Ciao a tutti, come va?
Oggi volevo prendere spunto da un commento al mio ultimo post, in cui cercavo di analizzare la situazione attuale del fumetto in Italia e le eventuali ripercussioni che potrebbero esserci sullo stesso adesso che la situazione generale sembra avere imboccato un strada nuova e potenzialmente avversa a certi tipi di contenuti (CLICCATE QUI).
Nella fattispecie il lettore anonimo mi scrive:
"Oddio... Credo sia un dato di fatto che nell'ultimo anno le cose per i
gay, a livello mondiale, hanno iniziato a prendere una brutta piega, a
cominciare dagli USA. Come questo si possa riflettere sui media è
difficile dirlo. Negli Stati Uniti, ad esempio, abbiamo avuto episodi
spiacevoli nel campo del fumetto di cui hai parlato anche in questo
blog, ma al contempo un'esplosione di contenuti LGBT in altri settori,
per esempio Netflix. E la direzione opposta in cui fumetti e tv sono
andate ci può dare da pensare riguardo a cosa dipenda dalla politica e
cosa da altri fattori (per esempio ci si può lamentare della chiusura di
serie gay, ma i Fantastici Quattro sono stati assenti dalle scene per
qualche anno ed è un titolo molto più importante).
E in Italia? Che i
nostri editori e distributori non abbiano una vera visione del proprio
ruolo e siano piuttosto pavidi non ci piove, ma forse quello che manca
davvero è una tipologia di contenuti capace di fare breccia. Nine Stones
è fantastico, ma non possiamo certo attenderci abbia ripercussioni
mainstream..."
Partiamo dalla fine: al di là della sua bellezza bisogna dire che Nine Stones ha venduto anche molto bene, e molto più delle media delle nuove proposte del fumetto italiano. Con tanto di tirature più volte esaurite, anche per quel riguarda l'edizione da libreria con contenuti espliciti.
Forse non nasceva come prodotto mainstream, ma sicuramente ha dimostrato che il confine fra un prodotto mainstream e uno che non lo è non è poi così chiaro. Anche perchè tante nuove proposte"mainstream", nel senso classico, nell'ultimo anno sono andate malissimo. Probabilmente è il concetto stesso di mainstream che andrebbe riveduto un pochetto, anche perchè è abbastanza assurdo che a fronte dei buoni risultati di Nine Stones (che nell'ambiente sicuramente sono risaputi), non ci sia stato nessuno - fra la concorrenza - che abbia pensato di puntare sugli elementi più innovativi che ne hanno determinato il successo.
Per quanto riguarda la situazione degli USA penso che l'argomento sia particolarmente interessante, e infatti era da un po' che volevo parlarne... Anche perchè è abbastanza assurdo che adesso la DC Comics abbia iniziato a seguire - almeno in parte - l'esempio delle strategie "velatamente" filo-presidenziali (se così vogliamo chiamarle) della MARVEL e abbia deciso, ad esempio, di cancellare la serie a fumetti di Batwoman (che, vi ricordo, è esbica dichiarata) proprio mentre se ne annunciava la prossima comparsa nei serial TV prodotti da Gerg Berlanti...
D'altra parte non sarebbe neanche la prima volta che, a fronte di una presidenza americana più conservatrice, la DC Comics comincia a comportarsi in maniera più o meno ammiccante nei suoi confronti. Ad esempio: sotto la presidenza di George W. Bush, in un periodo in cui peraltro si iniziava a parlare con maggiore insistenza delle possibili implicazioni gay dei fumetti più popolari, la casa editrice sostituì l'ultima versione di Robin - Tim Drake - con una ragazza (Stephanie Brown)...
Successivamente - nel 2006 - tagliò la testa al toro presentando il figlio biologico di Batman, con l'evidente proposito di farlo diventare presto o tardi il nuovo Robin ufficiale... Cosa che, effettivamente, avvenne poco dopo. Per non parlare di tutta una serie di altre scelte, per nulla gay friendly, che fece in quel periodo...
Poi *MAGICAMENTE*, dopo le elezioni di Obama nel gennaio 2009, c'è stato un cambio anche ai vertici della DC COMICS: diventa Presidente Diane Nelson (foto sotto) e le cose iniziano gradualmente a cambiare...
Se non che, *MAGICAMENTE*, dopo l'elezione di Donald Trump nel gennaio 2017 Diane Nelson inizia ad assentarsi per motivi famigliari e rassegna le sue dimissioni nel giugno del 2018, proprio qualche giorno fa... Da notare che delle sue assenze per motivi famigliari nessuno aveva parlato fino al momento delle sue dimissioni... Che tra l'altro sono arrivate proprio nel bel mezzo della saga che, guardacaso, porterà al matrimonio di Batman con Catwoman (che per la cronaca, qualche anno fa, aveva praticamente fatto coming out come bisessuale, e se non ci credete CLICCATE QUI, ma tant'è)...
Il tutto mentre i personaggi LGBT della casa editrice stanno gradualmente uscendo di scena, o vengono relegati a ruoli sempre più marginali...
E nel frattempo - potere delle coincidenze - viene annunciato il rilancio della linea VERTIGO, che - al netto della qualità della sua offerta - è sempre stata considerata una specie di zona franca in cui circoscrivere i fumetti dai contenuti più adulti e socialmente impegnati. Cosa che, a quanto pare, avverrà anche con i nuovi titoli in programma... E di cui sicuramente tornerò a parlare, anche perchè fra prostitute queer che cercano di salvare il mondo del futuro dalla dittatura dei bigotti e Gesù che torna sulla terra per prendere lezioni da un supereroe direi che gli spunti sfiziosi non mancano...
Ad ogni modo penso che mettendo assieme tutti i pezzi del puzzle qualche sospetto sia legittimo, anche se per avere dei riscontri oggettivi bisognerà aspettare un po', per vedere cosa succederà quando si esauriranno i progetti gay friendly approvati sotto la presidenza di Diane Nelson.
Sia come sia è interessante notare che anche dalle parti della MARVEL all'indomani dell'elezione di Trump ci sono stati cambi ai vertici e ritorni a politiche editoriali più tradizionaliste (CLICCATE QUI). Il che, effettivamente, cozza anche in questo caso con l'approccio delle serie televisive ispirate al suo universo fumettistico.
Perchè questo approccio così contraddittorio, quindi?
In linea di massima bisogna considerare alcuni elementi: da una parte la MARVEL e la DC ora fanno parte di due grandi major dell'intrattenimento (la Disney e la Warner), e con gli anni i loro personaggi hanno acquisito un valore iconico non da poco nella cultura popolare americana. Di conseguenza le loro pubblicazioni da un lato hanno assunto sempre di più il valore di un biglietto da visita, o comunque di un mezzo per esternare il loro rispetto nei confronti dell'Amministrazione in carica, e dall'altro si sentono in dovere di venire incontro alla maggioranza - o presunta tale - degli americani, anche solo per una questione prettamente economica (soprattutto in un periodo in cui i fumetti non si vendono più come una volta). Una maggioranza che si esprime, ovviamente, anche nei risultati delle elezioni.
Le serie TV, ispirate dai fumetti o meno, per orientarsi, utilizzano invece tutt'altro tipo di riscontri. A partire dallo share che registrano i singoli episodi, dagli abbonamenti e dai commenti sui social del loro pubblico di riferimento. Se una serie TV ha dei buoni riscontri di pubblico, anche e soprattutto quando utilizza personaggi o sottotrame LGBT, sicuramente le emittenti che l'hanno commissionata non imporranno veti di sorta. Anche perchè, molto banalmente, ogni emittente americana ha già un suo
elettorato di riferimento o comunque un target di pubblico su cui
puntare. Anche se si tratta di emittenti che rientrano nella galassia Disney o Warner. Tantopiù che il pubblico dei serial TV, in generale, non equivale a quello dei fumetti da cui eventualmente sono tratti. Per tanti motivi che sarebbe troppo lungo spiegare qui.
L'approccio dei film, poi, sembrerebbe confermare questa teoria. Perchè come nel caso dei fumetti hanno un pubblico potenziale molto più ampio e trasversale dei serial televisivi, soprattutto in considerazione del fatto che devono valutare le implicazioni del mercato globale e dei veti locali in fatto di tematiche LGBT, ad esempio... Quindi diciamo che devono fare le stesse valutazioni delle case editrici da cui traggono ispirazione, ma devono farlo su una scala molto più vasta. E così il massimo del (relativamente) gay friendly che si possono concedere (se non vogliono essere boicottati a livello internazionale) è qualche scena shirtless e qualche ammiccamento velatissimo...
Questo, ovviamente, in relazione alla situazione americana.
La situazione italiana, invece, ha delle criticità in parte sovrapponibili a quelle di cui sopra, ma in buona parte legate ad un contesto repressivo e omofobico che non si riesce ancora a bypassare. E inoltre noi non abbiamo delle produzioni televisive che possano compensare in qualche modo. Soprattutto in considerazione del fatto che, dietro alle fiction del nostro paese, si muovono spesso degli interessi tutt'altro che artistici e contenutistici. Forse l'unica speranza potrebbe essere rappresentata proprio da qualche canale tipo Netflix, nel caso voglia continare a produrre dei serial (intesi nel senso moderno del termine) anche in Italia. Magari ispirandosi anche a qualche fumetto italiano con un taglio un po' più accattivante della media...
Chissà.
Di sicuro sarà interessante monitorare la situazione.
Alla prossima.
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venerdì 8 giugno 2018
venerdì 21 ottobre 2016
MEDICI IN PRIMA LINEA?
Ciao a tutti, come va?
Oggi volevo giusto fare il punto su una serie televisiva a sfondo storico di cui si è discusso parecchio in questi giorni... E cioè I MEDICI, che con i primi due episodi trasmessi su RAI UNO lo scorso martedì ha mantenuto uno share che non è mai sceso sotto al 28,9% (con punte del 31,1%). Ne parlo qui perchè, nonostante ci sia lo zampino della RAI (si tratta di una co-produzione con il Regno Unito), pare che in questo serial si accennerà alla questione dell'omosessualità nel Rinascimento... E lo si farà anche attraverso personaggi famosi come l'artista Donato di Niccolò di Betto Bardi, meglio noto come Donatello (Firenze,1386-1466), che in questa serie è interpretato da Ben Starr e viene sorpreso a letto con uno dei suoi amanti...
Una manciata di secondi in tutto, ma tanto è bastato per far gridare al miracolo... Soprattutto considerando la lunga tradizione di serie RAI a base di preti, maestri, dottori e forze dell'ordine varie... E infatti qualcuno ha già parlato di un punto di svolta epocale, anche perchè fino all'altro giorno la RAI censurava in prima serata le scene gay ne Le regole del delitto perfetto (CLICCATE QUI).
