Ciao a tutti, come va?
Lo spunto di riflessione di oggi è più che altro una constatazione. Il 18 maggio è morto a Cremona l'illustratore Tony Wolf, alias Antonio Lupatelli. Aveva 88 anni ed era professionalmente attivo fin dagli anni Cinquanta, lavorando soprattutto per libri illustrati e riviste per l'infanzia. La sua creazione più popolare, probabilmente, è stata il pinguino Pingu (poi animato con la plastilina in una lunga serie prodotta in Svizzera), ma per motivi generazionali io lo ricordo principalmente per l'interminabile serie de Le Storie del Bosco...
Anche se i media nazionali lo hanno abbondantemente snobbato in vita, la notizia della sua morte ha avuto una grande eco, anche e soprattutto nella stampa che di solito l'illustrazione per ragazzi non sa nemmeno dove stia di casa. E d'altra parte i suoi lavori, lentamente e inesorabilmente, sono entrati a far parte del patrimonio immaginifico di diverse generazioni di italiani, quindi un tributo era perlomeno doveroso. E d'altra parte parlare di un illustratore specializzato in animaletti, gnometti e creaturine magiche, che oltretutto ha colonizzato le librerie di varia per decenni, va sempre bene.
Cambiamo genere e cambiamo continente.
A Los Angeles il 26 maggio è morto l'illustratore erotico Michael Kirwan, aveva 65 anni e col tempo era diventato un artista molto iconico nell'ambito dell'illustrazione omoerotica internazionale, ma in particolare negli USA. Dai primi anni Ottanta alla crisi dell'editoria cartacea dello scorso decennio i suoi lavori sono stati pubblicati su oltre 600 pubblicazioni, e negli anni Novanta ci sono stati dei periodi in cui poteva essere pubblicato anche su sei magazine contemporaneamente ogni mese...
Probabilmente il fascino dei suoi lavori, al di là della sua abilità con gli acquarelli, era tutto nella sua capacità di utilizzare uno stile grottesco e caricaturale, a tratti persino sgradevole, e nel fatto che prendeva spunto anche e soprattutto dalla gente comune e da ambientazioni molto rustiche e terra terra, diciamo. Anche perchè, a quanto si dice, spesso e volentieri traeva spunto dalle sue esperienze personali.
Ad ogni modo ha anche illustrato tantissimi racconti erotici, che tra l'altro scriveva lui...
E ha all'attivo, ovviamente, anche dei fumetti...
Ultimamente realizzava soprattutto commissioni o vendeva i suoi lavori tramite il suo sito. E a quanto pare era ancora molto apprezzato: l'illustrazione che vedete sotto, ad esempio, misura circa 26cm per 36 cm, e costa 825 dollari. Presumo che adesso il suo valore salirà.
Per farvi un'idea più precisa della sua arte potete andare sul suo sito (che, per il momento, trovate ancora CLICCANDO QUI). Purtroppo, nonostante sia stato un autore molto prolifico, gli è stata dedicata solo una monografia, intitolata Just So
Horny, nel 2011...
La Tom of Finland Foundation gli dedicherà una celebrazione funebre il prossimo 30 giugno, nella sua sede di Los Angeles.
In Italia questo autore, a quanto mi risulta, era stato pubbblicato di straforo - e abusivamente - giusto dalle riviste pornografiche gay che tennero banco dagli anni Ottanta ai primi anni del 2000 appropriandosi indebitamente del materiale pubblicato sui magazine stranieri. Quindi diciamo pure che, anche se i suoi lavori comparivano con relativa frequenza, dalle nostre parti nessuno sapeva che l'autore di quei disegni si chiamava Michael Kirwan e/o eventualmente come contattarlo per chiedergli una commissione... Anzi: diciamo che in quel periodo era già tanto se si sapeva chi era Tom of Finland.
Ovviamente adesso vi chiederete perchè ho accostato la morte di Tony Wolf a quella di Micheal Kirwan, visto che hanno avuto due carriere completamente diverse. In realtà penso che il fatto che siano venuti a mancare a breve distanza l'uno dall'altro possa mettere a fuoco meglio una situazione che diamo per scontata, ma che meriterebbe di essere analizzata meglio.
Nel senso che Tony Wolf, nel suo genere, ha avuto i suoi spazi e ha avuto modo di diventare un artista di culto, e ovviamente la sua morte in Italia ha avuto una certa eco. Invece, da noi, il genere in cui si era specializzato Michael Kirwan non ha mai avuto un vero spazio, nemmeno negli anni un cui questo autore stava colonizzando le riviste statunitensi con i suoi lavori. Anni in cui, per inciso, anche nelle edicole italiane le pubblicazioni che puntavano sull'erotismo illustrato stavano godendo di una seconda giovinezza. Anni in cui a nessuno, in Italia, venne mai in mente di puntare sull'omoerotismo...
Il che, ovviamente, aveva senso nella misura in cui si parlava di imprenditori ed editori che avevano una visione eterocentrica dell'argomento, ma la particolarità della situazione italiana è sempre stata quella di avere un'imprenditoria gay, se così vogliamo chiamarla, che non ha mai avuto mezze misure: o puntava sull'arte e la cultura "alta", e magari sull'impegno politico, oppure cercava di sfruttare al meglio gli impulsi sessuali di una nicchia di mercato che era costretta ad accontentarsi di quello che passava il convento... Senza però investire davvero sui contenuti.
