Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Prima di tutto oggi vi invito a donare due euro per i terremotati dell'Emilia Romagna. Qui da me ballava tutto, ma per fortuna non ci sono stati danni - a parte l'ansia e lo stress - però c'è chi sta peggio, quindi se non lo avete ancora fatto mandate un SMS al numero 45500 (vale solo per l'Italia).
Detto questo passo ad argomenti più pertinenti a questo BLOG, a partire dagli inevitabili aggiornamenti sui grandi eventi gay che il prossimo mese segneranno il mondo dei supereroi: il matrimonio di Northstar (di cui hanno iniziato a parlare persino gli organi di informazione italiani!) e il coming out che si verificherà alla DC Comics. Se questi argomenti vi interessano saprete già tutto, ma per completezza e per riguardo a chi si aggiorna solo attraverso questo BLOG non posso fare a meno di fare il punto della situazione.
Partiamo dalla MARVEL, che in occasione del matrimonio ha deciso di monetizzare al massimo l'evento, creando ben due copertine alternative a quella che vi ho già mostrato. Nella prima i due novelli sposi sono raffigurati in un atteggiamento decisamente più intimo e "matrimoniale" rispetto alla cover precedente, grazie ai pennelli del sempre notevole Marko Djurdjevic.
Nella seconda la MARVEL raffigura tutti i matrimoni più importanti dei suoi supereroi in stile album fotografico, ma lascia lo spazio principale per chi volesse inserire la foto del proprio: davvero tanti complimenti a chi ha avuto questa simpatica idea! Magari sarà tutta una questione di marketing, ma sicuramente il messaggio che viene lanciato è davvero molto positivo e inclusivo!
Sia come sia, in occasione di questo evento, l'associazione conservatrice ONE MILION MOMS è tornata alla carica come già era avvenuto in occasione del matrimonio gay di Kevin Keller nei fumetti della Archie Comics (che però, vi ricordo, era avvenuto in una storia ambientata in un futuro ipotetico).
Il loro comunicato stampa diceva più o meno così:
“Riuscite a immaginarli dire “voglio un fidanzato o un marito come
fanno gli X-Men?”. Questo è ridicolo! Perché gli uomini omosessuali
adulti hanno bisogno di supereroi a fumetti come modelli di
comportamento? Così non fanno nient’altro che indottrinare giovani menti
plasmabili mettendo in buona luce questi personaggi omosessuali. Queste
case editrici stanno pesantemente influenzando i nostri giovani, usando
i supereroi per bambini per fare loro il lavaggio del cervello
spingendoli a credere che la scelta di uno stile di vita omosessuale sia
normale e desiderabile. Come Cristiani, noi sappiamo che
l’omosessualità è un peccato (Romani 1:26-27).”
Devo ammettere che questo appello mi ha fatto una certa tenerezza, nel senso che mette in luce tutti i limiti di persone che - evidentemente - non hanno mai avuto modo di uscire dai loro schemi e che non hanno mai messo in discussione ciò che gli veniva insegnato.... A proposito di lavaggio di cervello... Non lo dico con cattiveria, e nemmeno con risentimento, ma persone di questo tipo a me fanno una certa pena e mi dispiace davvero per loro. Anche se poi mi viene da pensare alle vite che sono riuscite a rovinare, soprattutto per quel che riguarda i loro figli, e la pena diventa qualcos'altro. Tuttavia questo comunicato è fantastico perchè, in poche parole, riassume anche la filosofia del fumetto popolare italiano, che a quanto pare si fa molti problemi a mettere davvero in buona luce gay e lesbiche.
Se vi interessa approfondire l'argomento vi ricordo che potete farlo scaricando GRATUITAMENTE il mini saggio che io e Massimo Basili abbiamo messo insieme di recente. Vi basta CLICCARE QUI.
Comunque all'appello di ONE MILION MOMS hanno presto ribattuto vari personaggi molto in vista nel mondo del fumetto...
Lo sceneggiatore MARVEL Dan Slott, per esempio,
ha scritto
su Twitter che la polemica sollevata da One Milion Moms farà sollevare
al massimo le vendite dei fumetti! Nel suo scherzare, lo sceneggiatore
ha sottolineato che anche sulle pagine di Spider-Man (scritto da lui) da diverso tempo ci
sono due comprimari gay come Max Modell, il capo di Peter Parker alla Horizon Labs (foto sotto), e il suo
compagno Hector Baez . Come mai questi due non avevano dato fastidio a nessuno?
Che domande! Ovviamente perchè i personaggi secondari passano inosservati a chi non è abbastanza intelligente da capire quanto può essere bello seguire una serie a fumetti... E sicuramente se One Milion Moms si fa certi problemi non ha nemmeno l'intelligenza per seguire con attenzione una qualsiasi serie a fumetti. In ogni caso è scomodato addirittura Neil Gaiman (che vedete nella foto sotto e che è stato lo sceneggiatore cult di opere come SANDMAN, dove in effetti si parlava di omosessualità e transessualità fin dagli anni '80), il quale è
convinto che le parole di Slott sono veritiere. Infatti dopo che
l’associazione Concerned Mothers of America ha fatto di tutto per
boicottarlo le vendite dei suoi fumetti sono migliorate incredibilmente!
Lo sceneggiatore Matt Fraction (nella foto sotto con la moglie e il loro primo bebè) ha preferito non mettere molta ironia nella sua
dichiarazione, ma di sfidare duramente il gruppo di mamme scatenate.
Sempre attraverso Twitter si è così espresso: “non preoccupatevi mamme
di One Milion Moms, i fumetti amano i vostri centinaia di migliaia di
figli gay anche se voi non lo fate”. Detto da un uomo etero (peraltro carino), sposato e padre di due figli, fa senz'altro piacere!
Insomma: sembra proprio che questo matrimonio non passerà inosservato... E ovviamente vi terrò informati al riguardo. E dopo questo lungo aggiornamento sul caso di Northstar passiamo alla DC Comics e al suo misterioso coming out di "un famoso supereroe che prima era etero". Anche in questo caso si è iniziato a parlare molto e a fare tante ipotesi. Da un lato si è animata una certa discussione riguardo all'opportunità di cambiare l'orientamento di un supereroe per quelli che - a tutti gli effetti - sembrano dei biechi fini commerciali e dall'altra alcune talpe avrebbero fatto il nome del personaggio in questione in anteprima. Sul primo punto c'è poco da aggiungere: ognuno può avere le sue idee al riguardo, però bisogna precisare che di recente l'universo DC Comics è stato rigenerato dalle basi con tutta una serie di stravolgimenti notevoli (ora, ad esempio, Wonder Woman risulta figlia di Zeus e Superman porta un costume senza mutandoni rossi), quindi la nuova versione di un personaggio "storico" in questa nuova realtà potrebbe risultare gay dalla nascita, e pertanto certe polemiche sembrano un po' fuori luogo... Dopotutto nessuno si è scandalizzato più di tanto per la nuova versione smutandata di Superman, giusto?
Per quel che riguarda il secondo punto, invece, si è fatto un nome che in effetti sta facendo serpeggiare una certa delusione. Infatti secondo le voci che circolano il misterioso supereroe gay della DC Comics potrebbe essere la nuova versione di Alan Scott, la primissima Lanterna Verde che aveva origini magiche e che vide la luce negli anni '40.
In effetti raccontare le traversie di questo personaggio richiederebbe un libro a parte, ma per dirla molto in breve le cose stanno così: fino al 1985 abitava su Terra-2, la realtà parallela in cui vivevano le versioni anni '40 degli eroi DC Comics, dove si era sposato e aveva avuto due super figli (Jade e Obsidian). Poi ci fu la prima grande crisi multidimensionale, che fuse le varie terre parallele portando Alan Scott ad essere un attempato supereroe che non si rassegnava ad andare in pensione, mentre suo figlio Obsidian col tempo accettò la propria omosessualità e fece coming out.
