Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come saprete, se seguite questo BLOG da un po' di anni, di tanto in tanto mi piace segnalare cose che non riguardano direttamente il mondo del fumetto, ma che in qualche modo riflettono la situazione dei media in generale... Anche perchè questo aiuta ad inquadrare meglio una situazione di cui anche il mondo del fumetto fa parte. Oggi , per esempio, volevo fare un piccolo confronto fra Italia e USA partendo dal mondo della pubblicità, e più precisamente dai cartelloni pubblicitari che sotto le feste di Natale si trovano nelle grandi città. Domenica, ad esempio, passeggiando per Milano, ho voluto vedere di persona il mega cartellone che campeggia sul retro del Duomo...
Avevo letto che, per renderlo "appendibile" sul retro dell'edificio sacro è stato necessario reimpaginare la foto tagliando fuori i capezzoli del modello... Per renderlo meno provocante sessualmente. Evidentemente la pubblicità di un profumo maschile - che si chiama EROS ed è firmato da una casa di moda fondata da un omosessuale dichiarato assassinato, pare, da un escort - può essere esibita sul retro del Duomo di Milano a patto che il modello che lo presenta - pur avendo la camicia slacciata - non esibisca i capezzoli...
Proprio nei giorni in cui il massimo esponente della chiesa cattolica dichiarava che legalizzare i matrimoni gay rappresenta una ferita per la pace, mentre accoglieva la visita di una delle promotrici della legge per la penalizzazione dell'omosessualità in Uganda...
Due pesi e due misure?
Forse sbaglio, ma credo che ormai le contraddizioni presenti nella nostra società - e nella religione che tanto influisce su di essa - siano completamente fuori controllo, e anche in questo caso il mondo della pubblicità riflette abbastanza bene la situazione.
Più lineare e coerente, a quanto sembra, è la situazione a Times Square a New York, dove anche quest'anno campeggia la cartellonistica pubblicitaria di manhunt.net, un noto social network gay specializzato in dating (che, per gli interessati, ha anche una versione in italiano con relative app per iPhone e Android)...
Come potete notare in questo caso non ci soo stati capezzoli tagliati, anche se si tratta di una delle piazze più trafficate del mondo. Se non altro, in questo caso, la pubblicità è coerente col prodotto e comunque si rivolge in maniera esplicita al suo pubblico, senza sotterfugi e camuffamenti... E soprattutto senza dover scendere a compromessi - per quanto relativi - con le autorità religiose... Che a quanto pare, nel nostro paese, riescono anche ad influire sulle politiche delle agenzie pubblicitarie... Tra l'altro, in passato, manhunt.net è arrivata a fare pubblicità anche in autostrada, e nessuno - a quanto pare - è intervenuto per impedirglielo...
Evidentemente la libertà di espressione non è solo una questione di opinioni. E infatti adesso sono proprio curioso di vedere se nella TV italiana, soprattutto ora che siamo in campagna elettorale e sotto le feste di Natale, circoleranno i nuovi spot dei sughi Althea... Storico marchio che ha voluto rinnovarsi puntando, evidentemente, anche alla clientela gay...
Premesso che d'ora in poi io cercherò di comprare più spesso i suddetti sughi per premiare il coraggio e la modernità della ditta, ho come il presentimento che questo spot - anche se è nato per la TV - nella TV italiana avrà parecchie difficoltà a farsi largo. Eppure, se è stato prodotto da una ditta italiana, qualcosa vorrà pur dire...
Staremo a vedere come si evolverà la situazione, tuttavia la sensazione è che sotto le braci stia covando qualcosa, nonostante le apprenze...
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giovedì 20 dicembre 2012
giovedì 2 dicembre 2010
Ma guarda un po'...
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
La stagione fredda è ormai arrivata e, almeno dalle mie parti, ha cominciato a nevicare come si deve. Generalmente in questo periodo il mondo del fumetto italiano tende ad andare in letargo, riservandosi di riprendere le attività in primavera. Invece sembra proprio che negli USA le cose vadano in maniera un po' diversa, anche dal punto di vista del fumetto a tema gay... Forse perchè una stagione di relativa calma editoriale garantisce maggiore visibilità alle piccole iniziative. Sia come sia questa domenica a Los Angeles si terrà la prima edizione della BENT-CON (per maggiori informazioni cliccate sull'immagine sotto).