Tant'è che, se escludiamo Graziano Origa (che aveva fatto persino delle mostre in qualche circolo gay) - che però partiva avvantaggiato perchè era curatore della rivista pornografica Gay Italia - non mi pare che le riviste pornografiche italiane abbiano mai lanciato, o anche solo dato spazi, a qualche illustratore omoerotico italiano di belle speranze. Anche perchè, ovviamente, era molto più semplice, ed economico, riciclare a scrocco materiale straniero.
Fra parentesi: se Graziano Origa è nato nel 1952 vuol dire che più o meno è coetaneo di Michael Kirwan, però penso che sia interessante notare che di lui, e dei suoi disegni, ormai in Italia non si parla più da almeno un paio di decenni... E credo che a nessuno sia più venuto in mente di riproporli in qualche forma, o di ristampare la leggendaria serie a fumetti che aveva ideato negli anni Settanta, intitolata Pike & Pike, che era incentrata su di una coppia di poliziotti gay a New York... Proprio quel che si dice preservare il patrimonio culturale di una minoranza, giusto? Ma d'altra parte a parole sono bravi tutti, ma poi sono i fatti che contano...
Comunque il succo di tutto questo discorso è che se Michael Kirwan, negli USA, ha potuto proseguire la sua carriera di illustratore omoerotico per riviste per una trentina d'anni almeno, e giustamente a breve verrà celebrato dalla Tom of Finland Foundation, in Italia bisogna prendere atto che - da quel punto di vista - tante carriere non hanno mai avuto la possibilità di partire. Inutile negare che abbiamo perso il treno, e che le conseguenze - in parte - sono ben visibili anche oggi.
Ad esempio quando le notizie che riguardano il fumetto e l'illustrazione gay, e soprattutto i loro autori (in particolare se si tratta di materiale omoerotico), non riescono a trovare spazio da nessuna parte. Sono troppo "gay" per essere affrontate da chi si occupa di questi argomenti in generale e sono ritenute poco pertinenti da un mondo gay che non è mai stato abituato a considerare il fumetto o l'illustrazione come un mezzo di espressione capace di rappresentarlo... O attorno al quale, molto banalmente, è possibile costituire un'associazione, un'iniziativa o un gruppo di pressione.
E la cosa più ironica è che in Italia sicuramente ci sono stati tantissimi gay che si sono sentiti toccati dalla morte di Tony Wolf, ma che non hanno la minima idea di chi sia stato Michael Kirwan o di come ha provato ha raccontare l'omoerotismo della gente comune, cercando di valorizzare i suoi difetti e le sue imperfezioni.
Sinceramente non so se, arrivati a questo punto, sarà possibile recuperare decenni di lacune... Anche perchè internet è una risorsa potentissima, ma estremamente dispersiva.
Chissà.
Sicuramente sarà interessante verificare se il clima che sta cambiando, proprio grazie ad internet, favorirà qualche forma di aggregazione supplementare attorno a certi mezzi di espressione (fumetto, illustrazione, ecc) anche in Italia. Finora non mi è parso di cogliere dei grandi slanci, per la verità, ma non bisogna mai dare niente per scontato...
Alla prossima.
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lunedì 28 maggio 2018
giovedì 25 maggio 2017
CONFERME TEDESCHE
Ciao a tutti, come va?
Siccome in Italia non ne sta parlando davvero nessuno volevo segnalarvi che proprio oggi parte il Comic Festival di Monaco di Baviera, che magari non sarà il festival del fumetto più grande d'Europa, ma che comunque ha un profilo di tutto rispetto, tant'è che quest'anno sono arrivati apposta dall'Italia (e ovviamente in veste di ospiti) Zerocalcare, Mirka Andolfo, Enrico Marini e Matteo Lolli. Comunque se vi parlo di questo festival oggi non è per la presenza degli italiani, ma per il fatto che uno degli ospiti d'onore è il sempreverde Ralf Konig, a cui è stato dedicato (in parte) anche il manifesto ufficiale (prego notare la situazione in cui si trova Spirou)...
E non è un caso. Infatti, anche se in Italia è da un bel po' che non si vedono in circolazione nuove pubblicazioni di Ralf Konig (e prima o poi bisognerebbe cercare di capire il perchè, dato che iniziava a costruirsi uno zoccolo duro di estimatori anche da noi), questo autore continua a sfornare titoli su titoli... L'ultimo, uscito proprio il mese scorso, potrebbe tradursi come "L'autunno del deretano" e affronta il non proprio facile tema dell'invecchiamento nel mondo gay...
