tag:blogger.com,1999:blog-86753120676320951382024-03-13T19:00:25.274+01:00wally rainbow valeriano elfodiluce lightelf fumetti gay comics blog ufficialeSe quello che faccio vi piace questo è il posto giusto per voi... If you like my artworks and my comics this is your place...Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.comBlogger1747125tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-45206418075796532332020-04-24T10:45:00.000+01:002020-04-24T10:45:01.862+01:00CONGIUNZIONI PARTICOLARICiao a tutti, come va?<br />
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Ieri era la Giornata Mondiale del Libro, e per almeno 13 regioni italiane è stato possibile festeggiare l'evento direttamente nelle librerie appena riaperte, anche se - come spesso accade in questi casi - è sempre molto difficile capire se la suddetta riapertura sia stata in qualche modo travisata. Nel senso che la riapertura delle "cartolibrerie" in senso lato era stata prevista anche e soprattutto per venire incontro alle esigenze degli studenti e degli insegnanti, e in particolare per quelli che abitano in piccoli centri privi di ipermercati... E se poi, per una questione burocratica, nella riapertura sono rientrate anche le librerie vere e proprie e le fumetterie (che rientrano nella categoria commerciale delle librerie), si è trattato più di un effetto collaterale che altro. Anche se ovviamente è stato visto con un certo entusiasmo da chi aveva bisogno di un nuovo motivo valido per uscire di casa.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UCUg8eZWdxM/XqIUuL9P5qI/AAAAAAAAuMk/rSZ9itmA32s5huMfMEMrGhqYJwMHolTWwCLcBGAsYHQ/s1600/5185731_1121_106604346.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="340" data-original-width="620" height="218" src="https://1.bp.blogspot.com/-UCUg8eZWdxM/XqIUuL9P5qI/AAAAAAAAuMk/rSZ9itmA32s5huMfMEMrGhqYJwMHolTWwCLcBGAsYHQ/s400/5185731_1121_106604346.jpg" width="400" /></a></div>
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Anche se poi, se da una parte è abbastanza facile giustificare come necessità il viaggio in cartoleria, è un po' più complicato giustificare la necessità di andare in liberia per gli abitanti di una nazione in cui fino all'anno scorso il 60% della popolazione leggeva un libro all'anno (<a href="https://www.iltempo.it/italpress/2019/09/11/news/in-italia-si-legge-poco-per-il-60-un-libro-l-anno-1207383/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>)... D'altra parte non è difficile supporre che, se nei primi giorni della quarantena gli italiani si sono trasformati in un popolo di runners, adesso siano più che felici di trasformarsi in un popolo di voraci lettori (<a href="https://www.ilmessaggero.it/roma/news/coronavirus_roma_fase_2_apertura_negozi_librerie_controlli_ultime_notizie-5185731.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Perlomeno fino a quando non inizieranno a riaprire le altre attività commerciali e gli spazi pubblici come i parchi. A quel punto bisognerà vedere se, nel clima di crisi economica generalizzata, le librerie saranno ancora così frequentate... Anche perchè, in caso non ve ne foste accorti, a cavallo della pandemia ha iniziato ad essere applicata la nuova legge che fissa gli sconti promozionali per i libri (e quindi anche dei prodotti editoriali venduti in fumetteria) ad un massimo del 5% sul prezzo di copertina... Nel 2011 era stata fatta una legge che fissava lo sconto massimo al 15%, ma se il suo scopo era quello di incentivare l'editoria, considerando che dal 2011 a oggi i lettori sono diminiuiti (<a href="https://www.illibraio.it/italia-lettrici-1268318/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), forse non si è rivelata esattamente un'idea geniale... Quindi, con un'ulteriore riduzione degli sconti, ho il vago sospetto che le cose non miglioreranno...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OtYzYuy_6xw/XqIZ6hpsmnI/AAAAAAAAuM4/xkCHxfJpqKYlcGyPgvKTSj_ZDhhoaGOgQCLcBGAsYHQ/s1600/dati-istat-lettura-720x354.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="354" data-original-width="720" height="196" src="https://1.bp.blogspot.com/-OtYzYuy_6xw/XqIZ6hpsmnI/AAAAAAAAuM4/xkCHxfJpqKYlcGyPgvKTSj_ZDhhoaGOgQCLcBGAsYHQ/s400/dati-istat-lettura-720x354.jpg" width="400" /></a></div>
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E visto che, già in situazioni di normalità, l'acquisto dei libri viene influenzato dalla situazione economica in generale (<a href="https://www.illibraio.it/crisi-economica-lettura-1195791/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), è altamente probabile che i contraccolpi di quello che si sta verificando in questo periodo non tarderanno a farsi sentire. Soprattutto a fronte di sconti più ridotti, in particolare per quel che riguarda le edizioni di prestigio. Una tipologia di prodotto che sta iniziando a dilagare in maniera preoccupante anche nel mondo del fumetto, che si sta allontanando sempre di più dalla sua vocazione di intrattenimento popolare per tutte le tasche. E infatti in Italia abbiamo già una casa editrice che sta iniziando a dare la possibilità di acquistare i suoi fumetti... A RATE!<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9d8L4Mw3Ouw/XqIb2lJBHKI/AAAAAAAAuNE/LLH_9-HyZCYpU3w0BSvsrU2IGj_FvXrmQCLcBGAsYHQ/s1600/26941498_1335182059960828_880961548_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="980" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-9d8L4Mw3Ouw/XqIb2lJBHKI/AAAAAAAAuNE/LLH_9-HyZCYpU3w0BSvsrU2IGj_FvXrmQCLcBGAsYHQ/s400/26941498_1335182059960828_880961548_o.jpg" width="400" /></a></div>
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Ebbene sì... Perlomeno Nicola Pesce Editore (per gli amici NPE) ha iniziato a proporre questa innovativa formula di acquisto per chi volesse pagare in tre comode rate mensili gli acquisti fatti dal suo sito... E questo non si applica solo ai volumi più costosi, ma a tutto il suo catalogo. Per maggiori informazioni, o per semplice curiosità, potete <a href="https://edizioninpe.it/" target="_blank">CLICCARE QUI</a>. L'idea in quanto tale non è malvagia, e sono abbastanza sicuro che prima o poi verrà anche copiata, però il fatto che si sia arrivato a proporre un pagamento rateizzato per dei fumetti direi che la dice lunga sulla deriva che sta prendendo tutta la faccenda... Nel senso che invece di pensare a come produrre e distribuire fumetti per tutte le tasche si stanno cambiando le formule di pagamento per fumetti sempre più costosi... E qualcosa mi dice che questa strada, che indubbiamente risulta la più facile e la meno rischiosa in termine di investimento, diventerà una di quelle su cui punterà di più il settore nel prossimo futuro... Per quanto l'idea di acquistare dei fumetti a rate sia qualcosa di molto simile a un ossimoro. visto che sono una forma di lettura nata proprio come alternativa economica e popolare ai classici libri... Con tutta la conseguente ostilità da parte di insegnanti ed educatori, che in passato procurarono a questi prodotti editoriali parecchi guai...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rbrZbfpHHuA/XqIgBFD_j9I/AAAAAAAAuNQ/5WIisYYVSgY1T06aew2H9Cj_pfNc9nVywCLcBGAsYHQ/s1600/69799-full.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="630" height="281" src="https://1.bp.blogspot.com/-rbrZbfpHHuA/XqIgBFD_j9I/AAAAAAAAuNQ/5WIisYYVSgY1T06aew2H9Cj_pfNc9nVywCLcBGAsYHQ/s400/69799-full.jpg" width="400" /></a></div>
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Il fatto che dei fumetti vengano fatti pagare a rate, per giunta con dei sistemi di pagamento che non sono gestibili direttamente da dei minorenni, la dice lunga anche sulla piega che stanno prendendo gli eventi... E sul fatto che nel giro di tre o quattro decenni il settore fumettistico sia passato dalle mani di imprenditori più o meno onesti, che cercavano di rinnovare sempre il loro parco lettori, ad un esercito di editors che sono prima di tutto appassionati (e in buona parte dei casi ex fanzinari degli anni 80 e 90) che prendono se stessi come target di riferimento, a discapito del ricambio generazionale e dell'avvicinamento di un pubblico che - magari - non è interessato a spendere metà del proprio stipendio in fumetteria... Anche perchè, tecnicamente, i giovani e giovanissimi non hanno nemmeno uno stipendio, ma - se tutto va bene - una paghetta che devono gestire considerando anche le ricariche del cellulare (perlomeno dalla fine degli anni Novanta), la gestione del loro computer personale e mille altre piccole spese... Che una volta non c'erano, così come una volta non c'erano mille alternative GRATUITE per occupare il tempo libero...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-APuRndOMko4/XqIiwFfb8ZI/AAAAAAAAuNc/q276zlNaduYVa9ZykzuMTC864UdNJGHNgCLcBGAsYHQ/s1600/smartphonejunkie2-nxkmognl5v0p82taoif8mvky025mx27uc8jacxy3rc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="1140" height="175" src="https://1.bp.blogspot.com/-APuRndOMko4/XqIiwFfb8ZI/AAAAAAAAuNc/q276zlNaduYVa9ZykzuMTC864UdNJGHNgCLcBGAsYHQ/s400/smartphonejunkie2-nxkmognl5v0p82taoif8mvky025mx27uc8jacxy3rc.jpg" width="400" /></a></div>
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Tutte cose che, ovviamente, un editor di 40/50/60 anni che proviene dal mondo degli appasisonati degli anni 70/80/90 fa molta fatica a prendere in considerazione. E in questo scenario, già terribilmente compromesso è arrivata anche una pandemia... Che probabilmente farà sentire le sue ripercussioni ANCHE sulle abitudini dei più giovani per gli anni a venire. E questo, effettivamente, mi porta ad alcune riflessioni che - tecnicamente - sono molto banali, ma che sono abbastanza sicuro che NON verranno prese in considerazione da nessuno. Nel senso che questa pandemia, paradossalmente, potrebbe anche essere letta come un'opportunità per il mondo del fumetto, a patto di vederla senza filtri e paraocchi. E avendo alle spalle una buona conoscenza della storia del media fumetto e delle sue forme di fruizione...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--XzXoJ0x2Zg/XqKj32hCjOI/AAAAAAAAuNo/MHmU6H5soiQSfovEm1QG9OlitbVSogJvACLcBGAsYHQ/s1600/2ec9e6390b8a5b4a3b9a4671be66dc2d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="512" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/--XzXoJ0x2Zg/XqKj32hCjOI/AAAAAAAAuNo/MHmU6H5soiQSfovEm1QG9OlitbVSogJvACLcBGAsYHQ/s400/2ec9e6390b8a5b4a3b9a4671be66dc2d.jpg" width="400" /></a></div>
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Nel senso che ormai è certo che si prospetteranno un impoverimento generale e una limitazione degli spostamenti di tutti quanti (perlomeno fino alla fine dell'anno), compresi quelli dei giovani e giovanissimi (che NON potranno più andare a scuola, o in vacanza, e non potranno nemmeno ritrovarsi in comitiva per andare in giro liberamente o per fare sport di squadra)... Inoltre non ci sarà nemmeno la possibilità di condividere gli spazi in auto per ammortizzare le spese, una volta maggiorenni e patentati, e anche la fruizione degli spazi comuni andrà sicuramente rivista. In ogni caso se ne deduce che un qualche editore lungimirante potrebbe anche iniziare a pensare che, guardando al rovescio della medaglia, questa sarebbe la buona occasione per provare a rilanciare il fumetto in senso lato, e non inteso solo come un prodotto per collezionisti maturi. Nel senso che questo momento potrebbe anche essere quello buono per iniziare a progettare - VELOCEMENTE - dei prodotti editoriali supereconomici, su supporti poveri (e con disegni e colori - sempre che ci siano - STUDIATI per rendere bene su supporti poveri, e non su carte superpatinate, ad esempio) e iniziando a pensare di trattare temi e raccontare storie in cui EFFETTIVAMENTE si possa identificare il pubblico di oggi... Che, oltretututto, sta vivendo proprio quel genere di situazione che una volta si vedeva solo nei fumetti...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hINvlSMV1ig/XqKmtyFnwPI/AAAAAAAAuN0/oHWaGv-cjU8WbdqfxUdnOVlTx6L7pwDjQCLcBGAsYHQ/s1600/kids-reading-comics.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="460" data-original-width="638" height="287" src="https://1.bp.blogspot.com/-hINvlSMV1ig/XqKmtyFnwPI/AAAAAAAAuN0/oHWaGv-cjU8WbdqfxUdnOVlTx6L7pwDjQCLcBGAsYHQ/s400/kids-reading-comics.jpg" width="400" /></a></div>
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Ovviamente il prerequisito essenziale per portare avanti un'operazione del genere sarebbe innanzitutto procedere con un bel bagno di umiltà... Cosa difficilissima per chi - detto molto francamente - negli ultimi anni ha intrapreso la carriera di editore o di autore anche e soprattutto per gratificare il proprio ego. Qui si parlerebbe di lettura di evasione, magari ben riuscita, ma senza tutte quelle aspirazioni/derive autoriali che - negli ultimi tempi - sono diventate il tratto distintivo della produzione fumettistica del nostro Paese. E soprattutto senza tutti quei vincoli che, per un motivo o per l'altro, finiscono per tenere lontano il pubblico occasionale, e in particolare quello dei più giovani. Questa rivoluzione, ovviamente, implicherebbe anche tutta una serie di procedure di emergenza, un rinnovo drastico del parco autori e delle idee, un cambio di scaletta nel piano editoriale a tempo di record e un investimento importante anche in termini economici... Tutte cose che TEORICAMENTE sarebbero possibili, ma che - sono pronto a scommetterci - nessuno sta prendendo seriamente in considerazione... Perchè. come si diceva sopra, ormai l'editoria a fumetti italiana è gestita da persone che devono costantemente mediare il conflitto fra il loro spirito imprenditoriale (sempre che ne abbiano uno) e il loro essere fondamentalmente appassionati/collezionisti di fumetti che, facilmente, ora come ora aborrirebbero l'idea di un fumetto popolare a basso prezzo pensato per una generazione di lettori con cui ormai non hanno più niente in comune...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-x1wd3Ot8lrE/XqKqbLVbyfI/AAAAAAAAuOA/xXoXRmSzeVElIUyWO3sl-91n-ne7igx5QCLcBGAsYHQ/s1600/178555_914571_1re.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="500" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-x1wd3Ot8lrE/XqKqbLVbyfI/AAAAAAAAuOA/xXoXRmSzeVElIUyWO3sl-91n-ne7igx5QCLcBGAsYHQ/s400/178555_914571_1re.jpg" width="266" /></a></div>
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Giusto per fare un esempio: la Disney ha da poco inserito nella nuova season della serie Duck Tales una famiglia omogenitoriale composta da due papà: una situazione con cui magari non tutti i bambini hanno avuto modo di confrontarsi direttamente, ma che ormai è qualcosa di relativamente diffuso e comunque tende ad essere socialmente accettato, anche perchè in buona parte del mondo occidentale non è illegale costituire famiglie omogenitoriali (anche perchè non si parla necessariamente di famiglie che si creano tramite la maternità surrogata, che in Italia non è consentita)... Una situazione di cui, comunque, i giovani possono ritrovarsi a parlare e che in qualche modo fa parte della realtà dei loro tempi. Però, al momento, l'argomento è considerato abbastanza spinoso (e da presentare il meno possibile) anche nei fumetti italiani che si rivolgono ad un pubblico adulto... E probabilmente a nessun editore italiano verrebbe in mente di trattarlostabilmente in un ipotetico fumetto per bambini, men che meno se dovesse essere un prodotto a basso costo per rilanciare la lettura dei fumetti fra i giovani in questo momento di crisi. E questo esempio, già da solo, basterebbe a far capire quali sono i limiti dell'editoria italiana a fumetti oggi...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VDgCF2YKVu8/XqKsZl7E9kI/AAAAAAAAuOM/iHCfDGo7-tEnwppMWC7Ruyk_Jczn6nkcACLcBGAsYHQ/s1600/DuckTales-1000x600.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1000" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-VDgCF2YKVu8/XqKsZl7E9kI/AAAAAAAAuOM/iHCfDGo7-tEnwppMWC7Ruyk_Jczn6nkcACLcBGAsYHQ/s400/DuckTales-1000x600.jpg" width="400" /></a></div>
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E ovviamente questa è solo la punta dell'iceberg. Ad ogni modo il succo del discorso è che, a ben guardare, la situazione attuale, con tutte le sue difficoltà, potrebbe anche rappresentare un'opportunità su cui varrebbe la pena investire risorse ed energie. In parte perchè si tratta di una congiunzione molto particolare, e in parte perchè con la crisi economica che si acuirà da qui a un po', non è affatto detto che di saranno ancora i mezzi per poter sfruttare l'occasione. E se questa volta si perderà il treno non saprei proprio dire se e quando se ne presenterà un altro.<br />
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Eppure, anche la situazione è quella che è da un paio di mesi, sotto questo punto di vista tutto tace... Anche perchè ormai produrre fumetti è diventato qualcosa che, perlomeno in Italia, non è più pensato per dare delle risposte pronte a situazioni di emergenza. Spesso le storie pubblicate oggi sono state messe in cantiere da almeno un anno e le nuove proposte vedono la luce dopo anni di valutazioni e prove. Le formule editoriali di oggi non sono pensate per creare fumetti realizzati un mese prima, o storie brevi che potrebbero essere realizzate e pubblicate nel giro di due o tre settimane al massimo, e probabilmente anche questo - in un periodo come quello attuale - rende le cose ancora più complicate.<br />
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Eppure vale davvero la pena di continuare a portare avanti tutto nello stesso modo di prima, e come se niente fosse successo?<br />
Cosa potrebbe succedere da qui a un paio d'anni se non si valutassero tutte le implicazioni della situazione attuale?<br />
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Staremo a vedere.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-38747695081290220762020-04-20T08:46:00.001+01:002020-04-20T20:05:45.207+01:00QUANDO I GABBIANI VOLAVANO ALTO...Ciao a tutti, come va?<br />
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Fa un po' strano dover aggiornare questo blog continuando a prendere spunto da quello che sta succedendo in questo periodo, ma direi che è inevitabile. Anche perchè in un modo o nell'altro finisce per avere a che fare con quello di cui mi occupo qui.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_rMbt0DuMI8/XpzGBJj29sI/AAAAAAAAuLE/aWY1_3J5nwAvQEPun5VpzxrMxjifr7pcACLcBGAsYHQ/s1600/shutterstock_537385501s.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="500" height="332" src="https://1.bp.blogspot.com/-_rMbt0DuMI8/XpzGBJj29sI/AAAAAAAAuLE/aWY1_3J5nwAvQEPun5VpzxrMxjifr7pcACLcBGAsYHQ/s400/shutterstock_537385501s.jpg" width="400" /></a></div>
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Ad esempio: il fatto che il virus abbia contagiato e consegnato ad una morte prematura lo scrittore cileno Luis Sepúlveda ha riportato all'attenzione generale il lungomentraggio italiano tratto dal suo romanzo "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare", che nel 1998 andò benissimo nei cinema di tutto il mondo. All'epoca si parlò di un vero e proprio "caso" che prometteva di far rinascere il cinema di animazione italiano, che negli anni successivi beneficiò anche di numerosi finanziamenti... Senza però approdare a nulla. E la sequela di flop che seguirono a "La Gabbianella e il Gatto", probabilmente, determinò anche a una sua prematura rimozione dai palinsensti televisivi... Che in seguito hanno preferito riproporre a getto continuo i classici di Walt Disney. Anche perchè i temi di quel fim - che forse erano stati anche alla base del suo grande successo - col tempo avevano iniziato a diventare abbastanza "scomodi"...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wvTM6UFxEek/XpzHMFx8uAI/AAAAAAAAuLM/fOE80RP1aR427NVC2PxYOYEPlx4lOsYGQCLcBGAsYHQ/s1600/La_Gabbianella_e_il_Gatto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="511" data-original-width="699" height="291" src="https://1.bp.blogspot.com/-wvTM6UFxEek/XpzHMFx8uAI/AAAAAAAAuLM/fOE80RP1aR427NVC2PxYOYEPlx4lOsYGQCLcBGAsYHQ/s400/La_Gabbianella_e_il_Gatto.png" width="400" /></a></div>
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Dopotutto si parlava di un gatto, maschio, di nome Zorba, che accetta di covare un uovo di gabbiano e di allevare come una figlia la gabbianella che ne viene fuori, con l'aiuto di altri tre papà felini e di un "fratellino" adottivo. Inutile dire che un film del genere, nell'Italia di oggi, non verrebbe mai ne prodotto ne distribuito. E forse, a pensarci bene, non deve essere stato proprio un caso se i film di animazione italiani che sono arrivati negli anni immediatamente successivi, tentando di bissarne il successo, abbiano perlopiù puntato su tutta una serie di tranquillizzanti e innoqui stereotipi legati a una certa cultura italiana molto tradizionale.... Pizze (Totò Sapore), presepi (Opopomoz), opere liriche (Aida degli Alberi) e quant'altro, piazzandoci magari qualche noto cantante italiano nella colonna sonora (Gianna Nannini per Momo o Lucio Dalla per Pinocchio, ad esempio)... A patto che non venissero più toccate determinate tematiche sociali o di attualità... Tant'è che le uniche cose interessanti che si sono viste di recente si sono viste nell'ambito dei film di animazione d'autore (Gatta Cenerentola), che però non si rivolgono al grande pubblico, e men che meno ai bambini.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OLUN4iuSYco/XpzMWNNiPbI/AAAAAAAAuLY/VUZDK5d8Gj8gjCipu-t8c5AxM1MoRvoOwCLcBGAsYHQ/s1600/Gatta-Cenerentola-2017-Rak-Cappiello-Guarnieri-Sansone-11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-OLUN4iuSYco/XpzMWNNiPbI/AAAAAAAAuLY/VUZDK5d8Gj8gjCipu-t8c5AxM1MoRvoOwCLcBGAsYHQ/s400/Gatta-Cenerentola-2017-Rak-Cappiello-Guarnieri-Sansone-11.jpg" width="300" /></a></div>
Ad ogni modo, vista la sequela di flop, il cinema d'animazione italiano per il grande pubblico - con tutti i suoi nomi di punta - aveva finito per puntare più che altro sulle coproduzioni straniere, che bene o male puntavano ad un modesto margine di rientro a fronte di un investimento relativo, ma poi la straordinaria capacità italiana di non capire (o di non voler capire) cosa può interessare al grande pubblico di oggi ha di nuovo preso il sopravvento, e così siamo arrivati al gigantesco flop de "La famosa invasione degli orsi in Sicilia", che ha addirittura determinato il fallimento dello studio di animazione francese che lo aveva materialmente realizzato...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--WJvU2bN82g/XpzNdv4PlII/AAAAAAAAuLg/3V39ljDS708YUXJ1h_3jrT40IPAbLai5wCLcBGAsYHQ/s1600/locandinadssd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/--WJvU2bN82g/XpzNdv4PlII/AAAAAAAAuLg/3V39ljDS708YUXJ1h_3jrT40IPAbLai5wCLcBGAsYHQ/s400/locandinadssd.jpg" width="280" /></a></div>
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La storia di questo film è abbastanza interessante, visto che mette in primo piano un certo modo di ragionare tipico anche dell'editoria a fumetti e dell'intrattenimento italiano in generale. Come si legge nell'intervista che trovate <a href="https://www.open.online/2019/11/15/la-famosa-invasione-degli-orsi-in-sicilia-al-cinema-il-film-di-mattotti-basato-sul-racconto-di-buzzati-lintervista/" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>, la bella idea di realizzare questo film è venuta a Lorenzo Mattotti, un fumettista e illustratore molto apprezzato in Francia, che aveva alle spalle anche la caratterizzazione grafica del film su Pinocchio coprodotto da Italia/Francia/Belgio/Lussemburgo nel 2012, con un discreto riscontro di pubblico... Anche se in quel caso sarebbe stato interessante capire fino a che punto sia stato determinante il contributo di Lorenzo Mattotti, e fino a che punto l'interesse del pubblico fosse dovuto all'abile regia di Enzo D'Alò o al fatto che Pinocchio è un personaggio ancora molto conosciuto.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--usNb-GZPUI/XpzQoBZzksI/AAAAAAAAuLs/DeVaZD2z0V4KoiyUPjaMlK04XvesepntACLcBGAsYHQ/s1600/71%252BzvR8wSEL._SL1024_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="768" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/--usNb-GZPUI/XpzQoBZzksI/AAAAAAAAuLs/DeVaZD2z0V4KoiyUPjaMlK04XvesepntACLcBGAsYHQ/s400/71%252BzvR8wSEL._SL1024_.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
Fatto sta che, probabilmente reduce da quell'esperienza positiva, Lorenzo Mattotti ha cercato dei produttori per mettere assieme gli 11 milioni di euro necessari per realizzare un film di animazione ispirato a un racconto comparso a puntate sul Corriere dei Piccoli del 1945, e diretto da lui stesso... Senza nulla togliere a Dino Buzzati e al messaggio del suo racconto, e senza mettere in dubbio la fama di cui gode Lorenzo Mattotti, la domanda che sorge spontanea è come sia stato possibile investire 11 milioni di euro nel progetto di un film di animazione (presumibilmente per famiglie) ideato da un fumettista/illustratore nato nel 1954 che voleva dare corpo a un racconto che lo aveva conquistato quando era bambino, ma che era totalmente avulso dall'immaginario (anche visivo) dei bambini prossimi al 2020... Tantopiù che parliamo di un autore, Lorenzo Mattotti, che ha sempre avuto una certa propensione per un'estetica visionaria e molto personale, e che per giunta non aveva mai diretto un film di animazione... E infatti ha finito per portare al cinema qualcosa che, inevitabilmente, risultava astruso per la maggior parte del pubblico di oggi... Tant'è che ha finito per incassare meno di un terzo dei soldi che sono stati necessari per produrlo (<a href="https://cinema.fanpage.it/chiude-lo-studio-prima-linea-colpa-del-flop-de-la-famosa-invasione-degli-orsi-in-sicilia/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ae8ul1ck1fg/XpzTGCv1PvI/AAAAAAAAuL4/dOo-LSch6BgUyLKMs6dTyP4czIjrjUPBwCLcBGAsYHQ/s1600/la-famosa-invasione-degli-orsi-in-sicilia-immagine-copertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="881" data-original-width="1600" height="220" src="https://1.bp.blogspot.com/-ae8ul1ck1fg/XpzTGCv1PvI/AAAAAAAAuL4/dOo-LSch6BgUyLKMs6dTyP4czIjrjUPBwCLcBGAsYHQ/s400/la-famosa-invasione-degli-orsi-in-sicilia-immagine-copertina.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E tutto perchè, ancora una volta, qualcuno ha pensato che quello che ha fatto presa sulla sua infanzia avrebbe sicuramente fatto presa su chi è bambino oggi... Che poi è lo stesso ragionamento che, ormai, detta legge nel fumetto italiano, anche perchè è un ottimo pretesto per evitare di affrontare tutta una serie di argomenti e di temi che finirebbero per risultare difficili da gestire e da veicolare... Soprattutto nel clima di perenne campagna elettorale che caratterizza il nostro paese da decenni (e che a quanto pare tiene banco anche in piena pandemia).<br />
<br />
Eppure lo stesso regista de "La Gabbianella e il Gatto" lo aveva detto e ripetuto quali erano stati i motivi che lo avevano spinto a puntare su quel progetto:<br />
<br />
<br />
<div>
<b>«L’idea del film mi è venuta due anni fa,
dopo aver letto il libro di Sepúlveda. Non avevo ancora chiuso il libro
che già riuscivo a visualizzare i disegni e le atmosfere e, in
particolare, a intravedere al di là della metafora favolistica, una
storia drammaticamente attuale sulla tolleranza e sul rispetto dei
“diversi” [...] Da subito mi è sembrata una storia perfetta per il
cinema. Così ne ho parlato con Rita Cecchi Gori e lei ne è stata
entusiasta. Come lo è stato Sepúlveda, con cui abbiamo lavorato quasi a
una riscrittura del racconto, sviluppando alcuni temi, focalizzando più
profondamente alcuni personaggi, aggiungendo il gatto Pallino, che è la
mascotte del gruppo, e anche Nina, la figlia del poeta... Mentre
lavoravo alla sceneggiatura con Umberto Marino, immaginavo già le voci
dei personaggi, perché mi ricordavano altri personaggi reali, del mondo
dello spettacolo, che assomigliavano molto a quegli eroi di cartone» (E.
D’Alò, www.lombardiaspettacolo.com/cinema).</b><br />
</div>
<b><span class="maintext">
</span></b>
<br />
<div>
</div>
<b><span class="maintext">
</span></b>
<div>
<b><span class="maintext">«Mi sono incontrato più volte con Sepúlveda, a Gijòn, nelle
Asturie, per esporgli i cambiamenti. Ne abbiamo discusso, trovando piena
intesa. L'ambientazione nel porto di Amburgo è diventata più neutra: i
personaggi si sono un po' italianizzati, soprattutto il pittoresco
popolo dei gatti, che arieggiano i camalli di Genova. Abbiamo stemperato
anche l'apologo ecologista, puntando, con tocco lieve e ironico, sulle
incognite della diversità e dell'integrazione, di grande attualità oggi
in Europa. La storia di una gabbianella salvata e allevata in un mondo
felino scatena una serie di contraddizioni storiche - un gatto che cova e
un uccellino che fa le fusa e miagola - da cui l'ottusa truppa dei topi
trae veloci conclusioni: quegli stupidi si sono rimbambiti a furia di
croccantini, è giunta l'ora di prendere il potere. [...] Mi è sempre
parso pesante il modo hollywoodiano di appropriarsi delle culture
altrui: Pinocchio che diventa un tirolesino, Hercules che balla il
blues. La fiaba e il mito al servizio della spettacolarità, la magia
vera dell'immaginazione soffocata da quella esteriore dell'effetto
speciale. Le fiabe cinematografiche dovrebbero essere, prima di tutto,
fiabe» (E. D’Alò, “la Repubblica”, 26.8.1998).</span></b></div>
<b><span class="maintext">
</span></b><br />
<br />
Sinceramente non saprei dire quali prospettive ci saranno per il cinema d'animazione italiano a questo punto, anche se sono abbastanza sicuro che nessuno vorrà guardare in faccia alla realtà, e al fatto che - molto banalmente - se si fosse continuato a seguire l'esempio de "La Gabbianella e il Gatto" le cose sarebbero andate in modo molto diverso... Anche perchè, molto banalmente, sarebbe bastato prendere in considerazione il fatto che il romanzo di Sepúlveda era stato scritto nel 1996 e il film di animazione è arrivato - a tempo di record - nel 1998, parlando di una realtà che era quella in cui viveva il pubblico di allora, e iniziando a toccare temi (come l'inclusione della diversità e le famiglie non tradizionali) che sarebbero rimasti attualissimi anche negli anni a venire... Segno evidente che al pubblico piacevano dei film di animazione di un certo tipo e con un certo approccio... Che però NON sono più stati realizzati.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2jL-Qd-v0PY/XpzW2zXWw3I/AAAAAAAAuME/j6dL5k8K1g8pfVsEvFyKe5GOf9xGeK9YQCLcBGAsYHQ/s1600/717uasEuaEL._SL1420_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1420" data-original-width="985" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-2jL-Qd-v0PY/XpzW2zXWw3I/AAAAAAAAuME/j6dL5k8K1g8pfVsEvFyKe5GOf9xGeK9YQCLcBGAsYHQ/s400/717uasEuaEL._SL1420_.jpg" width="276" /></a></div>
<br />
Come e perchè dopo un film così riuscito (che costò 10 miliardi di lire e ne incassò il doppio solo in Italia) e con tanti livelli di lettura si sia precipitati nel qualunquismo e nell'approssimazione più totale non saprei dirlo...Forse più di qualcuno ha fiutato l'affare e ha cercato di cavalcare l'onda senza avere le competenze per farlo, finendo poi per buttare tutto alle ortiche? Forse ci si è fermati all'apparenza? Forse si è cercato di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, perchè i produttori italiani erano talmente impreparati e sprovveduti che non avrebbero mai sganciato un euro per film di animazione che erano troppo al di là delle loro limitate competenze? Certo è che è quantomai curioso che si sia arrivati ad animare un racconto abbastanza oscuro di Dino Buzzati, mentre tanti altri classici che al giorno d'oggi potrebbero riservare delle sorprese continuano d essere ignorati... Tant'è che a tutt'ora nessuno si è mai sognato di animare "Il Giornalino di Gianburrasca", tanto per dirne una...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kraNOnidcVQ/XpzYtf6GQYI/AAAAAAAAuMQ/2GoHcDziVmAz5aTLS_wwLiHFLGGcjn-XACLcBGAsYHQ/s1600/il-giornalino-di-gianburrasca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1404" data-original-width="1000" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-kraNOnidcVQ/XpzYtf6GQYI/AAAAAAAAuMQ/2GoHcDziVmAz5aTLS_wwLiHFLGGcjn-XACLcBGAsYHQ/s400/il-giornalino-di-gianburrasca.jpg" width="283" /></a></div>
<br />
E se pensate che sarebbe un film di animazione noioso potete provare ad ascoltare integralmente il romanzo <a href="https://www.raiplayradio.it/playlist/2018/07/Il-giornalino-di-Gianburrasca-8d7885a4-2cf4-4c53-8c4c-c5319630046b.html" target="_blank">CLICCANDO QUI. </a><br />
<br />
Ad ogni modo penso che sia molto indicativo il fatto che per rivedere "La Gabbianella e il Gatto" in TV sia stata necessaria la tragica morte del suo autore, quando invece è evidente l'apporto educativo che avrebbe potuto avere la valorizzazione più costante di un film di animazione che spiega che ci possono essere anche famiglie adottive composte da quattro papà, che riescono a proteggere e ad allevare una figlia nel miglior modo possibile... Però la verità è che, ogni anno a Capodanno, sulla RAI vengono riproposti gli Aristogatti della Disney...<br />
<br />
Niente di male, però sono cose che fanno riflettere.<br />
<br />
Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-219261239290533822020-04-10T12:20:00.003+01:002020-04-11T20:39:10.492+01:00SPUNTI DI ATTUALITÀ...Ciao a tutti come va?<br />
<br />
Che in questo periodo ci siano fumettisti più o meno famosi che cercano di fare buon viso a cattivo gioco, sfruttando la quarantena per esorcizzare la paura o per riflettere sulla situazione che ha travolto tutti quanti, non dovrebbe stupire nessuno. In Italia, giusto per citare un esempio, abbiamo Leo Ortolani che sulla sua pagina facebook (<a href="https://www.facebook.com/Leo-Ortolani-Official-and-Gentleman-280422748761332/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>) sta tenendo un diario umoristico/satirico/filosofico della sua personale esperienza in quarantena. Tuttavia non è l'unico che ha avuto una simile idea, perchè in questi giorni anche Ralf Konig ha pensato di raccontare i giorni della quarantena, affidandosi però al punto di vista di Konrad e Paul, la coppia gay che ha animato alcuni dei suoi volumi di maggior successo...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XFgsx1qsb6U/Xo9-IvQgbuI/AAAAAAAAuKU/ZEaTgX5N7CMGvDaxk6toFEKy53lEQXDowCLcBGAsYHQ/s1600/ed299169d8d30b9f6c8fb791373d080513_scaled_v1_400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="225" data-original-width="400" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-XFgsx1qsb6U/Xo9-IvQgbuI/AAAAAAAAuKU/ZEaTgX5N7CMGvDaxk6toFEKy53lEQXDowCLcBGAsYHQ/s400/ed299169d8d30b9f6c8fb791373d080513_scaled_v1_400.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Anche in questo caso si può trovare tutto sulla sua pagina facebook ufficiale (<a href="https://www.facebook.com/RalfKoenig/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), dove per ciascuna striscia è presente anche una traduzione in italiano (anche se purtroppo si vede che non c'è stato un vero adattamento, e con una semplice traduzione le battute e le situazioni vengono parecchio penalizzate).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7GIJ0RfJ-Ls/Xo-AkWJFoUI/AAAAAAAAuKg/fOi7nb-nwwYmFqXX1V0IcpBHLZAIgt2_wCLcBGAsYHQ/s1600/91532373_3004906182904046_6522272219706425344_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="907" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-7GIJ0RfJ-Ls/Xo-AkWJFoUI/AAAAAAAAuKg/fOi7nb-nwwYmFqXX1V0IcpBHLZAIgt2_wCLcBGAsYHQ/s400/91532373_3004906182904046_6522272219706425344_o.jpg" width="377" /></a></div>
<br />
Come si legge nell'intervista che potete trovare <a href="https://www.siegessaeule.de/magazin/ralf-k%C3%B6nig-keiner-wei%C3%9F-was-nach-corona-relevant-ist/?fbclid=IwAR3MlE7nCOT3sj_2XjFYEPmHFSfvQDM35RvFQLvVY0OTiCcX-_tIRl4fgO0" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>, in realtà lui era impegnato in progetti di tutt'altro genere, ma quando è scoppiata l'emergenza non è più riuscito a concentrarsi su quello che stava facendo come se niente fosse... E ripiegare su delle tavole che avessero dei collegamenti con la situazione attuale era diventata una specie di esigenza personale... Anche se, a quanto pare, queste strisce stanno piacendo e il suo editore gli ha già proposto di stamparne una raccolta più avanti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aHJqa2Pg-eU/Xo-AyYN8zlI/AAAAAAAAuKk/99vMChVLKs0boVUqE9MSROLWMA64F7DzwCLcBGAsYHQ/s1600/91350012_3000415386686459_5543378177138622464_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="829" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-aHJqa2Pg-eU/Xo-AyYN8zlI/AAAAAAAAuKk/99vMChVLKs0boVUqE9MSROLWMA64F7DzwCLcBGAsYHQ/s400/91350012_3000415386686459_5543378177138622464_o.jpg" width="345" /></a></div>
<br />
In ogni caso questo piccolo fuori programma ha anche il merito di offrire un punto di vista abbastanza particolare sul periodo che stiamo attraversando, e tra l'altro sta mettendo in luce una volta di più il fatto che - mentre la grande editoria è più o meno in panne (anche per una questione di distribuzione e di vincoli di vario tipo), gli autori che riescono ad autoprodursi online - oggi - riescono a stare sul pezzo e possono essere liberi di sfruttare appieno il potenziale del linguaggio del fumetto anche in situazioni di emergenza, che magari richiedono aggiornamenti quotidiani. E possono anche riuscire nel non facile compito di raccontare quello che sta succedento con una punta di ironia... Cosa che, in un momento come questo, non guasta.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UDSiISTFwPM/Xo-NlhmpppI/AAAAAAAAuK0/XHtWsvSHtBMUjYOS__VbH7LXrkEWQtgWACLcBGAsYHQ/s1600/90727522_2991591894235475_425085136762044416_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="822" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-UDSiISTFwPM/Xo-NlhmpppI/AAAAAAAAuK0/XHtWsvSHtBMUjYOS__VbH7LXrkEWQtgWACLcBGAsYHQ/s400/90727522_2991591894235475_425085136762044416_o.jpg" width="342" /></a></div>
<br />
Ad ogni modo, se autori come Ralf Konig possono contare su una certa libertà creativa, nel prossimo futuro sarà molto interessante verificare quale sarà, invece, l'impatto di quello che sta accadendo sui fumetti che hanno un'ambientazione contemporanea e collegata in qualche modo al contesto reale. Fumetti come quelli MARVEL o DC Comics, o più banalmente Bonelli, che - inevitabilmente - da un certo momento in poi dovranno scegliere se inserire la tematica della pandemia oppure no all'interno dei loro universi narrativi... Anche perchè si parla di produzioni che avevano già pianificato tutta una serie di storie e percorsi narrativi che non avevano considerato elementi come il distanziamento sociale, l'uso massiccio delle mascherine o il lockdown delle grandi metropoli... E considerando che a New York agisce buona parte dei supereroi MARVEL, giusto per dirne una, davvero non saprei dire quale piega potrebbero prendere gli eventi in questo senso...<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-71532014334958314812020-04-07T14:25:00.000+01:002020-04-09T10:51:51.949+01:00COSA É SUCCESSO?Ciao a tutti, come state?<br />
<br />
Come avrete notato ho battuto tutti i record di non-aggiornamento da quando ho inaugurato questo blog, più di dieci anni fa. Probabilmente qualcuno di voi avrà anche pensato che avevo gettato la spugna.<br />
<br />
E invece no.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_8UqG0X_UK4/Xoxn2kadyGI/AAAAAAAAuJM/H6Varx8iQ186fPGVyVcLMaVcwvRsjU9LgCLcBGAsYHQ/s1600/Kid-Thinking.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="650" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-_8UqG0X_UK4/Xoxn2kadyGI/AAAAAAAAuJM/H6Varx8iQ186fPGVyVcLMaVcwvRsjU9LgCLcBGAsYHQ/s320/Kid-Thinking.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Il fatto è che dall'inizio di gennaio e fino alla metà di febbraio mi sono ammalato, ed è stata un'influenza virale abbastanza aggressiva. Adesso le fonti ufficiali sostengono che a Piacenza non circolava il corona virus in quel periodo, ma qualunque cosa fosse mi ha stesso per un bel po'. Poi, a febbraio, sono anche rimasto travolto un una situazione un po' surreale. Diciamo che ho contribuito a risolvere un mistero nerd che si trascinava da una trentina d'anni, e cioè quello dell'interprete della prima sigla italiana dell'anime <span class="st"><i>Urusei Yatsura</i>, e - anche se la cosa è diventata un piccolo caso internazionale - mi ha messo in una situazione abbastanza sgradevole. Nella misura in cui, avendo rotto le uova nel paniere a dei personaggi sui quali preferisco non esprimermi, sono state scatenate delle shitstorm contro di me, con tanto di minacce annesse (che in qualche caso si sono anche concretizzate).</span> E questa cosa, alla quale non ero granchè abituato, mi ha fatto ripensare molto a quello che potrebbe essere il mondo nerd italiano... E al senso che potrebbe avere rivolgersi ad un contesto in cui si annida una tale quantità di gente che - a monte - deve avere sicuramente molte situazioni irrisolte.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-8osSWZ1AGPE/XoxnkHwIEtI/AAAAAAAAuJE/BarlaCQyVQwHqCb183Fx88UWX6Eud2pCgCLcBGAsYHQ/s1600/recensione-lamu-la-ragazza-dello-spazio-anime.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="640" height="237" src="https://1.bp.blogspot.com/-8osSWZ1AGPE/XoxnkHwIEtI/AAAAAAAAuJE/BarlaCQyVQwHqCb183Fx88UWX6Eud2pCgCLcBGAsYHQ/s320/recensione-lamu-la-ragazza-dello-spazio-anime.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Così mi sono dovuto prendere una pausa per riequilibrare un po' la situazione, e per fare chiarezza con me stesso, e soprattutto per capire a chi voglio rivolgermi quando mi esprimo su internet, e con quale scopo. Poi, come tutti saprete, è scoppiata la pandemia... E siccome io mi trovo in prossimità dell'epicentro ho dovuto pensare a diverse situzioni d'emergenza, anche perchè con l'associazione di volontariato di cui faccio parte (<a href="https://www.ilgrandecolibri.com/" target="_blank">Il Grande Colibrì</a>) seguivo delle persone che erano entrate in una fase di particolare difficoltà, e a tutt'ora la situazione non è semplice. Quindi, siccome non riesco a fare le cose senza avere il tempo per farle bene, per un po' ho accantonato il blog.<br />
<br />
Comunque a quella manciata di irriducibili che hanno continuato a passare di qui nella speranza di avere qualche aggiornamento faccio i complimenti per la costanza, e confermo che facevano bene a sperare. Anche perchè, nei limiti del possibile, ho intenzione di riavviare questo blog... Tantopiù che la situazione attuale - in un certo senso - si sta iniziando a legare a tutta una serie di cose di situazioni che ho analizzato per anni. E probabilmente questo diventerà particolarmente evidente da qui alla fine dell'anno, per poi diventare palese dal 2021 in poi.<br />
<br />
Avete presente quando dicevo per per tante situazioni i nodi, prima o poi, sarebbero venuti al pettine? Ecco... Non è da escludere che la pandemia possa rivelarsi il pettine. Un pettine con i denti molto stretti, per giunta.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PXBIZ_QKzdw/XoxpvsDwdZI/AAAAAAAAuJY/YnhHglAygHwGBSxB_RiQ2w_FTa2VJIL8QCLcBGAsYHQ/s1600/kid-hair.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="1180" height="222" src="https://1.bp.blogspot.com/-PXBIZ_QKzdw/XoxpvsDwdZI/AAAAAAAAuJY/YnhHglAygHwGBSxB_RiQ2w_FTa2VJIL8QCLcBGAsYHQ/s400/kid-hair.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Le cose da dire sono tante, e sicuramente bisognerà tornare a parlarne, ma il succo della questione è che questa pandemia cambierà molti equilibri, più o meno fragili, che si erano mantenuti nel tempo e su cui l'industria del fumetto - in particolare in Italia - pensava di poter puntare per i prossimi due o tre decenni.<br />
<br />
In primo luogo la riserva di lettori maturi o addirittura anziani. Al di là del fatto che sembrano essere uno dei target preferiti dal virus, quando la crisi economica montante inizierà a fare sentire il suo peso, diventeranno inevitabilmente uno dei pochi appigli per i propri figli e nipoti, e per le loro famiglie. E questo sicuramente li porterà a fare dei tagli sulla spesa dedicata al fumetto. E in particolare per quel che riguarda le edizioni costose o di lusso.<br />
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Il che ci porta a una seconda considerazione: fumetterie e librerie stavano diventando il circuito privilegiato per la distribuzione dei fumetti in Italia. Durante la pandemia, e nel post pandemia, quanto potranno reggere il contraccolpo? Al momento sono chiuse, ma quando riapriranno il mercato dei costosi volumi cartonati dovrà necessariamente contrarsi, se vuole sperare di sopravvivere in qualche modo. A meno che non voglia diventare un mercato di nicchia a tutti gli effetti, triplicando i prezzi e rivolgendosi a quei pochissimi che potranno ancora permettersi di fare un certo tipo di acquisto.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-X-Ww4wRvJOM/XoxssR41DzI/AAAAAAAAuJk/nxgraLFpdDQLxwURkGIDw1G5BQgPl3LngCLcBGAsYHQ/s1600/libreriabo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="500" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-X-Ww4wRvJOM/XoxssR41DzI/AAAAAAAAuJk/nxgraLFpdDQLxwURkGIDw1G5BQgPl3LngCLcBGAsYHQ/s400/libreriabo.jpg" width="400" /></a></div>
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E questo farà pesare tantissimo il fatto che, col tempo, si è preferito trascurare il pubblico dei bambini e dei giovani adulti (il pubblico REALE, intendo, e non quello a cui si rivolgevano prodotti pensati per chi era giovane trenta o quaranta anni fa), e in particolare quello con poco potere d'acquisto, mettendo da parte - oltretutto - anche il circuito distributivo delle edicole.. Che, guardacaso, è l'unico che può rimanere aperto e funzionante anche in caso di pandemia. Certo si possono fare ordini online, ma non è la stessa cosa, soprattutto se la pandemia incide anche sulle consegne e se non c'è la possibilità di sfogliare un fumetto prima di acquistarlo. Cosa che peraltro non si potrà più fare nemmeno nelle fiere del settore... Visto che sono tutte rimandate a data da destinarsi, e quelle più grosse, probabilmente, sono destinate a non svolgersi più per almeno un anno... Anche perchè, col tempo, molte di queste si erano trasformate in vere e proprie sagre paesane, con centinaia di migliaia di persone che si riversano per strada, ancor prima di intasare i padiglioni...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YfRbnwdtt6A/Xoxu9LvEAQI/AAAAAAAAuJw/r2RkHiVMZ68gs5OPLNmhx_G34NSylwfqQCLcBGAsYHQ/s1600/30104d7813a7df1d3e386a7dca200f6f-660x420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="660" height="253" src="https://1.bp.blogspot.com/-YfRbnwdtt6A/Xoxu9LvEAQI/AAAAAAAAuJw/r2RkHiVMZ68gs5OPLNmhx_G34NSylwfqQCLcBGAsYHQ/s400/30104d7813a7df1d3e386a7dca200f6f-660x420.jpg" width="400" /></a></div>
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Per inciso: se non si troverà un vaccino a tempo di record o il virus non muterà repentinamente in una forma meno virulenta e aggressiva, Lucca Comics & Games 2020 non ci potrà essere in nessuna forma e maniera... Forse col tempo potrebbero riaprire le manifestazioni fumettistiche che si tengono in centri congressi in cui si possono gestire i flussi di pubblico, magari con un numero limitato di ingressi (anche se logisticamente è parecchio complicato), ma le sagre cittadine camuffate da fiere del fumetto proprio no, tantopiù se attirano persone da ogni parte del mondo. Sarebbe da irresponsabili. E comunque anche se per ottobre fosse disponibile un vaccino dovrebbe essere necessario verificare all'ingresso chi è vaccinato e chi no... E non oso pensare a cosa potrebbe accadere in termini di organizzazione... Anche perchè molto banalmente, se uno prenota il biglietto mesi prima non può sapere in che condizione si potrebbe presentare alla manifestazione...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-n8n0-i8K2bk/Xoxy2Q0e-PI/AAAAAAAAuJ8/4tJNk4f7dKkvdY9CB2PAslBv3WlC45G_gCLcBGAsYHQ/s1600/immagini.quotidiano.net.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="654" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-n8n0-i8K2bk/Xoxy2Q0e-PI/AAAAAAAAuJ8/4tJNk4f7dKkvdY9CB2PAslBv3WlC45G_gCLcBGAsYHQ/s400/immagini.quotidiano.net.jpg" width="400" /></a></div>
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Quindi, probabilmente, bisognerà ripensare anche a tutto il sistema di promozione (e sfruttamento economico) dell'immaginario POP... Con tutta una serie di ripercussioni che, al momento, faccio molta fatica ad ipotizzare. Dopotutto se l'interesse attorno a certi ambiti era portato avanti a livello superficiale, e veniva ravvivato periodicamente da manifestazioni di un certo tipo, sicuramente ci saranno dei contraccolpi importanti su tutto il settore. Anche perchè, col tempo, sono stati enfatizzati sempre più spesso degli aspetti che poco o niente avevano a che fare con la reale valorizzazione dell'immaginario POP in quanto tale, e con i suoi reali contenuti. Basti pensare a come, per una mera questione di opportunismo, per anni queste manifestazioni hanno scelto di ignorare i risvolti LGBT delle ultime produzioni legate all'immaginario POP.<br />
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Di conseguenza è molto probabile che, semplicemente, le fiumane di persone che intasavano le manifestazioni per passare un fine settimana diverso, volgeranno i loro interessi altrove... E quando la situazione tornerà alla normalità il panorama di queste manifestazioni potrebbe risultare molto diverso. E probabilmente andranno ripensate da cima a fondo, sempre ammesso che qualcuno abbia le capacità di farlo sul serio, ovviamente.<br />
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E sapete qual è la cosa più tragicamente ironica di tutta questa situazione? Che adesso che le edicole potrebbero avere molte più possibilità per rilanciarsi come circuito distributivo (quanti ragazzi e bambini sarebbero felici di andare in edicola pur di fare quattro passi?), le uscite presenti in edicola sono quelle che erano state pianificate PRIMA che scoppiasse la pandemia... E così se qualche under 30 adesso passasse in edicola, magari dopo anni e anni in cui se ne era stato alla larga, e gli cadesse l'occhio su Topolino che ha in copertina la versione paperizzata di Adelmo "Zucchero" Fornaciari, secondo voi che reazione potrebbe avere?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hjSbgyksSAA/Xox0XeiVfuI/AAAAAAAAuKI/miuyacTzlw0wj_zeFxB7r9ZqaPT0LMqIACLcBGAsYHQ/s1600/3358_cover2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1090" data-original-width="1000" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-hjSbgyksSAA/Xox0XeiVfuI/AAAAAAAAuKI/miuyacTzlw0wj_zeFxB7r9ZqaPT0LMqIACLcBGAsYHQ/s400/3358_cover2.png" width="366" /></a></div>
E comunque le edicole adesso hanno un reparto dedicato ai fumetti che, in molti casi, è ridotto all'osso e non presenta quasi niente che possa interessare alle nuove generazioni... E oltretutto, con le fumetterie chiuse molte cose che dovevano uscire anche in edicola non sono state distribuite per non creare una stuazione di "concorrenza sleale"...<br />