Questa manifestazione è stata ideata da Dave Davenport, nome ben noto nell'ambito delle autoproduzioni fumettistiche gay, e anche se non ha grandi pretese si propone di diventare una bella occasione per conoscere i rappresentanti del sottobosco della piccola editoria fumettistica a tema gay, magari dando la possibilità a nuovi talenti di prendere contatto con il mondo dell'editoria indipendente gay americana. Tutto considerato non è poco. Tra gli altri dovrebbero essere presenti Brad Rader (Fogtown), Jon Macy (Teleny & Camille), Michael Derry (Troy Comics), Steve MacIsaac (Shirtlifter) e Jeff Krell (Jayson Goes to Hollywood).
Nel frattempo il fumettista Justin Hall ha iniziato a promuovere nella città di San Francisco la sua nuova graphic novel avente come protagonista... La supertransessuale GLAMAZONIA...
Questo personaggio non è al suo debutto assoluto, visto che era già comparso come mascotte di alcune iniziative editoriali, tuttavia questa è la sua prima storia lunga. Che dire? Non si può certo che gli autori di fumetti statunitensi manchino di coraggio, anche e soprattutto quando sono gay dichiarati e si vogliono cimentare con la satira dei costumi. Ogni paragone con la situazione italiana mi sembra fuori luogo, anche se non posso fare a meno di notare come da noi il livello di emancipazione di chi vuole autoprodurre fumetti a tema gay è praticamente nullo (perlomeno finchè i miei fumetti non torneranno in pianta stabile)...
Indagare sulle ragioni di questa situazione richiederebbe un post a parte, e comunque è un argomento che in questo blog ho avuto modo di trattare in diverse occasioni. Per non essere ripetitivo mi limiterò a dire che finche da noi non verranno superati certi modelli culturali, che vengono sostenuti anche dai media, e finchè un maggior numero di gay italiani non svilupperà una maggiore consapevolezza le cose non cambieranno... Anche perchè i fumetti popolari del nostro paese non danno certo il buon esempio ai piccoli editori e alle autoproduzioni... Ad esempio: sull'ultimo numero della rivista di critica e cultura fumettistica Fumo di China (il numero 187) lo sceneggiatore Antonio Serra (foto sotto) ha fatto alcune interessanti dichiarazioni.
Chi è Antonio Serra? Per chi non lo sapesse si tratta di un prolifico sceneggiatore che da diversi anni collabora con la Bonelli ed è specializzato in storie fantastiche e di fantascienza. Su Fumo di China si sbilancia riguardo al suo ultimo successo, la miniserie Greystorm, ammettendo che le allusioni che qualche lettore aveva colto erano fondate e che i due protagonisti principali, Jason Howard e Robert Greystorm, provavano un'attrazione omosessuale che per vari motivi non si è mai potuta esprimere compiutamente. Spiegazione dello sceneggiatore: il mondo in cui vivevano (un diciannovesimo secolo alternativo) e la loro classe sociale gli imponevano di reprimere la loro natura, e uno dei due (Jason, nell'immagine sotto) non si è dichiarato anche perchè temeva un rifiuto da parte dell'amico, sempre più preso dai suoi folli esperimenti...
Sorvoliamo sul fatto che, se c'è mai stata un epoca in cui gli omosessuali hanno iniziato a vivere la loro condizione in senso "moderno" (soprattutto se erano nobili), era proprio il diciannovesimo secolo... Quello che mi ha dato pensare è che questi due personaggi - come vuole la migliore tradizione italiana (vedi cinema e serie TV) - nonostante la loro attrazione non hanno potuto fare a meno di innamorarsi di una donna (e, nel caso di Jason, farci dei figli). Antonio Serra ha anche detto che andare oltre ad un amore platonico e inespresso non gli sembrava logico... Sarà... Tuttavia, siccome i confronti sono sempre costruttivi, ora vi invito a CLICCARE QUI per vedere una bella videointervista alla scrittrice e sceneggiatrice americana Marjorie M. Liu (foto sotto).
Per chi non lo sapesse questa scrittrice è fra le maggiori responsabili della bisessualità di uno dei più promettenti nuovi personaggi della Marvel Comics: Daken alias Dark Wolverine (foto sotto, del quale vi ho parlato anche su questo blog), e infatti la videointervista che vi segnalo verte principalmente proprio sulla bisessualità di questo personaggio... Un genere di videointervista che dalle nostre parti non si vede molto spesso, diciamo...