Quindi, se pensavate che Ralf Konig fosse sparito dalla circolazione in Italia per via di qualche problema a monte potete rasserenarvi: non solo sta bene, ma ultimamente sta andando su e giù come un pazzo per fare interviste, presentazioni e sessioni di autografi. Tra l'altro, proprio quest'anno, ricorre il trentennale di una delle sue opere più celebri: quel TUTTI LO VOGLIONO da cui è stato tratto anche un film di successo (visto anche in Italia) e una serie TV (che da noi è rimasta inedita)... E, per l'occasione, a partire da agosto questo fumetto diventerà anche un MUSICAL, proposto al Thalia Theater di Amburgo... Nel caso vi interessasse e/o vi trovaste in zona in quel periodo potete già prenotare un biglietto CLICCANDO QUI.
Morale della favola, anche se in una recente intervista (che trovate QUI) il buon Ralf Konig ammette di non essere più veloce come trent'anni fa (nello stesso anno di TUTTI LO VOGLIONO realizzò anche IL CONDOM ASSASSINO e LISISTRATA, a loro volta diventati due film), sicuramente continuerà a sfornare delle perle ancora per molto tempo... Anche se - come dicevo prima - la sua latitanza sul suolo italico - oltretutto in un periodo in cui l'omosessualità inizia davvero ad essere un tema trendy e in cui le librerie di varia iniziano a diventare un circuito distributivo molto interessante per gli autori alternativi, lascia perlomeno perplessi... Anche solo per il fatto che la maggior parte delle sue produzioni, in Italia, restano ancora inedite... Ed è un peccato.
Comunque tanto di cappello ad un autore che, in trent'anni, non ha mai fatto venire meno la sua verve comica ed è sempre riuscito a restare sulla cresta dell'onda... Estendendo gradualmente la sua azione satirica dal mondo gay alla società in cui i gay si muovono, senza mancare di affrontare anche temi molto delicati e importanti... Iniziando, peraltro, in un'epoca in cui non andava affatto di moda farlo, men che meno dal punto di vista gay.
A maggior ragione se qualcuno in Italia volesse iniziare a rilanciarlo come si deve non sarebbe male, e probabilmente questo sarebbe il periodo giusto per farlo...
Editore avvisato, mezzo salvato.
Alla prossima.
Siccome in Italia non ne sta parlando davvero nessuno volevo segnalarvi che proprio oggi parte il Comic Festival di Monaco di Baviera, che magari non sarà il festival del fumetto più grande d'Europa, ma che comunque ha un profilo di tutto rispetto, tant'è che quest'anno sono arrivati apposta dall'Italia (e ovviamente in veste di ospiti) Zerocalcare, Mirka Andolfo, Enrico Marini e Matteo Lolli. Comunque se vi parlo di questo festival oggi non è per la presenza degli italiani, ma per il fatto che uno degli ospiti d'onore è il sempreverde Ralf Konig, a cui è stato dedicato (in parte) anche il manifesto ufficiale (prego notare la situazione in cui si trova Spirou)...
E non è un caso. Infatti, anche se in Italia è da un bel po' che non si vedono in circolazione nuove pubblicazioni di Ralf Konig (e prima o poi bisognerebbe cercare di capire il perchè, dato che iniziava a costruirsi uno zoccolo duro di estimatori anche da noi), questo autore continua a sfornare titoli su titoli... L'ultimo, uscito proprio il mese scorso, potrebbe tradursi come "L'autunno del deretano" e affronta il non proprio facile tema dell'invecchiamento nel mondo gay...
Quindi, se pensavate che Ralf Konig fosse sparito dalla circolazione in Italia per via di qualche problema a monte potete rasserenarvi: non solo sta bene, ma ultimamente sta andando su e giù come un pazzo per fare interviste, presentazioni e sessioni di autografi. Tra l'altro, proprio quest'anno, ricorre il trentennale di una delle sue opere più celebri: quel TUTTI LO VOGLIONO da cui è stato tratto anche un film di successo (visto anche in Italia) e una serie TV (che da noi è rimasta inedita)... E, per l'occasione, a partire da agosto questo fumetto diventerà anche un MUSICAL, proposto al Thalia Theater di Amburgo... Nel caso vi interessasse e/o vi trovaste in zona in quel periodo potete già prenotare un biglietto CLICCANDO QUI.
Morale della favola, anche se in una recente intervista (che trovate QUI) il buon Ralf Konig ammette di non essere più veloce come trent'anni fa (nello stesso anno di TUTTI LO VOGLIONO realizzò anche IL CONDOM ASSASSINO e LISISTRATA, a loro volta diventati due film), sicuramente continuerà a sfornare delle perle ancora per molto tempo... Anche se - come dicevo prima - la sua latitanza sul suolo italico - oltretutto in un periodo in cui l'omosessualità inizia davvero ad essere un tema trendy e in cui le librerie di varia iniziano a diventare un circuito distributivo molto interessante per gli autori alternativi, lascia perlomeno perplessi... Anche solo per il fatto che la maggior parte delle sue produzioni, in Italia, restano ancora inedite... Ed è un peccato.
Comunque tanto di cappello ad un autore che, in trent'anni, non ha mai fatto venire meno la sua verve comica ed è sempre riuscito a restare sulla cresta dell'onda... Estendendo gradualmente la sua azione satirica dal mondo gay alla società in cui i gay si muovono, senza mancare di affrontare anche temi molto delicati e importanti... Iniziando, peraltro, in un'epoca in cui non andava affatto di moda farlo, men che meno dal punto di vista gay.
