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mercoledì 26 ottobre 2016

CHI DICE DONNA...

Ciao a tutti, come va?

So che qualcuno di voi potrebbe iniziare a trovare un po' noioso il fatto che nelle ultime settimane ho dedicato tanti post a Wonder Woman, ma a quanto pare in questo periodo continua ad essere un argomento "caldo", anche se i media italiani continuano a darle pochissimo spazio... E, curiosamente, quelli dedicati ai fumetti sembrano quelli meno interessati a riportare quello che è avvenuto dalle parti dell'ONU...

D'altre parte siamo in Italia, e le discussioni inerenti alla parità di genere non interessano a nessuno, giusto?

Ad ogni modo, come era stato annunciato, lo scorso venerdì Wonder Woman è stata davvero nominata Ambasciatrice Onoraria delle Nazioni Unite per la parità di genere, e per ritirare questa onorificenza c'erano una rappresentanza femminile della dirigenza DC Comics e, come annunciato, Lynda Carter e Gal Gadot (che hanno impersonato Wonder Woman sul piccolo e sul grande schermo)...

Alla fine le due, e in particolare Lynda Carter, hanno anche potuto intervenire per spiegare perchè e percome Wonder Woman può essere considerata un simbolo dell'emancipazione femminile degno di rappresentare questo ideale in tutto il mondo...

Ironia della sorte, mentre Lynda Carter spiegava che uno dei meriti di Wonder Woman è stato proprio quello di dimostrare che una donna poteva avere delle capacità che vanno al di là della sua bellezza e della sua grazia, gli uscieri delle Nazioni Unite cercavano di tenere a bada un gruppo di femministe scatenate che sono entrate in sala per protestare...
Inoltre è già partita una raccolta di firme per far ritirare la nomina di Wonder Woman...

La polemica verterebbe soprattutto su alcuni punti:

1) Wonder Woman non è una donna reale, e i diritti delle donne reali andrebbero rappresentati da una donna reale...

2) Storicamente è nota per indossare un costume che esalta le sue grazie e lascia parte buona parte del suo corpo (!)...

3) Il suo costume si ispira alla bandiera degli USA...

4) É troppo "bianca" per rappresentare tutte le donne del mondo...

Premesso che ogni parere è legittimo, anche se io sono un po' di parte penso che chi protesta per queste ragioni non abbia mai letto con continuità il fumetto di Wonder Woman, non conosca il personaggio e soprattutto non abbia idea di cosa rappresenti.

Visto che:

1) Wonder Woman è stata scelta in quanto simbolo dell'emancipazione femminile...

2) Il suo costume esalta il corpo femminile nella stessa misura in cui le aderenti tutine dei supereroi esaltano quello maschile, e comunque le femministe degli anni Settanta lo consideravano un punto a suo favore, tant'è che quando la DC Comics la fornì di abiti femminili standard furono proprio loro a spingere per farla tornare alle origini...

3) Al di là del fatto che col tempo i riferimenti alla bandiera americana sono diventati sempre meno evidenti, sarebbe bene ricordare che - come chi conosce la storia del personaggio sa bene - furono determinati dal fatto che Wonder Woman era stata concepita durante la Seconda Guerra Mondiale... E in quel periodo buona parte dei supereroi USA erano delle bandiere ambulanti (vedi Capitan America). Ad ogni modo se Wonder Woman ha continuato ad utilizzare una certa simbologia, almeno in parte, ci sono state delle ragioni che sarebbe bene analizzare in maniera meno superficiale, anche perchè fior fior di sceneggiatori si sono ingegnati per superare l'approccio propagandistico delle origini...

4) A prescindere dal fatto che è ridicolo fare del razzismo al contrario, bisogna ricordare che Wonder Woman NON ha origini americane, ma greche, e a ben guardare - se una persona si prendesse la briga di studiare un po' la sua complessa "mitologia" - scoprirebbe che proviene da un'isola comunque multietnica, che affonda le sue radici nella leggenda della amazzoni e della loro società matriarcale...

Quindi verrebbe tanto da pensare chi chi protesta per la scelta di Wonder Woman non si sia documentato/a a sufficienza, o che magari voglia sfruttare questa cosa per avere un po' di visibilità... Sempre ammesso che non si tratti di persone che sentono la necessità di protestare solo per il gusto di farlo (e purtroppo le persone di questo tipo abbondano sempre)...