Anche se non sapete perfettamente l'inglese, probabilmente potrete notare come questa scrittrice americana abbia un approccio decisamente didisinibito nei confronti della sessualità non convenzionale di Daken, e come non si faccia problemi a fargliela vivere in maniera esplicita e inequivocabile. Magari non ha molto senso paragonare due sceneggiatori così diversi, che vivono in due realtà così diverse e che hanno una storia così diversa alle spalle, tuttavia considerando che entrambi scrivono fumetti penso che analizzare il loro diverso approccio alla bisessualità nei personaggi dei fumetti popolari offra molti spunti di riflessione interessanti... Anche perchè i fumetti MARVEL di Marjorie M. Liu vengono tradotti in italiano e arrivano nelle stesse edicole in cui è arrivato GREYSTORM, e anche questo è un dettaglio da considerare per valutare i limiti che si impone il fumetto popolare italiano...
Forse un giorno anche chi produce fumetti popolari in Italia, facendosi mille scrupoli riguardo a certe tematiche, si renderà conto che nelle edicole è circondato da fumetti americani e giapponesi che hanno superato da tempo quella fase, e a quel punto le cose cambiaranno anche da noi... Tuttavia qualcosa mi dice che non mi conviene trattenere il fiato nell'attesa che questo accada. In ogni caso, come forse avrete notato anche voi, è da qualche giorno che è in vendita (in anteprima esclusiva per questo sito) il terzo e ultimo capitolo di CASE di Shunpei Nakata. Potete scaricare la vostra copia cliccando sull'immagine che vedete nella colonna a destra. Se invece siete fra quelli che preferiscono le edizioni cartacee ho raccolto tutti e tre i capitoli in un volume che può essere stampato a richiesta tramite lulu.com. Se pensate che non può mancare nella vostra biblioteca (anche in considerazione del fatto che presenta la storia senza le censure giapponesi) potete CLICCARE QUI oppure sull'immagine della copertina che vedete qui sotto.
Anche questo volume potete ordinarlo in esclusiva tramite questo blog, ad un prezzo scontatissimo. Nel caso vi stiate chiedento perchè il volume viene venduto in esclusiva tramite questo blog la risposta è molto semplice: siccome si tratta di una novità assoluta prima di investire tempo e risorse in promozioni a pioggia vorrei verificare quanto un prodotto di questo tipo può interessare ad un pubblico già selezionato e competente (cioè voi che leggete abitualmente queste pagine).
Resto in attesa dei vostri commenti...
Alla prossima.
La stagione fredda è ormai arrivata e, almeno dalle mie parti, ha cominciato a nevicare come si deve. Generalmente in questo periodo il mondo del fumetto italiano tende ad andare in letargo, riservandosi di riprendere le attività in primavera. Invece sembra proprio che negli USA le cose vadano in maniera un po' diversa, anche dal punto di vista del fumetto a tema gay... Forse perchè una stagione di relativa calma editoriale garantisce maggiore visibilità alle piccole iniziative. Sia come sia questa domenica a Los Angeles si terrà la prima edizione della BENT-CON (per maggiori informazioni cliccate sull'immagine sotto).

Nel frattempo il fumettista Justin Hall ha iniziato a promuovere nella città di San Francisco la sua nuova graphic novel avente come protagonista... La supertransessuale GLAMAZONIA...








Resto in attesa dei vostri commenti...
Alla prossima.
giovedì 21 ottobre 2010
MAH...
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Lucca Comics & Games, la fiera di fumetti più importante d'Italia, è ormai alle porte, e forse è il caso di fare qualche considerazione preliminare... Tuttavia oggi vorrei partire da qualche considerazione sulle manifestazioni fumettistiche che in questo periodo si stanno tenendo negli Stati Uniti e sul loro approccio alla questione gay... E vorrei iniziare dalla New York ComiCon che si è tenuta dall'8 al 10 di ottobre (ovviamente a New York).