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Sono cose che fanno riflettere... Così come fa riflettere il fatto che alcuni editori hanno deciso di rendere disponibili gratuitamente, e legalmente, alcuni dei loro fumetti su varie piattaforme. Nella maggior parte dei casi si tratta di assaggini, ma in qualche caso si tratta anche di porzioni più corpose di serie storiche (perlopiù italiane)... E se da una parte è comprensibile che qualcuno voglia cogliere l'occasione per aiutare il pubblico in quarantena a passare il tempo, con l'obbiettivo - scontato - incrementare il consumo di fumetti in digitale (ma c'era bisogno di aspettare una pandemia per promuovere i fumetti online?), dall'altra viene da chiedersi quanto questa iniziativa - realizzata su due piedi - possa essere competitiva con le piattaforme dell'intrattenimento che da anni puntano ad accattivarsi le simpatie del pubblico digitalizzato. Anche perchè non tutti sono abbonati a Netflix, ma ci sono anche una quantità di piattaforme per cui non si richiede nessun abbonamento e che comunque offrono tanto intrattenimento di qualità... Oltretutto inedito.<br />
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Ovviamente fare il punto su queste cose, in un momento del genere, risulta inevitabilmente frivolo, però a pensarci bene dà la misura di quanto sia tutto interconnesso, e di come non bisognerebbe mai sottovalutare certi dettagli, perchè da un momento all'altro le prospettive possono sempre ribaltarsi.<br />
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Comunque, se da qui a qualche mese quello che ho scritto dovesse trovare conferma, è probabile che da qui a un po' molte cose cambieranno. Anche se la questione, al momento viene ancora ampiamente sottovalutata (ma questa è la norma, a quanto pare).<br />
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Di sicuro ci saranno molte di cui bisognerà tornare a parlare nel prossimo futuro.<br />
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A presto e state in casa il più possibile!Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-86451294628647883252019-12-27T16:30:00.001+01:002019-12-29T14:12:10.078+01:00PER CHI SUONA LA CAMPANA?Ciao a tutti, come va?<br />
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In vista del 2020 volevo fare una piccola riflessione partendo da un fatto di cronaca locale, che probabilmente molti di voi non hanno avuto modo di leggere. Dalle parti di Reggio Emilia un settantenne è stato circuito da una diciannovenne di Segrate, che fingendosi interessata all'acquisto della sua collezione di TEX è riuscita a circuirlo e a prosciugargli il conto. Per fortuna, dopo una denuncia, la situazione sembra essersi risolta. Maggiori informazioni potete trovarle <a href="https://www.reggiosera.it/2019/12/vende-collezione-di-tex-giovane-truffatrice-gli-svuota-il-conto/260652/?fbclid=IwAR35oTWia9RlNBVNg0lzEVEnWnqrSz2VjVrTsS7o7l3ytQYNVlM2sPIraA8#.XgSRbswdxbA.facebook" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XjNnxprPxuU/XgU1MjE6VUI/AAAAAAAAuFU/Bx22EII6pXwPB5PWTSxecbxTUCQuo3IeQCLcBGAsYHQ/s1600/PAFF_040317_lyingboy-609x419.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="419" data-original-width="609" height="275" src="https://1.bp.blogspot.com/-XjNnxprPxuU/XgU1MjE6VUI/AAAAAAAAuFU/Bx22EII6pXwPB5PWTSxecbxTUCQuo3IeQCLcBGAsYHQ/s400/PAFF_040317_lyingboy-609x419.jpg" width="400" /></a></div>
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Perchè inizio il post di oggi partendo da questa notizia? In realtà per due motivi. Il primo è perchè un po' la prova del fatto che, obbiettivamente, se una diciannovenne italiana del 2020 si dimostra interessata ad una collezione di TEX è perlomeno sospetto. E la seconda è che questa constatazione risulta molto interessante una volta che si incrociano alcuni dati emersi proprio in questi giorni. A partire dall'analisi certosina operata dal sito DIMEWEB, dedicato alle pubblicazioni della casa editrice Bonelli. In un lungo e dettagliatissimo articolo ha calcolato per filo e per segno quante sono state le pubblicazioni del 2019, quante le tavole inedite pubblicate, quante di queste direttamente per il mercato delle fumetterie/librerie e via dicendo. Potete leggerlo per bene <a href="https://dimeweb.blogspot.com/2019/12/bonelli-2019-texploit.html?fbclid=IwAR02Sh86BxSntuIXh3j5cKLS2rBFG_bsl6v9GupSR3_1f8YBK67pTmglvmQ" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Y0FOOGKOE2o/XgXxQU1P7vI/AAAAAAAAuGc/-3XW3i51lUEU--gVZeBdVads7gtMa_jQwCLcBGAsYHQ/s1600/1567687828675.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="280" data-original-width="930" height="120" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y0FOOGKOE2o/XgXxQU1P7vI/AAAAAAAAuGc/-3XW3i51lUEU--gVZeBdVads7gtMa_jQwCLcBGAsYHQ/s400/1567687828675.png" width="400" /></a></div>
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A quanto pare, con la bellezza di <span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><b>24.279 </b></span>inedite, questo è stato probabilmente l'anno più prolifico di sempre, nonostante la crisi del settore e l'andamento non proprio entusiasmante di numerose proposte a cui le suddette tavole erano state destinate. Evidentemente l'intenzione era quella di invadere il mercato cercando di azzeccare almeno una nuova idea vincente e, al tempo stesso, spremere il più possibile i lettori affezionati. Nella graduatoria qui sotto troverete tutte le serie incolonnate per numero di tavole inedite pubblicate nel 2019. Nell’ultima colonna trovate la variazione rispetto alla posizione occupata nel 2018 e a fianco, quando necessario, un quadratino con scritto "RS", che sta ad indicare che il risultato ottenuto nel 2019, a livello di tavole pubblicate, e il migliore di sempre per il personaggio: il <b>R</b>ecord <b>S</b>torico. Il quadratino verde indica che il primato è stato battuto, se giallo, che è stato semplicemente eguagliato.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--sgJSZ7h5bk/XgU6LbFRYkI/AAAAAAAAuFg/xxw8kSTck9g09k7ahTS-cD0rI79EUWMeQCLcBGAsYHQ/s1600/personaggi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1175" data-original-width="600" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/--sgJSZ7h5bk/XgU6LbFRYkI/AAAAAAAAuFg/xxw8kSTck9g09k7ahTS-cD0rI79EUWMeQCLcBGAsYHQ/s640/personaggi.jpg" width="324" /></a></div>
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Ai primi posti, come vedete, si collocano ancora Tex, Zagor e Dylan Dog. Sempre nello stesso articolo sono state calcolate le tavole inedite realizzate nell'ultimo decennio per ciascun personaggio, e il risultato è quello che vedete qui sotto.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9mxRXi89Xpg/XgU684NJJzI/AAAAAAAAuFo/g70mEZZpppIzpIL5OKWlsFapiNE68ZAWACLcBGAsYHQ/s1600/personaggi%2B10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="326" data-original-width="450" height="231" src="https://1.bp.blogspot.com/-9mxRXi89Xpg/XgU684NJJzI/AAAAAAAAuFo/g70mEZZpppIzpIL5OKWlsFapiNE68ZAWACLcBGAsYHQ/s320/personaggi%2B10.jpg" width="320" /></a></div>
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Anche in questo caso al primo posto restano Dylan Dog, Tex e Zagor, segno evidente che si tratta dei personaggi su cui la casa editrice ha voluto investire di più negli ultimi dieci anni. In un altro articolo, presente sullo stesso sito, si è fatta un'analisi simile per quel che riguarda le pagine di sceneggiatura (<a href="https://dimeweb.blogspot.com/2019/12/bonelli-2019-boselli-linesorabile.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), facendo una classifica degli sceneggiatori più prolifici per quel che riguarda l'anno 2019. Anche in questo caso ci sono degli sceneggiatori che hanno superato il loro record personale.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-m3Wk8Ou6KJE/XgU8Ut09nDI/AAAAAAAAuF0/z6sW3lShulUJssoHJ6ob-io1E2ylPn56wCLcBGAsYHQ/s1600/sceneggiatori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="604" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-m3Wk8Ou6KJE/XgU8Ut09nDI/AAAAAAAAuF0/z6sW3lShulUJssoHJ6ob-io1E2ylPn56wCLcBGAsYHQ/s640/sceneggiatori.jpg" width="241" /></a></div>
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Allo stesso modo è stata realizzata una classifica degli sceneggiatori più prolifici nell'ultimo decennio.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZPaEEdB_wt8/XgU8zw3VrmI/AAAAAAAAuF8/jMTKFnGN6fsYR5ngQFTZPCcRo-n8aAqhgCLcBGAsYHQ/s1600/decennio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="392" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZPaEEdB_wt8/XgU8zw3VrmI/AAAAAAAAuF8/jMTKFnGN6fsYR5ngQFTZPCcRo-n8aAqhgCLcBGAsYHQ/s400/decennio.jpg" width="245" /></a></div>
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Quindi, se la matematica non è un'opinione, l'età media dei dieci sceneggiatori più prolifici del 2019 è di <b>59 anni e sette mesi</b>, mentre l'età media dei dieci sceneggiatori più prolifici dell'ultimo decennio arriva <b>58 anni e otto mesi</b>. Se si fa la media fra i venti sceneggiatori più prolifici in Bonelli degli ultimi dieci anni le cose vanno un po' meglio, e si arriva a <b>52 anni e quattro mesi</b>. Da notare che sette dei dieci sceneggiatori più prolifici del 2019 sono anche sette fra i più prolifici degli ultimi dieci anni, e che negli ultimi dieci anni fra i venti sceneggiatori più prolifici è presente una sola donna. E questo potrebbe dimostrare perlomeno una certa tendenza all'immobilismo, sia per quel che riguarda i contenuti che per quel che riguarda la forma mentis della casa editrice, nonostante negli ultimi anni abbia insistito molto per rimandare - perlomeno a livello di immagine - una certa idea di rinnovamento.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-8Ix6wWMGRAQ/XgXwofYe9yI/AAAAAAAAuGU/S1buLMqYZRcMbl0IX1EeEdhxQ4Sed3PrgCLcBGAsYHQ/s1600/ewewew1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="852" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-8Ix6wWMGRAQ/XgXwofYe9yI/AAAAAAAAuGU/S1buLMqYZRcMbl0IX1EeEdhxQ4Sed3PrgCLcBGAsYHQ/s400/ewewew1.jpg" width="400" /></a></div>
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In tutto questo il sito fa notare anche che nell'ultimo anno è aumentata la quantità di pagine realizzate direttamente per il mercato delle librerie/fumetterie, passando dal 5,50% della produzione del 2018 al 8,65% del 2019, segno evidente che c'è anche una certa tendenza ad investire sempre di più in questo settore, dove peraltro abbondano anche le ristampe di lusso.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-IoAQgejcwII/XgVLe5jXCRI/AAAAAAAAuGI/2RhhtS0hO-EasNXU1mXe3z8Lk6k3PknegCLcBGAsYHQ/s1600/Bonelli-Point.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-IoAQgejcwII/XgVLe5jXCRI/AAAAAAAAuGI/2RhhtS0hO-EasNXU1mXe3z8Lk6k3PknegCLcBGAsYHQ/s400/Bonelli-Point.jpeg" width="400" /></a></div>
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Quindi, se mai ce ne fosse ancora bisogno, questi dati offrono ulteriori prove del fatto che il target di riferimento su cui investe di più la Bonelli, che resta la principale casa produttrice di fumetti in Italia, sta diventando sempre più maturo e, tendenzialmente, danaroso. Anche perchè, obbiettivamente, decine di migliaia di pagine realizzate ogni anno da uno squadrone di over 50 rampanti molto difficilmente sarà in grado di centrare i gusti delle nuove generazioni, che oltretutto hanno un potere di acquisto molto relativo (ne ho parlato <a href="http://lightelf.blogspot.com/2019/12/e-i-bambini.html" target="_blank">QUI</a>). E fin qui niente di nuovo sotto al sole.<br />
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A questo punto, però, vi chiederete cosa c'entra tutto questo con la diciannovenne di Segrate e col signore di Reggio Emilia...<br />
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Per capirlo penso sia necessario condividere con voi i risultati dell'ultimo rapporto Istat su libri e lettori in Italia. Purtroppo l'Istat non fa un'indagine specifica per quel che riguarda i fumetti, e sicuramente il pubblico dei lettori di libri non si sovrappone perfettamente con quello dei lettori di fumetti, però in linea di massima le dinamiche che portano alla lettura in senso lato, e in particolare nel tempo libero, sono molto simili. Di conseguenza certi dati non andrebbero sottovalutati anche per quel che riguarda il settore dei fumetti (tantopiù che adesso hanno iniziato a colonizzare anche le librerie di varia).<br />
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Cosa dice, quindi, il report Istat che stato diffuso in questi giorni e che si riferisce al 2018? A quanto pare la quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani. La quota di lettori tra i 15 e i17 anni è pari al 54,5% nel 2018, in crescita rispetto al 47,1% del 2016. Tra uomini e donne c’è un divario rilevante. Nel 2018 la percentuale delle lettrici è del 46,2% e quella dei lettori è al 34,7%. Il divario si manifesta dal 1988, anno in cui risultavano lettori il 39,3% delle donne rispetto al 33,7% degli uomini. Nel 2018 si osserva tuttavia un aumento significativo di 4,2 punti percentuali tra imaschi da 25 a 34 anni. In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni. La quota di lettrici scende sotto il 50% dopo i 55anni, mentre per i maschi è sempre inferiore al 50% in tutte le classi di età. Potete scaricare il report completo, con tabelle e grafici molto interessanti, <a href="https://www.istat.it/it/files//2019/12/Report-Produzione-lettura-libri-2018.pdf" target="_blank">CLICCANDO QUI.</a><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dRyKZvB8RZ0/XgX6cVUDz8I/AAAAAAAAuGo/xbXVEYq5SqM5w3QHuRw5TGuGEbiaOds_wCLcBGAsYHQ/s1600/8536232897_cbb94417ee_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="550" data-original-width="825" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-dRyKZvB8RZ0/XgX6cVUDz8I/AAAAAAAAuGo/xbXVEYq5SqM5w3QHuRw5TGuGEbiaOds_wCLcBGAsYHQ/s400/8536232897_cbb94417ee_b.jpg" width="400" /></a></div>
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Quindi, a rigor di logica, se in Italia la maggior propensione alla lettura si riscontra nelle ragazze fra gli 11 e i 19 anni, perlomeno una parte degli investimenti produttivi di una casa editrice di fumetti che mira a rinnovare il suo pubblico e a rimanere sulla breccia dovrebbero andare in quella direzione. Anche perchè, a parziale conferma del fatto che questi sono dati abbastanza attendibili, basterebbe recarsi in una qualsiasi manifestazione fumettistica italiana per vedere la folla di ragazze presenti, in buona parte attirate dai manga (che, d'altra parte, sono un settore che offre tantissimi prodotti pensati proprio per il pubblico femminile in quella fascia d'età). Tuttavia questo pubblico, in Bonelli, non viene preso in considerazione... Così come non viene preso in considerazione da nessun editore di fumetti che arriva in edicola, per la verità (ma questo, forse, è anche un problema culturale).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-R8mYaNhgeas/XgX8MMj8EJI/AAAAAAAAuG0/sEahEt-5KHU-PPDNyw1_IGvkcxSqkgBlACLcBGAsYHQ/s1600/356dc4cdad22437c6cbf3ae25bc78f2c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="500" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-R8mYaNhgeas/XgX8MMj8EJI/AAAAAAAAuG0/sEahEt-5KHU-PPDNyw1_IGvkcxSqkgBlACLcBGAsYHQ/s400/356dc4cdad22437c6cbf3ae25bc78f2c.jpg" width="400" /></a></div>
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Se si incrociano questi dati con quelli prodotti dall'Associazione Italiana Editori (AIE) nel suo rapporto annuale (che trovate <a href="https://www.aie.it/Portals/_default/Skede/Allegati/Skeda105-4450-2019.6.28/2019_06_28_Mercato_Serie_Tv_RIV.pdf?IDUNI=0tzo400fnzpybcyvihfzpb4a2675&fbclid=IwAR2KTMXvxCL_grDcAwpsr6VffQuZORGS8Ek868iIWQ_sKB81tUckH4VnnXY" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>), emergono ulteriori dati interessanti. Perchè se a livello percentuale coincidono abbastanza con quelli dell'Istat è anche vero che, essendo l'Italia un paese che sta invecchiando, emerge che in numeri assoluti (e cioè in termini di quantità), il picco di lettori si concentra nella fascia d'età 45/54 anni. E questo, effettivamente, potrebbe giustificare uno sforzo produttivo che nel breve periodo è finalizzato a tenersi buono questo determinato segmento... Anche perchè avendo un approccio di un certo tipo è molto più facile tenersi buoni i lettori dai 45 anni in poi, piuttosto che intercettare il pubblico più giovane. Anche se, ovviamente, non ci vuole un genio per capire che si tratta di un boomerang, che tornerà indietro a piena potenza quando le scorte di lettori cominceranno ad esaurirsi sul serio, per via del mancato ricambio generazionale...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cNQ24aWCDew/XgYBtUVl3wI/AAAAAAAAuHA/pySsJysc-8oRsMCV45hIbW_6f9iHJ1QKgCLcBGAsYHQ/s1600/Effetto-Boomerang-nella-vita-UYM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-cNQ24aWCDew/XgYBtUVl3wI/AAAAAAAAuHA/pySsJysc-8oRsMCV45hIbW_6f9iHJ1QKgCLcBGAsYHQ/s400/Effetto-Boomerang-nella-vita-UYM.jpg" width="400" /></a></div>
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E, a questo proposito, il rapporto AIE dice anche un'altra cosa molto interessante: fra le persone che seguono serie TV c'è un maggiore interesse per la lettura. Ammetto che questo dato mi ha un po' spiazzato, ma a quanto pare oltre il 31% di chi segue serie TV si dichiara anche un lettore di libri cartacei! E, a quanto pare, c'è ancora un rapporto molto evidente fra le vendite di alcuni titoli e la programmazione televisiva. Il che dimostra che, effettivamente, anche al giorno d'oggi se una persona rimane conquistata da certi temi e certi contenuti in un determinato media può essere interessato a ritrovarli in un media di altro tipo. Passando dalle serie TV ai romanzi, ad esempio, e probabilmente anche ai fumetti... Se questi avessero un livello di accessibilità (economico e contenutistico) adeguato, e se sfruttassero il traino delle serie TV in modo appropriato... E non attraverso parodie disneyane o rielaborazioni furry, ad esempio.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-_luJ655sTRI/XgYFC_tXuMI/AAAAAAAAuHM/c1fbnJ6X7JcQS3X_3GceXQ2ovZwiqxqWgCLcBGAsYHQ/s1600/81-1Oku83yL.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1036" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-_luJ655sTRI/XgYFC_tXuMI/AAAAAAAAuHM/c1fbnJ6X7JcQS3X_3GceXQ2ovZwiqxqWgCLcBGAsYHQ/s400/81-1Oku83yL.jpg" width="258" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-GpHxIihtaCE/XgYFPasBgBI/AAAAAAAAuHQ/DCBSutSZL6kDodsmUVc8e-DDOC2OI63ZwCLcBGAsYHQ/s1600/bastardi-pizzofalcone.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="598" height="267" src="https://1.bp.blogspot.com/-GpHxIihtaCE/XgYFPasBgBI/AAAAAAAAuHQ/DCBSutSZL6kDodsmUVc8e-DDOC2OI63ZwCLcBGAsYHQ/s400/bastardi-pizzofalcone.png" width="400" /></a></div>
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Anche perchè non ha senso prendere serie TV che puntano ad un determinato tipo di pubblico tentando di trasformarle in qualcosa di appetibile per tutt'altro genere di pubblico, col risultato di non convincere nessuno e non centrare mai il bersaglio. E oltretutto non è detto che il pubblico che segue serie TV e legge libri sia necessariamente sovrapponibile a quello che segue le serie TV nazional popolari... Che, anzi, potrebbe rientrare nel gruppo benissimo nel gruppo di quelli che seguono serie TV e NON leggono. o comunque non leggono fumetti. Quelli che seguono le produzioni in stile Montalbano, per intenderci, che poi sembrano le uniche acui gli editori italiani hanno voluto puntare finora. In realtà, anche in questo caso, basterebbe guardarsi intorno a Lucca Comics & Games per verificare che le serie TV che interessano a chi legge fumetti e ama l'immaginario POP, soprattutto se sono giovani, sono di tutt'altro genere...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WSU7dLvoHGY/XgYIha_vaKI/AAAAAAAAuHg/X_ANXvzZSRIkhqH5aHq_p4Js8mVh46CHACLcBGAsYHQ/s1600/Cosplayer-Lucca-2018-2%2Bcopia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1370" data-original-width="1600" height="341" src="https://1.bp.blogspot.com/-WSU7dLvoHGY/XgYIha_vaKI/AAAAAAAAuHg/X_ANXvzZSRIkhqH5aHq_p4Js8mVh46CHACLcBGAsYHQ/s400/Cosplayer-Lucca-2018-2%2Bcopia.jpg" width="400" /></a></div>
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E qui si arriva al nocciolo della questione. Quali sono gli elementi che vanno per la maggiore nelle serie TV di ultima generazione, e che ne determinano il successo? Fondamentalmente tanta libertà creativa, tanta spregiudicatezza e tanta capacità di incanalare le paure e le speranze della nostra epoca, che viene rappresentata a tutto tondo, lasciando poi al pubblico il verdetto finale... Anche perchè se una serie non piace, con quello che costa produrre una serie TV davvero competitiva al giorno d'oggi, non la si rinnova per la stagione successiva, e si manda a spasso tutta la gente che ci ha lavorato fino a quel momento...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dNZLy5oeDnI/XgYKwgS25XI/AAAAAAAAuHs/7jyuBCWbIDkLwB-olFkhegfFT3ejDCtHgCLcBGAsYHQ/s1600/d19d5sz0wkl0lu.cloudfront.net.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-dNZLy5oeDnI/XgYKwgS25XI/AAAAAAAAuHs/7jyuBCWbIDkLwB-olFkhegfFT3ejDCtHgCLcBGAsYHQ/s400/d19d5sz0wkl0lu.cloudfront.net.jpg" width="400" /></a></div>
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Quindi se, ad esempio, personaggi e tematiche LGBT funzionano e il pubblico dimostra di apprezzare il loro inserimento, diventano di tendenza e gli sceneggiatori fanno a gara per esplorare questo ambito nel modo migliore e più originale. E lo stesso discorso si può applicare a mille temi diversi. Si sperimenta senza porre particolari vincoli, e se un'idea funziona si incentiva. In questo modo si rinnovano le idee, si rinnova il pubblico e si rinnovano gli staff creativi. E, visto il ruolo sempre più determinante delle serie TV, gli altri media si adeguano, fumetti compresi. Anzi, il rapporto fra i vari media è talmente stretto che in Giappone succede regolarmente il contrario, e cioè sono i manga di tendenza che determinano il palinsenso televisivo, che poi influisce sul palinsenso televisivo internazionale e sulle scelte degli editori che pubblicano manga (e fumetti in senso lato) fuori dal Giappone...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rKVp3QQOga4/XgYNdNwYZaI/AAAAAAAAuH4/UWVoNzGZlZ827WsJUaNU-YtDPIPC2fvQgCLcBGAsYHQ/s1600/a5ec64df43033eb03b30dc102d1761d071bd3843_hq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="614" data-original-width="985" height="248" src="https://1.bp.blogspot.com/-rKVp3QQOga4/XgYNdNwYZaI/AAAAAAAAuH4/UWVoNzGZlZ827WsJUaNU-YtDPIPC2fvQgCLcBGAsYHQ/s400/a5ec64df43033eb03b30dc102d1761d071bd3843_hq.jpg" width="400" /></a></div>
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Quindi, ritornando a quello che è successo a Reggio Emilia, la cosa incredibile non è tanto il fatto che un settantenne abbia davvero creduto possibile che una ragazza diciannovenne potesse essere interessata alla sua collezione di Tex, ma constatare quanto fosse SOSPETTA la cosa. Perchè nell'Italia di oggi nessun personaggio della casa editrice di Tex - e men che meno i suoi fumetti di punta - si rivolgono ad un pubblico composto da ragazze diciannovenni... Nonostante il fatto che questa casa editrice, nel 2019, abbia prodotto qualcosa come 24.279 pagine inedite. Così come è incredibile che, al netto delle capacità individuali, l'età media dei suoi sceneggiatori sia sempre più alta, con tutto quel che ne consegue anche in termini di allontanamento dal pubblico giovanile. Lo stesso pubblico che magari passa notti intere a seguire le sue serie TV preferite, e che forse sarebbe anche disponibile a convertire questa passione nella lettura di una serie a fumetti... Se solo ne trovasse una che potesse competere con loro, ovviamente. Cosa che però non succede. Ed effettivamente confrontare il modo con cui vengono affrontate le tematiche LGBT, e le questioni di genere, in questi contesti è un'ottima cartina di tornasole. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RXAKyja1lv8/XgYQZvhfHmI/AAAAAAAAuIE/-x8lvgMGAfoLZFwSii0IqprjkzMo6esLQCLcBGAsYHQ/s1600/dylan-dog-399-oggi-sposi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1319" data-original-width="1000" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-RXAKyja1lv8/XgYQZvhfHmI/AAAAAAAAuIE/-x8lvgMGAfoLZFwSii0IqprjkzMo6esLQCLcBGAsYHQ/s400/dylan-dog-399-oggi-sposi.jpg" width="302" /></a></div>
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Così come, più banalmente, può servire analizzare come e quanto si parla di "giovani"... O perlomeno se si propongono dei personaggi in cui effettivamente il pubblico "giovane" può identificarsi, e non in senso strettamente anagrafico. E spulciando fra le famose 24.279 pagine inedite di cui sopra lo scenario non è propriamente incoraggiante. Anche perchè i paradigmi della casa editrice sono altri.<br />
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Cosa succederà nei prossimi anni, se la situazione non cambierà? Sicuramente le prospettive non sono molto incoraggianti, anche perchè è altamente probabile che se la casa editrice più produttiva e influente d'Italia confermerà la sua vocazione vagamente geriatrica, fra dieci anni l'età media degli sceneggiatori più produttivi, e quella del pubblico, sarà ancora più alta... Così come sarà più ampio il divario con il pubblico giovanile.<br />
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Anche perchè, negli ultimi dieci anni, la concorrenza - in edicola - è praticamente scomparsa. Cosa porterà il 2020? Lo scenario non sembra molto promettente, per la verità... E d'altra parte se chi è chiamato a risolvere la situazione è, in una certa misura, parte integrante del problema, le prospettive rimarranno le stesse degli ultimi dieci anni...<br />
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Ovviamente la speranza, a questo punto, è che accada qualcosa di completamente inaspettato, che faccia smuovere le acque e che rivoluzioni tutto quanto...<br />
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Restiamo in fiduciosa attesa.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-2785339977691619042019-12-17T10:28:00.000+01:002019-12-18T09:20:56.067+01:00(RI)TENTAR NON NUOCE...Ciao a tutti, come va?<br />
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Dopo alcune settimane in cui mi sono concentrato sul fumetto italiano, e sugli esiti abbastanza inquietanti delle sue ultime strategie, ammetto che oggi ero un po' dibattuto... Dovevo continuare a fare la lista delle nuove operazioni editoriali che,nel lungo periodo, contribuiranno ad affossare ulterioremente il settore oppure era meglio parlare di altro? Ammetto che la tentazione di analizzare l'ennesima ristampa di ZAGOR (questa volta cartonata) che arriverà con il Corriere della Sera, o magari accennare alla nuova edizione limitata del supplemento di TEX (alla modica cifra di 64,90, e questa è la QUARTA edizione limitata della stessa storia, che si differenzia solo per la copertina!), era molto forte... Così come non mi dispiacerebbe scrivere due righe sul perchè la serie CANI SCIOLTI (quella in cui si è parlato della rivolta di Stonewall), non concluderà il suo percorso in edicola... Però poi mi sono detto che non avrei aggiunto niente di nuovo alle riflessioni delle ultime settimane (anche se sarebbero state ulteriormente confermate)... E così ho pensato che poteva essere più interessante puntare lo sguardo altrove, e magari verso spunti di riflessione un po' più freschi e positivi...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jxZ1PriAhok/XfgR0eQZEXI/AAAAAAAAuBk/5YAkwt3CiX8wpMe3cSrFAxFKWNuLDw7aACLcBGAsYHQ/s1600/334-3344380_join-a-community-of-a-thousand-beautiful-smiles.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="991" data-original-width="920" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-jxZ1PriAhok/XfgR0eQZEXI/AAAAAAAAuBk/5YAkwt3CiX8wpMe3cSrFAxFKWNuLDw7aACLcBGAsYHQ/s400/334-3344380_join-a-community-of-a-thousand-beautiful-smiles.png.jpg" width="371" /></a></div>
Ad esempio poteva essere interessante fare una breve panoramica su quello che sta succedendo dalle parti del fumetto e dell'illustrazione omoerotica, dopo l'affondamento delle strategie editoriali tradizionali... Che ha avuto fra le sue vittime illustri anche editori storici come la tedesca Gmuender e i gay magazine giapponesi, che tenevano banco da decenni. Obbiettivamente è stato un brutto colpo, però bisogna prendere atto di come, lentamente, stia riprendendo piede una certa voglia di sperimentare e di non arrendersi. Magari cercando qualche nuova forma di sinergia con le nuove tecnologie e magari con gli stessi social, per verificare se - oltre ad essere una minaccia - possono essere anche una risorsa. Come ad esempio nel caso della pubblicazione dell'antologia BogossBook, curata dal francese David Foissard...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-htiPM9_n4Zk/XfgVYJqp0LI/AAAAAAAAuBw/hAEu4vu95akUkuKOQIygSfhglk6moi9EACLcBGAsYHQ/s1600/79802316_10219390001075826_6903902625419231232_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="638" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-htiPM9_n4Zk/XfgVYJqp0LI/AAAAAAAAuBw/hAEu4vu95akUkuKOQIygSfhglk6moi9EACLcBGAsYHQ/s400/79802316_10219390001075826_6903902625419231232_o.jpg" width="265" /></a></div>
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L'idea era quella di ritentare la carta dell'antologia di illustrazioni omoerotiche, una formula tanto cara alla defunta Gmuender, ma questa volta partendo da una raccolta fondi su Kickstarter, dopo aver raccolto diverse decine di illustratori noti anche sul web. La raccolta è andata bene (raccogliendo quasi 20.000 euro sui 14.000 necessari) e il progetto è felicemente andato in porto. E così adesso, anche per chi non ha partecipato alla raccolta fondi, è possibile ordinare il volume sia in edizione digitale che in edizione cartacea sul sito ufficiale (<a href="https://www.bogossbook.com/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Considerando che fra le decine di autori presenti ci sono anche diversi "nomi noti" italiani (l'elenco completo lo trovate <a href="https://www.kickstarter.com/projects/1841977661/bogoss-book-fine-male-illustrations?lang=it" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>), questa pubblicazione potrebbe avere un significato simbolico abbastanza interessante, tantopiù che alcuni di questi artisti italiani (Giopota, Jacopo Camagni...) portano avanti anche una carriera nel fumetto più mainstream...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TAM3DyXzN4M/XfgXH4cc93I/AAAAAAAAuB8/vZW1Ulajz_sBCO7OBhqSXqJQSEESWI7YgCLcBGAsYHQ/s1600/d78238d941f946a46ee4ea4d16de125f_original.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="680" height="263" src="https://1.bp.blogspot.com/-TAM3DyXzN4M/XfgXH4cc93I/AAAAAAAAuB8/vZW1Ulajz_sBCO7OBhqSXqJQSEESWI7YgCLcBGAsYHQ/s400/d78238d941f946a46ee4ea4d16de125f_original.jpg" width="400" /></a></div>
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In questa antologia non trovano posto illustrazioni particolarmente esplicite (anche perchè immagino che si sia trattato più che altro di un esperimento), ma direi che il solco nel quale si inserisce è abbastanza chiaro. Quindi sarà interessante verificare se segnerà la ripresa di un tipo di pubblicazione che sembrava ormai estinta. C'è da dire che, effettivamente, di resurrezioni improbabili in questo periodo ce ne sono state anche altre. Ad esempio quella dello storico magazine statunitense DRUMMER, fondato nel 1975 a Los Angeles e dedicato ai gay amanti del sesso kinky, e in particolare al sesso son sfumature leather...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kUzwRQQfZJE/XfgYK0oE3zI/AAAAAAAAuCE/hCWd8k1HxbAHddhzHDKkOJWULpa04It4wCLcBGAsYHQ/s1600/drummer-2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="500" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-kUzwRQQfZJE/XfgYK0oE3zI/AAAAAAAAuCE/hCWd8k1HxbAHddhzHDKkOJWULpa04It4wCLcBGAsYHQ/s400/drummer-2.png" width="331" /></a></div>
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La rivista riservava uno spazio fisso anche al fumetto e all'illustrazione, e nel tempo lanciò una discreta quantità di artisti di culto, tant'è che lo stesso Gengoroh Tagame ha ammesso che i fumetti ospitati da questa rivista sono stati una delle sue grandi fonti di ispirazione, a partire da quelli dall'inglese Bill Ward (1927-1996): un artista che - tanto per cambiare - è rimasto del tutto inedito in Italia... E che purtroppo non è più stato ristampato dopo la sua morte (anche perchè, tecnicamente, dopo la sua morte non si sa bene a chi siano passati i suoi diritti di pubblicazione).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SFjwhuuvshE/XfgdFN7NjAI/AAAAAAAAuCQ/fldZgaAL7iM7_wfcC0qQC8zpONgZqQSbACLcBGAsYHQ/s1600/71CmebvPT3L.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1348" data-original-width="1013" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-SFjwhuuvshE/XfgdFN7NjAI/AAAAAAAAuCQ/fldZgaAL7iM7_wfcC0qQC8zpONgZqQSbACLcBGAsYHQ/s400/71CmebvPT3L.jpg" width="300" /></a></div>
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Fatto sta che la rivista cartacea chiuse nel 1999, e quest'anno qualcuno ha pensato bene di provare a riportarla in vita, sia in versione digitale che in versione stampata. Riprendendo la numerazione esattamente da dove era stata interrotta (<a href="https://www.drummermen.org/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). E la cosa interessante è che dal numero 216 torneranno anche i fumetti... E per la precisione si tratterà dei fumetti realizzati da Stephen Sadowsky, apprezzato artista che abitualmente lavora per editori come Marvel, Dc e Image...<br />
E a quanto mi risulta è la prima volta che un autore di fumetti che collabora con i grandi editori di supereroi, e che ovviamente è gay dichiarato, si cimenterà in un fumetto omoerotico in cui sarà libero di dare fondo alle sue fantasie più sfrenate... E considerando che i suoi disegni "per tutti" e le sue commissioni tradiscono già una notevole carica erotica (vi faccio vedere un assaggio qui sotto), ammetto che sono molto curioso di vedere cosa salterà fuori...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-X_R9aEL88TM/XfgiuuuvRCI/AAAAAAAAuCg/mxnXyCFkqDodJhdiLUkUMWA6ZS6tvnqxgCLcBGAsYHQ/s1600/92981cc5049d887a8dc8f8be4970984d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="505" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-X_R9aEL88TM/XfgiuuuvRCI/AAAAAAAAuCg/mxnXyCFkqDodJhdiLUkUMWA6ZS6tvnqxgCLcBGAsYHQ/s400/92981cc5049d887a8dc8f8be4970984d.jpg" width="210" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-u232qsGI-Nk/XfgivZMo9II/AAAAAAAAuCo/KswLz4ELYAgH6WOGfom3KQ7ZKUmOo9bvwCLcBGAsYHQ/s1600/Catman%2Bnude.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="466" data-original-width="720" height="258" src="https://1.bp.blogspot.com/-u232qsGI-Nk/XfgivZMo9II/AAAAAAAAuCo/KswLz4ELYAgH6WOGfom3KQ7ZKUmOo9bvwCLcBGAsYHQ/s400/Catman%2Bnude.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-gCYEX3QIb54/Xfgivgr3HoI/AAAAAAAAuCs/6I04-36xb38H-Oo3NypVkrC3UGBuI8IdACLcBGAsYHQ/s1600/e134774ccaa6b3d05866c692b8254005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="768" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-gCYEX3QIb54/Xfgivgr3HoI/AAAAAAAAuCs/6I04-36xb38H-Oo3NypVkrC3UGBuI8IdACLcBGAsYHQ/s400/e134774ccaa6b3d05866c692b8254005.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jatMDIDTTe8/Xfgiv-ijkfI/AAAAAAAAuCw/GAJeWsSug2sUnUs5-OQqp4T8M1uBqEg-QCLcBGAsYHQ/s1600/nightwing_in_battle_comm_by_stephen_sadowski_by_bigolkidd_d55t2yq-400t.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="270" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-jatMDIDTTe8/Xfgiv-ijkfI/AAAAAAAAuCw/GAJeWsSug2sUnUs5-OQqp4T8M1uBqEg-QCLcBGAsYHQ/s400/nightwing_in_battle_comm_by_stephen_sadowski_by_bigolkidd_d55t2yq-400t.jpg" width="270" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PpocQIlVxqU/XfgizLhtaXI/AAAAAAAAuDA/p1t_gPlryZs5rzk-Ecfd7towArAlDxksgCLcBGAsYHQ/s1600/64808796_2349131811993097_3187964926509913793_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-PpocQIlVxqU/XfgizLhtaXI/AAAAAAAAuDA/p1t_gPlryZs5rzk-Ecfd7towArAlDxksgCLcBGAsYHQ/s400/64808796_2349131811993097_3187964926509913793_n.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-343K9coj_yE/XfgiyEfHQ7I/AAAAAAAAuC8/ZrXToCYaYmIbMp7X1J1r5mZdhMClJ-CJwCLcBGAsYHQ/s1600/60581706_113791573192222_3751319796717131395_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="937" data-original-width="750" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-343K9coj_yE/XfgiyEfHQ7I/AAAAAAAAuC8/ZrXToCYaYmIbMp7X1J1r5mZdhMClJ-CJwCLcBGAsYHQ/s400/60581706_113791573192222_3751319796717131395_n.jpg" width="320" /></a></div>
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Per completezza vi faccio vedere anche quello che dovrebbe essere il protagonista della serie omoerotica a cui sta lavorando per la nuova versione di DRUMMER...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Pf6BH3EvxuY/XfgjVxMrucI/AAAAAAAAuDc/MzxhLki96SMXsSEUrGG7U9YQ3K1mLJBpQCLcBGAsYHQ/s1600/75458012_200593754280313_5883112196146532548_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="875" data-original-width="750" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Pf6BH3EvxuY/XfgjVxMrucI/AAAAAAAAuDc/MzxhLki96SMXsSEUrGG7U9YQ3K1mLJBpQCLcBGAsYHQ/s400/75458012_200593754280313_5883112196146532548_n.jpg" width="342" /></a></div>
<br />
E già che ci sono vi faccio vedere anche un paio di foto che ritraggono lo stesso Stephen Sadowsky, dopo che ha vinto il titolo di Mr. Ruff, un concorso che si tiene annualmente nel weekend di Pasqua dalle parti di Vancouver (in Canada) e che ha anche dei risvolti benefici (maggiori informazioni le trovate <a href="https://www.ruffparty.com/mn" target="_blank">QUI</a>)...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RQ3H2vWKZ4k/Xfgjn6CP5DI/AAAAAAAAuDk/70LqZnWIR6Ux1g88ud-b3fhQBlcBDVsPACLcBGAsYHQ/s1600/75225417_610938282983241_8615340859367363169_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-RQ3H2vWKZ4k/Xfgjn6CP5DI/AAAAAAAAuDk/70LqZnWIR6Ux1g88ud-b3fhQBlcBDVsPACLcBGAsYHQ/s400/75225417_610938282983241_8615340859367363169_n.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zJelxjZGy8Y/XfgldIy65eI/AAAAAAAAuDw/Y7zEms7oXg4Yj6z6k0GZ0BRLl_DUgm7rACLcBGAsYHQ/s1600/MrRUFFWinnerIG_1000x1000.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="774" data-original-width="774" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-zJelxjZGy8Y/XfgldIy65eI/AAAAAAAAuDw/Y7zEms7oXg4Yj6z6k0GZ0BRLl_DUgm7rACLcBGAsYHQ/s400/MrRUFFWinnerIG_1000x1000.webp" width="400" /></a></div>
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Detto ciò devo ammettere che sono molto curioso di verificare se il suo caso potrebbe fare da apripista per altri autori con la vocazione del fumetto omoerotico... E comunque, se questo progetto per DRUMMER proseguisse, non sarebbe male se qualche editore italiano si facesse avanti con lui per pubblicare il suo nuovo lavoro nella nostra lingua...<br />
<br />
E, a proposito di autori poliedrici, penso che per chiudere in bellezza questa breve carrellata di idee stimolanti e rincuoranti, potrei puntare l'attenzione sul David Cantero, un autore di cui non parlavo da un po'... Anche se effettivamente ha continuato la sua carriera di disegnatore omoerotico, ad esempio con la CLASS COMICS di Patrick Fillion: un altro autore che, nonostante i tempi difficili, continua imperterrito nel suo progetto di portare avanti un universo narrativo a base di amplessi focosi, in buona parte consumati fra supereroi dotati di peni equini...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SwWc6-JEOQY/XfgnPAYIMvI/AAAAAAAAuD8/6YH2vIaF-JQHFI2nGPKzn2KApTr9LyvNQCLcBGAsYHQ/s1600/brigayde06preview001_print-457x688.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="457" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-SwWc6-JEOQY/XfgnPAYIMvI/AAAAAAAAuD8/6YH2vIaF-JQHFI2nGPKzn2KApTr9LyvNQCLcBGAsYHQ/s400/brigayde06preview001_print-457x688.jpg" width="265" /></a></div>
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Tuttavia non è per parlare dei progetti con i personaggi ideati dalla CLASS COMICS che oggi ho citato David Cantero... Infatti l'autore pagnolo ha pensato bene di coinvolgere in uno dei suoi progetti personali (autorprodotto per la Spagna e prodotto da CLASS COMICS per il mercato internazionale in lingua inglese) il modello Yesu Toro, che sul suo profilo Instagram ha oltre 205.000 followers, e che ha dato a David Cantero la possibilità di raccontare la sua "sfortunatissima" vita di icona omoerotica... Sempre alle prese con fans assatanati, amori non corrisposti e un mondo gay dipinto con tratti talmente assurdi e surreali da risultare effettivamente molto credibile... Qui sotto lo vedete mentre è intento a leggere la sua biografia a fumetti...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oXljcKOm52w/XfgptwPRoAI/AAAAAAAAuEI/i2qCxpfRb846FHsRcNdvPwfNm4Cv9UZ8ACLcBGAsYHQ/s1600/76873281_169025060877770_6870151777581077883_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-oXljcKOm52w/XfgptwPRoAI/AAAAAAAAuEI/i2qCxpfRb846FHsRcNdvPwfNm4Cv9UZ8ACLcBGAsYHQ/s400/76873281_169025060877770_6870151777581077883_n.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-C8DDEoi9pys/XfgqHTJx1_I/AAAAAAAAuEQ/GYuIXapZ6EEn37E0Ga_AOlmfAZmtPyp4QCLcBGAsYHQ/s1600/tumblr_f476aa721b65b9ea1f6c54b7a5bc8018_254b2f36_640.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="496" data-original-width="640" height="310" src="https://1.bp.blogspot.com/-C8DDEoi9pys/XfgqHTJx1_I/AAAAAAAAuEQ/GYuIXapZ6EEn37E0Ga_AOlmfAZmtPyp4QCLcBGAsYHQ/s400/tumblr_f476aa721b65b9ea1f6c54b7a5bc8018_254b2f36_640.png" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wVtDP-S53MY/XfgrL17pSJI/AAAAAAAAuEc/2GrN2o5tBWgoSwwT38kMo1W0c1qzImTIQCLcBGAsYHQ/s1600/hardlife1_english_Standard_Cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="773" data-original-width="500" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-wVtDP-S53MY/XfgrL17pSJI/AAAAAAAAuEc/2GrN2o5tBWgoSwwT38kMo1W0c1qzImTIQCLcBGAsYHQ/s400/hardlife1_english_Standard_Cover.jpg" width="257" /></a></div>
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Non è la prima volta che si vedono operazioni di questo tipo, anche se di solito mettevano al centro attrici porno o icone erotiche eterosessuali per un pubblico di lettori eterosessuali. Anche in Italia ne abbiamo avuti diversi esempi, perlomeno fino alla fine degli anni Novanta...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-M9xjEWpG9ws/XfgsjTagraI/AAAAAAAAuEs/PzsK7pMEqREkPvi8c7Y-M0Lr6PDAFx_zACLcBGAsYHQ/s1600/09307f3697b3e5d043d71d9a644f777f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="555" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-M9xjEWpG9ws/XfgsjTagraI/AAAAAAAAuEs/PzsK7pMEqREkPvi8c7Y-M0Lr6PDAFx_zACLcBGAsYHQ/s400/09307f3697b3e5d043d71d9a644f777f.jpg" width="277" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XiddNzzmGZ8/XfgsjbojBZI/AAAAAAAAuEw/ARmtVWSCaQUnUjqKucDy9wernCpcr5IzQCLcBGAsYHQ/s1600/62437281_10157269242346322_128040n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="478" data-original-width="350" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-XiddNzzmGZ8/XfgsjbojBZI/AAAAAAAAuEw/ARmtVWSCaQUnUjqKucDy9wernCpcr5IzQCLcBGAsYHQ/s400/62437281_10157269242346322_128040n.jpg" width="291" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-J5ksJFBZ50Q/XfgsjWbPWTI/AAAAAAAAuEo/AeI6DjDBCJgVt0T5qJhX87y4kFm7_23_wCEwYBhgL/s1600/SELEN007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="591" data-original-width="450" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-J5ksJFBZ50Q/XfgsjWbPWTI/AAAAAAAAuEo/AeI6DjDBCJgVt0T5qJhX87y4kFm7_23_wCEwYBhgL/s400/SELEN007.jpg" width="303" /></a></div>
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<br />
Però questa dovrebbe essere la prima volta che si tenta qualcosa di simile in epoca post social, puntando su un personaggio molto seguito su Instagram e per giunta in chiave gay. Oltretutto con i risvolti eroticomici tipici dei fumetti di David Cantero. Quindi ammetto che, anche in questo caso, sono molto curioso di verificare come andranno le cose...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rRK_B92_3ww/Xfgt2bCmJBI/AAAAAAAAuE8/216CIGKtrhwFIedSiI7h65DVYlNAhyYgQCLcBGAsYHQ/s1600/hardlife01_prev_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="775" data-original-width="600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-rRK_B92_3ww/Xfgt2bCmJBI/AAAAAAAAuE8/216CIGKtrhwFIedSiI7h65DVYlNAhyYgQCLcBGAsYHQ/s400/hardlife01_prev_b.jpg" width="308" /></a></div>
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Se è vero che due coincidenze sono un indizio e tre sono una prova, mi verrebbe da pensare che quella che si sta verificando è una specie di reazione allo scatafascio editoriale che ha travolto la scena editoriale "classica" anche dal punto delle pubblicazioni omoerotiche... Che si sono ritrovate a competere con l'offerta pressochè infinita (e totalmente gratuita) del web. Quindi è abbastanza logico che chi vuole fare un tentativo per reinserirsi nel mercato voglia riprovare partendo proprio da una maggiore sinergia con il web e con chi ne fa uso...<br />
<br />
Lasciando a rantolare chi non è stato in grado di adeguarsi ai tempi, ovviamente.<br />
<br />
Staremo a vedere cosa accadrà da questo momento in poi, anche perchè questi segni di vita non erano affatto da dare per scontati. <br />
<br />
Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-50772371659595565732019-12-09T15:46:00.002+01:002019-12-10T22:17:12.882+01:00RIFLESSIONI POSTUMECiao a tutti, come va?<br />
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Io ho il problema di essere poco avvezzo agli atteggiamenti di circostanza. Credo che questo dipenda dal mio modo di interpretare il concetto di coerenza. Se una cosa non mi va giù, nella maggior parte dei casi, continua a non andarmi giù a prescindere dalle circostanze. E a volte questo determina un po' di riprovazione, perchè rischio di passare per quello cinico e insensibile. O magari per una persona poco intelligente, che si preclude delle possibilità solo perchè si ostina a non omologarsi. In realtà, da questo punto di vista, proprio non so vendermi bene.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-To2wiKUueIA/Xe06r-rmfmI/AAAAAAAAt_U/HNyQc8x-uXsyuNzDl50dfsbEGzAdWHjlACLcBGAsYHQ/s1600/_LC_G_News_-Diversita_INTERNasA_ALTA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="520" height="237" src="https://1.bp.blogspot.com/-To2wiKUueIA/Xe06r-rmfmI/AAAAAAAAt_U/HNyQc8x-uXsyuNzDl50dfsbEGzAdWHjlACLcBGAsYHQ/s400/_LC_G_News_-Diversita_INTERNasA_ALTA.jpg" width="400" /></a></div>
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Fatta questa doverosa premessa, una notizia che oggi mi offre diversi spunti di riflessione è la dipartita dello sceneggiatore Federico Memola, a soli 52 anni per via di una brutta malattia (anche se lui ci scherzava sopra, e diceva che aveva lo stesso nome di un segno delo Zodiaco). E vorrei precisare che tutto quello che scriverò da questo momento in poi non vuole mancare di rispetto a lui, alla sua situazione, alla sua famiglia o a chiunque si sentirà preso in causa. Io ho avuto a che fare con lui solo in una manciata di occasioni, quando ancora collaboravo all'organizzazione di alcune manifestazioni fumettistiche a Piacenza, quindi l'ho conosciuto solo in maniera superficiale e non ho alcun motivo per provare astio verso di lui. Però leggendo i commenti, le condoglianze, le elegie funebri e le biografie che sono circolate negli ultimi giorni non ho potuto fare a meno di fare alcune considerazioni, che vorrei condividere con voi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ONRRslELd04/Xe1YaWj50gI/AAAAAAAAt_g/lOdFgZQrvbULJaeeIkYWLealCrhn-VnNgCLcBGAsYHQ/s1600/profile_picture_by_federicomemola-d47coj0_400x400.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-ONRRslELd04/Xe1YaWj50gI/AAAAAAAAt_g/lOdFgZQrvbULJaeeIkYWLealCrhn-VnNgCLcBGAsYHQ/s320/profile_picture_by_federicomemola-d47coj0_400x400.jpg" width="320" /></a></div>
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Considerazione numero uno: anche se le case editrici con cui ha collaborato in passato, i suoi colleghi, gli spazi online dedicati al fumetto e persino i quotidiani nazionali lo ricordano come un grande professionista e ne parlano in termini di grande perdita per il fumetto italiano, è un dato di fatto che da anni nessuno gli offrisse più dei grandi spazi. Attualmente lavorava sull'adattamento di alcune leggende delle Dolomiti, ma i tempi in cui collaborava a ZONA X (chiusa nel 1999), lanciava Jonathan Steele con la Bonelli (dal 1999 al 2004) e lo rilanciava con la Star Comics (dal 2004 al 2009) erano ormai lontani. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-2uMcxXi08lM/Xe1Z2fq5E9I/AAAAAAAAt_s/xUn2D9gOaQkEzngBTt8morjs-RUIjWGoQCLcBGAsYHQ/s1600/42118-il-regno-di-fanes.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="661" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-2uMcxXi08lM/Xe1Z2fq5E9I/AAAAAAAAt_s/xUn2D9gOaQkEzngBTt8morjs-RUIjWGoQCLcBGAsYHQ/s400/42118-il-regno-di-fanes.jpg" width="257" /></a></div>
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Nel 2010 aveva tentato di rilanciarsi con la Planeta DeAgostini (e ricordo bene che quando ne parlava era convinto di avere fatto "il colpaccio" della sua vita), per un nuova serie dedicata a Harry Moon (che aveva debuttato in volume con 001 Edizioni, nel 2006). Però quel progetto è caduto nel vuoto dopo una manciata di numeri. Così come non ha avuto seguito la serie Rourke, con cui tentò di riproporsi in Star Comics dopo la chiusura di Jonathan Steele. E con Jonathan Steele, comunque, provò anche a farsi avanti con un terzo reboot nel 2012, per i tipi di Kappalab, ma l'esperimento si concluse dopo tre volumetti. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-e5ryy0z6O2g/Xe1dFAHXKnI/AAAAAAAAt_4/bHE-wZ48Db0VY6vLUdyjE4Tu16eFCnllQCLcBGAsYHQ/s1600/3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="862" data-original-width="607" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-e5ryy0z6O2g/Xe1dFAHXKnI/AAAAAAAAt_4/bHE-wZ48Db0VY6vLUdyjE4Tu16eFCnllQCLcBGAsYHQ/s400/3.png" width="281" /></a></div>
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Evidentemente più il tempo passava e meno le sue idee incontravano i favori del pubblico necessario per portarle avanti. L'ultima volta che si è visto su una pubblicazione periodica è stato una decina di anni fa su IL GIORNALINO, quando lavorò su Gray Logan, un personaggio ideato da Stefano Vietti, e poi sul fantasy medioevale Roland, in sei puntate.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ra-4qnQMgAE/Xe1qLP77B6I/AAAAAAAAuAc/GyqNcIWUDEAkWkrslg4vxzRYGa1C5PUuwCLcBGAsYHQ/s1600/roland_fumetto_giornalino.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="604" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ra-4qnQMgAE/Xe1qLP77B6I/AAAAAAAAuAc/GyqNcIWUDEAkWkrslg4vxzRYGa1C5PUuwCLcBGAsYHQ/s400/roland_fumetto_giornalino.png" width="301" /></a></div>