Successivamente ci furono varie crisi multi-spazio-tempo-dimensionali, che sono culminate in quella dello scorso anno, che in parte ha cancellato e riscritto la storia dell'universo DC Comics. Tutto chiaro, finora? In questo nuovo universo c'è una nuova realtà parallela chiamata Terra-2, che però non ha niente a che fare con la Terra-2 del passato, a parte il fatto che ospita i supereroi della Terra-2 originale in una versione molto ringiovanita e aggiornata: tra cui Alan Scott/Lanterna Verde...
Ora: se queste voci fossero confermate e Alan Scott fosse il nuovo super gay i motivi di scontento per il popolo dei gay fumettofili sarebbero fondamentalmente tre: il primo è che si è scelto un personaggio che ha un nome importante (Lanterna Verde), ma che di per sè non può essere considerato di primo piano, a discapito degli annunci. Il secondo è che questo personaggio è di fatto un supereroe di seconda categoria, che abita in una realtà parallela di seconda categoria e che molto difficilmente riuscirà ad avere molto spazio. Terzo, ma non ultimo, motivo di scontento: cancellando il suo passato eterosessuale e ringiovanendolo, non avrà alcun figlio gay di nome Obsidian. Qualcuno sostiene che sarebbe stato molto più interessante se Alan Scott non fosse ringiovanito e avesse scoperto di essere omosessuale avendo già un figlio omosessuale. Non so cosa ne pensate voi, ma trovo che sia favoloso vedere come gli appassionati gay di fumetti riescano a farsi tanti problemi per una cosa che non è ancora stata ufficializzata... Per quel che ne sappiamo, infatti, questa potrebbe essere tutta un'opera di depistaggio orchestrata per aumentare l'effetto sorpresa.
Staremo a vedere... Quel che è certo è che la scelta della DC Comics non arriva proprio a caso. Infatti di recente ha commissionato un'indagine statistica per capire qual'è il suo pubblico di riferimento, scoprendo che il 70% dei suoi lettori ha più di 18 anni, e che il 48% ne ha più di 35! Come dire che - effettivamente - i minorenni non sono più il suo target di riferimento principale e quindi non ha più senso mettere certi filtri su temi e personaggi omosessuali per paura che i genitori non finanzino gli acquisti ai propri figli. Inoltre, piccolo dettaglio, alla DC si rendono conto che l'interesse del pubblico gay verso i fumetti è in crescita, e non serve un'indagine statistica per capirlo. Basti pensare che il mensile OUT ha appena pubblicato l'elenco dei 26 fumetti che andrebbero assolutamente letti nel mese del Gay Pride... E se volete conoscerla anche voi vi basta CLICCARE QUI. Da notare che la DC Comics ha acquistato degli spazi pubblicitari anche sul sito di OUT... E sicuramente anche questo non è accaduto per caso!
Insomma: questa storia degli eventi gay di MARVEL e DC Comics sta mettendo tanta carne al fuoco e ha finito per monopolizzare anche questo post, nonostante avessi molte altre cose da dire, ma a questo punto non voglio farvi stancare troppo e le rimando al prossimo post.
Ciao e a presto.
giovedì 31 maggio 2012
domenica 27 maggio 2012
SORPRESA!
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come vi ho già detto anche in Italia si sta provando a costituire un gruppo di professionisti e appassionati di fumetti, che vogliono promuovere il fumetto LGBT e fare da riferimento per quei lettori LGBT che finora sono rimasti invisibili... Si chiama QUEER COMICS e la scorsa settimana ha proposto una conferenza a FULLCOMICS 2012 per parlare dell'omofobia nel fumetto italiano. Siccome lo scopo di questo gruppo è anche quello di fare cultura ora potete conoscere anche voi il contenuto di quella conferenza scaricandolo GRATUITAMENTE...
Come fare? Molto semplice: vi basta CLICCARE QUI (e iscrivervi a lulu.com se non lo avete ancora fatto), dopodichè potrete scaricarvi una quarantina di pagine dense di informazioni e - soprattutto - di riflessioni e punti di vista alternativi che possono fare luce su di una situazione che troppo spesso passa inosservata. Il tutto ad opera mia e di Massimo Basili (collaboratore di Pride).
Mi raccomando fateci sapere che ne pensate!
Come vi ho già detto anche in Italia si sta provando a costituire un gruppo di professionisti e appassionati di fumetti, che vogliono promuovere il fumetto LGBT e fare da riferimento per quei lettori LGBT che finora sono rimasti invisibili... Si chiama QUEER COMICS e la scorsa settimana ha proposto una conferenza a FULLCOMICS 2012 per parlare dell'omofobia nel fumetto italiano. Siccome lo scopo di questo gruppo è anche quello di fare cultura ora potete conoscere anche voi il contenuto di quella conferenza scaricandolo GRATUITAMENTE...
Come fare? Molto semplice: vi basta CLICCARE QUI (e iscrivervi a lulu.com se non lo avete ancora fatto), dopodichè potrete scaricarvi una quarantina di pagine dense di informazioni e - soprattutto - di riflessioni e punti di vista alternativi che possono fare luce su di una situazione che troppo spesso passa inosservata. Il tutto ad opera mia e di Massimo Basili (collaboratore di Pride).
Mi raccomando fateci sapere che ne pensate!
sabato 26 maggio 2012
IL VIDEO DELLA SETTIMANA
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Nel mese di maggio (che è il mese della Giornata Internazionale contro l'Omofobia) continua l'esplorazione dei cantanti vecchi e nuovi che hanno realizzato dei brani in cui si tocca il tema dell'omofobia, e questa volta vi ripropongo quel simpaticone di Matt Zarley...
Infatti, proprio di recente, ha voluto dedicare un brano e un video abbastanza ironico, al tema dell'omofobia interiorizzata e sociale, che spinge anche i politici a vivere una doppia vita, perlomeno fino a quando non vengono scoperti... E in quel caso si impone una scelta, che può avere anche delle ripercussioni inaspettate... In effetti questo video risulta quanto mai attuale, in un periodo in cui la politica sta tornando ad avere un peso sempre più rilevante nella vita di tante persone e in cui - soprattutto in un paese come l'Italia - scandali di ogni tipo e retroscena che svelano tonnellate di ipocrisia stanno diventando il nostro pane quotidiano...
Ma tant'è...
Alla prossima..
Nel mese di maggio (che è il mese della Giornata Internazionale contro l'Omofobia) continua l'esplorazione dei cantanti vecchi e nuovi che hanno realizzato dei brani in cui si tocca il tema dell'omofobia, e questa volta vi ripropongo quel simpaticone di Matt Zarley...
Infatti, proprio di recente, ha voluto dedicare un brano e un video abbastanza ironico, al tema dell'omofobia interiorizzata e sociale, che spinge anche i politici a vivere una doppia vita, perlomeno fino a quando non vengono scoperti... E in quel caso si impone una scelta, che può avere anche delle ripercussioni inaspettate... In effetti questo video risulta quanto mai attuale, in un periodo in cui la politica sta tornando ad avere un peso sempre più rilevante nella vita di tante persone e in cui - soprattutto in un paese come l'Italia - scandali di ogni tipo e retroscena che svelano tonnellate di ipocrisia stanno diventando il nostro pane quotidiano...
Ma tant'è...
Alla prossima..
mercoledì 23 maggio 2012
NEWS
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Forse è una mia impressione, ma inizio a pensare che - col passare degli anni - l'approssimarsi del mese del Gay Pride sia sempre più sentito dal mondo del fumetto e dei fumettofili, in Italia come all'estero, anche se negli USA sembra che stia iniziando a diventare una questione di principio. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che le due case editrici che tradizionalmente si contendono il mercato dei supereroi, ovvero la MARVEL e la DC, abbiano iniziato a competere anche per quel che riguarda gli annunci gay friendly in vista del mese di giugno. Vi ho già parlato più volte dell'annunciato matrimonio di Northstar e Kyle in casa MARVEL, che si sta concretizzando con tanto di proposta ufficiale in ASTONISHING X-MEN #50...
Quello che però non mi aspettavo è che alla DC Comics avrebbero lanciato una specie di bomba controffensiva lo scorso week-end, durante la Kapow! Convention di Londra: infatti Dan DiDio (direttore editoriale della DC, che vedete nella foto sotto), ha annunciato che nel nuovo universo DC - che si è delineato recentemente dopo l'ennesima crisi spazio temporale - uno dei personaggi più iconici della casa editrice verrà reintrodotto dichiarando la propria omosessualità a giugno!
