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lunedì 31 dicembre 2012

THE SECRETS OF GAIL SIMONE...

Ciao a tutti, come va?
Il post di oggi (che è anche l'ultimo del 2012) è un po' emblematico dei tempi che cambiano, del potere di internet e di quello che succede quando un bravo sceneggiatore di fumetti (peraltro gay friendly) viene silurato senza considerare il parere dei lettori... Di cosa parlo? Prima di tutto sto parlando di Gail Simone: una rubiconda e popolare sceneggiatrice in forza alla DC Comics da qualche anno, in grado di trasformare serie tappabuchi come Birds of Prey e Secret Six in piccoli cult per gli appassionati...
La cosa curiosa è che prima faceva la parrucchiera, e ha iniziato a farsi notare tramite il suo sito internet (dal taglio molto femminista e critico nei confronti della rappresentazione femminile nei fumetti di supereroi), finendo prima a lavorare per alcuni fumetti dei Simpsons e poi per alcuni titoli minori della Marvel... Perlomeno fino a quando a litigato con il suo supervisore a proposito di alcune scelte editoriali. A quel punto è passata alla DC Comics dove è diventata famosa per la sua capacità di rivitalizzare titoli con una buona componente di personaggi femminili...
Nel frattempo è diventata famosa anche per la sua presa di posizione a favore dei diritti LGBT e per la bravura con cui ha trattato questi argomenti nelle serie gestite da lei. Ad un certo punto le sono stati affidati anche titoli di un certo prestigio, come Wonder Woman e la nuovissima serie dedicata a Batgirl dopo il ciclone spazio-tempo-dimensionale di qualche anno fa, che ha stravolto (di nuovo)  l'universo narrativo DC Comics. Infatti dalla fine degli anni '80 al 2011 la Batgirl classica, Barbara Gordon, aveva combattuto il crimine da dietro le quinte (con il nome di Oracolo), condannata alla sedia a rotelle dopo che il Joker ha sparato mirando alla sua spina dorsale...
Altre ragazze avevano rilevato il suo costume e il suo titolo, ma lei era rimasta nel cuore di tutti e adesso che la storia recente dell'universo DC Comics è stata riscritta la sua paralisi è stata solo temporanea, e lei è potuta tornare a combattere il crimine nella sua classica tutina aderente (e con qualche anno in meno). Per rilanciarla, dicevamo, è stata scelta Gail Simone, e la serie ha incontrato da subito un grande favore da parte del pubblico...
Un favore che ha avuto dei risvolti inaspettati. Infatti il 9 dicembre Gail Simone annunciava sul suo ACCOUNT TWITTER che la DC Comics aveva deciso  di rimuoverla da Batgirl senza preavviso e senza darle troppe spiegazioni... Con una semplice mail... Senza peraltro garantirle nuove pubblicazioni su cui lavorare. Tuttavia ne è seguito un tale sommovimento da parte dei fans, e un tale intasamento di e-mail di protesta, che la DC Comics ha pensato di tornare sui suoi passi... Ed è la prima volta che questo avviene nella storia della casa editrice! Così il 21 dicembre un'estasiata Gail Simone annunciava che la nuova sceneggiatrice di Batgirl... Sarebbe stata ancora lei!
Forse vi chiederete perchè parlo di tutta questa storia su questo BLOG, e il motivo è molto semplice. Nelle serie americane, ultimamente, c'è sempre un certo ricambio di autori, ma l'allontanamento di Gail Simone è sembrato a tutti perlomeno strano, nei tempi e nei modi, a meno che non ci fosse stato un motivo scatenante che la DC Comics ha voluto tenere nascosto... E, in effetti, un motivo potrebbe esserci e potrebbe avere a che fare con i progetti di Gail Simone su un altro personaggio al quale è molto affezionata: Catman...
Nato come avversario di Batman nel 1963, è sempre rimasto un cattivo di serie C finchè Gail Simone non ci ha messo le mani sopra, dandogli nuovo spessore e carattere, e rendendolo un personaggio a tutto tondo... Riuscendo addirittura a trasformarlo in un nuovo sex symbol, che spesso e volentieri mostra il meglio di sè...
A questo punto vi chiederete: perché questo personaggio avrebbe turbato la DC Comics al punto si allontanarla? É solo una questione di pettorali? Il punto è che Gail Simone ha dichiarato che nel nuovo universo DC Comics lei vuole fare tornare anche Catman, e questa volta sarà un personaggio dichiaratamente bisex! Come peraltro aveva lasciato intuire da alcune allusioni nella sua precedente gestione di Secret Six...
Un personaggio bisex, però, non dovrebbe rappresentare un grosso problema per la DC Comics... Soprattutto adesso che i personaggi gay vanno tanto di moda. Che succede allora? Il problema potrebbe nascere dal fatto che Gail Simone - in precedenza - lo aveva anche fatto diventare papà! E non un padre adottivo, ma proprio un padre biologico...
Forse mi sbaglio, ma un padre bisex che ha un figlio piccolo e nel frattempo flirta con maschi più o meno superumani potrebbe essere considerata una brutta gatta da pelare (è proprio il caso di dirlo)... O, più semplicemente, qualcosa per cui i lettori non sono ancora preparati.
Alla DC Comics hanno provato ad allontanare Gail Simone prima che accadesse l'inevitabile?
Forse la sceneggiatrice si era lasciata sfuggire qualcosa al riguardo e a qualcuno si sono drizzati i capelli in testa?
E ora che è stata reintegrata farà tornare Catman proprio sulle pagine di Batgirl, con un figlio piccolo e un muscoloso boyfriend?
Lo scopriremo nella prossima bat-puntata...