Ad ogni modo varrebbe la pena di analizzare la situazione senza lasciarsi trasportare troppo da facili entusiasmi... Anche solo per evitare eventuali brutte sorprese in futuro.
Intanto bisogna considerare che, in questa serie, l'apporto creativo della RAI è molto relativo (dato che, più che altro, si occupa della distribuzione), mentre la produzione vera e propria è affidata a
Tant'è che gli ideatori del progetto sono Frank Spotnitz (direttore esecutivo della Big Light Productions) e Nicholas Meyer. Il primo ha all'attivo anche la scrittura di diverse serie di successo (tra cui, a titolo di esempio, una cinquantina di episodi di X-Files), e il secondo è un regista, sceneggiatore e romanziere attivo dalla fine degli anni Settanta (che, fra le altre cose, ha lavorato a diversi film di Star Trek)... E anche il regista Sergio Mimica-Gezzan non è italiano, bensì croato (e oltretutto è figlio d'arte del famoso regista croato Vatroslav Mimica)...
Che la RAI sia stata coinvolta per forza di cose, non foss'altro perchè una serie sulla famiglia Medici doveva essere girata in Italia, è un dato di fatto... Però diciamo pure che questa serie non è farina del suo sacco, e anche se la televisione di Stato italiana ha influito in qualche modo sulle scelte del cast e - forse - su qualche dettaglio della trama, il suo apporto è stato molto relativo.
Quindi parlare di rivoluzione in RAI, forse, è un po' prematuro. Anche perchè, per ora, la serie è stata trasmessa in anteprima mondiale SOLO dalla RAI, quindi noi non sappiamo ancora se nella trasmissione italiana sono già stati operati dei tagli e delle censure rispetto a quella internazionale... Dopotutto, una decina di anni fa, la RAI aveva partecipato alla realizzazione del serial ROME, che in Italia arrivò con tutti i nudi frontali maschili tagliati... E anche in quel caso si trattava di una co-produzione con il Regno Unito (e gli USA)...
Certo da ROME a I MEDICI sono passati alcuni anni, ma finchè I MEDICI non verrà trasmessa in altre nazioni non sarà possibile dire l'ultima parola...
Detto ciò è evidente che questo serial cerca, nei limiti del possibile, di giocare sugli elementi che hanno fatto la fortuna de IL TRONO DI SPADE (riciclando anche alcuni dei suoi attori), anche se - per tutta una serie di motivi - non ci riesce. Qualcuno sostiene che il suo approccio, eccessivamente sobrio, sia ormai stato superato dai serial di ultima generazione, ma probabilmente è meglio aspettare la fine delle otto puntate di questa prima stagione per tirare le somme...
In compenso è già possibile cercare di capire come e perchè in questo film sia comparso un Donatello in versione inequivocabilmente omosessuale... Nonostante della sua omosessualità si sia sempre parlato molto meno rispetto a quella di altri suoi celebri colleghi, come Leonardo e Michelangelo... E tra l'altro nella manciata di secondi in cui viene sorpreso col suo amante si accenna anche alla legge contro la sodomia che era in vigore nella Firenze dell'epoca.
Sembrano dettagli da poco, ma forse andrebbero inquadrati in un contesto un po' più ampio, soprattutto alla luce del tabù che sembra regnare sovrano quando in Italia si parla degli artisti che l'hanno resa celebre in tutto il mondo... Quasi come se la loro eventuale omosessualità, o bisessualità, fosse una specie di onta e/o un motivo di imbarazzo.
La cosa interessante, secondo me, è che questo atteggiamento è prettamente italiano... Però, per fortuna, gli ideatori de I MEDICI non sono italiani e oltretutto hanno a disposizione una fornitissima bibliografia in lingua inglese che affronta l'argomento dell'omosessualità nel Rinascimento italiano, e - nello specifico - nella Firenze dei Medici.
Al momento non ho conferme, ma sono abbastanza convinto che una delle loro fonti di ispirazione principali (o perlomeno una delle loro fonti di documentazione), sia stato il bel saggio romanzato dello storico britannico Paul Strathern, e cioè "The Medici: Godfathers of the Renaissance" (da cui è stato tratto anche un bel documentario)...
In questo libro, pubblicato nel 2003 (e, ovviamente, mai tradotto in italiano), l'autore sostiene senza mezze misure che Donatello fosse omosessuale, analizzando alcune cronache dell'epoca e in particolare i "Detti Piacevoli" di Angelo "Poliziano" Ambrogini (1454 – 1494). Questi aneddoti, che andrebbero interpretati considerando il gergo dell'epoca, descrivono un Donatello che sceglieva i suoi garzoni e i suoi apprendisti in base alla loro bellezza, e che ne era anche abbastanza geloso. Infatti era solito sporcarli di fuliggine prima di farli uscire di casa, per farli sembrare meno desiderabili. Un aneddoto, in particolare, racconta di come avesse litigato con uno dei suoi garzoni e questi fosse fuggito a Ferrara: Donatello chiese a Cosimo De' Medici di ottenerne l'estradizione, per potergli dare una lezione, e venne accontentato... Tuttavia quando rivide il suo garzone i due cominciarono a ridere l'uno dell'altro e si riconciliarono... E a quanto pare "ridere", in quel periodo, era sinonimo di fare sesso...
Per conoscere meglio i "Detti Piacevoli" di Poliziano (che, tra l'altro, raccontano di come il pittore Botticelli stesse fisicamente male anche solo all'idea di fare sesso con con una donna) potete CLICCARE QUI...
Comunque, riguardo alla politica di Firenze in fatto di sodomia e omosessualità, gli autori de I MEDICI possono avere a disposizione il bellissimo saggio in lingua inglese "Forbidden Friendships: Homosexuality and Male Culture in Renaissance Florence"... Una monumentale e certosina ricerca portata avanti da un ricercatore dell'Università di Harward, Micheal Rocke... E se dico che è un saggio bellissimo lo dico a ragion veduta, perchè ce l'ho. Centinaia e centinaia di pagine in cui viene snocciolata tutta la questione nei minimi dettagli, con tutti i carteggi dei processi e delle relative sentenze... E con un'analisi interessantissima delle abitudini e dei comportamenti degli omosessuali fiorentini nel Rinascimento...
Ed è davvero surreale che un testo del genere sia disponibile in inglese, ma non non italiano... Anche perchè Micheal Rocke ha lavorato dal 1990 al 2015 presso la Biblioteca dell'Harvard University Center per gli studi sul Rinascimento italiano, che ha sede a Firenze (CLICCATE QUI), facendo ricerche soprattutto su temi legati all'omosessualità e all'omoerotismo...
Eppure, anche se il saggio risale ormai al 1996, non è mai stato tradotto nella nostra lingua... Anche se ormai, lo ammetto, quando c'è di mezzo il clima culturale italiano non mi stupisco più di nulla...
Ad ogni modo il testo di Micheal Rocke è davvero illuminante e pieno di informazioni... Ad esempio: lo sapevate che le punizioni per la sodomia passiva erano più lievi per gli under 20? E che la sodomia era una pratica gogliardica a cui si dovevano sottoporre i giovani a cui veniva "rubato" il cappello (all'epoca considerato un importante status symbol) per riaverlo indietro? Tra l'altro alla fine del libro ci sono delle fantastiche tabelle statistiche basate sui documenti dell'epoca... E così si scopre che la maggior parte dei processi per sodomia che si sono tenuti a Firenze fra il 1472 e il 1502 riguardavano chi lavorava in ambito tessile (15%), mentre gli artisti erano molti meno (1,7%)...
E, per la cronaca, pare proprio che la maggior parte dei casi di sodomia documentati in quel periodo riguardasse la parrocchia di San Lorenzo...
Tra l'altro le schedature dell'epoca erano davvero molto dettagliate, e in questo saggio ci sono anche una serie di tabelle che inquadrano i "sodomiti" fiorentini nel Rinascimento in base all'età, al ruolo durante l'amplesso e persino alla provenienza (il 10,3% dei casi riguardava "stranieri" o persone che arrivavano dalle città limitrofe, con una netta prevalenza dei pratesi, seguiti dai pisani e dai montelupini)...
Quindi diciamo pure che se ne I MEDICI vorranno affrontare ancora l'argomento il materiale non gli mancherà... E sicuramente gli converebbe affrontarlo, visto che ormai è considerato un tema di cui i serial di ultima generazione (e ancor più se vogliono agguantare il pubblico de IL TRONO DI SPADE) non possono proprio fare a meno.
In tutto ciò, comunque, è bene notare anche che questa è la prima co-produzione RAI che - seppur con tutti i limiti del caso - ha mostrato due uomini a letto assieme... E per giunta ha ammesso che uno dei più grandi artisti del Rinascimento era omosessuale... Non che a guardare certi suoi lavori ci fossero molti dubbi, ma si tratta comunque di una piccola conquista...
Una conquista che, a quanto pare, non può ancora dirsi raggiunta dai fumetti prodotti in Italia, visto che - giusto per fare un esempio - è ancora in corso d'opera una serie di volumi su Caravaggio realizzati da Milo Manara in cui l'aspetto omosessuale dell'artista è stato del tutto rimosso con delle scuse pretestuose (CLICCATE QUI)...
Ad ogni modo se persino in RAI si sono dovuti fare una ragione del fatto che non solo l'omosessualità non è più un tabù, ma è anche un elemento narrativo che il pubblico di oggi reputa interessante (se non addirittura essenziale, in determinati contesti), forse varrebbe la pena di chiedersi quanto sia ancora conveniente parlarne poco e male...
Anche perchè si tratterebbe di una domanda retorica.
Alla prossima...
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE
Dopo la pubblicazione di questo post si è fatto avanti uno dei miei contatti facebook, che ha delle informazioni di prima mano, e mi ha rivelato alcuni dettagli interessanti. Lui vuole rimanere anonimo, ma vi riporto comunque quello che mi ha scritto e poi giudicherete voi:
"Hola, ti do una chicca sui medici
Ero presente come comparsa su un set della prima puntata credo
La Lux vibe pare produca anche don matteo e altre fiction religiose
Si diceva sul set fossero molto vicini al vaticano
Ma adesso ti do una piccola chicca
Tienimi anonimo
Una delle scene che ho visto
Un riccone vizioso che inseguiva due prostitute all'arrivo dei medici
Cossa mi pare si chiamasse
È stato girata in tre versioni differenti a seconda dello Stato in cui verrà trasmesso
Donnine vestite
Donnine seminude
Donnine tutte ignude
Indovina quale scena verrà trasmessa dove 😉
Salutoni, mi raccomando l'anonimato
Mi sa che come sospettavi ci saranno adattamenti diversi a seconda del paese..."