A maggior ragione se qualcuno in Italia volesse iniziare a rilanciarlo come si deve non sarebbe male, e probabilmente questo sarebbe il periodo giusto per farlo...
Editore avvisato, mezzo salvato.
Alla prossima.
domenica 21 maggio 2017
FINALMENTE!
Ciao a tutti, come va?
Di solito la domenica non inserisco post, ma considerando che devo recuperare un po' di arretrati e che in certe occasioni un giorno può fare la differenza, oggi mi sento in dovere di fare uno strappo alla regola. Anche perchè la notizia merita.
Infatti, a quanto pare, finalmente ci sarà una mostra di disegni di Tom of Finland anche in Italia, e sarà accompagnata nche da alcune foto realizzate dai pionieri dell'omoerotismo degli anni Cinquanta. Tuttavia, siccome in Italia dobbiamo sempre distinguerci, la suddetta mostra durerà solo quattro giorni, dal 24 al 27 maggio, in Via Santa Croce 10 (presso Senape - Vivaio Urbano) a Bologna...
Con i seguenti orari:
mercoledì ore 19-22
da giovedì a venerdì 10–13 e 15.30–19.30
sabato 10–13 e 15.30–22
E oltretutto sarà anche ad ingresso gratuito (ovviamente riservato agli adulti)!
Oltretutto a Bologna verrà anche presentato in anteprima nazionale il film sulla vita di Tom of Finland realizzato da Dome Karukoski quest'anno, in occasione della 13ª edizione del Biografilm Festival in programma dal 9 al 19 giugno.
I fotografi che verranno esposti assieme a Tom of Finland, invece, sono dei nomi cult come Bob Mizer, Bruce of Los Angeles, Bob Delmonteque, Don Whitman e Chuck Renslow...
Quindi tanto di cappello al curatore Leonardo Iuffrida, che ha messo in piedi questa cosa.
In realtà Tom of Finland era stato esposto in Italia già in un paio di occasioni (perlomeno alla Biennale di Venezia e ad una mostra sull'omoerotismo nel 2007), ma è la prima volta che gli viene dedicata una mostra di questo tipo, peraltro in compagnia di fotografi che - come lui - hanno delineato l'immaginario omoerotico così come lo intendiamo oggi.
Spero che sarete in tanti a farci una capatina, anche perchè è un po' un evento storico.
Alla prossima.
Di solito la domenica non inserisco post, ma considerando che devo recuperare un po' di arretrati e che in certe occasioni un giorno può fare la differenza, oggi mi sento in dovere di fare uno strappo alla regola. Anche perchè la notizia merita.
Infatti, a quanto pare, finalmente ci sarà una mostra di disegni di Tom of Finland anche in Italia, e sarà accompagnata nche da alcune foto realizzate dai pionieri dell'omoerotismo degli anni Cinquanta. Tuttavia, siccome in Italia dobbiamo sempre distinguerci, la suddetta mostra durerà solo quattro giorni, dal 24 al 27 maggio, in Via Santa Croce 10 (presso Senape - Vivaio Urbano) a Bologna...
Con i seguenti orari:
mercoledì ore 19-22
da giovedì a venerdì 10–13 e 15.30–19.30
sabato 10–13 e 15.30–22
E oltretutto sarà anche ad ingresso gratuito (ovviamente riservato agli adulti)!
Oltretutto a Bologna verrà anche presentato in anteprima nazionale il film sulla vita di Tom of Finland realizzato da Dome Karukoski quest'anno, in occasione della 13ª edizione del Biografilm Festival in programma dal 9 al 19 giugno.
I fotografi che verranno esposti assieme a Tom of Finland, invece, sono dei nomi cult come Bob Mizer, Bruce of Los Angeles, Bob Delmonteque, Don Whitman e Chuck Renslow...
Quindi tanto di cappello al curatore Leonardo Iuffrida, che ha messo in piedi questa cosa.
In realtà Tom of Finland era stato esposto in Italia già in un paio di occasioni (perlomeno alla Biennale di Venezia e ad una mostra sull'omoerotismo nel 2007), ma è la prima volta che gli viene dedicata una mostra di questo tipo, peraltro in compagnia di fotografi che - come lui - hanno delineato l'immaginario omoerotico così come lo intendiamo oggi.
Spero che sarete in tanti a farci una capatina, anche perchè è un po' un evento storico.
Alla prossima.
martedì 3 gennaio 2017
DISEGNI ANIMATI...
Ciao a tutti, come va?
Devo ammettere che fino all'ultimo ero abbastanza indeciso sull'argomento con cui avrei inaugurato il 2017 di questo blog, ma alla fine ho pensato che poteva essere interessante un post che avesse un qualche valore simbolico... Qualcosa che desse la misura del fatto che siamo nel 2017 e che le cose sono cambiate sul serio rispetto a qualche anno (o decennio fa), insomma...
Così ho pensato che, ad esempio, poteva essere carino cogliere l'occasione per segnalarvi che il 27 di questo mese debutterà ufficialmente il primo musical dedicato alla vita di Tom of Finland... Ebbene sì: non solo quest'anno la vita di uno dei capostipiti dell'illustrazione omoerotica moderna arriverà al cinema, ma si è guadagnata anche un vero e proprio musical, che verrà rappresentato per la prima volta al Logomo City Theatre di Turku... Ovviamente in Finlandia (maggiori informazioni le trovate QUI)...
