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martedì 13 dicembre 2016

UN PICCOLO APPELLO...

Ciao a tutti, come va?

Di solito, quando su questo blog parlo della situazione italiana, lo faccio dopo che ho potuto visionare e/o valutare qualcosa che esiste già, o che comunque è già stato progettato in un certo modo. Oggi, invece, cercherò di giocare d'anticipo, nella speranza che i miei suggerimenti possano servire da spunto per qualcuno che fa ancora in tempo ad evitare degli errori di valutazione...


Partiamo dall'inizio... Come saprete, se seguite questo blog, la situazione dei fumetti prodotti in Italia non è esattamente improntata al rinnovamento e alla sperimentazione, e uno dei motivi principali è la paura di non vendere abbastanza per giustificare l'investimento su una nuova idea. Meglio puntare sul pubblico consolidato che cercarne di nuovo, insomma, e anche quando se ne cerca di nuovo è sempre bene strizzare l'occhio al pubblico "tradizionale" (che, diciamo, è ormai considerato alla stregua di una polizza sulla vita)... Anche se questa strategia, fondamentalmente, finisce per non accontentare nessuno, e l'andamento dell'editoria italiana a fumetti (soprattutto in edicola) lo sta confermando da diversi anni. D'altra parte il cosiddetto "pubblico tradizionale", su cui - soprattutto in tempo di crisi - si è fatto affidamento da almeno una quarantina d'anni a questa parte, sta diminuendo rapidamente... Anche solo per una questione prettamente anagrafica (e di questo ho parlato in molte occasioni).

C'è da dire che, per via dei meccanismi dell'editoria, giocare d'azzardo non è certo una scelta da prendere alla leggera. Dopotutto i soli distributori possono arrivare  a chiedere il 60% del ricavo sul prezzo di copertina, e a quel punto bisogna sottrarre i costi di stampa, il compenso per gli autori, i grafici, i letteristi e tutto il resto... E sono tutti soldi che l'editore deve pagare con un anticipo di diversi mesi, nella speranza che il rientro giustifichi l'investimento. Quindi diciamo pure che un po' di prudenza è giustificata, anche se poi la bravura di un editore non si misura  tanto dalla sua capacità di giocare sul sicuro, quanto dalla sua capacità di intercettare i gusti del nuovo pubblico e di valutare le nuove idee... E infatti, fino a venti o trenta anni fa, in Italia c'erano diversi editori che - pur essendo appassionati di fumetti - si circondavano di consulenti editoriali e/o collaboratori poco più che ventenni, per elaborare prodotti che fossero più in linea con le nuove generazioni. Adesso che le cose non vanno più così (per tanti motivi, che un giorno mi piacerebbe indagare), e che si è soliti affidare a squadre di cinquanta/sessantenni il compito di rinnovare il pubblico e/o di lanciare nuove idee succede quel che succede...

Comunque non era di questo che volevo parlare, ma del fatto che - anche per via di determinati meccanismi - tanti piccoli editori hanno iniziato a guardare al crowdfunding con rinnovato interesse, nella speranza di portare a compimento dei progetti su cui altrimenti avrebbero dovuto mettere una pietra sopra.

E a questi editori, di recente, si è aggiunta anche Annexia, anche se tecnicamente non è una casa editrice, ma un'associazione culturale...

La storia di Annexia è un po' particolare: era nata, anni fa, principalmente per recuperare fumetti vintage che non venivano ristampati da anni, e in particolare quelli umoristici per bambini realizzati da Giorgio Rebuffi, che aveva accordato a questa associazione i diritti per stampare delle raccolte dei suoi personaggi più famosi (che negli anni Cinquanta e Sessanta, ma anche Settanta, avevano effettivamente un certo seguito), come Cucciolo e il lupo Pugaciòff...

Se non che, alla morte di Giorgio Rebuffi (nel 2014), gli eredi avevano preteso di riottenere i diritti di pubblicazione (probabilmente nella speranza di lucrarci sopra rivendendoli a qualche editore più grosso, cosa che comunque non si è ancora verificata e ben gli sta)... E sembrava proprio che a quel punto Annexia fosse sparita dalla circolazione... Se non che - più o meno all'inizio del 2016 - sulla sua pagina facebook avevano cominciato a comparire dei misteriosi annunci, riguardo ad una possibile conversione verso i personaggi dei tascabili erotici italiani, e in particolare quelli degli anni Settanta/Ottanta... E non con delle semplici ristampe, ma proprio con delle nuove storie realizzate da autori contemporanei.

Il tutto, appunto, facendo partire un progetto di crowdfunding (lo trovate CLICCANDO QUI), che per ora comprende principalmente le eroine sexy horror lanciate dalla Ediperiodici... Tutto chiaro? A questo punto, però, qualcuno di voi si chiederà perchè sto dando spazio a questo genere di fumetto proprio su questo blog... La risposta è molto semplice, e se mi seguite da qualche anno forse avrete intuito anche voi qual'è... Anche se in realtà le risposte sono due.

La prima - e più evidente - è che fra le eroine che rientrano in questa operazione di recupero c'è anche Sukia Dragomic, titolare della serie SUKIA... Una serie di cui ho parlato molto spesso perchè il comprimario fisso della vampira, che in copertina aveva le fattezze di Ornella Muti, era Gary: il primo gay realmente emancipato del fumetto italiano (e il primo attivista per i diritti gay, tant'è che andò a manifestare addirittura nella Piazza Rossa di Mosca)... E infatti la serie di SUKIA è diventata un piccolo cult per i gay appassionati di fumetti, e non solo in Italia (visto che era pubblicata anche in Francia e Sudamerica)... Tant'è che - giusto per rinfrescarvi la memoria - neanche tanti anni fa accompagnai a Lucca l'artista spagnolo Francesc Ruiz per raccogliere materiale per un'installazione tutta incentrata su Gary (che ebbe anche un certo risalto, e buoni riscontri di pubblico e critica, anche se in Italia non ne parlò praticamente nessuno)...