Questo annuncio, com'era prevedibile, ha avuto il potere di distogliere l'attenzione dal matrimonio di Northstar (e probabilmente era proprio questo il suo scopo) e ora tutti si chiedono chi mai potrebbe essere questo fantomatico personaggio. Gli indizi non sono tanti, ma ovviamente gli appassionati si stanno già scatenando in tutta una serie di supposizioni: oltretutto Dan DiDio ha usato la parola gay, che negli USA può indicare gli omosessuali in senso lato, e non solo gli omosessuali maschi. Per ora sappiamo solo che si tratta di un supereroe iconico, che nella sua precedente versione era eterosessuale e che probabilmente non è stato ancora reintrodotto nel nuovo universo DC Comics... Personalmente mi sentirei di escludere non solo Batman, ma anche tutti i suoi affiliati, anche perchè c'è già una Bat Woman lesbica e comunque la bat famiglia è già stata tutta reintrodotta nel nuovo universo DC. Anche Wonder Woman è stata reintrodotta da tempo e comunque farle fare un coming out sarebbe abbastanza banale, come d'altra parte sarebbe banale introdurre un'altra super lesbica dopo il caso di Bat Woman, quindi probabilmente si tratta di un supereroe maschio. Chi sarà? I supereroi davvero iconici della DC che non sono stati ancora reintrodotti non sono poi tantissimi, a meno che la frase di Dan DiDio non sia da prendere in senso letterale e quindi il misterioso gay sia già stato reintrodotto in qualche modo... Chissà...
Personalmente non mi azzardo a fare ipotesi con così pochi elementi a disposizione, ma se il supereroe in questione finisse per avere una serie regolare non mi dispiacerebbe affatto. Comunque, al di là degli annunci bomba, mi sembrava carino segnalarvi l'intervista che è stata recentemente rilasciata all'associazione PRISM COMICS da Daniel Ketchum (foto sotto), supervisore editoriale alla MARVEL proprio per le testate legate agli X-Men e gay dichiarato.
In questa intervista (che potete leggere per intero CLICCANDO QUI) il simpatico editor precisa che:
"Volevamo esplorare una relazione adulta gay, quando abbiamo introdotto Kyle nel 2009, ma abbiamo deciso di perseguire attivamente questo obbiettivo solo l'anno scorso, quando il matrimonio gay è stato legalizzato nello stato di New York. E un anno dopo, questa è ancora una storia tutta da raccontare, rappresentando un'evoluzione naturale del loro rapporto, che aprirà tutta una serie di nuove possibilità".
E poi aggiunge che:
"Questa è una storia su un matrimonio gay in un fumetto che sarà anche sugli scaffali dei negozi (nota: in america i fumetti sono venduti anche nei supermercati, assieme alla stampa tradizionale) accanto a giornali e riviste che stanno iniziando a parlare di matrimoni gay. L'impulso di realizzare questa storia viene dal fatto che l'Universo Marvel vuole riflettere lo status quo nel mondo reale. Vogliamo presentare molteplici prospettive sul matrimonio gay, in modo equo e cercando di dare a Northstar e Kyle delle esperienze che riflettono quelle dei lettori nella vita reale: saranno faccia a faccia con coloro che sostengono la loro unione, ma anche con coloro che non la riconoscono. Dall'inizio alla fine, speriamo di raccontare una storia "vera" al di là dei confini della tavola".
Che dire? A costo di risultare prevedibile non posso fare a meno di pensare a come sia diverso l'approccio del fumetto popolare italiano alla questione, che comunque è in discussione da tempo - perlomeno fra la gente comune - anche nel nostro paese. Certo, il clima politico e culturale italiano (che NON è quello americano) incide molto, ma affermare che il fumetto popolare italiano non è almeno in parte responsabile del proprio approccio alle tematiche omosessuali ha poco senso, e dovrebbe offrire perlomeno qualche spunto di riflessione in più...
Per fortuna, però, gli editori e i fumetti italiani non rientrano tutti nel cosiddetto "fumetto popolare", tant'è che la RENBOOKS è riuscita a inserirsi nel programma ufficiale del Gay Pride di Bologna con una mostra che coinvolge praticamente tutti i suoi autori, sia italiani che giapponesi...
La bella iniziativa si terrà dal 30 maggio al 10 giugno presso il Museo e Biblioteca Nazionale della Musica di Bologna (Strada Maggiore 34), mica bubbole! Forse mi sbaglio, ma mi sembra che pian piano le cose stiano iniziando ad imboccare la strada giusta anche in Italia, anche se probabilmente sarà una strada lunga e irta di ostacoli. Sicuramente prima di vedere un matrimonio gay in un fumetto popolare italiano ci vorrà del tempo, ma se non altro potremo consolarci quando il matrimonio di Northstar arriverà in tutte le edicole italiane fra un annetto, con buona pace di omofobi e bigotti... E siccome questo è il blog che vi mostra tutto quello che gli altri non sanno nemmeno che esiste, qui di seguito posso mostrarvi anche la copertina dell'albo in cui si celebrerà questo storico evento...
E la cosa divertente è che la nota più trasgressiva di tutta questa bella cover è probabilmente Aurora, la sorella ninfomane di Northstar, vestita con un sobrio abitino da damigella d'onore. Ah! Non vorrei sbagliarmi, ma sullo sfondo mi pare anche di cogliere che il giovane mutante gay dichiarato Anole (è quello verde nell'ingrandimento sotto), nel momento magico, stia lanciando uno strano sguardo al roccioso Rockslide, a cui tiene anche il braccio...
Siamo alle soglie di una nuova relazione gay? Magari si tratterebbe di una coppia un tantino stramba, ma ammetto che il fatto che Rockslide sia di origine italo americana (il suo vero nome è Santo Vaccaro) renderebbe il tutto ancora più interessante. In effetti il loro atteggiamento non si capisce bene, anche perchè Rockslide è stato sempre presentato in maniera un po' contraddittoria: buono e altruista da un lato, superficiale e ottuso dall'altra... Quindi può anche essere che il suo amico Anole lo trattenga per evitare momenti imbarazzanti... Chissà... Solo il tempo ce lo dirà. Quel che è certo è che questo matrimonio sarà un po' uno spartiacque e aprirà tutta una serie di scenari praticamente impensabili fino a qualche anno fa..
E ciò è bene.
Alla prossima.
Forse è una mia impressione, ma inizio a pensare che - col passare degli anni - l'approssimarsi del mese del Gay Pride sia sempre più sentito dal mondo del fumetto e dei fumettofili, in Italia come all'estero, anche se negli USA sembra che stia iniziando a diventare una questione di principio. Altrimenti non si spiegherebbe il fatto che le due case editrici che tradizionalmente si contendono il mercato dei supereroi, ovvero la MARVEL e la DC, abbiano iniziato a competere anche per quel che riguarda gli annunci gay friendly in vista del mese di giugno. Vi ho già parlato più volte dell'annunciato matrimonio di Northstar e Kyle in casa MARVEL, che si sta concretizzando con tanto di proposta ufficiale in ASTONISHING X-MEN #50...
Quello che però non mi aspettavo è che alla DC Comics avrebbero lanciato una specie di bomba controffensiva lo scorso week-end, durante la Kapow! Convention di Londra: infatti Dan DiDio (direttore editoriale della DC, che vedete nella foto sotto), ha annunciato che nel nuovo universo DC - che si è delineato recentemente dopo l'ennesima crisi spazio temporale - uno dei personaggi più iconici della casa editrice verrà reintrodotto dichiarando la propria omosessualità a giugno!