A questo punto, se si son fatti problemi con le donnine, sono molto curioso di verificare cosa è successo con le scene a tematica gay...
Staremo a vedere...
Oggi volevo giusto fare il punto su una serie televisiva a sfondo storico di cui si è discusso parecchio in questi giorni... E cioè I MEDICI, che con i primi due episodi trasmessi su RAI UNO lo scorso martedì ha mantenuto uno share che non è mai sceso sotto al 28,9% (con punte del 31,1%). Ne parlo qui perchè, nonostante ci sia lo zampino della RAI (si tratta di una co-produzione con il Regno Unito), pare che in questo serial si accennerà alla questione dell'omosessualità nel Rinascimento... E lo si farà anche attraverso personaggi famosi come l'artista Donato di Niccolò di Betto Bardi, meglio noto come Donatello (Firenze,1386-1466), che in questa serie è interpretato da Ben Starr e viene sorpreso a letto con uno dei suoi amanti...
Una manciata di secondi in tutto, ma tanto è bastato per far gridare al miracolo... Soprattutto considerando la lunga tradizione di serie RAI a base di preti, maestri, dottori e forze dell'ordine varie... E infatti qualcuno ha già parlato di un punto di svolta epocale, anche perchè fino all'altro giorno la RAI censurava in prima serata le scene gay ne Le regole del delitto perfetto (CLICCATE QUI).
Ad ogni modo varrebbe la pena di analizzare la situazione senza lasciarsi trasportare troppo da facili entusiasmi... Anche solo per evitare eventuali brutte sorprese in futuro.
Intanto bisogna considerare che, in questa serie, l'apporto creativo della RAI è molto relativo (dato che, più che altro, si occupa della distribuzione), mentre la produzione vera e propria è affidata a
Tant'è che gli ideatori del progetto sono Frank Spotnitz (direttore esecutivo della Big Light Productions) e Nicholas Meyer. Il primo ha all'attivo anche la scrittura di diverse serie di successo (tra cui, a titolo di esempio, una cinquantina di episodi di X-Files), e il secondo è un regista, sceneggiatore e romanziere attivo dalla fine degli anni Settanta (che, fra le altre cose, ha lavorato a diversi film di Star Trek)... E anche il regista Sergio Mimica-Gezzan non è italiano, bensì croato (e oltretutto è figlio d'arte del famoso regista croato Vatroslav Mimica)...
Che la RAI sia stata coinvolta per forza di cose, non foss'altro perchè una serie sulla famiglia Medici doveva essere girata in Italia, è un dato di fatto... Però diciamo pure che questa serie non è farina del suo sacco, e anche se la televisione di Stato italiana ha influito in qualche modo sulle scelte del cast e - forse - su qualche dettaglio della trama, il suo apporto è stato molto relativo.
Quindi parlare di rivoluzione in RAI, forse, è un po' prematuro. Anche perchè, per ora, la serie è stata trasmessa in anteprima mondiale SOLO dalla RAI, quindi noi non sappiamo ancora se nella trasmissione italiana sono già stati operati dei tagli e delle censure rispetto a quella internazionale... Dopotutto, una decina di anni fa, la RAI aveva partecipato alla realizzazione del serial ROME, che in Italia arrivò con tutti i nudi frontali maschili tagliati... E anche in quel caso si trattava di una co-produzione con il Regno Unito (e gli USA)...
Certo da ROME a I MEDICI sono passati alcuni anni, ma finchè I MEDICI non verrà trasmessa in altre nazioni non sarà possibile dire l'ultima parola...
Detto ciò è evidente che questo serial cerca, nei limiti del possibile, di giocare sugli elementi che hanno fatto la fortuna de IL TRONO DI SPADE (riciclando anche alcuni dei suoi attori), anche se - per tutta una serie di motivi - non ci riesce. Qualcuno sostiene che il suo approccio, eccessivamente sobrio, sia ormai stato superato dai serial di ultima generazione, ma probabilmente è meglio aspettare la fine delle otto puntate di questa prima stagione per tirare le somme...
In compenso è già possibile cercare di capire come e perchè in questo film sia comparso un Donatello in versione inequivocabilmente omosessuale... Nonostante della sua omosessualità si sia sempre parlato molto meno rispetto a quella di altri suoi celebri colleghi, come Leonardo e Michelangelo... E tra l'altro nella manciata di secondi in cui viene sorpreso col suo amante si accenna anche alla legge contro la sodomia che era in vigore nella Firenze dell'epoca.
Sembrano dettagli da poco, ma forse andrebbero inquadrati in un contesto un po' più ampio, soprattutto alla luce del tabù che sembra regnare sovrano quando in Italia si parla degli artisti che l'hanno resa celebre in tutto il mondo... Quasi come se la loro eventuale omosessualità, o bisessualità, fosse una specie di onta e/o un motivo di imbarazzo.
La cosa interessante, secondo me, è che questo atteggiamento è prettamente italiano... Però, per fortuna, gli ideatori de I MEDICI non sono italiani e oltretutto hanno a disposizione una fornitissima bibliografia in lingua inglese che affronta l'argomento dell'omosessualità nel Rinascimento italiano, e - nello specifico - nella Firenze dei Medici.
Al momento non ho conferme, ma sono abbastanza convinto che una delle loro fonti di ispirazione principali (o perlomeno una delle loro fonti di documentazione), sia stato il bel saggio romanzato dello storico britannico Paul Strathern, e cioè "The Medici: Godfathers of the Renaissance" (da cui è stato tratto anche un bel documentario)...
In questo libro, pubblicato nel 2003 (e, ovviamente, mai tradotto in italiano), l'autore sostiene senza mezze misure che Donatello fosse omosessuale, analizzando alcune cronache dell'epoca e in particolare i "Detti Piacevoli" di Angelo "Poliziano" Ambrogini (1454 – 1494). Questi aneddoti, che andrebbero interpretati considerando il gergo dell'epoca, descrivono un Donatello che sceglieva i suoi garzoni e i suoi apprendisti in base alla loro bellezza, e che ne era anche abbastanza geloso. Infatti era solito sporcarli di fuliggine prima di farli uscire di casa, per farli sembrare meno desiderabili. Un aneddoto, in particolare, racconta di come avesse litigato con uno dei suoi garzoni e questi fosse fuggito a Ferrara: Donatello chiese a Cosimo De' Medici di ottenerne l'estradizione, per potergli dare una lezione, e venne accontentato... Tuttavia quando rivide il suo garzone i due cominciarono a ridere l'uno dell'altro e si riconciliarono... E a quanto pare "ridere", in quel periodo, era sinonimo di fare sesso...
Per conoscere meglio i "Detti Piacevoli" di Poliziano (che, tra l'altro, raccontano di come il pittore Botticelli stesse fisicamente male anche solo all'idea di fare sesso con con una donna) potete CLICCARE QUI...
Comunque, riguardo alla politica di Firenze in fatto di sodomia e omosessualità, gli autori de I MEDICI possono avere a disposizione il bellissimo saggio in lingua inglese "Forbidden Friendships: Homosexuality and Male Culture in Renaissance Florence"... Una monumentale e certosina ricerca portata avanti da un ricercatore dell'Università di Harward, Micheal Rocke... E se dico che è un saggio bellissimo lo dico a ragion veduta, perchè ce l'ho. Centinaia e centinaia di pagine in cui viene snocciolata tutta la questione nei minimi dettagli, con tutti i carteggi dei processi e delle relative sentenze... E con un'analisi interessantissima delle abitudini e dei comportamenti degli omosessuali fiorentini nel Rinascimento...
Ed è davvero surreale che un testo del genere sia disponibile in inglese, ma non non italiano... Anche perchè Micheal Rocke ha lavorato dal 1990 al 2015 presso la Biblioteca dell'Harvard University Center per gli studi sul Rinascimento italiano, che ha sede a Firenze (CLICCATE QUI), facendo ricerche soprattutto su temi legati all'omosessualità e all'omoerotismo...
Eppure, anche se il saggio risale ormai al 1996, non è mai stato tradotto nella nostra lingua... Anche se ormai, lo ammetto, quando c'è di mezzo il clima culturale italiano non mi stupisco più di nulla...
E, per la cronaca, pare proprio che la maggior parte dei casi di sodomia documentati in quel periodo riguardasse la parrocchia di San Lorenzo...
Tra l'altro le schedature dell'epoca erano davvero molto dettagliate, e in questo saggio ci sono anche una serie di tabelle che inquadrano i "sodomiti" fiorentini nel Rinascimento in base all'età, al ruolo durante l'amplesso e persino alla provenienza (il 10,3% dei casi riguardava "stranieri" o persone che arrivavano dalle città limitrofe, con una netta prevalenza dei pratesi, seguiti dai pisani e dai montelupini)...
Quindi diciamo pure che se ne I MEDICI vorranno affrontare ancora l'argomento il materiale non gli mancherà... E sicuramente gli converebbe affrontarlo, visto che ormai è considerato un tema di cui i serial di ultima generazione (e ancor più se vogliono agguantare il pubblico de IL TRONO DI SPADE) non possono proprio fare a meno.
In tutto ciò, comunque, è bene notare anche che questa è la prima co-produzione RAI che - seppur con tutti i limiti del caso - ha mostrato due uomini a letto assieme... E per giunta ha ammesso che uno dei più grandi artisti del Rinascimento era omosessuale... Non che a guardare certi suoi lavori ci fossero molti dubbi, ma si tratta comunque di una piccola conquista...
Una conquista che, a quanto pare, non può ancora dirsi raggiunta dai fumetti prodotti in Italia, visto che - giusto per fare un esempio - è ancora in corso d'opera una serie di volumi su Caravaggio realizzati da Milo Manara in cui l'aspetto omosessuale dell'artista è stato del tutto rimosso con delle scuse pretestuose (CLICCATE QUI)...
Ad ogni modo se persino in RAI si sono dovuti fare una ragione del fatto che non solo l'omosessualità non è più un tabù, ma è anche un elemento narrativo che il pubblico di oggi reputa interessante (se non addirittura essenziale, in determinati contesti), forse varrebbe la pena di chiedersi quanto sia ancora conveniente parlarne poco e male...
Anche perchè si tratterebbe di una domanda retorica.
Alla prossima...