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Nel frattempo aveva tentato di dare nuova vita ai suoi personaggi tramite crowdfunding, piattaforme digitali e via dicendo, ma senza grandi riscontri. Ad ogni modo, considerando che di solito, quando un autore mette radici in Bonelli, non se ne va fino alla fine dei suoi giorni, verrebbe anche da pensare che la sua sfortuna sia iniziata proprio quando è passato alla concorrenza, osando persino rilanciare un personaggio da lui ideato proprio per la casa editrice più influente d'Italia... Che guardacaso, da quel momento in poi, non gli ha dato altre occasioni. Da notare che, come ammesso dallo stesso Federico Memola (in un'intervista che trovate <a href="https://www.fantasymagazine.it/28486/il-regno-di-fanes-intervista-a-federico-memola-da-cartoomics" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>), quando lavorava in Bonelli riusciva a portare avanti i suoi progetti perchè aveva l'appoggio di Decio Canzio. Decio Canzio (1930-2013) è stato un autore di fumetti assunto come direttore editoriale in Bonelli dai primi anni Ottanta fino al 2006 (lo vedete qui sotto). <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KECls2qQT7o/Xe1hdSRKRGI/AAAAAAAAuAE/VvnoRElbYWEJLtOd5WAA8hpg0Ob_rbyPQCLcBGAsYHQ/s1600/524707_394189054002119_1310763578_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="523" data-original-width="893" height="233" src="https://1.bp.blogspot.com/-KECls2qQT7o/Xe1hdSRKRGI/AAAAAAAAuAE/VvnoRElbYWEJLtOd5WAA8hpg0Ob_rbyPQCLcBGAsYHQ/s400/524707_394189054002119_1310763578_n.jpg" width="400" /></a></div>
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Federico Memola se n'è andato dalla Bonelli prima che Decio Canzio si ritirasse e passasse il testimone a Sergio Bonelli stesso. Sergio Bonelli, però, non aveva mai sopportato i fumetti fantastici. Probabilmente se lui fosse rimasto in vita una serie come Dragonero (che è iniziata nel 2013, e cioè due anni dopo la sua dipartita) non sarebbe mai stata lanciata con la sua casa editrice. E presumibilmente non era nemmeno felicissimo di quello che era successo con Jonathan Steele, anche perchè l'unico precedente vagamente simile si riferisce a Ken Parker, che però prosegui le sue storie altrove con il benestare di Sergio Bonelli che poi riassorbì definitivamente il personaggio nel 1994 . Ognuno tragga le conclusioni che crede, ma forse il fatto che Federico Memola non abbia più lanciato personaggi con la Bonelli non è stato proprio un caso. Se poi dovessi esprimere un parere personale, a costo di risultare inopportuno, mentre ho avuto a che fare con Federico Memola nelle edizioni di FullComics (l'ex festival del fumetto di Piacenza) a cui avevo collaborato, diciamo che ho avuto modo di conoscere meglio alcuni dietro le quinte a alcuni meccanismi che muovono il fumetto italiano. E quello che ho scoperto non mi è piaciuto.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1CpMM6NjlTU/Xe1ktFbNGqI/AAAAAAAAuAQ/b268gLLn7j4BBCbC6BOfBUk1Az33JpmvwCLcBGAsYHQ/s1600/fullcomics2009grande.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="567" data-original-width="1134" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-1CpMM6NjlTU/Xe1ktFbNGqI/AAAAAAAAuAQ/b268gLLn7j4BBCbC6BOfBUk1Az33JpmvwCLcBGAsYHQ/s400/fullcomics2009grande.jpg" width="400" /></a></div>
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Vorrei tanto entrare nei dettagli, ma visto che dovrei fare nomi e cognomi di persone ancora vive e/o in attività preferisco passare oltre. Diciamo solo che in quell'occasione ho scoperto che la meritocrazia, in certi ambiti, ha un peso molto relativo. E che i meriti sono determinanti perlomeno quanto l'impegno profuso per entrare nelle grazie delle persone giuste, che ti fanno entrare nei giri giusti e ti aprono le porte giuste. Anche perchè, se poi si esce dalle suddette grazie, le alternative non sono molte. Comunque se certi meccanismi non sono cambiati, e sinceramente non penso che lo siano, buona parte della situazione in cui versa il fumetto italiano oggi aquista più senso. E probabilmente si capisce meglio anche la progressiva sparizione di Federico Memola da una certa scena fumettistica. La stessa scena in cui tanti suoi colleghi sono rimasti senza colpo ferire, nonostante i loro nomi siano collegati a dei flop molto più imbarazzanti dei suoi (che comunque, con Jonathan Steele, era andato avanti per 118 mesi di fila, mentre tutte le altre serie Bonelli nate dal 1999 in poi si sono fermate prima di raggiungere quel traguardo).<br />
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E comunque bisogna anche considerare che, dato che chi ha trovato posto presso certe case editrici non si schioda più (e non viene fatto schiodare) finisce inevitabilmente per bloccare il ricambio, e l'aggiornamento, degli autori e delle idee. La cosa interessante è che in realtà lo stesso Federico Memola è la prova che, fino a qualche decennio fa, non era così che funzionava. Lui ha iniziato a scrivere storie e serie per la Bonelli quando aveva 26 anni e ha lanciato Jonathan Steele quando ne aveva 32. Adesso quanti sono gli autori fra i 26 e i 32 anni a cui viene affidata la realizzazione di un progetto editoriale di ampio respiro per le edicole?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Yrr6WNrM60A/Xe1q_FvAcpI/AAAAAAAAuAk/MxstBe-YJs8feGAr8rWpCi5N18i-07XmgCLcBGAsYHQ/s1600/generate_thumsfdb.php.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="400" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Yrr6WNrM60A/Xe1q_FvAcpI/AAAAAAAAuAk/MxstBe-YJs8feGAr8rWpCi5N18i-07XmgCLcBGAsYHQ/s400/generate_thumsfdb.php.jpg" width="306" /></a></div>
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Però, ovviamente, ci sono altre riflessioni che vorrei condividere. Più pertinenti con i temi che tratta questo blog. Infatti il caso di Jonathan Steele ha rappresentato un ottimo esempio di come l'abito non fa il monaco, e probabilmente ha rappresentato un importante punto di rottura fra il fumetto popolare e quel ricambio generazionale che ormai è diventato la pietra filosofale dell'editoria italiana a fumetti.<br />
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Federico Memola propose le avventure fantapoliziesche di un ragazzo poco più che ventenne, elegante e scanzonato, ambientate in una realtà alternativa in cui coabitavano magia e tecnologia del prossimo futuro. Il tutto con un registro abbastanza frizzante e facendo pensare che si potesse trattare di un protagonista davvero innovativo e alternativo (in tutti i sensi). Infatti, almeno all'inizio, questa serie solleticò l'interesse anche di un ampio pubblico omosessuale che - beata ingenuità - iniziava a sperare di vedersi rappresentato in qualche modo da lui. Anche perchè rientrava in un certo canone "metrosexual", che ai tempi andava per la maggiore nella comunità gay italiana. Tantopiù che il protagonista lavorava gomito a gomito con due avvenenti e procaci colleghe con cui, almeno all'inizio, non sembrava intenzionato a imbastire relazioni di un certo tipo.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EZte45Sd8eI/Xe1w0sYe19I/AAAAAAAAuAw/3bU8DY_-GxALKMKXDf6hOnt3ulrLlNE9ACLcBGAsYHQ/s1600/jon0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="505" data-original-width="381" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-EZte45Sd8eI/Xe1w0sYe19I/AAAAAAAAuAw/3bU8DY_-GxALKMKXDf6hOnt3ulrLlNE9ACLcBGAsYHQ/s400/jon0006.jpg" width="301" /></a></div>
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Poi, però, questo personaggio si rivelò molto meno originale di quanto sembrasse, dimostrandosi oltretutto un eterosessuale assolutamente nella norma. Inoltre gli elementi fantastici iniziarono ad essere talmente numerosi e sovraesposti da risultare banali e scontati, perdendo quasi tutto il loro fascino. Anzi: alla fine contribuirono ad appiattire il tutto e a mettere in evidenza la scarsa capacità di Federico Memola di definire personaggi realmente "umani" in cui cui il pubblico avrebbe potuto identificarsi. E soprattutto la sua incapacità di raccontare personaggi "giovani" e aggiornati in senso lato, e non solo graficamente. Probabilmente Federico Memola aveva avuto il merito di introdurre nuovi elementi e nuove ambientazioni in un contesto fumettistico stantito, e magari ammiccando ad un certo tipo di manga o di narrativa di genere (la Stirpe di Elan su Zona X è stata la prima saga fantasy vista in Bonelli), però ho sempre avuto l'impressione che ai suoi personaggi mancasse quel qualcosa capace di entrare davvero nel cuore del pubblico. A volte farcire le storie di elementi fantastici può compensare altre lacune, soprattutto se rappresentano una novità, ma altre volte no. E in ogni caso lo stesso Jonathan Steele, al netto dell'empatia che creava col pubblico, non era nè carne nè pesce: il pubblico se ne accorse abbastanza presto e le vendite calarono. Quindi venne tentato il trasloco/reboot con la Star Comics (prima che la Bonelli lo sospendesse), ritoccando il contesto e alcuni elementi della trama, ma conservando gli stessi difetti che stavano segnando il destino della serie in precedenza. E con il terzo reboot, le cose non sono andate diversamente.<br />
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Vorrei precisare che non ne sto facendo una colpa, anche perchè probabilmente Federico Memola - in quel contesto - ha fatto il meglio che poteva e sapeva fare, e comunque non era tenuto ad avere l'intuito e la lungimiranza necessarie per capire quello che stava succedento. Tuttavia Jonathan Steele è stato uno dei primi e più evidenti esempi di come il fumetto italiano non fosse più in grado di seguire i cambiamenti della società a cavallo del nuovo millennio. E di come i suoi autori, fondamentalmente, iniziassero a perdere il contatto con il pubblico, realizzando fumetti "popolari" da una prospettiva "autoriale", e cioè prendendo come riferimento se stessi e non il pubblico a cui avrebbero potuto rivolgersi. Anche perchè già agli inizi del 2000 si iniziavano a manifestare i mutamenti che avrebbero portato alla situazione attuale. Cambi di prospettiva sempre più radicali, riferimenti culturali che si modificavano, modelli sociali che si evolvevano, scenari di genere e orientamento sessuale che si moltiplicavano: tutte cose che negli successivi sarebbero diventate sempre più evidenti a tutti i livelli. E adesso la sensazione è che il fumetto popolare stia perdendo definitivamente il treno. La cosa un po' triste è che ad un certo punto lo stesso Jonathan Steele fece qualche goffo tentativo di adeguarsi (fuori tempo massimo), come ad esempio quando tentò di toccare l'argomento omofobia nel 2009 (ne ho parlato <a href="http://lightelf.blogspot.com/2009/07/italia-nostra.html" target="_blank">QUI</a>), con esiti abbastanza imbarazzanti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dr836F12gNc/Xe14NbII8eI/AAAAAAAAuBI/2Vl1vBq768QOvJXOjiwXLFX_y4F3d8I-gCLcBGAsYHQ/s1600/Untitled-3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1070" data-original-width="800" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-dr836F12gNc/Xe14NbII8eI/AAAAAAAAuBI/2Vl1vBq768QOvJXOjiwXLFX_y4F3d8I-gCLcBGAsYHQ/s400/Untitled-3.jpg" width="298" /></a></div>
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D'altra parte la strada del declino del personaggio era già stata imboccata da tempo. Jonathan Steele - per vari motivi - avrebbe potuto rappresentare una svolta importante, ma non lo fece. Forse anche perchè il suo autore è stato uno di quelli che, ad un certo punto, non è più riuscito a staccarsi dai suoi riferimenti pop anni Ottanta/Novanta, quelli della sua esperienza nerd di quel periodo, per imboccare nuove strade. E la cosa un po' triste è che quello che è successo negli anni successivi ha ampiamente dimostrato che il mondo del fumetto italiano, o perlomeno quello che dovrebbe mirare al grande pubblico, non ha imparato la lezione... Anche perchè certe dinamiche interne a certi ambienti tutto fanno fuorchè spingere autori ed editori a fare tesoro degli errori altrui, o anche solo a prenderne coscienza mettendoli di fronte alla realtà.<br />
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Ad ogni modo ho notato anche un altro dettaglio.<br />
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L'autore si è spento nel dicembre 2019.<br />
La prima serie di Jonathan Steele iniziava nel 2020.<br />
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Speriamo che adesso qualcuno non stia già pensando di speculare su questa cosa, visto che in tempo di guerra ogni buco e trincea.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-12913945859972620632019-12-04T09:25:00.003+01:002019-12-05T22:33:18.870+01:00E I BAMBINI...?Ciao a tutti, come va?<br />
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Il mio ultimo post ha avuto più commenti del solito, forse anche perchè toccava delle questioni che di solito non si toccano. In particolare per quel che riguarda il discorso dell'accessibilità - economica e contenutistica - dei fumetti pubblicati in Italia in questo periodo. Un problema che, probabilmente, farà sentire il suo peso in maniera sempre più incisiva... E che, aggiunto a molte altre criticità (di cui negli ultimi anni ho parlato sempre più spesso), inevitabilmente farà scoppiare quella che - a tutti gli effetti - sembra delinearsi come una vera e propria bolla speculativa (peraltro gestita in maniera abbastanza goffa). Cosa succederà a quel punto davvero non saprei dirlo, ma qualcosa mi dice che lo scopriremo prima del previsto... Quindi teniamoci pronti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Kgzh4KfiRhE/XeaxuUa1UsI/AAAAAAAAt80/86zJ6qHmuAkZZ8cKBD1IPZMlUh5yqNMhgCLcBGAsYHQ/s1600/scar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="533" data-original-width="800" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-Kgzh4KfiRhE/XeaxuUa1UsI/AAAAAAAAt80/86zJ6qHmuAkZZ8cKBD1IPZMlUh5yqNMhgCLcBGAsYHQ/s400/scar.jpg" width="400" /></a></div>
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Detto questo, manco a farlo apposta, negli ultimi giorni sono successe varie cose che mi hanno offerto nuovi spunti per approfondire il discorso. A partire dalla morte del grande Howard Cruse, un pioniere indiscusso dei fumetti underground a tematica gay, i cosiddetti Gay Comix (con la x). Una persona disponibilissima, oltre che un grande artista, con cui ho avuto il piacere di entrare in contatto anni fa, quando feci pubblicare alcune sue storie brevi nelle antologie HAPPY BOYS di Coniglio Editore (che lo mise anche in copertina).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-0LA7dKAqYhs/XeaywTjZyDI/AAAAAAAAt88/PKS26_2b1bMYrFTdZR5rZPwT7GNLVSiqACLcBGAsYHQ/s1600/HAPPY001saas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="450" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-0LA7dKAqYhs/XeaywTjZyDI/AAAAAAAAt88/PKS26_2b1bMYrFTdZR5rZPwT7GNLVSiqACLcBGAsYHQ/s400/HAPPY001saas.jpg" width="283" /></a></div>
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Disgraziatamente l'editore non gli pago mai i 100 euro pattuiti per la storia pubblicata nel volume di cui vedete la copertina qui sopra (e nel volume precedente aveva addirittura accettato di pubblicare una sua storia gratis!). Perchè non gli siano stati dati non l'ho msi scoperto, ma per fortuna sul suo sito scrisse che aveva capito che la colpa non era stata mia. In compenso, dopo quell'episodio, non osai più contattarlo per delle collaborazioni editoriali, e adesso un po' me ne pento. Anche perchè, a parte la pubblicazione di "Figlio di un preservativo bucato" (che però rientrava nella linea Vertigo della DC Comics, e quindi era un caso a parte), nessun editore italiano pubblicò mai altre cose sue. Gay o meno. E la cosa è abbastanza imbarazzante, considerando che in Italia - soprattutto nel circuito delle librerie e delle fumetterie - ormai viene pubblicata la qualunque... E in molti casi si tratta di cose di un livello molto inferiore rispetto a quelle fatte da lui.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bWg1dfJcRT4/Xea0Iq_zpcI/AAAAAAAAt9I/UR1PP5soa6ki5EPGKh63puOIGhCJ-1gSQCLcBGAsYHQ/s1600/howard-cruse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="380" data-original-width="696" height="217" src="https://1.bp.blogspot.com/-bWg1dfJcRT4/Xea0Iq_zpcI/AAAAAAAAt9I/UR1PP5soa6ki5EPGKh63puOIGhCJ-1gSQCLcBGAsYHQ/s400/howard-cruse.jpg" width="400" /></a></div>
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Oltretutto buona parte del suo materiale era realizzato in un raffinato bianco e nero puntinato, che non avrebbe neanche comportato grandi costi tipografici... In particolare mi viene da pensare alle storie di Wendel (di cui solo un episodio venne pubblicato in HAPPY BOYS AND GIRLS), che sarebbe stata una serie INTERESSANTISSIMA e ATTUALISSIMA, pur risalendo a parecchi anni fa. Un po' perchè le dinamiche dei gay americani degli anni Ottanta solo adesso sono diventate quelle dei gay italiani (il protagonista conviveva con il suo ragazzo e il di lui figlio, avuto da una precedente relazione etero, giusto per dirne una), e un po' perchè offriva un bello spaccato di storia LGBT (visto che gli episodi erano strettamente collegati alla realtà gay americana del periodo in cui erano ambientati).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Mcqlptpb828/Xea147ZY02I/AAAAAAAAt9U/Eyf4t1M_whMvrSocz5g8hE1TqDCJWTrSwCLcBGAsYHQ/s1600/completewendelcover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="468" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Mcqlptpb828/Xea147ZY02I/AAAAAAAAt9U/Eyf4t1M_whMvrSocz5g8hE1TqDCJWTrSwCLcBGAsYHQ/s400/completewendelcover.jpg" width="308" /></a></div>
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Però l'autore ci ha lasciato prima che qualche editore italiano si facesse (di nuovo) avanti, e adesso non saprei nemmeno dire a chi sono passati i diritti di pubblicazione delle sue storie... Peccato davvero. Però direi che si tratta di una situazione abbastanza emblematica. Nel senso che negli ultimi dieci anni ci sarebbe stato tempo e modo di pubblicare Wendel, o altri personaggi LGBT di autori altrettanto validi, in edizioni assolutamente abbordabili e perlomeno accattivanti per quel grande pubblico potenziale gay friendly che non frequenta abitualmente fumetterie e affini...<br />
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Però, a quanto pare, nessuno ci ha mai pensato. Molto meglio puntare su idee trite e ritrite, e sul solito pubblico trito e ritrito, e magari - alle soglie del 2020 - continuare a puntare su formule che sarebbero state già datate una ventina d'anni fa... Sia quando si è grandi editori storici che quando si è nuovi editori rampanti... In particolare se l'intenzione è quella di puntare ad un pubblico più ampio...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-4nOUypuuk8c/Xeb5RA5ko_I/AAAAAAAAt9k/bDF-JM_ZuoQ3dT-oa4MOhb7yryryqqomACLcBGAsYHQ/s1600/SAMUELSTERM_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="786" data-original-width="600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-4nOUypuuk8c/Xeb5RA5ko_I/AAAAAAAAt9k/bDF-JM_ZuoQ3dT-oa4MOhb7yryryqqomACLcBGAsYHQ/s400/SAMUELSTERM_1.jpg" width="305" /></a></div>
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Tutto questo sarebbe molto interessante da analizzare anche dal punto di vista psicologico... Perchè, a voler essere maligni, si potrebbe pensare che da una parte ci sono editori e autori che non si rassegnano all'idea del tempo che passa, e dall'altra che ci sono tanti ex giovani lettori degli anni Novanta, o giù di lì, che vogliono ancora gratificare il loro ego diventando autori ed editori che puntano agli stili e alle idee che sono state il loro riferimento nell'adolescenza, ma che ora risultano inevitabilmente superate, con tutto quel che ne consegue. Anche perchè, ovviamente, nel frattempo nessuno pensa al pubblico che risulta anagraficamente giovane oggi, ai suoi gusti e alle sue esigenze reali. Magari dando per scontato che i fumetti non gli interessano più, o che comunque certe generazioni non frequentano più le edicole. Spiegazione un po' semplicistica. Tantopiù che le edicole strabordano di gadget e articoli di interesse per i giovanissimi... Il problema è che, appunto, gli editori di fumetti che investono davvero su questo pubblico non ci sono più... E le edicole, poi, finiscono per adeguarsi.<br />
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E alcuni episodi recenti non fanno altro che confermare queste teorie. A seguito delle recenti polemiche sugli aumenti dei prezzi dei fumetti Panini che arrivano in edicola, la casa editrice è intervenuta con un comunicato stampa un po' surreale, in cui spiega che gli aumenti sono giustificati dalla vocazione ecocompatibile della casa editrice, dalla sua intenzione di mantenre alti i compensi dei collaboratori (?) e dagli alti standard qualitativi della carta e della stampa. Particolarmente interessante è stato poi l'accenno ai costi comunque più bassi rispetto alle pubblicazioni americane, dimenticando, però, che negli USA certi fumetti si devono produrre, mentre in Italia bisogna solo tradurli. E sottovalutando il fatto che negli USA un americano su due fa parte della classe media (<a href="https://www.wallstreetitalia.com/un-americano-su-due-fa-parte-della-classe-media-ecco-a-quanto-ammonta-lo-stipendio-medio/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), e che negli USA un single che appartiene a questa categoria guadagna dai 26.000 ai 78.000 dollari all'anno, mentre una famiglia - diciamo - con due figli, ne guadagna dai 52.000 ai 156.000. Siamo proprio sicuri che la situazione sia del tutto paragonabile a quella italiana e possa essere utilizzata come giustificazione?<br />
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Io qualche dubbio ce l'avrei. Anche perchè il 32% degli italiani guadagna meno di 10.000 euro all'anno (<a href="https://www.truenumbers.it/reddito-medio-italia/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>).<br />
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Ad ogni modo potete leggere il comunicato Panini integralmente <a href="https://www.mangaforever.net/617477/panini-le-dichiarazioni-ufficiali-sugli-aumenti-di-prezzo" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>. Siccome ci sono già state vagonate di proteste anche a seguito di questo comunicato, che a più di qualcuno è sembrato abbastanza farlocco, io preferirei concentrarmi su alcuni dati di fatto oggettivi. Il primo è che nell'estate del 2018 la Panini aveva già annunciato di avere l'intenzione di abbandonare gradualmente le edicole, causando una reazione inviperita da parte del Sindacato dei Giornalai... Che scriveva come il gruppo editoriale non avesse più il senso etico e impenditoriale degli editori del passato, e dichiarandosi letteralmente schifata dal suo atteggiamento. E se non ci credete potete leggere il comunicato qui di seguito.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5pfa9YTe8xE/Xeb9gBdT0oI/AAAAAAAAt-E/mxurqJFwliQTo8ameBicmt-hVsdEVhFOgCLcBGAsYHQ/s1600/73254958_127230908710148_3979590231161569280_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="679" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-5pfa9YTe8xE/Xeb9gBdT0oI/AAAAAAAAt-E/mxurqJFwliQTo8ameBicmt-hVsdEVhFOgCLcBGAsYHQ/s400/73254958_127230908710148_3979590231161569280_o.jpg" width="281" /></a></div>
Quindi, se si volesse essere un pochetto perfidi, verrebbe da pensare che certi aumenti di prezzo sono pensati anche nell'ottica di un minore investimento nel mercato delle edicole, per poter puntare sul più redditizio mercato dei collezionisti e delle edizioni di pregio. Magari dismettendo il comparto edicole, dopo aver portato il pubblico a disaffezionarsi. C'è qualcosa di illegale in tutto questo? Ovviamente no. Però, in realtà, è proprio in casi come questo che dovrebbe sorgere spontanea una domanda che, a quanto pare, nessuno si pone più...<br />
<br />
E cioè: ai bambini chi ci pensa?<br />
<br />
In realtà, prima di tutto, sarebbe molto interessare capire se certe idee a proposito delle nuove generazioni rispondono a verità, o se è solo una narrativa di comodo, finalizzata più che altro a giustificare le incompetenze e gli interessi speculativi del mondo adulto. Certo parliamo di generazioni che hanno molta dimestichezza ANCHE con forme di intrattenimento che hanno poco a che fare con i fumetti, ma in realtà quanti fumetti sono pensati davvero per loro, e per le loro tasche?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FDrhs9ITGek/XecAF1s_TXI/AAAAAAAAt-U/Cy6VkEQ6lyYkAisGg-EoVhXT-rRRuMyiwCLcBGAsYHQ/s1600/2c67490d413cd9ba6d8fd1120d69077d4c1e1555.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="850" height="235" src="https://1.bp.blogspot.com/-FDrhs9ITGek/XecAF1s_TXI/AAAAAAAAt-U/Cy6VkEQ6lyYkAisGg-EoVhXT-rRRuMyiwCLcBGAsYHQ/s400/2c67490d413cd9ba6d8fd1120d69077d4c1e1555.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Anche in questo caso qualche dato oggettivo può tornare utile. Lo scorso ottobre Save the Children ha diffuso dei dati impressionanti. In Italia sono oltre un milione e 260 mila i bambini che vivono in
condizioni di povertà assoluta; negli ultimi dieci anni sono triplicati:
passando dal 3,7% del 2008, pari a 375 mila, al 12,5% del 2018. Di
questi bambini, 563 mila vivono nel mezzogiorno, 508 mila al nord e 192
mila al centro. Stesso trend anche per quei bambini e adolescenti che fanno parte della
cosiddetta “povertà relativa”: nel 2008 erano 1.268.000 e a 10 anni di
distanza sono aumentati a 2.192.000. Potete trovare maggiori dettagli <a href="https://www.huffingtonpost.it/entry/in-italia-triplicati-i-minori-poveri-in-10-anni-i-bambini-leggono-meno-e-fanno-meno-sport_it_5dad59a8e4b0422422c7b4af" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--cxf-vFYeHc/XecB1d4kBGI/AAAAAAAAt-g/4J-q1GijeZIbLw6szy83_q2Ps82kwhGzACLcBGAsYHQ/s1600/bambini-poveri-ricchi-giocattolo-preferito-nel-mondo-dollar-street-03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="900" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/--cxf-vFYeHc/XecB1d4kBGI/AAAAAAAAt-g/4J-q1GijeZIbLw6szy83_q2Ps82kwhGzACLcBGAsYHQ/s400/bambini-poveri-ricchi-giocattolo-preferito-nel-mondo-dollar-street-03.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Per rendere un po' meglio l'idea: nel 2018, in Italia, ben 453.000 bambini di età inferiore ai 15 anni hanno beneficiato di pacchi alimentari. Quanti di questi bambini potevano permettersi di spendere, diciamo, una decina di euro in fumetti ogni mese?<br />
<br />
Lasciando per un momento da parte la questione dei minori che risultano cittadini stranieri (anche perchè di fatto risultano residenti in in Italia, e quindi nulla gli vieterebbe di leggere fumetti, se trovassero qualcosa di loro interesse), direi che lo scenario è abbastanza eloquente. I bambini poveri stanno aumentando anche in Italia, mentre i fumetti stanno diventando sempre più una forma di intrattenimento per chi è benestante, e spesso non sono nemmeno tarati sui gusti reali delle nuove generazioni.<br />
<br />
E in effetti, a pensarci bene, mi rendo conto che nell'ultimo periodo mi è capitato abbastanza spesso di vedere dei bambini strattonati via a forza dai loro genitori quando si avvicinavano a qualche pubblicazione a fumetti troppo costosa... E che non sembrava avere un buon rapporto quantità/prezzo. Alle fiere come nelle edicole. E considerando che quelli che hanno la fortuna di avere una paghetta hanno anche altre spese, come possono risultargli accattivanti e competitive delle pubblicazioni come quelle che si sono viste nelle edicole italiane negli ultimi dieci/vent'anni?<br />
<br />
Siamo seri...<br />
<br />
Oltretutto una recente indagine OCSE (<span class="st">Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha rivelato che, perlomeno fra i quindicenni italiani, stanno aumentando quelli che non sono in grado di comprendere quello che leggono, collocandosi qualche punto più in basso della media OCSE, appunto. Per maggiori informazioni potete <a href="https://www.huffingtonpost.it/entry/gli-studenti-italiani-oggi-non-capiscono-quello-che-leggono-il-report-dellocse_it_5de6257ee4b0d50f32a834b7?fbclid=IwAR2kF9Yq4pORi1jLZQYdvvJirF-fc_uELt4JjlE9Uy3ZILFW_8J33jK0BZs" target="_blank">CLICCARE QUI</a>, e se volete consultare direttamente il sito OCSE potete <a href="https://data.oecd.org/pisa/reading-performance-pisa.htm" target="_blank">CLICCARE QUI</a>.</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6ahnsUg5wkM/Xedr6QGTL-I/AAAAAAAAt-4/J0ZqrYdsMjMH95ozWHybgZM53HKGjgsBwCLcBGAsYHQ/s1600/ocse.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="615" data-original-width="1000" height="245" src="https://1.bp.blogspot.com/-6ahnsUg5wkM/Xedr6QGTL-I/AAAAAAAAt-4/J0ZqrYdsMjMH95ozWHybgZM53HKGjgsBwCLcBGAsYHQ/s400/ocse.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span class="st">Sarebbe tanto interessante capire se e come questo stato di cose si riflette anche sulla comprensione dei fumetti da parte dei giovani italiani, e quanto gli editori dovrebbero tenerne conto prima di piazzare pubblicazioni poco accattivanti o scritte con un linguaggio (e utilizzando uno storytelling, e cioè una tecnica narrativa complessiva) che può risultare ostico per i neofiti. O comunque poco in linea con i gusti REALI del pubblico giovane.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-C8dcB8CbZA0/Xee84IxGguI/AAAAAAAAt_E/9JJhPpMhQ6wT-UrBXNS3r6PK_2etBLU9ACLcBGAsYHQ/s1600/DRAGONERO-ADVENTURES-4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1318" data-original-width="1001" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-C8dcB8CbZA0/Xee84IxGguI/AAAAAAAAt_E/9JJhPpMhQ6wT-UrBXNS3r6PK_2etBLU9ACLcBGAsYHQ/s400/DRAGONERO-ADVENTURES-4.jpg" width="302" /></a></div>
<span class="st"><br /></span>
Sicuramente viviamo in una realtà complessa, ma dare la colpa dell'attuale crisi editoriale solo ai ragazzini che non leggono più fumetti perchè, semplicemente, "non gli interessano" è davvero troppo comodo. Soprattutto se ormai è diventato impossibile trovare materiale davvero adatto ad un pubblico giovane e - soprattutto - in grado di venire incontro alle reali esigenze, soprattutto economiche, di una generazione che è molto meno fortunata di quanto non si direbbe a prima vista. E che sicuramente ha dei gusti molto diversi rispetto alla generazione che l'ha preceduta, anche se poi quest'ultima pretende comunque di decidere cosa è meglio per i più giovani... Per poi lamentarsi se le cose non vanno come spera.<br />
<br />
Di esempi di questo tipo che ne sono stati tantissimi, negli ultimi anni, e parecchi li ho approfonditi anche su questo blog... Eppure nonostante vagonate di flop annunciati nessuno ha mai corretto davvero il tiro, tant'è che la situazione ha continuato a peggiorare...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OSKRxQVns40/XecGqGmRcfI/AAAAAAAAt-s/7MQ1AlN5798ekt8ouiBzVCftitCjR6jkwCLcBGAsYHQ/s1600/1wreli008_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="382" data-original-width="250" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-OSKRxQVns40/XecGqGmRcfI/AAAAAAAAt-s/7MQ1AlN5798ekt8ouiBzVCftitCjR6jkwCLcBGAsYHQ/s400/1wreli008_0.jpg" width="261" /></a></div>
<br />
Anche perchè, per dirla tutta, gira che ti rigira la "classe dirigente" dell'editoria a fumetti italiana è rimasta fondamentalmente la stessa da circa vent'anni, e qualcosa mi dice che se certi soggetti manterranno il loro ruolo decisionale (come è probabile che accadrà) per i prossimi venti, è molto probabile che da qui a un po' si profileranno degli scenari abbastanza inquietanti... A meno che non si verifichi un qualche miracolo, ovviamente.<br />
<br />
Certo è che trasformare una forma di intrattenimento che trovava la sua forza nell'essere "povero" e sempre al passo coi tempi in un anacronistico bene di lusso, per poi lamentarsi se non funziona più come una volta, non è proprio geniale.<br />
<br />
E comunque sono abbastanza sicuro che una nuova batosta arriverà se e quando qualche indagine statistica seria si occuperà di verificare quale è, attualmente, la percentuale di giovani italiani che non si identifica nel classico stereotipo dell'eterosessuale cisgender. <br />
Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-89839708580193218132019-11-20T10:19:00.002+01:002019-11-20T10:19:39.566+01:00BILANCINO DI FINE ANNOCiao a tutti, come va?<br />
<br />
Devo ammettere che diventa sempre più complicato scrivere della situazione dei fumetti in Italia, anche perchè è lo stesso concetto di "fumetto pubblicato in Italia" che sembra volersi allontanare sempre di più dalla sua connotazione originale. Infatti da passatempo "povero", realizzato in economia e pensato per tutte le tasche (e soprattutto per quelle dei ragazzini, agli interessi dei quali cercava sempre di venire incontro), ha iniziato ad imboccare la strada del prodotto elitario per collezionisti adulti con un bel conto in banca. E sarebbe tanto interessante capire perchè...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-IJtOxY1GKWc/Xc7J7QtE9oI/AAAAAAAAt50/zOgQ3pigaZE10MsLijTpT0sJdIdJAJmewCLcBGAsYHQ/s1600/dennis-huls-kids-reading-comics.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1060" data-original-width="1600" height="263" src="https://1.bp.blogspot.com/-IJtOxY1GKWc/Xc7J7QtE9oI/AAAAAAAAt50/zOgQ3pigaZE10MsLijTpT0sJdIdJAJmewCLcBGAsYHQ/s400/dennis-huls-kids-reading-comics.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Cioè... In realtà non ci vuole neanche tanta fatica per capirlo. Se da una parte è vero che la concorrenza delle nuove forme di intrattenimento - e in particolare di quelle di facile accesso per i giovani - è spietata, il fatto che chi pubblica fumetti non faccia nulla per risultare realmente competitivo con l'intrattenimento a basso costo, e - anzi - si stia orientando sempre di più verso la nicchia dei collezionisti danarosi, probabilmente tradisce altri tipi di problemi, più a monte. A partire dal fatto che chi si occupa di editoria a fumetti in Italia, provenendo perlopiù dal mondo dei collezionisti all'ultimo stadio e iniziando ad essere perlomeno "maturo", fa molta fatica ad immedesimarsi in qualcuno che non lo è, o che non ha determinate liquidità da investire nella carta stampata... O che, magari, non ha spazio per mettere insieme voluminose collezioni e forse non disdegnerebbe di leggere - perlomeno in prima battuta - fumetti in un formato più "usa e getta", magari su carta poco pregiata e in una veste editoriale senza tante pretese. A patto di spendere somme accettabili. Come avveniva una volta un po' in tutto il mondo, e come avviene ancora - e con buoni riscontri - in Giappone...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-4szzVUVP95E/Xc8TL4UIiVI/AAAAAAAAt6Y/GGZZTpy5fT0MlD3nB169HiCEDUwO3mp_QCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_1638-e1481854074232.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="400" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-4szzVUVP95E/Xc8TL4UIiVI/AAAAAAAAt6Y/GGZZTpy5fT0MlD3nB169HiCEDUwO3mp_QCLcBGAsYHQ/s400/IMG_1638-e1481854074232.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
A voler essere un po' perfidi verrebbe da pensare che, tra l'altro, molti degli ex lettori degli anni Sessanta/Settanta/Ottanta, dopo essersi fatti largo nel settore, abbiano anche iniziato a sentire il bisogno di gratificare il proprio senso di rivalsa nei confronti delle frustrazioni collezionistiche che hanno accumulato quando erano costretti ad accatastare giornaletti da poco... E così, adesso che hanno un ruolo decisionale importante, inondano il mercato di cartonati, edizioni prestigiose e albi che nella peggiore delle ipotesi vengono pubblicati su carta superpatinata. Tutte cose che loro per primi desidererebbero leggere e collezionare, e che si rivolgono a chi condivide il loro stesso punto di vista... Come ad esempio gli youtuber che pubblicano i video in cui raccontano come hanno speso più di 1700 euro in un solo giorno di Lucca Comics &amp; Games... Qui sotto vi riporto un esempio a caso, ma ci sono parecchi appassionati che realizzano video in cui condividono il loro luuuuungo elenco della spesa... E non solo in occasione di Lucca.<br />
<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/PKrjy6-ANSQ" width="420"></iframe>
<br />
Non che ci sia niente di male (e beato chi ha tanti soldi da spendere in fumetti e affini), ma nel lungo periodo tutto questo a cosa porterà? Non certo ad un cospicuo ricambio generazionale... Se, per fare un esempio banale, un ragazzino gay qualunque venisse a scoprire che in questa o quella serie compaiono personaggi LGBT che lo incuriosiscono, quante possibilità ci potrebbero essere che lui possa investire da subito la sua paghetta in un volume cartonato che costa più di 10 euro, quando magari non ha mai letto fumetti in vita sua? Meglio tenerla da parte per altro...<br />
<br />
E quante possibilità ci sono che un ragazzino che vive in una famiglia con un reddito medio basso, inizi a collezionare una serie MARVEL (magari dopo aver conosciuto certi personaggi al cinema o in qualche serie TV) adesso che la Panini ha annunciato che gli albi di 24 pagine passeranno a 3.00 euro e quelli di 48 pagine a 5.00 euro? Tra l'altro in un periodo in cui le serie MARVEL sono particolarmente cervellotiche e difficili da comprendere per i neofiti e per chi non segue molte serie alla volta... E oltretutto alcune di queste serie sono quindicinali!<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5EmqvPQn_Y0/Xc7PP9y9J9I/AAAAAAAAt6M/tjC9yy_r-Bsw63qIAmiWXa0QLu4bxvETQCLcBGAsYHQ/s1600/powers-of-x-1-panini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="670" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-5EmqvPQn_Y0/Xc7PP9y9J9I/AAAAAAAAt6M/tjC9yy_r-Bsw63qIAmiWXa0QLu4bxvETQCLcBGAsYHQ/s400/powers-of-x-1-panini.jpg" width="261" /></a></div>
<br />
Certo il fatto che le edicole stiano morendo non aiuta, e sicuramente il mercato delle librerie è in espansione, ma tutta questa propensione a trasformare i fumetti in un passatempo di prestigio (cosa che in Italia non è mai stato) e a coltivare la nicchia dei collezionisti danarosi, probabilmente, nasce anche da qualche disfasia concettuale più a monte... Forse dalla convinzione che pubblicando più cose, a un prezzo più alto, si può tamponare il calo del pubblico, dovuto a pregressi problemi gestionali e a contingenze varie? Chissà... Sicuramente la volontà di mantenere stabile il fatturato a discapito del calo dei lettori c'è. E, se queste sono le soluzioni adottate, sembra tanto una dichiarazione di resa... Il punto è: quanto può essere ampio questo mercato dei collezionisti? E quanto si può giocare col fuoco prima di finire scottati? Oltretutto, richiedendo tanta liquidità per essere seguito, il mercato delle librerie e delle edizioni prestigiose non finirà per compromettere ulteriormente la situazione in edicola, facendo diventare la pezza peggiore del buco? Chissà...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3d5AnCO9VOc/Xc8YEA6wTtI/AAAAAAAAt6k/ijMA9wR58TYRDRniG_bTycjl03Sck8sbACLcBGAsYHQ/s1600/Milanomia.com-0370.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="1024" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-3d5AnCO9VOc/Xc8YEA6wTtI/AAAAAAAAt6k/ijMA9wR58TYRDRniG_bTycjl03Sck8sbACLcBGAsYHQ/s400/Milanomia.com-0370.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Sicuramente non ha senso fare valutazioni nel breve periodo, e i prossimi anni saranno decisivi. Ragion per cui possono venire ancora in aiuto i dati relativi al fatturato che sono stati depositati dagli editori stessi. E dato che adesso sono già disponibili alcuni dati relativi al 2018 ho pensato di anticipare di qualche mese la mia analisi della situazione, che di solito arriva intorno a marzo. Contenti? Come sempre il mio sito di riferimento è quello di iCribis (<a href="https://www.icribis.com/it/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), quindi si tratta di dati ufficiali e non confuabili, e l'andamento del fatturato viene valutato prendendo come riferimento i due anni precedenti.<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Sergio Bonelli Editore S.p.a.:</b><br />
L’ultimo
bilancio depositato da Sergio Bonelli Editore S.p.a. nel registro delle
imprese corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di
'Tra 6.000.000 e 30.000.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Sergio Bonelli Editore S.p.a. durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 2.68%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Panini Societa' Per Azioni:</b><br />
L’ultimo
bilancio depositato da Panini Societa' Per Azioni nel registro delle
imprese corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di
'Sopra 30.000.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Panini Societa' Per Azioni durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 41.37%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di 1000 Volte Meglio Publishing S.r.l.:</b><br />
L’ultimo
bilancio depositato da 1000 Volte Meglio Publishing S.r.l. nel registro
delle imprese corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato
di 'Tra 300.000 e 600.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di 1000 Volte Meglio Publishing S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 16.64%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Astorina S.r.l.:</b><br />
L’ultimo bilancio
depositato da Astorina S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde
all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 0.0.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/right.png" />
Il fatturato di Astorina S.r.l. durante il 2018 è rimasto invariato rispetto al 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Shockdom S.r.l.:</b><br />
L’ultimo bilancio
depositato da Shockdom S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde
all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 'Tra 600.000 e
1.500.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/down_rojo.png" />
Il fatturato di Shockdom S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_rojo">diminuito del 13.01%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Edizioni If S.r.l.:</b><br />
L’ultimo bilancio
depositato da Edizioni If S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde
all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 'Tra 600.000 e
1.500.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/down_rojo.png" />
Il fatturato di Edizioni If S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_rojo">diminuito del 30.95%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wDSt-FvLNHU/XdQ5o2vL1zI/AAAAAAAAt7I/zYzw4AueNMIaW7_G7GPevHDvsYfUdt3NACLcBGAsYHQ/s1600/244472-699x450-critical-thinking-questions-kids.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="699" height="257" src="https://1.bp.blogspot.com/-wDSt-FvLNHU/XdQ5o2vL1zI/AAAAAAAAt7I/zYzw4AueNMIaW7_G7GPevHDvsYfUdt3NACLcBGAsYHQ/s400/244472-699x450-critical-thinking-questions-kids.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Poichè non tutti gli editori che arrivano in edicola hanno depositato i loro bilanci entro novembre, probabilmente ritornerò sull'argomento l'anno prossimo, con maggiori dati da analizzare, però credo che comunque questi possano essere molto interessanti, soprattutto se si confrontano con quelli di chi pubblica fumetti esclusivamente per le librerie e le fumetterie (o quasi)... Visto che tutti questi editori sembrano avere avuto una tendenza al rialzo.<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Edizioni Star Comics S.r.l.:</b><br />
<br />
L’ultimo
bilancio depositato da Edizioni Star Comics S.r.l. nel registro delle
imprese corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di
'Tra 6.000.000 e 30.000.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Edizioni Star Comics S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 45.93%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<span class="inline"></span><br />
<b>Dati finanziari di Edizioni Bd S.r.l.:</b><br />
L’ultimo bilancio
depositato da Edizioni Bd S.r.l. nel registro delle imprese corrisponde
all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 'Tra 3.000.000 e
6.000.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Edizioni Bd S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 46.15%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Bao Publishing S.r.l.:</b><br />
L’ultimo
bilancio depositato da Bao Publishing S.r.l. nel registro delle imprese
corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 'Tra
3.000.000 e 6.000.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Bao Publishing S.r.l. durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 14.83%</span> rispetto a 2016.<br />
<br />
<br />
<b>Dati finanziari di Coconino Press S.r.l: </b><br />
L’ultimo
bilancio depositato da Coconino Press S.r.l nel registro delle imprese
corrisponde all’anno 2018 e riporta un range di fatturato di 'Tra
600.000 e 1.500.000 Euro'.<br />
<br />
<img src="https://www.informazione-aziende.it/dir_ie/img/it/up_verde.png" />
Il fatturato di Coconino Press S.r.l durante il 2018 è <span class="color_verde">aumentato del 9.48%</span> rispetto a 2016<br />
<br />
<br />
In realtà, considerando i dati disponibili anche per il biennio 2014/2016 (e che trovate <a href="https://lightelf.blogspot.com/2018/02/dati-interessanti.html?fbclid=IwAR2VoNbbzYISfqhOzFp3cjr8Q5e_U6C8auLMQ7uueysjOMyFUPvnBMLevEY" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>), si può avere un'idea più precisa dell'andamento dei fatturati di alcuni editori negli ultimi quattro anni, e considerando la situazione a partire dal 2014 la classifica (per ora parziale), sarebbe la seguente:<br />
<br />
1000VOLTE MEGLIO +2,29%<br />
<br />
ASTORINA -1,59%<br />
<br />
BONELLI -7,82%<br />
<br />
SHOCKDOM -13,01%<br />
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EDIZIONI IF -48,58%<br />
<br />
<br />
E purtroppo bisogna prendere atto che le case editrici che vanno meno peggio sono quelle che negli ultimi quattro anni hanno ritoccato i loro prezzi di copertina. La Bonelli, ad esempio, nel 2017 ha aumentato i prezzi delle sue testate di 20, 30 o 40 centesimi, a seconda della loro popolarità. E, per la cronaca, c'è stato un ritocco di ulteriori 40 centesimi anche l'estate scorsa. Mentre Alan Ford della 1000voltemeglio è arrivato a costare 5 euro ogni mese (e parliamo di un tascabile in bianco e nero). L'Astorina, nel 2015, aveva fatto aumentare il prezzo di tutte le pubblicazioni di Diabolik di 30 centesimi, e altri 30 centesimi sono stati aggiunti lo scorso luglio. Quindi dire che l'aumento, o la stabilità, di fatturato degli editori che sono andati meglio negli ultimi quattro anni coincide con una ripresa delle vendite, e del settore in generale, non ha molto senso...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-4aYTxzMbY_s/XdT_TqnE80I/AAAAAAAAt8A/MAEG8_NpiVo2YuHe1ldf0W4IIaUrMdVPgCLcBGAsYHQ/s1600/boredkid.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="679" data-original-width="900" height="301" src="https://1.bp.blogspot.com/-4aYTxzMbY_s/XdT_TqnE80I/AAAAAAAAt8A/MAEG8_NpiVo2YuHe1ldf0W4IIaUrMdVPgCLcBGAsYHQ/s400/boredkid.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Purtroppo non ho i dati della Panini nel biennio 2014/2016, ma penso che sia interessante notare che, secondo il sito ReportAziende (<a href="https://www.reportaziende.it/panini-societa-per-azioni_mo" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), dopo annate un po' preoccupanti le cose per la casa editrice siano migliorate... Il che rende ancora più curioso il fatto che i prezzi di buona parte delle loro pubblicazioni siano stati ritoccati proprio in questo momento. Segno, forse, che al di là dei problemi di contrattura del mercato per gli albi spillati ci sia anche dietro una qualche strategia di altro tipo. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dsuG_n5eGho/Xc8aJFyI1zI/AAAAAAAAt6w/hX9qh2nlMTYo47aio0xILd0wlkzb4nVwQCLcBGAsYHQ/s1600/panini2018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="440" data-original-width="1097" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-dsuG_n5eGho/Xc8aJFyI1zI/AAAAAAAAt6w/hX9qh2nlMTYo47aio0xILd0wlkzb4nVwQCLcBGAsYHQ/s400/panini2018.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Anche se in realtà, essendo la Panini un colosso nell'ambito delle figurine, può anche essere che il miglioramento delle entrate e del fatturato sia stato determinato anche e soprattutto da quel comparto... Chi può dirlo? Certo è che, se così' fosse, viene da chiedersi perchè gli introiti non siano stati ripartiti in modo tale da potenziare anche i settori più a rischio, come quello degli spillati dei supereroi. D'altra parte, non avendo la minima idea di come vengano prese certe decisioni in Panini, immagino che sia inutile fare altre congetture. Quel che è certo è che nelle librerie e nelle fumetterie non sono presenti molte alternative economiche ai cartonati e agli spillati "di lusso", manga a parte, e questo di sicuro non è un bene per il settore nel suo insieme.<br />
<br />
In particolare in Italia, dove - a livello di intrattenimento popolare e non "di nicchia" - si fa molto poco per rilanciarlo sul serio presso del nuovo pubblico. Basti pensare all'ultima collana di allegati proposta dal Corriere dello Sport, e cioè la riproposta di alcuni fumetti di guerra inglesi che in Italia vennero pubblicati nella Collana Super Eroica fino alla fine degli Anni Ottanta... Mio nonno, che era nato nel 1915 e ci ha lasciato nel 2009, ne era un grande appassionato... <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uYf4reyAAZA/XdQ9JaJHnGI/AAAAAAAAt7U/gSijOPn4GyUyY4gohza9P522UikmSF2dgCLcBGAsYHQ/s1600/76779552_2903807182998024_1662868297420374016_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-uYf4reyAAZA/XdQ9JaJHnGI/AAAAAAAAt7U/gSijOPn4GyUyY4gohza9P522UikmSF2dgCLcBGAsYHQ/s400/76779552_2903807182998024_1662868297420374016_n.jpg" width="266" /></a></div>
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Mio nonno, però, ai tempi lo leggeva perchè era pubblicato in volumetti supereconomici, e infatti quando iniziavano ad essere troppi passava mia nonna per raccoglierli e buttarli via senza tanti complimenti. Altri tempi, sotto tutti i punti di vista. E anche rivedere questo titolo in edicola, per giunta in una versione lussuosa per collezionisti, ha tanto il sapore di una bandiera bianca che si alza...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-63ahUYboNnY/XdUAwhPyDOI/AAAAAAAAt8M/HHYa0f_XPQ8Z6YzFBF1ud5-i85HaNEpgACLcBGAsYHQ/s1600/maxresdefaasult.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-63ahUYboNnY/XdUAwhPyDOI/AAAAAAAAt8M/HHYa0f_XPQ8Z6YzFBF1ud5-i85HaNEpgACLcBGAsYHQ/s400/maxresdefaasult.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
Anche se, per quieto vivere, nessuno ne parla in questi termini, o quasi.<br />
<br />
Per quanto tempo la situazione potrà andare avanti a queste condizioni? E quali scenari si apriranno da qui a un po', soprattutto se la gestione dei fumetti in Italia continuerà ad essere appannaggio di persone che non riescono più a pensarci in termini di "prodotto per tutte le tasche"? E che non hanno la minima idea di quali potrebbero essere i gusti e le esigenze reali dei ragazzini, o dei bambini, che adesso possono permettersi di scegliere fra un mare di intrattenimento che punta direttamente ai loro gusti e al contesto in cui vivono?<br />
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Per la metà del 2020 dovrebbe uscire un nuovo videogame, Tell Me Why, in cui due gemelli adolescenti devono venire a capo dei misteri della loro vita e del loro passato... E uno dei due è un ragazzo FtM (cioè transgender da femmina a maschio). Per realizzarlo la Dontnod Entertainment ha chiesto il supporto dell'associazione GLAAD e per doppiarlo ha coinvolto un vero attore FtM.