sabato 29 dicembre 2012

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti, come va?
Gli appuntamenti musicali del mese di dicembre sono stati dedicati al mondo dei cantanti gay dichiarati che hanno scelto di esprimersi attraverso un look ambiguo e trasgressivo, ignorando i pregiudizi della società. Anche se ormai mi sembra di parlare di storia antica, tutto era partito dal suicidio di un ragazzo italiano di 15 anni, che era preso di mira per alcuni suoi atteggiamenti fuori dagli schemi.
Nel frattempo le indagini avrebbero appurato che non è stato spinto al suicidio perchè era preso di mira... Peccato solo che su alcuni forum gay che frequentava ci sono state delle dichiarazioni di ragazzi, che sostengono di essere stati suoi amici, che hanno confermato che effettivamente viveva con estremo disagio le prese in giro e gli atteggiamenti di cui era vittima... E ovviamente non sono stati considerati. Sia come sia, per concludere questa breve carrellata di cantanti, ho scelto di segnalarvi Karl Westerberg, meglio noto come la drag queen Manila Luzon...
Perchè stavolta ho scelto una drag queen? Intanto perchè intepreta i suoi brani e non canta in playback, e poi perchè la sua storia personale mi sembra molto adatta per concludere questa mini rassegna musicale lanciando un messaggio importante. Karl Westerberg è nato nel 1984 in Minnesota, da padre tedesco e madre filippina: proprio sua madre lo avrebbe sostenuto nelle sue scelte fin da piccolo, e per questo - una volta trasferitosi a New York - ha deciso di prendere il suo nome d'arte dalla capitale delle isole filippine e dall'isola più grande dell'arcipelago. Manila Luzon diventa popolare quando partecipa alla terza edizione del talent show RuPaul's Drag Race, ed ora è talmente famosa che in Giappone le hanno persino dedicato una bambola...
Come dire che impegnandosi, avendo pazienza e ignorando i pregiudizi, si può sempre trovare il modo per essere premiati, anche e soprattutto quando si seguorno modelli alternativi. Tuttavia ho scelto di dedicare il post di oggi a Manila Luzon anche per un altro motivo. Infatti ad ottobre ha perso il suo compagno con cui conviveva da sei anni, a causa di un attacco di cuore... Lui si chiamava Antoine Ashley, e a sua volta era diventato famoso nel ruolo della drag queen Sahara Davenport. In realtà, spettacoli a parte, erano una coppia molto tenera e affiatata...
Il punto su cui vorrei farvi riflettere è che la vita è già bravissima a scombinare le cose e a riservare brutte sorprese, senza bisogno che le persone vittima di bullismo e omofobia si lascino sconfortare e si rovinino l'esistenza a causa dei giudizi e pregiudizi altrui. Anzi: se una persona è coerente con ciò che è e non lascia spazio alle pressioni della società, quando arrivano i momenti brutti ha senz'altro qualche motivo in più per risollevarsi. E non è una cosa da poco.
Il video che vi faccio vedere oggi è il primo successo di Manila Luzon, che ha dei risvolti autobiografici e che - nonostante il testo apparentemente frivolo - lancia un importante messaggio contro il bullismo e la condanna della diversità...
Ovviamente anche Manila Luzon è una perfetta estranea nel nostro paese, anche nei locali gay... Ma tant'è...
Alla prossima!