Casomai foste in loco e vi interessasse, sappiate che il musical verrà presentato con i sottotitoli in inglese.
Ad ogni modo, come accade sempre più spesso, le iniziative che coinvolgono Tom of Finland non vengono mai sole. Infatti il famoso DJ tedesco Helmut Josef Geier (in arte DJ Hell), che mi dicono essere un vero e proprio vate europeo per la musica di genere electroclash, ha contattato la Tom of Finland Foundation per avere il permesso di utilizzare i disegni originali di Tom of Finland nel suo ultimo video... E così, nel 2017, finalmente possiamo vedere le iconiche illustrazioni dell'artista prendere vita, magicamente animate con un apposito software...
Qui sotto potete vedere il video in versione soft...
Mentre se volete vedere lo stesso video in versione super esplicita potete andare direttamente nella home page della Tom of Finland Foundation (CLICCATE QUI). Non male come traguardo, direi, considerando che parliamo di un'artista che dalla metà degli anni Cinquanta ai primi anni Ottanta aveva lavorato nella semiclandestinità... Mentre adesso i suoi disegni si trovano davvero ovunque (dalle buste del caffè ai francobolli, dai profumi ai copriletto), mentre gli vengono dedicate mostre personali in prestigiose gallerie d'arte in tutto il mondo...
E in effetti continuo a chiedermi che cosa avrebbe pensato il diretto interessato di tutto questo, se non fosse venuto a mancare nell'ormai lontano 1991...
Così come continuo a chiedermi cosa avrebbe pensato del fatto che, a tutt'oggi, in Italia nessuno ha ancora osato dedicargli una mostra come si deve.
Ad ogni modo direi che il suo caso sta diventando la prova migliore di come la situazione si sia evoluta.
Per fortuna.
Alla prossima.
Devo ammettere che fino all'ultimo ero abbastanza indeciso sull'argomento con cui avrei inaugurato il 2017 di questo blog, ma alla fine ho pensato che poteva essere interessante un post che avesse un qualche valore simbolico... Qualcosa che desse la misura del fatto che siamo nel 2017 e che le cose sono cambiate sul serio rispetto a qualche anno (o decennio fa), insomma...
Così ho pensato che, ad esempio, poteva essere carino cogliere l'occasione per segnalarvi che il 27 di questo mese debutterà ufficialmente il primo musical dedicato alla vita di Tom of Finland... Ebbene sì: non solo quest'anno la vita di uno dei capostipiti dell'illustrazione omoerotica moderna arriverà al cinema, ma si è guadagnata anche un vero e proprio musical, che verrà rappresentato per la prima volta al Logomo City Theatre di Turku... Ovviamente in Finlandia (maggiori informazioni le trovate QUI)...
Casomai foste in loco e vi interessasse, sappiate che il musical verrà presentato con i sottotitoli in inglese.
Ad ogni modo, come accade sempre più spesso, le iniziative che coinvolgono Tom of Finland non vengono mai sole. Infatti il famoso DJ tedesco Helmut Josef Geier (in arte DJ Hell), che mi dicono essere un vero e proprio vate europeo per la musica di genere electroclash, ha contattato la Tom of Finland Foundation per avere il permesso di utilizzare i disegni originali di Tom of Finland nel suo ultimo video... E così, nel 2017, finalmente possiamo vedere le iconiche illustrazioni dell'artista prendere vita, magicamente animate con un apposito software...
Qui sotto potete vedere il video in versione soft...
Mentre se volete vedere lo stesso video in versione super esplicita potete andare direttamente nella home page della Tom of Finland Foundation (CLICCATE QUI). Non male come traguardo, direi, considerando che parliamo di un'artista che dalla metà degli anni Cinquanta ai primi anni Ottanta aveva lavorato nella semiclandestinità... Mentre adesso i suoi disegni si trovano davvero ovunque (dalle buste del caffè ai francobolli, dai profumi ai copriletto), mentre gli vengono dedicate mostre personali in prestigiose gallerie d'arte in tutto il mondo...
E in effetti continuo a chiedermi che cosa avrebbe pensato il diretto interessato di tutto questo, se non fosse venuto a mancare nell'ormai lontano 1991...
Così come continuo a chiedermi cosa avrebbe pensato del fatto che, a tutt'oggi, in Italia nessuno ha ancora osato dedicargli una mostra come si deve.
Ad ogni modo direi che il suo caso sta diventando la prova migliore di come la situazione si sia evoluta.
Per fortuna.
Alla prossima.
mercoledì 7 settembre 2016
REX A BERLINO
Ciao a tutti, come va?
Se in questi giorni avete in programma di andare a Berlino, o se ci siete già, vi segnalo che dall'9 al 18 settembre ci sarà un bella mostra dedicata al noto artista omoerotico REX, presso la galleria The Ballery (CLICCATE QUI).