Probabilmente il gioco debutterà su Xbox mentre in Italia le ristampa di Super Eroica saranno ancora in corso di pubblicazione.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KeZDYvGBo9k/XdUEsTyIMRI/AAAAAAAAt8Y/J2_JACD7OcchtRMx-IRG8Vb05xMqT-xCwCLcBGAsYHQ/s1600/tell-me-why-dontnod.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-KeZDYvGBo9k/XdUEsTyIMRI/AAAAAAAAt8Y/J2_JACD7OcchtRMx-IRG8Vb05xMqT-xCwCLcBGAsYHQ/s400/tell-me-why-dontnod.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Sembra incredibile che le due cose possano avvenire nello stesso momento storico, vero?<br />
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Non so perchè, ma ho la sensazione che i nodi verranno al pettine prima del previsto.<br />
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Alla prossima. Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-28730119870675585002019-11-05T15:17:00.001+01:002019-11-05T22:04:43.381+01:00LUCCA EVOLUTION?Ciao a tutti, come va?<br />
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Alla fine sono riuscito a passare (brevemente) dalle parti di Lucca Comics & Games anche quest'anno, e questa volta ho più cose da dire rispetto al passato... O perlomeno ho delle cose diverse da dire. Anche se in effetti, per ora, è ancora presto per scrivere che l'edizione di quest'anno rappresenterà davvero un punto di svolta. Solo il tempo potrà rispondere a questa domanda, probabilmente... Anche se il mio spietato sguardo indagatore ha cercato di cogliere quanti più indizi possibili...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YVV56EKz2yE/XcFnH7yDf2I/AAAAAAAAt2w/aa1hqP4QUHczYYnLgVjD8naXZHHqcsUlACLcBGAsYHQ/s1600/75339435_2511910868903738_6016207287054499840_n3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-YVV56EKz2yE/XcFnH7yDf2I/AAAAAAAAt2w/aa1hqP4QUHczYYnLgVjD8naXZHHqcsUlACLcBGAsYHQ/s400/75339435_2511910868903738_6016207287054499840_n3.jpg" width="300" /></a></div>
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Comunque, venendo al sodo, penso di poter dire senza paura di essere smentito che questa è stata l'edizione più LGBT friendly di sempre, perlomeno a giudicare da alcuni segnali diffusi fra i padiglioni. In un lontano passato c'erano stati segnali di apertura (ricordo, ad esempio, il Premio a Ralf Konig nel 2006... Praticamente un'era geologica fa), e sicuramente in anni più recenti ci sono stati editori che hanno puntato sui contenuti LGBT e/o che si sono definiti dichiaratamente LGBT oriented... Però, per quel che mi ricordo, è la prima volta che negli stand hanno iniziato ad intravedersi delle rainbow flag vere e proprie... Negli stand degli editori come nella self area (ovviamente perchè certi stand presentavano fumetti di un certo tipo)...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FEsgJ_jH6MA/XcFo2VYvyMI/AAAAAAAAt3A/F4Wxd6RKAgM08P0xpUu4p7wvg-aAOo7VgCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_164540.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-FEsgJ_jH6MA/XcFo2VYvyMI/AAAAAAAAt3A/F4Wxd6RKAgM08P0xpUu4p7wvg-aAOo7VgCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_164540.jpg" width="300" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-goZbx89G9Sc/XcFo2PUk9xI/AAAAAAAAt28/7qCeu8ps4MAkXTyLLBdMo7_vtoWytgOOwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_173114.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-goZbx89G9Sc/XcFo2PUk9xI/AAAAAAAAt28/7qCeu8ps4MAkXTyLLBdMo7_vtoWytgOOwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_173114.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Per anni questo era rimasto un tabù, anche e soprattutto da parte degli editori che avevano dei curatori editoriali LGBT, o addirittura che avevano SOLO curatori editoriali LGBT. Ricordo bene diverse discussioni a questo proposito e la giustificazione, generalmente, era che il pubblico generalista non era pronto, che il pubblico LGBT si sarebbe tenuto alla larga per non risultare troppo riconoscibile o che un'eccessiva ostentazione di certi simboli in quel contesto sarebbe stata più dannosa che altro... Direi che, a distanza di qualche anno, la situazione può dirsi cambiata sotto molti punti di vista... Tantopiù che c'era chi ostentava anche delle gigantografie di autobiografie transgender a fumetti... E parliamo della Feltrinelli Comics, che oltretutto debuttava a Lucca proprio quest'anno!<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-bibmzpBIA0I/XcFrUQEC6KI/AAAAAAAAt3Q/Huf47R4X_povg6QGVmQHCygO9Zb0rscnwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_141207.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-bibmzpBIA0I/XcFrUQEC6KI/AAAAAAAAt3Q/Huf47R4X_povg6QGVmQHCygO9Zb0rscnwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_141207.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
Un'altra cosa che mi ha colpito abbastanza sono state le fascette promozionali... Ecco: questa volta c'è stata un po' una gara a chi promuoveva il suo fumetto LGBT con la fascetta più appariscente e ostentando l'introduzione dell'attivista più riconoscibile e prestigioso... E ammetto che non mi sarei mai aspettato di vedere a Lucca Comics & Games delle fascette con rainbow flag così visibili e/o che riportavano i nomi di Imma Battaglia e Vladimir Luxuria... Eppure ci sono state!<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZBk6aIWlVUo/XcFsgIKL_mI/AAAAAAAAt3Y/dcvxZ3Nk1H4r5P7-oNq2gwyQKxYeWKcgwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_155736.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZBk6aIWlVUo/XcFsgIKL_mI/AAAAAAAAt3Y/dcvxZ3Nk1H4r5P7-oNq2gwyQKxYeWKcgwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_155736.jpg" width="300" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TB9h3dEqfw8/XcFsgRq7yyI/AAAAAAAAt3c/qPl2KdEFXKgMiaiuFtw4ZCUrglvbEXICACLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191103_103634.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-TB9h3dEqfw8/XcFsgRq7yyI/AAAAAAAAt3c/qPl2KdEFXKgMiaiuFtw4ZCUrglvbEXICACLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191103_103634.jpg" width="300" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OAMXeCg5Bcw/XcFsyi8dF7I/AAAAAAAAt3o/YuKymOjFI1sxdIwy4eFobsebPAPinpDLwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_140857.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-OAMXeCg5Bcw/XcFsyi8dF7I/AAAAAAAAt3o/YuKymOjFI1sxdIwy4eFobsebPAPinpDLwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_140857.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
E nemmeno mi sarei aspettato che certi titoli di riferimento per il fumetto LGBT avrebbero finito per essere ristampati da editori diversi da quelli con cui hanno debuttato: soprattutto considerando che tecnicamente non sono editori che sposavano una determinata causa, come invece era avvenuto nel caso dei loro predecessori...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tuvFgHrL6mk/XcFtQwwhgQI/AAAAAAAAt3w/HTI4Y_VfbGcTeTz7uXWHyhzo4j1U6f50gCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_175244.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-tuvFgHrL6mk/XcFtQwwhgQI/AAAAAAAAt3w/HTI4Y_VfbGcTeTz7uXWHyhzo4j1U6f50gCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_175244.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
E, soprattutto, dopo anni e anni di vuoto non mi sarei mai aspettato di vedere in programma delle conferenze che affrontavano la tematica LGBT a vario titolo... Anche perchè, oltre alle tre che avevo segnalato nel mio post precedente (che oltretutto sono state molto partecipate, e in alcuni casi erano talmente partecipate che il sottoscritto non è nemmeno potuto entrare), ce ne sono state altre sul superamento dei tabù nei fumetti o su come il fumetto sia importante per affrontare tematiche socialmente impegnate e delicate... E quest'ultima, in particolare, che era incentrata (anche) sulla presentazione del recente fumetto che la DC Comics ha dedicato alla nuova versione gay di Svicolone (ne avevo parlato <a href="http://lightelf.blogspot.com/2017/02/svicolo-svicolone.html" target="_blank">QUI</a> e <a href="http://lightelf.blogspot.com/2018/02/benvenuto-braccobaldo.html" target="_blank">QUI</a>), mi ha stupito per i modi e i toni (corretti) con cui si è parlato di omosessualità e omofobia... E persino l'incontro sull'evoluzione dei manga BOYS LOVE e yuri ha offerto degli spunti nuovi...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-SBE5WURsuOI/XcFv3Kt4pQI/AAAAAAAAt38/nbVA-iqc884OwFFgyOjVr51omkyMtND4wCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191103_112923.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-SBE5WURsuOI/XcFv3Kt4pQI/AAAAAAAAt38/nbVA-iqc884OwFFgyOjVr51omkyMtND4wCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191103_112923.jpg" width="400" /></a></div>
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E in ogni caso non bisogna dimenticare che, per la prima volta, a Lucca Comics & Games si è tenuta una tavola rotonda sulla situazione del fumetto LGBT in Italia, attraverso l'esperienza dei suoi esponenti di ultima generazione... Purtroppo io non ero fisicamente presente, ma penso di poter dire che si è trattato di un passo avanti importante, soprattutto considerando che questo incontro è stato messo in piedi dalla manifestazione stessa...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fmPwcqC3Qhg/XcFwxb1vzZI/AAAAAAAAt4E/QkFJzUlpgwMBp2UauRM-bdjxL6DIYsRDwCLcBGAsYHQ/s1600/Schermata_2019-11-01_a_16.33.12.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="680" height="292" src="https://1.bp.blogspot.com/-fmPwcqC3Qhg/XcFwxb1vzZI/AAAAAAAAt4E/QkFJzUlpgwMBp2UauRM-bdjxL6DIYsRDwCLcBGAsYHQ/s400/Schermata_2019-11-01_a_16.33.12.png" width="400" /></a></div>
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<br />
E ovviamente, come ogni anno, fra gli stand ci si poteva imbattere in tante novità LGBT friendly... Anche se in alcuni casi erano un po' meno valorizzate che in altri. Ad ogni modo direi che è evidente come, in un modo o nell'altro, qualcosa sia davvero cambiato, altrimenti non mi sarei mai ritrovato nello stand della Bonelli un volume cartonato con sopra scritto STONEWALL... Anche se si trattava della riedizione della mestissima storia scritta da Gianfranco Manfredi per la serie CANI SCIOLTI (di cui ho parlato <a href="http://lightelf.blogspot.com/2019/04/arieccoci.html" target="_blank">QUI</a>).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TDjBDp93bek/XcFyHL_UaII/AAAAAAAAt4Y/GxzZnL4oCv4th9B7ST9U_qUIntJDKyzfwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_174621.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-TDjBDp93bek/XcFyHL_UaII/AAAAAAAAt4Y/GxzZnL4oCv4th9B7ST9U_qUIntJDKyzfwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_174621.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Yt_okmgeHjk/XcFyG3DzmJI/AAAAAAAAt4Q/D8i1mlh7-VYlWYjqwHIUmRVTS2Yd9UbGwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191103_104603.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-Yt_okmgeHjk/XcFyG3DzmJI/AAAAAAAAt4Q/D8i1mlh7-VYlWYjqwHIUmRVTS2Yd9UbGwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191103_104603.jpg" width="400" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EcD4jGyimXE/XcFyG_rpTfI/AAAAAAAAt4U/nxRyxxx_8QE-bJIbaKNKgDsBydbxBZePgCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191103_131450.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-EcD4jGyimXE/XcFyG_rpTfI/AAAAAAAAt4U/nxRyxxx_8QE-bJIbaKNKgDsBydbxBZePgCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191103_131450.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E il tutto mentre la presenza del genere BOYS LOVE continua ad essere costante, così come le autoproduzioni ch eadesso si ispirano... Cosa che, in effetti, sembra dimostrare che uno zoccolo duro continua a resistere anche in Italia da almeno una ventina d'anni a questa parte... E anche questo è un dato interessante su cui varrebbe la pena riflettere.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hGjIA6Pu-No/XcFzLR3mdrI/AAAAAAAAt40/susWZtE1LYoXDeJFSAvIv6R5OS5ALQcrwCLcBGAsYHQ/s1600/IMG_20191102_174948.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-hGjIA6Pu-No/XcFzLR3mdrI/AAAAAAAAt40/susWZtE1LYoXDeJFSAvIv6R5OS5ALQcrwCLcBGAsYHQ/s400/IMG_20191102_174948.jpg" width="300" /></a></div>
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Così come nell'area GAMES continuava ad essere visibile la presenza de LA GILDA di Bologna (l'associazione dei gaymers bolognesi)... E di tutto quell'ambito di giochi da tavolo/di ruolo/di strategia che puntano sulle tematiche LGBT e dintorni...<br />
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Quindi, dopo aver raccontato tutte queste cose (e senza ripetere le cose di cui avevo già parlato nel post precedente, come ad esempio il musical dedicato a Cinzia), ha senso dire che finalmente le cose sono tutte sistemate e che stiamo entrando in una nuova era in cui le tematiche LGBT inizieranno ad essere sdoganate e affrontate abitualmente a Lucca Comics & Games? Possiamo iniziare a dormire sonni tranquilli, consapevoli del fatto che persino Dylan Dog si è unito civilmente con il fido Groucho?<br />
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<span style="font-size: large;">OVVIAMENTE NO!</span><br />
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Anzi, io sono abbastanza convinto che a questo punto sarà particolarmente importante tenere alta la guardia. E se avete ancora cinque minuti provo a spiegarvi il perchè:<br />
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1) Innanzitutto non bisogna dimenticare che il tema di Lucca Comics & Games di quest'anno erano le varie sfaccettature del concetto di umanità. E quindi si prestava molto alla promozione delle minoranze (tant'è che quest'anno ha avuto un certo peso anche il tema dei migranti). Fermo restando che la questione LGBT è entrata in una fase di maggiore inclusione sociale a prescindere da Lucca Comics & Games, bisognerà verificare se l'approccio inclusivo di quest'anno rappresenta l'inizio di qualcosa di più strutturato oppure se si è tattato di una gentile (e temporanea) concessione nei confronti di un tema che, in realtà, non viene ancora considerato imprescindibile dall'immaginario pop di oggi. Quindi bisognerà vedere assolutamente cosa succederà dall'anno prossimo in poi...<br />
<br />
2) Della questione LGBT si è parlato, ma si è parlato entro certi limiti e utilizzando determinati toni. Quindi la sensazione è che, teoricamente, il discorso sia stato mandato avanti senza voler portare alla luce questioni troppo scomode o spinose. Per quieto vivere? Per parlarne meglio in futuro? O forse perchè non si volevano lasciare strascichi, sapendo già che dalla prossima edizione non se ne sarebbe parlato più? Questo andrà verificato, ma il fatto che in Italia manchino delle associazioni che si occupano di promuovere il dibattito attorno alla questione LGBT nelle manifestazioni come Lucca Comics & Games continua ad essere un problema. Perchè poi la gestione del suddetto argomento viene delegata esclusivamente a chi le organizza, con tutte le eventuali conseguenze del caso.<br />
<br />
3) Il fatto che ci siano tanti editori che stanno iniziando a cavalcare l'onda LGBT è positivo, ma la sensazione è che lo stiano facendo un po' a tentoni... E in diversi casi continuando a puntare su determinati luoghi comuni. In alcuni casi ho avuto proprio la sensazione che qualcuno di loro abbia voluto puntare sull'argomento perchè fa tendenza, e senza preoccuparsi della qualità intrinseca del prodotto... E scegliendo comunque di non spingersi troppo oltre, per paura di sbilanciarsi troppo (perchè nessuno propone più i bara manga in italia? E i fumetti di Ralf Konig?). E questo, nel lungo periodo, potrebbe rappresentare un boomerang, con o senza rainbow flag.<br />
<br />
4) Come è possibile che, con tanti nomi di richiamo internazionale che erano presenti e che avrebbero avuto tante cose da dire sul tema LGBT, gli incontri sul tema abbiano coinvolto solo autori italiani? A Lucca erano presenti Rebecca Sugar (l'ideatrice di Steven Universe) e Chris Claremont (che ha reinventato gli X-Men)... Possibile che a nessuno sia venuto in mente di coinvolgerli in un dibattito sui temi e i sottotesti LGBT nell'immaginario pop statunitense??? Mistero!<br />
<br />
Quindi, per quel che vale il mio giudizio, non me la sento di promuovere o bocciare questa edizione di Lucca Comics & Games, ma di rimandarla all'anno prossimo per vedere come si comporterà... Il che, considerando come ne parlo di solito, è già un notevole progresso.<br />
<br />
Staremo a vedere... Anche perchè il mondo del fumetto, e dell'immaginario pop, non è circoscritto a Lucca, e comunque era e resta una manifestazione con un taglio folkloristico e da sagra cittadina che presta il fianco a molte critiche, a prescindere dal discorso LGBT...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lGsDuf5Nu_U/XcGEI_6Il8I/AAAAAAAAt5Y/_1acdOurb9c-ORbqQcp0ihgQfi4fcYA1wCLcBGAsYHQ/s1600/72923379_117204499707577_4247224302098710528_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="834" data-original-width="1600" height="207" src="https://1.bp.blogspot.com/-lGsDuf5Nu_U/XcGEI_6Il8I/AAAAAAAAt5Y/_1acdOurb9c-ORbqQcp0ihgQfi4fcYA1wCLcBGAsYHQ/s400/72923379_117204499707577_4247224302098710528_o.jpg" width="400" /></a></div>
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Sia come sia staremo a vedere cosa succederà, e nel frattempo possiamo sempre provare a guardare al bicchiere mezzo pieno.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-78321159545018440892019-11-01T18:36:00.001+01:002019-11-01T20:43:54.429+01:00PRIMA DI LUCCA...Ciao a tutti, come va?<br />
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Io negli ultimi mesi, e nell'ultimo in particolare, ho avuto una situazione un po' problematica, e questo blog ne ha inevitabilmente risentito. D'altra parte presumo che in circa tredici anni di attività qualche momento come questo sia da mettere in conto.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nSLkz54QB6k/XbxOwSfGw3I/AAAAAAAAt0o/r7nAlb_SO2w0JOTgo3N4Xhx-UrjIvPPVACLcBGAsYHQ/s1600/shutterstock_537385501.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="416" data-original-width="500" height="332" src="https://1.bp.blogspot.com/-nSLkz54QB6k/XbxOwSfGw3I/AAAAAAAAt0o/r7nAlb_SO2w0JOTgo3N4Xhx-UrjIvPPVACLcBGAsYHQ/s400/shutterstock_537385501.jpg" width="400" /></a></div>
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Tuttavia con l'arrivo di novembre, e mentre Lucca Comics & Games è già iniziata da qualche giorno, voglio provare a rifarmi vivo, nella speranza che sia di buon auspicio per i mesi a venire. Anche perchè nei prossimi due giorni dovrei comunque riuscire a fare un salto dalle parti di Lucca (nonostante il tempo non prometta niente di buono), e magari potrebbe essere interessante provare ad analizzare lo stato delle cose anche prima del mio sopraluogo.<br />
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Anche perchè, se proprio devo essere sincero, questo mi sembra un periodo fumettisticamanete un po' strano, e a tratti contraddittorio. Se non altro dal punto di vista degli argomenti di cui parlo qui. Da che parte cominciamo? Forse dalla cosa più strana di tutte: dopo anni (decenni) di vuoto, a Lucca Comics & Games sono stati messi in programma TRE incontri per parlare di tematiche LGBT+ nel fumetto e dintorni, e non solo a livello di presentazioni editoriali. Tutte e tre proposte direttamente dagli organizzatori della manifestazione (i cui vertici sono stati recentemente rinnovati).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aCRe5kFkPSk/XbxQdOoa7EI/AAAAAAAAt00/-ySxbV_N_8wp3EYDxMjMeebVlnqj-Ml0QCLcBGAsYHQ/s1600/programmalucca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="896" data-original-width="662" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-aCRe5kFkPSk/XbxQdOoa7EI/AAAAAAAAt00/-ySxbV_N_8wp3EYDxMjMeebVlnqj-Ml0QCLcBGAsYHQ/s400/programmalucca.jpg" width="295" /></a></div>
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Da poche ore si dovrebbe essere conclusa una tavola rotonda sulle mille facce del fumetto LGBT+, con la partecipazione di Lou Lubie, Manon Desveaux, Samuel Spano, RÉN, Giulia Argnani, Fumettibrutti e Yudori. Il tutto moderato da Susanna Scrivo, che una decina di anni fa aveva scritto un breve saggio sul questo fenomeno (nuvole e Arcobaleni, dove si parlava anche di me), e che - essendo rimasto l'unico nel suo genere - ha influito sulla decisione di farne la moderatrice di questo e degli altri due incontri a tema che sono in programma. E cioè quello di domani dedicato al caso di Cinzia, con Leo Ortolani e quello di domenica dedicato ai BOYS LOVE e agli YURI, e cioè ai manga a tematica gay e lesbica per ragazze.<br />
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Siamo ancora lontani anni luce dal taglio e dalla quantità di incontri sul tema che vengono pianificati nelle manifestazioni fumettistiche statunitensi, ma è sicuramente un passo avanti storico. Per quanto, a ben guardare, si tratti di un passo felpato che bada bene di non indagare direttamente sulle problematiche e le criticità delle tematiche LGBT+ nel fumetto italiano in senso lato. Però l'importante è che questo sia solo l'inizio e che questi incontri non restino una goccia nel mare. C'è ancora modo per migliorare, e se un giorno si costituissero delle associazioni per la promozione del fumetto LGBT+ anche in Italia, probabilmente le cose potrebbero migliorare ancora più in fretta.<br />
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In compenso in Italia abbiamo avuto, probabilmente, il primato di avere presentato in una manifestazione di questo tipo un musical ispirato ad un fumetto avente una protagonista transgender. Infatti, nonostante le polemiche, il musical ispirato a Cinzia di leo Ortolani ha debuttato due giorni fa, e a quanto pare è stato accolto calorosamente.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-C0DTwmcxAyc/XbxVitckM6I/AAAAAAAAt1A/kLWg9-ZcuqwUxuXE2ywSSQv6BRyO4843wCLcBGAsYHQ/s1600/_Comics_News_-Cinzia_INTERNA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="539" data-original-width="656" height="327" src="https://1.bp.blogspot.com/-C0DTwmcxAyc/XbxVitckM6I/AAAAAAAAt1A/kLWg9-ZcuqwUxuXE2ywSSQv6BRyO4843wCLcBGAsYHQ/s400/_Comics_News_-Cinzia_INTERNA.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-L8NGBSJ8_d8/XbxWDhUe8WI/AAAAAAAAt1M/IlTKNff3IhUU7cNZ-9P9UCONQfufHnC1wCLcBGAsYHQ/s1600/021_DSC7369-2500BL-72DPI2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1051" data-original-width="1600" height="262" src="https://1.bp.blogspot.com/-L8NGBSJ8_d8/XbxWDhUe8WI/AAAAAAAAt1M/IlTKNff3IhUU7cNZ-9P9UCONQfufHnC1wCLcBGAsYHQ/s400/021_DSC7369-2500BL-72DPI2.jpg" width="400" /></a></div>
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Anche se in effetti qualcuno ha già fatto notare che, forse, certi dettagli sulla rappresentazione stereotipata delle persone transgender, certe battute e un certo approccio un po' datato su alcune questioni non ha fatto un gran servizio a tutto il progetto (<a href="https://www.wired.it/play/cultura/2019/10/31/io-sono-cinzia-teatro-leo-ortolani/" target="_blank">CLICCATE QUI</a> per maggiori dettagli). non avendo visto le spettacolo non posso dire di più, ma resta il fatto che si tratta, anche in questo caso, di un notevole passo avanti. Soprattutto se si considera che il romanzo grafico di Cinzia ha debuttato a Lucca giusto l'anno scorso.<br />
<br />
C'è da dire che Cinzia, in realtà, sembra essere solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che - forse - sta iniziando a farsi largo nel fumetto italiano... E cioè lo sdoganamento di certe tematiche attraverso i contenuti umoristici. Intendiamoci: a differenza di quanto avveniva in passato non si tratta di contenuti umoristici denigratori nei confronti della comunità LGBT+, ma il fatto che sia data una certa visibilità solo a storie e contenuti che la rappresentano (o tentano di rappresentarla) con intenti umoristici inizia ad essere un pochino sospetta. Se voi andate in edicola, ad esempio, potreste incappare nel primo numero della rediviva rivista FRITTO MISTO, che raccoglie i lavori di Marcello Toninenlli e che ha scelto di debuttare con la parodia gay di Spider-Man... E cioè l'OmoRagno...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xaqaAVVtuao/XbxYWQ2EuuI/AAAAAAAAt1c/Oj37Wc3gEQcCFYlKjoh0PPtf0LDUTNGBwCLcBGAsYHQ/s1600/FM01_cop_DEF.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="457" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-xaqaAVVtuao/XbxYWQ2EuuI/AAAAAAAAt1c/Oj37Wc3gEQcCFYlKjoh0PPtf0LDUTNGBwCLcBGAsYHQ/s400/FM01_cop_DEF.jpg" width="285" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pfxRt0Apilc/XbxYfiAOL2I/AAAAAAAAt1g/uykcDvxkDd0lFXbjG2UInURD2JoBnAQTACLcBGAsYHQ/s1600/FMomoragno1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="462" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-pfxRt0Apilc/XbxYfiAOL2I/AAAAAAAAt1g/uykcDvxkDd0lFXbjG2UInURD2JoBnAQTACLcBGAsYHQ/s400/FMomoragno1.jpg" width="288" /></a></div>
E anche qui si gioca molto sugli stereotipi e sui luoghi comuni, anche perchè - presumibilmente - chi omosessuale non è fa ancora abbastanza fatica a fare dell'umorismo su certi argomenti senza ricorrere a determinate soluzioni. Cosa che, in effetti, lo stesso autore ha dimostrato con le strisce dedicate alla transesessuale Tini Tran Tran, che presto verranno riproposte proprio su FRITTO MISTO.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-E9JQRUyUZQE/XbxhB1NUhzI/AAAAAAAAt1w/zZ4OgT_wCnsfmfFRWeja1z0vVqBBB4PrgCLcBGAsYHQ/s1600/Trantran002-2220x800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="577" data-original-width="1600" height="143" src="https://1.bp.blogspot.com/-E9JQRUyUZQE/XbxhB1NUhzI/AAAAAAAAt1w/zZ4OgT_wCnsfmfFRWeja1z0vVqBBB4PrgCLcBGAsYHQ/s400/Trantran002-2220x800.jpg" width="400" /></a></div>
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Si dice che due coincidenze sono un indizio, e tre sono una prova... E se fosse così potrebbe essere interessante considerare che, nel numero 399, pare proprio che Dylan Dog potrebbe confermare - in un qualche modo - la suddetta tendenza... Celebrando un matrimonio con il suo assistente storico, che però - in copertina - sembrerebbe voler dare al tutto un qualche risvolto perlomeno "ironico", anche se l'idea era di dare al tutto un sottotesto progressista tutto sommato serio. Anche perchè i due personaggi convolano a nozze pur confermando la loro eterosessualità, pare. Ad ogni modo, nonostante tutte queste iperboli narrative, direi che è evidente che mostrare Groucho in abito da sposa in copertina è un modo, neanche troppo raffinato, per provare a sdoganare determinati tabù attraverso il filtro dell'ironia...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xBxLFCc4fGs/XbxjK8d90wI/AAAAAAAAt18/ENhWELU4rEUtJHb8UnF_uPFJpEKns1mNwCLcBGAsYHQ/s1600/oggi-sposi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1319" data-original-width="1000" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-xBxLFCc4fGs/XbxjK8d90wI/AAAAAAAAt18/ENhWELU4rEUtJHb8UnF_uPFJpEKns1mNwCLcBGAsYHQ/s400/oggi-sposi.jpg" width="302" /></a></div>
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Anche perchè, nelle tavole interne, il matrimonio in questione è celebrato fra due due uomini vestiti in abiti maschili...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-a9d0OMzgHto/Xbxr5ALCulI/AAAAAAAAt2k/KBfib-I-zDACh14IXb1nYcHyfpr63OBXQCLcBGAsYHQ/s1600/155405305-acb862b7-9c92-4904-a351-d94b2831b896.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="870" data-original-width="660" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-a9d0OMzgHto/Xbxr5ALCulI/AAAAAAAAt2k/KBfib-I-zDACh14IXb1nYcHyfpr63OBXQCLcBGAsYHQ/s400/155405305-acb862b7-9c92-4904-a351-d94b2831b896.jpg" width="302" /></a></div>
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Intendiamoci: sempre meglio sdoganare certi tabù attraverso l'ironia che non tramite le solite tragedie/morti/persecuzioni che generalmente subiscono i personaggi omosessuali nelle serie Bonelli, però non so se questa tendenza (sempre che si confermi una tendenza nei prossimi anni, soprattutto considerando che alla fine dell'albo Groucho fa una brutta fine) possa definirsi propriamente un passo avanti.<br />
<br />
Non ho abbastanza elementi per giudicare, e mi riserverò di approfondire a tempo debito, però direi che potrebbe essere il caso di iniziare a valutare con maggiore attenzione quello che accadrà da qui a un po'.<br />
<br />
Ad ogni modo non tutti i segnali che sono arrivati in questo ultimo periodo sono così ambigui. Ad esempio in edicola, in questi giorni, si può trovare un'interpetazione fresca (e addirittura mangosa) di Leonardo Da Vinci... Si tratta dell'ennesimo fumetto Made in Italy finalizzato a seguire l'onda lunga delle celebrazioni leonardesche, ma a differenza delle produzioni viste finora gli autori <span class="st">Giulio Bogani e Edoardo Natalini hanno avuto il buonsenso di mettere al centro della vicenda anche il rapporto fra Leonardo e il suo giovane apprendista Gian Giacomo Caprotti (per gli amici Salai)... Cosa che nessun fumetto italiano aveva mai osato fare prima... </span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-05tSWqM6h5Y/Xbxl4brPwlI/AAAAAAAAt2I/fu6wsWQ0bsM2-y7LnvsDo6o-_8LC7O5YACLcBGAsYHQ/s1600/55959887_1344043365771729_5775188870752632832_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="678" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-05tSWqM6h5Y/Xbxl4brPwlI/AAAAAAAAt2I/fu6wsWQ0bsM2-y7LnvsDo6o-_8LC7O5YACLcBGAsYHQ/s400/55959887_1344043365771729_5775188870752632832_n.jpg" width="282" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-0IS3PEoxk28/Xbxl4dYj03I/AAAAAAAAt2Q/ac736qUV9Z8sztmX2ajnuPalorof4adEwCLcBGAsYHQ/s1600/72803135_1532723483570382_6452229957467766784_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="766" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-0IS3PEoxk28/Xbxl4dYj03I/AAAAAAAAt2Q/ac736qUV9Z8sztmX2ajnuPalorof4adEwCLcBGAsYHQ/s400/72803135_1532723483570382_6452229957467766784_n.jpg" width="318" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-MWdwcfK_9qY/Xbxl4W7GYwI/AAAAAAAAt2M/aYjEyqI_Zw4la02s6OQ7AUFjMnscfHp0ACLcBGAsYHQ/s1600/GRANDI-PROTAGONISTI-DELL01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="815" data-original-width="625" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-MWdwcfK_9qY/Xbxl4W7GYwI/AAAAAAAAt2M/aYjEyqI_Zw4la02s6OQ7AUFjMnscfHp0ACLcBGAsYHQ/s400/GRANDI-PROTAGONISTI-DELL01.jpg" width="306" /></a></div>
<span class="st"><br /></span>
<span class="st">E questo, probabilmente, è un passo avanti più rappresentativo di tanti altri, soprattutto considerando il revisionismo storico che sono costretti a subire certi personaggi storici nel fumetto italiano. Cosa accadrà da questo punto in poi, in effetti, non saprei dirlo, ma la sensazione e che siamo sul punto di entrare in una nuova fase, anche se è molto difficile capire come si svilupperà.</span><br />
<span class="st"><br /></span>
<span class="st">Staremo a vedere...</span><br />
<span class="st"><br /></span>
<span class="st">Alla prossima.</span>Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-37864183511480940942019-10-04T07:42:00.000+01:002019-10-05T06:54:43.725+01:00NEW YORK NEW YORK...Ciao a tutti, come va?<br />
<br />
Mentre scrivo la nuova edizione della New York ComiCon sta entrando nel vivo, e ogni volta che arriva questa manifestazione la sua distanza - non solo in senso letterale - da Lucca Comics & Games (che si tiene a meno di un mese di distanza) e dalle altre manifestazioni italiane, diventa sempre più evidente. Nell'approccio, nei contenuti e nel coraggio (che probabilmente per le manifestazioni statunitensi è scontato) di approfondire certi temi e di trarre spunto dal fumetto per analizzare la società, le sue risorse e i suoi rischi. Soprattutto dal punto di vista della comunità degli appassionati, che è il vero fulcro della manifestazione e che evidentemente - negli USA - non viene considerata come un insieme di consumatori senza cervello che cercano solo nuove occasioni per distrarsi e coltivare i loro hobby. A titolo di esempio cito giusto la conferenza che parlerà di come la comunità composta da chi fa e legge fumetti può e deve darsi da fare per difendersi dalle ingerenze e dalle prepotenze del fascismo e dei bigotti!!! Se non ci credete <a href="https://www.newyorkcomiccon.com/Explore/Panels/Panels-And-Screenings/#/event/fighting-fascism-in-fandom-aka-we-really-do-care-protecting-fandom-from-bigotry" target="_blank">CLICCATE QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Tdn7rRX6KJU/XZZVpitKmFI/AAAAAAAAtyc/-pCUhYv_ReoEQVfdAvenbYMsTeKIpxlxwCLcBGAsYHQ/s1600/Untitled-1sasaasdaqweq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="333" data-original-width="681" height="195" src="https://1.bp.blogspot.com/-Tdn7rRX6KJU/XZZVpitKmFI/AAAAAAAAtyc/-pCUhYv_ReoEQVfdAvenbYMsTeKIpxlxwCLcBGAsYHQ/s400/Untitled-1sasaasdaqweq.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Inutile dire che una conferenza del genere, a Lucca Comics & Games, non verrà proposta per chissà quanti anni (decenni?) ancora. Comunque se, come ogni anno, volete divertirvi a cercare quali sono le conferenze che in Italia sarebbe più improbabile organizzare in una manifestazione fumettistica, trovate il programma della ComiCon di New York <a href="https://www.newyorkcomiccon.com/Explore/Panels/Panels-And-Screenings/#/schedule/byVenue" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>. E ce n'è davvero per tutti i gusti. Lasciando perdere gli immancabili e numerosi appuntamenti dedicati alla questione LGBT+ (e il fatto che c'è un'intera area, la <span style="background-color: #f9f9f9; color: #ee202e; display: inline; float: none; font-family: "hurmegeometricsans2 regular"; font-size: 14.4px; font-style: normal; font-weight: 700; letter-spacing: normal; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: uppercase; white-space: normal; word-spacing: 0px;">QUEER & ALLY LOUNGE</span>, pensata anche per far socializzare gli appassionati LGBT+) si trovano anche momenti di approfondimento dedicati a cose come il rapporto dei lettori musulmani col fumetto, alla questione delle lettrici ebree e a nicchie di appassionati emergenti come quelle dei blerds (i nerd afroamericani) e degli afropunk... Per non parlare dei momenti di discussione attorno ad argomenti più spinosi ed eticamente sensibili...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Gg-NDdBj_Wo/XZZZqJ9omeI/AAAAAAAAtyo/xJVBUpkUeUoHMAKl47yKDbZfN7G5Q29jwCLcBGAsYHQ/s1600/shutterstock_734236174.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="800" height="215" src="https://1.bp.blogspot.com/-Gg-NDdBj_Wo/XZZZqJ9omeI/AAAAAAAAtyo/xJVBUpkUeUoHMAKl47yKDbZfN7G5Q29jwCLcBGAsYHQ/s400/shutterstock_734236174.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
O magari attorno ai temi caldi dell'industria fumettistica. Ad esempio ce ne sarà uno sull'importanza della diversificazione dei generi fumettistici. delle tematiche e degli autori, e sulle opportunità che può riservare questo approccio (<a href="https://www.newyorkcomiccon.com/Explore/Panels/Panels-And-Screenings/#/event/the-new-comics-creator-how-diversity-is-leading-to-more-opportunities-for-all-creators" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Anche in questo caso, probabilmente, certi discorsi sarebbero ritenuti sacrileghi da buona parte delle manifestazioni fumettistiche italiane. Anche perchè, ironia della sorte, sono le prime a dare per scontato il fatto che i pregiudizi sulla superficialità e sulla "tradizione" fumettistica italiana rispondano a verità, tantopiù che la maggior parte degli editori di fumetti italiani non si dà particolarmente da fare per smentirli...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ArpX0eP3VmE/XZZcJjeKs5I/AAAAAAAAty0/9MOuLZj5K-0nrGnpq0gwpEjE7kEAz5p0ACLcBGAsYHQ/s1600/Untitled-1weqewqwewqeweq.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="329" data-original-width="574" height="228" src="https://1.bp.blogspot.com/-ArpX0eP3VmE/XZZcJjeKs5I/AAAAAAAAty0/9MOuLZj5K-0nrGnpq0gwpEjE7kEAz5p0ACLcBGAsYHQ/s400/Untitled-1weqewqwewqeweq.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Anche se poi, periodicamente, si ripropongono alcune domande abbastanza inquietanti... Come, ad esempio, quelle sul perchè i fumetti italiani che vendono sempre meno, o sul perchè sono esportati sempre meno all'estero (e perlopiù in paesi non proprio all'avanguardia). In realtà di risposte a queste domande ce ne sarebbero molte, e diverse hanno trovato spazio anche su questo blog. Tuttavia, siccome sono delle risposte scomode, chi di dovere si ostina a fare finta che nessuno sappia fornirle. Eppure, a ben guardare, proprio dalla New York ComiCon stanno arrivando delle ulteriori conferme. Mentre dozzine di titoli, pompatissimi dalle nostre parti, negli USA vengono bellamente ignorati dai grandi editori (a parte qualche tentativo da parte di case editrici abbastanza piccole o poco più che amatoriali), quest'anno la IMAGE ha deciso di puntare sull'edizione comicbook di Nomen Omen di Marco B. Bucci e Jacopo Camagni, che proprio in questi giorni sono stati invitati alla New York comiCon...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WDVJuKUsCvs/XZZeX3u7KgI/AAAAAAAAtzA/O3N9lLcGfbQJRaz01CPDcPkkFyv_apotgCLcBGAsYHQ/s1600/_10ee46bb82.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="585" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-WDVJuKUsCvs/XZZeX3u7KgI/AAAAAAAAtzA/O3N9lLcGfbQJRaz01CPDcPkkFyv_apotgCLcBGAsYHQ/s400/_10ee46bb82.jpg" width="260" /></a></div>
<br />
E a quanto pare la IMAGE potrebbe aver colto nel segno, visto che i preordini sono stati talmente tanti da rendere necessaria la programmazione della prima ristampa ancora prima che venisse messo in vendita il numero uno! Però, come saprà chi conosce la storia, si tratta di un racconto fresco, giovane, strabordante di temi e toni che i fumetti italiani schivano come la peste, e con una visione molto disinibita e moderna della sessualità (in tutti i sensi)... Tutte caratteristiche che avevano già spinto la IMAGE a opzionare le opere di un'altra italiana: e cioè Contronatura e (prossimamente) Sacro/Profano di Mirka Andolfo... Che a sua volta è stata invitata alla manifestazione newyorkese...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-294H5nXH4-I/XZdu-gcUuXI/AAAAAAAAtz8/jQPkTO3AaHMg9fmBf-o1aCu7DacJ3CpUgCLcBGAsYHQ/s1600/71486971_10156456322871434_7278014446067253248_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="750" height="298" src="https://1.bp.blogspot.com/-294H5nXH4-I/XZdu-gcUuXI/AAAAAAAAtz8/jQPkTO3AaHMg9fmBf-o1aCu7DacJ3CpUgCLcBGAsYHQ/s400/71486971_10156456322871434_7278014446067253248_n.jpg" width="400" /></a></div>
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</div>
<br />
Direi che, checchè ne dicano i detrattori e i tradizionalisti, i fatti parlano da soli. Oltretutto, se proprio si volesse rincarare la dose, affrontando la questione dal punto di vista opposto, potrebbe essere interessante notare che - ad esempio - il Brasile è uno dei pochi paesi al mondo dove il TEX della Bonelli viene pubblicato da decenni, ed è anche la stessa nazione in cui, in occasione della Biennale del Libro Internazionale di Rio de Janeiro, all'inizio di settembre, il Sindaco della città ha chiesto e ottenuto che venissero ritirate le copie del di una raccolta del fumetto MARVEL degli Young Avengers... "Colpevole" di avere mostrato una coppia di super adolescenti gay, per giunta nell'atto di baciarsi...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CAwO9WjM66E/XZZiMvYEj5I/AAAAAAAAtzY/bKBm1pbfEH0-WwdzBmzix94EqNpQGC22gCLcBGAsYHQ/s1600/wiccanhulkling.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1128" data-original-width="988" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-CAwO9WjM66E/XZZiMvYEj5I/AAAAAAAAtzY/bKBm1pbfEH0-WwdzBmzix94EqNpQGC22gCLcBGAsYHQ/s400/wiccanhulkling.jpg" width="350" /></a></div>
<br />
E, quando l'Associazione degli Editori brasiliani ha proceduto con un'esposto contro il Sindaco, il Giudice ha confermato la validità della decisione del Primo Cittadino, perchè la pubblicazione non metteva in guardia i genitori (?) riguardo a un certo tipo di contenuto... Premesso che il Brasile è una nazione contraddittoria (parliamo di una nazione in cui i matrimoni gay sono legali dal 2013!), e in quest'ultimo periodo risente di un clima molto poco progressista, direi che è comunque interessante notare che questo è esattamente il genere di situazione che gli editori italiani vedono come uno spauracchio, e che li spinge a mantenere un basso profilo e a non osare mai troppo nelle loro pubblicazioni a più ampia diffusione. E questo, se non altro, fa in modo che TEX in Brasile continui ad essere in una botte di ferro... Visto che non mostrerà mai nulla che possa indisporre le autorità locali (o quelle italiane). O eventualmente i "bigotti e fascisti" di cui si parlerà alla conferenza organizzata alla New York ComiCon.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Pn-mfu_vrIE/XZZkosFhfGI/AAAAAAAAtzk/hGXCBdqZojMtqlsEYfdGD56BjY91Z0INQCLcBGAsYHQ/s1600/24ys0e9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="868" data-original-width="624" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Pn-mfu_vrIE/XZZkosFhfGI/AAAAAAAAtzk/hGXCBdqZojMtqlsEYfdGD56BjY91Z0INQCLcBGAsYHQ/s400/24ys0e9.jpg" width="287" /></a></div>
<br />
E comunque i fumetti Bonelli sono molto popolari anche in Turchia, ad esempio... Una nazione dove ogni volta che si tenta di organizzare una parata dell'orgoglio LGBT le autorità disperdono la folla con lacrimogeni, idranti e cani inferociti... Sarà un caso? Il problema è che, ovviamente, se da una parte questi fumetti non indispongono i lettori di un certo tipo, dall'altra rischiano di risultare sempre più datati e meno invitanti per buona parte degli altri... E in particolare per il pubblico emergente e per quelli che potrebbero diventare lo zoccolo duro di domani. Ovviamente certe paure degli editori italiani sono comprensibili e in parte motivate, tantopiù che recentemente - proprio come a Rio - è successo che un Sindaco (in questo caso quello dell'Aquila) sia intervenuto per impedire la presenza dei fumetti di Zerocalcare (e di Zerocalcare stesso) al Festival degli Incontri dell'Aquila, che partirà a breve (<a href="https://www.comicus.it/mainmenu-news/item/67726-festival-degli-incontri-il-sindaco-l-aquila-e-troppo-bella-per-zerocalcare" target="_blank">CLICCATE QUI</a>).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xn7SsMvSoNg/XZZmSTbr-BI/AAAAAAAAtzw/CoDgnc-dRbkKdkn0HACY5rJqDvyQzZhjACLcBGAsYHQ/s1600/zerocalcare_salonelibro_torino_fg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="267" data-original-width="400" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-xn7SsMvSoNg/XZZmSTbr-BI/AAAAAAAAtzw/CoDgnc-dRbkKdkn0HACY5rJqDvyQzZhjACLcBGAsYHQ/s400/zerocalcare_salonelibro_torino_fg.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Sono cose che fanno riflettere, così come ha fatto riflettere il tentativo di rimuovere una performance teatrale da Lucca Comics & Games per via dei suoi contenuti LGBT-friendly (<a href="https://lightelf.blogspot.com/2019/08/una-lucca-troppo-gender.html?fbclid=IwAR3Xiu4mVfR8PBkhCtizRUYUgtVFu3bF58DEkMOG3aVQWCXbiugcia5PpiY" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Soprattutto se si confronta il tutto con il clima della New York ComiCon in questi giorni, che sicuramente mette in luce cosa significa proporre una manifestazione davvero indipendente, che può organizzarsi in un certo modo e proporre un taglio di un certo tipo.<br />
<br />
Effettivamente fa sempre un po' di tristezza constatare che il tempo passa, ma la situazione delle manifestazioni italiane resta fondamentalmente uguale a se stessa, mentre tantissimi editori continuano a puntare su una visione anacronistica del fumetto per non correre il rischio di scontrarsi con la parte più reazionaria del Paese (o del proprio pubblico). Anche ammesso che sia una forma di prudenza, o addirittura di autotutela, sembra che nel lungo periodo non sia esattamente un investimento redditizio.<br />
<br />
Intendiamoci: tutte scelte legittime, per carità, ma poi i risultati si vedono.<br />
<br />
E comunque, per dimostrare che non ce l'ho solo con Lucca Comics & Games, <a href="https://www.romics.it/it/programma" target="_blank">CLICCANDO QUI</a> potrete vedere il programma (se così vogliamo definirlo) dell'edizione di Romics che si tiene proprio questo fine settimana. Confrontatelo con quello di New York e poi sappiatemi dire... <br />
<br />
Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-51881763114081008342019-09-11T08:24:00.001+01:002019-09-11T12:34:04.837+01:00NOSTALGIA CANAGLIACiao a tutti, come va?<br />
<br />
Ultimamente si parla molto di come nel nostro paese si sia fatto largo un clima di odio generalizzato verso le minoranze... O meglio: di come questo odio e questo livore siano stati in qualche modo legittimati, e di come la situazione che ne è derivata abbia innescato una reazione a catena che ha fatto emergere il lato peggiore della nostra società... Che magari, fino a qualche tempo fa, si sforzava di tenere a bada la sua aggressività e le sue frustrazioni. Forse è stato anche per questo che, dopo più di dieci anni di relativa calma, anche su questo blog qualcuno ha pensato bene che fosse il caso di lasciare un bel commento omofobo... Anzi, direi che ha lasciato proprio "IL" commento omofobo...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pAgjWyJJR8E/XXgQMPrhgYI/AAAAAAAAtwc/rRaJGhpamvQ4DMwZC65KIPP0mdhBPdA4ACLcBGAs/s1600/andre-guerra-676198-unsplash.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="390" data-original-width="600" height="260" src="https://1.bp.blogspot.com/-pAgjWyJJR8E/XXgQMPrhgYI/AAAAAAAAtwc/rRaJGhpamvQ4DMwZC65KIPP0mdhBPdA4ACLcBGAs/s400/andre-guerra-676198-unsplash.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Siccome su questo blog arrivano tantissimi commenti che in realtà non sono altro che annunci pubblicitari, non è prevista la pubblicazione istantanea, in modo che io possa verificare quali sono quelli generati automaticamente e quali no. Il commento a cui mi riferisco, infatti, era stato inviato il 6 settembre alle ore 22.14, per commentare un mio vecchio post del 21 marzo 2016, in cui snocciolavo un po' di dati statistici e parlavo di come i fumetti italiani non li tenerssero in considerazione. Il post in questione è quello che trovate <a href="http://lightelf.blogspot.com/2016/03/ghetti-etero.html" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>. Il commento, che purtroppo resta anonimo, è un po' forte, ma ve lo riporto integralmente qui di seguito perchè sarà un po' il centro della mia riflessione di oggi.<br />
<br />
Comunque l'Anonimo autore omofobo mi scrive:<br />
<br />
<b> "Luridi finocchi di merda!!! Ricordate che se non era per una coppia
"eterosessista" ed "omofobica" voi a quest'ora non eravate qui al mondo a
rompoere i coglioni con vostre ricole cazzate vittimistiche, e
francamente il mondo sarebbe più contento oltre che un posto migliore!<br />BEI
tempi quando i froci erano solo macchiette e barzellette da umiliare e
ridicolizzare per una gradevole risata facile a buuon mercato, e le
lesbiche erano considerate solo troie buone per i porno; oggi invece...
pensano DAVVERO di valere qualcosa, di essere QUALCUNO, e quindi si
inventano millemila teoremi pseudo-intellettuali, pseudo-filosofici,
pseudo-esistenziali, pseudo-scientifici e perfino pseudo-spirituali, e
non si rendono conto che risultano solo più ridicoli di prima!<br /><br />Se volete incularvi fino a beccarvi l'AIDS fate pure, ma piantatela di farne un motivo d'orgoglio...<br /><br />VIVA LA FIGA!!"
</b><br />
<br />
Devo essere sincero?<br />
<br />
A suo modo questo commento è FAN-TA-STI-CO... Nel senso che in poche righe mette in luce cosa dà davvero fastidio al tipico omofobo di oggi. E, anche se non parla mai esplicitamente di fumetti, direi che traccia molto bene anche l'identikit del tipici fumettari omofobi, e in particolare di quelli italiani non più giovanissimi e un po' nostalgici (e più avanti spiegherò meglio il perchè lo penso)... E anche se, ovviamente, non lo condivido, devo dire che apprezzo l'onestà di chi l'ha scritto, visto che per anni mi sono dovuto sorbire gente che tirava fuori scuse di tutti i tipi per giustificare l'atteggiamento di certi lettori, autori ed editori (nonchè forum, gruppi Facebook e siti vari) nei confronti delle tematiche LGBT, quando in realtà era evidente che in molti casi il nocciolo della questione era proprio quello esplicitato dall'omofobo di cui sopra...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-37BMTlhV-IU/XXgTiGoxskI/AAAAAAAAtwo/5kdOAwQ1oTUaWunTb8RRIa4EzKC52OvfACLcBGAs/s1600/angry-man-shouting.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="372" data-original-width="560" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-37BMTlhV-IU/XXgTiGoxskI/AAAAAAAAtwo/5kdOAwQ1oTUaWunTb8RRIa4EzKC52OvfACLcBGAs/s400/angry-man-shouting.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Ad ogni modo direi che il primo dato interessante da analizzare è che questo commento arriva per un post scritto il 21 marzo 2016. Un post in cui parlo di DRAGONERO, DYLAN DOG e di alcuni dati statistici. Quindi, considerando che non si tratta di un post recente e che questo è un blog tutto sommato di settore, direi che i casi sono due: questo omofobo è arrivato a quel post perchè stava facendo una qualche ricerca su DYLAN DOG o DRAGONERO, oppure perchè stava facendo una ricerca sui dati statistici che avevo snocciolato in quell'occasione. In ogni caso ho dei seri dubbi sul fatto che sia finito su quel post per uno scherzo del destino...<br />
<br />
E dato che, fra le righe, si capisce che non gli vanno molto a genio le mie osservazioni su DYLAN DOG e DRAGONERO, e che rimpiange i bei tempi in cui le rappresentazioni degli omosessuali erano ad uso e consumo dei maschi eterosessuali e omofobi, direi che si tratta di un appassionato di fumetti un po' attempato (e si capisce anche dall'italiano che usa). Probabilmente è arrivato da queste parti perchè è un lettore di DYLAN DOG o di DRAGONERO, e probabilmente ha vissuto la stagione d'oro dei tascabili erotici italiani: un genere in qui gli omosessuali erano rappresentati esattamente nella maniera che lui ha descritto.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pE7c8VTsP1g/XXgV-74mU3I/AAAAAAAAtw0/Qhw58ozy98oZYC4HiLMW_FfegYN3gLDcACLcBGAs/s1600/5136dd6ab9792ad6fc64f4fb772aad1a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="586" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-pE7c8VTsP1g/XXgV-74mU3I/AAAAAAAAtw0/Qhw58ozy98oZYC4HiLMW_FfegYN3gLDcACLcBGAs/s400/5136dd6ab9792ad6fc64f4fb772aad1a.jpg" width="292" /></a></div>
<br />
Ora: per una strana forma di sincronismo è capitato che proprio in quei giorni andassi a curiosare sul blog ZERO IN CONDOTTA. Si tratta di un blog che recupera e condivide proprio le storie dell'epoca d'oro dei tascabili erotici italiani, talvolta ritraducendo in italiano le storie che recupera nelle edizioni che erano state pubblicate in altre nazioni (ebbene sì: questi fumetti venivano spesso esportati all'estero, con alterni successi). Comunque proprio il 6 settembre su quel BLOG era stata postata una storia tratta dalla serie LA POLIZIOTTA, e in cui - tanto per cambiare - gli omosessuali erano presentati come individui loschi e pericolosi, con tratti macchiettistici e sempre pronti a stuprare qualche povero ragazzo etero poco prudente. La storia a cui mi riferisco potete leggerla <a href="https://tippylahostess.blogspot.com/2019/09/i-mitici-fumetti-la-poliziotta-in-il.html?zx=f5a16302d8b5c88d" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-GlRqkvrIA-k/XXgXoLIVnUI/AAAAAAAAtxA/tzsOmRH1uBI-3qokXxGRm63JoQupkhgfgCLcBGAsYHQ/s1600/000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="465" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-GlRqkvrIA-k/XXgXoLIVnUI/AAAAAAAAtxA/tzsOmRH1uBI-3qokXxGRm63JoQupkhgfgCLcBGAsYHQ/s400/000.jpg" width="290" /></a></div>
<br />
Ad ogni modo fra i commenti alla storia spicca quello di Sergio L.Duma, postato alle 11,31 del 6 settembre:<br />
<br />
<div class="comment-content">
<cite class="user"></cite><span class="datetime secondary-text"></span><b><span class="datetime secondary-text">"</span>Innanzitutto,
complimenti ai traduttori! In effetti, questo è senz'altro uno degli
episodi più torridi della serie, la trama ha un bel ritmo e risulta
coinvolgente. Io poi ho sempre apprezzato il tratto di Angiolini, con
quelle piacevoli influenze 'cartoon', e adoro la protagonista, disegnata
con quella boccuccia alla Betty Boop che mi fa pensare a certi
personaggi dei cartoni animati. Tuttavia, ogni volta che leggo La
Poliziotta e altre serie simili, provo, insieme alla nostalgia, un
pizzico di malinconia e anche di tristezza, poiché mi rendo conto che un
fumetto così irriverente oggi, in questi tempi grami di politicamente
corretto, non sarebbe pubblicato. Basti vedere ai gay rappresentati in
questo episodio: uno è uno stupratore, gli altri che appaiono in seguito
sono descritti alla stregua di molestatori, con atteggiamenti
effeminati che li rendono macchiettistici. Si tratta certamente di
stereotipi, ma comunque funzionali alla trama. Se un autore oggi farebbe
una cosa del genere verrebbe sommerso di offese e contumelie, si
parlerebbe di omofobia e magari si beccherebbe pure qualche denuncia.