venerdì 28 dicembre 2012

RITORNA AGE OF BRONZE!

Ciao a tutti, come va?
Se avete letto il mio post di ieri non vi sarà sfuggito un tono un po' imbufalito per il modo con cui la serie MYTICO! ha risolto il "problema" della rappresentazione dell'omosessualità nell'antica Grecia, nei miti e in particolare nell'Iliade... E cioè non parlandone affatto.
Oggi, però, posso controbilanciare il post di ieri con una notizia che restituisce dignità ai personaggi dell'Iliade: infatti il fumettista Eric Shanower (che vedete nell'autoritratto qui sotto) ha rimesso mano all'opera che lo ha reso celebre, e che era ferma dal 2010: THE AGE OF BRONZE... Ovvero la sua personale versione dell'Iliade a fumetti...
A chi non avesse mai letto questa serie (i cui primi tre volumi pubblicati finora sono arrivati anche in italiano), faccio presente che si tratta - probabilmente - della migliore riduzione a fumetti (e non solo) dell'Iliade omerico. Per la ricostruzione storica meticolosa e la pignoleria assoluta nei costumi e negli ambienti, per l'approfondimento psicologico dei personaggi e - cosa alquanto audace - per aver dato una vita sessuale credibile ai vari protagonisti...
La cosa interessante è che questa credibilità si è manifestata in ambito eterosessuale, bisessuale e omosessuale nella stessa maniera... Considerando il contesto storico, la cultura del periodo e tutto il resto... Facendo della relazione fra Achille e Patroclo uno dei punti di forza di tutta la saga... Tant'è che la casa editrice (di proprietà dello stesso Eric Shanower) ha prodotto anche delle t-shirt che li raffigurano mentre manifestano apertamente la loro passione...
Notevole, vero? Merito anche del fatto che Eric Shanower è gay dichiarato, ma d'altra parte questo autore mette lo stesso impegno anche quando descrive gli amori e le passioni eterosessuali della saga, quindi si può dire che THE AGE OF BRONZE è un capolavoro a tutto tondo e che mette sullo stesso piano gli amori di tutti i tipi... Senza peraltro farsi problemi quando è necessario mostrare scene di nudo (anche se non si arriva quasi mai al nudo frontale)...
Tra l'altro ha anche il merito di raffigurare i guerrieri come effettivamente si presentavano in quel periodo, e non come vengono immaginati di solito (e cioè con le armature tipiche della Grecia Classica), dando al tutto un valore aggiunto.
Insomma: considerando tutto questo fa davvero piacere sapere che Eric Shanower ha deciso di rimettere mano a questa storia, nella speranza che ci siano presto abbastanza albi per permettere la pubblicazione di un nuovo volume (nelle sue intenzioni dovrebbero uscirne almeno sette), da tradurre in italiano quanto prima...
Nell'attesa fa comunque piacere sapere che presto potremo seguire di nuovo l'evolversi della relazione fra Achille e Patroclo senza aggiustamenti e correzioni varie, a riprova del fatto che rimuovere l'omosessualità non è l'unico modo per rendere presentabile l'Iliade (o qualsiasi altra opera a fumetti che vuole raggiungere un ampio pubblico).
Se vi siete persi i primi tre volumi della aga potete recuperarli nei link seguenti.