Per quel che mi riguarda l'unica obiezione che potrei sollevare è che ci sono nazioni in cui Wonder Woman è una perfetta sconosciuta (anche solo perchè i fumetti non sono un media di riferimento per la popolazione locale), e/o in cui l'impatto culturale di questa scelta potrebbe essere pressochè nullo... Anche se è facile immaginare che in queste nazioni qualsiasi scelta dell'ONU per portare avanti il discorso della parità di genere avrebbe avuto ben poca eco, quindi anche questa polemica è un po' fine a se stessa...

A riprova del fatto che chi si lamenta in particolare del costume di Wonder Woman è un po' sprovveduto, comunque, c'è da dire che la politica degli editori americani in fatto di rappresentazione del corpo femminile è diventata sempre più severa... E ultimamente c'è una gran una quantità di copertine che vengono ritirate/sostituite/censurate ancor prima di essere pubblicate se c'è anche solo il vago sospetto che possano risultare offensive per la dignità femminile.

Tant'è che lo scorso luglio il disegnatore Frank Cho si è imbufalito proprio dopo l'ennesima critica ad una delle sue copertine di Wonder Woman, ritenuta troppo provocante dai curatori della serie, e ha interrotto la sua collaborazione col personaggio... Pare che la copertina in questione fosse quella qui sotto, in cui si intravedono le mutande di Wonder Woman...

Una copertina che poi è stata appositamente "tagliata" per la pubblicazione, anche se il rimedio l'ha resa leggermente più maliziosa dell'originale...

Quindi tutto si può dire, tranne che la casa editrice di Wonder Woman voglia oggettificare il suo corpo... Anche se in compenso, nella nuova graphic novel scritta e (splendidamente) dipinta da Jill Thompson, l'ennesima versione alternativa della principessa amazzone finalmente concede il suo primo bacio saffico ad una compagna caduta...
Quindi diciamo pure che viviamo in un periodo abbastanza contraddittorio, che a fronte di una maggiore libertà concessa ad alcune tematiche tende ad essere più repressivo nei confronti di alcune scelte estetiche... E Wonder Woman non è nemmeno l'unico esempio... Pochi giorni fa la MARVEL si è sentita in dovere di sostituire una delle copertine previste per il numero uno della serie INVINCIBLE IRON MAN... Perchè presentava la nuova Iron Man (che ovviamente, in quanto donna, non si chiamera Iron Man, ma Iron Heart) in maniera troppo sexy... Soprattutto considerando che si tratta di una quindicenne...

La copertina sexy in questione è quella che vedete qui sotto...

Pare che il problema fosse relativo all'accessiva definizione del seno e alla posa... Tuttavia credo che il nocciolo del problema sia che gli editori americani, dopo decenni in cui fondamentalmente se ne sono strafregati dell'oggettificazione del corpo femminile, ultimamente si sono resi conto che il pubblico femminile rappresenta un bacino estremamente interessante... E quindi ora sono ossessionati dall'idea di corteggiarlo e di non contrariarlo... A maggior ragione quando questo pubblico è parzialmente sovrapponibile a  minoranze di vario tipo...

Tant'è che una delle versioni variant della copertina di cui sopra rappresenta la protagonista in compagnia di Ariell Johnson, la prima afroamericana titolare di una fumetteria della East Coast (di lei avevo già parlato QUI)...

Quindi diciamo pure che la situazione è in continua evoluzione, e probabilmente offirrà ancora molti spunti di discussione... Ad ogni modo, in questo contesto, è evidente che solo chi NON conosce la situazione odierna del fumetto americano può dire che Wonder Woman non è adatta ad essere testimonial della parità di genere per l'ONU... Tantopiù che la locandina scelta dalla DC Comics per l'evento (disegnata da Nicola Scott) rappresenta perfettamente lo spirito e la dignità della Wonder Woman di oggi, ed è praticamente inattaccabile...


D'altra parte, come dicevo all'inizio, la gente che ha l'esigenza di protestare per il solo gusto di farlo abbonda sempre... E finisce inevitabilmente per rubare la scena alle cose veramente importanti...

Ma tant'è..

Alla prossima!

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