Ecco perché penso che in un certo senso oggi, per ciò che concerne la
libertà espressiva in ambito artistico, invece di andare avanti, stiamo
andando terribilmente indietro. Venendo alla mia consueta fissazioni per
i rimandi e i collegamenti (non so quanto calzanti) non escludo che gli
autori si siano ispirati a film come Quella Casa Vicino Alla Collina di
Wes Craven che parlava proprio di un gruppo di stupratori che
assalivano vittime indifese nei boschi e in ambienti isolati; e quanto
al discorso dei gay, ho pensato a un film come Cruising di William
Friedkin che, tra le altre cose, presentava gli ambienti omo come
frequentati da tipi loschi, violenti e propensi alle molestie e agli
estremismi sadomaso... chissà se c'è l'influenza, quindi, di un certo
tipo di immaginario cinematografico... va bene, mi fermo qua... rinnovo i
complimenti ai traduttori!"</b></div>
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<br /></div>
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Dergio L.Duma è uno scrittore, nonchè appassionato di fumetti e collaboratore di siti che si occupano di fumetti. Nelle sue recensioni e nei suoi interventi non ha mai fatto mistero di una certa avversione per la recente apertura del fumetto internazionale nei confronti del mondo LGBT... Tant'è che avevo analizzato alcune sue esternazioni anche in passato (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2016/12/interazioni.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>, ad esempio).</div>
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<br /></div>
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Ovviamente non sto dicendo che Sergio L.Duma e l'anonimo omofobo che ha commentato il mio vecchio post sono la stessa persona, però fondamentalmente hanno detto le stesse cose (pur utilizzando un registro molto diverso) e lo hanno fatto lo stesso giorno... E penso che questa singolare coincidenza metta in luce diverse cose su varrebbe la pena riflettere.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wj0SzBwL29Q/XXgdJ1xWdHI/AAAAAAAAtxM/2hEjLiE_xOwHFGkI8Hp6x1ZoFfQzIXJtACLcBGAsYHQ/s1600/kids-learn.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="520" height="237" src="https://1.bp.blogspot.com/-wj0SzBwL29Q/XXgdJ1xWdHI/AAAAAAAAtxM/2hEjLiE_xOwHFGkI8Hp6x1ZoFfQzIXJtACLcBGAsYHQ/s400/kids-learn.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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La prima è che c'è tutta una fazione di appassionati (italiani) di fumetti che è un po' in là con gli anni e che rimpiange l'epoca in cui l'unico modo in cui si potevano rappresentare gli omosessuali nei fumetti era in veste di stereotipo negativo, possibilimente confermando i peggiori timori e pregiudizi della società nei loro confronti. La seconda è che, fra di loro, ci sono delle persone che sono sinceramente convinte che quello fosse l'unico modo giusto di rappresentarli. Persone che non accettano il fatto che - dati alla mano - gli omosessuali sono molto più consapevoli, numerosi e socialmente rilevanti di quanto non si pensasse un tempo, e che per questo le cose stanno cambiando. Anche se poi, ovviamente, non essendo in grando di accettare la situazione per quella che è (per tanti motivi che richiederebbero un'analisi a parte), cercano di depotenziare con l'aggressività e con argomentazioni molto malferme chi è a favore del cambiamento in atto.</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CuBCKG7S69I/XXgjX8EEKEI/AAAAAAAAtxY/aRxXxOXLDHcx_7GGmXSLhag63t19Pr73ACLcBGAsYHQ/s1600/5902746550_47ce5e791a_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="621" data-original-width="1024" height="242" src="https://1.bp.blogspot.com/-CuBCKG7S69I/XXgjX8EEKEI/AAAAAAAAtxY/aRxXxOXLDHcx_7GGmXSLhag63t19Pr73ACLcBGAsYHQ/s400/5902746550_47ce5e791a_b.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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In particolare, quando sostengono che certi stereotipi erano funzionali alla trama, sarebbe davvero interessante capire come sono giunti a questa conclusione. Nel senso che, con particolare riferimento alla storia de LA POLIZIOTTA di cui sopra, non si capisce perchè gli omosessuali, stupratori o non, debbano essere stereotipati per essere credibili, e perchè mai questo paradigma dovrebbe essere valido anche oggi. Tra l'altro, se proprio si volesse essere obbiettivi, proprio nella storia in questione la presenza degli omosessuali non è funzionale alla trama, ma semmai è la trama che è stata forzata per dare modo di rappresentare una volta di più degli omosessuali in maniera negativa... </div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XsrJFU5mlwQ/XXgls60lfhI/AAAAAAAAtxk/Ry0nlklqLIggzv_F3DkBpUSfZdSq1EBQQCLcBGAsYHQ/s1600/104.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1442" data-original-width="1000" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-XsrJFU5mlwQ/XXgls60lfhI/AAAAAAAAtxk/Ry0nlklqLIggzv_F3DkBpUSfZdSq1EBQQCLcBGAsYHQ/s400/104.png" width="276" /></a></div>
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<br /></div>
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Anche perchè tutto parte da una banda di stupratori eterosessuali che prende di mira le coppiette che si appartano, e che è capitanata da un omosessuale (!) che si occupa di abusare dei maschi mentre i suoi colleghi pensano alle ragazze... E ovviamente tramite il suo tatuaggio la protagonista, che si offre come esca, risale al localaccio gay di Los Angeles che lui frequenta, e che ovviamente straborda di gente effemminata, viscida e poco raccomandabile... Ad ogni modo andando nei pressi del locale la protagonista rintraccia il capobanda, lo arresta e lo fa torturare alla stazione di polizia per fargli dire chi sono i suoi complici. Penso che già solo da questo si possa intuire quanto in realtà sia pretestuosa la trama, e quali sono i veri motivi per cui qualcuno potrebbe avere nostalgia di una trama di questo tipo. Che, tra l'altro, è tutto fuorchè irriverente. </div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-N2p5k8wEoYM/XXgn9dSWJ8I/AAAAAAAAtxw/9PzMVWsQ2J47lguKCw6h66hbCzWk1VzBQCLcBGAsYHQ/s1600/096-097.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1211" data-original-width="1600" height="302" src="https://1.bp.blogspot.com/-N2p5k8wEoYM/XXgn9dSWJ8I/AAAAAAAAtxw/9PzMVWsQ2J47lguKCw6h66hbCzWk1VzBQCLcBGAsYHQ/s400/096-097.png" width="400" /></a></div>
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E ovviamente non è una questione di politically correct ( e semmai questo è un problema legato alla rappresentazione delle forze di polizia nei fumetti italiani). Nel senso che, al giorno d'oggi, non c'è scritto da nessuna parte che gli omosessuali non possano essere rappresentati in maniera negativa o che non possano fare una brutta fine. Probabilmente la grande differenza, rispetto ai tempi de LA POLIZIOTTA, è che adesso quelli non sono più dei prerequisiti essenziali. Inoltre, al giorno d'oggi, molta gente - omosessuale e non - non accetta più delle storie costruite ad arte per gratificare l'ego di chi è omofobo, prevenuto o magari nostalgico di un'epoca come quella che rimpiange la persona che ha lasciato il commento omofobo sul mio post qualche giorno fa...</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hBRkMc6hpOo/XXgr_5Ypj6I/AAAAAAAAtx8/ECr4H9MRvIYs-CnFeA92UAKz0FS7kZiuQCLcBGAsYHQ/s1600/edi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="576" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-hBRkMc6hpOo/XXgr_5Ypj6I/AAAAAAAAtx8/ECr4H9MRvIYs-CnFeA92UAKz0FS7kZiuQCLcBGAsYHQ/s400/edi.jpg" width="300" /></a></div>
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<br /></div>
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Giusto per fare un esempio pratico: in questi giorni al cinema è arrivato il secondo capitolo del remake di IT, tratto dal tomo scritto da Stephen King nel 1986. Nel romanzo originale di parlava di omosessualità, omofobia e gay che purtroppo facevano una brutta fine. Ai tempi della storica miniserie televisiva del 1990 si pensò che certi contenuti non fossero adatti per la TV, e quei riferimenti non trovarono spazio. Oggi, invece, hanno trovato spazio al cinema. Anche se, come dicevo prima, i gay non fanno una bella fine. Però, in questo caso, trattandosi di un horror e di un elemento che effettivamente non viene collocato in maniera forzosa all'interno della storia, nessuno ha avuto niente da ridire...</div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-un-TgnXV60s/XXgs30XaINI/AAAAAAAAtyE/fOONAZNaHRMaRrD11PhjHEgAP2NNZjyIgCLcBGAsYHQ/s1600/it-capitolo-2-nuove-locandine-ufficiali-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1019" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-un-TgnXV60s/XXgs30XaINI/AAAAAAAAtyE/fOONAZNaHRMaRrD11PhjHEgAP2NNZjyIgCLcBGAsYHQ/s400/it-capitolo-2-nuove-locandine-ufficiali-1.jpg" width="271" /></a></div>
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<br /></div>
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In compenso, sul web italiano, molta gente si è risentita per il fatto che in diverse sale ci fossero state delle persone - perlopiù ragazzini - che hanno esternato il loro disgusto per le effusioni omosessuali presenti nel film e che hanno applaudito quano la coppia gay in questione ha incontrato il suo truculento destino. E probabilmente è questo il punto nodale. Al di là del fatto che la vera notizia NON è il fatto che in sala ci fossero dei ragazzini omofobi, ma il fatto che sul web italiano del 2019 ci sia stata una reazione di disapprovazione così forte nei loro confronti, direi che questo dimostra una volta di più che il nocciolo della questione non è tanto COME vengono rappresentati gli omosessuali, ma PERCHÉ sono rappresentati in un certo modo e SE vengono rappresentati in maniera abbastanza variegata. Visto gli gli omosessuali possono essere buoni e cattivi, belli o brutti, simpatici o antipatici, tristi o allegri, affascinanti o disgustosi... Esattamente come il resto dell'umanità...</div>
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<br /></div>
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E forse è proprio questo quello che spaventa di più gli omofobi: il fatto che chi si occupa di entertaiment inizia a rappresentarli e a trattarli ESATTAMENTE come il resto dell'umanità, senza puntare unicamente a ridicolizzarli, avvilirli o denigrarli... Come invece avveniva regolarmente nei bei tempi andati.</div>
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<br /></div>
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E qui sarebbe molto interessante ampliare il discorso, visto che nel nostro paese cinema e fumetto, purtroppo, si ostinano a strizzare l'occhio proprio ad un certo tipo di pubblico, senza peraltro trarne particolari benefici a livello di ricambio generazionale. sono pronto a scommettere che di questo aspetto tornerò a parlare molto presto.<br />
<br />
E voi cosa ne pensate? <br />
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<div class="comment-content">
Alla prossima.</div>
Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-52684232524601456072019-09-06T14:17:00.002+01:002019-09-07T09:01:16.377+01:00DICHIARAZIONI E SITUAZIONICiao a tutti, come va?<br />
<br />
Avevo annunciato che questo blog sarebbe stato rilanciato, e nelle ultime settimane non è stato così: a quanto pare - per scaramanzia - sarebbe sempre meglio non fare certi tipi di annunci. Perchè poi, perlomeno nel mio caso, sembra che si inneschino dei meccanismi che vanificano le mie buone intenzioni. Detto questo sono ancora qui, e anche il blog. Quindi, se tutto va bene, questa potrebbe essere la volta buona....<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VZkdPmlJ40I/XXIbSHKQElI/AAAAAAAAts8/egyaXc2pK0AZD5yYt4CsZtUoKtYMi1JPwCLcBGAs/s1600/kids-of-all-ages-banner-750x410.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="750" height="217" src="https://1.bp.blogspot.com/-VZkdPmlJ40I/XXIbSHKQElI/AAAAAAAAts8/egyaXc2pK0AZD5yYt4CsZtUoKtYMi1JPwCLcBGAs/s400/kids-of-all-ages-banner-750x410.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Da che parte possiamo ricominciare? In realtà alcuni spunti interessanti, di recente, sono arrivati dal mondo del cinema. Anche perchè si tratta di spunti che poi sono stati elaborati e riportati dai media italiani mettendo in evidenza alcuni limiti abbastanza vistosi del nostro apparato culturale e del suo sistema informativo. Non che ci sia niente di nuovo, ma di tanto in tanto certe conferme possono aiutare a capire meglio come vanno le cose. Ad esempio: il 28 agosto il magazine Vulture ha pubblicato una lunga intervista al regista gay dichiarato Joel Schumacher (foto sotto). Negli ultimi giorni questa intervista è stata citata numerose volte, ma in pochi hanno riportato il link diretto alla versione completa, che voi potete trovare <a href="https://www.vulture.com/2019/08/joel-schumacher-in-conversation.html" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-tqdHOPEpaEo/XXIeMaFSqmI/AAAAAAAAttI/lDRFEGTzEAUi9WGw2HSH7xLYE28kcKszACLcBGAs/s1600/Joel-Schumacher-batman.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="501" data-original-width="800" height="250" src="https://1.bp.blogspot.com/-tqdHOPEpaEo/XXIeMaFSqmI/AAAAAAAAttI/lDRFEGTzEAUi9WGw2HSH7xLYE28kcKszACLcBGAs/s400/Joel-Schumacher-batman.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
In questa intervista il regista, classe 1939, si è raccontato senza troppe remore, e dopo aver ammesso di avere avuto una vita sessuale decisamente frizzante (anche perchè ai suoi tempi, secondo lui, gli omosessuali non potevano fare dei veri progetti di vita, e si dedicavano solo al sesso), ha parlato della sua esperienza con Batman. Infatti, per quanti se lo fossero scordato, nel 1995 venne chiamato a dirigere il terzo film della saga cinematografica inaugurata da Tim Burton, e cioè Batman Forever, e poi venne anche confermato per dirigere il suo sequel Batman e Robin nel 1997.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3t6djAumWPc/XXIf3VMEDKI/AAAAAAAAttU/DKsH_-jnUcADgegi_1WVSqCDAWF0tlEMgCLcBGAs/s1600/51lRIOY3TQL._SY445_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="445" data-original-width="313" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-3t6djAumWPc/XXIf3VMEDKI/AAAAAAAAttU/DKsH_-jnUcADgegi_1WVSqCDAWF0tlEMgCLcBGAs/s400/51lRIOY3TQL._SY445_.jpg" width="281" /></a></div>
<br />
Probabilmente il regista non era un grande esperto di fumetti, e il suo riferimento principale per i due film sembrava più che altro la serie televisiva degli anni Sessanta, così alla fine mise assieme due giocattoloni molto commerciali e senza particolari virtuosismi, e con un cast non propriamente azzeccato. Tant'è che le critiche negative furono tante e tali da portare al blocco delle produzioni cinematografiche di Batman fino al 2005. Ad ogni modo, nell'intervista di cui stiamo parlando, il giornalista ha chiesto al regista cosa pensava del fatto che i suoi film di Batman fossero stati accusati di essere troppo "gay", e del fatto che Batman e Robin sono considerati da sempre una "coppia gay".<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Gj6eSZ-jWq4/XXIjg_22fOI/AAAAAAAAttg/3orRLo1Sr9oInaALPm91NCsEPRjF4Yv0gCLcBGAs/s1600/560gaybatman.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="887" data-original-width="560" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-Gj6eSZ-jWq4/XXIjg_22fOI/AAAAAAAAttg/3orRLo1Sr9oInaALPm91NCsEPRjF4Yv0gCLcBGAs/s400/560gaybatman.jpg" width="252" /></a></div>
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Il regista, molto salomonicamente, ha affermato che certe critiche al film forse non ci sarebbero state se lui non fosse stato gay, e che comunque la leggenda di Batman e Robin coppia gay è nata a seguito delle accuse portate avanti negli anni Cinquanta, ed è stata alimentata dal bisogno della comunità gay di avere dei personaggi in cui identificarsi. Personaggi che, per lungo tempo, sono mancati, spingendo la suddetta comunità ad adottarne alcuni che in realtà non nascevano con quello scopo. Io aggiungerei che, ai tempi, erano parecchi i fumetti che lanciavano involontariamente dei sottotesti di un certo tipo, anche se al giorno d'oggi nessuno li cità più... Anche perchè Batman è ancora sulla breccia, mentre degli altri non si ricorda quasi nessuni, e quindi viene spontaneo andare ad analizzare sempre e solo le ambiguita che di tanto in tanto spiccavano nelle sue storie...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-GWofwhQhC04/XXIlLwtDefI/AAAAAAAAtts/7Scri-KKRSgbbW97EEEPStgw_JdT9Zw3QCLcBGAs/s1600/a730ee51-6635-4abb-9ce3-dc5dea2656e2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="842" data-original-width="1180" height="285" src="https://1.bp.blogspot.com/-GWofwhQhC04/XXIlLwtDefI/AAAAAAAAtts/7Scri-KKRSgbbW97EEEPStgw_JdT9Zw3QCLcBGAs/s400/a730ee51-6635-4abb-9ce3-dc5dea2656e2.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cxc92jCMd-Y/XXIlWQIUtMI/AAAAAAAAtt4/NQEj8M7oMxEHwaepKvLH7kk9qEVj7gNeQCLcBGAs/s1600/batman-e-robin-al-solarium-787127_tn.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="298" data-original-width="310" height="384" src="https://1.bp.blogspot.com/-cxc92jCMd-Y/XXIlWQIUtMI/AAAAAAAAtt4/NQEj8M7oMxEHwaepKvLH7kk9qEVj7gNeQCLcBGAs/s400/batman-e-robin-al-solarium-787127_tn.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KnOOt2xe1iY/XXIlWORnoqI/AAAAAAAAtt0/DISVOSuECfU4zZDPcOILbncc_htuTf0_ACLcBGAs/s1600/batman-e-robin-sul-lago-di-notte-787129.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="713" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-KnOOt2xe1iY/XXIlWORnoqI/AAAAAAAAtt0/DISVOSuECfU4zZDPcOILbncc_htuTf0_ACLcBGAs/s400/batman-e-robin-sul-lago-di-notte-787129.jpg" width="356" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-iHTSnJtN5lc/XXIlWMjb_NI/AAAAAAAAttw/YTu8VqGq2KoYgBsZHtemVZKhf2bjbTTrQCLcBGAs/s1600/Batman-sex-gay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="332" data-original-width="475" height="278" src="https://1.bp.blogspot.com/-iHTSnJtN5lc/XXIlWMjb_NI/AAAAAAAAttw/YTu8VqGq2KoYgBsZHtemVZKhf2bjbTTrQCLcBGAs/s400/Batman-sex-gay.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Che poi Batman e Robin siano diventati particolarmente iconici da questo punto di vista, e che qualcuno abbia iniziato a giocare molto su questa presunta ambiguità, direi che è sotto gli occhi di tutti. Però penso che sia altrettanto evidente come Joel Schumacher abbia espresso la sua opinione in maniera onesta, anche perchè nell'intervista racconta senza problemi di quando, ancora minorenne, aveva rapporti sessuali consenzienti con degli adulti, e si scaglia anche contro i bigotti che vedono molestie e abusi anche laddove non ci sono. Quindi, se avesse voluto dire che Batman e Robin erano omosessuali, probabilmente non avrebbe avuto problemi. Molto semplicemente è stato onesto, non ha voluto essere superficiale e ha inquadrato la situazione per quello che è. Anche se poi è stato molto prudente quando gli hanno chiesto se le voci sull'omosessualità di alcuni attori che ha diretto erano vere oppure no...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-u6rKt75IofI/XXInoGHIuBI/AAAAAAAAtuM/LEKFl0LjsOA2A12CWjlqx8goDuz0Ja3zQCLcBGAs/s1600/1fbc937532ed5243b7f468b50f7c950f.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="928" height="257" src="https://1.bp.blogspot.com/-u6rKt75IofI/XXInoGHIuBI/AAAAAAAAtuM/LEKFl0LjsOA2A12CWjlqx8goDuz0Ja3zQCLcBGAs/s400/1fbc937532ed5243b7f468b50f7c950f.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Tuttavia la cosa interessante è che, nei giorni successivi, anche in Italia è stato dato ampio risalto alla notizia enfatizzando il fatto che Joel Schumacher, di fatto, metteva una pietra tombale sul ruolo iconico di Batman e Robin (cosa che non ha fatto), sferrando un colpo mortale all'orgoglio della comunità gay. E ovviamente i giornali vicini ad una certa area politica, come ad esempio Libero, hanno evidenziato molto la cosa. Però anche buona parte dei media più generalisti hanno lanciato lo stesso tipo di messaggio, seppur con toni meno trionfalistici...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NFWA6XOWKpY/XXImVW3qFMI/AAAAAAAAtuE/cQJqnpUdV-IBlXphkopGRyC2GrHFmlsAwCLcBGAs/s1600/69739743_10220292329759612_551837189399379968_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="803" data-original-width="1467" height="218" src="https://1.bp.blogspot.com/-NFWA6XOWKpY/XXImVW3qFMI/AAAAAAAAtuE/cQJqnpUdV-IBlXphkopGRyC2GrHFmlsAwCLcBGAs/s400/69739743_10220292329759612_551837189399379968_o.jpg" width="400" /></a></div>
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La cosa più interessante che emerge dalla lettura di questi articoli, comunque, al di là della superficialità e della faziosità che spesso caratterizza certi contenuti, è che si omette quello che è il dato di fatto più rilevante. E cioè che adesso la comunità gay non ha più bisogno di proiettare le sue aspettative in supereroi che non sono dichiaratamente omosessuali... Perchè da qualche anno a questa parte ce ne sono diversi che sono effettivamente gay o lesbiche (e persino trans), e che sono arrivati al grande pubblico anche tramite numerose produzioni televisive (anche animate). Alla MARVEL/DISNEY, tra le altre cose, stanno già lavorando alla serie TV dedicata alla nuova Miss America: una supereroina lesbica e latina, nata in una famiglia composta da due mamme. E la serie dovrebbe essere ospitata dal canale Disney+, alla faccia di chi pensa che questi temi non siano adatti ad un pubblico giovane.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-H5Z9z3_osdc/XXIpPYl8hXI/AAAAAAAAtuc/rdNo8x8OnZwr5vPkJrUYEjV_GeTwV83qgCLcBGAs/s1600/america-chavezarticlestorylargepng.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="1024" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-H5Z9z3_osdc/XXIpPYl8hXI/AAAAAAAAtuc/rdNo8x8OnZwr5vPkJrUYEjV_GeTwV83qgCLcBGAs/s400/america-chavezarticlestorylargepng.jpeg" width="400" /></a></div>
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Non ci vuole un genio per capire che alla MARVEL stanno pensando a qualcosa che possa fare concorrenza all'imminente serie TV di Batwoman, la più iconica supereroina lesbica della DC Comics... E questo la dice lunga su quella che è la situazione REALE, a discapito di chi "gioisce" per le dichiarazioni di Joel Schumacher su Batman e Robin (che comunque lasciano quello che trovano, visto che si parla di un regista che si è limitato a dirigere due film con questi personaggi più di vent'anni fa). Magari, se il punto focale di questi articoli era l'omosessulità dei supereroi, sarebbe stato interessante chiedere un'opinione anche della regista Chloé Zhao (classe 1982, che vedete sotto), che la MARVEL ha ingaggiato per dirigere il film THE ETERNALS.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9rYTVFp0KLk/XXIqzE35RNI/AAAAAAAAtuo/dicsVeEl51MdLwDqrAQSF4wG9zZheL9HQCLcBGAs/s1600/Chloezhao.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="994" data-original-width="800" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-9rYTVFp0KLk/XXIqzE35RNI/AAAAAAAAtuo/dicsVeEl51MdLwDqrAQSF4wG9zZheL9HQCLcBGAs/s320/Chloezhao.jpg" width="257" /></a></div>
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Infatti in questo film è stata confermata la presenza, per la prima volta in un film di supereroi, di protagonisti dichiaratamente omosessuali. Ovviamente non si sa ancora in che termini la questione verrà affrontata, ma considerando che per aggiornare il franchise si è ritenuto opportuno modificare anche il genere, l'etnia e il presunto orientamento di alcuni personaggi dei fumetti originali (e di questo sicuramente tornerò a parlare), probabilmente sarà una produzione da tenere d'occhio.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VJhL3-ubFgs/XXIrZnnOgLI/AAAAAAAAtuw/0cJ8zOGWz94EyjQMftNKr0zQT-v7XJ3ugCLcBGAs/s1600/69005098_690281104717125_8204682373510463488_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="768" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-VJhL3-ubFgs/XXIrZnnOgLI/AAAAAAAAtuw/0cJ8zOGWz94EyjQMftNKr0zQT-v7XJ3ugCLcBGAs/s400/69005098_690281104717125_8204682373510463488_n.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-s74vZO1-pbg/XXIrehagXsI/AAAAAAAAtu0/ntR78XnyPsIG3LoAX9tBuQUaErCU9c4SgCLcBGAs/s1600/69011840_690280974717138_7548764335389016064_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="592" data-original-width="900" height="262" src="https://1.bp.blogspot.com/-s74vZO1-pbg/XXIrehagXsI/AAAAAAAAtu0/ntR78XnyPsIG3LoAX9tBuQUaErCU9c4SgCLcBGAs/s400/69011840_690280974717138_7548764335389016064_n.jpg" width="400" /></a></div>
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Tuttavia, com'era prevededibile, negli "approfondimenti" legati alle dichiarazioni di Joel Schumacher su Batman e Robin non è stata dedicata neanche una postilla a proposito della situazione ATTUALE, limitandosi a citarlo a proposito di due film che ha girato nel 1995 e nel 1997. Penso che sia abbastanza indicativo sotto molti punti di vista. Soprattutto se l'intezione era quella di filtrare il messaggio per "rassicurare" un certo tipo di pubblico.<br />
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Così come è stata abbastanza indicativa la polemica nata attorno ad alcune dichiarazioni dell'attore Toni Servillo, che ha presentato al Festival di Venezia il primo film diretto dal fumettista Igor Tuveri (in arte Igort) e tratto dal suo romanzo grafico<b> 5 É IL NUMERO PERFETTO.</b> Durante un'intervista al sito di Repubblica assieme a Valeria Golino (che si è ben guardata dal ricordare che la sua esperienza con i "cinecomics" è iniziata con IL RAGAZZO INVISIBILE), Toni Servillo ha voluto precisare che questo film è tratto da una graphic novel e non da un fumetto, e che quindi da una parte ci sono fumetti di basso livello (e tanto per cambiare, ha citato Topolino e Paperino) da cui il cinema farebbe meglio a stare alla larga, e dall'altra ci sono graphic novel. L'intervista potete ascoltarla <a href="https://video.repubblica.it/dossier/venezia-76-mostra-cinematografica/5-e-il-numero-perfetto-il-film-di-igort-con-golino-e-servillo-un-mondo-noir-fatto-di-bastardi/342491/343081" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>. </div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-foKMYbpr-Is/XXIvk97qSGI/AAAAAAAAtvE/4iYSbbEyd78SXC_74tV20A9xtCQX8x05gCLcBGAs/s1600/locandina.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="420" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-foKMYbpr-Is/XXIvk97qSGI/AAAAAAAAtvE/4iYSbbEyd78SXC_74tV20A9xtCQX8x05gCLcBGAs/s400/locandina.jpg" width="280" /></a></div>
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Ancora non possiamo sapere se l'esperienza di Igort in Italia avrà lo stesso successo di quella che ha avuto Frank Miller negli USA, però a quanto pare le dichiarazioni di Toni Servillo hanno indisposto parecchi appassionati italiani di fumetti, che ovviamente l'hanno presa sul personale. Il punto, però, è che al netto dei pareri soggettivi e della qualità del singolo prodotto, Toni Servillo probabilmnte ha toccato dei nervi scoperti. Nel senso che, obbiettivamente, con gli anni le scelte degli editori italiani in fatto di fumetti "popolari" (quelli pensati per un vasto pubblico, e che pertanto devono scendere a molti compromessi) e quelle di chi si è concentrato sui fumetti d'autore (che lasciano maggiore libertà creativa, e rivolgendosi a un pubblico più selezionato hanno meno vincoli) si sono differenziate in maniera sempre più evidente. Portando alla situazione attuale, e al fatto che c'è chi pensa che i "fumetti" siano una cosa e le "graphic novel" un'altra. Tant'è che in edicola, attualmente, non c'è niente di paragonabile a Corto Maltese, o ad ad altre produzioni di un certo tipo, che erano ben presenti in edicola fino agli anni Ottanta.<br />
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Però le cose non vanno così dappertutto. <br />
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Negli USA, ad esempio, la situazione è molto più sfumata. Tant'è che il già citato Frank Miller propose il suo noir SIN CITY in una confezione mainstream, e poi ne trasse i due film cult che hanno apprezzato anche quelli che non hanno mai letto il fumetto originale (e lo stesso è accaduto con 300). Questo, con i fumetti di Igort, non avviene.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pogory3J7YY/XXIyKL51_LI/AAAAAAAAtvQ/MWRP9BdvasABipJnFUR-qExVHinBYpUTwCLcBGAs/s1600/1_92dc43d6-acfd-474d-b958-4b5ee31b6a0e_spo_2000x.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1090" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-pogory3J7YY/XXIyKL51_LI/AAAAAAAAtvQ/MWRP9BdvasABipJnFUR-qExVHinBYpUTwCLcBGAs/s400/1_92dc43d6-acfd-474d-b958-4b5ee31b6a0e_spo_2000x.jpg" width="272" /></a></div>
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E se volessimo fare un paragone relativo al momento attuale, direi che sarebbe molto interessante sottolineare che nello speciale che la MARVEL ha realizzato per celebrare i suoi primi 80 anni c'è stato spazio anche per una storia in cui Tempesta degli X-Men salva una bambina che sta attraversando il Mediterraneo, in modo che poi possa arrivare sana e salva a Riace...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-X2sCeP1-sL4/XXIz0siWGkI/AAAAAAAAtvc/cJ11ePGTlNwOyacsE4Yzd9sUbUc_op0xQCLcBGAs/s1600/marvel-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1044" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-X2sCeP1-sL4/XXIz0siWGkI/AAAAAAAAtvc/cJ11ePGTlNwOyacsE4Yzd9sUbUc_op0xQCLcBGAs/s400/marvel-1.jpg" width="260" /></a></div>
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Attualmente quante sono le possibilità che un fumetto italiano "popolare" possa toccare anche solo lontamente il tema degli sbarchi nel Mediterraneo, che pure dalle nostri parti continua ad essere uno degli argomenti più caldi degli ultimi anni? Sono cose che fanno riflettere. In compenso, la scorsa settimana, Topolino non ha potuto fare a meno di puntare di nuovo su una copertina dedicata alla promozione calcistica... <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6T2nZQOauvk/XXI1NV-6nKI/AAAAAAAAtvo/D9j_CkbuLx0WQZQ3oPF8IzW3Typ2BdI8QCLcBGAs/s1600/1WTOPO33270.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="740" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-6T2nZQOauvk/XXI1NV-6nKI/AAAAAAAAtvo/D9j_CkbuLx0WQZQ3oPF8IzW3Typ2BdI8QCLcBGAs/s400/1WTOPO33270.jpg" width="295" /></a></div>
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Sperando che non sia l'inizio di una nuova fase di totale sottomissione alle logiche commerciali dettate dalla promozione degli album di figurine Panini dei calciatori (che tanti danni hanno già provocato al settimanale), non ho potuto fare a meno di notare che, per una singolare coincidenza, la stessa settimana anche Le Journal de Mickey ha dedicato la copertina ai nipoti di Paperino... Che però erano alle prese con degli yo-yo... E anche questo mi ha fatto riflettere, visto che i campionati di calcio partono in Francia come in Italia, e anche in Francia il calcio è uno sport molto amato...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-HcW_lo1Dros/XXI2TEaaV-I/AAAAAAAAtvw/FVxxZNo_Xj8votYZGmuBqntKyMi3EgzegCLcBGAs/s1600/190828101959662105.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="689" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-HcW_lo1Dros/XXI2TEaaV-I/AAAAAAAAtvw/FVxxZNo_Xj8votYZGmuBqntKyMi3EgzegCLcBGAs/s400/190828101959662105.jpg" width="305" /></a></div>
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Comunque, tornando a bomba, anche se alla MARVEL ultimamente si è adottata una politica perlomeno AMBIGUA quando qualcuno prova a criticare l'attuale Governo statunitense (proprio nello speciale di cui sopra è stato eliminato un intervento del pluripremiato autore Art Spiegelman, perchè paragonava il Presidente Trump al Teschio Rosso), per via degli ingombranti legami dell'azionista di maggioranza della MARVEL con il Presidente Trump (legami di cui in questo BLOG parlo da anni, anche evidenziandone i risvolti più imbarazzanti, e se non ci credete <a href="https://lightelf.blogspot.com/2018/08/dietro-le-quinte.html?fbclid=IwAR26ozlkpRssKTIFhQmqdO_uMtqXI713LZyxpbH6aWR1wj8rlZOjDov8kKg" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), la situazione non è paragonabile a quella italiana. Perchè nonostante tutto la MARVEL, così come la DC e le altre case editrici che negli USA sono considerate mainstream, per vie traverse non mancano mai di prendere spunto da temi scottanti ed eticamente sensibili... Col risultato che, pur essendo i fumetti MARVEL (e DC) meno liberi di esporsi rispetto a qualche anno fa, restano comunque anni luce avanti rispetto ai corrispettivi italiani... E comunque, se da una parte MARVEL e DC risultano più vincolate, dall'altra con il loro atteggiamento stanno favorendo l'emancipazione della concorrenza, che sta iniziando ad osare cose che fino a qualche anno fa nessuno avrebbe mai ritenuto possibili... E di questo, sicuramente, tornerò a parlare in futuro... Non foss'altro per la quantità di peni maschili e di sesso gay ESPLICITO che sta iniziando a comparire nei fumetti della IMAGE (prego notare la tavola qui sotto)... E badate che parliamo di fumetti fantasy che NON sono prettamente erotici...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mIxUb9oqb7A/XXJSxd0xzTI/AAAAAAAAtv8/vqn17QS5E00peOEl2tsqttFUeLy-C239ACLcBGAs/s1600/imaget.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="997" data-original-width="646" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-mIxUb9oqb7A/XXJSxd0xzTI/AAAAAAAAtv8/vqn17QS5E00peOEl2tsqttFUeLy-C239ACLcBGAs/s400/imaget.jpg" width="257" /></a></div>
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Mentre gli autori che vengono scartati da MARVEL e DC all'ultimo momento per i loro contenuti, ritenuti troppo "forti", trovano comunque delle sponde altrove... Come nel caso della serie SECOND COMING, che parla della partnership fra il supereroe Sun-Man e Gesù Cristo. Rinnegata dalla DC Comics dopo che era già stata annunciata sotto l'etichetta Vertigo, è stata poi pubblicata dalla giovane Ahoy Comics...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xPZNGHRSQm4/XXJcCGpbs1I/AAAAAAAAtwI/0gNfbBCDHTcaRjb9j-X512rC4CcolIhYwCLcBGAs/s1600/second-coming-18988.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1223" data-original-width="864" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-xPZNGHRSQm4/XXJcCGpbs1I/AAAAAAAAtwI/0gNfbBCDHTcaRjb9j-X512rC4CcolIhYwCLcBGAs/s400/second-coming-18988.jpg" width="282" /></a></div>
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Quanti fumetti italiani mainstream (e non solo) oserebbero tanto? In edicola, magari? Quindi, in conclusione, anche se teoricamente Toni Servillo non ha ragione (e infatti ha ritrattato, e per sapere come potete <a href="https://www.fumettologica.it/2019/09/toni-servillo-graphic-novel-fumetto/" target="_blank">CLICCARE QUI</a>), bisogna prendere atto che in un certo senso ha saputo inquadrare la situazione molto meglio di tanti sedicenti esperti. Nella misura in cui dice che dalle nostre parti, ora come ora, c'è un fumetto - quello delle graphic novel - che prova ad affrancarsi dagli stereotipi e dai pregiudizi che hanno accompagnato il linguaggio del fumetto nel nostro Paese, mentre ce n'è un altro che fa ancora mota fatica ad emanciparsi. Anche perchè, aggiungo io, continua a puntare sul suo pubblico storico, che ha imparato ad "amarlo" anche per via di quegli stereotipi e quei pregiudizi, che erano un po' il riflesso dello scenario culturale e sociale in cui sono cresciute le vecchie generazioni. Il problema è che, anno dopo anno, il pubblico storico rischia sempre più di diventare l'unico pubblico disponibile in Italia... Con tutta una serie di conseguenze a catena che è facile immaginare...<br />
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E anche verificare.<br />
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Alla prossima!Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-4709908954611923482019-08-14T07:08:00.002+01:002019-08-14T07:41:49.322+01:00UNA LUCCA TROPPO GENDER?Ciao a tutti, come va?<br />
Con l'avanzare dell'estate, come da copione, cominciano a trapelare le prime indiscrezioni sul programma e sui contenuti di LUCCA COMICS & GAMES, e - come forse saprete anche voi - quest'anno il fronte delle polemiche si preannuncia già interessante e ricco di spunti di riflessione. Perlomeno a giudicare dal botta e risposta che c'è stato la scorsa settimana dalle parti del Comune di Lucca, durante la seduta congiunta delle Commissioni partecipate e cultura, dove erano
presenti anche i vertici di Lucca Crea per parlare dell'edizione 2019 di
Lucca Comics & Games. Perchè l'ente che organizza la manifestazione ha dovuto presentare il suo programma in Comune? Perchè, nel caso non lo sapeste, la più grande manifestazione italiana dedicata all'immaginario POP è gestita a monte dal Comune che la ospita, attraverso una partecipata.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XeQGTuYIgYU/XVKJPd9a__I/AAAAAAAAtqI/QUossR3pzksGS8K7mMyzgTy4R6_Lwb1xQCLcBGAs/s1600/i-primi-dettagli-su-lucca-comics-games-2019.jpg.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1120" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-XeQGTuYIgYU/XVKJPd9a__I/AAAAAAAAtqI/QUossR3pzksGS8K7mMyzgTy4R6_Lwb1xQCLcBGAs/s400/i-primi-dettagli-su-lucca-comics-games-2019.jpg.png" width="280" /></a></div>
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Tutte le più grandi manifestazioni mondiali, con cui ogni anno Lucca prova a competere, sono gestite da società messe in piedi da appassionati, che con gli anni hanno saputo trasformare degli eventi di portata locale in eventi di interesse globale. É così per le grandi manifestazioni statunitensi e giapponesi, e per buona parte di quelle europee. L'unica, parziale, eccezione è rappresentata da <span class="LrzXr"> Angoulême, dove il Festival è gestito da una S.r.L. che deve collaborare col Comune, ma che ne resta indipendente, anche a livello di contabilità (tant'è che gli scontri fra la S.r.L e il Comune non sono mai mancati). Ho parlato più nel dettaglio di questa situazione in diverse occasioni (ad esempio <a href="http://lightelf.blogspot.com/2014/10/chi-ce-dietro.html?fbclid=IwAR0avanOhxSJfQcYnvhkNpniQNRbq_B809YRwtwv2vgIEtKoSoXTW5bqwKQ" target="_blank">QUI</a> e <a href="http://lightelf.blogspot.com/2015/10/lucchetti-lucca.html?fbclid=IwAR084_nhXETrdg3lHWhO5Kb72uGW-5ktq8EIkOzoya6ThvZ_bnFx8GJhSJU" target="_blank">QUI</a>). In realtà, per dire le cose come stanno, bisognerebbe ricordare che quando il Salone del Fumetto arrivò a Lucca era gestito da un'associazione di appassionati. Infatti è stata una delle più antiche manifestazioni di questo tipo (naque nel 1966) e solo nel 1968, per gestirla in maniera più formale, chi la organizzava costituì l'associazione IMMAGINE (il logo lo vedete sulla copertina del catalogo realizzato per i primi trent'anni della manifestazione). Quindi, per i primi due anni, l'evento era stato organizzato addirittura da un gruppo informale...</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nWlYQIz4Rxc/XVKMQvV9luI/AAAAAAAAtqU/Nm6IX3SvuXwyqg8v3WDTTqCesFXDWMHjQCLcBGAs/s1600/scan-2016-047-Trentanni-di-cartooning-da-Bordighera-e-Roma-Salone-Internazionale-dei-Comics-Immagine-1995-afnews.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="892" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-nWlYQIz4Rxc/XVKMQvV9luI/AAAAAAAAtqU/Nm6IX3SvuXwyqg8v3WDTTqCesFXDWMHjQCLcBGAs/s400/scan-2016-047-Trentanni-di-cartooning-da-Bordighera-e-Roma-Salone-Internazionale-dei-Comics-Immagine-1995-afnews.jpg" width="296" /></a></div>
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<span class="LrzXr">IMMAGINE era presieduta da Rinaldo Traini (che è morto lo scorso 4 giugno, alla bella età di 88 anni). Rinaldo Traini non era proprio l'ultimo dei nerd, e infatti arrivò a IMMAGINE dopo che </span><span class="LrzXr">- nel 1960 - venne incaricato, dall'Istituto di Pedagogia dell'<a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sapienza_-_Universit%C3%A0_di_Roma" title="Sapienza - Università di Roma">Università di Roma</a>, di creare un <i>Archivio Internazionale della Stampa a Fumetti</i>. Dopodichè, dal 1965, divenne anche un apprezzato editore, con la casa editrice Comic Art. Fatto sta che, alla fine degli anni Ottanta, il Comune sembrò finire i finanziamenti, tant'è che l'edizione del 1988 saltò, e dal 1989 fu necessario costituire una nuova realtà: </span><span class="LrzXr">l' Ente autonomo Max Massimino Garnier (un nome scelto in memoria di un cartoonist molto popolare per i suoi fumetti e, soprattutto, per i personaggi che aveva creato per vari caroselli televisivi assieme a Paul Campani). </span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZvYOUuv2fDk/XVKPK17EmOI/AAAAAAAAtqg/5wPerLLT1eUtRE6TR__WpoiPOvODj0i_gCLcBGAs/s1600/Campani_800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="424" data-original-width="848" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZvYOUuv2fDk/XVKPK17EmOI/AAAAAAAAtqg/5wPerLLT1eUtRE6TR__WpoiPOvODj0i_gCLcBGAs/s400/Campani_800.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">Questo ente raccoglieva anche diverse amministrazioni comunali, tra cui quella di Lucca, e in questo modo fu possibile proseguire la manifestazione, e trovare i fondi necessari per qualche altro anno. Fino a quando, nonostante la crescente popolarità dell'evento, il Comune disse che non riusciva comunque a finanziare la manifestazione tramite l'Ente. Nel 1994, dopo che il Comune fece ritardare di un giorno l'inizio della manifestazione, per via di una serie di mancati controlli, IMMAGINE pensò che la misura fosse colma, e decise di lasciare l'Ente e di concentrarsi sull'organizzazione di manifestazioni simili a Roma, a partire da Expocartoon (che però fece una brutta fine, facendo fallire Rinaldo Traini e mandandolo in depressione, ma questa è un'altra storia). Gradualmente l'Ente venne fagocitatò dal Comune e si trasformo in una partecipata alle sue dirette dipendenze nel 2000, quella che adesso si chiama Lucca Crea. E casualmente, da quel momento in poi, i finanziamenti non sono mai mancati e l'evento si è trasformato nella gigantesca sagra POP che conosciamo oggi.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1m2IMRmLojs/XVKQrKx_XBI/AAAAAAAAtqs/DT9OFyGDabw7_LsESVPfjTDCM3nEtlsVwCLcBGAs/s1600/lucca-comics-2018-padiglioni-salone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="1000" height="160" src="https://1.bp.blogspot.com/-1m2IMRmLojs/XVKQrKx_XBI/AAAAAAAAtqs/DT9OFyGDabw7_LsESVPfjTDCM3nEtlsVwCLcBGAs/s400/lucca-comics-2018-padiglioni-salone.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">A pensare male verrebbe persino la tentazione di ipotizzare che, quando il Comune ha iniziato a fiutare i benefici che sarebbero derivati dalla sua diretta gestione dell'evento, abbia cercato deliberatamente di estromettere chi l'aveva ideata (e magari non era interessato a puntare sui suoi risvolti più turistici/folkloristici/commerciali). Ovviamente non sapremo mai dove sta la verità (anche se all'epoca le allusioni al riguardo, sulle riviste e sulle fanzine, furono molteplici), ma sicuramente quello che sappiamo è che l'organizzazione della manifestazione, oggi, è una diretta emanazione del Comune e delle sue dinamiche interne... E che quindi deve rispondere delle sue scelte anche in sedi che, generalmente, sono del tutto estranee a chi organizza manifestazioni di questo tipo. Questa anomalia è diventata particolarmente evidente proprio la scorsa settimana, per l'appunto, quando Lucca Crea - dopo avere esposto il programma - ha dovuto rendere conto ai consiglieri dell'opposizione di uno spettacolo teatrale ispirato al romanzo grafico Cinzia, di Leo Ortolani... Che ha avuto un grande successo di pubblico e critica, e che racconta l'esperienza di vita della transessuale più famosa del fumetto italiano (anche perchè è nata sulle pagine del popolarissimo RAT-MAN).</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-coDzLJnnNik/XVKTr8TWL1I/AAAAAAAAtq4/oO2jQSEkWUE-WekSCqkjC0yligXhW18oQCLcBGAs/s1600/Cinzia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="663" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-coDzLJnnNik/XVKTr8TWL1I/AAAAAAAAtq4/oO2jQSEkWUE-WekSCqkjC0yligXhW18oQCLcBGAs/s400/Cinzia.jpg" width="276" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">In realtà dovrebbe trattarsi di un musical, e a quanto pare Leo Ortolani aveva detto di avere pensato a questo fumetto come ad un musical anche in tempi non sospetti (<a href="https://www.mangaforever.net/574392/intervista-a-leo-ortolani-un-musical-su-cinzia-sarebbe-bello-nerd-show-2019" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Fatto sta che, come ampiamente riportato dalla stampa nazionale e dagli spazi dedicati al fumetto, nel Comune di Lucca qualcuno ha invocato - di nuovo - lo spauracchio della "deriva gender", e qualcun altro ha anche avuto da ridire sul fatto che, fra tanti temi legati alle sfaccettature del concetto di "umanità" (che dovrebbe essere il filo rosso di questa edizione, intitolata BECOMING HUMAN) si sia scelto di dare spazio propro a questo. Alludendo, in maniera neanche tanto velata, ad una presunta faziosità della manifestazione (e del Comune), e al pericolo insito nello sdoganare certi argomenti con leggerezza... Comunque, se volete maggiori dettagli, potete <a href="https://www.luccaindiretta.it/primo-piano/item/147272-comics-chiesta-commissione-su-campo-ballilla-polemiche-sulle-tematiche-di-genere.html?fbclid=IwAR2bbhpCI4nh_7BxckTfcjX1iiGBa2x0BgK_vsc1QZzQKqqiF09ojjVNLiE" target="_blank">CLICCARE QUI</a>. Fatto sta che il direttore generale </span><span class="LrzXr">Emanuele Vietina e il presidente di Lucca Crea Mario Pardini (foto sotto), non erano - evidentemente - nella posizione di difendere a spada tratta la legittimità delle loro scelte, o di rispondere per le rime, e si sono limitati a rassicurare i presenti sulle loro buone intenzioni e sul fatto che - in realtà - l'impatto del musical sarà del tutto irrilevante e marginale...</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PfqMeops3Us/XVKb98pk-BI/AAAAAAAAtrE/U7aYqn3CU0oqyFyDB7RxAfFZpaupqNpxQCLcBGAs/s1600/Pardini-Vietina2-1024x993.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="993" data-original-width="1024" height="387" src="https://1.bp.blogspot.com/-PfqMeops3Us/XVKb98pk-BI/AAAAAAAAtrE/U7aYqn3CU0oqyFyDB7RxAfFZpaupqNpxQCLcBGAs/s400/Pardini-Vietina2-1024x993.jpg" width="400" /></a></div>
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">Da notare che, per giustificarsi, Emanuele Vietina ha detto che: </span><br />
<br />
<b>"<i>Quest’anno con l’idea di <b>mettere al centro l’umanità</b>
si è inteso invitare il nostro mondo, a ritrovarsi nei festival,
momenti in cui le persone possono confrontarsi dal vivo, durante una
stagione in cui la cultura poggia prevalentemente sui linguaggi virtuali
e digitali.</i></b><br />
<b><i>In occasione del 500º anniversario della morte di <b>Leonardo da Vinci</b>,
il tema mette al centro la prospettiva postumanista: come l’informatica
e le biotecnologie stanno cambiando la natura umana. Partendo da grandi
riferimenti come Akira, Blade Runner, V per Vendetta, che con la loro
riflessione ci conducevano verso il 2019 prossimo venturo, abbiamo
voluto ampliare il dibattito, e da un immagine che <b>ci invita ad abbracciare la diversità</b>,
prime fra tutte quelle dei media e delle identità che compongono Lucca
Comics & Games, ci è venuto naturale affrontare anche la <b>tematica del non binarismo di genere."</b></i></b><br />
<br />
<span class="LrzXr">E quindi è riuscito a dimostrare che, probabilmente, lui per primo ha le idee un po' confuse.</span><br />
<br />
<span class="LrzXr">Allo stato attuale non sappiamo se l'evento si farà ancora, o se verrà spostato dal Teatro del Giglio (qualche anno fa venne annullato uno spettacolo di Immanuel Casto all'ultimo momento, e proprio per una questione di "contenuti" ritenuti inappropriati per quella location), tuttavia questa vicenda è davvero emblematica. Stendendo un velo pietoso sulle argomentazioni relative alla "teoria gender", e al senso di pericolo legato alla legittimizione "ufficiale" delle tematiche LGBT in un contesto da "sagra popolare" quale è quello di LUCCA COMICS & GAMES, quello che spaventa davvero sono le dinamiche messe in luce da tutta questa vicenda. Nel senso che questo episodio ha dimostrato che, se e quando prova a valorizzare certi contenuti, Lucca Crea rischia costantemente di beccarsi dei richiami e delle tacite accuse "politiche" (con tutta una serie di conseguenze difficili da valutare) da parte di quelli che, in ultima istanza, sono i suoi datori di lavoro. E che, evidentemente, non hanno niente a che fare col mondo del fumetto o con il mondo dell'immaginario pop degli ultimi anni. Anche perchè, se così fosse, saprebbero che le tematiche LGBT sono diventate un elemento imprescindibile della narrativa popolare di oggi, perlomeno a livello internazionale. E non solo per quel che riguarda i fumetti, ma anche nelle serie TV e nelle produzioni animate, dove ormai è difficile tenere il conto dei personaggi LGBT e dei loro coming out (l'ultimo in ordine di tempo, probabilmente, è stato quello di Aqualad nella terza serie animata di Jung Justice)...</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CrERCNesiqE/XVKhEv2axrI/AAAAAAAAtrQ/3cfcpRlqfTsHGBtf8-juTVJo_5dmz4UXgCLcBGAs/s1600/Aquaman-is-Queer-and-Im-loving-it.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="1200" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-CrERCNesiqE/XVKhEv2axrI/AAAAAAAAtrQ/3cfcpRlqfTsHGBtf8-juTVJo_5dmz4UXgCLcBGAs/s400/Aquaman-is-Queer-and-Im-loving-it.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">Il tutto mentre - per la cronaca - i due episodi animati della serie animata di RAT-MAN in cui compare Cinzia non sono mai andati in onda in TV, e sono usciti solo su DVD. E parliamo di una serie che comunque è stata pesantemente "ritoccata" rispetto al fumetto da cui è stata tratta. Anche perchè in caso contrario la RAI non l'avrebbe mai prodotta...</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ag0qCrdkYvY/XVOrDhkjurI/AAAAAAAAtsU/XVUUDW9CkzMkpjToYYM-4Kg-qC4Qej4vwCLcBGAs/s1600/CinziaTV.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="576" data-original-width="768" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-ag0qCrdkYvY/XVOrDhkjurI/AAAAAAAAtsU/XVUUDW9CkzMkpjToYYM-4Kg-qC4Qej4vwCLcBGAs/s320/CinziaTV.jpg" width="320" /></a></div>
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">Ad ogni modo il risvolto più imbarazzante di tutta questa vicenda, forse, sta proprio nel fatto che il fumetto italiano ha ancora pochissimi personaggi LGBT fra cui scegliere chi potrebbe ispirare una qualche iniziativa collaterale... Il che, presumo, abbia favorito Cinzia. Anche se, cercando di analizzare la situazione nel suo insieme, viene anche da chiedersi perchè - per parlare di tematiche LGBT - LUCCA COMICS & GAMES abbia pensato di presentare un musical dedicato a Cinzia Otherside, quando nella manifestazione non è mai stata ospitata una mostra dedicata alla storia del fumetto LGBT o anche solo una misera tavola rotonda dedicata a questo argomento specifico. O anche solo un piccolo LGBT corner in cui raccogliere le pubblicazioni e le presentazioni a tema. Considerando che questo resta l'anno del cinquantennale della rivolta di Stonewall, e il fatto che il tema della manifestazione di quest'anno dovrebbe essere proprio l'inclusività, viene davvero da chiedersi perchè si sia scelto di puntare solo su di un musical dedicato ad un personaggio transessuale, ma non per i motivi esposti dai consiglieri di opposizione del Comune di Lucca. Nel senso che, effettivamente, è un po' sospetto il fatto che di tutto l'universo LGBT l'unica rappresentanza ufficiale in programma, per ora, sia quella fornita dal musical di Cinzia...</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-J6L3fPseKmM/XVKkIa9FLVI/AAAAAAAAtrc/IWiampFX2S4qGnyDiAC2Z-qm2WESF_udQCLcBGAs/s1600/pp-cinzia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="640" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-J6L3fPseKmM/XVKkIa9FLVI/AAAAAAAAtrc/IWiampFX2S4qGnyDiAC2Z-qm2WESF_udQCLcBGAs/s400/pp-cinzia.jpg" width="266" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">Forse perchè si è pensato che la transessualità, tutto sommato, viene considerata meno spiazzante e più "divertente" dell'omosessualità pura e semplice? Magari perchè, a livello più o meno inconscio, viene associato (erroneamente) al mondo colorato e baraccone delle drag queen? Forse perchè un musical resta qualcosa di meno impegnativo e meno serio rispetto ad una presa di posizione più netta e dai risvolti più "culturali", come sarebbe potuta essere l'organizzazione di qualche evento che puntasse l'attenzione sulla dimensione LGBT della manifestazione, che pure esiste? Sono tutte domande che non posso fare a meno di pormi... Anche perchè, mentre a Lucca si discute ancora dei pericoli della teoria gender, la prossima settimana a New York parte la nuova edizione della<a href="https://www.flamecon.org/" target="_blank"> FLAME CON (CLICCATE QUI)</a>, una manifestazione dedicata nello specifico ai risvolti LGBT dei fumetti e dell'immaginario POP...</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qclFlFwvjjw/XVKk6j44_pI/AAAAAAAAtrk/0Dhh-D9LUfw4cEzFU8IksmcwVlj7uIcJwCLcBGAs/s1600/68289361_1318445388317807_2442867270708363264_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-qclFlFwvjjw/XVKk6j44_pI/AAAAAAAAtrk/0Dhh-D9LUfw4cEzFU8IksmcwVlj7uIcJwCLcBGAs/s400/68289361_1318445388317807_2442867270708363264_n.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
I<span class="LrzXr">n buona parte delle principali manifestazioni del mondo, e ne parlo spesso su questo blog, le iniziative e gli incontri a tematica LGBT stanno diventando tante e tali da rendere necessaria la compilazione di guide specifiche con tutti gli eventi e gli ospiti che riguardano questo particolare ambiro. Quindi, a pensarci bene, quello che succede a Lucca assumerebbe dei contorni abbastanza ridicoli, se non fossero così drammatici. Oltretutto, siccome i guai non vengono mai soli, se queste sono le obiezioni che sono emerse in pieno agosto, non è da escludere che la situazione possa peggiorare, visto che quest'anno la manifestazione rischia di sovrapporsi alla prossima campagna elettorale. E se l'ultima volta, in campagna elettorale, c'è stato chi se la prendeva con la Disney solo perchè aveva ventilato l'ipotesi di dare un taglio gay friendly a FROZEN 2, cosa potrebbe accadere se qualcuno decidesse di cogliere la palla al balzo, e di puntare il dito contro il musical di Cinzia a Lucca?</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-75XSsfJOOR4/XVKm8Cxtz8I/AAAAAAAAtrw/TY0bHS9q5Ak4d4q6ENjfGDMc2wpT8FRXgCLcBGAs/s1600/dfdcde8ed83d759ddb656913b762fee3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="464" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-75XSsfJOOR4/XVKm8Cxtz8I/AAAAAAAAtrw/TY0bHS9q5Ak4d4q6ENjfGDMc2wpT8FRXgCLcBGAs/s400/dfdcde8ed83d759ddb656913b762fee3.jpg" width="330" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">Davvero non saprei. Tuttavia sarei portato a pensare che quello che è successo dimostra una volta di più che la situazione è quella che è, e che - in questo caso - non sia proprio possibile affidarsi all'organizzazione di LUCCA COMICS & GAMES per cambiare le cose, anche perchè sono abbastanza sicuro che queste critiche (e tutta l'eco mediatica che hanno avuto) avranno anche delle conseguenze in futuro. Soprattutto se chi gestisce Lucca Crea ha in programma di mantenere la sua posizione a prescindere dal susseguirsi delle amministrazioni comunali della città.</span><br />
<br />
<span class="LrzXr">Quindi, ora più che mai, è evidente che per proporre e organizzare questo tipo di iniziative - e per togliere le castagne dal fuoco a Lucca Crea - l'unica soluzione potrebbe essere quella di mettere insieme un'assiciazione finalizzata alla promozione della cultura LGBT nell'immaginario POP, che poi si prenda la briga di proporre eventi di un certo tipo a LUCCA COMICS & GAMES o altrove.</span><br />
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">Il problema è che gli anni passano, ma all'orizzonte non si vede niente del genere. Non in Italia, perlomeno. E inizio davvero a credere che sia un problema di natura culturale, ancor prima che organizzativo. Senza contare che a causa di alcune dinamiche tipicamente italiane, nell'ambito di queste manifestazioni, l'unico ambito che si sta rivelando favorevole all'emersione di un certo tipo di pubblico rimane quello dei GAMES (e del perchè e del percome ho provato a parlare nel post che trovate <a href="https://lightelf.blogspot.com/2019/04/confronti-primaverili.html?fbclid=IwAR1lQ1RaOmJgvylIbW6enlTDVHVKUUNuWkAL6nVQikW_b8sX2B9S_SVLxTw" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>)...</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FoJQvHIggsI/XVLfAdysKxI/AAAAAAAAtr8/Lj1SxO7wZhAw-ogBGOQCQW4CuuuzDCxEwCLcBGAs/s1600/57029114_1011353209056641_6955242757510135808_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="487" data-original-width="1280" height="151" src="https://1.bp.blogspot.com/-FoJQvHIggsI/XVLfAdysKxI/AAAAAAAAtr8/Lj1SxO7wZhAw-ogBGOQCQW4CuuuzDCxEwCLcBGAs/s400/57029114_1011353209056641_6955242757510135808_o.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<span class="LrzXr">E questa situazione ha delle implicazioni che, purtroppo, non sono molto positive... Visto che, in questo modo (GAMES a parte), la rappresentanza e i contenuti LGBT in questo tipo di manifestazione resta ufficialmente invisibile. E considerando che la capofila delle manifestazioni italiane deve stare attenta a non fare passi falsi, per paura di ritrovarsi di fronte qualche politico che agita lo spauracchio del "gender", è evidente che - in Italia - la promozione di certi temi non arriverà da chi organizza direttamente questo tipo di manifestazione. Tra l'altro in un momento storico in cui TUTTE le minoranze possono essere utilizzate come un potenziale capro espiatorio. </span><br />