Il 9 ottobre c'è stata un conferenza dal titolo The LGBT Comics, Creators, and Characters ("Fumetti, autori e personaggi LGBT"). La conferenza è stata moderata da Jeff Krell, creatore della strip umoristica Jayson (una delle più longeve comic strip gay di sempre), e sono intervenuti personaggi del calibro di Howard Cruse (Wendel, Stuck Rubber Baby e ideatore della storica rivista Gay Comix), Abby Denson (High School Confidential), Tim Fish (Cavalcade of Boys, Young Bottoms in Love), Joan Hilty (Bitter Girl, ed supervisore della linea Vertigodella DC Comics), Phil Jimenez (pluritalentuoso fumettista supereroistico) e Dan Parent (in forza da anni alla Archie Comics e creatore di Kevin Keller, il primo teenager gay dichiarato della Archie). Il 10 ottobre, invece, nell'ambito dell'Anime Festival 2010 c'è stata una conferenza dal titolo Gay for You? Yaoi and Yuri Manga for GBLTQ Readers, che si è prefissa l'arduo compito di analizzare quanto i manga omoerotici possono rappresentare (e attirare) il pubblico gay, è c'è stato modo di parlare anche dei bara manga. All'incontro sono intervenuti:
Maddie Blaustein è un nome abbastanza conosciuto fra i frequentatori americani delle fiere di fumetto e animazione di ultima generazione, infatti è stata per anni una delle doppiatrici più amate in moltissime delle serie animate giapponesi più recenti... Tant'è che è stata anche la voce americana del popolarissimo Meow dei Pokemon...

È morta nel 2008 e le viene intitolata una raccoltà fondi a favore dei giovani LGBT disagiati perchè questa doppiatrice era una transessuale dichiarata e per anni aveva prestato servizio volontario presso il famoso LGBT Center di New York (CLICCATE QUI). L'anno scorso la raccolta fondi che porta il suo nome e che si è tenuta al New York ComiCon 2009 riuscì a raccogliere ben 13000 dollari! Ammetto che adesso sarei molto tentato di cogliere l'occasione per evidenziare come una cosa del genere dalle parti nostre sarebbe pura fantascienza (anche perchè da noi licenziano pure le truccatrici transessuali che lavorano in trasmissioni dove ci sono dei bambini come IO CANTO!), ma mi tratterrò... Anche perchè ci sono altre manifestazioni di cui vi voglio parlare... Per esempio: a San Francisco lo scorso week end si è tenuta l'Alternative Press Expo (APE), che come sempre ha dato ampio risalto ai fumetti...
Durante questa manifestazione la sempre attiva associazione PRISM COMICS ha assegnato i suoi premi QUEER PRESS, che da qualche anno vengono assegnati a quegli autori di fumetti che si sono rivelati particolarmente meritevoli e che hanno bisogno di fondi per finanziare la stampa e la distribuzione delle loro autoproduzioni. Quest'anno il premio è andato a Tana "J.T." Ford e a Jon Macy (li vedete nella foto sotto)...
Lui si è guadagnato il premio con una storia decisamente pepata a base di druidi e licantropi (qui sotto vedete la copertina del primo numero)...
Mentre lei ha attirato l'attenzione con una storia a base di lesbiche on the road...
Da notare che il premio in denaro (2000 dollari a testa) è stato messo insieme grazie al supporto e alle donazioni dei soci e dei sostenitori dell'associazione PRISM COMICS... Altra cosa che dalle nostre parti sarebbe alquanto fantascientifica... Anche se forse è altrettanto fantascientifica la quinta edizione del Wonder Woman Day, la giornata dedicata alla famosa icona gay lesbica e finalizzata alla raccolta di fondi contro la violenza sulle donne. Anche quest'anno si terrà in contemporanea a Portland (Oregon) e a Flemington (New Jersey). Buona parte della raccolta fondi avviene tramite la messa all'asta di disegni originali "a tema" offerti da vari artisti... E poichè parliamo di un'icona gay e lesbica (perlomeno negli USA), tanti disegni sono opera di artisti omosessuali dichiarati... Quest'anno, ad esempio, spicca un originale del popolare fumettista omoerotico Patrick Fillion...
Ovviamente, per gli estimatori dei suoi peni elefantini, il simpatico autore ha realizzato un'edizione "variant" del disegno, dove nulla viene lasciato all'immaginazione (e che ovviamente non verrà messa all'asta)...