Questo annuncio, com'era prevedibile, ha avuto il potere di distogliere l'attenzione dal matrimonio di Northstar (e probabilmente era proprio questo il suo scopo) e ora tutti si chiedono chi mai potrebbe essere questo fantomatico personaggio. Gli indizi non sono tanti, ma ovviamente gli appassionati si stanno già scatenando in tutta una serie di supposizioni: oltretutto Dan DiDio ha usato la parola gay, che negli USA può indicare gli omosessuali in senso lato, e non solo gli omosessuali maschi. Per ora sappiamo solo che si tratta di un supereroe iconico, che nella sua precedente versione era eterosessuale e che probabilmente non è stato ancora reintrodotto nel nuovo universo DC Comics... Personalmente mi sentirei di escludere non solo Batman, ma anche tutti i suoi affiliati, anche perchè c'è già una Bat Woman lesbica e comunque la bat famiglia è già stata tutta reintrodotta nel nuovo universo DC. Anche Wonder Woman è stata reintrodotta da tempo e comunque farle fare un coming out sarebbe abbastanza banale, come d'altra parte sarebbe banale introdurre un'altra super lesbica dopo il caso di Bat Woman, quindi probabilmente si tratta di un supereroe maschio. Chi sarà? I supereroi davvero iconici della DC che non sono stati ancora reintrodotti non sono poi tantissimi, a meno che la frase di Dan DiDio non sia da prendere in senso letterale e quindi il misterioso gay sia già stato reintrodotto in qualche modo... Chissà...
Personalmente non mi azzardo a fare ipotesi con così pochi elementi a disposizione, ma se il supereroe in questione finisse per avere una serie regolare non mi dispiacerebbe affatto. Comunque, al di là degli annunci bomba, mi sembrava carino segnalarvi l'intervista che è stata recentemente rilasciata all'associazione PRISM COMICS da Daniel Ketchum (foto sotto), supervisore editoriale alla MARVEL proprio per le testate legate agli X-Men e gay dichiarato.
In questa intervista (che potete leggere per intero CLICCANDO QUI) il simpatico editor precisa che:
"Volevamo esplorare una relazione adulta gay, quando abbiamo introdotto Kyle nel 2009, ma abbiamo deciso di perseguire attivamente questo obbiettivo solo l'anno scorso, quando il matrimonio gay è stato legalizzato nello stato di New York. E un anno dopo, questa è ancora una storia tutta da raccontare, rappresentando un'evoluzione naturale del loro rapporto, che aprirà tutta una serie di nuove possibilità".
E poi aggiunge che:
"Questa è una storia su un matrimonio gay in un fumetto che sarà anche sugli scaffali dei negozi (nota: in america i fumetti sono venduti anche nei supermercati, assieme alla stampa tradizionale) accanto a giornali e riviste che stanno iniziando a parlare di matrimoni gay. L'impulso di realizzare questa storia viene dal fatto che l'Universo Marvel vuole riflettere lo status quo nel mondo reale. Vogliamo presentare molteplici prospettive sul matrimonio gay, in modo equo e cercando di dare a Northstar e Kyle delle esperienze che riflettono quelle dei lettori nella vita reale: saranno faccia a faccia con coloro che sostengono la loro unione, ma anche con coloro che non la riconoscono. Dall'inizio alla fine, speriamo di raccontare una storia "vera" al di là dei confini della tavola".
Che dire? A costo di risultare prevedibile non posso fare a meno di pensare a come sia diverso l'approccio del fumetto popolare italiano alla questione, che comunque è in discussione da tempo - perlomeno fra la gente comune - anche nel nostro paese. Certo, il clima politico e culturale italiano (che NON è quello americano) incide molto, ma affermare che il fumetto popolare italiano non è almeno in parte responsabile del proprio approccio alle tematiche omosessuali ha poco senso, e dovrebbe offrire perlomeno qualche spunto di riflessione in più...
Per fortuna, però, gli editori e i fumetti italiani non rientrano tutti nel cosiddetto "fumetto popolare", tant'è che la RENBOOKS è riuscita a inserirsi nel programma ufficiale del Gay Pride di Bologna con una mostra che coinvolge praticamente tutti i suoi autori, sia italiani che giapponesi...
La bella iniziativa si terrà dal 30 maggio al 10 giugno presso il Museo e Biblioteca Nazionale della Musica di Bologna (Strada Maggiore 34), mica bubbole! Forse mi sbaglio, ma mi sembra che pian piano le cose stiano iniziando ad imboccare la strada giusta anche in Italia, anche se probabilmente sarà una strada lunga e irta di ostacoli. Sicuramente prima di vedere un matrimonio gay in un fumetto popolare italiano ci vorrà del tempo, ma se non altro potremo consolarci quando il matrimonio di Northstar arriverà in tutte le edicole italiane fra un annetto, con buona pace di omofobi e bigotti... E siccome questo è il blog che vi mostra tutto quello che gli altri non sanno nemmeno che esiste, qui di seguito posso mostrarvi anche la copertina dell'albo in cui si celebrerà questo storico evento...
E la cosa divertente è che la nota più trasgressiva di tutta questa bella cover è probabilmente Aurora, la sorella ninfomane di Northstar, vestita con un sobrio abitino da damigella d'onore. Ah! Non vorrei sbagliarmi, ma sullo sfondo mi pare anche di cogliere che il giovane mutante gay dichiarato Anole (è quello verde nell'ingrandimento sotto), nel momento magico, stia lanciando uno strano sguardo al roccioso Rockslide, a cui tiene anche il braccio...
Siamo alle soglie di una nuova relazione gay? Magari si tratterebbe di una coppia un tantino stramba, ma ammetto che il fatto che Rockslide sia di origine italo americana (il suo vero nome è Santo Vaccaro) renderebbe il tutto ancora più interessante. In effetti il loro atteggiamento non si capisce bene, anche perchè Rockslide è stato sempre presentato in maniera un po' contraddittoria: buono e altruista da un lato, superficiale e ottuso dall'altra... Quindi può anche essere che il suo amico Anole lo trattenga per evitare momenti imbarazzanti... Chissà... Solo il tempo ce lo dirà. Quel che è certo è che questo matrimonio sarà un po' uno spartiacque e aprirà tutta una serie di scenari praticamente impensabili fino a qualche anno fa..
E ciò è bene.
Alla prossima.
domenica 20 maggio 2012
SONDAGGIO
Ciao a tutti e ciao a tutte: forse non vi sarà sfuggito che il mio ultimo articolo comparso su Gay.It ha accennato allo scottante tema dell'omofobia nel fumetto popolare italiano. Se non lo avete letto CLICCATE QUI. Ne ho parlato anche perchè era la settimana della Giornata Mondiale contro l'Omofobia e anche perchè ne ho parlato più dettagliatamente nella conferenza che ho tenuto assieme a Massimo Basili a FULLCOMICS 2012 ieri. La cosa interessante è che, grazie a questo articolo, ho destato per la prima volta l'interesse del noto sito comicsblog.it, che ha segnalato il mio articolo con aria un poco stizzita (CLICCATE QUI). Sicuramente questo mi spingerà a fare un altro articolo per approfondire l'argomento, ma nel frattempo comicsblog.it - in fondo alla sua segnalazione del mio articolo - ha lanciato un sondaggio per rispondere a questo quesito:" Secondo voi il fumetto popolare italiano è omofobo?".
Ovviamente siete tutti invitati a partecipare a questo sondaggio (PER FARLO CLICCATE QUI), anche perchè è un'occasione più unica che rara per esprimersi su questo argomento. Vi ricordo che per "omofobia" non si intende la mancanza di personaggi omosessuali, ma una loro rappresentazione prevalentemente stereotipata (omosessuali infelici, drammatici, tendenti alle disgrazie, gay come donne mancate, ecc), negativa (omosessuali serial killer, assassini, delinquenti, tossicomani, ecc) e che censura la rappresentazione della loro affettività (niente baci, carezze, abbracci, coppie visibili). Si intende anche la mancanza di una rappresentazione realistica del mondo gay e delle sue conquiste all'estero per non disturbare gli italiani bigotti (e questo spiega la mancanza di coppie gay nella Londra di Dylan Dog, ad esempio). Vi ricordo anche che Legs Weaver ha iniziato a vivere storie dramamtiche e tormentate da quando si è dichiarata ufficialmente e che per un Sigfrido che vive felicemente la sua omosessualità in GEA nei fumetti Bonelli ci sono state decine di personaggi omosessuali minori dipinti come psicopatici, assassini e portatori di valori negativi.