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">E a questo proposito, a prescindere dal discorso LGBT, sarà molto interessante verificare quanti eventi nel programma di quest'anno coinvolgeranno in qualche modo le minoranze etniche e religiose, ad esempio. Anche se temo che, giapponesi a parte, saranno ampiamente trascurate.</span><br />
<br />
<span class="LrzXr">Ad ogni modo, se fossi nei panni del Comune di Lucca, più che del musical di Cinzia mi preoccuperei di tutta quella marea di iniziative che la manifestazione mette insieme un po' a caso, </span><br />
<span class="LrzXr">rimandando l'idea di non prendersi troppo sul serio, e soprattutto di non prendere troppo sul serio il mondo del fumetto e i suoi appassionati. Qualche esempio? Le locandine speciali organizzate in occasione della partnership con radio DEEJAY, che adesso è la radio ufficiale della manifestazione... E che ovviamente presentano i conduttori di spicco in versione supereroi... Con conseguenti risultati kitch (in particolare per quel che riguarda personaggi ultrasessantenni che vogliono ancora essere un punto di riferimento per i gggggiovani e non si rassegnano al tempo che passa, come Pasquale Di Molfetta - in arte Linus - che tra l'altro il mese scorso ha dovuto prendersi una pausa proprio a causa degli acciacchi dell'età)...</span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-K3A5snpgE90/XVOkmxW8hAI/AAAAAAAAtsI/YbhE6dGon9cjxp6-Sv5Yp8vjogzesjq-gCLcBGAs/s1600/LC_G_News__Becoming_Human_vs_Becoming_Superheroes_INTERNA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="978" data-original-width="656" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-K3A5snpgE90/XVOkmxW8hAI/AAAAAAAAtsI/YbhE6dGon9cjxp6-Sv5Yp8vjogzesjq-gCLcBGAs/s400/LC_G_News__Becoming_Human_vs_Becoming_Superheroes_INTERNA.jpg" width="267" /></a></div>
<span class="LrzXr"></span><br />
<br />
<span class="LrzXr">Proprio quel genere di iniziative che, nel lungo periodo, non fanno granchè bene al fumetto in generale e allo spirito della manifestazione, che rischia di essere sempre più evento folkloristico e sempre meno iniziativa culturale...</span><br />
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">Morale della favola: questa è la situazione attuale, e tutto considerato non è propriamente incoraggiante. Voi cosa ne pensate?</span><br />
<span class="LrzXr"><br /></span>
<span class="LrzXr">Alla prossima.</span>Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-61370731726053292692019-08-06T10:09:00.001+01:002019-08-06T15:41:45.172+01:00STIMOLI ESTIVI?Ciao a tutti, come va?<br />
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Iniziavo a pensare che questa estate ci saremmo risparmiati la celebrazione dei bei tempi andati che viene ciclicamente portata avanti dalla Gazzetta dello Sport, e invece - a sopresa - mi sono dovuto ricredere. Nel senso che, ormai da diversi anni, il quotidiano utilizza il periodo estivo per proporre delle operazioni incentrate sull'epoca d'oro degli anime giapponesi in Italia, e questa volta ha pensato bene di andare sul sicuro, puntando su due pezzi da novanta come Goldrake e l'Uomo Tigre. Rispettivamente con un modello da costruire in sessanta uscite e con una raccolta di DVD che raccoglie le prime due serie animate in ventinove appuntamenti settimanali... Iniziativa che, tra l'altro, aveva già proposto nel 2012. E questo prova che, probabilmente, stanno iniziando a raschiare il fondo del barile anche loro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-htdIOhSW_mw/XUMboAh7BtI/AAAAAAAAtn4/SxY_kFqipwAaTmHCiiQgqbfm52VLz7mewCLcBGAs/s1600/uomo-tigre-edicola-dvd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="653" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-htdIOhSW_mw/XUMboAh7BtI/AAAAAAAAtn4/SxY_kFqipwAaTmHCiiQgqbfm52VLz7mewCLcBGAs/s400/uomo-tigre-edicola-dvd.jpg" width="271" /></a></div>
<br />
Ogni volta che prendo atto di operazioni come queste non posso fare a meno di pensare che più passa il tempo e più queste operazioni diventano lo specchio di un contesto più ampio, in cui da una parte c'è la generazione degli ex bambini (solo i maschi tra l'altro) degli anni Settanta/Ottanta che viene spremuta all'inverosimile, mentre dall'altra ormai sembrano essere svanite tutte le speranze di riproporre determinate serie nei palinsesti attuali e/o di ricominciare a valutare l'ipotesi di puntare di nuovo sulle serie giapponesi per conquistare i giovani e i giovanissimi, possibilmente con dei nuovi titoli da proporre sul digitale in chiaro.<br />
<br />
La situazione dovrebbe essere ormai chiara a tutti: è dalla seconda metà degli anni Ottanta che le norme della regolamentazione televisiva sono diventate progressivamente più rigide, e impediscono di fatto la riproposta di determinati titoli storici e/o di titoli più recenti con un taglio di un certo tipo. A meno che i contenuti non siano pesantemente censurati, ma dato che al giorno d'oggi sarebbe impossibile sfuggire all'occhio attento degli appassionati si risolve il problema alla radice, non trasmettendo più nuove serie e facendo una drastica selezione di quelle già trasmesse in passato. E così personaggi come Goldrake e l'Uomo Tigre sono diventati un po' il simbolo di un mondo che non c'è più...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p_9mZlt0Pas/XUMdcvTLc3I/AAAAAAAAtoE/d3kXTbYNI6I9vlB_qWFVnygK7aWRvYtiwCLcBGAs/s1600/costruisci-ufo-robot-grendizer-goldrake.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="701" data-original-width="960" height="291" src="https://1.bp.blogspot.com/-p_9mZlt0Pas/XUMdcvTLc3I/AAAAAAAAtoE/d3kXTbYNI6I9vlB_qWFVnygK7aWRvYtiwCLcBGAs/s400/costruisci-ufo-robot-grendizer-goldrake.jpg" width="400" /></a></div>
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E allo stesso tempo sono diventati una fonte di guadagno per chi vuole puntare sugli adulti nostalgici, e possibilmente senza problemi economici, visto che alla fine la raccolta dell'Uomo Tigre costerà 277 euro e il modello di Goldrake (che però sarà alto ben 70 cm) ben 594 euro. Non che ci sia niente di illecito, ma è evidente che questo genere di operazione si rivolge ad un target molto specifico, dato che certi personaggi sono diventati dei perfetti estranei per le nuove generazioni.<br />
<br />
Generazioni che, dal punto di vista dell'animazione giapponese, ormai, si ritrovano con i canali in chiaro che hanno un offerta risicatissima, e perlopiù composta dalle serie più "innoque" trasmesse fra gli anni Ottanta e Novanta. E da qualche serie più recente legata a giochi di carte, videogame e affini. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-rtr09OcPvgU/XUQ7t6fX9DI/AAAAAAAAtoQ/lmulKv95E-QEFklwhdw55Jurl894YdsuACLcBGAs/s1600/26814759_2040176626009259_8358332050091755417_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-rtr09OcPvgU/XUQ7t6fX9DI/AAAAAAAAtoQ/lmulKv95E-QEFklwhdw55Jurl894YdsuACLcBGAs/s400/26814759_2040176626009259_8358332050091755417_n.jpg" width="400" /></a></div>
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E ovviamente non bisogna dimenticare che, per via della regolamentazione attuale, i pochi tentativi di proporre qualcosa di nuovo e potenzialmente appetibile sono stati fatti puntando su fasce orarie inverosimili. Certo è anche vero che il modo con cui i giovani, e giovanissimi, usufruiscono dell'intrattenimento è cambiato rapidamente, e loro per primi preferiscono rivolgersi direttamente a internet, o alle piattaforme come Netflix, in misura crescente. Però è anche vero che determinate passioni si diffondono anche attraverso il coinvolgimento di pubblico occasionale, e non solo rivolgendosi a chi sa già come orientarsi, cosa cercare e quale serie provare.<br />
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Quindi, anche se con modalità profondamente diverse, gli anime hanno abbandonato da tempo il loro ruolo di intrattenimento di massa, per trasformarsi in una passione per una nicchia più o meno ampia di pubblico, composta in buona parte da nostalgici e da chi - in effetti - aveva scoperto queste produzioni quando ancora circolavano sulle emittenti generaliste. E a questo proposito può essere interessante notare che, ad esempio, l'insurrezione popolare che c'è stata contro Netflix a giugno, a proposito del ridoppiaggio di Neos Genesis Evangelion, sia partita proprio da quelli che già conoscevano la serie col doppiaggio storico, visto anche su MTV a partire dal 2000...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UT34SwiRohk/XUQ9KjwAkbI/AAAAAAAAtoc/aUyo-ITYELgjLYK5fHiYo6hhj803wS03QCLcBGAs/s1600/319590.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="227" data-original-width="494" height="183" src="https://1.bp.blogspot.com/-UT34SwiRohk/XUQ9KjwAkbI/AAAAAAAAtoc/aUyo-ITYELgjLYK5fHiYo6hhj803wS03QCLcBGAs/s400/319590.jpg" width="400" /></a></div>
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E questo è un dettaglio interessante, perchè il responsabile del ridopiaggio - Gualtiero Cannarsi - non era esattamente alle prime esperienze, e tutti i suoi voli pindarici durante gli adattamenti dei film di animazione giapponesi distribuiti al cinema dalla Lucky Red (tra cui i classici dello studio Ghibli), non avevano mai suscitato un tale sollevamento popolare. Tant'è che adesso è stato rimosso dal suo incarico su Netflix, ma non da quello presso la Lucky Red (e, se vi può interessare, adesso so per certo che a Netflix hanno chiamato delle persone che hanno lavorato in Mediaset prima del 2000, visto che una di loro - che conosco di persona - mi ha avvisato via messaggio ^__^).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aukATulI5sQ/XURB-nuLPGI/AAAAAAAAto0/mLjDH8lxiAIYypwdzSjsErH26elON06iwCLcBGAs/s1600/gualtiero-cannarsi-la-tomba-delle-lucciole-difende-adattamento-neon-genesis-evangelion-netflix.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="1280" height="201" src="https://1.bp.blogspot.com/-aukATulI5sQ/XURB-nuLPGI/AAAAAAAAto0/mLjDH8lxiAIYypwdzSjsErH26elON06iwCLcBGAs/s400/gualtiero-cannarsi-la-tomba-delle-lucciole-difende-adattamento-neon-genesis-evangelion-netflix.jpg" width="400" /></a></div>
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Ad ogni modo: perchè coni film distribuiti da Lucky Red non era successo tutto questo pandemonio? In primo luogo perchè non c'era la possibilità di confrontarli con doppiaggi precedenti, e in parte perchè - obbiettivamente - il pubblico che segue il cinema di animazione giapponese della Lucky Red è molto meno numeroso di quello che ha conosciuto Neos Genesis Evangelion tramite MTV. E anche questo dovrebbe essere un dettaglio abbastanza indicativo dell'importanza della TV generalista a cui mi riferivo prima. La stessa importanza che, evidentemente, ha avuto nella quasi totale disapprovazione del remake dei Cavalieri dello Zodiaco prodotto da Netflix.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-trqgv88j8MU/XUkzqX1ek4I/AAAAAAAAtpk/eQ7p7Hvoji4dpUyWZfoQDH-SrtGNIM4dQCLcBGAs/s1600/bd3f225f-6830-47a5-a8bc-4c0a01248454-screen-shot-2019-07-17-at-90931-am.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="546" data-original-width="970" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-trqgv88j8MU/XUkzqX1ek4I/AAAAAAAAtpk/eQ7p7Hvoji4dpUyWZfoQDH-SrtGNIM4dQCLcBGAs/s400/bd3f225f-6830-47a5-a8bc-4c0a01248454-screen-shot-2019-07-17-at-90931-am.png" width="400" /></a></div>
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In questo caso, in particolare, penso che sia stato molto evidente il fatto che senza la visione della serie originale da parte di un vasto pubblico - grazie alla trasmissione su diverse reti private - difficilmente le modifiche proposte avrebbero suscitato tanta indignazione. E sicuramente il pubblico non avrebbe avuto modo di notare l'eliminazione di tutte le sottotrame "queer" che caratterizzavano la serie originale, tanto da arrivare al punto di cambiare il sesso ad uno dei protagonisti principali, e solo perchè non si presentava come un maschio nel senso canonico del termine (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2018/12/trattamenti-diversi.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-smFv65bNMU4/XUk1io_PknI/AAAAAAAAtpw/7D5wbmURxgcxXvcRrsCg_PjhnfxJuY1IwCLcBGAs/s1600/saint-seiya-hyoga-shun.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="361" data-original-width="560" height="257" src="https://1.bp.blogspot.com/-smFv65bNMU4/XUk1io_PknI/AAAAAAAAtpw/7D5wbmURxgcxXvcRrsCg_PjhnfxJuY1IwCLcBGAs/s400/saint-seiya-hyoga-shun.jpg" width="400" /></a></div>
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Quale è stato il contributo di questa serie nella formazione dell'ampio pubblico che ha potuto seguirla grazie alla trasmissione in TV? Quanti giovani telespettatori hanno iniziato ad avere una mentalità più aperta ed inclusiva (o ad avere maggiore autostima, nel caso degli omosessuali in boccio), grazie all'ampia diffusione di questa serie? Quanti hanno potuto affinare i loro gusti con un prodotto di questi tipo? Secondo me varrebbe la pena rifletterci, anche perchè - soprattutto negli ultimi anni - i palinsesti hanno accelerato il loro processo di involuzione.<br />
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La serie Animaniacs, ad esempio, negli anni Novanta era trasmessa nella fascia preserale della RAI, mentre in questi giorni viene trasmessa alle 2.00 di notte su Italia Uno... Forse perchè siamo arrivati al punto in cui persino una serie di questo tipo può essere ritenuta poco adatta ad altre fasce orarie? Magari anche a causa di un titolo che, al giorno d'oggi, può essere considerato troppo allusivo dalle masse di analfabeti funzionali che i canali generalisti cercano di corteggiare? O magari perchè, pur essendo un cartone "umoristico" è ritenuto troppo intelligente e "sottile" per gli standard dei bambini attuali?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-d2X35bHTcRY/XUQ-nMW54sI/AAAAAAAAtoo/law9JSviUgobx17fy8Fopq-QQwpoBRvwACLcBGAs/s1600/1542270357_enhanced-buzz-22760-1372109740-9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="590" data-original-width="1050" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-d2X35bHTcRY/XUQ-nMW54sI/AAAAAAAAtoo/law9JSviUgobx17fy8Fopq-QQwpoBRvwACLcBGAs/s400/1542270357_enhanced-buzz-22760-1372109740-9.jpg" width="400" /></a></div>
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Davvero non saprei, però - a proposito di intelligenza - può essere interessante uno studio che è stato pubblicato di recente sul sito dell'<a href="https://www.aeaweb.org/articles?id=10.1257/aer.20150958" target="_blank">American Economic Association</a>. Se vi interessa lo potete scaricare <a href="https://pubs.aeaweb.org/doi/pdfplus/10.1257/aer.20150958" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>. Molto in sintesi si deduce che la qualità calante del servizio televisivo italiano - trascinato al ribasso dalle TV commerciali - ha determinato un abbassamento generale del livello cognitivo del pubblico che ne fa uso abitualmente. In particolare per quel che riguarda il pubblico che ne fa uso fin dalla più tenera età.<br />
<br />
In realtà lo studio mette in relazione una programmazione in grado di abbassare il livello cognitivo del pubblico, e il suo senso critico, con la strumentalizzazione politica della televisione commerciale. Tuttavia penso che sia interessante notare che, dai dati esposti nelle tabelle, si intuisce che il processo di indebolimento cognitivo, in particolare nella fascia di pubblico che adesso ha meno di dieci anni e in quella compresa fra i 10 e i 24, coincide con la progressiva sparizione di un certo tipo di animazione dai palinsesti televisivi generalisti, e in primo luogo proprio dell'animazione seriale giapponese. A beneficio di una con contenuti molto più poveri ed elementari. Tutta una coincidenza?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6w_X7LpBIX0/XURKkzi7BQI/AAAAAAAAtpA/1afbQJ1Ee_4TkpCzcnBqfWZgLek2A0wMwCLcBGAs/s1600/Childrans-watching-tv.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="745" data-original-width="1000" height="297" src="https://1.bp.blogspot.com/-6w_X7LpBIX0/XURKkzi7BQI/AAAAAAAAtpA/1afbQJ1Ee_4TkpCzcnBqfWZgLek2A0wMwCLcBGAs/s400/Childrans-watching-tv.jpg" width="400" /></a></div>
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In attesa di ulteriori studi su questo argomento, se mai verranno fatti, penso comunque che sia abbastanza evidente che se un certo tipo di intrattenimento finisce per abbassare il livello del pubblico, che a quel punto finirà per assuefarsi ad un certo tipo di contenuto, entrando in un gorgo da cui sarà molto difficile uscire. Anche perchè nel frattempo chi vorrà coltivare i propri interessi su un altro livello cercherà forme di intrattenimento alternative: su internet o sulle piattaforme di ultima generazione, ad esempio. Polirazzando in maniera molto radicale i vari tipi di pubblico. E questo ragionamento si può applicare alle forme di intrattenimento in senso generale, e quindi anche al fumetto. Un contesto in cui, in parte, la TV generalista ha il suo corrispettivo nel circuito delle edicole. Anche perchè, per i motivi di cui sopra, nelle edicole i nostalgici
risultano un target più appetibile rispetto a quello dei giovani lettori
potenziali. Dove per giovani, ben inteso, si intendono gli under 24
effettivi e non i "giovani" in senso lato..<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-0aSGGkRrom0/XURM86WrWrI/AAAAAAAAtpM/H49sh1yUhbcbA_09VAw_gF2W9AYg_JtNQCLcBGAs/s1600/comic-book-club-7504cds.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="432" height="255" src="https://1.bp.blogspot.com/-0aSGGkRrom0/XURM86WrWrI/AAAAAAAAtpM/H49sh1yUhbcbA_09VAw_gF2W9AYg_JtNQCLcBGAs/s400/comic-book-club-7504cds.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Però sarebbe importante notare che, se da una parte è vero che la qualità dell'offerta è diminuita scatenando un gioco al ribasso, è anche vero che a monte c'era comunque un base molto solida di lettori/telespettatori di poche pretese e che apprezzavano già forme di intrattenimento di un certo tipo, vuoi perchè avevano una bassa estrazione culturale, vuoi perchè avevano imparato a raffinare i loro gusti in un'epoca in cui non era pensabile che fumetti e televisione potessero proporre intrattenimento di un certo livello. Un pubblico che, probabilmente, anche quando ha avuto a disposizione animazione e fumetti di un certo tipo, non aveva gli strumenti per andare oltre ad una lettura molto superficiale. E che probabilmente, a conti fatti, non ha risentito più di tanto del cambiamento che si è verificato negli ultimi trent'anni, quando cose come Goldrake e l'Uomo Tigre sono inziati a diventare un tabù televisivo, per intenderci. Anche se, paradossalmente, sono ancora molto ben radicati nell'immaginario collettivo... E chi ha visto la sfilata del carnevale di Follonica quest'anno sa a cosa mi riferisco...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fGzA87QmjD4/XURSV0ZkLrI/AAAAAAAAtpY/C2vyeOew9h0Ja80O_5M0YqXnjVoIdf1ZQCLcBGAs/s1600/51919856_1001828396682956_499774560619909565_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-fGzA87QmjD4/XURSV0ZkLrI/AAAAAAAAtpY/C2vyeOew9h0Ja80O_5M0YqXnjVoIdf1ZQCLcBGAs/s400/51919856_1001828396682956_499774560619909565_n.jpg" width="400" /></a></div>
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Probabilmente ad un certo punto chi gestiva il mondo dell'entertainment italiano per ragazzi si è trovato di fronte a un bivio: o continuare a proporre cose "intelligenti" e stimolanti, indisponendo i poteri forti e chi spingeva per un indebolimento del livello cognitivo medio, oppure cercare di tirare avanti nel modo meno complicato possibile, cercando di portare a casa lo stipendio nel modo meno rischioso e impegnativo possibile. Puntando quindi sul pubblico che non aveva tante pretese: sia su quello "storico". composto dai nostalgici, che su quello che si è formato di recente, assuefacendosi al clima culturale di quest'ultimo periodo. Anche perchè i soldi guadagnati con i prodotti intelligenti e stimolanti valgono quanto quelli guadagnati con i contenuti piatti e inconsistenti.<br />
<br />
E direi che la situazione attuale dimostra quale sia stata la scelta prevalente.<br />
<br />
Poi, a ben guardare, almeno per quel che riguarda l'animazione televisiva, certe tematiche e certi spunti - mi riferisco in particolare ai temi etici e alla questione LGBT - riescono comunque a intrufolarsi anche in molte produzioni statunitensi che hanno contenuti prevalentemente umoristici e/o infantili... Però, ovviamente, non è la stessa cosa. Anche perchè, in un clima di analfabetismo funzionale dilagante, poi non è detto che certi spunti vengano colti, o che vengano colti nel modo giusto.<br />
<br />
E comunque, come si vede in particolare nel caso del fumetto, se per decenni si preferisce andare sul sicuro, ripiegando sui lettori che non richiedono grandi stimoli (o magari sui nostalgici sempre più in là con gli anni), la partita è persa in partenza... Visto che adesso chi vuole leggere un fumetto non lo fa più solo per passare il tempo, dato che di passatempi alternativi e gratuiti ne avrebbe quanti ne vuole, ma lo fa proprio per cercare quel coinvolgimento che magari non trova altrove. Ad esempio nella TV generalista di oggi, con tutti suoi tabù.<br />
<br />
Forse il fumetto italiano avrebbe già la soluzione per tutti i suoi problemi, ma ha troppa paura di utilizzarla perchè a monte è gestito da persone che si sono a loro volta assuefatte al clima generale, senza rendersene nemmeno conto? Chissà...<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-17536918608191135842019-07-26T07:31:00.001+01:002019-07-26T07:31:17.277+01:00ESTATI FREDDINE...Ciao a tutti, come va?<br />
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Una volta l'estate era un periodo abbastanza importante per il mondo del fumetto. I ragazzini che non andavano a scuola, e gli adulti in ferie, avevano più tempo libero da impegnare... Così, spesso e volentieri, cercavano qualche distrazione economica nell'edicola più vicina (anche e soprattutto nelle località in cui trascorrevano le vacanze). Di conseguenza le vendite dei fumetti aumentavano e venivano agganciati sempre nuovi lettori, che magari potevano proseguire la lettura del fumetto conosciuto in vacanza anche nei mesi (o negli anni) successivi. Altri tempi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-DkpDEcI7dZE/XTlSJvUG9vI/AAAAAAAAtjs/fVf4THDedZ0PaMez07kUjWzl5YM5ZiolACLcBGAs/s1600/7129577831_4bb7e5255b_b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="772" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-DkpDEcI7dZE/XTlSJvUG9vI/AAAAAAAAtjs/fVf4THDedZ0PaMez07kUjWzl5YM5ZiolACLcBGAs/s400/7129577831_4bb7e5255b_b.jpg" width="301" /></a></div>
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Un po' perchè con le nuove tecnologie, e i loro metodi di fruizione sempre più capillari, si trovano nuovi passatempi senza che ci sia bisogno di andare in edicola (e senza nemmeno spendere soldi), e un po' perchè - perlomeno negli ultimi vent'anni - il fumetto (soprattutto in alcune nazioni, tipo la nostra) se l'è andata a cercare. E in realtà continua ad andarsela a cercare. E, partendo da alcuni dati di fatto di questo ultimo periodo, non è nemmeno difficile capire perchè le cose continuano ad andare male (e perchè, molto probabilmente, non miglioreranno).<br />
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Per iniziare a fare il punto della situazione, comunque, direi che si potrebbe partire da San Diego, dove - fra i vari annunci dell'International Comic-Con - c'è stato quello relativo agli sviluppi della nuova serie Duck Tales, che si avvia a diventare il perno di un nuovo "universo condiviso" per i reboot di praticamente tutte le serie TV prodotte dalla Disney dagli anni Ottanta in poi... O perlomeno di tutte quelle a base di animali antropomorfi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vjiUeg5cfiQ/XTlWVffTz3I/AAAAAAAAtj4/jWdnsPbovugs18MtiR2-SSPA2MRED1bwACLcBGAs/s1600/67076933_2654779171412330_8807251149674512384_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="626" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-vjiUeg5cfiQ/XTlWVffTz3I/AAAAAAAAtj4/jWdnsPbovugs18MtiR2-SSPA2MRED1bwACLcBGAs/s400/67076933_2654779171412330_8807251149674512384_n.jpg" width="260" /></a></div>
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Questa serie animata, com'era prevedibile, sta diventando un punto di riferimento importante per i giovanissimi di tutto il mondo, e in particolare per quelli che abbandonano le produzioni Disney dedicate ad un pubblico prescolare e cercano avventura, pathos e un umorismo dal taglio caustico e moderno. Un pubblico che, a quanto pare, sta premiando questa serie in termini di ascolti in tutto il mondo. Tantopiù che, per molti rappresentanti delle nuovissime generazioni, il primo contatto con Zio Paperone e soci sta avvenendo proprio tramite questa serie animata. In Italia, come saprete, il settimanale Topolino ha una sua tradizione consolidata - e un suo universo narrativo del tutto indipendente dalle evoluzioni che hanno avuto i personaggi negli USA - e punta molto sul fatto che i genitori italiani restano legati all'immaginario e allo di stile di Topolino, e che quindi faranno conoscere la versione "italiana" dei personaggi Disney ai propri figli PRIMA che questi si imbattano in cose come le nuove Duck Tales... Anche se poi, nel lungo periodo, non è detto che il ricambio generazionale possa essere garantito solo da questo, e da dei personaggi che non hanno più niente a che fare con le loro controparti ufficiali...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VFwv4DpmMZI/XTlbm-t5xDI/AAAAAAAAtkM/QZpt1oGC198uCLzjgzDukZzTeTK9eZS9gCLcBGAs/s1600/DuckTales%2B%25282017%2529%2B1x06%2B-%2BThe%2BHouse%2Bof%2Bthe%2BLucky%2BGander%2521%2BGastone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="396" data-original-width="704" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-VFwv4DpmMZI/XTlbm-t5xDI/AAAAAAAAtkM/QZpt1oGC198uCLzjgzDukZzTeTK9eZS9gCLcBGAs/s400/DuckTales%2B%25282017%2529%2B1x06%2B-%2BThe%2BHouse%2Bof%2Bthe%2BLucky%2BGander%2521%2BGastone.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uSgLOJNVzEg/XTlbmxVtTsI/AAAAAAAAtkQ/hAA9Mf08e6QIUg8gZZAxHKcHcUkzD_tHACLcBGAs/s1600/paperoga-600x300.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="600" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-uSgLOJNVzEg/XTlbmxVtTsI/AAAAAAAAtkQ/hAA9Mf08e6QIUg8gZZAxHKcHcUkzD_tHACLcBGAs/s400/paperoga-600x300.png" width="400" /></a></div>
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Dei personaggi che, anzi, per i gusti di oggi lanciano persino dei segnali ambigui, e non necessariamente nel senso più intrigante del termine.<br />
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Come, ad esempio, si può intuire dalla copertina vagamente frou frou che vedete sotto, e che si trova in edicola proprio in questi giorni... Quale possa essere il senso di una copertina del genere, che probabilmente è la cosa più involontariamente gay che la Panini potesse associare ai personaggi Disney in questo momento, davvero non saprei dirlo. A meno che, ovviamente, invece che di una svista si sia trattato di una sorta di messaggio in codice per sottolineare la vicinanza della casa editrice al mondo gay durante il periodo dei Pride, visto che - allo stato attuale - la casa editrice non può permettersi scelte più esplicite... Nonostante le prese di posizione sempre più gay friendly della Disney americana. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mUGlAsc-iT8/XTlaqezHY6I/AAAAAAAAtkE/AIHoNwjQ4u4dYbYM9sF_B7XlnSlgdStXACLcBGAs/s1600/1WSUDI079_0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="697" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-mUGlAsc-iT8/XTlaqezHY6I/AAAAAAAAtkE/AIHoNwjQ4u4dYbYM9sF_B7XlnSlgdStXACLcBGAs/s400/1WSUDI079_0.jpg" width="278" /></a></div>
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Se l'ammiccamento è involontario o meno non saprei dirlo, però penso qualcosa di ammiccante ci sia...<br />
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Ad ogni modo, al di là di questo, non posso fare a meno di chiedermi perchè questa estate la Panini non abbia pensato di realizzare un bello speciale economico da edicola con le storie delle Duck Tales prodotte dalla IDW (o magari producendone delle proprie), preferendo ripiegare su iniziative commerciali di tutt'altro genere per rilanciarsi e sperare di agguantare un po' di pubblico in più durante l'estate. Come ad esempio il classico mazzo di carte da gioco da collezione e una figure di Topolino in versione astronauta in occasione dell'anniversario dello sbarco sulla luna...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wy3oLNZvuLA/XTlePm5hE9I/AAAAAAAAtkg/OdhtqkhmH9UXNOayv_HMMEc0wupAMfacACLcBGAs/s1600/67168825_3413859585306872_6753515891738017792_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="644" data-original-width="960" height="267" src="https://1.bp.blogspot.com/-wy3oLNZvuLA/XTlePm5hE9I/AAAAAAAAtkg/OdhtqkhmH9UXNOayv_HMMEc0wupAMfacACLcBGAs/s400/67168825_3413859585306872_6753515891738017792_n.jpg" width="400" /></a></div>
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E quest'anno, nel tentativo di sfruttare al meglio l'estate per riagguantare qualche lettore, a Topolino hanno pensato bene di associare una classica storia a puntate con un concorso a premi: Zio Paperone è scomparso, e il mistero si risolverà in cinque numeri di Topolino. Nei primi quattro capitoli verranno dati alcuni indizi e saranno presenti i coupon che, una volta raccolti, permetteranno di parteciparè al concorso a premi... Che ovviamente si rivolge a chi avrà indovinato cosa è successo al papero più ricco del mondo prima che il mistero venga svelato...<br />
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Ora: a voler essere un po' sospettosi tutta questa operazione, e il grande lancio pubblicitario che ha avuto su tutti i media nazionali, fa pensare che effettivamente si sia arrivati ad un momento in cui i classici gadget estivi non bastano più per attirare il pubblico e favorire il ricambio generazionale... E che quindi sia arrivato il momento di tentare nuove strade prima che sia troppo tardi.<br />
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Tant'è che anche se i coupon per partecipare si troveranno solo su Topolino alcuni indizi per risolvere il mistero si troveranno anche in altre testate Disney distribuite in questo periodo (e per la precisione quelle con il logo "MISSIONE Z?ONE" in copertina. E considerando che si tratta anche di collane di ristampe è abbastanza evidente che questa operazione mira soprattutto a rilanciare un po' tutto tutto il parco testate Disney gestito dalla Panini...<br />
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Se tutta l'operazione avrà il successo sperato o meno ce lo dirà il tempo. Però penso che sia indicativo il fatto che dalle parti della Panini si ingegnino sempre per cercare nuove strategie senza mai andare al sodo, e magari lanciare un progetto editoriale che per contenuti, estetica e approccio generale, sia davvero al passo coi tempi, e con i gusti reali dei giovanissimi di oggi. Che senso ha lamentarsi del fatto che il ricambio generazionale è sempre più risicato, se poi si continua a strizzare l'occhio agli ex bambini dei decenni passati? Mistero.<br />
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E, a proposito di mistero, sarebbe anche interessante cercare di capire cosa spinge la Bonelli ad utilizzare l'estate per lanciare delle nuove serie legate a due personaggi storici che erano usciti di scena da diverso tempo... Ovvero Mister No (che non aveva una serie mensile dal 2006) e Magico Vento (che aveva sospeso le pubblicazioni nel 2010), anche se poi il mistero - perlomeno in questo caso - non è poi così difficile da risolvere...<br />
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Mister No e Magico Vento avevano interrotto le pubblicazioni perchè iniziavano a perdere lettori, e in quel periodo la soglia sotto alla quale la casa editrice preferiva non scendere era molto più alta. A distanza di anni qualcuno deve avere pensato che i numeri che facevano le serie in questione non erano poi così disprezabili, soprattutto per gli standard di oggi, e quindi dalle parti della Bonelli devono avere pensato che poteva avere senso provare a riagguantare (e a monetizzare) di nuovo il pubblico che seguiva questi due personaggi in passato. E questo sembra un po' la dichiarazione finale di resa, dopo che anni e anni passati a tentare di lanciare nuovi personaggi, nuovi formati e nuove serie non hanno portato praticamente a nulla (a parte Dragonero, ma si è trattato dell'eccezione che ha confermato la regola). Anche forse il problema era proprio che le suddette novità, a livello di taglio e contenuti, non avevano niente di davvero innovativo...<br />
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Da notare che, in tutto questo revival, nessuno ha ancora pensato di rilanciare Legs Weaver, magari riprendendo i toni scanzonati che aveva la sua testata alle origini e facendole vivere la sua dimensione omosessuale in maniera moderna ed esplicita... E possibilmente sensa le solite connotazioni pessimistiche e drammatiche tipiche degli omosessuali bonelliani...<br />
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In un'epoca in cui le serie televisive non sono più concepibili senza qualche personaggio o qualche sottotrama LGBT, e in cui persino la MARVEL ha annunciato che nei suoi prossimi film di supereroi ci saranno co-protagonisti dichiaratamente LGBT, di tutti personaggi Bonelli con una serie mensile alle spalle probabilmente Legs Weaver sarebbe stata l'unica che avrebbe avuto qualche possibilità di risultare davvero interessante - se ben gestita - per il pubblico di oggi... Però, attualmente, si preferisce farle prendere la muffa fra le pagine di Nathan Never (che la sta trascinando nella sua spirale di progressiva decadenza), dopo aver lavorato alacremente per renderla l'ombra del personaggio che tante simpatie aveva riscosso con la sua testata negli anni Novanta...<br />
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E anche questo direi che è abbastanza indicativo delle proverbiali fette di salame sugli occhi... Anche solo per il fatto che un personaggio Bonelli dichiaratamente gay che ottenesse la sua testata, oggi, godrebbe di tanta e tale pubblicità gratuita da giustificare l'investimento per una miniserie di prova (a patto, però, di non scadere nei soliti stereotipi bonelliani in fatto di omosessuali e tematiche omosessuali). Però, a quanto pare, è molto meglio ripuntare su Magico Vento e Mister No, e nel frattempo tirare su un po' di soldini sicuri con l'ennesima collana di allegati al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport dedicati alle ristampe di Dylan Dog, giusto?<br />
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Non so perchè, ma ho la sensazione che tutte queste operazioni non invertiranno la tendenza in atto... Così come non penso proprio che utilizzare l'ideatore di Martin Mystere per promuovere le iniziative speciali legate al personaggio (che ormai pare essere prossimo alla chiusura della sua storica serie), sia una scelta che possa risultare molto azzeccata... A meno che lo scopo dichiarato non sia quello di spremere fino all'ultima goccia il pubblico affezionato, prima di un epilogo che ormai si profila inevitabile...<br />
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E, a proposito di fette di salame, poche settimane fa è stato ufficializzato il cast del film di Diabolik diretto dai Manetti Bros. <b>Luca Marinelli</b> sarà il protagonista, <b>Miriam Leone</b> sarà Eva Kant mentre <b>Valerio Mastandrea</b> sarà l'Ispettore Ginko. Ora: sicuramente il budget è quello che è, sicuramente si è scelto di puntare su un attore che - oltre ad avere gli occhi chiari e uno sguardo che ricorda molto vagamente quello di Diabolik - ha un po' di seguito in un determinato ambito (dopo la buona prova in Lo chiamavano Jeeg Robot, in cui ha dimostrato di saper gestire anche le scene d'azione), però ho come l'impressione che questo film avrà un retrogusto di braciola di Ostia che non sarà molto funzionale al rilancio del fumetto... Che ha sempre avuto delle atmosfere un po' più ricercate, diciamo...<br />
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Tantopiù che io, oltre che dell'attore che intrepreta il personaggio, mi sarei preoccupato soprattutto di trovare un personal trainer per fargli acquisire il fisico giusto (dato che qui si parla anche di scene girate con calzamaglie molto aderenti, che saranno assolutamente spietate) e delle controfigure adeguate per le scene acrobatiche... Perchè se questi dettagli verranno trascurati è altamente probabile che i contraccolpi saranno devastanti. Il film di Diabolik girato negli anni Sessanta da Mario Bava non aveva molto a che fare col fumetto originale, però il regista ebbe il buon senso di scritturare l'attore John Phillip Law, che aveva la giusta espressività e il "phisique du role" necessario (soprattutto per gli standard estetici del periodo), tant'è che il film divenne un cult a livello internazionale... Anche perchè strizzava molto l'occhio alla cultura pop, e alla pop-art, di quegli anni.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-IP8-C-ckGFg/XTl6SiUKukI/AAAAAAAAtmk/88DfI0vgmpMwjt4BeZZ9NAbyf2JueZ4xwCLcBGAs/s1600/6993fad0ff387d8e6985a01d43904a7e.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="551" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-IP8-C-ckGFg/XTl6SiUKukI/AAAAAAAAtmk/88DfI0vgmpMwjt4BeZZ9NAbyf2JueZ4xwCLcBGAs/s400/6993fad0ff387d8e6985a01d43904a7e.jpg" width="313" /></a></div>
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In realtà, all'inizio, il ruolo sarebbe dovuto andare all'attore Jean Sorel, che forse sarebbe stato persino più adatto, ma il budget era molto alto (200 milioni di lire del 1968) e quando il produttore De Laurentis scelse il regista Mario Bava (per la sua bravura con gli effetti speciali), lui impose il cambio dell'attore.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-JvrxHsWaqak/XTl7RCP4VEI/AAAAAAAAtmw/4bYVI1hgadAye2y-X-VlHuZ6C1ojWkK3gCLcBGAs/s1600/a62d9b4c37625f92efdfcaa4846035bf-sorel-lea-massari.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="537" data-original-width="736" height="291" src="https://1.bp.blogspot.com/-JvrxHsWaqak/XTl7RCP4VEI/AAAAAAAAtmw/4bYVI1hgadAye2y-X-VlHuZ6C1ojWkK3gCLcBGAs/s400/a62d9b4c37625f92efdfcaa4846035bf-sorel-lea-massari.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KkQJAFd3q-k/XTl7RH79HYI/AAAAAAAAtms/djJ9nn6PPp8tg6GsmzK-KywVRPS8rs9LgCLcBGAs/s1600/Vaghestelle-Sorel.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="640" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-KkQJAFd3q-k/XTl7RH79HYI/AAAAAAAAtms/djJ9nn6PPp8tg6GsmzK-KywVRPS8rs9LgCLcBGAs/s400/Vaghestelle-Sorel.png" width="400" /></a></div>
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Del budget del film dei Manetti Bros ancora non si sa molto, a parte che è stato raddoppiato per dare loro modo di ambientare la vicenda a cavallo degli anni Sessanta/Settanta, con tutte le scenografie e i costumi del caso. Però, se tanto mi da tanto, forse poteva sarebbe stato meglio avere un'ambientazione contemporanea (con qualche buon effetto in CG) e investire qualcosa di più nel casting... Anche perchè, al giorno d'oggi, il sex appeal di Diabolik - che fin dagli esordi aveva un nonsochè di ambiguo (con quelle ciglia che sembrano sempre immerse nel rimmel) - dovrebbe essere un elemento importante da valutare... E soprattutto da aggiornare (anche nel senso gay friendly del termine, probabilmente), se non si vuole rischiare di scadere nel ridicolo. E bisognerà vedere se Luca Marinelli sarà all'altezza... Anche perchè, come dicevo prima, un Diabolik credibile, oggi, non può prescindere da un fisico atletico e da una serie di doti che trascendono le semplici capacità recitative...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-r6nFsAdQcM8/XTl88cCvaNI/AAAAAAAAtnA/pKi1xcIEmKM6QZantKtdPqBmq-q1kPNFgCLcBGAs/s1600/luca-marinelli-a-torso-nudo-175753.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="620" data-original-width="413" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-r6nFsAdQcM8/XTl88cCvaNI/AAAAAAAAtnA/pKi1xcIEmKM6QZantKtdPqBmq-q1kPNFgCLcBGAs/s400/luca-marinelli-a-torso-nudo-175753.jpg" width="266" /></a></div>
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Oltretutto, con i film "in costume", il rischio di fare uno scivolone aumenta in maniera esponenziale... Visto in Italia non abbiamo una tradizione cinematografica di questo tipo, con tutto quello che ne consegue in termini di maestranze, recupero di oggetti e mezzi dell'epoca, ricostruzione degli ambienti, degli arredi, ecc. Ad ogni modo anche il dettaglio dell'ambientazione "retrò", e del fatto che la casa editrice abbia approvato (con tanto di collaborazione diretta con i registi) penso che sia abbastanza indicativo. Nel senso che, in un'epoca in cui chi produce film ispirati ai fumetti fa a gara per attualizzare i personaggi più stagionati, e per renderli più appetibili per un pubblico giovane, nel caso di Diabolik si parte già con l'idea di fare qualcosa con un taglio nostalgico, e che probabilmente per il grande pubblico di oggi risulterà anacronistico quanto il fumetto da cui è tratto. E così, se pure potrà risultare gradevole per una parte degli appassionati che lo conoscono già, quasi certamente non convoglierà nuovo pubblico verso le sue testate...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lPVs7-o228s/XTmASr3-4SI/AAAAAAAAtnM/jHVaUjdUhi8AO4JDl_w2MlHffMmsI-KOACLcBGAs/s1600/r-696-giugno-2019-1024x700.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="1024" height="272" src="https://1.bp.blogspot.com/-lPVs7-o228s/XTmASr3-4SI/AAAAAAAAtnM/jHVaUjdUhi8AO4JDl_w2MlHffMmsI-KOACLcBGAs/s400/r-696-giugno-2019-1024x700.jpg" width="400" /></a></div>
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Quindi, se le cose non andranno benissimo, prepariamoci a tutte le lacrime di coccodrillo di rito.<br />
<br />
Ad ogni modo penso che sia interessante notare come il processo di rinnovamento e aggiornamento dei personaggi dei fumetti che provano ad essere rilanciati attraverso un reboot, o magari attraverso serie TV o film per il grande schermo, ormai tenga in massima considerazione anche l'inserimento più o meno importante delle dinamiche sociali proprie dei nostri giorni, tra cui la visibilità e l'importanza di chi appartiene alle minoranze sessuali, etniche e religiose. E, ovviamente, per essere un inserimento riuscito non deve essere stereotipato e deve avere un taglio di un certo tipo, altrimenti l'effetto boomerang è dietro l'angolo. Soprattutto presso il pubblico giovane.<br />
<br />
Mentre nel fumetto italiano (e nei suoi derivati) tutto questo avviene col contagocce e in maniera estremamente goffa, anche perchè quando si tenta di giocare questa carta si finisce quasi sempre per essere influenzati da una serie di sterotipi, pregiudizi e tabù, che finiscono - nel migliore dei casi - a dare a certi personaggi e certi temi un valore prettamente "decorativo".<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NLOTfJFwdkM/XTqaffffMwI/AAAAAAAAtnY/tI8yqSzdfB8EJ9xE38sBT9Y11esbT9DdwCLcBGAs/s1600/CarpentereRania.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="640" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-NLOTfJFwdkM/XTqaffffMwI/AAAAAAAAtnY/tI8yqSzdfB8EJ9xE38sBT9Y11esbT9DdwCLcBGAs/s400/CarpentereRania.png" width="400" /></a></div>
<br />
E a peggiorare il tutto ci pensa la progressiva polarizzazione dell'editoria a fumetti verso i canali di distribuzione più mirati, come le fumetterie e le librerie di varia. Che da una parte sicuramente consente di intercettare un pubblico di appassionati disposti a spendere di più (e facendo guadagnare più soldi nell'immediato), ma che inevitabilmente impedisce al fumetto di rimanere una forma di intrattenimento popolare ed economica. Con la conseguente perdita del grosso del pubblico occasionale... Anche perchè tutte queste fumetterie, nelle località turistiche, non ci sono... Mentre le edicole, anche se stanno diminuendo, sono comunque diffusissime (anche perchè spesso nelle località turistiche si trovano all'interno di bazaar dove si trova un po' di tutto).<br />
<br />
Se la tendenza continuerà ad essere questa cosa succederà da qui a una decina d'anni?<br />
<br />
Staremo a vedere...<br />
<br />
Alla prossima. Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-53582260847296249442019-07-17T09:34:00.002+01:002019-07-18T12:46:58.490+01:00VALUTAZIONI VENTENNALICiao a tutti, come va?<br />
<br />
Oggi vorrei iniziare il post rispondendo ad un anonimo lettore, che ha commentato il mio ultimo intervento:<br />
<br />
<b>"Ciao Valeriano, quando il mese scorso hai ricominciato a postare pensavo
che le cose fossero tornate alla normalità, mi spiace vedere che siamo a
metà di luglio senza nessuno nuovo post. Capisco che per te il blog sia
impegnativo, e che magari noi lettori non ti diamo neppure molta
soddisfazione (e immagino men che meno soldini...) ma ho come
l'impressione che questo momento sia abbastanza importante per il
fumetto gay, sia all'estero che qui da noi (non dovrebbe essere uscito
proprio in questi giorni il primo volume della collana di Samuel Spano?)
e avere le tue impressioni sarebbe davvero gradito."</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-mDPUp_RLl8k/XS4HG1DowEI/AAAAAAAAtgs/14mSqYSK2p8z6ZVb_EEr40uRd96jZHNbQCLcBGAs/s1600/standard_1500x1125_BlondeKidWriting.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="1500" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-mDPUp_RLl8k/XS4HG1DowEI/AAAAAAAAtgs/14mSqYSK2p8z6ZVb_EEr40uRd96jZHNbQCLcBGAs/s400/standard_1500x1125_BlondeKidWriting.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Caro lettore anonimo, in effetti è proprio vero che le ultime settimane sono andato in pausa, ma più che per una questione di impegni (che pure ci sono stati), non nego che è stato necessario prendermi un breve momento di riflessione per capire meglio un po' cose... E fra queste c'era anche dove volevo andare a parare con questo blog, visto che in oltre dieci anni di presenza sul web - in realtà - ha finito per diventare un po' ripetitivo. Quindi volevo davvero capire come trasformarlo in qualcosa di più utile, e magari di più originale, e infatti qualche idea mi sarebbe già venuta... Anche se per ora preferisco non parlarne.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-M18j6tZwphg/XS4KbKu5xDI/AAAAAAAAthA/BwFknIQpUMAsDy_HGPg-ifqtmMFXtji0wCLcBGAs/s1600/remise-des-prix-1080x675.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1080" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-M18j6tZwphg/XS4KbKu5xDI/AAAAAAAAthA/BwFknIQpUMAsDy_HGPg-ifqtmMFXtji0wCLcBGAs/s320/remise-des-prix-1080x675.gif" width="320" /></a></div>
<br />
Fatto sta che mi fa piacere che ci sia (ancora) qualcuno che ci tiene a quello che scrivo, e visto che secondo te sarebbe importante la mia presenza in un momento particolarmente importante per il fumetto gay, non posso certo tirarmi indietro. In realtà, come avrai notato, su questo blog non faccio praticamente mai delle vere e proprie recensioni, e più che altro esprimo riflessioni e provo ad analizzare quello che succede. A volte mi ritrovo a fornire delle risposte alle domande che nessuno pone mai e mi piace anche segnalare quello che succede nel resto del mondo, però rarissimamente entro nel merito di questa o quella storia, a meno che non abbia delle implicazioni che vanno al di là della storia in quanto tale.<br />
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Quindi, anche nel caso del primo volume dell'etichetta Mizar della Cosmo Editoriale (che avevo annunciato parecchio tempo fa), non entrerò nel merito del prodotto in sè, ma visto che mi chiedi un parere ti dirò cosa penso della situazione in generale, e di come si può inquadrare questa operazione in un contesto più ampio.<br />
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Allora: al netto della qualità della proposta, e del fatto che è comunque importante che una casa editrice affermata sia stata disposta ad investire su un'etichetta specifica per i fumetti di questo tipo (cosa che, in effetti, non era mai successa), quello che penso è che - fondamentalmente - tutto questo contribuisca a consolidare un'opinione che si sta facendo largo in me da un po' di tempo a questa parte. E cioè che negli ultimi vent'anni, in Italia, la situazione è rimasta terribilmente uguale a se stessa.<br />
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Ovviamente non intendo uguale in tutto e per tutto: i modi, i tempi e i supporti per fruire dei fumetti a tematica LGBT+ italiani si sono evoluti, ma è un po' come se gli unici percorsi che è possibile percorrere oggi siano gli stessi che hanno lasciato il solco una ventina di anni fa. Ovviamente in versione aggiornata, riveduta e corretta, ma fondamentalmente senza che ci sia stata una reale evoluzione della situazione... E nonostante il fatto che la "coscienza collettiva" della comunità LGBT+ abbia fatto dei notevoli passi avanti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-chpWuOG8gNg/XS4OQpDuW0I/AAAAAAAAthM/xIc8QYbJE0wQoZGkjY9j5bUuucTAyG6qACLcBGAs/s1600/istockphoto-986275538-612x612.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="414" data-original-width="612" height="270" src="https://1.bp.blogspot.com/-chpWuOG8gNg/XS4OQpDuW0I/AAAAAAAAthM/xIc8QYbJE0wQoZGkjY9j5bUuucTAyG6qACLcBGAs/s400/istockphoto-986275538-612x612.jpg" width="400" /></a></div>
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Cercherò di entrare un po' più nello specifico, anche se mi rendo conto che non è proprio semplice da spiegare. Una ventina di anni fa i fumetti italiani che reinterpretavano il genere BOYS LOVE in maniera più o meno originale, realizzati da autrici italiane di belle speranze e variamente talentuose, venivano presentati come una grande novità, e come l'inizio di una vera e propria rivoluzione dell'editoria. Tant'è che ci furono anche dei tentativi di creare delle collane dedicate.<br />
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E oggi, a distanza di vent'anni, siamo ancora qui a parlare di come una casa editrice abbia deciso di inaugurare un marchio specifico per i fumetti LGBT+ prodotti in Italia, partendo da opere che si inseriscono nell'onda lunga del genere BOYS LOVE (possibile che non ce ne siano altri?), e ovviamente realizzate da fumettiste che hanno un certo tipo di sensibilità e un certo tipo di approccio su tutta la questione gay. E badate che non sto esprimendo giudizi sull'opera in quanto tale, ma proprio sul fatto che certe dinamiche sembrano ripetersi in maniera quasi identica. Anche se, ovviamente, questa volta spero che le cose vadano meglio rispetto al passato (dove i flop, in questo senso, sono stati davvero tanti).<br />
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Comunque non si tratta solo di una questione di BOYS LOVE. Vent'anni fa ricordo che fecero molto discutere i personaggi di Matteo ed Enrico, ideati da Massimiliano De Giovanni e Andrea Accardi, e che a suo tempo vennero presentati (e percepiti) come gli apripista dei personaggi gay nel fumetto italiano, che avrebbero inaugurato un nuovo modo di intendere le dinamiche dell'attrazione nel fumetto di casa nostra e via dicendo... Ovviamente con tutto il loro carico di conflitti interiori, situazioni irrisolte e tanti risvolti drammatici (che a me sono sempre sembrati messi un po' a caso, per dare più pathos a una storia un pochetto insipida, ma ovviamente è un parere personale). Anche perchè - secondo una certa scuola di pensiero - se un personaggio gay non è pieno di problemi e conflitti non è interessante, credibile e coinvolgente... <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jvPWuJ_RgTA/XS4alqaDu2I/AAAAAAAAthk/22SVdHhuYQgeK5osD0hwohaS88K535gOgCLcBGAs/s1600/MatteoEnricoIntegrale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="842" data-original-width="600" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-jvPWuJ_RgTA/XS4alqaDu2I/AAAAAAAAthk/22SVdHhuYQgeK5osD0hwohaS88K535gOgCLcBGAs/s400/MatteoEnricoIntegrale.jpg" width="285" /></a></div>
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Ora: al netto del fatto che tutta questa rivoluzione nella rappresentazione della sessualità nei fumetti italiani poi non ci fu, purtroppo, bisogna anche ammettere che negli anni successivi una vera e propria nicchia di mercato per il fumetto a tematica gay prodotto in Italia non si è mai venuta a creare. Anche perchè, in primis, gli editori hanno sempre avuto una certa prudenza e non hanno mai "osato" più di tanto.<br />
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Attualmente i volumi di questo genere che escono ogni anno si contano sulle dita di una mano (o poco più) e quasi sempre rientrano nella categoria dei racconti di formazione e/o dei romanzi grafici con risvolti autobiografici... Quasi come se le storie di Matteo e Enrico avessero aperto le porte solo ad un certo tipo di contenuti... O addirittura ad una vera e propria "scuola bolognese" di autori di fumetti LGBT+ che - in diversa misura - hanno avuto a che fare con Bologna, e che prima o dopo finiscono per ambientare qualche storia proprio a Bologna...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-O2tAIcvRknE/XS4dIYzgVJI/AAAAAAAAth4/taaiOQBT0mkFp7fFcpsnqVv_zge22-nlACLcBGAs/s1600/Un_anno_senza_te_cover.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="789" data-original-width="551" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-O2tAIcvRknE/XS4dIYzgVJI/AAAAAAAAth4/taaiOQBT0mkFp7fFcpsnqVv_zge22-nlACLcBGAs/s320/Un_anno_senza_te_cover.jpg" width="223" /></a></div>
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Quindi, anche se magari si tratta di storie bellissime, alla fine queste opere finiscono per attirare la nicchia di pubblico a cui interessano le tematiche gay all'interno della nicchia di quelli che apprezzano i romanzi grafici di formazione, possibilmente all'interno della nicchia di quelli che sono disposti a spendere soldi per avere una bella edizione da libreria... Quindi non dovrebbe stupire più di tanto il fatto che i fumetti gay realizzati in Italia - negli ultimi vent'anni - non abbiano mai fatto il grande salto e siano rimasti tutto sommato un genere di nicchia nella nicchia nella nicchia, di cui - ad esempio - non si parla più di tanto al di fuori di determinati ambiti. <br />
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Anche in questo caso vorrei precisare che non ho niente contro i romanzi di formazione, le storie di vita vissuta e tutto il resto (anche se non credo che potrei vivere leggendo solo fumetti di quel tipo), però non posso fare a meno di pensare che se in Italia è così difficile pensare di realizzare dei fumetti a tematica gay, e/o con protagonisti gay, che siano svincolati da determinati generi narrativi e da certi tipi di contesti, probabilmente deve esserci qualche blocco psicologico/culturale a monte.<br />
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Forse legato al fatto che gli autori di questi fumetti tendono a prendersi troppo sul serio? Forse perchè finora non ci sono stati esempi validi di fumetti a tematica gay e/o con protagonisti gay che hanno esplorato altri generi (a parte, forse, NINE STONES di Samuel Spano)?<br />
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Davvero non saprei. Fatto sta che a distanza di vent'anni, giusto per confermare parzialmente la mia teoria, Massimiliano De Giovanni ha annunciato che vedrà la luce una nuova storia di Matteo ed Enrico, che sono invecchiati in tempo reale e che adesso - tanto per cambiare - saranno alle prese con una nuova dose di tormenti interiori, visto che ora sono genitori grazie alla maternità surrogata e uno dei due ha scoperto di avere la leucemia... Giusto per non uscire dal tracciato di cui parlavo prima, appunto...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zo43FKStZeY/XS4ngFn2pbI/AAAAAAAAtiM/LwP2thL0u8UgpruVhM6a4xZEqK5gdsEwwCLcBGAs/s1600/64714477_10219886876341382_2442349353487040512_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="687" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-zo43FKStZeY/XS4ngFn2pbI/AAAAAAAAtiM/LwP2thL0u8UgpruVhM6a4xZEqK5gdsEwwCLcBGAs/s400/64714477_10219886876341382_2442349353487040512_n.jpg" width="286" /></a></div>
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In questi venti anni ho cercato, per quanto mi è stato possibile, di monitorare la situazione e - se proprio devo essere sincero - la sensazione è che ci sia stato un grande balzo in avanti agli inizi del 2000, che però poi non ha portato ai risultati sperati. Anche se ammetto che i fuochi di paglia non sono mancati...<br />
