venerdì 28 novembre 2014

AD OGNUNO IL SUO GIOCO...

Ciao a tutti, come va?
Forse avrete saputo anche voi che è da poco disponibile sul mercato Lammily, la bambola "umana", una specie di anti Barbie che presenta per la prima volta le proporzioni e le caratteristiche di una ragazza media (è addirittura possibile acquistare appositi adesivi per simulare la sua acne), munita di un guardaroba di abiti assolutamente "normali"...
Se volete fare un regalo originale alle vostre nipotine (e non solo), questa potrebbe essere un'idea simpatica e divertente (il suo sito ufficiale lo trovate CLICCANDO QUI). Parlo di Lammily qui perchè, oltre ad essere alquanto lesbo friendly è solo l'ultimo esempio di una tendenza che da qualche anno ha iniziato a caratterizzare il mondo delle dolls più o meno da collezione, che oltre a rivolgersi ad un pubblico sempre più trasversale ha iniziato a riflettere una nuova sensibilità e un'evoluzione dei costumi che è sempre più lontana dall'originario scopo delle bambole dalla fisionomia adulta... Che fin dai tempi degli antichi egizi avevano soprattutto un ruolo educativo, e comunque erano funzionali alle aspettative della cultura dominante e al rispetto del politicamente corretto...
Da qualche decennio, però, le cose sono profondamente cambiate... Un po' perchè l'immaginario legato alla figura femminile (e maschile) e alla sua identità è cambiato profondamente, e un po' perchè le dolls hanno iniziato a risentire di una più generale evoluzione dei costumi, dell'estetica e dei riferimenti culturali ed emotivi... Tant'è che ora il loro pubblico di riferimento non è più solo quello delle bambine...
Questo, ovviamente, ha determinato la nascita di linee di dolls molto curate e prodotte unicamente per i collezionisti, o addirittura per specifiche nicchie di collezionisti, che possono permettersi di lanciare modelli che fino a qualche anno fa sarebbero stati inconcepibili persino per le linee di bambole più audaci. Così, alla fine, la INTEGRITY TOYS, che sta realizzando la linea di bambole da collezione ispirate alla serie di animazione cult di JEM ha appena annunciato che il prossimo personaggio che verrà messo in produzione sarà Techrat, ovvero un personaggio palesemente gay (e pure un po' misogino), che con il suo look un po' inquietante comparve in alcune puntate della storica serie animata degli anni '80...
Sul fatto che il cartone di JEM avesse tutta una serie di valenze gay più o meno implicite mi sono dilungato abbondantemente in passato, ma il caso di Techrat è particolare perchè inizialmente sarebbe dovuto essere talmente gay da essere modellato sulle fattezze del cantante Boy George, scelta che poi venne scartata in fase di produzione, optando per un più alternativo giovanotto "new romantic punk style"... Che in versione doll sarà munito anche di una seconda testa con lunghe chiome per renderlo ulteriormente androgino.
Poichè il suo ruolo nella serie era quello di fornire supporto tecnologico al gruppo delle MISFITS verrà munino anche di un bel computer vintage, simile a quelli con cui armeggiava anche nella serie animata...

Da notare che il personaggio non venne mai prodotto nella linea di bambole per "ragazze dal cuore rock" che venne prodotta dalla Hasbro negli anni '80 (e che si concluse prematuramente anche a causa del boicottaggio da parte delle associazioni di genitori che consideravano al serie animata troppo trasgressiva... Anche per via di personaggi come Techrat). Fatto sta che ora il mercato delle dolls da collezione è una cosa completamente diversa rispetto agli anni '80, e l'arrivo di Techrat rappresenta solo la punta dell'iceberg. Ad esempio: proprio dalle parti di Milano vive Chan Park (CLICCATE QUI per il suo sito) un designer di origine koreana che - fra le altre cose - si dedica alla realizzazione di male dolls muscle bear anatomicamente corrette (nel senso che fra la gambe sono tutto fuorchè piatte) e decisamente gay oriented, che produce in numero estremamente limitato per pochi fortunati (e danarosi) collezionisti.
Per i suoi lavori prende spunto anche da personaggi famosi e icone omoerotiche, come gli ex porn performers Francois Sagat e Harry Louis...

Anche se, evidentemente, gli piace molto spaziare...




E in effetti se i preordini per i suoi bambolotti (che, vi ricordo, produce in numero limitato) raggiungono regolarmente il numero massimo consentito un motivo ci sarà, soprattutto se si considera che il costo delle sue dolls esclusive fatte a mano parte da un minimo di 800 euro (e infatti, da quello che mi ha spiegato su facebook, sta meditando di trasformare le sue male dolls in un lavoro a tempo pieno). Certo, se invece di essere in Italia avesse lanciato il suo business stando in qualche nazione con un settore imprenditoriale un po' più ricettivo nei confronti di questo genere di cose, adesso probabilmente avrebbe trovato qualche sponsor disposto a lanciarlo in maniera un po' più compiuta, ma d'altra parte è risaputo che dalle nostre parti le buone idee spesso passano inosservate...


D'altra parte dalle nostre parti nessun imprenditore avrebbe la formazione e la competenza necessatie per realizzare che al mondo ci sono persone disposte a spendere dagli 800 euro in su per possedere una male doll sexy da collezione...  Anche se è un dato di fatto che ormai questo mercato esiste ed è sempre più solido, anche grazie alle possibilità offerte da internet, che tra le altre cose ha RADICALMENTE cambiato la percezione del collezionismo e degli interessi di nicchia.

Morale della favola: nel 1977 Harvey Rosenberg creò GAY BOB (foto sotto), ma nonostante le apparenze i tempi non erano ancora maturi e purtroppo il suo progetto naufragò quasi istantaneamente...
Nel 1996 John McKitterick creò BILLY e nel 2001 ricevette una diffida per aver osato mettere un uniforme ufficiale al suo bambolotto gay anatomicamente corretto, dopodichè - guardacaso - il bambolotto cessò di essere prodotto...
Nel 2014, per fortuna, le cose stanno cambiando e c'è spazio anche per i personaggi gay di Jem e per i bambolotti anatomicamente corretti di Chan Park, che in alcuni casi ha voluto anche aggiornare personaggi di culto come Ken e Big Jim...


Tutto considerato direi che è un buon segno.

Alla prossima.

1 commento:

  1. È strano vedere il termine "doll" associato a figure maschili dalla fisicità importante. Di solito quelle le chiamano "action figure", mentre le "doll" maschili sono i vari fidanzatini delle bambole protagoniste.
    Poi so che le "action figure" hanno tutte una storia molto testosteronica di lotta fra Bene e Male alle loro spalle, che sia con fucili o spade magiche, mentre le "doll" accompagnano fantasie di vita quotidiana.
    Quindi, per quanto mi sembri strano, questi maschietti armati di scudiscio sono "doll" a tutti gli effetti.

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