Alla prossima.

giovedì 27 dicembre 2012

MITI E TABÙ

Ciao a tutti, come va?
L'anno sta per finire, e assieme all'anno sta finendo la serie di allegati MYTICO! del Corriere della Sera... Andando molto più in là delle aspettative. Infatti il progetto iniziale prevedeva solo 8 numeri di prova, che - grazie al buon successo dell'iniziativa - sono diventati 38! E già si parla di vari possibili sequel (che, dopo l'Iliade, avrebbero l'Odissea o l'Eneide come filo conduttore). Una boccata d'aria fresca per il fumetto per ragazzi in Italia? A prima vista sì, ma anche una triste conferma del clima culturale che regna nel nostro paese, visto che nei numeri finali questa iniziativa si sta dimostrando persino più omofoba del previsto. Infatti, se avete studiato, saprete che l'Iliade arriva alle battute finali quando Achille torna in battaglia per vendicare la morte dell'amato Patroclo per mano di Ettore... Cosa che, effettivamente, avviene anche in MYTICO!, ma con alcune sostanziali differenze...
Infatti gli autori sono stati ben attenti a non lasciare trapelare nulla che potesse suggerire una relazione di qualche tipo fra Achille e Patroclo... A parte una vignetta realizzata - presumibilmente di straforo - da Jacopo Camagni, in cui Patroclo parte per la battaglia e Achille sembra emotivamente coinvolto dalla cosa...
Però Jacopo Camagni è gay dichiarato e fa sempre dei personaggi molto espressivi, quindi questa vignetta non fa testo, anche perchè è ben poca cosa rispetto all'assordante nulla che ha accompagnato la morte di Patroclo... Infatti, non appena ricevuta la notizia della sua morte, Achille rimane adirato, ma non versa una sola lacrima...
Anche al funerale del giovane guerriero, che probabilmente è uno dei momenti più strazianti dell'epica greca, non si scompone e si guarda bene dal piangere il suo "amato" Patroclo... E ovviamente la parola "amato" in questa sede non viene nemmeno pronunciata... Si preferisce mostrare un guerriero tutto d'un pezzo... Addolorato per la morte di un compagno d'armi e nulla più...
Alla fine un giovane lettore, a digiuno di letture epiche, ha la netta sensazione che Achille decida di tornare a combattere per una specie di capriccio... E che, se al posto di Patroclo ci fosse stato un qualsiasi altro guerriero del suo contingente, avrebbe avuto la stessa reazione. Lo stesso tipo di reazione che avrebbe avuto, probabilmente, se qualcuno gli avesse rigato la macchina nuova, diciamo.Tant'è che, quando entra in scena la madre di Achille per consolarlo, il guerriero ci tiene a precisare che il suo dolore non è niente in confronto alla sua rabbia... Cosa che effettivamente dice anche nell'Iliade, ma con tutt'altro accento...
Morale della favola: nel numero successivo parte alla volta di Troia per vendicarsi di Ettore, come da copione... E, nel frattempo, i lettori di MYTICO! non hanno avuto nemmeno il sentore che abbia messo da parte il suo orgoglio poichè travolto dalla disperazione per la perdita di un ragazzo a cui era legato da un sentimento profondo.
E così, alla fine, si è realizzato proprio quello che temevo: MITYCO! si è confermato un fulgido esempio di omofobia della peggior specie, quella subdola e che "educa" a non considerare l'omosessualità come una variante della natura umana.
Complimenti davvero per l'apporto educativo.
Certo: in questo modo chi ha progettato questa serie ha evitato contrasti con l'editore RCS, con i genitori bigotti, con i lettori del Corriere della Sera, con i politici a caccia di voti e con gli anatemi della chiesa cattolica. I curatori e gli autori della serie avranno pensato che si trattava di un compromesso accettabile, sempre ammesso che il pensiero di accennare esplicitamente dell'omosessualità nell'antica Grecia li abbia sfiorati, ovviamente.
D'altra parte i fumetti sono sempre (o quasi) il riflesso della società in cui vengono prodotti...
E l'Italia di oggi è anche e soprattutto questa, in cui l'omosessualità è accettabile solo se passa inosservata e non rivendica spazi troppo visibili... Soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini.
Alla faccia del 2013.