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE
Dopo la pubblicazione di questo post si è fatto avanti uno dei miei contatti facebook, che ha delle informazioni di prima mano, e mi ha rivelato alcuni dettagli interessanti. Lui vuole rimanere anonimo, ma vi riporto comunque quello che mi ha scritto e poi giudicherete voi:
"Hola, ti do una chicca sui medici
Ero presente come comparsa su un set della prima puntata credo
La Lux vibe pare produca anche don matteo e altre fiction religiose
Si diceva sul set fossero molto vicini al vaticano
Ma adesso ti do una piccola chicca
Tienimi anonimo
Una delle scene che ho visto
Un riccone vizioso che inseguiva due prostitute all'arrivo dei medici
Cossa mi pare si chiamasse
È stato girata in tre versioni differenti a seconda dello Stato in cui verrà trasmesso
Donnine vestite
Donnine seminude
Donnine tutte ignude
Indovina quale scena verrà trasmessa dove 😉
Salutoni, mi raccomando l'anonimato
Mi sa che come sospettavi ci saranno adattamenti diversi a seconda del paese..."
A questo punto, se si son fatti problemi con le donnine, sono molto curioso di verificare cosa è successo con le scene a tematica gay...
Staremo a vedere...
venerdì 12 agosto 2016
PRIME ANTEPRIME...
Ciao a tutti, come va?
Anche se siamo nel pieno dell'estate cominciano già a moltiplicarsi le anteprime relative ai serial televisivi che caratterizzeranno la prossima stagione, e ovviamente non possono mancare quelle relative alle serie più legate all'immaginario pop... Comprensive dei sempre più inevitabili annunci gay friendly.
Cominciamo dalla nuovissima serie di STAR TREK, che si chiamerà DISCOVERY e sarà ambientata 10 anni prima dell'arrivo del Capitano Kirk al comando dell'Enterprise. É stata presentata ufficialmente proprio in questi giorni, e il supervisore Bryan Fuller ha fornito diversi dettagli interessanti (CLICCATE QUI)...
Ad esempio si sa che la serie sarà composta da 13 episodi, che avrà sette protagonisti principali e che il Primo Ufficiale sarà una lesbica dichiarata! Quindi ora sappiamo per certo che gli elementi gay friendly presenti nell'ultimo film - dove il timoniere Sulu è stato presentato come gay e con famiglia (anche se in fase di montaggio è stata tagliata la scena in cui baciava suo marito) - non è stato un caso isolato, ma rappresenta una nuova linea tematica che entrerà a far parte a tutti gli effetti della saga.... Ad ogni modo questa nuova serie dovrebbe debuttare entro il 2017, quindi fra non molto potremo verificare come e quanto questo misterioso Primo Ufficiale avrà modo di esprimere la sua personalità.
Nel frattempo si sa per certo che chi apprezza i supereroi non verrà deluso dal produttore gay dichiarato Greg Berlanti, che - forte del successo delle sue trovate - continua ad alzare l'asticella della presenza LGBT nei suoi serial. Infatti sembra proprio che, con il trasloco di Supergirl sul canale CW, il buon Greg Berlanti abbia avuto maggior libertà creativa, e voglia premere l'acceleratore...
Infatti, dopo la già annunciata introduzione dell'ispettore Maggie Sawyer, sembra praticamente certo che nella serie comparirà anche quella che è la sua compagna nei fumetti della DC Comics... Ovvero la più recente incarnazione di Batwoman. Inoltre per il ruolo di Superman (che ora sarà fisicamente presente nel serial) è stato scelto un attore cult per il pubblico gay... E cioè Tyler Hoechlin, che negli scorsi anni si era fatto notare nella serie gay friendly TEEN WOLF... Tant'è che sono già diventate virali alcune foto che lo mostrano sul set e che danno un'idea abbastanza precisa del suo potenziale nel ruolo che gli è stato assegnato...
E del potenziale che nasconde sotto al mantello...
Tuttavia Greg Berlanti non si fermerà qui: infatti - non pago di tutti i personaggi omosessuali che è riuscito ad inserire nelle sue serie - ha già annunciato che nella nuova stagione televisiva ci sarà uno speciale episodio in stile musical che coinvolgerà FLASH e SUPERGIRL, e come se tutto ciò non bastasse produrrà anche una nuova miniserie animata su un supereroe della DC COMICS (come era avvenuto nel caso di VIXEN)... E questa volta si tratterà del semisconosciuto RAY...
La sua prima apparizione nei fumetti risale al 1940, ma questo personaggio non ha mai raggiunto la popolarità dei supereroi DC COMICSpiù famosi, anche se è stato rilanciato più volte e in più versioni (almeno quattro)... Perchè, dunque, fra tanti personaggi è stato scelto proprio lui? Forse proprio perchè la sua scarsa popolarità garantiva un certo margine di manovra a Greg Berlanti, che infatti ha annunciato che questa nuova versione di RAY sarà dichiaratamente gay... E quindi, a breve, avremo la prima serie animata dedicata ad un supereroe dichiaratamente gay!
E probabilmente, se verrà applicata la stessa strategia che si è vista con la serie animata di VIXEN, anche RAY esordirà in una serie animata per poi comparire in carne ed ossa nei serial di supereroi prodotti da Greg Berlanti.
Non male.
C'è da notare che, come si evince dalla locandina qui sotto, la serie animata presenterà anche lo storico gruppo in cui hanno militato almeno due versioni di RAY, e cioè i FREEDOM FIGHTERS...
Quindi sarà interessante verificare anche come il discorso omosessualitù verrà affrontato nel contesto di un gruppo di supereroi (se verrà affrontato, ovviamente)... E sicuramente di questa miniserie animata tornerò a parlare.
Ad ogni modo direi che è sempre più evidente come il processo di integrazione delle tematiche LGBT non accenni a fermarsi... Anzi: probabilmente siamo solo nella fase iniziale e, considerando che ci sono ancora diversi decenni di vuoto e di omissioni da recuperare, le belle sorprese non mancheranno... Di pari passo con le brutte sorprese per chi si ostinerà a non accettare il fatto che i tempi stanno cambiando, e che le tematiche gay non possono più essere ignorate e rimosse come accadeva una volta...
Alla prossima.
Anche se siamo nel pieno dell'estate cominciano già a moltiplicarsi le anteprime relative ai serial televisivi che caratterizzeranno la prossima stagione, e ovviamente non possono mancare quelle relative alle serie più legate all'immaginario pop... Comprensive dei sempre più inevitabili annunci gay friendly.
Cominciamo dalla nuovissima serie di STAR TREK, che si chiamerà DISCOVERY e sarà ambientata 10 anni prima dell'arrivo del Capitano Kirk al comando dell'Enterprise. É stata presentata ufficialmente proprio in questi giorni, e il supervisore Bryan Fuller ha fornito diversi dettagli interessanti (CLICCATE QUI)...
Ad esempio si sa che la serie sarà composta da 13 episodi, che avrà sette protagonisti principali e che il Primo Ufficiale sarà una lesbica dichiarata! Quindi ora sappiamo per certo che gli elementi gay friendly presenti nell'ultimo film - dove il timoniere Sulu è stato presentato come gay e con famiglia (anche se in fase di montaggio è stata tagliata la scena in cui baciava suo marito) - non è stato un caso isolato, ma rappresenta una nuova linea tematica che entrerà a far parte a tutti gli effetti della saga.... Ad ogni modo questa nuova serie dovrebbe debuttare entro il 2017, quindi fra non molto potremo verificare come e quanto questo misterioso Primo Ufficiale avrà modo di esprimere la sua personalità.
Nel frattempo si sa per certo che chi apprezza i supereroi non verrà deluso dal produttore gay dichiarato Greg Berlanti, che - forte del successo delle sue trovate - continua ad alzare l'asticella della presenza LGBT nei suoi serial. Infatti sembra proprio che, con il trasloco di Supergirl sul canale CW, il buon Greg Berlanti abbia avuto maggior libertà creativa, e voglia premere l'acceleratore...
Infatti, dopo la già annunciata introduzione dell'ispettore Maggie Sawyer, sembra praticamente certo che nella serie comparirà anche quella che è la sua compagna nei fumetti della DC Comics... Ovvero la più recente incarnazione di Batwoman. Inoltre per il ruolo di Superman (che ora sarà fisicamente presente nel serial) è stato scelto un attore cult per il pubblico gay... E cioè Tyler Hoechlin, che negli scorsi anni si era fatto notare nella serie gay friendly TEEN WOLF... Tant'è che sono già diventate virali alcune foto che lo mostrano sul set e che danno un'idea abbastanza precisa del suo potenziale nel ruolo che gli è stato assegnato...
E del potenziale che nasconde sotto al mantello...
Tuttavia Greg Berlanti non si fermerà qui: infatti - non pago di tutti i personaggi omosessuali che è riuscito ad inserire nelle sue serie - ha già annunciato che nella nuova stagione televisiva ci sarà uno speciale episodio in stile musical che coinvolgerà FLASH e SUPERGIRL, e come se tutto ciò non bastasse produrrà anche una nuova miniserie animata su un supereroe della DC COMICS (come era avvenuto nel caso di VIXEN)... E questa volta si tratterà del semisconosciuto RAY...
E probabilmente, se verrà applicata la stessa strategia che si è vista con la serie animata di VIXEN, anche RAY esordirà in una serie animata per poi comparire in carne ed ossa nei serial di supereroi prodotti da Greg Berlanti.
Non male.
C'è da notare che, come si evince dalla locandina qui sotto, la serie animata presenterà anche lo storico gruppo in cui hanno militato almeno due versioni di RAY, e cioè i FREEDOM FIGHTERS...
Quindi sarà interessante verificare anche come il discorso omosessualitù verrà affrontato nel contesto di un gruppo di supereroi (se verrà affrontato, ovviamente)... E sicuramente di questa miniserie animata tornerò a parlare.
Ad ogni modo direi che è sempre più evidente come il processo di integrazione delle tematiche LGBT non accenni a fermarsi... Anzi: probabilmente siamo solo nella fase iniziale e, considerando che ci sono ancora diversi decenni di vuoto e di omissioni da recuperare, le belle sorprese non mancheranno... Di pari passo con le brutte sorprese per chi si ostinerà a non accettare il fatto che i tempi stanno cambiando, e che le tematiche gay non possono più essere ignorate e rimosse come accadeva una volta...
Alla prossima.
venerdì 22 luglio 2016
NOVITÀ IN FAMIGLIA...
Ciao a tutti, come va?
La notizia di oggi non è esattamente uno scoop, e stranamente molti siti gay italiani l'hanno già riportata con un certo entusiasmo. Tuttavia, siccome questo è un blog con un pubblico che apprezza i dettagli, cercherò di inquadrare meglio la situazione e di andare un po' più a fondo...