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Però, vuoi per la mancanza di una continuità editoriale, vuoi per la mancanza di investimenti seri o per problemi di scarsa affidabilità (e non da parte degli autori), tanti slanci interessanti sono finiti in un nulla di fatto, nonostante avessero avuto dei riscontri di pubblico interessanti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1QSNN-WFoQ8/XS4owk7VEYI/AAAAAAAAtiY/sbw35PfjJjUlkhVctdd-zDtLwe2mA74BQCLcBGAs/s1600/bwcoverweb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="450" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-1QSNN-WFoQ8/XS4owk7VEYI/AAAAAAAAtiY/sbw35PfjJjUlkhVctdd-zDtLwe2mA74BQCLcBGAs/s400/bwcoverweb.jpg" width="282" /></a></div>
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E così, alla fine, sono passati due decenni e mi ritrovo ancora a parlare di fumetti italiani di ispirazione vagamente BOYS LOVE e di romanzi grafici di un certo tipo. Il tutto mentre la rappresentanza LGBT+ nei fumetti italiani ad alta tiratura continua ad essere praticamente nulla (e il più delle volte stereotipata in senso negativo, possibilmente con tragedie "punitive" annesse).<br />
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Poichè l'anonimo autore del commento che ho riportato all'inizio mi parlava di quanto questo momento sia importante anche per i fumetti gay all'estero, direi che effettivamente l'estero continua a dare la misura di quanto noi siamo rimasti indietro. Visto che, ad esempio negli USA, tematiche e personaggi gay trovano spazio crescente in tutti i generi di fumetti, in tutti i formati e in tutti i circuiti distributivi. E forse è anche per questo che negli USA gli appassaionati di fumetti gay riescono a raggiungere la massa critica per creare delle associazioni gay dedicate ai fumetti (che in Italia, guarda un po', continuano a non prendere forma).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-fhwBFzwy1bQ/XS4r1ieqMdI/AAAAAAAAtik/moVgRWhJ4-kmoohYOwvL4LJ9aeRoYZQ7wCLcBGAs/s1600/maxresdefaultsasasa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-fhwBFzwy1bQ/XS4r1ieqMdI/AAAAAAAAtik/moVgRWhJ4-kmoohYOwvL4LJ9aeRoYZQ7wCLcBGAs/s400/maxresdefaultsasasa.jpg" width="400" /></a></div>
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In Italia, invece, succede che il mondo dei games abbia un'offerta più variegata in fatto di contenuti LGBT+, e guardacaso iniziano timidamente a comparire delle associazioni che promuovono le tematiche LGBT+ nell'ambito ludico... E scommetto che se in Italia i giochi che possono lasciare spazio a questi temi avessero avuto un unico tipo di ambientazione e un solo taglio narrativo di riferimento (un po' come avviene nel caso dei fumetti italiani a tematica LGBT+) probabilmente non si sarebbe mai raggiunta la massa critica neanche in questo frangente... Cosa che invece sta iniziando ad accadere in alcune città... Tra le quali spicca Bologna (tanto per cambiare).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LVdkzNZ4I1I/XS4tBph1WcI/AAAAAAAAtis/ACcDO_hGACw1EUmg6rwfeB8f07akfRC3ACLcBGAs/s1600/gilda3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-LVdkzNZ4I1I/XS4tBph1WcI/AAAAAAAAtis/ACcDO_hGACw1EUmg6rwfeB8f07akfRC3ACLcBGAs/s400/gilda3.jpg" width="400" /></a></div>
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Tra l'altro, giusto per provare che i fumetti gay - in Italia - col tempo sono diventati un prodotto sempre più di nicchia, può essere interessante fare una ricerchina con google trends, la funzione di Google che monitorizza le ricerche di determinate parole chiave. Se, ad esempio, cerchiamo l'andamento della ricerca di "fumetti gay" in Italia, dal 2004 a oggi, il grafico che abbiamo di fronte è il seguente:<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-V332b-O47JQ/XS4vBYTF9OI/AAAAAAAAti4/0ZDZt1Soepkw2hKmQ8t6XibSybT99brLgCLcBGAs/s1600/fumettigay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="1150" height="138" src="https://1.bp.blogspot.com/-V332b-O47JQ/XS4vBYTF9OI/AAAAAAAAti4/0ZDZt1Soepkw2hKmQ8t6XibSybT99brLgCLcBGAs/s400/fumettigay.jpg" width="400" /></a></div>
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Praticamente è dall'inizio del 2009 che la ricerca di "fumetti gay" non ha più avuto picchi di interesse. Se però invece creiamo lo stesso grafico cercando l'andamento delle ricerche di "gay comics" negli USA, e nello stesso lasso di tempo, il grafico che abbiamo di fronte è il seguente:<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-8swy2-11pg4/XS4xIMcfyqI/AAAAAAAAtjE/EKvyfBf03UYraXTPtf9Muvs-q0_QWhz9wCLcBGAs/s1600/gay%2Bcomics.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="404" data-original-width="1153" height="140" src="https://1.bp.blogspot.com/-8swy2-11pg4/XS4xIMcfyqI/AAAAAAAAtjE/EKvyfBf03UYraXTPtf9Muvs-q0_QWhz9wCLcBGAs/s400/gay%2Bcomics.jpg" width="400" /></a></div>
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In parole povere l'andamento è stato costante, e ha addirittura avuto un picco positivo dopo il 2009. Ovviamente questi dati possono essere letti in tanti modi, ma penso che sia abbastanza evidente il fatto che negli USA il pubblico che utilizza Google per le sue ricerche ha dimostrato una curiosità crescente verso un certo tipo di fumetto, mentre in Italia no. E guardacaso temi e personaggi LGBT+, come dicevo prima, negli ultimi anni sono diventati una presenza costante in tutti i generi di fumetto... Dal fantasy alla fantascienza, passando per i supereroi e l'horror.<br />
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E forse non è un caso se la Image (che non è proprio un'etichetta di second'ordine) ha appena annunciato, in occasione dell'apertura della nuova San Diego Comic-Con International (a proposito: come ogni anno è disponibile la guida agli eventi LGBT+ di questa manifestazione, realizzata dall'associazione PRISM COMICS, e se vi interessa potete scaricarla <a href="https://www.prismcomics.org/wp-content/uploads/2019/07/PRISM-GUIDE-SDCC-2019.pdf" target="_blank"><b>CLICCANDO QUI</b></a>), che porterà negli USA la saga di Nomen Omen di Marco Bucci e Jacopo Camagni, che pur non essendo propriamente un fumetto a tematica gay è impregnata di tematiche e atmosfere LGBT+, nel senso moderno del termine, a partire dal fatto che la protagonista ha due mamme.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-LpKDW67NAWA/XS7PUsZQTjI/AAAAAAAAtjQ/FKccEMA2HQEDrsTgwJ17KKQ5Lj8TyLPLACLcBGAs/s1600/50580579_2114796458607903_9092203287421701229_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-LpKDW67NAWA/XS7PUsZQTjI/AAAAAAAAtjQ/FKccEMA2HQEDrsTgwJ17KKQ5Lj8TyLPLACLcBGAs/s320/50580579_2114796458607903_9092203287421701229_n.jpg" width="320" /></a></div>
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E i due autori sono già stati prenotati per presenziare alla prossima edizione della New York ComiCon, che tra l'altro è una delle manifestazioni americane che negli ultimi anni si è maggiormente distinta per il suo approccio gay friendly. A quanti altri autori italiani è stata data questa opportunità?<br />
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A questo punto potete trarre da voi le conclusioni del caso.<br />
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Alla prossima...Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-21138414025390974022019-06-27T10:19:00.003+01:002019-07-18T07:26:18.532+01:00CORSI E RICORSI STORICICiao a tutti, come va?<br />
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Forse se siete passati in edicola questa settimana avrete notato che, come spesso accade, non bisognerebbe mai cantare vittoria troppo presto. Qualche settimana fa avevo iniziato a celebrare il fatto che, da gennaio ad oggi, Topolino non avesse dedicato nessuna copertina alle versioni paperizzate di calciatori, cantanti e simili, e OVVIAMENTE questa settimana sono stato smentito... Dato che sul settimanale è arrivata la versione paperizzata di Luciano Ligabue, e cioè Liga Duck, ovvero un rocker prossimo alla sessantina che con il mondo Disney, tanto per cambiare, non c'entra assolutamente nulla...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-s-qBa2hjS_4/XRRtyamKjNI/AAAAAAAAteo/Wq1_70hSpsQgoIhc4f3BNLncQflXYLCcgCLcBGAs/s1600/ligabue-topolino-liga-duck-670x860.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="860" data-original-width="670" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-s-qBa2hjS_4/XRRtyamKjNI/AAAAAAAAteo/Wq1_70hSpsQgoIhc4f3BNLncQflXYLCcgCLcBGAs/s400/ligabue-topolino-liga-duck-670x860.jpg" width="311" /></a></div>
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Come è perchè la testata abbia deciso di prestarsi di nuovo a questo tipo di operazioni, che in più occasioni hanno dimostrato di NON FARE BENE alla testata (anche se forse gli hanno fatto incassare qualcosa in più sul momento), non sta a me dirlo. E d'altra parte, per quello che ne sappiamo, potrebbero esserci stati di mezzo degli impegni contrattuali presi con la precedente gestione, che andavano onorati a dai quali non era possibile tirarsi indietro. Ovviamente lo potremo sapere solo col tempo, e verificando se in futuro questo tipo di operazioni torneranno a prendere piede.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-8cNs41P8sxQ/XRRukvRoeZI/AAAAAAAAtew/ut6ibGlZFu4FmY7fY717p9zG-mobcNcSQCLcBGAs/s1600/ligabue-topolino-liga-duck-01-670x901.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="901" data-original-width="670" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-8cNs41P8sxQ/XRRukvRoeZI/AAAAAAAAtew/ut6ibGlZFu4FmY7fY717p9zG-mobcNcSQCLcBGAs/s400/ligabue-topolino-liga-duck-01-670x901.jpg" width="296" /></a></div>
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Tuttavia penso che sia estremamente interessante il fatto che questa copertina venga a cadere proprio nella settimana del 28 giugno, che è un po' l'apice della stagione italiana dell'Onda Pride...<br />
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Quest'anno di Pride italiani se ne conteranno oltre quaranta, con una crescente partecipazione di famiglie (etero) con bambini, e oltretutto ricorre il cinquantenario della rivolta di Stonewall a New york e il venticinequennale del primo corteo italiano. Inoltre non è un mistero che l'attuale Direttore di Topolino sia gay e felicemente maritato da anni, così come non è un segreto che la Disney - in senso lato - abbia iniziato ad adottare una politica esplicitamente gay friendly, al punto di promuovere dei cortei ufficiali anche all'interno dei suoi parchi... E addirittura dei gadget tematici che vengono proposti anche nei Disney Store italiani... Se, ad esempio, andate sul sito Disney Store italiano (<a href="https://www.shopdisney.it/?cid=chn:nav:shop%20non%20promo:pcode::cntp::::dest" target="_blank">CLICCATE QUI</a>) in questo momento e fate una ricerca digitando "Pride", avrete la possibilità di acquistare: Topolino in versione pride flag, una canotta "I BELIEVE IN LOVE" inequivocabile e un bicchiere da bibita molto esclusivo...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-3H3myif-ATg/XRRxgUigabI/AAAAAAAAtfA/uyl_BOAJFAItgF1ZgWASuSPVpYJHtc_jgCLcBGAs/s1600/412309913064.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="688" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-3H3myif-ATg/XRRxgUigabI/AAAAAAAAtfA/uyl_BOAJFAItgF1ZgWASuSPVpYJHtc_jgCLcBGAs/s400/412309913064.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ubSOVYjK4V0/XRRxgdYTIeI/AAAAAAAAtfE/1lrx13qtwJE9y5Uz40adC08mFFZiawFggCLcBGAs/s1600/2325047660042M.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="688" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-ubSOVYjK4V0/XRRxgdYTIeI/AAAAAAAAtfE/1lrx13qtwJE9y5Uz40adC08mFFZiawFggCLcBGAs/s400/2325047660042M.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UFcEcoWmWAQ/XRRxgfrmT-I/AAAAAAAAte8/ZDQ23FH1q6ocJ_Q_rT2SanRH3H1saGMGQCLcBGAs/s1600/465020037052.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="330" data-original-width="330" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-UFcEcoWmWAQ/XRRxgfrmT-I/AAAAAAAAte8/ZDQ23FH1q6ocJ_Q_rT2SanRH3H1saGMGQCLcBGAs/s400/465020037052.jpg" width="400" /></a></div>
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E sono pronto a scommettere che questo è solo l'inizio...<br />
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Fatto sta che, mentre accade tutto questo, Topolino dedica la copertina a cavallo del 28 giugno alla promozione di Luciano Ligabue. Sono cose che fanno riflettere, in effetti. Anche perchè al netto del fatto che alle spalle del Topolino italiano c'è una multinazionale - la Panini - che è licenziataria dei fumetti Disney, ma NON è la Disney, e al netto del fatto che l'Italia - soprattutto in questo periodo - rappresenta un po' un campo minato, è abbastanza evidente che certe scelte proprio casuali non devono essere... Tant'è che nella recente versione italiana del volume che raccoglie una vecchia serie bellica MARVEL (quando la casa editrice si chiamava ancora Atlas), la Panini ha scelto deliberatamente di omettere la storia a fumetti dedicata all'ascesa e alla caduta di Benito Mussolini...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VLWw6e1ZH9A/XRR0IGDIAtI/AAAAAAAAtfY/4nBvNkdM7YoRRxT1Pcc_RLqNZnAzyYidACLcBGAs/s1600/storie_guerra_panini01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="652" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-VLWw6e1ZH9A/XRR0IGDIAtI/AAAAAAAAtfY/4nBvNkdM7YoRRxT1Pcc_RLqNZnAzyYidACLcBGAs/s400/storie_guerra_panini01.jpg" width="260" /></a></div>
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Che invece era stata pubblicata senza problemi nella versione originale americana dello stesso volume...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xviKvZt6Ydc/XRR0UiCHNCI/AAAAAAAAtfc/jU6pc-6-dZwzLsFSU122hiW-9VSWG08rACLcBGAs/s1600/storie_guerra_panini02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1115" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-xviKvZt6Ydc/XRR0UiCHNCI/AAAAAAAAtfc/jU6pc-6-dZwzLsFSU122hiW-9VSWG08rACLcBGAs/s400/storie_guerra_panini02.jpg" width="278" /></a></div>
Considerando che la storia in questione risaliva agli anni Cinquanta, e per giunta era americana, potete immaginare quale figura potesse farci Benito Mussolini... E il fatto che la Panini abbia scelto di ometterla, per giunta in un volume per collezionisti che sicuramente non avrebbe avuto una larga diffusione, la dice lunga su molte cose... E sulla situazione che stiamo vivendo in questo periodo. La cosa "divertente" è che anche se - ovviamente - si tende sempre a minimizzare, poi i fatti tendono a smentire clamorosamente certe dichiarazioni e certi atteggiamenti di circostanza.<br />
<br />
E i risultati, anche in termini di riscontro e coinvolgimento di pubblico, si vedono...<br />
<br />
Comunque, per la cronaca, il 26 giugno negli USA ricorre il MARRIAGE EQUALITY DAY. Per ora non si tratta di una celebrazione ufficiale, ma conoscendo i gay americani è solo questione di tempo prima che la diventi. In ogni caso in questa giornata si ricorda la data in cui i matrimoni gay sono diventati legali in tutti gli Stati Uniti. In Italia la Legge sulle Unioni Civili è entrata in vigore dal 5 giugno 2016, però - ovviamente - in Italia non siamo molto avvezzi a celebrare ricorrenze di questo tipo.<a class="word" href="https://www.urbandictionary.com/define.php?term=Marriage%20Equality%20Day" name="8345579"></a><br />
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Sia come sia, a tre anni di distanza dalal data italiana, non c'è stato un solo fumetto italiano che abbia rappresentato direttamente la celebrazione di un'unione omosessuale. O meglio: quest'anno la benemerita Annexia, col lancio del suo secondo "pack" in cui celebra alcune storiche serie tascabili erotiche degli anni Settanta, a pensato bene di dedicare quello della vampira Sukia al "matrimonio" del suo assistente tuttofare Gary: probabilmente il primo gay sessualmente liberato, e persino attivista, del fumetto italiano...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-x0Z-zsVtGLg/XRR_ShR_NTI/AAAAAAAAtfs/U6duWSv9w-oqJeRr7BeZf1lvhXHTATxQgCLcBGAs/s1600/BANNER%2BV2.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="318" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-x0Z-zsVtGLg/XRR_ShR_NTI/AAAAAAAAtfs/U6duWSv9w-oqJeRr7BeZf1lvhXHTATxQgCLcBGAs/s400/BANNER%2BV2.webp" width="295" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-xA831-4wDmU/XRSBnscM79I/AAAAAAAAtgI/cekn0kHHxmQ5eUJD2sMrOpncTZjRGgupACLcBGAs/s1600/gar3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="372" data-original-width="554" height="214" src="https://1.bp.blogspot.com/-xA831-4wDmU/XRSBnscM79I/AAAAAAAAtgI/cekn0kHHxmQ5eUJD2sMrOpncTZjRGgupACLcBGAs/s320/gar3.jpg" width="320" /></a></div>
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La breve storia, che tra l'altro - una volta tanto - è stata affidata ad uno sceneggiatore gay dichiarato (Luca Vanzella, che oltretutto è a sua volta sposato) riprende molto lo stile dei fumetti degli anni Settanta, e infatti si scoprirà presto che il matrimonio è orchestrato da un vecchio nemico (gay) di Sukia, che vuole vendicarsi di lei plagiando il suo compagno di avventure e portandoglielo via...<br />
Tant'è che organizza il matrimonio in una chiesa protestante, per impedire alla vampira di imtromettersi...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uHYbHIfp-0Q/XRSAN7kKIRI/AAAAAAAAtf0/ZEnJQVnutfgxJ3g1DvwI28JT6hi2Tu9lwCLcBGAs/s1600/gar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="556" height="275" src="https://1.bp.blogspot.com/-uHYbHIfp-0Q/XRSAN7kKIRI/AAAAAAAAtf0/ZEnJQVnutfgxJ3g1DvwI28JT6hi2Tu9lwCLcBGAs/s400/gar.jpg" width="400" /></a></div>
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Comunque, parlando di una vampira che in più occasioni ha dimostrato di sapere il fatto suo (tenendo testa perfino alle querele di Ornella Muti, sui cui lineamenti era stata inizialmente modellata), il finale è tutt'altro per scontato...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lGFbSIkeTx0/XRSBCq9y5SI/AAAAAAAAtgA/RxC8sqik24g-kQY7HaCaZmSunzLimwqAwCLcBGAs/s1600/gar2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="606" height="252" src="https://1.bp.blogspot.com/-lGFbSIkeTx0/XRSBCq9y5SI/AAAAAAAAtgA/RxC8sqik24g-kQY7HaCaZmSunzLimwqAwCLcBGAs/s400/gar2.jpg" width="400" /></a></div>
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E tra l'altro, sempre nello stesso pack, è presente anche una nuova storia di Belzeba, che - per chi non lo sapesse - è una diavolessa ermafrodita, nata dal coito fra Belzebù e una contadinella col preciso scopo di sconfiggere la Santa Inquisizione nel quindicesimo secolo... Quindi, grazie ad Annexia, abbiamo anche una storia dedicata a quella che, tecnicamente, oggi verrebbe definita un'intersessuale pansessuale...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--1Ale40C9k8/XRSFPKgTf6I/AAAAAAAAtgU/qccTYhnkPpkZnC9zOgaSQMFaQCEBeFPDQCLcBGAs/s1600/BELZEBA-COVER-LIGHT.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="722" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/--1Ale40C9k8/XRSFPKgTf6I/AAAAAAAAtgU/qccTYhnkPpkZnC9zOgaSQMFaQCEBeFPDQCLcBGAs/s400/BELZEBA-COVER-LIGHT.jpg" width="288" /></a></div>
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Morale della favola: per vedere questo tipo di contenuto in un fumetto italiano nel 2019 è stato necessario aspettare l'operazione revival di una piccola casa editrice amatoriale, che ha iniziato a puntare sui titoli storici dei tascabili erotici italiani... E anche questo è abbastanza indicativo. Soprattutto se si considera che Luca "Laca" Montigliani adesso gestisce tutto dalla Spagna... Dove, oltretutto la tassazione sulla produzione di materiale pornografico è del 4%, contro il 25% che bisognerebbe pagare in Italia. E anche questi sono dei dettagli interessanti da considerare, per avere un quadro generale della situazione.<br />
<br />
Se comunque siete collezionisti e volete maggiori informazioni su ANNEXIA potete <a href="https://lacadelavega.wixsite.com/annexia/acquista" target="_blank">CLICCARE QUI</a>... Nella speranza che un domani possa arrivare un pack dedicato ai personaggi dei tascabili erotici che sono stati particolarmente iconici dal punto di vista omosessuale...<br />
<br />
Ad ogni modo, in questo panorama alquanto mortificante, soprattutto in considerazione del fatto che anche in Italia dovremmo festeggiare in cinquantennale della rivolta di Stonewall, qualche barlume di speranza del circuito delle librerie e delle fumetterie potrebbe palesarsi a breve... Anche se, probabilmente, la situazione non è propriamente semplice, e la strada si preannuncia molto ripida.<br />
<br />
Ad ogni modo c'è ancora qualcuno che prova a non arrendersi, e questo è un buon segnale.<br />
<br />
Ovviamente vi darò tutti gli aggiornamenti del caso quanto prima.<br />
<br />
Alla prossima e buon Pride.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-7888351887993883082019-06-14T08:53:00.003+01:002019-06-14T09:51:00.763+01:00SEGNALI DI VITA E DI MORTE...Ciao a tutti, come va?<br />
<br />
Forse, se partecipate da qualche anno ai cortei del Pride, avrete notato che da un po' di tempo anche in Italia stanno iniziando ad avere dei risvolti un po' anglosassoni, perlomeno a livello di sponsorizzazioni e iniziative di marketing preparate per l'occasione... Anche da dei soggetti che, fino a qualche anno fa, non avrebbero mai valutato neanche lontanamente l'idea di essere associati ufficialmente ad un certo tipo di manifestazione. E invece, a quanto pare, i tempi cambiano...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-UDGqWLFqTT4/XQNCRLP2GAI/AAAAAAAAtcw/Hub55jhgx20Lla-2uyrOXadSb4r5kDRXwCLcBGAs/s1600/Pride-Principal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="662" height="181" src="https://1.bp.blogspot.com/-UDGqWLFqTT4/XQNCRLP2GAI/AAAAAAAAtcw/Hub55jhgx20Lla-2uyrOXadSb4r5kDRXwCLcBGAs/s400/Pride-Principal.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Tant'è che ci sono delle aziende che, anche in Italia, producono edizioni limitate dei loro prodotti di punta proprio in occasioni dei Pride. E probabilmente il fatto di non avere più un solo Pride nazionale, ma decine di Pride sparsi su tutto il territorio italiano con l'Onda Pride, ha contribuito a favorire questa situazione. In modi e maniere che fino a una decina di anni fa erano semplicemente inconcepibili. E visto che questa sana abitudine sta proseguendo se ne deduce che i risultati, anche a livello di marketing, non sono malvagi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QQtU-hNb5qU/XQNDS6rI--I/AAAAAAAAtc4/ruwN-0k_md09soW8ossGFdzuwnH6HkVqQCLcBGAs/s1600/11148417_10152888756778499_2851926580689434218_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-QQtU-hNb5qU/XQNDS6rI--I/AAAAAAAAtc4/ruwN-0k_md09soW8ossGFdzuwnH6HkVqQCLcBGAs/s400/11148417_10152888756778499_2851926580689434218_o.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AdH4CCU1MV8/XQNDthujtBI/AAAAAAAAtdE/vfQsTqfThfQYhonrKmNI7b6dJDzi4qnnQCLcBGAs/s1600/Vitasnella%2BLinfa%2Bunicorno%2BPride.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="297" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-AdH4CCU1MV8/XQNDthujtBI/AAAAAAAAtdE/vfQsTqfThfQYhonrKmNI7b6dJDzi4qnnQCLcBGAs/s400/Vitasnella%2BLinfa%2Bunicorno%2BPride.JPG" width="296" /></a></div>
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Ovviamente, dato che gli editori italiani di fumetti tendono a vivere un po' in un mondo a parte, diciamo che le loro iniziative in questo senso non abbondano, anche se il settore avrebbe un gran bisogno ANCHE di questo genere di marketing per rilanciarsi e ritornare ad avere un contatto col suo pubblico potenziale. E d'altra parte, se le portano avanti le multinazionali dei detersivi, non si capisce perchè una casa editrice dovrebbe escludere a priori questa possibilità. A meno che, ovviamente, non sia ancora convinta che i tempi non sono maturi per operazioni del genere, e/o che la maggior parte del suo pubblico sia composta da persone che non approvano i Pride, anche solo per una questione prettamente anagrafica... <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dUX-KyvIV70/XQNGD-MidrI/AAAAAAAAtdQ/Udfn4MXF2S4vx9WD41UXNYa3o0ImJtjEQCLcBGAs/s1600/istockphoto-617880138-612x612.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="408" data-original-width="612" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-dUX-KyvIV70/XQNGD-MidrI/AAAAAAAAtdQ/Udfn4MXF2S4vx9WD41UXNYa3o0ImJtjEQCLcBGAs/s400/istockphoto-617880138-612x612.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
E se le cose stessero così vorrebbe dire che per questi soggetti non indisporre il pubblico storico, e che è in via di esaurimento, viene considerato più importante che agguantare del pubblico nuovo - anche anagraficamente - e con idee più moderne. Con tutto quello ne può conseguire nel lungo periodo. Ovviamente queste sono solo ipotesi, però è un dato di fatto che la stragrande maggioranza degli editori italiani, in questi anni, ha preferito glissare su tutta la questione dell'Onda Pride.<br />
<br />
E così, anche per questo motivo, mi ha colpito abbastanza il fatto che in occasione dell'Onda Pride 2019 la SaldaPress ha deciso di pubblicare un'edizione limitata del numero 59 di <i>The Walking Dead</i>. Si tratta di 2000 copie numerate, che ripropongono la variant cover del numero 168 della serie originale americana, che la Image aveva utilizzato durante il mese del Pride del 2017.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RRhqR6krcZ0/XQNIEG7xsUI/AAAAAAAAtdc/ZOVxDCJn_MwpA1Tif_nvIs1MKAMzSeTugCLcBGAs/s1600/walking-dead-pride-670x879.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="879" data-original-width="670" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-RRhqR6krcZ0/XQNIEG7xsUI/AAAAAAAAtdc/ZOVxDCJn_MwpA1Tif_nvIs1MKAMzSeTugCLcBGAs/s400/walking-dead-pride-670x879.jpg" width="303" /></a></div>
<br />
La copertina raffigura Jesus, uno dei protagonisti omosessuali della serie (che nei fumetti è ancora vivo e vegeto, mentre nella serie TV ha fatto una brutta fine nella nona stagione, senza peraltro che la sua omosessualità fosse esplicitatà granchè), e a ben vedere ha anche tutta una serie di significati simbolici che vanno al di là della serie in quanto tale.<br />
<br />
Ad ogni modo la cosa davvero interessante è che il ricavato della vendita degli albi (prezzo di copertina 5 euro) andrà a sostegno del progetto
Schoolmates voluto e sviluppato dall'Arcigay,
partner di saldaPress nell’iniziativa. Il progetto si occupa di collaborare con scuole ed enti locali nella
creazione di laboratori e percorsi di formazione sui temi del contrasto
al bullismo, della destrutturazione degli stereotipi di genere e della
conoscenza dell’identità sessuale. A quanto mi risulta è la prima volta che Arcigay, o comunque un'associazione gay italiana, porta avanti una collaborazione così stretta con una casa editrice di fumetti. Il che significa che, volendo, portare avanti questo genere di iniziative è possibile... Se lo si vuole davvero.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-5-xPoB_KE1M/XQNKLFiUtAI/AAAAAAAAtdo/MDfoXaj4h7ElfqQS4AKcOO56QAWYov8iwCLcBGAs/s1600/sf-pride-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="672" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-5-xPoB_KE1M/XQNKLFiUtAI/AAAAAAAAtdo/MDfoXaj4h7ElfqQS4AKcOO56QAWYov8iwCLcBGAs/s400/sf-pride-1.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
Tantopiù che, come ha detto Andrea G. Ciccarelli (direttore editoriale di SaldaPress):
<b>«La libertà creativa è fondamentale per chi fa il nostro mestiere. Ma,
nello stesso tempo, crediamo che sia importante dichiarare apertamente
che, come casa editrice, siamo a favore dell’inclusività, della
diversità e della parità di tutti. Oggi più che mai. Anche con un
piccolo ma importante gesto come questo»</b>.<br />
<br />
L’albo sarà disponibile in fumetteria, nello shop online del sito
saldapress.com e
presso il Gay Center di Roma (Via Nicola Zabaglia 14) dal 13 giugno in
avanti, negli orari di apertura. Nei giorni seguenti sarà possibile
trovarlo in vendita in alcuni specifici Pride in giro per la penisola:<br />
<br />
<b>– Torino Pride 15 giugno<br />– Vicenza Pride 15 giugno<br />– Lazio Pride (Frosinone) 22 giugno<br />– Milano Pride 29 giugno<br />– Bari Pride 29 giugno <br />– Toscana Pride (Pisa) 7 luglio</b><br />
<br />
Ovviamente la speranza è che l'iniziativa possa ottenere un riscontro positivo, anche perchè se così fosse potrebbe essere replicata e/o implementata, o magari presa come riferimento da altre case editrici. In particolare case editrici che producono fumetti italiani. E soprattutto da quelle che finora hanno trattato il pubblico LGBT e LGBT friendly con sufficienza (per usare un eufemismo).<br />
<br />
A questo proposito penso che sia interessante notare che, di recente, la Bonelli ha aggiornato l'elenco dei suoi arretrati disponibili, e dall'elenco sono scomparse intere serie. Anche molto recenti. Ovviamente non perchè sono andate a ruba, ma perchè le giacenze di magazzino erano molte ed evidentemente le persone che volevano recuperare certi titoli erano troppo poche per giustificare l'affitto dello spazio che occupavano.<br />
<br />
Per la precisione l'elenco dei nuovi "esauriti" è il seguente...<br />
<br />
<b><span itemprop="articleBody"><span style="font-size: 12pt;"><i>ADAM WILD da 1 a 27<br />AGENZIA ALFA da 2 a 39<br />ASTEROIDE ARGO da 1 a 10<br />BRENDON da 1 a 103<br />CASSIDY da 1 a 19<br />DEMIAN da 1 a 18<br />DYLAN DOG GIGANTE da 1 a 25<br />GREGORY HUNTER MAXI da 1 a 4<br />JAN DIX da 1 a 14<br />JULIA da 4 a 224<br />LUKAS da 1 a 12<br />MARTIN MYSTERE da 116 a 347<br />MARTIN MYSTERE GIGANTE da 1 a 25<br />MARTIN MYSTERE MAXI da 1 a 7<br />MISTER NO MAXI 1 e 2<br />NAPOLEONE da 1 a 58<br />NATHAN NEVER GIGANTE da 1 a 18<br />NATHAN NEVER MAXI da 1 a 13<br />ROMANZI A FUMETTI 4, 6, 8, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22<br />SAGUARO da 1 a 37<br />SHANGHAI DEVIL da 1 a 23<br />SPECIALE JULIA da 1 a 3<br />STORIE DA ALTROVE da 1 a 16<br />TEX da 494 a 575<br />TUTTO TEX da 400 a 538<br />ZAGOR da 463 a 599<br />ZAGOR GIGANTE da 1 a 3</i></span></span></b><br />
<br />
Se seguite questo blog da qualche anno noterete che in questo elenco ci sono tanti titoli che negli ultimi anni ho dettagliatamente "massacrato" per via del loro approccio omofobo/anacronistico/censorio. O per il fatto che erano soliti rappresentare il mondo LGBT in maniera negativa, stereotipata e pregiudizievole. Evidentemente questo atteggiamento non ha pagato nemmeno nel lungo periodo, e in particolare per quel che riguarda i titoli lanciati negli ultimi anni, e che quindi - si suppone - avrebbero dovuto avere un taglio più moderno e intrigante...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1EKmC2KrGeA/XQNP7X7l1RI/AAAAAAAAtd4/sH_DucyCi04qeZWSvVC2X0yE-3X3mqj5QCLcBGAs/s1600/11081206_801163293311846_6953002168722851188_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="731" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-1EKmC2KrGeA/XQNP7X7l1RI/AAAAAAAAtd4/sH_DucyCi04qeZWSvVC2X0yE-3X3mqj5QCLcBGAs/s400/11081206_801163293311846_6953002168722851188_n.jpg" width="303" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-y6rzgpgq9iI/XQNP7cAjifI/AAAAAAAAtd0/qZkGLYlYZhg5ykHSlHq27pmr6Ah9K-12gCLcBGAs/s1600/12249667_918956511532523_8732951536246805769_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="722" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-y6rzgpgq9iI/XQNP7cAjifI/AAAAAAAAtd0/qZkGLYlYZhg5ykHSlHq27pmr6Ah9K-12gCLcBGAs/s400/12249667_918956511532523_8732951536246805769_n.jpg" width="300" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-D8iwBV55CQI/XQNP7WIzJRI/AAAAAAAAtd8/3FGVM5mk0XUVK5P3w-U7NavetgkimIQCwCLcBGAs/s1600/44179882_1907241682703996_966216072204124160_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="729" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-D8iwBV55CQI/XQNP7WIzJRI/AAAAAAAAtd8/3FGVM5mk0XUVK5P3w-U7NavetgkimIQCwCLcBGAs/s400/44179882_1907241682703996_966216072204124160_n.jpg" width="303" /></a></div>
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Magari sarà tutto un caso, però non posso fare a meno di pensare che ci possa essere un nesso anche in questo senso. Ovviamente se, per esempio, l'edizione limitata di <i>The Walking Dead </i>andasse esaurita sul serio (e non perchè è stata mandata al macero) potrebbe essere un'ulteriore conferma. Chi vivrà vedrà.<br />
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Alla prossima! Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-53181442693085473192019-06-12T07:14:00.003+01:002019-06-12T07:14:44.138+01:00SIMBOLI E CONTENUTICiao a tutti, come va?<br />
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Come forse saprete la città di Matera è stata eletta capitale europea della cultura per il 2019 (assieme a Plovdiv, in Bulgaria). Ne parlo qui perchè, anche alla luce di questa importante nomina, acquista un particolare significato il fatto che si sia deciso di organizzare proprio nel 2019 il primo Pride di questa città... Un Pride che, a quanto pare, ha deciso di puntare molto sull'associazione di idee fra "rivendicazione dei diritti" e "atto supereroico", tant'è che il simbolo dell'evento è proprio la silhouette un supereroe (probabilmente Superman)... Con tanto di hashtag ufficiale #superumani e un titolo molto evocativo...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VygaUGEAdck/XP_b_2rwdFI/AAAAAAAAtao/nvEHEwocKJEc_OrOdzgcyRQ5RpWvO6rqACLcBGAs/s1600/Matera-Heroes-Pride-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="540" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-VygaUGEAdck/XP_b_2rwdFI/AAAAAAAAtao/nvEHEwocKJEc_OrOdzgcyRQ5RpWvO6rqACLcBGAs/s640/Matera-Heroes-Pride-.jpg" width="360" /></a></div>
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Secondo me è molto emblematico il fatto che, a discapito della locandina e del titolo (MATERA HEROES PRIDE), fra le iniziative organizzatte in vista del corteo del 20 luglio, non ce ne sarà nessuna dedicata al mondo del fumetto o, più in generale, al mondo dei supereroi. Intendiamoci: la mia non è una critica agli organizzatori, ma la constatazione del fatto che, capitale della cultura o meno, i supereroi ormai sono considerati più che altro qualcosa di simbolico e che non sono in grado di dare un apporto concreto ai contenuti di un Pride. Forse anche per via del fatto che fumetti e derivati, per un motivo o per l'altro, hanno continuato ad essere snobbati (o perlomeno sottostimati) da un certo ambito culturale legato alle rivendicazioni LGBT... Come peraltro accade con tutto, o quasi, quello che ha che fare con l'immaginario POP. A differenza di quanto accade all'estero, dove il mondo dell'associazionismo LGBT ha un'alta considerazione di questi argomenti, e dove le manifestazioni dedicate non mancano di offrire spazi di approfondimento alle tematiche LGBT. Mentre le manifestazioni dedicate all'immaginario POP in chiave LGBT (come la <a href="https://www.flamecon.org/" target="_blank">FLAMECON</a>) stanno diventando una tradizione consolidata...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cufZkZfMdA4/XP_i8WGmSQI/AAAAAAAAta8/CKS66Sy_qlENwfvRgbCC5YTSkezOsyDjwCLcBGAs/s1600/49803776_1162914417204239_8377894285684506624_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="593" data-original-width="1600" height="147" src="https://1.bp.blogspot.com/-cufZkZfMdA4/XP_i8WGmSQI/AAAAAAAAta8/CKS66Sy_qlENwfvRgbCC5YTSkezOsyDjwCLcBGAs/s400/49803776_1162914417204239_8377894285684506624_o.jpg" width="400" /></a></div>
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Considerando la situazione in cui versa l'Italia da qualche decennio a questa parte, immagino che questa incapacità di valorizzare certi contenuti non dovrebbe stupire nessuno. Anche se, ovviamente, la situazione non risulta per questo meno irritante. Tantopiù che gli editori stranieri sono ormai parte attiva del processo di sviluppo della cultura LGBT, mentre buona parte di quelli italiani continua a mantenersi prudentemente a distanza anche solo da una presa di posizione netta (e soprattutto moderna) nei confronti di tutta la questione. Giusto per fare un esempio: il prossimo agosto dovrebbe essere distribuito un albo speciale per l'ottantesimo anniversario della MARVEL COMICS. Ottanta pagine, ciascuna disegnata da un team creativo diverso.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CR5t-IuwUJU/XP_k10SiVQI/AAAAAAAAtbI/b1bc8fH01ssnC2AXMAe0jHFfk0WgsrbbwCLcBGAs/s1600/marvel-comics-1000-670x1018.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1018" data-original-width="670" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-CR5t-IuwUJU/XP_k10SiVQI/AAAAAAAAtbI/b1bc8fH01ssnC2AXMAe0jHFfk0WgsrbbwCLcBGAs/s400/marvel-comics-1000-670x1018.jpg" width="262" /></a></div>
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La grafica della della variant cover "composita" era stata affidata ad un certo Mr. Garcin, che aveva messo insieme un collage di vignette riprese dagli ottant'anni della casa editrice... Però, dopo che la prima anteprima era stata diffusa, è stato scoperto un errore clamoroso a tempo di record... E cioè la presenza di una coppia gay (quella composta dall'ultima incarnazione Alan Scott e dal suo compagno) che appartiene all'universo della DC Comics!<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-FgMeY89bI9I/XP_l07GunLI/AAAAAAAAtbQ/CIuC8id7R7oqdYkqYakNkQDZx4pgN7WTQCLcBGAs/s1600/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTYvMzEyL29yaWdpbmFsL01BUkNPTTIwMTkxMDAwX01yR2FyY2luVmFyLmpwZz8xNTU4NjI2MzQ3.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="915" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-FgMeY89bI9I/XP_l07GunLI/AAAAAAAAtbQ/CIuC8id7R7oqdYkqYakNkQDZx4pgN7WTQCLcBGAs/s400/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTYvMzEyL29yaWdpbmFsL01BUkNPTTIwMTkxMDAwX01yR2FyY2luVmFyLmpwZz8xNTU4NjI2MzQ3.webp" width="261" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-AvcV9zwOoNs/XP_l5VP3MdI/AAAAAAAAtbU/KDjk8YoxyUYbc906a43yCu99e4EwIlJ3gCLcBGAs/s1600/marvel-comics-1000-dc-comics-670x366.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="670" height="217" src="https://1.bp.blogspot.com/-AvcV9zwOoNs/XP_l5VP3MdI/AAAAAAAAtbU/KDjk8YoxyUYbc906a43yCu99e4EwIlJ3gCLcBGAs/s400/marvel-comics-1000-dc-comics-670x366.jpeg" width="400" /></a></div>
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Ovviamente non possiamo sapere se questo errore così grossolano, per giunta relativo ad una coppia gay che si bacia (e di coppie gay, nei fumetti di supereroi, non ce ne sono poi tante), c'è stato davvero o se si è trattata di un'abile mossa pubblicitaria (tra l'altro a cavallo del mese del Pride). Tuttavia quel che è certo è che - dopo la segnalazione - il grafico è corso ai ripari e ha modificato il collage inserendo un'alternativa proveniente dai fumetti della MARVEL, e cioè un bacio della coppia formata da Northstar e suo marito. A riprova del fatto che - in una copertina celebrativa di questo tipo - sarebbe stato del tutto inopportuno non inserire una coppia omosessuale, possibilmente intenta a scambiarsi effusioni per rimarcare la vicinanza della casa editrice all'integrazione della minoranza LGBT.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-EKSN-9t65oo/XP_m1EcyBsI/AAAAAAAAtbc/gDMZOa5UBI8EpnUphg4PXGDujbAYwJJtQCLcBGAs/s1600/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTcvNTAxL29yaWdpbmFsL01DMTAwMF9Db2xsYWdlVXBkYXRlZC5qcGVnPzE1NTk4NDkxNTk%253D.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1400" data-original-width="914" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-EKSN-9t65oo/XP_m1EcyBsI/AAAAAAAAtbc/gDMZOa5UBI8EpnUphg4PXGDujbAYwJJtQCLcBGAs/s400/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTcvNTAxL29yaWdpbmFsL01DMTAwMF9Db2xsYWdlVXBkYXRlZC5qcGVnPzE1NTk4NDkxNTk%253D.webp" width="260" /></a></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-k5k1Fc-uJOc/XP_m6NZJ5iI/AAAAAAAAtbg/kft2JYsEeqA7MwhgzoUYup1PCiQuuq3iACLcBGAs/s1600/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTcvNTAwL2kwMi9NYXJ2ZWwxMDAwX1VwZGF0ZWRIZWFkZXIuanBn.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="575" height="248" src="https://1.bp.blogspot.com/-k5k1Fc-uJOc/XP_m6NZJ5iI/AAAAAAAAtbg/kft2JYsEeqA7MwhgzoUYup1PCiQuuq3iACLcBGAs/s400/aHR0cDovL3d3dy5uZXdzYXJhbWEuY29tL2ltYWdlcy9pLzAwMC8yNTcvNTAwL2kwMi9NYXJ2ZWwxMDAwX1VwZGF0ZWRIZWFkZXIuanBn.jpg" width="400" /></a></div>
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Comunque il nocciolo della questione è che, mentre la MARVEL deve gestire questo tipo di situazioni negli albi in uscita questa estate, un periodo in cui - tra l'altro - compare la sua prima squadra di mutanti gay (e cioè le versioni di Iceman, Northstar e Rictor che compaiono nella realtà alternativa AGE of X), diciamo che in Italia la situazione è leggermente diversa...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-k5AmIrLHRXI/XP_ozhDj8yI/AAAAAAAAtbw/htaX7VqO95Yo-WXnGDN47vL43quFIW6SQCLcBGAs/s1600/61794158_2146133768767398_5199361613240467456_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="628" height="640" src="https://1.bp.blogspot.com/-k5AmIrLHRXI/XP_ozhDj8yI/AAAAAAAAtbw/htaX7VqO95Yo-WXnGDN47vL43quFIW6SQCLcBGAs/s640/61794158_2146133768767398_5199361613240467456_n.jpg" width="418" /></a></div>
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Ecco, diciamo che in Italia, peraltro in occasione del venticinquesimo anniversario del primo Pride Nazionale, nessunissimo editore ha pensato di prendere in considerazione questo argomento. In compenso è stato annunciato, per luglio, un albetto speciale allegato a Dylan Dog, in cui l'Indagatore dell'Incubo incontrerà... Il rapper <span class="st">sardo Maurizio Pisciottu, in arte </span>Salmo...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wo37SFgDCJo/XP_pjQcJD9I/AAAAAAAAtb4/vpc22x8eAZIfJjd8OeMpw8CQgC9X9t9JgCLcBGAs/s1600/fotojet_732633_20190611134853.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-wo37SFgDCJo/XP_pjQcJD9I/AAAAAAAAtb4/vpc22x8eAZIfJjd8OeMpw8CQgC9X9t9JgCLcBGAs/s400/fotojet_732633_20190611134853.jpg" width="400" /></a></div>
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Qualcosa di simile era accaduto con Jovanotti e Zagor nel febbraio dell'anno scorso (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2018/02/ospiti-inaspettati.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), e viene da chiedersi - ancora una volta - quale possa essere il senso si un'operazione di questo tipo. Svecchiare il personaggio facendolo affiancare da un cantante che lo faccia sembrare un po' meno anacronistico per le nuove generazioni, invece di aggiornarlo sul serio? Certo è che puntare su un rapper che, nel 2012, fece montare una mezza polemica perchè in un suo brano (dal titolo <b>Merda in testa</b>) inserì la frase "<b>Avessi un figlio gay sicuro lo pesterei</b>", e proporlo al fianco di Dylan Dog proprio a cavallo dell'Onda Pride italiana... Un pochettò fa riflettere. All'epoca il cantante ammise di avere peccato di leggerezza (<a href="http://www.mosinforma.org/intervista-esclusiva-un-figlio-gay-no-non-lo-pesterei-salmo-risponde-alle-accuse-di-omofobia/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), e che non pensava quello che cantava... Però la canzone quella è e quella resta. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-vcxnAkj5xJc/XP_shKWfkGI/AAAAAAAAtcE/urPKQNVbeyE2SNeMM-aiMw-wxFi2FDBrwCLcBGAs/s1600/C_2_fotogallery_3092786_0_image.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1087" data-original-width="886" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-vcxnAkj5xJc/XP_shKWfkGI/AAAAAAAAtcE/urPKQNVbeyE2SNeMM-aiMw-wxFi2FDBrwCLcBGAs/s400/C_2_fotogallery_3092786_0_image.jpg" width="325" /></a></div>
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Ma realizzare un albo speciale in occasione del mese del Pride? Magari considerando che solo a Roma il corteo di quest'anno ha attirato 700.000 persone? No, eh? Tra le altre cose a luglio verrà distribuita una storia della Bonelli dedicata alle indagini di Leonardo Da Vinci, scritta dallo stesso Giuseppe De Nardo che, qualche anno fa, realizzò una storia a fumetti dedicata a Caravaggio stando ben attento a non evidenziare le sue tendenze omosessuali... Quindi, salvo clamorose smentite, è altamente probabile che ci ritroveremo di fronte ad un prodotto molto simile anche per quel che riguarda Leonardo...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-94Ai32ArPH0/XQCXcF7I0_I/AAAAAAAAtck/KYOXcttd_Tcd6msxugm0-7kcOx9rGHa9ACLcBGAs/s1600/IMG_7566.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="915" data-original-width="650" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-94Ai32ArPH0/XQCXcF7I0_I/AAAAAAAAtck/KYOXcttd_Tcd6msxugm0-7kcOx9rGHa9ACLcBGAs/s400/IMG_7566.jpg" width="283" /></a></div>
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La cosa davvero ironica, comunque, è che in tutto questo diventa sempre più evidente l'incapacità di guardare in faccia all'evoluzione di buona parte della nostra società... Soprattutto dal punto di vista delle ultime generazioni, che probabilmente fanno sempre più fatica a capire come e perchè l'Italia di oggi - e il suo concetto di entertainment - sembrano esistere in un altro universo rispetto a quello in cui vivono loro... E probabilmente, col passare del tempo, questo stato di cose sarà sempre più evidente. Perchè se dalle parti di Dylan Dog pensano di ringiovanire il personaggio utilizzando un rapper prossimo alla quarantina, e che per buona parte del pubblico giovane di oggi appartiene già alla retroguardia, resta il fatto che in Italia - in anteprima mondiale - sono andate in onda le puntate della nona serie di MY LITTLE PONY: FRIENDSHIP IS MAGIC in cui viene ufficializzata la presenza della coppia lesbica che ha in affido la piccola <span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd">pony Scootaloo...</span></span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-KaK4R9HLt0g/XP_vwS398LI/AAAAAAAAtcQ/lg6eaewnCR4kh6UNGxcT9TL8bWSHUDGIQCLcBGAs/s1600/MLPPride02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="595" data-original-width="1141" height="207" src="https://1.bp.blogspot.com/-KaK4R9HLt0g/XP_vwS398LI/AAAAAAAAtcQ/lg6eaewnCR4kh6UNGxcT9TL8bWSHUDGIQCLcBGAs/s400/MLPPride02.jpg" width="400" /></a></div>
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<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd">Certo si può minimizzare la cosa quanto si vuole, ma se serie come questa sono andate avanti da nove anni vuol dire che ci sono intere generazioni di pubblico potenziale per cui certi contenuti e certi valori sono ormai scontati. Anche se vengono bellamente ignorati da chi si occupa di intrattenimento per ragazzi nel nostro paese.</span></span><br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-u47iz_HJKqY/XP_w3B0vXoI/AAAAAAAAtcY/UY2D22_mXDkYi_4-xzleCsdGi8-VB_3cwCLcBGAs/s1600/updatedprideflagandkids.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="640" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-u47iz_HJKqY/XP_w3B0vXoI/AAAAAAAAtcY/UY2D22_mXDkYi_4-xzleCsdGi8-VB_3cwCLcBGAs/s400/updatedprideflagandkids.jpg" width="400" /></a></div>
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<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd">Niente di strano che poi le manifestazioni gay restituiscano il favore, finendo per non parlare di fumetti e affini durante i loro eventi culturali più importanti. E la cosa triste è che, allo stato attuale, le possibilità di un'evoluzione della situazione italiana sotto questo punto di vista sono davvero molto limitate...</span></span><br />
<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd"><br /></span></span>
<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd">Ed è un vero peccato.</span></span><br />
<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd"><br /></span></span>
<span class="ILfuVd"><span class="e24Kjd">Alla prossima.</span></span>Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-33074878282749354232019-06-07T07:09:00.000+01:002019-06-07T08:38:29.393+01:00RICORRENZE E VALUTAZIONICiao a tutti, come va?<br />
Come forse saprete quest'anno si celebra il cinquantenario della rivolta di Stonewall, che il 28 giugno del 1969 diede il via al movimento di liberazione omosessuale come lo conosciamo oggi. Un movimento che, per vie traverse, ha finito per portare il corteo del Pride persino a Disneyland Paris.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-c9OEL8f46r8/XPoSnNm0X6I/AAAAAAAAtZY/29KUzlt0-WMSEuWcQ-iC22Hwwy_Ou4ZQACLcBGAs/s1600/h6a8474-maxw-654.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="436" data-original-width="654" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-c9OEL8f46r8/XPoSnNm0X6I/AAAAAAAAtZY/29KUzlt0-WMSEuWcQ-iC22Hwwy_Ou4ZQACLcBGAs/s400/h6a8474-maxw-654.jpg" width="400" /></a></div>
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Così, in questo clima di celebrazioni, ho pensato che poteva essere interessante fare un po' il punto della situazione su alcune ricorrenze che potrebbero aiutarci a fare luce sulla situazione attuale, ovviamente per quel che riguarda gli argomenti trattati da questo blog. In realtà lo spunto me l'ha offerto una vecchia notizia che qualcuno, di recente, ha tirato fuori dal dimenticatoio... Ovvero il tentativo molto goffo, da parte dell'associazione Arcigay, di utilizzare impunemente Tex Willer per la sua campagna tesseramenti del 1994... Facendo scoppiare lo scandalo il 10 maggio di quell'anno...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-9l2CJP3FlEU/XPoSvydMcYI/AAAAAAAAtZc/-QaAuLE6Wugl_FnseiFtorwaqkz9XDFIwCLcBGAs/s1600/10%2Bgiugno%2B1994.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="960" height="278" src="https://1.bp.blogspot.com/-9l2CJP3FlEU/XPoSvydMcYI/AAAAAAAAtZc/-QaAuLE6Wugl_FnseiFtorwaqkz9XDFIwCLcBGAs/s400/10%2Bgiugno%2B1994.jpg" width="400" /></a></div>
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Poichè quell'epoca buia l'ho vissuta, posso dire che effettivamente era buia sotto diversi punti di vista. E, nella fattispecie, era particolarmente oscura anche perchè Arcigay (che all'epoca qualcuno chiamava ancora Arci-Gay) decise di utilizzare Tex Willer (e Kit Carson) senza chiedere il permesso a nessuno... Per giunta come testimonial della sua campagna tesseramenti sul primo numero della rivista gay soft ADAM (altro simbolo di quel periodo oscuro, in cui il direttore e i collaboratori di questa testata avevano paura di compromettersi e quindi si firmavano con degli pseudonimi).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-cs0ZcG7GfMk/XPoS6GFTXnI/AAAAAAAAtZk/AhCMkmv_qNwX3mUnwBOt7E9wTkUrCjqPgCLcBGAs/s1600/Rossano_Rubicondi_Adam_gay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="300" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-cs0ZcG7GfMk/XPoS6GFTXnI/AAAAAAAAtZk/AhCMkmv_qNwX3mUnwBOt7E9wTkUrCjqPgCLcBGAs/s400/Rossano_Rubicondi_Adam_gay.jpg" width="300" /></a></div>
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In un'epoca in cui era ancora molto facile fare questo genere di operazioni e farla franca, quindi, Arcigay tentò di utilizzare Tex all'insaputa degli aventi diritto... Magari dando per scontato che nessuno ne avrebbe fatto un caso, magari dando per scontato che nessun lettore devoto a TEX avrebbe mai comprato una testata come ADAM. Errore! Ovviamente la notizia circolò, e arrivò anche alla casa editrice Bonelli, che se pure adesso non risulta particolarmente illuminata in fatto di politiche gay friendly, potete immaginarvi come reagì nel 1994. E infatti venne difesa da Sergio Bonelli in persona, che scrisse una lettera di diffida per salvare il buon nome della sua casa editrice e la reputazione del suo eroe di punta. Come potete leggere <a href="https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/05/10/tex-eroe-virile-solitario-si-iscritto.html" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>.<br />
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In realtà lui dichiarò che:<br />
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<b>"Anche un personaggio di carta deve pagare il prezzo della notorietà. Non ho nulla contro i gay - tiene a precisare - Ma non posso permettere che si usi l' immagine di Tex senza che sia stata chiesta alcuna autorizzazione. Ho risposto infinite volte ' no' a chi mi chiedeva di usarla per vendere merendine, patatine o altre diavolerie. Ho rinunciato a un sacco di soldi per conservare integra l'immagine del mio personaggio. La stessa scelta deve valere anche per l' Arci-Gay. Scriverò una lettera di diffida. Che non si permettano più di rifare questo scherzetto. Nelle nostre storie le donne sono assenti per un motivo molto semplice - spiega Sergio Bonelli - Il pubblico di Tex vuole avventure forti, veloci, scattanti. Le donne, invece, portano rallentamenti nelle sceneggiature per effetto delle inevitabili storie d' amore" </b><br />
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Disappunto legittimo e argomentazione politicamente corretta, direi (anche se in realtà il vero motivo per cui in TEX non ci sono donne è probabilmente un'altro, e ne ho parlato <a href="http://lightelf.blogspot.com/2016/02/una-luce-nel-buio.html" target="_blank">QUI</a>), però - col senno di poi - verrebbe da chiedersi in che misura Sergio Bonelli sia rimasto contrariato proprio dall'accostamento di Tex Willer al mondo gay e quanto dal suo illecito sfruttamento. E d'altra parte la pubblica ammenda di Franco Grillini, all'epoca Presidente di Arcigay e ideatore dell'avventata campagna pubblicitaria, dà la misura della considerazione che le associazioni gay avevano dei fumetti.<br />
<br />
Infatti rispondeva che:<br />
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<b>"Non pensavamo di sollevare tutto questo interesse - assicura Grillini - Certo siamo stati ingenui ad utilizzare un disegno senza l' autorizzazione. Chiediamo scusa. Non lo faremo più. Ma il nostro voleva essere un gioco per combattere lo stereotipo degli omosessuali effemminati, contro i quali naturalmente non abbiamo nulla, ma che rappresentano un' infinitesima parte del popolo gay. La gente non sa che la stragrande maggioranza degli omosessuali è composta dai loro compagni di banco, di ufficio, di lavoro. Persone assolutamente normali e spesso particolarmente virili, come Tex Willer, appunto. C' è uno slogan del movimento omosessuale americano che dice ' Troppo maschio per non essere gay' e mi pare si adatti a meraviglia a Tex Willer".</b><br />
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Anche in questo caso l'argomentazione della sua difesa aveva un suo perchè, però quello che emerge è che, per chi aveva pensato a questa campagna di tesseramento, i personaggi dei fumetti non erano poi una cosa così seria, visto che quando si è accorto di avere fatto qualcosa di illecito è letteralmente caduto dalle nuvole.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-YLWu3rhgz1E/XPoTeARkWNI/AAAAAAAAtZw/fdQI7rRhrbERmN-o-qFSiwGSu6bRaQiJwCLcBGAs/s1600/wee-wrangler-cowboy-costume.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1121" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-YLWu3rhgz1E/XPoTeARkWNI/AAAAAAAAtZw/fdQI7rRhrbERmN-o-qFSiwGSu6bRaQiJwCLcBGAs/s400/wee-wrangler-cowboy-costume.jpg" width="280" /></a></div>
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Ora: questa notizia d'archivio potrebbe anche fare sorridere, se non fosse per il fatto che a distanza di 25 anni la situazione è rimasta fondamentalmente la stessa. Nel senso che il fumetto italiano non ha ancora prodotto alcun eroe virile dichiaratamente gay (e, anzi, continua a giocare sui soliti stereotipi), mentre le associazioni gay italiane continuano a non prendere davvero sul serio il mondo del fumetto... E a ben guardare non sono i soli, visto che proprio nel maggio di quest'anno è successo un mezzo putiferio perchè l'assessore allo sviluppo economico ed energia della Regione Veneto, tale Roberto Marcato (peraltro in piena campagna elettorale per le elezioni europee), aveva deciso di utilizzare come copertina della sua pagina Facebook un ritratto assieme a Tex, commissionato al disegnatore Fabio Civitelli...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-7rmNz41NWlU/XPoTlJJ_MaI/AAAAAAAAtZ0/j5XPp5OS-UMekl0lUq5PMzwDqyPDltb3QCLcBGAs/s1600/dyd_marcato02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="672" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-7rmNz41NWlU/XPoTlJJ_MaI/AAAAAAAAtZ0/j5XPp5OS-UMekl0lUq5PMzwDqyPDltb3QCLcBGAs/s400/dyd_marcato02.jpg" width="400" /></a></div>
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Comunque, anche in questo caso, è montata la polemica (seppur circoscritta ai social e allo staff Bonelli, che ha minacciato azioni legali), e anche in questo caso il responsabile ha dovuto rimuovere il disegno.<br />
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Il diretto interessato ha poi dichiarato:<br />
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<b>"Sono da sempre un lettore di fumetti con tendenza all’invidia per i disegnatori, spesso e volentieri artisti veri. Nessuna azione legale anzi, molto gentilmente mi hanno chiesto di rimuovere il disegno, bellissimo, e io l’ho fatto... nel rispetto di Tex." </b><br />
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E da tutto questo si può dedurre che, riferimenti gay o meno, ci sono ancora dei problemi generalizzati nella percezione del valore (e dei diritti di sfruttamento) dei personaggi a fumetti. Perlomeno nel nostro paese.