Al di là della bravura di questo artista, che nel 1985 venne premiato dal Sindaco di San Francisco come uno dei cento artisti più influenti della città, penso che sia importante conoscerlo anche perchè è uno dei pochi artisti ancora viventi che hanno fatto parte della storia dell'arte omoerotica pop fin dalle origini, seguendone l'evoluzione...
Nato negli anni Quaranta in un'anonima fattoria del Nord-Est americano, fugge non appena possibile a New York, dove trova un mecenate che gli finanzia gli studi d'arte. Comincia a lavorare come illustratore nell'ambito della moda, e per un po' vive anche a Londra e a Parigi, ma non si sente realizzato e così negli anni Settanta decide di far vedere i suoi lavori omoerotici ad un sexy shop gay che distribuisce anche riviste erotiche... Il totolare rimane colpito dalla sua bravura e lo fa conoscere a diversi editori, proprietari di locali e persino a produttori di popper (!) che trovano particolaremente adatto il suo stile raffinato e perverso per le loro locandine pubblicitarie... Anche perchè in quel periodo le foto pornografiche erano illegali, ma i disegni no, e comunque il mondo gay di quel periodo si muoveva in un contesto di semiclandestinità... Spesso al fianco di realtà borderline e non propriamente raccomandabili. Quindi un bianco e nero cupo e lussurioso era quanto di meglio poteva rappresentarlo.
Il suo nome diventa subito molto popolare, anche perchè è l'unico che ricorre alla puntinatura per dare volume alle sue illustrazioni, e ad un certo punto decide di trasferirsi a San Francisco per aprire una propria galleria espositiva, che però finisce bruciata nel terribile incendio che devasto il quartiere gay della città nel 1981. A quel punto, però, l'epidemia di AIDS spinge da una parte il Governo ad adottare provvedimenti restrittivi sulla promiscuità sessuale della comunità omosessuale (ad esempio chiudendo le saune), e dall'altra lo stesso mondo gay ad adottare uno stile più sobrio e soft... Tant'è che per diversi anni gli editori gay cercheranno di evitare fumetti e disegni con contenuti.esplicitamente sessuali . E infatti REX sparisce dalla circolazione per diversi anni...
I suoi nuovi lavori erotici ricominciano a circolare solo nel 1992, quande le acque si sono calmate e la comunità gay riprende ad avere un rapporto meno complicato con la sessualità. A quel punto apre una galleria privata a New York, ma alla fine pensa che la situazione negli USA sia ancora troppo politically correct per una persona con le sue fantasie e con la sua passione per il fetish, e così dal 2010 ha deciso di strasferirsi ad Amsterdam... Anche perchè, a quanto pare, nell'Europa del Nord i suoi lavori sono ancora particolarmente apprezzati... E infatti ultimamente ci sono diverse gallerie che gli stanno dedicando delle mostre personali...
Cosa che (anche se è superfluo ribadirlo) in Italia non è mai avvenuta, dato da noi è il concetto stesso di arte omoerotica pop che non riesce a farsi largo e ad essere sdoganato.
Ad ogni modo è bello vedere che, negli ultimi anni, si sta cercando di recuperare la memoria storica e artistica di chi ha delineato l'immaginario omoerotico pop degli inizi, anche se in effetti c'è ancora molto lavoro da fare e i nomi da recuperare sono ancora tanti. Sia come sia, a titolo di cuiriosità, può anche essere interessante notare che il bel volume che l'editore Gmuender ha dedicato a REX, nel 2012, è già andato esaurito e ora si trova nel mercato dell'usato ad un prezzo decisamente alto...
E qualcosa vorrà pur dire.
Alla prossima!
Se in questi giorni avete in programma di andare a Berlino, o se ci siete già, vi segnalo che dall'9 al 18 settembre ci sarà un bella mostra dedicata al noto artista omoerotico REX, presso la galleria The Ballery (CLICCATE QUI).
Al di là della bravura di questo artista, che nel 1985 venne premiato dal Sindaco di San Francisco come uno dei cento artisti più influenti della città, penso che sia importante conoscerlo anche perchè è uno dei pochi artisti ancora viventi che hanno fatto parte della storia dell'arte omoerotica pop fin dalle origini, seguendone l'evoluzione...
Nato negli anni Quaranta in un'anonima fattoria del Nord-Est americano, fugge non appena possibile a New York, dove trova un mecenate che gli finanzia gli studi d'arte. Comincia a lavorare come illustratore nell'ambito della moda, e per un po' vive anche a Londra e a Parigi, ma non si sente realizzato e così negli anni Settanta decide di far vedere i suoi lavori omoerotici ad un sexy shop gay che distribuisce anche riviste erotiche... Il totolare rimane colpito dalla sua bravura e lo fa conoscere a diversi editori, proprietari di locali e persino a produttori di popper (!) che trovano particolaremente adatto il suo stile raffinato e perverso per le loro locandine pubblicitarie... Anche perchè in quel periodo le foto pornografiche erano illegali, ma i disegni no, e comunque il mondo gay di quel periodo si muoveva in un contesto di semiclandestinità... Spesso al fianco di realtà borderline e non propriamente raccomandabili. Quindi un bianco e nero cupo e lussurioso era quanto di meglio poteva rappresentarlo.