mercoledì 26 dicembre 2012

ADAM DOLL

Ciao a tutti, come va? Vi siete abbuffati per bene?
Natale è tempo di regali e di giocattoli, così ho pensato di dedicare il post di oggi a qualcosa di pertinente e che, tanto per cambiare, è passato praticamente inosservato sul web italiano. D'altra parte parliamo di un evento che, per essere spiegato, dovrebbe mettere in luce il fatto che il nostro paese è persino più arretrato di quanto sembra, e forse si è pensato che era meglio sorvolare. Di cosa parlo? Se seguite questo blog saprete che i cantanti gay dichiarati sono una rarità in Italia, ma non altrove, e che uno dei rappresentanti più popolari di questa categoria si chiama Adam Lambert...
Quello che forse non sapete è che Carlyle Nuera (foto sotto), una giovane designer in forza alla Mattel, ha prestato le sue doti e le sue abili mani - con l'aiuto dei materiali forniti a titolo gratuito dalla Mattel - per un progetto benefico che ha coinvolto il simpatico cantante dal look gothic...
Infatti ha deciso di realizzare un Ken in versione Adam Lambert: un pezzo unico messo all'asta  per finanziare il Project Angel Food, che si occupa di fornire cibo (e sostegno morale) ai malati di AIDS in difficoltà. L'idea era di piazzare il bambolotto ad un prezzo di almeno 2000 $, ma alla fine (l'asta si è conclusa il 18 dicembre) sono stati superati abbondantemente i 4000 $! D'altra parte parliamo di un pezzo unico di qualità decisamente alta...
Al di là di tutto, però, stupisce l'insieme di questa iniziativa:  un cantante gay dichiarato di successo che concede la sua immagine gratuitamente ad una multinazionale del giocattolo che mobilità le sue forze per sostenere un'associazione che fornisce cibo ai malati di AIDS... Sotto Natale, per giunta! E riuscendo peraltro a racimolare più di 4000 $ in un periodo di forte crisi economica...
Facendo un confronto con la situazione italiana c'è molto su cui riflettere.
Soprattutto se consideriamo che - in teoria - il 2013 è alle porte.
Alla prossima.

lunedì 24 dicembre 2012

PUFFO VANITOSO

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Natale è alle porte e il mondo sembra che non sia ancora finito, così io continuo ad usare questo BLOG per fare il punto laddove nessuno lo fa. Ad esempio oggi vorrei dedicare due parole al nuovo film dei puffi, che arriverà anche nelle sale italiane il prossimo anno...
Dopo aver messo sottosopra New York questa volta gli ometti blu si avvicineranno alla loro patria effettiva (il Belgio) andando a movimentare la vita parigina, ma la vera novità di questo film è che del gruppo di puffi protagonisti farà parte anche il puffo Vanitoso!
A quei pochi, pochissimi, che non sapessero di chi stiamo parlando, ricordo che il puffo Vanitoso è stato probabilmente uno dei pochi personaggi del fumetto franco belga a tenere alta la bandiera della sua "diversità", senza per questo essere discriminato o preso di mira da chiccessia... E la cosa davevro straordinaria è che quando gli studios Hanna-Barbera produssero la serie animata decisero di renderlo un personaggio ricorrente, dando alla serie animata dei puffi un valore educativo non da poco...
In effetti c'è da dire che, forse, negli '80 il suo messaggio passava in maniera un po' sottointesa, visto che in quel periodo parole come "gay" e "omofobia" non erano entrati nel linguaggio comune come ora... E sicuramente molti bambini di quegli anni nemmeno coglievano le allusioni del personaggio. Adesso che i bambini sono molto più svegli, e che in molti casi iniziano le elementari sapendo bene cosa vuol dire gay e cosa no, direi che inserire il puffo Vanitoso in un film che si annuncia già come un grande successo ha un notevole valore aggiunto... Soprattutto per paesi come l'Italia, in cui per la lotta all'omofobia - nei fatti - si fa ancora molto poco. Detto ciò eccovi il trailer del film...
Se non sapete che film andare a vedere con i vostri nipotini direi che questa potrebbe essere un'ottima scelta... L'unica cosa un po' triste è che quando questi film - ispirati a cartoni di successo - arrivano in Italia, i distributori e gli studios che li producono ignorano (o quasi) la lunga e gloriosa storia che hanno avuto nel nostro paese... Convocando solo una parte dei doppiatori storici, ad esempio, anche se nel caso dei puffi ce n'è almeno uno non manca mai (^__^)... Per fortuna...
Alla prossima.