Ovviamente siete tutti invitati a partecipare a questo sondaggio (PER FARLO CLICCATE QUI), anche perchè è un'occasione più unica che rara per esprimersi su questo argomento. Vi ricordo che per "omofobia" non si intende la mancanza di personaggi omosessuali, ma una loro rappresentazione prevalentemente stereotipata (omosessuali infelici, drammatici, tendenti alle disgrazie, gay come donne mancate, ecc), negativa (omosessuali serial killer, assassini, delinquenti, tossicomani, ecc) e che censura la rappresentazione della loro affettività (niente baci, carezze, abbracci, coppie visibili). Si intende anche la mancanza di una rappresentazione realistica del mondo gay e delle sue conquiste all'estero per non disturbare gli italiani bigotti (e questo spiega la mancanza di coppie gay nella Londra di Dylan Dog, ad esempio). Vi ricordo anche che Legs Weaver ha iniziato a vivere storie dramamtiche e tormentate da quando si è dichiarata ufficialmente e che per un Sigfrido che vive felicemente la sua omosessualità in GEA nei fumetti Bonelli ci sono state decine di personaggi omosessuali minori dipinti come psicopatici, assassini e portatori di valori negativi.
sabato 19 maggio 2012
IL VIDEO DELLA SETTIMANA
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come dovreste sapere tutti il 17 maggio ricorreva la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, che celebra la decurtazione dell'omosessualità dall'elenco delle malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, avvenuta proprio il 17 maggio del 1990. Per celebrare degnamente questa settimana ho pensato che era il caso di fare un po' archeologia musicale e di proporvi, una volta tanto, non un cantante gay dichiarato, ma uno dei pochi gruppi che - nei truzzissimi anni '90 - hanno scelto di parlare di omofobia e di condananrla senza mezzi termini: gli inglesi Chumbawamba...
Il brano in questione, che si chiama proprio Homophobia, risale al 1994 ed è dedicato ad un ragazzo gay di Bradford, che poco prima era morto a seguito di un'aggressione omofobica presso i bagni pubblici della città.
Il testo, tradotto in italiano, fa più o meno così:
Dietro la fermata dell'autobus nei bagni delle strade -
ci sono le tracce di un omicidio -
sul pavimento sotto i tuoi piedi -
mischiato al piscio e alla birra ci sono le macchie di sangue -
di ragazzo a cui hanno preso a calci la testa una o due notti fa -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare -
nei pub nei clubs e nei fast food -
alcool testosteroni e ignoranza e pugni -
branchi di animali cacciatori vagano per la città -
trovano una facile preda e la picchiano fino a che non stramazza a terra -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare -
la sirena dell'ambulanza e i poliziotti della mortuaria -
segnano col gesso i contorni di dove cadde il ragazzo -
attenti santa chiesa delle trinità, stato e giustizia -
per ogni morte il virus diviene più letale di prima -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare...
Che dire? A 18 anni di distanza il testo di questo brano sembra ancora terribilmente attuale... Il video che vi faccio vedere è quello originale del 1994, con la partecipazione delle Sorelle della Perpetua Indulgenza - l'associazione gay che fa beneficenza tramite suore drag queen - nei cori...
Chissà perchè questa canzone, in Italia, non è mai stata promossa più di tanto... Voi avete qualche teoria in proposito?
Alla prossima!
Come dovreste sapere tutti il 17 maggio ricorreva la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, che celebra la decurtazione dell'omosessualità dall'elenco delle malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, avvenuta proprio il 17 maggio del 1990. Per celebrare degnamente questa settimana ho pensato che era il caso di fare un po' archeologia musicale e di proporvi, una volta tanto, non un cantante gay dichiarato, ma uno dei pochi gruppi che - nei truzzissimi anni '90 - hanno scelto di parlare di omofobia e di condananrla senza mezzi termini: gli inglesi Chumbawamba...
Il brano in questione, che si chiama proprio Homophobia, risale al 1994 ed è dedicato ad un ragazzo gay di Bradford, che poco prima era morto a seguito di un'aggressione omofobica presso i bagni pubblici della città.
Il testo, tradotto in italiano, fa più o meno così:
Dietro la fermata dell'autobus nei bagni delle strade -
ci sono le tracce di un omicidio -
sul pavimento sotto i tuoi piedi -
mischiato al piscio e alla birra ci sono le macchie di sangue -
di ragazzo a cui hanno preso a calci la testa una o due notti fa -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare -
nei pub nei clubs e nei fast food -
alcool testosteroni e ignoranza e pugni -
branchi di animali cacciatori vagano per la città -
trovano una facile preda e la picchiano fino a che non stramazza a terra -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare -
la sirena dell'ambulanza e i poliziotti della mortuaria -
segnano col gesso i contorni di dove cadde il ragazzo -
attenti santa chiesa delle trinità, stato e giustizia -
per ogni morte il virus diviene più letale di prima -
omofobia la peggiore epidemia -
di questi tempi non puoi amare chi vuoi amare...
Che dire? A 18 anni di distanza il testo di questo brano sembra ancora terribilmente attuale... Il video che vi faccio vedere è quello originale del 1994, con la partecipazione delle Sorelle della Perpetua Indulgenza - l'associazione gay che fa beneficenza tramite suore drag queen - nei cori...
Chissà perchè questa canzone, in Italia, non è mai stata promossa più di tanto... Voi avete qualche teoria in proposito?
Alla prossima!
martedì 15 maggio 2012
NEWS
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi partiamo da un po' di notizie tuttosommato incoraggianti. Infatti inizia ad arrivare la stagione dei Gay Pride, e quest'anno le iniziative che in qualche modo coinvolgono i fumetti sembrano dimostrare che lentamente - ma inesorabilmente - anche in Italia qualcosa si sta smuovendo. Intanto vi ricordo che questo sabato (19 maggio), alle ore 18.00 presso lo SPAZIO ORIGINALE di VIA SAVONA 55/A a Milano, si terrà una conferenza dal titolo OMOFOBIA NEL FUMETTO ITALIANO: UN MALE NECESSARIO? Per parlarne ci saremo io e Massimo Basili di Pride (doveva venire anche Jacopo Camagni, ma all'ultimo momento ha avuto un imprevisto). Ovviamente è un evento gratuito e se vi interessa siete i benvenuti.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Tuttavia questo non sarà l'unico evento a tema che si terrà in questi giorni. Infatti i ragazzi dell'associazione studentesca Gay Statale (dell'Università Statale di Milano) hanno organizzato una mostra sui fumetti gay. Il 17 maggio alle ore 17.30 in aula 109 di via Festa del Perdono si terrà la Conferenza di inaugurazione della Mostra, che durerà dal 17 Maggio al 5 Giugno presso Largo Richini - Corridoio San Nazaro.
Se invece state e/o passate dalle parti di Bologna pare proprio che in occasione del Gay Pride ci sarà un'ulteriore mostra che dovrebbe contare sul supporto di RENBOOKS, la quale avrà un incontro col suo pubblico il 16 maggio alle ore 18.30, presso la Libreria Igor in Via San Petronio Vecchio 3, a Bologna.
La cosa interessante è che questo incontro rientra nel programma ufficiale delle iniziative del Gay Pride nazionale di Bologna, e che è stato promosso dall'AGEDO (Associazione Genitori Di Omosessuali).
Insomma, sembra proprio che qualcosina stia iniziando a muoversi anche dalle parti nostri, anche se è ancora un po' presto per gridare al miracolo, e di certo la strada per rimettersi alla pari con quello che succede in realtà fumettistiche più aperte ed avanzate è ancora lunga. E, a proposito di quello che avviene in nazioni più avanzate, anche questa settimana sono praticamente costretto a segnalarvi qualcosa che succede dalle parti della Archie Comics... Visto che hanno deciso di prendere spunto dal mondo di oggi e nei loro fumetti di luglio i giovani di Riverdale - compreso il teenager gay dichiarato Kevin Keller, che ormai è diventato un personaggio di spicco della casa editrice - si mobiliteranno per una protesta contro gli abitanti ricchi della città...