Il suo nome diventa subito molto popolare, anche perchè è l'unico che ricorre alla puntinatura per dare volume alle sue illustrazioni, e ad un certo punto decide di trasferirsi a San Francisco per aprire una propria galleria espositiva, che però finisce bruciata nel terribile incendio che devasto il quartiere gay della città nel 1981. A quel punto, però, l'epidemia di AIDS spinge da una parte il Governo ad adottare provvedimenti restrittivi sulla promiscuità sessuale della comunità omosessuale (ad esempio chiudendo le saune), e dall'altra lo stesso mondo gay ad adottare uno stile più sobrio e soft... Tant'è che per diversi anni gli editori gay cercheranno di evitare fumetti e disegni con contenuti.esplicitamente sessuali . E infatti REX sparisce dalla circolazione per diversi anni...
I suoi nuovi lavori erotici ricominciano a circolare solo nel 1992, quande le acque si sono calmate e la comunità gay riprende ad avere un rapporto meno complicato con la sessualità. A quel punto apre una galleria privata a New York, ma alla fine pensa che la situazione negli USA sia ancora troppo politically correct per una persona con le sue fantasie e con la sua passione per il fetish, e così dal 2010 ha deciso di strasferirsi ad Amsterdam... Anche perchè, a quanto pare, nell'Europa del Nord i suoi lavori sono ancora particolarmente apprezzati... E infatti ultimamente ci sono diverse gallerie che gli stanno dedicando delle mostre personali...
Cosa che (anche se è superfluo ribadirlo) in Italia non è mai avvenuta, dato da noi è il concetto stesso di arte omoerotica pop che non riesce a farsi largo e ad essere sdoganato.
Ad ogni modo è bello vedere che, negli ultimi anni, si sta cercando di recuperare la memoria storica e artistica di chi ha delineato l'immaginario omoerotico pop degli inizi, anche se in effetti c'è ancora molto lavoro da fare e i nomi da recuperare sono ancora tanti. Sia come sia, a titolo di cuiriosità, può anche essere interessante notare che il bel volume che l'editore Gmuender ha dedicato a REX, nel 2012, è già andato esaurito e ora si trova nel mercato dell'usato ad un prezzo decisamente alto...
E qualcosa vorrà pur dire.
Alla prossima!
mercoledì 13 luglio 2016
FUTURO 3D...
Ciao a tutti, come va?
Il bello di vivere in questa epoca, che pure è molto perfezionabile, è che comunque posso raccontarvi cose che fino a qualche anno fa non avrei mai creduto possibili... Anche perchè, all'epoca, non avevo la minima idea degli sbocchi che avrebbero avuto le nuove tecnologie e la diffusione del web.
Fatto sta che, per testimoniare che anche l'arte omoerotica sta iniziando a prendere delle nuove strade (con un certo successo), oggi volevo segnalarvi il caso di Alex Bronnings, in arte Abron Muscle... Che risiede a Parigi e che di recente ha anche partecipato al locale Salone del Fumetto e dell'illustrazione LGBT (foto sotto)...
Lui è specializzato in illustrazioni omoerotiche in 3D, realizzate utilizzando programmi come Zbrush e Blender, ed effettivamente era da qualche anno che aveva aperto un suo sito e vari profili su siti di condivisione artistica per farsi conoscere meglio... Cosa che gli è riuscita abbastanza bene, visto che il suo stile 3D cartoonesco e vagamente disneyano ha finito per essere decisamente apprezzato... Infatti ha da poco aperto un profilo su Patreon (CLICCATE QUI), che al momento gli garantisce un'entrata mensile di 2650 dollari al mese (più o meno 2400 euro)... E tutto grazie al supporto dei suoi abbonati, che vogliono garantirsi l'accesso ai suoi lavori senza censure (e a vari benefit proporzionali allìentità della loro donazione mensile)...
Niente male, direi... Anche perchè, a quanto mi risulta, questo è uno dei primi casi di artisti omoerotici 3D che provano a vivere unicamente della loro passione tramite Patreon... E a quanto pare Alex Bronnings ci sta riuscendo... Peraltro utilizzando uno stile che NON usa il 3D per scimmiottare la realtà, ma per dare tridimensionalità alla grafica e all'estetica "di una volta" (più o meno come fanno i film Disney di ultima generazione, insomma)...
Anche se qui, ovviamente, stiamo parlando di lavori che hanno un contenuto omoerotico molto evidente...
Senza contare che questo artista strizza l'occhio amche a tutto quell'immaginario pop che lo ha formato, e ancora lo forma... E qualcosa mi dice che la sua popolarità è arrivata anche grazie alla sua interpretazione e/o rivisitazione di tutta una serie di personaggi più o meno noti...
Compresi alcuni protagonisti dei fumetti omoerotici della CLASS COMICS...
Tra l'altro, oltre a realizzare stampe olografiche dei suoi lavori, il buon Alex Bronnings ha deciso di iniziare a sfruttare - credo davvero per la prima volta - anche un altro aspetto della grafica 3D... Infatti i suoi personaggi sono virtualmente "scolpiti"...
E pure molto bene, secondo me...
