rompere il ghiaccio, e nessuno lo fa (anche perchè i fumetti italiani in edicola sono gestiti da pochissimi editori, e tutti prendono come riferimento l'approccio della Bonelli). Tra l'altro io speravo nella nuova versione di Kriminal, che era stata annunciata un anno fa a Lucca e che avrebbe dovuto uscire a maggio, ma se ne sono perse le tracce... E, a questo punto, mi viene il sospetto che il motivo possa essere stato proprio un attrito fra l'approccio innovativo e spregiudicato degli autori (che guardacaso lavorano anche per gli USA) e l'editore, che non voleva giocarsi il solito "pubblico storico" dei fumetti italiani... Dando per scontato che sia l'unico su cui vale la pena investire risorse. Detto ciò, sarò sincero, penso che ogni casa editrice debba seguire la politica editoriale che preferisce: quello che mi urta un po'è che, per una questione di marketing, si spaccia per innovativo, moderno e "nuovo" qualcosa che in realtà è progettato proprio per risultare "vecchio" quel tanto che basta per incuriosire chi ha un'eta medio alta e/o una formazione "retrò". E il fatto che in tutto questo si inserisca anche una rappresentazione "vecchia" (o inesistente) del mondo LGBT mi indispone particolarmente (perchè in questo senso i media in generale hanno delle grandissime responsabilità), assieme al fatto che tutti lamentano il fatto di avere sempre meno lettori, ma non osano più di tanto per agguantarne di nuovi. A me sembra un tipico esempio di situazione in cui il confine fra prudenza e tendenza al suicidio tende a sfumare, ma ovviamente è un parere personale (^__^). Wally Rainbowhttps://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-37868429735553568722015-10-23T13:17:39.604+01:002015-10-23T13:17:39.604+01:00Sulla serie tv non dico nulla perchè non ne so nul...Sulla serie tv non dico nulla perchè non ne so nulla, o quasi nulla (credo però che non ci sarà proprio una strettissima continuità tra i personaggi a fumetti e quelli che si vedranno nella serie - che andrà giudicata in sé).<br />Piacerebbe anche a me vivere in un mondo in cui il pubblico ha gusti internazionali, e sia anche variegato a livello di età, desideri, modi di pensare - o meglio, nel complesso potrebbe anche esserlo, ma non lo è il pubblico di riferimento degli albi Bonelli (è su questo che appunto la mia riflessione, conoscendo meglio questo ambiente).<br />Adesso come adesso l'età media del lettore bonelliano è più alta rispetto a quella di altri generi e altri editori, poco incline alle novità, sospetto anche un pochino "conservatore" (non in senso strettamente politico). <br />Aldilà del fatto che sia giusto o sbagliato andare incontro al proprio pubblico invece che trovarne uno nuovo (si tratta di scelte che per una grande casa editrice che è anche una piccola industria non si possono fare a cuor leggero) il fatto è che l'omosessualità non viene vista come argomento "scottante" di per sé, e neanche come un qualcosa che andrebbe affrontato solo perchè "è d'attualità", o perchè renderebbe più "moderno" o "aperto" il fumetto bonelliano. <br />A mio parere meglio che proprio non si parli di omosessualità se lo si deve fare male o per presunto "spirito progressista". <br />Tutte le innovazioni in casa Bonelli sono state fatte gradualmente e sempre pensando al "proprio" pubblico di riferimento. <br />Altre case editrici potrebbero essere più libere, se lo volessero, di andare incontro a un pubblico diverso, interessato a un altro tipo di fumetto, a uno sguardo diverso sulla realtà; non ne vedo molte, a parte la Renbooks, che però non esce con pubblicazioni per edicola, se non sbaglio.<br />Patrizia Mandanicihttps://www.blogger.com/profile/08634563054185020423noreply@blogger.com