sabato 22 dicembre 2012

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti, come va?
Come vi ho già detto e ripetuto gli appuntamenti musicali di dicembre sono tutti dedicati ai cantanti gay dichiarati che giocano sull'ambiguità e sull'androginia, e che - come e più dei semplici vantanti gay dichiarati - vengono tenuti a debita distanza dal panorama musicale italiano. Il cantante di oggi, ad esempio, è il tipico caso di talento che in Italia non trova spazia: infatti vado a segnalarvi Guy Furrow, in arte Miss Guy...
Nato nel 1972 a New Port Beach, in California,  ha sempre avuto come modelli di riferimento personaggi come Boy George e David Bowie. Appassionato di rock ha iniziato al sua carriera ufficiale quasi per gioco, quando ha organizzato uno show in onore del suo idolo Debbie Harry (voce dello storico gruppo Blondie), formando un gruppo estemporaneo assieme ad altri aspiranti rockettari.
L'esibizione ha avuto un tale successo che da quel momento in poi il gruppo è diventato una cosa seria, si sono fatti chiamare Toilet Boys e hanno sfornato brani dal 1995 al 2007. Nel 2012 Miss Guy ha deciso di tornare alla ribalta, tentando la carriera solista e proponendo dei brani che - effettivamente - sono abbastanza atipici per la scena musicale di oggi... Tant'è che lui per primo pensa che molto difficilmente potrà diventare un'icona gay nel senso attuale del termine...
Tuttavia i suoi bran sicuramente hanno un certo fascino, come quello che segue e che un contenuto decisamente autobiografico...
Comunque, se ho scelto di presentarvi Miss Guy proprio questa settimana è anche perchè in occasione di questo Natale ha deciso di comporre un brano in cui fa i migliori auguri a tutti quanti... A modo suo...
E così anche io colgo l'occasione per farvi i migliori auguri per le feste in arrivo...
Alla prossima (^__^)

venerdì 21 dicembre 2012

UN NUOVO INIZIO?