I fatti sono questi: nell'episodio della serie animata The Loud House trasmesso negli USA il 20 luglio, dal canale Nickelodeon, è comparsa la SECONDA coppia gay sposata e con figli nella storia dell'animazione seriale americana...
Infatti, oltre alla coppia di donne sposate e con figli già comparsa nella serie "Clarence" di Cartoon network (di cui ho parlato brevemente QUI), c'era stato il caso dei due papà sposati di Allen Gregory, il protagonista dell'omonima serie trasmessa dalla FOX nel 2011... Probabilmente nessuno si sta ricordando di citarla perchè è durata solo sette episodi e perchè è stata unanimamente definita una delle serie animate più sgradevoli di sempre...
C'è da dire che in questo caso non si trattava di una serie propriamente per bambini, o di una serie con un taglio umoristico nel senso classico del termine, quindi The Loud House mantiene comunque un primato... E forse anche due, dato che i due gay che hanno messo su famiglia - questa volta - sono una coppia mista.
Ad ogni modo i due papà mostrati in The Loud House sono i genitori del piccolo Clyde, il migliore amico del protagonista della serie Lincoln Loud, e vengono presentati mentre lo accompagnano a casa Loud in occasione della sua prima notte fuori casa, fra mille raccomandazioni e un po' di commozione... La sequenza integrale la potete vedere CLICCANDO QUI.
Si tratta di una tappa importante, che probabilmente era inevitabile in un contesto in cui la legittimazione delle famiglie omosessuali si sta affermando sempre di più. E questo è quello che hanno riportato tutti i siti gay italiani... Però, siccome questo non è un blog qualunque, ora vado a raccontarvi quello che gli altri non hanno raccontato, e che potrebbe offrire qualche spunto di riflessione in più... Nonchè un invito a star ein guardia dalle nostre parti.
La prima, primissima, cosa da dire è che questa serie animata viene trasmessa quasi in contemporanea in Italia: la serie negli USA è iniziata il 2 maggio, mentre in Italia viene trasmessa settimanalmente da Nickelodeon (nel pacchetto SKY) dal 6 giugno (con anteprima il 15 maggio), con il titolo di "A casa dei Loud"...
Quindi l'episodio con la suddetta coppia di genitori gay dovrebbe comparire al più tardi nel giro di un mese (quindi, per favore, se qualcuno di voi ha SKY potrebbe controllare se ci saranno adattamenti o censure? Mica per altro: conoscendo i siti gay italiani sicuramente NON staranno in guardia, e se succedesse qualcosa di sgradevole vorrei segnalarlo almeno su questo blog... Grazie!).
Detto ciò, in questi tempi in cui i bigotti e i conservatori premono per l'appiattimento culturale dei bambini e per la promozione degli stereotipi di genere, bisogna prendere atto che questa serie animata parte da un presupposto molto interessante: il protagonista è un ragazzino che vive con cinque sorelle maggiori e cinque sorelle minori, ognuna con la sua personalità, le sue aspirazioni e il suo modo di rapportarsi col mondo...
Si tratta sicuramente di un approccio interessante ed educativo, tantopiù che Lincoln ha anche una sorella ribelle e mascolina, di nome Luna...
Il che mi porta a parlare anche dell'ideatore di questa serie: Chris Savino (foto sotto), che in questa produzione ha voluto raccontare la sua esperienza personale in una famiglia italo americana piena di sorelle (che peraltro avevano gli stessi nomi delle sorelle di Lincoln Loud).
Il dato interessante, secondo me, è che questo Chris Savino è uno che si è fatto le ossa fin dal 1991, quando appena ventenne iniziò a lavorare ai layout della serie cult Ren & Stimpy. Da allora la sua carriera si è evoluta di pari passo con i gusti e la sensibilità del pubblico. Infatti ha finito per collaborare con tantissime serie, che poi sono diventate degli spartiacque per l'animazione umoristica degli ultimi anni. Ufficialmente la sua carriera di scrittore, però parte solo nel 2004, con la serie Gli amici immaginari di casa Foster, che a suo tempo è stata molto apprezzata da pubblico e critica e sicuramente è stata un ottimo trampolino di lancio... Tant'è che poi Chris Savino ha finito per scrivere anche alcuni episodi della serie My Little Pony: Friendship is Magic, ed è diventato addirittura il direttore della nuovissima serie animata di Topolino per la Disney, quella del 2013...
Quindi parliamo di una persona che sa il fatto suo e che conosce bene i gusti del pubblico di oggi... E se ha deciso che il migliore amico di Lincoln Loud doveva avere due papà non lo ha fatto solo nella speranza di fare notizia o di cavalcare l'onda. Ad ogni modo potete conoscere meglio Chris Savino, e i dietro le quinte di A casa dei Loud, nel filmato qui sotto...
A margine di tutta questa storia, comunque, penso che sia abbastanza interessante notare che, in occasione del lancio italiano di A casa dei Loud, quelli di Nickelodeon Italia hanno voluto organizzare un party esclusivo in piscina, convocando alcuni VIP in disarmo e due giovani youtuber di successo, Alberico e Virginia De Giglio, che accompagneranno la programmazione della serie animata in Italia con dei video esclusivi sul rapporto fra fratello e sorella...
Ora: questo dettaglio apparentemente insignificante, secondo me, non andrebbe sottovalutato. Nel senso che, se si usano come testimonial degli youtuber per promuovere una serie in cui comparirà una famiglia omogenitoriale in un ruolo ricorrente, vuol dire che qualcosa sta veramente cambiando...
Comunque, siccome siamo in Italia e tutto può accadere, vi rinnovo l'invito a dare un occhiata al canale Nickelodeon nelle prossime settimane, per verificare se l'episodio in questione verrà saltato, censurato o adattato in maniera stramba (alcune boiate del genere si sono viste di recente persino con l'edizione italiana di ADVENTURE TIME e con un episodio saltato di MY LITTLE PONY: FRIENDSHIP IS MAGIC, e solo perchè c'era di mezzo del sidro di mele... Quindi...).
Nel qual caso fatemi sapere!
Grazie e alla prossima.
La notizia di oggi non è esattamente uno scoop, e stranamente molti siti gay italiani l'hanno già riportata con un certo entusiasmo. Tuttavia, siccome questo è un blog con un pubblico che apprezza i dettagli, cercherò di inquadrare meglio la situazione e di andare un po' più a fondo...
I fatti sono questi: nell'episodio della serie animata The Loud House trasmesso negli USA il 20 luglio, dal canale Nickelodeon, è comparsa la SECONDA coppia gay sposata e con figli nella storia dell'animazione seriale americana...
Infatti, oltre alla coppia di donne sposate e con figli già comparsa nella serie "Clarence" di Cartoon network (di cui ho parlato brevemente QUI), c'era stato il caso dei due papà sposati di Allen Gregory, il protagonista dell'omonima serie trasmessa dalla FOX nel 2011... Probabilmente nessuno si sta ricordando di citarla perchè è durata solo sette episodi e perchè è stata unanimamente definita una delle serie animate più sgradevoli di sempre...
C'è da dire che in questo caso non si trattava di una serie propriamente per bambini, o di una serie con un taglio umoristico nel senso classico del termine, quindi The Loud House mantiene comunque un primato... E forse anche due, dato che i due gay che hanno messo su famiglia - questa volta - sono una coppia mista.
Ad ogni modo i due papà mostrati in The Loud House sono i genitori del piccolo Clyde, il migliore amico del protagonista della serie Lincoln Loud, e vengono presentati mentre lo accompagnano a casa Loud in occasione della sua prima notte fuori casa, fra mille raccomandazioni e un po' di commozione... La sequenza integrale la potete vedere CLICCANDO QUI.
Si tratta di una tappa importante, che probabilmente era inevitabile in un contesto in cui la legittimazione delle famiglie omosessuali si sta affermando sempre di più. E questo è quello che hanno riportato tutti i siti gay italiani... Però, siccome questo non è un blog qualunque, ora vado a raccontarvi quello che gli altri non hanno raccontato, e che potrebbe offrire qualche spunto di riflessione in più... Nonchè un invito a star ein guardia dalle nostre parti.
La prima, primissima, cosa da dire è che questa serie animata viene trasmessa quasi in contemporanea in Italia: la serie negli USA è iniziata il 2 maggio, mentre in Italia viene trasmessa settimanalmente da Nickelodeon (nel pacchetto SKY) dal 6 giugno (con anteprima il 15 maggio), con il titolo di "A casa dei Loud"...
Quindi l'episodio con la suddetta coppia di genitori gay dovrebbe comparire al più tardi nel giro di un mese (quindi, per favore, se qualcuno di voi ha SKY potrebbe controllare se ci saranno adattamenti o censure? Mica per altro: conoscendo i siti gay italiani sicuramente NON staranno in guardia, e se succedesse qualcosa di sgradevole vorrei segnalarlo almeno su questo blog... Grazie!).
Detto ciò, in questi tempi in cui i bigotti e i conservatori premono per l'appiattimento culturale dei bambini e per la promozione degli stereotipi di genere, bisogna prendere atto che questa serie animata parte da un presupposto molto interessante: il protagonista è un ragazzino che vive con cinque sorelle maggiori e cinque sorelle minori, ognuna con la sua personalità, le sue aspirazioni e il suo modo di rapportarsi col mondo...
Si tratta sicuramente di un approccio interessante ed educativo, tantopiù che Lincoln ha anche una sorella ribelle e mascolina, di nome Luna...
Il che mi porta a parlare anche dell'ideatore di questa serie: Chris Savino (foto sotto), che in questa produzione ha voluto raccontare la sua esperienza personale in una famiglia italo americana piena di sorelle (che peraltro avevano gli stessi nomi delle sorelle di Lincoln Loud).
Il dato interessante, secondo me, è che questo Chris Savino è uno che si è fatto le ossa fin dal 1991, quando appena ventenne iniziò a lavorare ai layout della serie cult Ren & Stimpy. Da allora la sua carriera si è evoluta di pari passo con i gusti e la sensibilità del pubblico. Infatti ha finito per collaborare con tantissime serie, che poi sono diventate degli spartiacque per l'animazione umoristica degli ultimi anni. Ufficialmente la sua carriera di scrittore, però parte solo nel 2004, con la serie Gli amici immaginari di casa Foster, che a suo tempo è stata molto apprezzata da pubblico e critica e sicuramente è stata un ottimo trampolino di lancio... Tant'è che poi Chris Savino ha finito per scrivere anche alcuni episodi della serie My Little Pony: Friendship is Magic, ed è diventato addirittura il direttore della nuovissima serie animata di Topolino per la Disney, quella del 2013...