E lo stesso artista, proprio l'anno scorso, venne selezionato per portare alla Biennale di Venezia un progetto in cui, guardacaso, interagivano i vari personaggi gay che erano comparsi nelle pubblicazioni della Ediperiodici (ne ho parlato anche QUI)... Quindi, visto che siamo nel 2016 e che Gary era un personaggio cult già negli anni Settanta, penso che sia abbastanza evidente che sarebbe cosa buona e giusta dargli il dovuto spazio all'interno del progetto di Annexia... Anche solo per il fatto che, spesso e volentieri, il vero protagonista della serie (e delle copertine, in cui Sukia aveva una funzione prettamente decorativa) era lui...





Il che mi porta al secondo punto nodale: visto che Annexia ha ottenuto i diritti per i personaggi della Ediperiodici che rientrano nell'operazione di crowdfunding di cui stiamo parlando, presumo che non ci sarebbero particolari problemi ad ottenere anche quelli di personaggi gay come MACHO e ROLANDO DEL FICO e - già che ci siamo - anche bisessuali come KARZAN... Che tra le altre cose non aveva nemmeno particolari problemi ad avere coiti interspecie..

Forse sbaglio, ma sono abbastanza convinto che un loro rilancio, in una chiave moderna e accattivante, potrebbe andare ben oltre alla ristretta cerchia degli appassionati e dei collezionisti...

Poco tempo fa sono venuto in possesso di una pubblicazione datata 1994, una GUIDA AL FUMETTO EROTICO ITALIANO in due parti che era uscita come supplemento a Fumo di China, e che - tra le altre cose - presentava una lunga intervista a Renzo Barbieri (1930-2007), il fondatore della Ediperiodici.

In quell'intervista si legge questo passaggio, che secondo me è molto interessante...

Domanda: Lei è stato il primo a presentare molte cose...
Risposta: Io sono stato il primo a fare i fumetti gay, il primo fumetto gay che ho fatto è stato Rolando Del Fico, poi ne ho fatto un altro molto più pesante che era Macho, qui in redazione avevo una processione di associazioni  gay entusiaste che adoravano Macho...

Se già a metà anni Ottanta c'erano processioni di associazioni gay entusiaste forse varrebbe davvero la pena di chiedersi cosa potrebbe accadere, oggi, se venisse proposta una versione riveduta e corretta di certi personaggi... Magari affidandoli a qualcuno che potrebbe conoscere davvero i gusti e la sensibilità di quello che sarebbe il loro pubblico di riferimento.

Ecco: diciamo che questo post, fondamentalmente, vuole essere un invito a prendere coscienza del fatto che c'è anche questa possibilità... E che, visto che siamo nel 2016 e non più negli anni Settanta/Ottanta, magari sarebbe il caso di valutarla attentamente e di non sprecarla dando per scontato che non avrebbe abbastanza appeal.... Anche perchè, in realtà, personaggi come Gary avevano dei guizzi decisamente moderni anche in tempi non sospetti...

Morale della favola: siccome ogni lasciata è persa spero che questo post possa servire perlomeno come spunto di riflessione, e se voi la pensate come me potete sempre mandare un messaggio ad Annexia andando sulla sua pagina facebook (che trovate QUI). Non si sa mai che in futuro facciano partire un nuovo crowdfunding più mirato...

Dopotutto la speranza non muore mai.

Alla prossima.

P.S. Fra le varie eroine che vuole provare a rilanciare Annexia c'è anche la diavolessa Belzeba, che tecnicamente è ermafrodita... Quindi - siccome il buongiorno di vede dal mattino - l'augurio è che in questo nuovo progetto non ci si riferisca a lei come transessuale, ma - più correttamente - come intersessuale...

1 commento:

LACA DE LA VEGA ha detto...

Buongiorno Wally.
Ho letto con interesse il tuo articolo e ti ringrazio tantissimo per l'approfondimento.

Faccio solo una breve rettifica sull'affaire Rebuffi.
Giorgio, che ho conosciuto quando facevo le elementari, è sempre stato per me un padre incoraggiante.
Senza cadere nella becera retorica, ti dico che i diritti, quando c'era Giorgio in vita, erano automatici.
Semplicemente Giorgio faceva le cose insieme a noi, era parte e punta di diamante di Annexia, fino alla fine.
Scemo sono stati io a non farmi firmare nessun foglio di cessione dei diritti.
Nessuno di noi si sarebbe mai immaginato che poi, gli eredi (con cui avevamo rapporti idilliaci e familiari ma non mi dilungo...) ci avrebbero mandato gli avvocati. Etc.

Ti dico anche che un incursione nel mondo gay friendly, con Annexia, l'avevamo fatta anche con il volume X-NERD - Prima crociata (scritto da Emiliano Pagani e disegnato da me), con un acuta introduzione di Filippo Messina. Per dire... Annexia non è stata solo Giorgio e basta. Principalmente, si, ma anche altro (e non mi dilungo neanche qui...).

Riguardo a VINTAGEROTIKA, è nostra intenzione serenissima di dare ampio spazio al mondo gay, questa volta con Gary in Sukia, come da te auspicato. Non è esclusa una comparsata anche di Rolando Del Fico, in Sukia. Ne parlerò con Davide Barzi che sarà colui che ne scriverà le gesta.
Quindi, non temere, raccolgo i tuoi suggerimenti senza dubbio.
E nuovamente ti ringrazio per le belle parole.

Laca