Inutile dire che un fumetto di questo tipo, per giunta rivolto prettamente a un pubblico preadolescente, nell'Italia di oggi è pura fantascienza. In ogni caso credo che sia solo questione di tempo prima che anche a Riverdale arrivi un Gay Pride organizzato da Kevin Keller... Nel frattempo, comunque, Kevin Keller troverà il modo di fare un giro a Londra giusto in tempo per le Olimpiadi...
Questo avverrà sul quarto numero della sua serie, che uscirà giusto in tempo per la manifestazione sportiva più importante del mondo, a riprova del fatto che Kevin Keller sta diventando davvero un testimonial di primo piano per questa casa editrice. E, a proposito di testimonial, c'è una testimonial della causa gay che è stata recentemente gratificata da una stella sull'Hollywood Walk of Fame: sto parlando di Lynda Carter (alias la Wonder Woman televisiva degli anni '70), che peraltro ha ricevuto il premio dall'amica e collega Lindsay Wagner, che negli anni '70 divenne famosa nei panni della Donna Bionica... Per la serie "a volte ritornano e sono inossidabili"...
E per la serie "a volte ritornano" forse vi farà piacere sapere che - dopo anni - Patrick Fillion ha annunciato l'arrivo del secondo capitolo di BROTHER TO DRAGONS, il bel fantasy omoerotico scritto da François Peneaud e disegnato da Carlos García...
In effetti, nonostante la crisi, la piccola casa editrice dell'autore che è un po' diventato un simbolo per fumetto omoerotico contemporaneo ha annunciato anche altre succose novità, a partire dal nuovo supereroe ideato da Patrick Fillion stesso con i disegni del bravissimo Jacob Mott: Finn (la Pinna), un supereroe anfibio chiamato così anche a causa della mutazione a forma di pinna si squalo che fa bella mostra di sè in un punto molto particolare del suo muscoloso corpo...
A questo punto, però, non so quanto questo genere di provocazioni possono trovare dei riscontri in un pubblico che - inevitabilmente - ha raffinato i suoi gusti in fatto di fumetti omoerotici. Staremo a vedere. Quel che è certo è che a breve uscirà anche il terzo capitolo di THE INITIATION, scritto dal marito di Patrick Fillion - Robert Fraser - e illustrato come da copione da Joseph Hawk, che evidentemente non si sono stancati di raccontare le vicissitudini della confraternita universitaria in cui tutti i gay in crisi di astinenza vorrebbero passare un po' di tempo...
La novità più interessante targata CLASS COMICS, perlomeno a livello di ambientazione, sarà però una particolarissima versione di 007, Alex Ridehard, alter ego del suo autore Alexander, e giovane promessa dello spionaggio internazionale (prego notare anche l'influenza dei personaggi della serie Disney dedicata alla giovane spia Kim Possible)... Ovviamente il suo arcinemico non può che chiamarsi Dr. Voyeur!
Da notare, comunque, che la casa editrice di Patrick Fillion sta anche per tentare qualche incursione nel fumetto omoerotico d'autore. Infatti Joseph Hawk, per i testi di Johnny Murdoc, sta per debuttare anche col primo episodio di ALL IN A NIGHT (TUTTO IN UNA NOTTE), che sembra annunciarsi come un esperimento in scala di grigi che analizza l'omoerotismo in un contesto realistico e urbano.
E, riprova di questa tendenza, ha anche rilanciato - in un raffinato bianco e nero con scale di grigi - il suo storico personaggio DEIMOS, in un numero speciale che raccoglie le prove e gli schizzi dell'apprezzabilissimo fumettista Logan e che si poteva scaricare gratuitamente in occasione del FREE COMICS DAY (lo scorso 5 maggio).
Staremo a vedere se per la CLASS COMICS questa si rivelerà una nuova tendenza o un esperimento isolato... Quel che è certo è che, fra sostenitori e detrattori, questa casa editrice sta per festeggiare i suoi primi 18 anni di età ed è sicuramente un traguardo importante per un editore di questo tipo, soprattutto se si considera che gode ancora di salute relativamente buona, anche in piena crisi. E, per restar ein tema di arte omoerotica che non va in crisi, forse vi farà piacere sapere che l'imponente mostra dedicata a Tom of Finland che si è tenuta nella natia Turku ha superato il record delle 90.000 presenze e ora si accinge a bissare il successo restando aperta per ben tre mesi nel prestigioso Kulturhuset di Stoccolma, a partire da giugno e per i tre mesi successivi...
Un vero peccato che di tutto questo, in Italia, non giunga nemmeno un'eco lontana... D'altra parte è anche vero che i grandi successi si raggiungono a piccoli passi, e per fortuna qualche piccolo passo si inizia a fare anche da noi. Detto questo vi saluto, e se sabato prossimo non sapete cosa fare vi ricordo che alle 18.30 sono a Milano.
Alla prossima.
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Tuttavia questo non sarà l'unico evento a tema che si terrà in questi giorni. Infatti i ragazzi dell'associazione studentesca Gay Statale (dell'Università Statale di Milano) hanno organizzato una mostra sui fumetti gay. Il 17 maggio alle ore 17.30 in aula 109 di via Festa del Perdono si terrà la Conferenza di inaugurazione della Mostra, che durerà dal 17 Maggio al 5 Giugno presso Largo Richini - Corridoio San Nazaro.
Se invece state e/o passate dalle parti di Bologna pare proprio che in occasione del Gay Pride ci sarà un'ulteriore mostra che dovrebbe contare sul supporto di RENBOOKS, la quale avrà un incontro col suo pubblico il 16 maggio alle ore 18.30, presso la Libreria Igor in Via San Petronio Vecchio 3, a Bologna.
La cosa interessante è che questo incontro rientra nel programma ufficiale delle iniziative del Gay Pride nazionale di Bologna, e che è stato promosso dall'AGEDO (Associazione Genitori Di Omosessuali).
Insomma, sembra proprio che qualcosina stia iniziando a muoversi anche dalle parti nostri, anche se è ancora un po' presto per gridare al miracolo, e di certo la strada per rimettersi alla pari con quello che succede in realtà fumettistiche più aperte ed avanzate è ancora lunga. E, a proposito di quello che avviene in nazioni più avanzate, anche questa settimana sono praticamente costretto a segnalarvi qualcosa che succede dalle parti della Archie Comics... Visto che hanno deciso di prendere spunto dal mondo di oggi e nei loro fumetti di luglio i giovani di Riverdale - compreso il teenager gay dichiarato Kevin Keller, che ormai è diventato un personaggio di spicco della casa editrice - si mobiliteranno per una protesta contro gli abitanti ricchi della città...
Inutile dire che un fumetto di questo tipo, per giunta rivolto prettamente a un pubblico preadolescente, nell'Italia di oggi è pura fantascienza. In ogni caso credo che sia solo questione di tempo prima che anche a Riverdale arrivi un Gay Pride organizzato da Kevin Keller... Nel frattempo, comunque, Kevin Keller troverà il modo di fare un giro a Londra giusto in tempo per le Olimpiadi...
Questo avverrà sul quarto numero della sua serie, che uscirà giusto in tempo per la manifestazione sportiva più importante del mondo, a riprova del fatto che Kevin Keller sta diventando davvero un testimonial di primo piano per questa casa editrice. E, a proposito di testimonial, c'è una testimonial della causa gay che è stata recentemente gratificata da una stella sull'Hollywood Walk of Fame: sto parlando di Lynda Carter (alias la Wonder Woman televisiva degli anni '70), che peraltro ha ricevuto il premio dall'amica e collega Lindsay Wagner, che negli anni '70 divenne famosa nei panni della Donna Bionica... Per la serie "a volte ritornano e sono inossidabili"...
E per la serie "a volte ritornano" forse vi farà piacere sapere che - dopo anni - Patrick Fillion ha annunciato l'arrivo del secondo capitolo di BROTHER TO DRAGONS, il bel fantasy omoerotico scritto da François Peneaud e disegnato da Carlos García...
