mercoledì 2 settembre 2015

PIRATI INTERGALATTICI...

Ciao a tutti, come va?

Vorrei iniziare settembre con una bella segnalazione che arriva dalla Spagna, e che getta una luce di speranza su tutto il mondo del fumetto LGBT (e sui suoi aspiranti autori). Infatti oggi vorrei tornare a parlare (dopo veramente tanto tempo) del camaleontico fumettista e illustratore Ivan Garcia (che vedete qui sotto con il suo ultimo taglio di capelli)... Che ad agosto ha sorpreso un po' tutti...

Infatti dopo diversi anni è finalmente riuscito ad autoprodurre il primo albo completo a colori di Capitan Eclipse, il personaggio che aveva fatto debuttare una decina di anni fa sulla defunta serie antologica spagnola CLARO QUE SI COMICS...

Siccome possiedo tutti i numeri della suddetta serie antologica penso di poter dire, con cognizione di causa, che la serie del pirata spaziale Capitan Eclipse era probabilmente uno dei prodotti più interessanti che avevano trovato spazio su quelle pagine (seppure con delle avventure molto brevi, che facevano solo intuire il grande potenziale del personaggio e le idee che c'erano dietro)...

Infatti Ivan Garcia, che evidentemente è un appassionato di fantascienza, aveva ideato un'ambientazione spaziale curata nei minimi dettagli, con tanto di schede tecniche e mappe stellari...


E tutto per ricreare il futuro distopico in cui si muoveva un pirata spaziale gay, perseguitato da una sorta di impero intergalattico che aveva più cose in comune con la Santa Inquisizione che con i classici imperi spaziali... Infatti se intercettava individui omosessuali riteneva essere suo dovere "convertirli" all'eterosessualità e alla sottomissione con i propri macchinari... E anche per questo buona parte di quelli che non accettavano questa possibilità diventavano pirati spaziali di Stonewall, vivendo al di fuori della "legalità" e ai margini dei territori colonizzati, nella zona denominata "periferia"...

Nelle storie compare su CLARO QUE SI COMICS il Capitano faceva già coppia con Gregor, rampollo rinnegato di una nobile famiglia che non accettava il suo orientamento sessuale (e gli avrebbe imposto un matrimonio di interesse), e i due avevano vissuto una serie di avventure a bordo della nave spaziale Divine, che col tempo aveva ampliato il suo equipaggio raccogliendo un po' tutte le sfumature del mondo LGBT...

Dopo la chiusura della testata, però, Ivan Garcia non si è dato per vinto, e dopo aver messo in piedi un bellissimo sito tutto dedicato al suo personaggio (CLICCATE QUI), ha deciso di ripartire da zero, autoproducendo le storie di Capitan Eclipse (e del suo universo narrativo) a partire dalle sue origini mai narrate... Anche se ovviamente solo il tempo rivelerà se questo Capitan Eclipse è effettivamente quello comparso su CLARO QUE I COMICS, o se si tratta di una sorta di una versione "alternativa" dello stesso...

Di buono c'è che CAPITAN ECLIPSE - RESCATE EN LA PERIFERIA, l'albo che finalmente Ivan Garcia ha potuto tenere fra le mani (per poi spedirlo direttamente a chi lo acquista tramite QUESTO SITO), sembra avere tutte le premesse per diventare il primo capitolo di una saga molto interessante (e che meriterebbe più attenzione anche da parte dell'editoria ufficiale)...

Certo la Spagna, in fatto di autoproduzioni, non ha lo stesso mercato degli USA, ma per fortuna non ha nemmeno alcuni problemi tipici dell'Italia, quindi sarà molto interessante verificare la risposta che otterrà CAPITAN ECLIPSE - RESCATE EN LA PERIFERIA... Nella speranza che che presto possa avere un seguito (a magari un'edizione italiana).

Anche perchè, piccolo e non irrilevante dettaglio, i fumetti di genere fantascientifico con protagonisti LGBT sono decisamente pochi, e quelli con un'ambientazione accurata sono ancora meno... Quindi l'eventuale successo di questo progetto potrebbe anche fare da apripista per un nuovo modo di intendere questo genere di produzioni...

E di certo non sarebbe un male.

E comunque se un progetto portato avanti con tanta caparbietà, e che ha necessitato una decina d'anni per vedere la luce, avesse il successo sperato, potrebbe anche essere un incentivo per tutti quegli autori che si sentono soverchiati dalle battute d'arresto e dalle avversità...

Quindi staremo a vedere.

Alla prossima.

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