Quindi parliamo di una persona che sa il fatto suo e che conosce bene i gusti del pubblico di oggi... E se ha deciso che il migliore amico di Lincoln Loud doveva avere due papà non lo ha fatto solo nella speranza di fare notizia o di cavalcare l'onda. Ad ogni modo potete conoscere meglio Chris Savino, e i dietro le quinte di A casa dei Loud, nel filmato qui sotto...
A margine di tutta questa storia, comunque, penso che sia abbastanza interessante notare che, in occasione del lancio italiano di A casa dei Loud, quelli di Nickelodeon Italia hanno voluto organizzare un party esclusivo in piscina, convocando alcuni VIP in disarmo e due giovani youtuber di successo, Alberico e Virginia De Giglio, che accompagneranno la programmazione della serie animata in Italia con dei video esclusivi sul rapporto fra fratello e sorella...
Ora: questo dettaglio apparentemente insignificante, secondo me, non andrebbe sottovalutato. Nel senso che, se si usano come testimonial degli youtuber per promuovere una serie in cui comparirà una famiglia omogenitoriale in un ruolo ricorrente, vuol dire che qualcosa sta veramente cambiando...
Comunque, siccome siamo in Italia e tutto può accadere, vi rinnovo l'invito a dare un occhiata al canale Nickelodeon nelle prossime settimane, per verificare se l'episodio in questione verrà saltato, censurato o adattato in maniera stramba (alcune boiate del genere si sono viste di recente persino con l'edizione italiana di ADVENTURE TIME e con un episodio saltato di MY LITTLE PONY: FRIENDSHIP IS MAGIC, e solo perchè c'era di mezzo del sidro di mele... Quindi...).
Nel qual caso fatemi sapere!
Grazie e alla prossima.
mercoledì 1 giugno 2016
CONNESSIONI...
Ciao a tutti, come va?
Come avrete notato, se seguite questo blog, ultimamente è sempre più evidente come il mondo LGBT e l'immaginario pop stiano iniziando a condividere gli stessi spazi e lo stesso tipo di "utenza". All'inizio, considerando la storica "impermeabilità" del mondo gay ufficiale (che di fatto era nato anche come un ghetto culturale con dei riferimenti molto specifici), il fenomeno era passato sottotraccia, ma ultimamente sta iniziando indubbiamente ad emergere in maniera più evidente.
Se, ad esempio, i film ispirati ai fumetti MARVEL degli X-Men sono diventati dei cult presso la comunità gay fin dalla loro apparizione, ci sono voluti ben sedici anni per vedere la loro prima parodia porno gay (mentre quelle eterosessuali sono presenti ormai da diversi anni)...
La suddetta parodia porno, realizzata a puntate per il sito MEN.com, tra l'altro ha inaugurato anche un'apposita sotto sezione dello stesso, che d'ora in poi raccoglierà tutte le parodie che il sito ha dedicato (e dedicherà) all'immaginario pop contemporaneo, e che ha lo anno caratterizzato in maniera sempre più frequente (ne ho parlato anche QUI e QUI).
Quindi, ora, abbiamo ufficialmente una sezione del sito MEN.com che raccoglie porno parodie gay e che si chiama supergayhero, e probabilmente se siamo arrivati a questo punto non è un caso... Soprattutto considerando che, storicamente, negli USA i fumetti di supereroi (perlomeno fino alla fine degli anni Novanta) sono stati associati ad adolescenti rigorosamente eterosessuali e interessati alle supereroine sexy con completini supersexy... Ora, evidentemente, la situazione è cambiata... E anche il mondo gay propriamente detto ha dovuto prenderne atto...
D'altra parte è anche vero che il mondo dell'entertainmente ha dovuto prendere atto di come le tematiche gay siano diventate importanti e "visibili" anche a livello di immaginario collettivo... E di come sia sempre più importante prenderle in considerazione quando si elaborano produzioni che puntano sull'immaginario pop. E così siamo arrivati al punto che la serie fantascientifica Sense8, prodotta da Netflix, ha girato alcune scene a tematica LGBT direttamente sui carri della parata gay del Pride di Sao Paulo, in Brasile...
Anche se in effetti, ad un certo punto, non si capiva più se gli attori si davano da fare sui carri per ragioni di copione o per partecipare in maniera attiva alla manifestazione, fra l'entusiasmo generale... Da notare che sul carro c'era anche la produttrice transessuale Lana Wachowski, ben nota per il suo contributo alla saga di Matrix, per la trasposizione cinematografica di V per Vendetta e per molto altro ancora...
Morale della favola: probabilmente solo chi si ostina ad usare i paraocchi non si è ancora reso conto che, ormai, è sempre più difficile capire se in certi ambiti esiste ancora un "ghetto gay" o se invece il mondo gay è diventato parte integrante dei suddetti ambiti... Ed è un dato di fatto che l'entertainment in generale, e quello legato all'immaginario pop in particolare, ormai è sempre più permeabile verso un certo tipo di tematiche... Anche solo per il fatto che ormai stanno diventando parte integrante della vita di tutti i giorni per milioni di persone in tutto il mondo, e ostinarsi a rimuovere questa realtà solo per compiacere alcuni poteri forti e alcune lobby religiose sarebbe anacronistico e controproducente... E, al di là delle questioni di principio, sicuramente non sarebbe remunerativo dal punto di vista economico...
Ed è facilmente ipotizzabile che questo processo sia solo all'inzio...
Quindi ora non ci resta che verificare che riuscira a salire sul treno e chi lo perderà...
Alla prossima.
Come avrete notato, se seguite questo blog, ultimamente è sempre più evidente come il mondo LGBT e l'immaginario pop stiano iniziando a condividere gli stessi spazi e lo stesso tipo di "utenza". All'inizio, considerando la storica "impermeabilità" del mondo gay ufficiale (che di fatto era nato anche come un ghetto culturale con dei riferimenti molto specifici), il fenomeno era passato sottotraccia, ma ultimamente sta iniziando indubbiamente ad emergere in maniera più evidente.
Se, ad esempio, i film ispirati ai fumetti MARVEL degli X-Men sono diventati dei cult presso la comunità gay fin dalla loro apparizione, ci sono voluti ben sedici anni per vedere la loro prima parodia porno gay (mentre quelle eterosessuali sono presenti ormai da diversi anni)...
La suddetta parodia porno, realizzata a puntate per il sito MEN.com, tra l'altro ha inaugurato anche un'apposita sotto sezione dello stesso, che d'ora in poi raccoglierà tutte le parodie che il sito ha dedicato (e dedicherà) all'immaginario pop contemporaneo, e che ha lo anno caratterizzato in maniera sempre più frequente (ne ho parlato anche QUI e QUI).
Quindi, ora, abbiamo ufficialmente una sezione del sito MEN.com che raccoglie porno parodie gay e che si chiama supergayhero, e probabilmente se siamo arrivati a questo punto non è un caso... Soprattutto considerando che, storicamente, negli USA i fumetti di supereroi (perlomeno fino alla fine degli anni Novanta) sono stati associati ad adolescenti rigorosamente eterosessuali e interessati alle supereroine sexy con completini supersexy... Ora, evidentemente, la situazione è cambiata... E anche il mondo gay propriamente detto ha dovuto prenderne atto...
D'altra parte è anche vero che il mondo dell'entertainmente ha dovuto prendere atto di come le tematiche gay siano diventate importanti e "visibili" anche a livello di immaginario collettivo... E di come sia sempre più importante prenderle in considerazione quando si elaborano produzioni che puntano sull'immaginario pop. E così siamo arrivati al punto che la serie fantascientifica Sense8, prodotta da Netflix, ha girato alcune scene a tematica LGBT direttamente sui carri della parata gay del Pride di Sao Paulo, in Brasile...
Anche se in effetti, ad un certo punto, non si capiva più se gli attori si davano da fare sui carri per ragioni di copione o per partecipare in maniera attiva alla manifestazione, fra l'entusiasmo generale... Da notare che sul carro c'era anche la produttrice transessuale Lana Wachowski, ben nota per il suo contributo alla saga di Matrix, per la trasposizione cinematografica di V per Vendetta e per molto altro ancora...
Morale della favola: probabilmente solo chi si ostina ad usare i paraocchi non si è ancora reso conto che, ormai, è sempre più difficile capire se in certi ambiti esiste ancora un "ghetto gay" o se invece il mondo gay è diventato parte integrante dei suddetti ambiti... Ed è un dato di fatto che l'entertainment in generale, e quello legato all'immaginario pop in particolare, ormai è sempre più permeabile verso un certo tipo di tematiche... Anche solo per il fatto che ormai stanno diventando parte integrante della vita di tutti i giorni per milioni di persone in tutto il mondo, e ostinarsi a rimuovere questa realtà solo per compiacere alcuni poteri forti e alcune lobby religiose sarebbe anacronistico e controproducente... E, al di là delle questioni di principio, sicuramente non sarebbe remunerativo dal punto di vista economico...
Ed è facilmente ipotizzabile che questo processo sia solo all'inzio...
Quindi ora non ci resta che verificare che riuscira a salire sul treno e chi lo perderà...
Alla prossima.
venerdì 13 maggio 2016
ARIA DI NOVITÀ...?
Ciao a tutti, come va?
Forse vi sarete accorti che ogni tanto mi piace mettere assieme delle notizie apparentemente scollegate per cercare di capire se hanno qualche tipo di nesso. Questa volta, ad esempio, non posso fare a meno di notare che ultimamente ci sono state numerose dichiarazioni da parte di chi lavora negli studios Disney/MARVEL, e forse non si tratta esattamente di un caso. Dopo le dichiarazioni gay friendly dell'ultimo regista di STAR WARS (ne ho parlato QUI a marzo), a cavallo del successo di CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR ne sono arrivate altre... E guardacaso proprio dai registi di quest'ultima pellicola, e cioè i fratelli Russo: secondo loro, infatti, le possibilità che anche l'universo cinematografico della MARVEL si possa aprire alle tematiche LGBT sono ormai molto alte (CLICCATE QUI).
Tutto un caso? E sono anche un caso le foto che gli attori di CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR hanno concesso alla stampa?
O non sarà che forse tutto rientra in una più ampia strategia, atta a testare le reazioni del pubblico messo di fronte alla possibilità che certe tematiche possano essere affrontate in maniera più diretta? Dopotutto, anche se è vero che buona parte dei personaggi LGBT dell'universo MARVEL sono anche mutanti (e quindi possono comparire solo nei film fella FOX) ultimamente i personaggi LGBT sono aumentati notevolmente anche nelle serie legate agli AVENGERS (e non solo), senza contare che se ne sono visti diversi anche nelle fiction televisive MARVEL legate in qualche modo all'universo cinematografico (Daredevil, Agents of S.H.I.E.L.D.).
