Ciao a tutti, come va?
Era da un po' di tempo che non mi concentravo sulle attività dell'associazione PRISM COMICS, anche perchè ultimamente era entrata in una fase un po' complicata (nelle associazioni di volontariato queste fasi possono presentarsi all'improvviso, e non è detto che se ne esca fuori in tempi brevi). Ora, però , sembra che la prima associazione statunitense finalizzata alla valorizzazione dei fumetti a tematica LGBT voglia tornare a lavorare a pieno regime, e così ha deciso di lanciare una campagna di crowfunding per la pubblicazione di una nuova antologia: ALPHABET (CLICCATE QUI).
Come forse saprete il mercato del fumetto statunitense è estremamente variegato, e sicuramente offre spazio per tutti, ma è innegabile che i fumetti indipendenti, alternativi e autoprodotti abbiano meno visibilità (e meno possibilità) dei titoli sponsorizzati da editori più o meno importanti. Così alla PRISM COMICS hanno pensato che poteva essere interessante festeggiare i primi dieci anni del loro Queer Press Grant (CLICCATE QUI per avere maggiori informazioni attraverso il nuovo sito della PRISM COMICS) attraverso un'antologia che raccogliesse i lavori di artisti vecchi e nuovi.
Al di là dell'operazione di crowfunding, comunque, penso che sia interessante constatare che tutto parte proprio dall'idea di festeggiare il decennale del Queer Press Grant, che è un premio in denaro che viene assegnato per finanziare la pubblicazione di un fumetto a tema LGBT da parte di un autore (o un'autrice) emergente. E già questo, da solo, è un traguardo importante. Nel senso che dimostra che il concetto di "fumetto LGBT", in qualche modo, ha trovato il suo spazio (anche se forse ancora un po' di nicchia) nella comunità LGBT vera e propria. Dimostrando che ormai, dalla suddetta comunità, è considerato una forma di espressione culturale da valorizzare e tutelare esattamente come tutte le altre. Perlomeno negli USA.
E non è una cosa da poco.
Anche perchè la legittimazione dei fumetti propriamente detti rientra in un più ampio fenomeno di integrazione dell'immaginario pop che si sta diffondendo con sempre maggior frequenza anche in un ambito che una volta tendeva ad escludere completamente un certo tipo di iniziative, e cioè quello dei locali ricreativi...
Giusto per fare qualche esempio: il prossimo 6 dicembre, alla dicoteca DRAGONFLY (CLICCATE QUI) di Hollywood (che è diventato un po' il punto di ritrovo per gay geek della zona) si terrà un Moonlight Party per tutti i fans gay e gay friendly di Sailor Moon...
Che coinvolgerà diverse associazioni locali e farà intervenire anche alcuni dei più famosi cosplayer della zona...
Anche perchè, a parte tutti il discorso LGBT, i cosplayer da quelle parti sono valorizzati e vengono utilizzati anche per fare animazione nei locali... E addirittura ci sono delle discoteche dove ci sono regolarmente delle serate a tema, dove i cosplay (quelli veri) rivestono un ruolo importante e dove il tutto è organizzato come si deve... E se non ci credete date un occhiata alle serate CLUBCOSPLAY organizzate dalla HappyCore Productions (CLICCATE QUI)... Tipo quella che vedete qui sotto...
Inutile dire che si tratta di venti gay friendly, se non dichiaratemente gay friendly (e infatti c'è la HappyCore Productions anche dietro al Sailor Moon party di cui sopra). La cosa interessante, comunque, è che in questo caso non co sono locali che improvvisano serate a tema un po' squalliducce (e ogni riferimento a quello che succede in Italia NON è casuale), ma squadre di appassionati che si sono messi insieme per organizzare eventi come si deve in maniera professionale... E direi che la differenza si vede.
E se uno non fosse un animale da discoteca e volesse una serata più tranquilla, potrebbe cercare una serata a tema come quella promossa dall'associazione GEEKSOUT di New York il prossimo 16 dicembre, a base di karaoke prenatalizio...
Il tutto all'Uncle Charlie (CLICCATE QUI), che un noto gay piano bar della città.
Tutto questo per dire che, effettivamente, in questi ultimi dieci anni qualcosa è cambiato sul serio, e in meglio. Anche se purtroppo di tutti questi progressi, dalle nostre parti, non arriva che un eco molto lontano, e da noi la situazione si evolve con maggiore lentezza per tutta una serie di motivi. Ed è un vero peccato...
Ad ogni modo credo che certi esempi possano provare meglio di tante parole che le cose possono anche andare diversamente, e che forse vale la pena di iniziare ad organizzarsi per farle cambiare.
Alla prossima.
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