In effetti, nonostante la crisi, la piccola casa editrice dell'autore che è un po' diventato un simbolo per fumetto omoerotico contemporaneo ha annunciato anche altre succose novità, a partire dal nuovo supereroe ideato da Patrick Fillion stesso con i disegni del bravissimo Jacob Mott: Finn (la Pinna), un supereroe anfibio chiamato così anche a causa della mutazione a forma di pinna si squalo che fa bella mostra di sè in un punto molto particolare del suo muscoloso corpo...
A questo punto, però, non so quanto questo genere di provocazioni possono trovare dei riscontri in un pubblico che - inevitabilmente - ha raffinato i suoi gusti in fatto di fumetti omoerotici. Staremo a vedere. Quel che è certo è che a breve uscirà anche il terzo capitolo di THE INITIATION, scritto dal marito di Patrick Fillion - Robert Fraser - e illustrato come da copione da Joseph Hawk, che evidentemente non si sono stancati di raccontare le vicissitudini della confraternita universitaria in cui tutti i gay in crisi di astinenza vorrebbero passare un po' di tempo...
La novità più interessante targata CLASS COMICS, perlomeno a livello di ambientazione, sarà però una particolarissima versione di 007, Alex Ridehard, alter ego del suo autore Alexander, e giovane promessa dello spionaggio internazionale (prego notare anche l'influenza dei personaggi della serie Disney dedicata alla giovane spia Kim Possible)... Ovviamente il suo arcinemico non può che chiamarsi Dr. Voyeur!
Da notare, comunque, che la casa editrice di Patrick Fillion sta anche per tentare qualche incursione nel fumetto omoerotico d'autore. Infatti Joseph Hawk, per i testi di Johnny Murdoc, sta per debuttare anche col primo episodio di ALL IN A NIGHT (TUTTO IN UNA NOTTE), che sembra annunciarsi come un esperimento in scala di grigi che analizza l'omoerotismo in un contesto realistico e urbano.
E, riprova di questa tendenza, ha anche rilanciato - in un raffinato bianco e nero con scale di grigi - il suo storico personaggio DEIMOS, in un numero speciale che raccoglie le prove e gli schizzi dell'apprezzabilissimo fumettista Logan e che si poteva scaricare gratuitamente in occasione del FREE COMICS DAY (lo scorso 5 maggio).
Staremo a vedere se per la CLASS COMICS questa si rivelerà una nuova tendenza o un esperimento isolato... Quel che è certo è che, fra sostenitori e detrattori, questa casa editrice sta per festeggiare i suoi primi 18 anni di età ed è sicuramente un traguardo importante per un editore di questo tipo, soprattutto se si considera che gode ancora di salute relativamente buona, anche in piena crisi. E, per restar ein tema di arte omoerotica che non va in crisi, forse vi farà piacere sapere che l'imponente mostra dedicata a Tom of Finland che si è tenuta nella natia Turku ha superato il record delle 90.000 presenze e ora si accinge a bissare il successo restando aperta per ben tre mesi nel prestigioso Kulturhuset di Stoccolma, a partire da giugno e per i tre mesi successivi...
Un vero peccato che di tutto questo, in Italia, non giunga nemmeno un'eco lontana... D'altra parte è anche vero che i grandi successi si raggiungono a piccoli passi, e per fortuna qualche piccolo passo si inizia a fare anche da noi. Detto questo vi saluto, e se sabato prossimo non sapete cosa fare vi ricordo che alle 18.30 sono a Milano.
Alla prossima.
domenica 13 maggio 2012
SPOT
Ciao a tutti e a tutte, come va?
Nuovo disegno messo all'asta su eBay e questa volta il supereroe vittima del mio sguardo omoerotico è Colossus degli X-Men :-)
Se vi interessa è all'asta su eBay e lo trovate cercando su www.ebay.com le parole chiave "robin hoog"... Colgo l'occasione per ricordarvi che sabato prossimo sarò a FULLCOMICS a Milano per presentare un incontro sull'omofobia nel fumetto italiano e già che ci sono lancio un appello: qualcuno di voi lettori di questo BLOG se la sente di mettere a disposizione un po' di tempo (e la sua videocamera) per filmare l'incontro o almeno una parte di esso? Fatemi sapere con una e-mail all'indirizzo info@rainbows.it!
Nuovo disegno messo all'asta su eBay e questa volta il supereroe vittima del mio sguardo omoerotico è Colossus degli X-Men :-)
Se vi interessa è all'asta su eBay e lo trovate cercando su www.ebay.com le parole chiave "robin hoog"... Colgo l'occasione per ricordarvi che sabato prossimo sarò a FULLCOMICS a Milano per presentare un incontro sull'omofobia nel fumetto italiano e già che ci sono lancio un appello: qualcuno di voi lettori di questo BLOG se la sente di mettere a disposizione un po' di tempo (e la sua videocamera) per filmare l'incontro o almeno una parte di esso? Fatemi sapere con una e-mail all'indirizzo info@rainbows.it!
sabato 12 maggio 2012
IL VIDEO DELLA SETTIMANA
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Devo essere sincero: pensavo di dedicare gli appuntamenti musicali di questo mese ai cantanti gay dichiarati che avevo già presentato e che avevano dedicato dei nuovi brani ad argomenti inerenti all'omofobia, ma strada facendo mi sono imbattuto in cantanti di cui non ho mai parlato e che hanno realizzato cose bellissime... E così mi sono detto che forse era il caso di cambiare idea: per questo il brano contro l'omofobia che vi presento oggi è interpretato da Gavin Creel...
Gavin Creel è nato a Findlay, in Ohio (USA), il 18 aprile 1976 ed è un apprezzatissimo attore di musical. Tra le altre cose si è distinto per i suoi ruoli in Mary Poppins, La Cage aux Folles (il vizietto) e soprattutto HAIR, per il quale ha avuto diversi riconoscimenti. Ha lavorato anche in varie produzioni televisive, anche al fianco di personaggi del calibro di Julie Andrews. Per il resto si sa che adora i videogames, che è un po' superstizioso (evita di passare sotto le scale) e - soprattutto - che è gay dichiarato e che per lui è una questione di principio. Nel senso che non perde occasione per contribuire alla causa LGBT, e a quanto pare è uno dei suoi massimi promotori nell'ambiente di Broadway. Ovviamente non perde occasione di contribuire ad iniziative di beneficenza, e anche i guadagni ottenuti con la vendita del brano seguente andranno tutti in beneficenza! Il brano in questione, il cui titolo in italiano vuol dire RUMORE, è un grintoso appello a non subire la stretta dell'omofobia nelle sue varie forme e a reagire in maniera decisa, tutti insieme e con determinazione... E devo ammettere che a un certo punto mi ha pure commosso: ascoltatelo e guardatelo con attenzione, e poi sappiatemi dire...
Che altro aggiungere? Dopo certe performances devo ammettere che sento in maniera particolarmente forte l'arretratezza ( e la piccolezza) dell'Italia e di quelli che dovrebbero essere i suoi esponenti LGBT di riferimento, che se ne strafregano di tutte queste cose e che - nei pochi casi in cui fanno coming out - badano bene di non andare oltre a qualche dichiarazione pro gay in televisione o su VANITY FAIR.
La cosa davvero irritante, però, è che in Italia esempi come quelli di Gavin Creel non vengono citati davvero da nessuno... Ingoranza o paura di confronti imbarazzanti? Ambedue le cose? Chissà!
Alla prossima.
Devo essere sincero: pensavo di dedicare gli appuntamenti musicali di questo mese ai cantanti gay dichiarati che avevo già presentato e che avevano dedicato dei nuovi brani ad argomenti inerenti all'omofobia, ma strada facendo mi sono imbattuto in cantanti di cui non ho mai parlato e che hanno realizzato cose bellissime... E così mi sono detto che forse era il caso di cambiare idea: per questo il brano contro l'omofobia che vi presento oggi è interpretato da Gavin Creel...