Quel che è certo è che la Disney, a prescindere dai prodotti MARVEL, presto o tardi dovrà prendere una posizione ufficiale sulla questione LGBT anche per quel che riguarda l'animazione "per tutti". E a dirlo è anche il THE WASHINGTON POST (CLICCATE QUI), secondo cui questa fantomatica apertura potrebbe avvenire molto prima di quanto non si pensi... Non foss'altro per via di fenomeni come il successo virale che ha avuto su twitter l'hashtagh #GiveElsaAGirlfriend (date una ragazza a Elsa), lanciato dalla diciassettenne Alexis Isabel nella speranza che la protagonista di Frozen possa fare un clamoroso coming out nel sequel del film (CLICCATE QUI)...
In realtà la Disney qualcosa, in questo senso, lo ha già fatto inserendo tematiche LGBT nella serie TV Once Upon a Time (ne ho parlato QUI), che utilizza anche i suoi personaggi (tra cui Elsa) in versione live, e che viene prodotto da un canale di cui è socia di maggioranza... Tuttavia la presa di posizione definitiva non può che avvenire in un classico film di animazione per famiglie (che però, per motivi economici, è anche il genere di prodotto che può osare di meno), quindi non è da escludere che anche l'inserimento di una coppia lesbica nella serie TV di cui sopra sia da considerare come una specie di test...
Anche perchè, ormai da qualche anno, si può dire che in ambito LGBT le serie TV - e in particolare quelle che hanno una componente fantastica - sono diventate un ambito in cui è possibile sperimentare molto e prendendosi delle libertà che una volta sarebbero state ritenute impossibili. Nel serial SUPERNATURAL, che ormai è arrivato all'undicesima stagione, è finalmente arrivato un duo di cacciatori di demoni regolarmente sposati: Jesse e Cesar...
Tuttavia negli ultimi episodi persino Dio - nei panni della sua manifestazione umana chiamata "Sam" (interpretato da Rob Benedict, che vedete nella foto sotto) - ha ammesso che in questa veste ha viaggiato molto e che ha avuto tante ragazze e qualche ragazzo (CLICCATE QUI)...
Quindi ora possiamo dire che Dio, perlomeno nell'universo narrativo di SUPERNATURAL, ha fatto coming out ed è ufficialmente bisessuale... E, al netto del fatto che la serie può piacere o non piacere, direi che questa scelta narrativa senza precedenti qualcosa dovrà pur significare...
Anche se, in effetti, SUPERNATURAL è pur sempre realizzato dal canale CW, quello in cui il produttore gay dichiarato Greg Berlanti ha lanciato diversi serial ispirati dai personaggi DC Comics in cui l'elemento LGBT è ben presente... E adesso che, a partire dalla seconda stagione, anche il serial di Supergirl (sempre prodotto da Gregg Berlanti) si trasferirà dalla ABC al canale CW, sono pronto a scommettere non mancherà di dare maggiore spazio a temi e personaggi di un certo tipo...
Ad ogni modo, per stare in tema di serial prodotti da Gregg Berlanti, può essere interessante notare che, dopo il coming out ufficiale dell'attore Colton Haynes (membro storico del cast di ARROW), è stato confermato il suo ritorno in parecchi episodi della quinta stagione, nei panni di Arsenal...
E questo è un dettaglio abbastanza interessante, visto che quando ha fatto coming out ha anche ammesso che gli ultimi anni passati a fingersi eterosessuale lo avevano stressato in maniera notevole, compromettendo anche la sua salute, e quindi aveva deciso di prendersi un periodo di pausa dal lavoro per non peggiorare la situazione (e ne hanno parlato persino i siti italiani che si occupano di fumetti: se non ci credete CLICCATE QUI)... E questo spiega perchè, nel pieno della popolarità, avesse staccato la spina da ARROW senza peraltro tornare nel cast di TEEN WOLF (come era stato annunciato)... Pertanto il fatto che abbia garantito maggiori apparizioni in ARROW dopo la latitanza della quarta stagione, potrebbe anche essere letto come un effettivo miglioramento delle sue condizioni generali... Segno evidente che fare coming out fa bene alla salute...

E che, fortunatamente, dichiararsi gay oggi non stronca istantaneamente la carriera di un attore come poteva accadere una volta... Soprattutto quando si tratta di un attore che ha fatto carriera nel settore delle produzioni legate in qualche modo all'immaginario pop, che raccolgono un pubblico mediamente più aperto di mente e più gay friendly rispetto a quello di altri tipi di entertainment... E comunque Colton Haynes ha anche parlato di come la famiglia, gli amici e i colleghi già sapessero di lui, e nessuno si facesse problemi al riguardo... E anche questo aiuta.
Morale della favola: forse qualcosa si sta iniziando a muovere davvero...
E speriamo che l'onda lunga di tutto questo movimento si faccia sentire più spesso, e con più decisione, anche dalle nostre parti...
Alla prossima.
E non dimenticare di partecipare alla votazione dei premi GLAD! Vota anche tu il fumetto italiano che ti ha deluso di più! Trovi tutte le informazioni CLICCANDO QUI.
Forse vi sarete accorti che ogni tanto mi piace mettere assieme delle notizie apparentemente scollegate per cercare di capire se hanno qualche tipo di nesso. Questa volta, ad esempio, non posso fare a meno di notare che ultimamente ci sono state numerose dichiarazioni da parte di chi lavora negli studios Disney/MARVEL, e forse non si tratta esattamente di un caso. Dopo le dichiarazioni gay friendly dell'ultimo regista di STAR WARS (ne ho parlato QUI a marzo), a cavallo del successo di CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR ne sono arrivate altre... E guardacaso proprio dai registi di quest'ultima pellicola, e cioè i fratelli Russo: secondo loro, infatti, le possibilità che anche l'universo cinematografico della MARVEL si possa aprire alle tematiche LGBT sono ormai molto alte (CLICCATE QUI).
Tutto un caso? E sono anche un caso le foto che gli attori di CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR hanno concesso alla stampa?
O non sarà che forse tutto rientra in una più ampia strategia, atta a testare le reazioni del pubblico messo di fronte alla possibilità che certe tematiche possano essere affrontate in maniera più diretta? Dopotutto, anche se è vero che buona parte dei personaggi LGBT dell'universo MARVEL sono anche mutanti (e quindi possono comparire solo nei film fella FOX) ultimamente i personaggi LGBT sono aumentati notevolmente anche nelle serie legate agli AVENGERS (e non solo), senza contare che se ne sono visti diversi anche nelle fiction televisive MARVEL legate in qualche modo all'universo cinematografico (Daredevil, Agents of S.H.I.E.L.D.).
Quel che è certo è che la Disney, a prescindere dai prodotti MARVEL, presto o tardi dovrà prendere una posizione ufficiale sulla questione LGBT anche per quel che riguarda l'animazione "per tutti". E a dirlo è anche il THE WASHINGTON POST (CLICCATE QUI), secondo cui questa fantomatica apertura potrebbe avvenire molto prima di quanto non si pensi... Non foss'altro per via di fenomeni come il successo virale che ha avuto su twitter l'hashtagh #GiveElsaAGirlfriend (date una ragazza a Elsa), lanciato dalla diciassettenne Alexis Isabel nella speranza che la protagonista di Frozen possa fare un clamoroso coming out nel sequel del film (CLICCATE QUI)...
In realtà la Disney qualcosa, in questo senso, lo ha già fatto inserendo tematiche LGBT nella serie TV Once Upon a Time (ne ho parlato QUI), che utilizza anche i suoi personaggi (tra cui Elsa) in versione live, e che viene prodotto da un canale di cui è socia di maggioranza... Tuttavia la presa di posizione definitiva non può che avvenire in un classico film di animazione per famiglie (che però, per motivi economici, è anche il genere di prodotto che può osare di meno), quindi non è da escludere che anche l'inserimento di una coppia lesbica nella serie TV di cui sopra sia da considerare come una specie di test...
Anche perchè, ormai da qualche anno, si può dire che in ambito LGBT le serie TV - e in particolare quelle che hanno una componente fantastica - sono diventate un ambito in cui è possibile sperimentare molto e prendendosi delle libertà che una volta sarebbero state ritenute impossibili. Nel serial SUPERNATURAL, che ormai è arrivato all'undicesima stagione, è finalmente arrivato un duo di cacciatori di demoni regolarmente sposati: Jesse e Cesar...
Tuttavia negli ultimi episodi persino Dio - nei panni della sua manifestazione umana chiamata "Sam" (interpretato da Rob Benedict, che vedete nella foto sotto) - ha ammesso che in questa veste ha viaggiato molto e che ha avuto tante ragazze e qualche ragazzo (CLICCATE QUI)...
Quindi ora possiamo dire che Dio, perlomeno nell'universo narrativo di SUPERNATURAL, ha fatto coming out ed è ufficialmente bisessuale... E, al netto del fatto che la serie può piacere o non piacere, direi che questa scelta narrativa senza precedenti qualcosa dovrà pur significare...
Anche se, in effetti, SUPERNATURAL è pur sempre realizzato dal canale CW, quello in cui il produttore gay dichiarato Greg Berlanti ha lanciato diversi serial ispirati dai personaggi DC Comics in cui l'elemento LGBT è ben presente... E adesso che, a partire dalla seconda stagione, anche il serial di Supergirl (sempre prodotto da Gregg Berlanti) si trasferirà dalla ABC al canale CW, sono pronto a scommettere non mancherà di dare maggiore spazio a temi e personaggi di un certo tipo...
Ad ogni modo, per stare in tema di serial prodotti da Gregg Berlanti, può essere interessante notare che, dopo il coming out ufficiale dell'attore Colton Haynes (membro storico del cast di ARROW), è stato confermato il suo ritorno in parecchi episodi della quinta stagione, nei panni di Arsenal...
E questo è un dettaglio abbastanza interessante, visto che quando ha fatto coming out ha anche ammesso che gli ultimi anni passati a fingersi eterosessuale lo avevano stressato in maniera notevole, compromettendo anche la sua salute, e quindi aveva deciso di prendersi un periodo di pausa dal lavoro per non peggiorare la situazione (e ne hanno parlato persino i siti italiani che si occupano di fumetti: se non ci credete CLICCATE QUI)... E questo spiega perchè, nel pieno della popolarità, avesse staccato la spina da ARROW senza peraltro tornare nel cast di TEEN WOLF (come era stato annunciato)... Pertanto il fatto che abbia garantito maggiori apparizioni in ARROW dopo la latitanza della quarta stagione, potrebbe anche essere letto come un effettivo miglioramento delle sue condizioni generali... Segno evidente che fare coming out fa bene alla salute...
