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giovedì 3 ottobre 2013

FOTOROMANZI GAY

Ciao a tutti, come va?
Ormai tutte le polemiche che hanno accompagnato l'arrivo dei matrimoni gay in Francia sembrano superate, anche perchè - evidentemente - anche i loro più accaniti oppositori devono essersi rassegnati al fatto che non hanno annunciato l'Apocalisse che temevano, e che tutto sommato per loro non è cambiato nulla se ora gay e lesbiche possono sposarsi. Tuttavia, almeno un po', la cosa ha influito sulla scena editoriale francese, che sembra essere un po' più sensibile nei confronti delle tematiche LGBT. In attesa di compilarvi un elenco ragionato delle cose più interessanti uscite negli ultimi mesi, volevo comunque segnalarvi qualcosa di decisamente curioso... Infatti in Francia sono arrivati i fotoromanzi gay dell'olandese Ype Driessen...

Appassionato di fumetti ha però iniziato a dedicarsi ai suoi fotoromanzi fatti in casa nei primi anni del 2000, diventando una piccola celebrità sul web. Nel 2007 ha iniziato la pubblicazione settimanale delle gag ispirate alla sua vita reale, coinvolgendo i suoi amici e il suo ragazzo Willem.
Adesso è diventanto anche una piccola celebrità nella TV olandese, e anche se si è separato da Willem nel 2011 ha continuato a raccontare sotto forma di fotoromanzo quello che accadeva nella sua vita, puntando molto sui lati ironici e comici della stessa.
Il suo sito lo trovate CLICCANDO QUI.
In Francia le Edizioni FLBLB hanno deciso di pubblicare i volumi che raccolgono le avventure di Ype (francesizzato Yves) a partire da quelle che raccontano la sua vita di coppia, e finora sono usciti due volumi.
L'dea è simpatica e carina, e le gag in quattro vignette ricordano tanto le comic strip americane. Non stupirebbe - quindi - se i volumi bissassero in Francia il successo che hanno ottenuto in Olanda, dimostrando che i fotormanzi possono essere una scelta che ha ancora delle potenzialità inesplorate, che per fortuna vanno al di là dei soliti drammoni sentimentali.
A questo proposito, però, mi sento in dovere di fare una riflessione, soprattutto in considerazione del fatto che i fotoromanzi sono un'invenzione italiana. Infatti naquero con Bolero Film nel 1947, e negli anni successivi divennero un vero e proprio fenomeno di costume, diventando una delle principali forme di narrativa popolare in Italia, perlomeno fino alla metà degli anni '90. Nonostante la ripetitività delle storie, la mancanza di innovazioni e la scarsa espressività di chi si metteva in posa... Modelli e modelle che negli anni sono anche diventati molto famosi, e che poi hanno anche fatto carriera al cinema e in TV, ma ai quali era richiesto fondamentalmente di essere fotogenici, e nulla più.


Un po' diverso era il caso dei protagonisti dei fotormanzi porno, che dagli anni '70 si ritagliarono una nicchia di mercato interessante, ottenendo fra il pubblico maschile quasi lo stesso successo che i loro colleghi dei fotoromanzi "classici" (a base di languidi sospiri e assolutamente soft) avevano presso il pubblico femminile...
In entrambi i casi, però, non c'era spazio per l'opzione omosessualità, a meno che non si trattasse di rapporti lesbici (nei fotoromanzi porno), che però erano presentati ad uso e consumo del pubblico maschile. Qualche fotoromanzo porno gay era comparso all'estero, e venne presentato - ovviamente senza pagare i diritti a nessuno - sulle riviste porno gay dell'epoca... Poi, però, arrivarono le videocassette e i fotormanzi porno andarono in pensione. Rimasero quelli soft, che però arrancano sempre di più e fanno sempre meno presa sulle nuove generazioni, alle quali - peraltro - non sembrano granchè interessati, visto che il sito ufficiale della casa editrice Lancio (leader del settore in Italia) non è aggiornato da luglio.
Tutto questo per dire che anche l'industria del fotoromanzo italiano, che una volta sapeva conquistare milioni di lettrici ogni settimana (stroncando, tra l'altro, ogni possibilità che in Italia si creasse una nicchia di mercato per il fumetto per ragazze e/o che trattasse i sentimenti in maniera adulta), inizia a risentire della sua incapacità di stare al passo coi tempi... Limitandosi a riproporre, con ambientazioni aggiornate, gli spunti e le situazioni che ne avevano decretato il successo una cinquantina di anni fa, e che ovviamente nel 2013 non funzionano più...
Anche in questo caso è probabile che la crisi economica accelererà i tempi, e che presto leggeremo comunicati ufficiali che annunceranno la dipartita di un simbolo della cultura popolare italiana, ecc, ecc... Ma ovviamente nessuno parlerà di come in Olanda, e ora anche in Francia, i fotoromanzi hanno trovato nuove strade lasciando da parte le romanticherie surreali e gli sguardi a triglia... O del fatto che, forse, ora le nuove generazioni preferiscono i manga per ragazze, visto che raccontano storie più verosimili, espressive, originali e appassionate... E magari possono relazionarsi al tema dell'omosessualità senza problemi.
Ma tant'è...

2 commenti:

Michele Benini ha detto...

In realtà io un fotoromanzo gay me lo ricordo bene. Il formato e la grafica (e presumo l'editore) era lo stesso di Supersex, citato nel tuo articolo, ma il suo titolo era inequivocabile (e infatti credo di averne visto qualche numero solo alla Libreria Babele di Milano, all'epoca in via Sammartini, vicino alla stazione Centrale di Milano): "Golden Gay".
Non saprei dire come fosse il contenuto: dall'alto della mia supponenza post-adolescenziale non avrei mai potuto comprare un fotoromanzo, all'epoca, nè tantomeno farlo in una libreria. Per questo non so quanto sia vissuta questa testata, ma sono sicuro che sia uscita per un più di un numero...

Wally Rainbow ha detto...

Ma che memoria fotografica! Ti confermo che Golden Gay in Italia è uscito a partire dall'aprile del 1981 e che era di produzione francese come Supersex, e come Supersex era pubblicato dalla International Press :-)Il protagonista si chiamava proprio Golden Gay ed era interpretato da un certo Charlie Forest :-) Come buona parte dei fumetti porno dell'epoca era gay solo fino a un certo punto. Nel senso che, se anche i protagonisti erano agenti segreti della "Gay Force" che dovevano aiutare i gay in difficoltà, alla fine erano tutti molto bisessuali... E infatti in questo fotoromanzo le donne non mancavano mai, anche in copertina :-) D'altra parte in quel periodo gli editori non osavano compromettersi, o mettere i loro lettori nella posizione di compromettersi, con un prodotto ONLY FOR GAY. Probabilmente è per quello che non mi ci sono mai imbattuto fino alla tua segnalazione. Peccato che non ne hai comprato qualche numero. Adesso nel giro dei collezionisti arrivano anche a 200 euro l'uno :-P