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Penso che anche i sassi, ormai, sappiano che secondo diversi studiosi del calendario maya la giornata di oggi dovrebbe coincidere perlomeno con la fine di un ciclo di eventi durato diverse migliaia di anni e l'inizio di quello successivo... Qualcuno sostiene che fra oggi e domani avverranno grandi cambiamenti, se non addirittura degli eventi mai visti prima...
 Nel momento in cui scrivo (cioè qualche giorno prima della giornata in cui questo post andrà online) non mi sembra di scorgere grandi cambiamenti, ma per quel che ne so potrebbero anche avvenire in maniera rapidissima e/o a partire della mezzanotte a cavallo del 21 e 22 dicembre. Tra l'altro qualcuno sostiene che questa data sia stata scritta anche nei cerchi nel grano, che - perlomeno in alcuni casi - sarebbero messaggi in codice provenienti da entità superiori (extraterrestri o extradimensionali, ancora non si sa)... Che però segnalavano che qualcosa sarebbe successo anche durante l'ultimo passaggio di Venere davanti al sole, e in effetti allora non è accaduto niente...
In ogni caso da qui ai prossimi giorni potremo verificare tutti quanti cosa succederà e se succederà... Anche se qualcuno ha già messo le mani avanti dicendo che l'anno giusto non era il 2012, ma il 2036...
In ogni caso, ipotizzando che la civiltà umana non finisca oggi e che le tecnologie siano ancora accessibili domani, mi piacerebbe dare un contributo positivo al nuovo ciclo del calendario maya... E così, in anteprima assoluta, vi faccio vedere quella che dovrebbe essere la home page del mio sito personale... Che ovviamente è ancora in costruzione e che utilizza immagini provvisorie...
Come vedete è collegato direttamente a questo BLOG e alla mia pagina facebook, inoltre raccoglierà tutti i miei fumetti (che saranno visibili anche sugli apparecchi mobili, cosa che adesso non è possibile con Robin Hoog, ad esempio). Da qui si capisce poco, ma come potete intuire ho intenzione di farlo diventare qualcosa di interessante e in grado - una volta tanto - di supportare adeguatamente i miei progetti.
A questo punto spero davvero che il mondo non finisca proprio adesso...
Alla prossima (se tutto va bene)...

giovedì 20 dicembre 2012

PUBBLICITÀ E PROGRESSO

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come saprete, se seguite questo BLOG da un po' di anni, di tanto in tanto mi piace segnalare cose che non riguardano direttamente il mondo del fumetto, ma che in qualche modo riflettono la situazione dei media in generale... Anche perchè questo aiuta ad inquadrare meglio una situazione di cui anche il mondo del fumetto fa parte. Oggi , per esempio, volevo fare un piccolo confronto fra Italia e USA partendo dal mondo della pubblicità, e più precisamente dai cartelloni pubblicitari che sotto le feste di Natale si trovano nelle grandi città. Domenica, ad esempio, passeggiando per Milano, ho voluto vedere di persona il mega cartellone che campeggia sul retro del Duomo...
Avevo letto che, per renderlo "appendibile" sul retro dell'edificio sacro è stato necessario reimpaginare la foto tagliando fuori i capezzoli del modello... Per renderlo meno provocante sessualmente. Evidentemente la pubblicità di un profumo maschile - che si chiama EROS ed è firmato da una casa di moda fondata da un omosessuale dichiarato assassinato, pare, da un escort - può essere esibita sul retro del Duomo di Milano a patto che il modello che lo presenta - pur avendo la camicia slacciata - non esibisca i capezzoli...
Proprio nei giorni in cui il massimo esponente della chiesa cattolica dichiarava che legalizzare i matrimoni gay rappresenta una ferita per la pace, mentre accoglieva la visita di una delle promotrici della legge per la penalizzazione dell'omosessualità in Uganda...
Due pesi e due misure?
Forse sbaglio, ma credo che ormai le contraddizioni presenti nella nostra società - e nella religione che tanto influisce su di essa - siano completamente fuori controllo, e anche in questo caso il mondo della pubblicità riflette  abbastanza bene la situazione.
Più lineare e coerente, a quanto sembra, è la situazione a Times Square a New York, dove anche quest'anno campeggia la cartellonistica pubblicitaria di manhunt.net, un noto social network gay specializzato in dating (che, per gli interessati, ha anche una versione in italiano con relative app per iPhone e Android)...