E che, fortunatamente, dichiararsi gay oggi non stronca istantaneamente la carriera di un attore come poteva accadere una volta... Soprattutto quando si tratta di un attore che ha fatto carriera nel settore delle produzioni legate in qualche modo all'immaginario pop, che raccolgono un pubblico mediamente più aperto di mente e più gay friendly rispetto a quello di altri tipi di entertainment... E comunque Colton Haynes ha anche parlato di come la famiglia, gli amici e i colleghi già sapessero di lui, e nessuno si facesse problemi al riguardo... E anche questo aiuta.
Morale della favola: forse qualcosa si sta iniziando a muovere davvero...
E speriamo che l'onda lunga di tutto questo movimento si faccia sentire più spesso, e con più decisione, anche dalle nostre parti...
Alla prossima.
E non dimenticare di partecipare alla votazione dei premi GLAD! Vota anche tu il fumetto italiano che ti ha deluso di più! Trovi tutte le informazioni CLICCANDO QUI.
venerdì 18 marzo 2016
TV DI DOMANI...
Ciao a tutti come va?
Come forse saprete è ormai imminente la realizzazione dell'episodio pilota di RIVERDALE: la prima serie TV dedicata ai personaggi della Archie Comics, ideata dallo sceneggiatore gay dichiarato Roberto Aguirre-Sacasa assieme al produttore gay dichiarato Greg Berlanti... E con tutti questi gay dichiarati di mezzo era praticamente inevitabile che già dall'episodio pilota (che, in caso di buoni ascolti, inaugurerebbe la prima stagione di una nuova serie TV) fosse presente anche Kevin Keller... E cioè il primo personaggio gay dichiarato mai comparso nei teen comics della Archie.
Di questo però, ne avevo già parlato.
La novità è che adesso buona parte del cast della serie è stato confermato, proprio a partire da Kevin Keller, che verrà interpretato dal quasi esordiente Casey Cott...
E, già che ci siamo, posso presentarvi anche buona parte degli attori che - molto probabilmente - da qui a un paio d'anni saranno sulla bocca di tutti proprio grazie a RIVERDALE... E cioè KJ Apanel nel ruolo del protagonista principale Archie (il che mi fa supporre che gli tingeranno i capelli di rosso e gli applicheranno delle lentiggini posticce)...
Cole Sprouse, che indosserà una versione aggiornata del caratteristico copricapo di Jughead (e anche in questo caso prevedo che gli tingeranno i capelli per renderlo più simile al personaggio che deve impersonare)...
Ross Butler che sarà il perfido Reggie, Daniel Yang che vestirà i panni del nerd Dilton e Cody Kearsley che sarà il massiccio Moose...
E ovviamente sono state scelte anche le attrici per i ruoli femminili: Camilia Mendes sarà la viziata Veronica (che è anche la migliore amica di Kevin Keller nei fumetti)...
Mentre Lili Reinhart diventerà Betty, la simpatica ragazza della porta accanto che contenderà a Veronica il cuore di Archie...
Curiosamente, fra le numerose ragazze dei fumetti Archie Comics che compariranno in RIVERDALE è prevista anche Josie, che nei fumetti NON abita a Riverdale, ma che non poteva proprio mancare, visto che è una nota icona pop fin da quando le venne dedicato un cartone animato nei primissimi Settanta... Noto soprattutto perchè Josie era la leader del gruppo musicale "Josie and the Pussycats"...
In questo episodio pilota, però, Josie sarà interpretata dall'attrice di colore Ashleigh Murray...
Forse perchè nel cast non c'erano afro americani? Probabile, ma a questo punto avrebbe avuto più senso introdurre l'amica di colore di Josie, e cioè Valerie... Che anche nei fumetti aveva avuto una storia con Archie...
Staremo a vedere se i puristi si lamenteranno e se, eventualmente, gli sceneggiatori troveranno uno stratagemma per venirgli incontro... Quel che è certo è che sarà MOLTO interessante verificare come verrà trasposto in una serie TV dai toni realistici (e NON comici, come era avvenuto con la sit-com dedicata alla streghetta Sabrina) un universo fumettistico strabordante di teenagers in tempesta ormonale, per cui la promiscuità è la norma e che - per fortuna - hanno un atteggiamento estremamente aperto e inclusivo nei confronti dei loro coetanei omosessuali...
Ad ogni modo, a proposito di serie TV e omosessualità, negli ultimi giorni ha fatto un certo scalpore una dichiarazione di Javier Grillo-Marxuach (foto sotto), che si occuperà di coordinare sceneggiature e produzione della nuova serie TV dedicata a Xena - Principessa Guerriera ...
La serie fantasy cult degli anni Novanta, infatti, sta per avere un remake che verrà affidato alle amorevoli cure di questo sceneggiatore, già noto per la disinvoltura con cui inserisce tematiche gay nelle sue produzioni (come The 100)... E infatti Javier Grillo-Marxuach ha detto chiaro e tondo che questa volta la relazione lesbica fra Xena e la sua amica Gabrielle (in italiano Olimpia) emergerà in maniera esplicita...
Non si sa ancora quali saranno le nuove interpreti di Xena e Gabrielle/Olimpia, ma qualcosa mi dice che anche di questa serie tornerò a parlare a tempo debito...
Morale della favola: sembra proprio che il mondo dell'entertainment voglia continuare nel suo percorso di inclusione delle tematiche LGBT, e che addirittura abbia iniziato un elemento indispensabile per aggiornare alcuni franchise ispirati a icone pop storiche come i fumetti della Archie o la serie di Xena.
E anche questo è un segno dei tempi che cambiano (laddove il monfo va avanti, ovviamente).
Alla prossima.
E non dimenticare di partecipare alla votazione dei premi GLAD! Vota anche tu il fumetto italiano che ti ha deluso di più! Trovi tutte le informazioni CLICCANDO QUI.
Come forse saprete è ormai imminente la realizzazione dell'episodio pilota di RIVERDALE: la prima serie TV dedicata ai personaggi della Archie Comics, ideata dallo sceneggiatore gay dichiarato Roberto Aguirre-Sacasa assieme al produttore gay dichiarato Greg Berlanti... E con tutti questi gay dichiarati di mezzo era praticamente inevitabile che già dall'episodio pilota (che, in caso di buoni ascolti, inaugurerebbe la prima stagione di una nuova serie TV) fosse presente anche Kevin Keller... E cioè il primo personaggio gay dichiarato mai comparso nei teen comics della Archie.
Di questo però, ne avevo già parlato.
La novità è che adesso buona parte del cast della serie è stato confermato, proprio a partire da Kevin Keller, che verrà interpretato dal quasi esordiente Casey Cott...
E, già che ci siamo, posso presentarvi anche buona parte degli attori che - molto probabilmente - da qui a un paio d'anni saranno sulla bocca di tutti proprio grazie a RIVERDALE... E cioè KJ Apanel nel ruolo del protagonista principale Archie (il che mi fa supporre che gli tingeranno i capelli di rosso e gli applicheranno delle lentiggini posticce)...
Cole Sprouse, che indosserà una versione aggiornata del caratteristico copricapo di Jughead (e anche in questo caso prevedo che gli tingeranno i capelli per renderlo più simile al personaggio che deve impersonare)...
Ross Butler che sarà il perfido Reggie, Daniel Yang che vestirà i panni del nerd Dilton e Cody Kearsley che sarà il massiccio Moose...
E ovviamente sono state scelte anche le attrici per i ruoli femminili: Camilia Mendes sarà la viziata Veronica (che è anche la migliore amica di Kevin Keller nei fumetti)...
Mentre Lili Reinhart diventerà Betty, la simpatica ragazza della porta accanto che contenderà a Veronica il cuore di Archie...
Curiosamente, fra le numerose ragazze dei fumetti Archie Comics che compariranno in RIVERDALE è prevista anche Josie, che nei fumetti NON abita a Riverdale, ma che non poteva proprio mancare, visto che è una nota icona pop fin da quando le venne dedicato un cartone animato nei primissimi Settanta... Noto soprattutto perchè Josie era la leader del gruppo musicale "Josie and the Pussycats"...
In questo episodio pilota, però, Josie sarà interpretata dall'attrice di colore Ashleigh Murray...
Forse perchè nel cast non c'erano afro americani? Probabile, ma a questo punto avrebbe avuto più senso introdurre l'amica di colore di Josie, e cioè Valerie... Che anche nei fumetti aveva avuto una storia con Archie...
Staremo a vedere se i puristi si lamenteranno e se, eventualmente, gli sceneggiatori troveranno uno stratagemma per venirgli incontro... Quel che è certo è che sarà MOLTO interessante verificare come verrà trasposto in una serie TV dai toni realistici (e NON comici, come era avvenuto con la sit-com dedicata alla streghetta Sabrina) un universo fumettistico strabordante di teenagers in tempesta ormonale, per cui la promiscuità è la norma e che - per fortuna - hanno un atteggiamento estremamente aperto e inclusivo nei confronti dei loro coetanei omosessuali...
Ad ogni modo, a proposito di serie TV e omosessualità, negli ultimi giorni ha fatto un certo scalpore una dichiarazione di Javier Grillo-Marxuach (foto sotto), che si occuperà di coordinare sceneggiature e produzione della nuova serie TV dedicata a Xena - Principessa Guerriera ...
La serie fantasy cult degli anni Novanta, infatti, sta per avere un remake che verrà affidato alle amorevoli cure di questo sceneggiatore, già noto per la disinvoltura con cui inserisce tematiche gay nelle sue produzioni (come The 100)... E infatti Javier Grillo-Marxuach ha detto chiaro e tondo che questa volta la relazione lesbica fra Xena e la sua amica Gabrielle (in italiano Olimpia) emergerà in maniera esplicita...
Non si sa ancora quali saranno le nuove interpreti di Xena e Gabrielle/Olimpia, ma qualcosa mi dice che anche di questa serie tornerò a parlare a tempo debito...
Morale della favola: sembra proprio che il mondo dell'entertainment voglia continuare nel suo percorso di inclusione delle tematiche LGBT, e che addirittura abbia iniziato un elemento indispensabile per aggiornare alcuni franchise ispirati a icone pop storiche come i fumetti della Archie o la serie di Xena.
E anche questo è un segno dei tempi che cambiano (laddove il monfo va avanti, ovviamente).
Alla prossima.
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