Come potete intuire da questa breve carrellata ormai la questione LGBT è decisamente presente nelle fiere di fumetto americane, anche se non si tratta di quella più importante che si tiene a San Diego. Logica vorrebbe che anche dalle parti la situazione fosse vagamente simile, e che anche le nostre fiere avessero spazi mirati a questa fetta di pubblico, e invece... Invece ho appena saputo che BLACK WADE a Lucca non avrà una presentazione dedicata (magari con la possibilità di approfondire l'argomento), ma verrà presentato lunedì 1 novembre alle 15,30 presso il Palazzo Ducale... Assieme alle altre novità dell'editore... E, nel programma ufficiale delle presentazioni della giornata BLACK WADE non viene nemmeno nominato (CLICCATE QUI)... Preferisco non commentare. Per il resto di inziative che tocchino temi LGBT non ne vedo, a parte - forse - l'incontro (venerdì 29 alle 17,30, presso la camera di commercio) con Terry Moore (foto sotto), l'autore della bellissima serie lesbo friendly STRANGERS IN PARADISE...
Che dire? Gli anni passano e i gay che vanno a Lucca Comics & Games sicuramente aumentano (e non è che siano mai stati pochi), tuttavia fra l'approccio della questione gay delle fiere americane e quello delle italiane c'è ancora un notevole abisso... E per una volta non me la sento di dare la colpa all'organizzazione della fiera o agli editori (che giustamente usano la fiera come una vetrina commerciale), quanto ai gay italiani che leggono fumetti e che dovrebbero essere i primi a promuovere la dimensione gay friendly di certi eventi... Ma che sono i primi a rivelarsi incapaci di fare gruppo e di spingere in questa direzione. Certo è che, a ben guardare, forse non è nemmeno colpa dei lettori gay in quanto tali, ma del fatto che - più in generale - dalle nostre parti non ci sono grandi esempi di associazioni gay davvero serie, che operano senza secondi fini (politici, economici e quant'altro) e che possono offrire un riferimento concreto... O che possano anche solo dimostrare che l'unione fa davvero la forza. Voi cosa ne pensate?
Lucca Comics & Games, la fiera di fumetti più importante d'Italia, è ormai alle porte, e forse è il caso di fare qualche considerazione preliminare... Tuttavia oggi vorrei partire da qualche considerazione sulle manifestazioni fumettistiche che in questo periodo si stanno tenendo negli Stati Uniti e sul loro approccio alla questione gay... E vorrei iniziare dalla New York ComiCon che si è tenuta dall'8 al 10 di ottobre (ovviamente a New York).

- Chris Butcher - Recensore di fumetti (The Beguiling) e organizzatore del Toronto Comic Arts Festival. Chris ha dedicato molto spazio agli yaoi e ai bara manga sul suo blog, Comics212.net.
- Scott Robins - Esperto di manga e yaoi che recensisce per le biblioteche scolastiche sul Good Comics for Kids blog.
- Alex Woolfson - Blogger e autore di yaoi sul sito Yaoi911.com.
- Leyla Aker - Editor della VIZ Media e "yaoi manga fangirl."
- Erica Friedman - Editrice e fondatrice della ALC Publishing / Yuricon, un organizzazione che promuove gli youri manga (i manga a tema lesbico).
- Robin Brenner - Autore del saggio Understanding Manga and Anime, e dell'imminente Mangatopia: Essays on Manga and Anime in the Modern World, ma noto anche per i suoi contributi su blog come Flying, No Tights, EarlyWord e il School Library Journal.


È morta nel 2008 e le viene intitolata una raccoltà fondi a favore dei giovani LGBT disagiati perchè questa doppiatrice era una transessuale dichiarata e per anni aveva prestato servizio volontario presso il famoso LGBT Center di New York (CLICCATE QUI). L'anno scorso la raccolta fondi che porta il suo nome e che si è tenuta al New York ComiCon 2009 riuscì a raccogliere ben 13000 dollari! Ammetto che adesso sarei molto tentato di cogliere l'occasione per evidenziare come una cosa del genere dalle parti nostre sarebbe pura fantascienza (anche perchè da noi licenziano pure le truccatrici transessuali che lavorano in trasmissioni dove ci sono dei bambini come IO CANTO!), ma mi tratterrò... Anche perchè ci sono altre manifestazioni di cui vi voglio parlare... Per esempio: a San Francisco lo scorso week end si è tenuta l'Alternative Press Expo (APE), che come sempre ha dato ampio risalto ai fumetti...







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