Come potete notare in questo caso non ci soo stati capezzoli tagliati, anche se si tratta di una delle piazze più trafficate del mondo. Se non altro, in questo caso, la pubblicità è coerente col prodotto e comunque si rivolge in maniera esplicita al suo pubblico, senza sotterfugi e camuffamenti... E soprattutto senza dover scendere a compromessi - per quanto relativi - con le autorità religiose... Che a quanto pare, nel nostro paese, riescono anche ad influire sulle politiche delle agenzie pubblicitarie... Tra l'altro, in passato, manhunt.net è arrivata a fare pubblicità anche in autostrada, e nessuno - a quanto pare - è intervenuto per impedirglielo...
Evidentemente la libertà di espressione non è solo una questione di opinioni. E infatti adesso sono proprio curioso di vedere se nella TV italiana, soprattutto ora che siamo in campagna elettorale e sotto le feste di Natale, circoleranno i nuovi spot dei sughi Althea... Storico marchio che ha voluto rinnovarsi puntando, evidentemente, anche alla clientela gay...
Premesso che d'ora in poi io cercherò di comprare più spesso i suddetti sughi per premiare il coraggio e la modernità della ditta, ho come il presentimento che questo spot - anche se è nato per la TV - nella TV italiana avrà parecchie difficoltà a farsi largo. Eppure, se è stato prodotto da una ditta italiana, qualcosa vorrà pur dire...
Staremo a vedere come si evolverà la situazione, tuttavia la sensazione è che sotto le braci stia covando qualcosa, nonostante le apprenze...

mercoledì 19 dicembre 2012

ARROW BOYS

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Se seguite questo BLOG con assiduità e attenzione (e di solito lo fate, vero?) vi ricorderete che qualche tempo fa vi avevo accennato all'uscita dell'episodio pilota del nuovo serial TV dedicato al supereroe Green Arrow, intepretato dall'attore gay friendly Stephen Amell, già noto al pubblico gay per il suo sex appeal e la sua partecipazione a diversi progetti a tema assolutamente gay (come Dante's Cove)...
La sua presenza, da sola, giustificava ampiamente la curiosità della comunità gay nei confronti del serial di Green Arrow, ma evidentemente i produttori hanno pensato bene che ampliare il numero di personaggi appetibili non era una cattiva idea... Così, per andare sul sicuro, hanno pensato di scritturare due attori ben noti per la disinvoltura con cui sono rimasti completamente nudi sul set... Infatti nel ruolo di Roy Harper/Speedy, la storica spalla di Green Arrow, è stato scelto Colton Haynes... Reduce dal ruolo del licantropo Jackson Whittemore nel serial TEEN WOLF, dove era tenuto a comparire spesso poco vestito...

La cosa interessante, però, è che anche lui ha già prestato la sua immagine al mondo gay senza farsi problemi... Infatti qualche anno fa aveva realizzato un bel servizio fotografico - con tanto di baci - per il mensile gay XY Magazine...

E mi rifiuto di credere che i produttori di Green Arrow non ne fossero a conoscenza... Quindi, anche se nel serial il personaggio avrà una relazione salvagente con la sorella del protagonista, non è da escludere che anche la sua scelta sia stata ben ponderata per rendere la serie ancora più accattivante per il pubblico gay e gay friendly... L'attore, tra l'altro, non ha mai smentito o confermato le voci che circolano sulla sua presunta omosessualità o bisessualità... E, siccome non c'è due senza tre, a chi hanno pensato i produttori di Green Arrow per il ruolo di uno degli avversari storici del protagonista??? Ebbene: nel ruolo di Deathstroke ecco arrivare Manu Bennet... NOTISSIMO per il suo ruolo di Crixus nel serial Spartacus... Dove - oltre ad esibire un fisico notevole - non ha mai avuto problemi a mostrarsi come mamma l'ha fatto...


Questo sarà anche un BLOG di parte, ma mi sembra davvero impossibile che questi tre attori siano stati messi insieme a caso e senza considerare il loro ascendente sul pubblico gay... Anche perchè dietro a queste produzioni ci sono fior fior di consulenti, e in tempi di crisi economica nessun network lancerebbe nuovi serial senza prima averli passati al setaccio e aver valutato il casting in maniera men che accurata.
Magari sbaglio, ma la sensazione è che l'imminente serial di Green Arrow, oltre ad alimentare fiumi di fan fictions gay e parodie omoerotiche, sarà la conferma di un trend gay friendly che - proprio grazie ai supereroi - sta avendo un nuova legittimazione...
E questo è un bene.
Alla prossima.