Ad ogni modo, per tornare al motivo per cui ho parlato di tutto questo sul mio blog, era giusto per riflettere sul fatto che - fondamentalmente - analizzare l'episodio del 1994 dimostra che in 25 anni, in Italia, sono cambiate pochissime cose. E la situazione diventa ancora più imbarazzante se si considera quanto invece le cose si sono evolute altrove.<br />
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Se, ad esempio, negli oltre quaranta Pride che si celebrano quest'anno in Italia non mi risulta che siano state proposte iniziative finalizzate a valorizzare fumetti e dintorni, giusto in data 8 giugno (per citare quella più vicina) nel Centre LGBT di Lione si organizza un piccolo festival del fumetto LGBT, all'interno delle sue iniziative dedicate al mese del Pride. Ovviamente per valorizzare i fumettisti francesi che si dedicano principalmente alle autoproduzioni di questo tipo.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-R7wSiJaTF6g/XPoT7a99IRI/AAAAAAAAtaE/A3QrEgzzn7sPB-oaB_q6PUGyv6-TxQu5ACLcBGAs/s1600/affiche_finale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1109" data-original-width="792" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-R7wSiJaTF6g/XPoT7a99IRI/AAAAAAAAtaE/A3QrEgzzn7sPB-oaB_q6PUGyv6-TxQu5ACLcBGAs/s400/affiche_finale.jpg" width="285" /></a></div>
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E nel frattempo, mentre dalle nostre parti ci si chiede ancora quando e se compariranno dei fumetti in cui i protagonisti sfideranno apertamente gli stereotipi legati ad un certo tipo di omosessualità, in Giappone si è da poco conclusa la decima edizione dello Yarou Fest, il festival delle autoproduzioni a fumetti che mettono al centro i gay virili e mascolini (niente BOYS LOVE e affini, tanto per intenderci)... Con una buona dose di proposte omoerotiche...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-NoCN4IgR2YM/XPoUD1fCUsI/AAAAAAAAtaI/f4JdsPUPEfwhkPiHMMFPEKZXFq5GZAJFwCLcBGAs/s1600/top_yf2019-en-1300x635.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="635" data-original-width="1300" height="195" src="https://1.bp.blogspot.com/-NoCN4IgR2YM/XPoUD1fCUsI/AAAAAAAAtaI/f4JdsPUPEfwhkPiHMMFPEKZXFq5GZAJFwCLcBGAs/s400/top_yf2019-en-1300x635.png" width="400" /></a></div>
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E questo festival pare che sia diventato un appuntamento abbastanza importante per i numerosi appasionati del genere, tant'è che lo stesso Gengoroh Tagame, che fino a qualche mese fa pensava che la sua carriera di mangaka omoerotico sarebbe finita con la chiusura degli ultimi mensili gay generalisti, ha annunciato che le 300 copie del fumetto autoprodotto che aveva portato allo Yarou Fest di sono esaurite in due ore...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-L1YFglVUEic/XPoUKHz_jjI/AAAAAAAAtaM/ArCpG_D5RsUJoo7JnhPN67GUQGduOWVawCLcBGAs/s1600/61627558_2240496999332776_7177869642814193664_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="300" src="https://1.bp.blogspot.com/-L1YFglVUEic/XPoUKHz_jjI/AAAAAAAAtaM/ArCpG_D5RsUJoo7JnhPN67GUQGduOWVawCLcBGAs/s400/61627558_2240496999332776_7177869642814193664_n.jpg" width="400" /></a></div>
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Intendiamoci: non sto dicendo che in Italia tutte le cose sono rimaste assolutamente identiche a come erano nel 1994, anche perchè per fortuna non è così... Però sarebbe stupido non ammettere che, sotto certi punti di vista, il tempo si è effettivamente fermato più o meno a quella data...<br />
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E, se pure ci sono stati dei passi avanti, in diverse occasioni c'è stata la sgradevole sensazione di essere tornati indietro. Senza neanche capire bene come è successo.<br />
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Quel che è certo all'estero ci sono numerosi esempi di come le cose sarebbero potute andare ANCHE in Italia, se solo - ad un certo punto - non si fosse bloccato qualcosa. Nell'indifferenza generale.<br />
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La domanda è: quanto tempo può ancora passare prima che tutta questa logorante immobilità inizi a chiedere il conto? E se avesse già iniziato a riscuotere?<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-29982103303132380722019-06-05T07:02:00.003+01:002019-06-05T08:20:12.454+01:00DISNEY E AFFINI...Ciao a tutti, come va?<br />
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Vorrei iniziare il post di oggi prendendo atto di come il processo di "disintossicazione" calcistica di Topolino stia andando avanti... Ormai siamo arrivati a giugno, e da gennaio ad oggi non c'è stata una sola copertina dedicata a calcio, calciatori paperizzati, figurine dei calciatori o affini. Quali discussioni si siano consumate nelle segrete stanze non ci è dato saperlo, ma mi viene il sospetto che - forse - qualcuno sia giunto alle stesse conclusioni a cui sono giunto io... E cioè che l'eccessiva tendenza "calciocentrica" della testata sia stata uno dei motivi della disaffezione del pubblico (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2018/10/patatrac.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Ad ogni modo, per non allontanare il pubblico dei tifosi, potrebbe avere senso dedicare all'argomento - o magari allo sport in generale - qualche supplemento speciale, un po' come fanno in Francia con Le Journal de Mickey, che proprio in questi giorni propone in edicola uno speciale sui campionati mondiali di calcio... Femminile.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-sZife0rXsoE/XPbKRVb9qnI/AAAAAAAAtWg/0urQ6iBWgAQ0Kjd9Iy6HAFY_NiFQD7rEgCLcBGAs/s1600/couverture-hs-jdm-coupe-monde-feminine-web.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1044" data-original-width="800" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-sZife0rXsoE/XPbKRVb9qnI/AAAAAAAAtWg/0urQ6iBWgAQ0Kjd9Iy6HAFY_NiFQD7rEgCLcBGAs/s400/couverture-hs-jdm-coupe-monde-feminine-web.jpg" width="306" /></a></div>
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Ovviamente pensare di poter vedere in Italia qualcosa del genere è abbastanza fantascientifico, però non sarebbe male se - per sottolineare il cambio di approccio - Topolino dedicasse almeno una copertina ai campionati femminili di calcio che iniziano questo mese... Tantopiù che l'Italia si è qualificata, e giocherà la sua prima partita con l'Australia a breve... Anche se non mi pare che dalle nostre parti se ne stia parlando granchè. In ogni caso in bocca al lupo alle Azzurre..<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Z1AINpyzN7E/XPbLEsxd6BI/AAAAAAAAtWo/3T_9alxtri8aSQiNl3HKTkt1A-U4fKitgCLcBGAs/s1600/Italia-calcio-femminile-lisa-guglielmi-livephotosport-o2e0ilb7w0o1lklb4qottqz2nmb58azj469fz88xkw.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="599" data-original-width="900" height="265" src="https://1.bp.blogspot.com/-Z1AINpyzN7E/XPbLEsxd6BI/AAAAAAAAtWo/3T_9alxtri8aSQiNl3HKTkt1A-U4fKitgCLcBGAs/s400/Italia-calcio-femminile-lisa-guglielmi-livephotosport-o2e0ilb7w0o1lklb4qottqz2nmb58azj469fz88xkw.jpg" width="400" /></a></div>
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E non sarebbe neanche tanto male se Topolino iniziasse a prendere in considerazione il fatto che, dalle parti di mamma Disney, l'approccio gay friendly è sempre più conclamato, e inevitabilmente si inizierà a riflettere sull'offerta per il pubblico generalista che anche in Italia segue i canali tematici che prongono le ultime produzioni disneyane. Giusto per fare un esempio: nel 2020, con il debutto del nuovo canale Disney+, dovrebbe essere distribuita la serie Four Dads, una sit-com incentrata sulla vita di due ex mariti gay alle prese con le loro due figlie adolescenti e con due nuove relazioni da gestire. Da notare che, dei quattro attori protagonisti (Cheyenne Jackson, Ed Weeks, Gavin Creel e Tuc Watkins), tre sono dichiaratamente gay anche nella vita (mentre Ed Weeks si dichiara "troppo gay per essere etero")... E oltretutto parliamo di attori gay dichiarati che in qualche caso hanno all'attivo delle performances porno soft o addirittura dei video privati finiti su PornHub (come nel caso di Cheyenne Jackson)...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-kWq1peZb9Tw/XPbMS-nSwtI/AAAAAAAAtW0/brlQNQIeo8YxFJDy7VyU-TJOIc-CTgy7gCLcBGAs/s1600/four-dads-800x500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="250" src="https://1.bp.blogspot.com/-kWq1peZb9Tw/XPbMS-nSwtI/AAAAAAAAtW0/brlQNQIeo8YxFJDy7VyU-TJOIc-CTgy7gCLcBGAs/s400/four-dads-800x500.jpg" width="400" /></a></div>
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E comunque sembra che questo non sarà l'unica produzione con cui la Disney tenterà di sondare i gusti di un pubblico sempre più gay freindly. Infatti sulla piattaforma HULU, che è di proprietà della Disney, debutterà a breve la serie animata tratta dal libro The Bravest Knight, di Daniel Errico... Una dolce favola in cui una bambina di nome Nia aspira a diventare un cavaliere con l'aiuto del troll Grunt e dei suoi due papà adottivi: Sir Cedric e il Principe Andrew, che sono regolarmente sposati...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-IuzYeVbPNB8/XPbQSn5ME7I/AAAAAAAAtXA/EcdjQEco3JAEIcTntBbMW4dbEhVhbokhgCLcBGAs/s1600/9061dc10-8150-11e9-9f2d-b3138491f0ce_800_420.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="800" height="210" src="https://1.bp.blogspot.com/-IuzYeVbPNB8/XPbQSn5ME7I/AAAAAAAAtXA/EcdjQEco3JAEIcTntBbMW4dbEhVhbokhgCLcBGAs/s400/9061dc10-8150-11e9-9f2d-b3138491f0ce_800_420.webp" width="400" /></a></div>
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Su questa produzione per ora preferisco non dilungarmi, anche perchè sicuramente ne parlerò ancora, però secondo me è interessante prendere atto del fatto che - se persino la Disney è disposta a sfidare (indirettamente) questo tabù - forse inizia ad essere sinceramente ridicolo portarlo avanti nelle produzioni per ragazzi italiane, e ancor di più in quelle per un pubblico più adulto. Anche perchè, giusto per ribadire un concetto molto banale, negli USA come in buona parte del mondo occidentale le unioni omosessuali sono regolamentate e possono sfociare nella creazione di una famiglia, e non c'è nulla di sbagliato nel rappresentare qualcosa che, nei fatti, fa parte della vita reale ed è legalizzato da anni... Anzi, sarebbe illogico continuare a fare finta di essere rimasti a trenta o quarant'anni fa...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/--2d2AwiEpaY/XPbRUZjed9I/AAAAAAAAtXI/cEK5S84ygEkWMCyRt1oH7nqnpsBAJO3wACLcBGAs/s1600/SEI_69190412.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="362" data-original-width="644" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/--2d2AwiEpaY/XPbRUZjed9I/AAAAAAAAtXI/cEK5S84ygEkWMCyRt1oH7nqnpsBAJO3wACLcBGAs/s400/SEI_69190412.jpg" width="400" /></a></div>
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Eppure, giusto per citare un esempio recente, il buon Francesco Legramandi (già autore di Black Wade e Poseidon-T), si è ritrovato per l'ennesima volta a trovare all'estero un'editore per la sua ultima graphic novel (guardacaso una storia a base di Principi, Re omofobi, maghi gay vendicativi, maledizioni e imprevisti magici). Infatti il libro uscirà direttamente per l'editore francese H&O... Che è un po' come ammettere che nel 2019, dalle nostre parti, praticamente non ci sono sponde per dare dignitosamente alle stampe un lavoro del genere... E quindi verrebbe da pensare che la situazione è persino peggiorata rispetto a qualche anno fa.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-uYs1TyT54Bs/XPbUVypAB6I/AAAAAAAAtXU/xvdNCj1xqLkCIfs5u56FrlhtL-060qYaACLcBGAs/s1600/61378919_2681367938558336_5117049299452035072_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="898" data-original-width="960" height="373" src="https://1.bp.blogspot.com/-uYs1TyT54Bs/XPbUVypAB6I/AAAAAAAAtXU/xvdNCj1xqLkCIfs5u56FrlhtL-060qYaACLcBGAs/s400/61378919_2681367938558336_5117049299452035072_n.jpg" width="400" /></a></div>
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E se queste sono le difficolta di chi vuole trattare questi argomenti rivolgendosi ad un pubblico adulto, e magari interessato alle graphic novel a sfondo omoerotico, è facile immaginare quale possa essere la situazione delle tematiche gay quando si parla di prodotti per ragazzi. E la cosa che rende tutto più surreale, comunque, è che se la Disney si è lanciata così tanto sul fronte gay froendly non è tanto perchè vuole essere un'apripista... Quanto per il fatto che, molto semplicemente, non può permettersi di restare indietro rispetto alla concorrenza. Tant'è che meno di un mese fa la serie animata dedicata al giovane oritteropo Arthur, prodotta dal canale educativo PBS Kids e tratta dai libri illustrati di Marc Brown, ha dato spazio al suo primo matrimonio omosessuale.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-ZuIvvaIC4Ys/XPbW4eNNvdI/AAAAAAAAtXg/aMbhHPI4cYoDvKlXUF71XkDkzrdIfxySQCLcBGAs/s1600/arthut-mr.-ratburn-wedding.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="681" height="223" src="https://1.bp.blogspot.com/-ZuIvvaIC4Ys/XPbW4eNNvdI/AAAAAAAAtXg/aMbhHPI4cYoDvKlXUF71XkDkzrdIfxySQCLcBGAs/s400/arthut-mr.-ratburn-wedding.jpg" width="400" /></a></div>
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Ovviamente - essendo una serie dal taglio educativo rivolta ai più piccoli - le polemiche non sono mancate, soprattutto da parte delle associazioni di genitori cristiani, ma la puntata è stata difesa a spada tratta anche dall'ultrasettantenne ideatore di Arthur... Che, fra parentesi, è una serie che va in onda dal 1994 e ha superato le 260 puntate. Che si sono viste, in parte, anche in Italia... Oltretutto accompagnate da una sigla di Cristina D'Avena. Quindi non è da escludere che prima o poi il suddetto episodio non si veda anche da noi, allungando la lista delle serie animate che scelgono di dare una rappresentazione esplicita del mondo LGBT e che arrivano anche in Italia... Alla faccia di chi pensa ancora che questi argomenti non possano essere trattati in prodotti per bambini e ragazzi. Soprattutto per quel che riguarda le serie animate e i fumetti.<br />
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E ovviamente questa situazione dimostra, una volta di più, che continuare ad arroccarsi su posizioni retrograde rende il ricambio generazionale sempre più difficile, con conseguente crisi generalizzata del settore. Anche perchè a fronte di un mancato ricambio generazionale, e di un calo delle vendite, non si può fare a meno di alzare i prezzi... Innescando una spirale che difficilmente porterà ad un miglioramento della situazione.<br />
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E questo le Major dell'intrattenimento lo hanno capito bene. Tant'è che fra un Pride e l'altro si è tenuto anche il tanto atteso Magical Pride di Disneyland Paris... Con tanto di parata a tema, spettacolo finale, ospiti dichiaratamnte gay o gay friendly e quant'altro...<br />
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/rTVZ7EgP5RQ" width="420"></iframe> Ovviamente, più che una manifestazione per l'affermazione e la rivendicazione dei diritti LGBT, ha rappresentato un'operazione di marketing studiata con cura e nei minimi dettagli, per risultare incisiva e al tempo stesso estremamente asettica e "soft"... Tant'è che la parola "gay" non compare da nessuna parte e di "provocazioni" non se ne sono viste nemmeno di sfuggita.<br />
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Però il messaggio era chiaro e la vicinanza alla comunità LGBT era esplicita, con tanto di inequivocabile simbologia, e questo rappresenta comunque un passo avanti storico... Però è evidente che si è trattato di un evento studiato per dare ufficialità ad una situazione già in essere da molto tempo, per dimostrare che dalle parti della Disney sono al passo coi tempi e per gratificare una fetta di pubblico (quella LGBT e LGBT friendly) sempre più rilevante in tutto il mondo occidentale.<br />
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Anche perchè la Disney, generalmente, non fa mai niente a caso o sull'onda dell'emotività.<br />
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Tutto questo per dire che, arrivati a questo punto, probabilmente siamo davvero arrivati ad un bivio: o un certo tipo di produzioni italiane - soprattutto a fumetti - inizieranno ad adeguarsi, oppure nel giro di una dozzina d'anni al massimo avranno imboccato una strada senza ritorno... Tantopiù che persino i siti italiani specializzati, che generalmente hanno sempre manifestato una certa accondiscendenza, iniziano a manifestare il loro disappunto per le scelte anacronistiche delle nuove proposte del fumetto italiano (come, ad esempio, ha fatto Fumettologica con la nuova serie ODESSA della Bonelli, con una recensione abbastanza severa che trovate <a href="https://www.fumettologica.it/2019/06/odessa-1-recensione-fumetto-bonelli/" target="_blank">CLICCANDO QUI</a>).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jQ1AdgRuOE8/XPdYj9hrI5I/AAAAAAAAtX4/eeyge7tfILQMSnugSbwp0SVn9J2EU2LjwCLcBGAs/s1600/1554976474387.png--dopo_la_fusione___odessa_01_cover.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1055" data-original-width="800" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-jQ1AdgRuOE8/XPdYj9hrI5I/AAAAAAAAtX4/eeyge7tfILQMSnugSbwp0SVn9J2EU2LjwCLcBGAs/s400/1554976474387.png--dopo_la_fusione___odessa_01_cover.png" width="302" /></a></div>
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E se persino i tradizionali supporter del fumetto italiano cominciano a prendere le distanze dalle nuove serie (oltretutto quando sono ancora in piena fase di lancio!), e a fare i ragionamenti che porto avanti su questo blog da anni, forse i nodi potrebbero venire al pettine anche prima del previsto.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-56365970921579263732019-05-28T13:42:00.000+01:002019-05-29T09:28:49.340+01:00FUMETTI ELETTIVICiao a tutti, come va?<br />
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Questo non è un blog che si occupa di politica, anche se - in maniera più o meno indiretta - occupandosi di tematiche LGBT in un certo senso finisce comunque per avere dei risvolti che potrebbero definirsi "politici".<br />
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Personalmente sono del parere che la politica, perlomeno in Italia, sia vissuta un po' troppo come uno sport, e che - soprattutto sotto le elezioni - scateni delle dinamiche da stadio che in realtà ne snaturano la funzione, anche se poi offre a tantissime persone l'opportunità di condividere analisi più o meno complesse, di sentirsi importanti e di scaricare (o accumulare) una buona dose di frustrazioni.<br />
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Quindi, siccome qui non parlo di calcio, generalmente non parlo neanche di politica (a meno che non sia direttamente coinvolta in qualche notizia di carattere fumettistico, o perlomeno legata all'immaginario pop).<br />
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Tuttavia, in occasione di queste ultime elezioni europee, ho deciso di fare un'eccezione. Anche se, per principio, proverò a non citare direttamente nessuno dei contendenti... Visto che in questo caso il risultato delle elezioni mi serve giusto per fini statistici.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-aKAFU_0dUxU/XOz0L3luZoI/AAAAAAAAtUA/Ti5pS6WsuIkk9PR58EX88RD3cXkTy75bgCLcBGAs/s1600/Manuale-elezioni-europee-2019-in-Italia-in-pdf.-Come-si-vota-il-26-maggio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="366" data-original-width="650" height="225" src="https://1.bp.blogspot.com/-aKAFU_0dUxU/XOz0L3luZoI/AAAAAAAAtUA/Ti5pS6WsuIkk9PR58EX88RD3cXkTy75bgCLcBGAs/s400/Manuale-elezioni-europee-2019-in-Italia-in-pdf.-Come-si-vota-il-26-maggio.jpg" width="400" /></a></div>
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Nel senso che, in una certa misura, i valori e le strategie di chi ha vinto (e di chi ha perso), potrebbero aiutarci - perlomeno in parte - ad analizzare ed inquadrare meglio certe strategie dell'editoria a fumetti italiana... Anche e soprattutto in fatto di tematiche LGBT, in particolare se si considera quanto queste tematiche - in un modo o nell'altro - possono rientrare nell'agenda politica (e nella campagna elettorale) di questo o quel partito. In particolare, casomai vi fosse sfuggito, da queste elezioni emerge il ritratto di una nazione in cui il partito con i maggiori consensi NON è a favore di una maggiore apertura nei confronti della comunità LGBT, e il cui leader - di recente - ha utilizzato delle strategie che ammiccano direttamente ad un tipo di devozione religiosa che non è propriamente progressista, diciamo... Così come non è progressista il suo approccio nei confronti delle minoranze in generale e verso una grande quantità di altri temi.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1_pajz3OcGE/XOz19sZQfbI/AAAAAAAAtUM/nm_GLiYro5UG4geEFUaVSSheMJh-_V14wCLcBGAs/s1600/Salvini-1-633x360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="633" height="226" src="https://1.bp.blogspot.com/-1_pajz3OcGE/XOz19sZQfbI/AAAAAAAAtUM/nm_GLiYro5UG4geEFUaVSSheMJh-_V14wCLcBGAs/s400/Salvini-1-633x360.jpg" width="400" /></a></div>
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Presumibilmente un editore italiano di fumetti che si ritrova in Italia oggi, e che spera di riguadagnare terreno - o perlomeno di non perderlo - in un momento non particolarmente favorevole per la carta stampata in generale, dovrebbe considerare anche questo fattore, soprattutto se il suo obbiettivo non è quello di mirare ad una nicchia di mercato, ma ad una platea che sia la più estesa possibile. Magari puntando ancora sul circuito delle edicole.<br />
Quindi, se il suddetto editore volesse essere obbiettivo e volesse puntare su dei dati prettamente statistici per capire che aria tira in Italia e qual è il compromesso migliore per tuttti, non potrebbe fare a meno di considerare una delle tante mappette che stanno circolando in questi giorni, e che danno un'idea della situazione...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-RTaZCmNjX7g/XOz3QnnRvAI/AAAAAAAAtUU/CLXi_1QZ5ys1iQtQ7vKk3ga_T9MJe7yQgCLcBGAs/s1600/61335938_10216815148828875_3874155033222184960_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="960" height="355" src="https://1.bp.blogspot.com/-RTaZCmNjX7g/XOz3QnnRvAI/AAAAAAAAtUU/CLXi_1QZ5ys1iQtQ7vKk3ga_T9MJe7yQgCLcBGAs/s400/61335938_10216815148828875_3874155033222184960_n.jpg" width="400" /></a></div>
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E se già negli anni scorsi il suddetto ipotetico editore non aveva voglia di correre troppi rischi, con una situazione del genere probabilmente si sentirebbe in dovere di essere ancora più prudente, soprattutto a proposito di una serie di temi eticamente sensibili come il mondo LGBT, la rappresentatività delle minoranze etniche e religiose e tutto il resto... Anche se poi, considerando che comunque in Italia circa il 50% degli aventi diritto tende a non votare, non si sentirebbe nemmeno così sicuro di centrare il bersaglio. Così, probabilmente, sceglierebbe di provare ad andare per tentativi, facendo piccoli (e pressochè insignificanti) passi avanti da una parte, ma mantenendo comunque un approccio perlopiù "tradizionalista", per dirla con un eufemismo... Pendendo più da una parte, o dall'altra, a seconda dei casi<br />
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Il punto è che, riflettendo meglio e andando a scavare più in profondità, non è detto che questo approccio sia quello più assennato.<br />
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Forse non bisognerebbe dare per scontato che il clima politico del nostro Paese suggerisca sempre la migliore strategia da adottare per conquistare il pubblico, anche perchè se il discorso fosse così semplice le vendite di molti fumetti italiani che si rivolgono al grande pubblico - e che in effetti hanno un approccio di un certo tipo - andrebbero molto meglio... E probabilmente anche il ricambio generazionale non sarebbe un problema...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-nVcbfGlGaGo/XOz_mZUw8-I/AAAAAAAAtU4/zsmXVrRDelgQUk_E_gTLrxme33_D1H-jgCLcBGAs/s1600/raising-kids-who-think.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="850" height="361" src="https://1.bp.blogspot.com/-nVcbfGlGaGo/XOz_mZUw8-I/AAAAAAAAtU4/zsmXVrRDelgQUk_E_gTLrxme33_D1H-jgCLcBGAs/s400/raising-kids-who-think.jpg" width="400" /></a></div>
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Cosa c'è, quindi, che non va in questo ragionamento? In effetti alcuni dati sembrerebbero riportare che in Italia i giovani che hanno votato alle recenti elezioni siano stati di più rispetto alla media europea. Si parla addirittura del 75% degli aventi diritto fra i 18 e i 34 anni, secondo l'Osservatorio Giovani e Futuro (<a href="https://www.ilcaffegeopolitico.org/106774/giovani-ed-elezioni-europee-contro-lastensionismo-nasce-stavolta-voto" target="_blank">CLICCATE QUI</a>)... Però c'è anche da considerare che secondo l'Istat, in Italia, ci sono 168 anziani ogni 100 giovani (<a href="https://www.lastampa.it/2018/05/16/italia/istat-cala-la-popolazione-litalia-il-secondo-paese-pi-vecchio-al-mondo-DO0a0cp2QzNJxyRHpMUTHK/pagina.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>)... Quasi il doppio. Quindi non è detto che il risultato elettorale di queste elezioni rappresenti al 100% le inclinazioni del potenziale pubblico dei lettori di fumetti under 34... Anzi... Oltretutto sembra che l'orientamento del voto sia molto diverso a seconda del tipo di contesto urbano. Nei centri urbani più popolosi l'andamento di alcuni partiti è stato l'opposto di quello riscontrato nei Comuni con meno abitanti.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-pV2hsoFlCVc/XO0CgmHsiwI/AAAAAAAAtVE/FRYKoYZ1sBgMvN0GjkodsZyGpACjJ1FlgCLcBGAs/s1600/IMG_3776-U101177600730gyC--650x485%2540IlSole24Ore-Web.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="650" height="296" src="https://1.bp.blogspot.com/-pV2hsoFlCVc/XO0CgmHsiwI/AAAAAAAAtVE/FRYKoYZ1sBgMvN0GjkodsZyGpACjJ1FlgCLcBGAs/s400/IMG_3776-U101177600730gyC--650x485%2540IlSole24Ore-Web.JPG" width="400" /></a></div>
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Il che porta a una seconda considerazione. Al netto del fatto che ci possono essere persone che leggono fumetti in qualsiasi contesto urbano (e non), quali sono i contesti in cui i suddetti lettori hanno più possibilità di coltivare la loro passione? E non solo tramite le edicole, ma anche tramite le fumetterie e le librerie (al netto di eventuali acquisti online)? Anche questi sono fattori da considerare... Perchè se pure potrebbe avere senso pensare che in Italia sono statisticamente più numerose le persone anziane che abitano i piccoli centri, e che i risultati elettorali possono dare un'idea delle loro preferenze in fatto di contenuti fumettistici, è anche vero che non è detto che la percentuale di lettori di fumetti (effettivi o potenziali) sia sempre la stessa in ogni contesto urbano e in ogni fascia d'età.<br />
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Per non parlare poi, di un curioso fenomeno che sta prendendo piede negli ultimi anni, e che probabilmente ha più a che fare con la psicologia che con la politica. Nel senso che il partito italiano che ha stravinto le ultime elezioni europee, pur manifestando fin dalle origini una certa insofferenza verso tutte le minoranze, ha finito per raccogliere anche un discreto numero di elettori omosessuali... Nonostante il fatto che, ad esempio nelle ultime elezioni nazionali, abbia agitato lo spauracchio dei film Disney che incitano all'omosessualità (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2018/03/venti-di-cambiamento.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>) e sia dichiaratamente vicino alle posizioni omofobe del Congresso delle Famiglie che si è visto qualche mese fa a Verona.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qy_T5slKP2E/XO0KbtUu3-I/AAAAAAAAtVQ/1KiVcQfBwSMJAbbTT8uoEx6sVfLiMCmBwCLcBGAs/s1600/locandina-Verona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1200" height="210" src="https://1.bp.blogspot.com/-qy_T5slKP2E/XO0KbtUu3-I/AAAAAAAAtVQ/1KiVcQfBwSMJAbbTT8uoEx6sVfLiMCmBwCLcBGAs/s400/locandina-Verona.jpg" width="400" /></a></div>
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Probabilmente c'è tutto un elettorato omosessuale che, prima ancora di identificarsi come parte di una minoranza, si ritrova nei valori e nelle proposte del suddetto partito. In gergo credo si possa chiamare dissonanza cognitiva. Ovviamente non sta a me indagare su questo meccanismo di rimozione, anche perchè non ne ho le competenze, però credo che anche in questo caso un editore italiano dovrebbe ponderare molto attentamente il suo approccio. Perchè se nell'elettorato di questo tipo c'è una certa quota gay che bene o male tollera un approccio poco progressista e poco gay friendly di chi andrà a votare (dando la precedenza ad altri elementi), non è affatto detto che sia composta da lettori di fumetti disposti ad accettare fumetti in cui i personaggi omosessuali vengono rappresentati poco e male. O magari in maniera degradante, o ancora con la spada di Damocle di qualche risvolto narrativo tragico, che in qualche modo "punisca" la loro scelta di vita.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-O9uZerQGnMA/XO0U76voQSI/AAAAAAAAtVc/nR6exDBcjD4uRTCKjNAblePqCXPAK9ejgCLcBGAs/s1600/rivo14.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="900" height="307" src="https://1.bp.blogspot.com/-O9uZerQGnMA/XO0U76voQSI/AAAAAAAAtVc/nR6exDBcjD4uRTCKjNAblePqCXPAK9ejgCLcBGAs/s320/rivo14.jpg" width="320" /></a></div>
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Anche se poi, indubbiamente, deve esserci anche una minima quota di lettori omosessuali a cui le cose vanno bene così, forse perchè in ultima analisi è composta da persone che non si accettano per quello che sono ed esorcizzano il loro disagio trovando giustificazioni e conferme negative in certi prodotti di intrattenimento. Però, come dicevo, si tratta probabilmente di una quota molto risicata, che si riduce anno dopo anno. Tant'è che nel 2000 gli italiani favorevoli alle Unioni Civili erano il 42%, mentre al momento della loro discussione nel 2016 erano diventati il 60% (<a href="http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Unioni-Civili-italiani-favorevoli-o-contrari-sondaggio-Istituto-Demopolis-7efdb18a-80ee-4477-9544-7378c44a807b.html#foto-1" target="_blank">CLICCATE QUI</a>), con punte del 78% fra gli under 35 (sempre loro!). Tuttavia, a distanza di tre anni dal varo di quella legge, nessun fumetto italiano che arriva in edicola (e a pensarci bene forse neanche in libreria) ha mai osato raffigurare il compimento di un'Unione Civile o di un matrimonio gay. In compenso nei fumetti italiani continuano ad abbondare gli omosessuali sentimentalmente falliti e/o che si scontrano con qualche tragedia legata alla loro condizione. E anche questo, penso, sia abbastanza indicativo.<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-OlMV8Fat0Hk/XO0YMgOjkKI/AAAAAAAAtVo/0WHxSx5ubhIyjPqOUqH_iZgj9qdHwTGJQCLcBGAs/s1600/salviniresarioOK71.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="415" data-original-width="620" height="267" src="https://1.bp.blogspot.com/-OlMV8Fat0Hk/XO0YMgOjkKI/AAAAAAAAtVo/0WHxSx5ubhIyjPqOUqH_iZgj9qdHwTGJQCLcBGAs/s400/salviniresarioOK71.jpg" width="400" /></a></div>
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Ad ogni modo il succo di tutto questo discorso è che, molto probabilmente, un editore di fumetti italiano che si facesse influenzare dai risultati elettorali nudi e crudi - e dal "clima" che se ne potrebbe dedurre - rischierebbe di prendere una grossa cantonata, soprattutto nel lungo periodo. Per il semplice fatto che il pubblico dei lettori di fumetti non si sovrappone perfettamente all'elettorato italiano in quanto tale, per mille motivi diversi.<br />
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E forse darlo per scontato, in un senso o nell'altro, ha contribuito a determinare la perdita di appeal di questo tipo di prodotto nel circuito delle edicole... Mentre l'ha fatto crescere in libreria, dove gli editori non si pongono vincoli di un certo tipo. Ed è un dato curioso, soprattutto se si considera che le librerie sono molto meno diffuse delle edicole. Un'indagine del 2016 ha rivelato che ci sono 29 milioni di italiani che abitano in Comuni che non hanno nemmeno una libreria (<a href="http://www.giornaledellalibreria.it/news-biblioteche-gli-italiani-senza-biblioteche-e-librerie-senza-infrastrutture-non-si-va-lontano-2720.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Certo possono spostarsi per andarne a cercare una o possono rivolgersi ad Amazon, però non è la stessa cosa, e comunque è evidente che il 56% degli italiani aventi diritto (quindi 28 milioni di italiani circa su 51 milioni) che ha votato alle europee (<a href="https://www.panorama.it/news/politica/elezioni-europee-2019-vinto-perso-votanti-voti/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>) non si sovrappone perfettamente ai 29 milioni di italiani che risiedono in Comuni senza librerie... Così come è evidente che l'andamento elettorale non dovrebbe influire più di tanto sull'approccio delle case editrici che fanno fumetti oggi, e che magari sperano ancora di ampliare il loro pubblico...<br />
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Per il semplice fatto che anche se tira una certa aria, piuttosto che un'altra, chi legge fumetti lo fa sostanzialmente per una questione di gusti personali e di propensione alla lettura dei fumetti. Due variabili che poco e niente hanno a che fare con i flussi dei voti. Per i motivi che ho elencato e per molti altri ancora... Anche se poi la sensazione è che certe scelte editoriali, che sarebbero commercialmente molto azzeccate, non vengono fatte (o magari non vengono fatte fino in fondo) proprio per non scontentare un certo tipo di elettorato, che magari si reputa tradizionalmente maggioritario nel nostro Paese...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-CekFrnlMycI/XO0fzZC-JRI/AAAAAAAAtV0/HQapS-Wp8w8-_neIPaQLXA0iPwzT-ojcACLcBGAs/s1600/don-camillo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-CekFrnlMycI/XO0fzZC-JRI/AAAAAAAAtV0/HQapS-Wp8w8-_neIPaQLXA0iPwzT-ojcACLcBGAs/s400/don-camillo.jpg" width="400" /></a></div>
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E forse anche per paura che certe scelte possano essere strumentalizzate proprio a livello politico, portando a tutta una serie di conseguenze negative, come peraltro è già successo in passato. Ad esempio, qualche anno fa, con la copertina di Topolino che avrebbe dovuto essere dedicata ala strage di Charlie Hebdo (<a href="http://lightelf.blogspot.com/2015/02/disney-contro-charlie-o-forse-no.html" target="_blank">CLICCATE QUI</a>).<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-q-QTJ9wAAgs/XO0hKaflAbI/AAAAAAAAtWA/daNr-6-x2g4Dl7YkzfUOGPJXvjwbWoNQgCLcBGAs/s1600/topolino.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="500" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-q-QTJ9wAAgs/XO0hKaflAbI/AAAAAAAAtWA/daNr-6-x2g4Dl7YkzfUOGPJXvjwbWoNQgCLcBGAs/s400/topolino.jpeg" width="297" /></a></div>
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Il che, però, fa sorgere un inquietante interrogativo. Forse, più che da una paura di scontentare un certo tipo di elettorato, le scelte del fumetto italiano nascono per essere delle strategie di sopravvivenza finalizzate a non indisporre chi è stato eletto e i suoi più accaniti sostenitori, anche se di solito non leggono fumetti?<br />
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Difficile rispondere... Probabilmente si tratta di un mix di cose. Sia come sia la sensazione è che un certo tipo di fumetto italiano non riesca proprio ad emanciparsi da questo tipo di valutazione (o di timore), con tutta una serie di conseguenze che lo allontanano dal suo pubblico potenziale, soprattutto giovanile, e che non fanno bene al settore in generale... E oltretutto, a ben guardare, i risultati elettorali - per un editore di fumetti - risultano falsati a prescindere. In Italia risiedono regolarmente oltre 5 milioni di stranieri: tutte persone che NON hanno diritto di voto e che nelle elezioni risultano invisibili anche se rappresentano l'8,5 della popolazione residente (<a href="https://www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri-2018/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>). Poniamo anche che non tutti leggano in italiano o siano interessati ai fumetti per una questione culturale: quanti editori italiani hanno mai pensato - ad esempio - ai potenziali lettori "stranieri" fra i bambini nati in Italia? E alla rappresentatività degli stranieri nei fumetti realizzati in Italia, al di là di qualche tocco esotico e/o politicamente corretto?<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TR2lYa--irE/XO0l_Bz6M9I/AAAAAAAAtWM/wXm64kQD-X0CSy-KsfW2b05x94Y4GPUgACLcBGAs/s1600/islam-dylan-dog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="500" height="360" src="https://1.bp.blogspot.com/-TR2lYa--irE/XO0l_Bz6M9I/AAAAAAAAtWM/wXm64kQD-X0CSy-KsfW2b05x94Y4GPUgACLcBGAs/s400/islam-dylan-dog.jpg" width="400" /></a></div>
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Sono tutte cose che, forse, meriterebbero un'analisi che va al di là dei risultati elettorali...<br />
Anche se poi nessuno osa farla davvero, forse anche perchè sa che la risposta potrebbe non piacergli.<br />
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Voi cosa ne pensate? Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8675312067632095138.post-55076884820684801322019-05-22T09:02:00.000+01:002019-05-22T13:33:23.039+01:00FUMETTI DI CLASSECiao a tutti, come va?<br />
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Alla galleria Comic Art Factory di Bruxelles (una galleria d'arte specializzata in fumetti), dal 17 maggio al 6 luglio si terrà un'esposizione delle tavole originali di Howard Cruse, uno dei capostipiti del genere gay comix (i fumetti gay underground americani, non necessariamente a tema erotico, che hanno iniziato a farsi timidamente avanti dagli anni Sessanta in poi). Ovviamente le tavole sono tutte in vendita, e hanno un prezzo che va dagli 800 ai 1600 euro, ma alcune possono essere acquistate in versione combinata, risparmiando qualcosa. Se volete saperne di più su questa esposizione e/o sulla location del tutto potete <a href="https://www.comicartfactory.com/howard-cruse-amour-gay-stuck-rubber-baby-wendel-gay-comics/" target="_blank">CLICCARE QUI</a>. Ad ogni modo pare che sia la prima volta che in Europa viene dedicata una mostra ad Howard Cruse, che ovviamente non poteva mancare al vernissage...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-25E3q8j8m08/XOEeWEtGq6I/AAAAAAAAtRw/O8XcRZYzkW8GfHPjxPJL-b82VVdz3u9rgCLcBGAs/s1600/60197675_10219447571799389_1828642631907803136_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-25E3q8j8m08/XOEeWEtGq6I/AAAAAAAAtRw/O8XcRZYzkW8GfHPjxPJL-b82VVdz3u9rgCLcBGAs/s400/60197675_10219447571799389_1828642631907803136_n.jpg" width="400" /></a></div>
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D'altra parte, in Europa, non è poi così conosciuto (anche perchè dalle nostre parte i fumetti gay hanno iniziato a trovare spazio in tempi e modi molto diversi rispetto agli USA, e i suoi fumetti gay sono sempre stati strabordanti di riferimenti culturali e storici molto legati alla comunità gay americana, che probabilmente hanno sempre intimorito gli editori europei)... In Italia penso che si sia visto solo in occasione della pubblicazione del romanzo grafico "Figlio di un preservativo Bucato" e sui (pochi) numeri dell'antologia HAPPY BOYS (poi HAPPY BOYS & GIRLS), che in un'epoca editorialmente più stimolante avevo curato per la defunta Coniglio Editore... Comunque se volete maggiori informazioni su Howard Cruse <a href="http://www.howardcruse.com/" target="_blank">CLICCATE QUI</a>.<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-RZC56292wMw/XOEfLa_Gi-I/AAAAAAAAtR4/U89oKa_ukH4TkNmdHyWIGV6PIeZAkFGDACLcBGAs/s1600/HAPPY001.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="634" data-original-width="450" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-RZC56292wMw/XOEfLa_Gi-I/AAAAAAAAtR4/U89oKa_ukH4TkNmdHyWIGV6PIeZAkFGDACLcBGAs/s400/HAPPY001.jpg" width="283" /></a></div>
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Quindi il fatto che una galleria d'arte di Bruxelles (sigh!) specializzata in fumetti abbia deciso di dargli spazio, soprattutto alla luce della grande considerazione di cui gode il fumetto in Belgio, ha un certo significato simbolico... Soprattutto se si considera che si è scelto di inaugurare la mostra in occasione della giornata internazionale contro l'omotransfobia. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-hUHjZNTtM6s/XOEgpxeDLdI/AAAAAAAAtSE/dyxsD3Rk6vEQLL_fhZ5qLReCQHb-nFF3gCLcBGAs/s1600/prideupdatekids.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="619" data-original-width="640" height="386" src="https://1.bp.blogspot.com/-hUHjZNTtM6s/XOEgpxeDLdI/AAAAAAAAtSE/dyxsD3Rk6vEQLL_fhZ5qLReCQHb-nFF3gCLcBGAs/s400/prideupdatekids.jpg" width="400" /></a></div>
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Probabilmente prima di vedere in Italia un'iniziativa fumettistica di qualche tipo a cavallo di questa data (se mai si vedrà) dovrà passare ancora un po' di tempo, però sicuramente quello che sta succedendo a Bruxelles è un buon segno, che fa ben sperare per il futuro. Nel frattempo, presso il British Museum (che non è proprio una location qualsiasi) si sta per inaugurare una mostra dedicata al mondo dei manga (se vi interessa è dal 23 maggio al 26 agosto), e fra gli artisti presenti c'è anche Gengoroh Tagame, che proprio in questi giorni è stato invitato a Londra dagli organizzatori per le interviste coi giornalisti... <br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-_peb9nKgexY/XOTuYxalwKI/AAAAAAAAtSk/MkvYIkUXKks4UwsEvAUOMyhKe3CD0QKMQCLcBGAs/s1600/60482576_2232632013452608_1214173300230455296_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-_peb9nKgexY/XOTuYxalwKI/AAAAAAAAtSk/MkvYIkUXKks4UwsEvAUOMyhKe3CD0QKMQCLcBGAs/s400/60482576_2232632013452608_1214173300230455296_n.jpg" width="300" /></a></div>
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Il fatto che la mostra di Howard Cruse e l'ennesimo riconoscimento all'arte di Gengoroh Tagame, con relative trasferte degli autori, si stiano tenendo proprio in questi giorni mi ha dato modo di riflettere su una questione abbastanza banale, di cui però si parla molto poco... Ovvero l'impressionante, gigantesca, mole di fumetti a tematica gay che in Italia non sono mai arrivati (e non stanno arrivando) in nessuna forma. E, più in generale, l'impressionante mole di fumetti che - in Italia - non hanno l'opportunità di confrontarsi col pubblico giusto e nel modo giusto... Anche solo per il fatto che il loro pubblico potenziale non si sovrappone necessariamente a quello dei collezionisti o dei fumettari propriamente detti, mentre le case editrici italiane - spesso e volentieri - anche quando ci sono di mezzo temi innovativi o poco battuti danno per scontato che sia così... E non investono davvero sul recupero di nuovo pubblico potenziale, magari tramite pubblicazioni su misura per chi non spende e spande in fumetteria o in libreria...<br />
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1yc553x2-B4/XOEiMKMC2lI/AAAAAAAAtSQ/PvwWjF8gYFoBOeeafjr5cFy6dwGMgpjogCLcBGAs/s1600/shop_photo1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="630" height="400" src="https://3.bp.blogspot.com/-1yc553x2-B4/XOEiMKMC2lI/AAAAAAAAtSQ/PvwWjF8gYFoBOeeafjr5cFy6dwGMgpjogCLcBGAs/s400/shop_photo1.jpg" width="400" /></a></div>
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E la cosa risulta particolarmente interessante, comunque, nel caso dei fumetti a tematica gay... Anche perchè adesso - a differenza di quanto avveniva dieci o venti anni fa - i tempi potrebbero essere maturi per una loro maggiore diffusione... Anche nel caso degli storici fumetti di Howard Cruse, ad esempio, soprattutto considerando che le dinamiche e le situazioni dei gay americani che descriveva lui nei suoi fumetti di qualche decennio fa sono diventate davvero molto simili a quelle che stanno affrontando i gay italiani oggi... Al netto del diverso contesto storico (per cui servirebbero abbondanti note esplicative, e se qualche editore non sapesse a chi rivolgersi per non fare disastri potrebbe sempre chiedere a qualcuno che sa di cosa si sta parlando... Coff... Coff..) sono abbastanza sicuro che i lettori italiani li apprezzerebbero... Soprattutto se venissero presentati in un'edizione economica ed abbordabile... E magari NON diretta da subito al mercato dei collezionisti...<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-K1EqvIoJHyg/XOEjYdXsdLI/AAAAAAAAtSY/MqAJZl92BPI5-ZZeRxsADJaB44pYJPWIwCLcBGAs/s1600/CB_wendel.bg.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="378" data-original-width="289" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-K1EqvIoJHyg/XOEjYdXsdLI/AAAAAAAAtSY/MqAJZl92BPI5-ZZeRxsADJaB44pYJPWIwCLcBGAs/s400/CB_wendel.bg.jpg" width="305" /></a></div>
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E penso che questa riflessione sia quanto mai attuale se si considera la deriva collezionistica degli ultimi anni, che probabilmente sta iniziando a sfiorare il feticismo fine a se stesso. Per capire meglio cosa intendo e cos'è un feticismo riporto la descrizione da Wikipedia:<br />
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<b>"Il feticismo è una <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Parafilia" title="Parafilia">parafilia</a>
consistente nello spostamento della meta sessuale dalla persona viva
nella sua interezza a un suo sostituto; ciò che la sostituisce può
essere o una parte del <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Regioni_del_corpo_umano#Regioni" title="Regioni del corpo umano">corpo</a> stesso, una qualità, un <a class="mw-redirect" href="https://it.wikipedia.org/wiki/Indumento" title="Indumento">indumento</a>,
un'azione o qualsiasi altro oggetto inanimato. In sostanza, quindi, il
feticista è colui che prova attrazione sessuale per qualcosa che
fuoriesce dai canoni della <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Sessualit%C3%A0" title="Sessualità">sessualità</a> tradizionale che presuppone i <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Apparato_genitale" title="Apparato genitale">genitali</a> quali oggetti <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Libido" title="Libido">libidici</a> primari.
</b><br />
<b>La quinta edizione del sistema <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_diagnostico_e_statistico_dei_disturbi_mentali" title="Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali"><i>DSM</i></a>
distingue il comportamento feticistico, che non causa alcun detrimento
alla vita sociale e relazionale del soggetto, dal disturbo feticistico
vero e proprio il quale è connotato da una <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Compulsione" title="Compulsione">compulsione</a> e da un significativo disagio clinico.
</b><br />
<b>Il feticismo è normalmente caratterizzato da una supervalutazione
psicologica dell'oggetto sessuale che si estende a ogni cosa a esso
associato. Un certo grado di feticismo rientra abitualmente nell'ambito
della sessualità normale, specialmente quando il desiderio di
intrattenere un rapporto sessuale con la persona amata non è
immediatamente esaudibile (così, ad esempio, chi si trova lontano dalla
persona amata può assurgere a feticcio un indumento intimo di
colei/colui). La condizione diventa patologica solo quando il feticcio
arriva a sostituirsi completamente al <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Rapporto_sessuale" title="Rapporto sessuale">coito</a>, o a maggior ragione, quando esso si distacca da qualsiasi determinata persona e diventa per sé solo l'oggetto sessuale."</b><br />
<br />
Ora: non so se qualcuno ha mai provato a riportare questo comportamento nell'ambito degli appassionati di fumetti, ma personalmente ho sempre pensato che - perlomeno in alcuni casi - il parallelismo fosse notevole.<br />
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Nel senso che, col tempo, da parte di una certa editoria a fumetti è stata messa in atto una strategia (più o meno consapevole) finalizzata a trasformare i semplici fruitori di storie a fumetti in collezionisti, per poi puntare a renderli dei feticisti... Più interessati alla confezione e all'edizione di prestigio che non alla storia a fumetti in quanto tale... Anche perchè, generalmente, le storie a fumetti non vengono concepite per avere un'edizione super lussuosa... E generalmente il prezzo di un fumetto sale in proporzione alla sua rarità, alla sua età e al suo valore simbolico...<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-sXH7eNH0qng/XOTxPG5aE2I/AAAAAAAAtSw/p2RK3QuZeN0-vu-m5qB4F2XIJ6pc8XUWACLcBGAs/s1600/IMG_6524.0.0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://2.bp.blogspot.com/-sXH7eNH0qng/XOTxPG5aE2I/AAAAAAAAtSw/p2RK3QuZeN0-vu-m5qB4F2XIJ6pc8XUWACLcBGAs/s400/IMG_6524.0.0.jpg" width="400" /></a></div>
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Poi, ovviamente, se a delle storie inizialmente pubblicate in edizioni molto misere viene data una seconda possibilità su carta più pregiata e durevole, che rende al meglio i colori (magari se si tratta di fumetti dipinti o realizzati con tecniche particolari) non c'è nulla di male. Così come non c'è niente di male se qualcuno si appassiona particolarmente ad una certa serie ed è disposto a ricomprarla tutta in un'edizione da collezione più curata e resistente, e che magari è più facile da conservare in libreria. Se però si inizia a riproporre storie già viste e riviste in nuove edizioni particolarmente lussuose, o se in Italia si propongono raccolte di storie - inizialmente concepite all'estero come economiche - direttamente in versione extra lusso... Allora, forse, qualcosa a monte non funziona più tanto bene... A meno che non ci sia dietro l'intenzione di puntare sui clienti danarosi nella speranza di creare un mercato per i lettori feticisti (e possibilmente abbienti), per cui è più importante possedere un'edizione lussuosissima (e forse anche un po' stramba) di una storia, che magari conoscono e possiedono già in varie vesioni, che non leggere storia in quanto tale.<br />
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-MOp-NcG6YJo/XOTzroQF-EI/AAAAAAAAtS8/DDgrv76QIoEMGribpNmW2ht9VQpQjIOrwCLcBGAs/s1600/Bath-2_trans_NvBQzQNjv4BqXLf5rZYUXGKwZgSx01hvqOi_5ll3WPjuuKRyCN2ZZKo.PNG.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="480" height="400" src="https://2.bp.blogspot.com/-MOp-NcG6YJo/XOTzroQF-EI/AAAAAAAAtS8/DDgrv76QIoEMGribpNmW2ht9VQpQjIOrwCLcBGAs/s400/Bath-2_trans_NvBQzQNjv4BqXLf5rZYUXGKwZgSx01hvqOi_5ll3WPjuuKRyCN2ZZKo.PNG.jpg" width="400" /></a></div>
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Probabilmente, in questo senso, abbiamo raggiunto una nuova vetta qualche giorno fa, quando è stata annunciata una nuova ristampa del romanzo grafico Daredevil - Amore e Guerra, da parte di Panini. Il volume, di grande formato, è contenuto in una scatola magnetica a
sua volta racchiusa in un cofanetto di cartone ed è stampato su carta
serigrafata da 140 grammi, pensata per la stampa di libri d’arte. Le
pagine sono a loro volta realizzate con effetti speciali: il personaggio
di Daredevil è stampato con una resa che al tatto risulta ruvida, così
come i vestiti di Kingpin. Inoltre è compreso un certificato di
autenticità firmato dal direttore editoriale di Panini Comics Marco
M. Lupoi, dal direttore di mercato di Panini Alex Bertani e da Bill
Sienkiewicz. L’edizione è tirata in 300 copie, costa 500 euro ed è stata presentata al <a href="https://www.fumettologica.it/2019/05/lake-como-comic-art-festival-2019/">Lake Como Comic Art Festival</a> , per poi essere venduta dal 30 maggio sul sito di Panini Comics e in fumetteria. <a href="https://www.facebook.com/watch/?v=2140381799348890">Qui è mostrato in un video</a>. <br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lTVLAXvL_5A/XOT1UF_t9sI/AAAAAAAAtTI/ENSVSFvbJCEJ1b36sK7oQynxeSYntNJhgCLcBGAs/s1600/daredevil-amore-guerra.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="680" data-original-width="501" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-lTVLAXvL_5A/XOT1UF_t9sI/AAAAAAAAtTI/ENSVSFvbJCEJ1b36sK7oQynxeSYntNJhgCLcBGAs/s400/daredevil-amore-guerra.jpg" width="293" /></a></div>
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Due righe per parlare del <a href="https://www.fumettologica.it/2019/05/lake-como-comic-art-festival-2019/">Lake Como Comic Art Festival</a>. Sul modello di alcune iniziative simili viste all'estero, si è trattato di una convention fumettistica ricca di ospiti internazionali, ma per pochi eletti. Potevano prenotarsi solo 1000 visitatori, acquistando biglietti che andavano dai 125 ai 450 euro (+ i costi di servizio). In realtà, poi, l'evento di per sè non si presentava in maniera poi così diversa da una classica convention fumettistica (foto sotto). Ora: al di là del fatto che associare il concetto di fumetto ad eventi di questo tipo mi sembra un po' un ossimoro, e al netto del fatto che non c'è niente di male ad organizzare eventi fumettistici solo per chi se li può permettere, mi viene il dubbio che - visto l'andamento generale - qualcuno stia iniziando a pensare che i fumetti siano destinati a diventare un bene di lusso... E che si stiano iniziando a fare esperimenti in questo senso... Con tutta una serie di conseguenze a catena che, al momento, faccio molto fatica ad immaginarmi. Parere personale: l'idea di trasformare una forma narrativa assolutamente democratica in qualcosa di classista mi spaventa un po'...<br />
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-oRFhA-fdgV0/XOT-MxV348I/AAAAAAAAtTg/n0EwBDOGXEYvDXZFbQSoN2bPJ0IJwJiVgCLcBGAs/s1600/img_1459.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-oRFhA-fdgV0/XOT-MxV348I/AAAAAAAAtTg/n0EwBDOGXEYvDXZFbQSoN2bPJ0IJwJiVgCLcBGAs/s400/img_1459.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-mAzmHdWklVk/XOT-iXpDYzI/AAAAAAAAtTo/PBydNvLnicQ6hp5rQh44iJUjTKCxBnrxwCLcBGAs/s1600/img_1468.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" height="300" src="https://4.bp.blogspot.com/-mAzmHdWklVk/XOT-iXpDYzI/AAAAAAAAtTo/PBydNvLnicQ6hp5rQh44iJUjTKCxBnrxwCLcBGAs/s400/img_1468.jpg" width="400" /></a></div>
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In questo momento ho di fronte a me la prima edizione di Amore e Guerra (pubblicata negli USA nel 1986 e arrivata da noi nel 1989 grazie alla Star Comics), e all'epoca l'avevo pagata 8000 lire. Era una somma onesta (anche se non si trattava di un'edizione propriamente economica), ma la carta rendeva giustizia alla storia e non ho mai avuto l'esigenza di ricomprarla in una qualche edizione cartonata o extra lusso. Poi, ovviamente, ognuno è libero di fare le sue scelte e di decidere come spendere i suoi soldi, però devo ammettere che - personalmente - l'idea di inaugurare in Italia un mercato di ristampe per i feticisti del fumetto (e magari pernsate per eventi elitari), piuttosto che provare a ricreare un mercato di edizioni super economiche con fumetti più attuali e perlomeno inediti, mi lascia abbastanza perplesso. Soprattutto se si considera che, in realtà, tramite le serie TV di ultima generazione c'è un'enorme fetta di pubbico potenziale che sarebbe già predisposta mentalmente ad avvicinarsi al mondo dei fumetti seriali... Sempre che venissero proposti nel modo giusto, ad un costo competitivo e con dei contenuti paragonabili a quelli delle suddette serie... Anche perchè, a differenza delle serie prodotte per la TV, i fumetti seriali corrono molti meno rischi di deludere il pubblico nel lungo periodo, visto che non devono sottostare a tutta una serie di dinamiche - tipiche delle produzioni televisive - che possono compromettere gli sviluppi delle trame e la caratterizzazione dei personaggi...<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wQFlOH-E9wg/XOT2wBqqaRI/AAAAAAAAtTU/TV7Lv75nutYA-z_zia4NPJwx7YlJ2r4GQCLcBGAs/s1600/02-got-gluekit.w1100.h733.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="733" data-original-width="1100" height="266" src="https://1.bp.blogspot.com/-wQFlOH-E9wg/XOT2wBqqaRI/AAAAAAAAtTU/TV7Lv75nutYA-z_zia4NPJwx7YlJ2r4GQCLcBGAs/s400/02-got-gluekit.w1100.h733.jpg" width="400" /></a></div>
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Ovviamente anche il mondo del fumetto non è esente da rischi e incidenti di percosrso, ma a fronte di meno variabili in campo i rischi sarebbero comunque inferiori (anche se ovviamente tutto dipende dagli autori coninvolti). Eppure, negli ultimi anni, sembra proprio che le parole chiave del mondo del fumetto italiano siano "ristampa", "collezionista", "graphic novel", "classico" e poco altro... Anche se poi, nel mondo reale, le cose vanno avanti ad un ritmo sempre più serrato, i gusti del pubblico cambiano e si rinnovano, e il marcato estero accumula tonnellate di fumetti interessanti che in Italia restano inediti perchè si preferisce puntare su cose già viste e riviste, magari in edizioni a tiratura limitata da 500 euro. Poi, ovviamente, se uno vuole spendere 500 euro per un romanzo grafico (e se un'editore punta su questo mercato) non c'è niente di illegale, però sono cose che fanno riflettere.<br />
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Soprattutto se si considera che la sensibilità generale, negli ultimi anni, è cambiata tantissimo e adesso si potrebbero aprire le porte ad una nuova idea di fumetto, più fresca e inclusiva. E probabilmente in grado di avere un maggiore appeal sul nuovo pubblico di oggi. Però la sensazione è che al primo posto continui ad esserci il pubblico di ieri, possibilmente con qualche ossessione collezionistica/feticistica e con un buon conto in banca.<br />
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Alla prossima.Wally Rainbowhttp://www.blogger.com/profile/00805926599622404131noreply@blogger.com2