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lunedì 23 agosto 2010

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Nel 2010 si festeggiano i 25 anni di un personaggio relativamente popolare nell'immaginario di chi, come il sottoscritto, ha vissuto la sua infanzia negli anni '80. Mi riferisco a She-Ra, la principessa del potere, alla quale - per l'occasione - è stata dedicata una raccolta integrale della sua serie TV (ovviamente solo in inglese, ma i due cofanetti con la sua prima serie sono disponibili anche in italiano).Ne parlo adesso anche perchè, da qualche settimana, sul forum italiano del sito ufficiale dedicato ai MASTERS OF THE UNIVERSE (del cui universo She-Ra faceva parte a tutti gli effetti) si è accesa una discussione abbastanza infuocata sul reale motivo per cui in Italia questo personaggio, e la relativa serie di giocattoli, non ebbero un grande successo... Secondo chi ha aperto il post il problema nascerebbe tutto dal fatto che l'Italia (negli anni '80 e in buona parte anche oggi) è fondamentalmente un paese sessista e omofobo. Sarà vero?Siccome la questione potrebbe suonare un po' incomprensibile per i profani, ora cercherò di riassumere brevemente (anche se sarà molto complicato) la storia dall'inizio... E tutto ebbe inizio nell'ormai lontano 1982, quando il fantasy e la fantascienza andavano molto di moda e la MATTEL decise di cavalcare l'onda creando una linea di action-figures science-fantasy per bambini.... I MASTERS OF THE UNIVERSE, appunto, per i quali la MATTEL commissionò una serie animata agli studi FILMATION.
Alla FILMATION, però, non si limitarono a creare una vetrina per la serie di giocattoli, ma si impegnarono per creare una serie per bambini che avesse anche un certo spessore psicologico, emotivo e formativo. Probabilmente fu anche per questo che la serie animata ebbe uno straordinario successo e che, col tempo, riuscì ad attirare tantissime bambine (i dati parlavano di circa un terzo di pubblico femminile). Siccome alla MATTEL non sono stupidi, si iniziò a studiare un modo monetizzare la cosa e per rendere la serie di giocattoli appetibile - e quindi acquistabile - dal pubblico femminile. Per questo scelse di commissionare alla FILMATION una sorta di "seguito" al femminile per le due serie animate già dedicate ai MASTERS, da cui si sarebbe potuta trarre una linea di action-figures più "a misura di bambina", visto che le bambine (e soprattutto i loro gentori) potevano avere problemi ad acquistare i muscolosi personaggi della linea MASTERS... Così naque la serie animata dedicata a She-Ra, e la linea di giocattoli PRINCESS OF POWER...
Nonostante una maggior presenza femminile il cartone non si discostava particolarmente dalle atmosfere e dai toni della serie dei MASTERS (dove peraltro erano già comparse figure femminili a tutto tondo e dotate di un certo carattere), tuttavia quando arrivò il momento di creare la relativa serie di acrion-figures, la MATTEL ne affidò l'adattamento al reparto creativo "per bambine" (quello di Barbie, per intenderci), col risultato di produrre una serie di "bamboline" che - probabilmente per motivi commerciali (Barbie dettava legge!) - stravolgevano notevolmente i personaggi animati (come potete vedere qui sotto)...
Ora: premesso che le suddette bamboline potevano avere comunque un certo fascino, il problema nasceva dal fatto che - ovviamente - avevano un look decisamente più fiabesco/zuccheroso/rosa/frou-frou rispetto ai MASTERS, e pertanto i maschietti che fossero stati interessati al loro acquisto (superando la delusione per la poca somiglianza con i personaggi TV) avrebbero potuto sentirsi a disagio anche solo a chiederle ai loro genitori e, sempre ammesso che avessero avuto dei genitori "illuminati", si sarebbero sentiti a disagio presentandosi dal loro giocattolaio di fiducia con una simile richiesta. Di contro le bambine potevano avere lo stesso problema in senso opposto, visto che la linea era troppo "action" per chi era abituato a giocare con bambolotti e bambole, che tutto facevano fuorchè impugnare una spada per combattere le forze del male assieme alle loro amiche...