Pertanto, ora che si sta perfezionando la tecnologia delle stampanti 3D, questo artista sta provando a rendere disponibili i suoi lavori in versione "stampata" (anche se "scolpita" sarebbe più corretto)... Per ora i modelli che ha messo a disposizione sono solo due (ma si può scegliere la dimensione, che ovviamente è proporzionata al prezzo). In poche parole si acquista la statuina (colorabile), lui la "stampa" e poi la invia a chi ne ha fatto richiesta...
I prezzi, al momento, sono decisamente alti (a quanto pare il materiale e la produzione costano parecchio), ma se avete soldi a palate e vi interessa l'articolo trovate il suo shop CLICCANDO QUI.
Morale della favola: volenti o nolenti siamo nel 2016 già da un bel po', e ci sono degli ambiti che possono sicuramente beneficiarne... Tantopiù che, se oggi si possono avere entrate mensili di 2400 euro tramite un sito che propone illustrazioni omoerotiche 3D in stile cartoon, vuol dire che qualcosa è davvero cambiato...
Certo è che, a questo punto, un bel fumettino erotico realizzato da questo autore con il suo stile non sarebbe neanche una cattiva idea... Attendiamo fiduciosi.
Alla prossima.
Il bello di vivere in questa epoca, che pure è molto perfezionabile, è che comunque posso raccontarvi cose che fino a qualche anno fa non avrei mai creduto possibili... Anche perchè, all'epoca, non avevo la minima idea degli sbocchi che avrebbero avuto le nuove tecnologie e la diffusione del web.
Fatto sta che, per testimoniare che anche l'arte omoerotica sta iniziando a prendere delle nuove strade (con un certo successo), oggi volevo segnalarvi il caso di Alex Bronnings, in arte Abron Muscle... Che risiede a Parigi e che di recente ha anche partecipato al locale Salone del Fumetto e dell'illustrazione LGBT (foto sotto)...
Lui è specializzato in illustrazioni omoerotiche in 3D, realizzate utilizzando programmi come Zbrush e Blender, ed effettivamente era da qualche anno che aveva aperto un suo sito e vari profili su siti di condivisione artistica per farsi conoscere meglio... Cosa che gli è riuscita abbastanza bene, visto che il suo stile 3D cartoonesco e vagamente disneyano ha finito per essere decisamente apprezzato... Infatti ha da poco aperto un profilo su Patreon (CLICCATE QUI), che al momento gli garantisce un'entrata mensile di 2650 dollari al mese (più o meno 2400 euro)... E tutto grazie al supporto dei suoi abbonati, che vogliono garantirsi l'accesso ai suoi lavori senza censure (e a vari benefit proporzionali allìentità della loro donazione mensile)...
Niente male, direi... Anche perchè, a quanto mi risulta, questo è uno dei primi casi di artisti omoerotici 3D che provano a vivere unicamente della loro passione tramite Patreon... E a quanto pare Alex Bronnings ci sta riuscendo... Peraltro utilizzando uno stile che NON usa il 3D per scimmiottare la realtà, ma per dare tridimensionalità alla grafica e all'estetica "di una volta" (più o meno come fanno i film Disney di ultima generazione, insomma)...
Anche se qui, ovviamente, stiamo parlando di lavori che hanno un contenuto omoerotico molto evidente...
Senza contare che questo artista strizza l'occhio amche a tutto quell'immaginario pop che lo ha formato, e ancora lo forma... E qualcosa mi dice che la sua popolarità è arrivata anche grazie alla sua interpretazione e/o rivisitazione di tutta una serie di personaggi più o meno noti...
Compresi alcuni protagonisti dei fumetti omoerotici della CLASS COMICS...
Tra l'altro, oltre a realizzare stampe olografiche dei suoi lavori, il buon Alex Bronnings ha deciso di iniziare a sfruttare - credo davvero per la prima volta - anche un altro aspetto della grafica 3D... Infatti i suoi personaggi sono virtualmente "scolpiti"...
E pure molto bene, secondo me...
Pertanto, ora che si sta perfezionando la tecnologia delle stampanti 3D, questo artista sta provando a rendere disponibili i suoi lavori in versione "stampata" (anche se "scolpita" sarebbe più corretto)... Per ora i modelli che ha messo a disposizione sono solo due (ma si può scegliere la dimensione, che ovviamente è proporzionata al prezzo). In poche parole si acquista la statuina (colorabile), lui la "stampa" e poi la invia a chi ne ha fatto richiesta...
I prezzi, al momento, sono decisamente alti (a quanto pare il materiale e la produzione costano parecchio), ma se avete soldi a palate e vi interessa l'articolo trovate il suo shop CLICCANDO QUI.
Morale della favola: volenti o nolenti siamo nel 2016 già da un bel po', e ci sono degli ambiti che possono sicuramente beneficiarne... Tantopiù che, se oggi si possono avere entrate mensili di 2400 euro tramite un sito che propone illustrazioni omoerotiche 3D in stile cartoon, vuol dire che qualcosa è davvero cambiato...
Certo è che, a questo punto, un bel fumettino erotico realizzato da questo autore con il suo stile non sarebbe neanche una cattiva idea... Attendiamo fiduciosi.
Alla prossima.
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