Ora: sicuramente questa situazione ha avuto il suo peso in tutte le nazioni in cui il prodotto arrivò, ma la discussione aperta sul forum italiano del sito ufficiale dei MASTERS OF THE UNIVERSE (che guardacaso di intitola "Il VERO perché al fatto che PRINCESS OF POWER non ebbe enorme successo in Italia..."), sostiene che in Italia le cose andarono particolarmente male perchè dalle nostre parti c'era (e c'è ancora) una cultura particolarmente arretrata, sessista e omofoba, per cui sarebbe stato poco salutare (diciamo pure troppo "femminilizzante") acquistare una PRINCESS OF POWER a un maschietto. Allo stesso tempo sarebbe stato troppo "virilizzante" per una femminuccia, che magari sarebbe potuta crescere pensando che le donne possono lottare per qualcosa, invece di subire passivamente una condizione di sudditanza psicologica (limitandosi a sfogare le proprie frustrazioni facendosi belle e andando a fare shopping).
Ora: ovviamente il mio sarebbe un parere di parte, quindi mi limiterò ad osservare che, effettivamente, in Italia i personaggi femminili dotati di "carattere" (e forza fisica) non hanno mai avuto fortuna e sono sempre stati visti con un certo imbarazzo misto a diffidenza. Mi viene da pensare, solo per citare un esempio, all'intramontabile Wonder Woman (che con She-Ra ha diversi punti in comune), che in Italia non ha mai avuto successo, nonostante sia una vera e propria icona del fumetto internazionale fin dagli anni '40.
Che poi personaggi come Wonder Woman (e la stessa She-Ra) siano particolarmente amati dal pubblico omosessuale (di ambo i sessi), perchè dimostrano quanto di buono ci può essere nell'esprimere al tempo stesso il meglio della mashilità e della femminilità senza rinunciare alla loro identità di genere, la dice lunga su come possono essere visti con sospetto in una nazione dove (ancora nel 2010) la cultura di genere si regge sempre sul "rassicurante" binomio calciatore/velina.
Se poi dovessi citare la mia esperienza personale ricordo perfettamente che, dopo aver acquistato diversi MASTERS, mi misi in testa di acquistare anche She-Ra, e oltre alle litigate coi genitori mi dovetti subire anche il giocattolaio (o meglio la giocattolaia) che addirittura non mi voleva vendere l'articolo in quanto bambino maschio! Alla fine la spuntai, ma non dimenticherò mai lo sguardo della giocattolaia: un misto di compatimento e ironia, con tanto di risatina trattenuta a stento decisamente eloquente, e le conseguenti occhiataccie lanciatemi da mia madre. Quindi, per quel che vale, sarei portato a credere che - forse - un fondo di verità nella questione sollevata dal forum italiano del sito dei MASTERS OF THE UNIVERSE potrebbe anche esserci. Comunque se volete leggere tutta la discussione CLICCATE QUI. Voi cosa ne pensate?

2 commenti:

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Penso che ci sia più di un fondo di verità nella questione, le censure e i suggerimenti del vaticano e dei vari comitati di genitori investono anche questo campo da svariati anni.

kanzeon ha detto...

Ma come si fa a non amare she-ra con quel suo look da drag queen, e quella spada che sembra un fallo di gomma colt.
Per quanto riguarda le bambole ovviamente ognuno ha i suoi gusti, Amavo il suono delle cosce di barbie quando si spezzavano, quello schiocco secco era per me un divertimento e per mia sorella un patimento aahahhahaha.
Io francamente non mi preoccuperei troppo delle discriminazioni subite da shira (anche perché le animazioni erano pessime) e la mattel non mi risulta abbia mai avuto problemi di vendite.
Da noi i problemi in relazione alla sessualità sono ovunque, shera rappresenterà magari un tassello del mosaico della nostra mentalità ancora rurale.
In bocca al lupo Vale