Gavin Creel è nato a Findlay, in Ohio (USA), il 18 aprile 1976 ed è un apprezzatissimo attore di musical. Tra le altre cose si è distinto per i suoi ruoli in Mary Poppins, La Cage aux Folles (il vizietto) e soprattutto HAIR, per il quale ha avuto diversi riconoscimenti. Ha lavorato anche in varie produzioni televisive, anche al fianco di personaggi del calibro di Julie Andrews. Per il resto si sa che adora i videogames, che è un po' superstizioso (evita di passare sotto le scale) e - soprattutto - che è gay dichiarato e che per lui è una questione di principio. Nel senso che non perde occasione per contribuire alla causa LGBT, e a quanto pare è uno dei suoi massimi promotori nell'ambiente di Broadway. Ovviamente non perde occasione di contribuire ad iniziative di beneficenza, e anche i guadagni ottenuti con la vendita del brano seguente andranno tutti in beneficenza! Il brano in questione, il cui titolo in italiano vuol dire RUMORE, è un grintoso appello a non subire la stretta dell'omofobia nelle sue varie forme e a reagire in maniera decisa, tutti insieme e con determinazione... E devo ammettere che a un certo punto mi ha pure commosso: ascoltatelo e guardatelo con attenzione, e poi sappiatemi dire...
Che altro aggiungere? Dopo certe performances devo ammettere che sento in maniera particolarmente forte l'arretratezza ( e la piccolezza) dell'Italia e di quelli che dovrebbero essere i suoi esponenti LGBT di riferimento, che se ne strafregano di tutte queste cose e che - nei pochi casi in cui fanno coming out - badano bene di non andare oltre a qualche dichiarazione pro gay in televisione o su VANITY FAIR.
La cosa davvero irritante, però, è che in Italia esempi come quelli di Gavin Creel non vengono citati davvero da nessuno... Ingoranza o paura di confronti imbarazzanti? Ambedue le cose? Chissà!
Alla prossima.
martedì 8 maggio 2012
LA RIFLESSIONE DI OGGI...
Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Anche questa volta inauguro la settimana con un post ricco di news dal mondo e conseguenti riflessioni. Da che parte cominciamo? Forse può essere carino iniziare parlando dell'ennesimo bacio gay che compare su un fumetto della Marvel... Il fumetto in questione è Astonishing X-Men #49, e il bacio in questione arriva dopo un'intensa dichiarazione d'ammore fra Northstar e il suo futuro marito Kyle... E siccome so che siete romantici eccovi qui di seguito un estratto in anteprima...
Ovviamente questa storia è destinata ad arrivare in tutte le edicole italiane fra poco più di un annetto, con buona pace degli editori italiani che a tutt'ora non osano toccare l'argomento nei fumetti prodotti nel nostro paese. Ci sono però dei fumetti che in Italia sembrano proprio destinati a non arrivare, e a costo di essere ripetitivo oggi devo tornare a parlare della Archie Comics, perchè a quanto pare - dopo il successo di Kevin Keller - sta iniziando a sperimentare delle idee che fino a poco tempo fa erano del tutto impensabili. Infatti farà cambiare temporaneamente sesso ad alcuni dei suoi personaggi principali! Qualche premessa è d'obbligo: intanto la Archie Comics, fin dagli anni '40, ha lanciato il tormentone del triangolo fra Archie, Betty e Veronica... Con Archie eterno indeciso (anche se sessualmente sembra più attratto da Veronica, mentre con Betty ha più complicità) e le due amiche/rivali alla perenne ricerca di un modo per avere l'esclusiva.
Obbiettivo non semplice da raggiungere, anche perchè nel frattempo Archie non si fa problemi ad uscire con altre ragazze (con tutti i sottointesi del caso)... Fra i personaggi della Archie Comics, però, c'è anche una giovane strega di nome Sabrina, che è proprio la stessa Sabrina che una dozzina di anni fa aveva ottenuto una rinnovata popolarità grazie alla serie di telefilm interpretati da Melissa Joan Hart (che nel momento di maggior popolarità della serie girò persino un film per la TV ambientato a Roma: Sabrina Goes to Rome)...
Tornando ai giorni nostri, però, Sabrina va a trovare i suoi amici di Riverdale e assiste ad una furibonda litigata fra Archie e le ragazze, che sostengono che la vita è sempre più facile per le persone del sesso opposto...
Così la streghetta decide di risolvere la questione andando alla radice del problema, e invertendo i sessi delle persone coinvolte nella discussione... Così Archie si trasformerà in Archina, Veronica in Ronnie e Betty in Billy, ma la situazione non cambierà di una virgola...
Quello che cambia, però, è che - seppur col filtro dell'ironia e della magia - nei fumetti della Archie Comics, che vi ricordo si indirizzano ad un pubblico molto giovane, si inizia a parlare della possibilità di cambiare sesso e vengono coinvolti dei personaggi che per gli USA sono delle vere e proprie istituzioni... Tutto questo avverà in agosto, su ARCHIE #636, e probabilmente anche questa storia farà molto discutere, facendo vendere alla Archie Comics un mucchio di copie. E questo, in effetti, mi spinge a fare una piccola riflessione sulla situazione italiana. Da noi i teen comics come quelli della Archie non esistono, anche se in passato furono fatti diversi tentativi di dedicare fumetti alla quotidianità degli adolescenti... Tentativi che però, col tempo, si sono rivelati incapaci di seguire i gusti del pubblico. Qualche esempio? Il caso che probabilmente ebbe il successo più meritato e duraturo fu quello di Valentina Melaverde, fumetto realizzato da Grazia Nidasio fra 1969 e il 1976, per il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi...
Questa bella serie, che è stata recentemente ristampata in tre volumi, era una rappresentazione verosimile e garbata degli adolescenti italiani di quel particolare periodo storico, con i loro problemi e le loro conquiste, ma dal punto di vista dei sentimenti e delle relazioni era infinitamente più castigato dei fumetti della Archie Comics, e probabilmente non è un caso se le sue avventure cessarono proprio quando gli adolescenti italiani stavano diventando più espliciti e disinibiti di un tempo e - forse - iniziavano a non ritrovarsi più di tanto nelle avventure di questo personaggio. Da notare che, nello stesso periodo, i fumetti che avevano come protagonisti degli adolescenti maschi continuavano a puntare tutto sull'avventura, senza dare spazio ai sentimenti o agli ammiccamenti sessuali, anche se - paradossalmente - dagli anni '70 orde di adolescenti maschi (e presumibilmente molti preadolescenti) iniziarono a buttarsi a capofitto nella "lettura" dei tascabili erotici comici (anche solo per il fatto che andava molto di moda leggerli a scrocco dal barbiere), che presto avrebbero virato verso la pornografia più esplicita...
A quel punto fumetti come Valentina Melaverde erano diventati troppo adulti per i più piccoli e troppo soft per il pubblico adolescente (visto che, tra l'altro, nel 1972 arrivò anche in Italia la piccola anciconcezionale, portando ad un cambio di prospettiva abbastanza radicale nell'approccio delle donne - anche molto giovani - alla sessualità), e forse non è un caso se il Corriere dei Ragazzi, nel 1976, ritornò Corriere dei Piccoli, ospitando contenuti che si rivolgevano esclusivamente ai giovanissimi. Dopo la scomparsa di Valentina Melaverde (che sul nuovo Corriere dei Piccoli venne sostituita dalla sorellina Stefi) ci furono altri tentavi di proporre dei fumetti sulla quotidianità degli adolescenti, ma evitando sempre con cura gli ammiccamenti sessuali... Probabilmente il caso più paradossale, in questo senso, è stato quello di Nicoletta, personaggio umoristico creato da Claudio Nizzi e Claudio Onesti per il settimanale cattolico IL GIORNALINO qualche anno dopo, che - come impostazione e grafica - sembrava richiamarsi proprio ai fumetti americani della Archie Comics...
Ritrovandosi su un settimanale cattolico, però, non solo eliminava a priori il concetto di "sessualità", ma nelle sue pagine l'amore - rigorosamente platonico nonostante non mancassero le cotte e le infatuazioni - è un concetto quasi astratto e le ragazze protagoniste si vestono come le educande di un collegio... Evidentemente per dare il buon esempio alle lettrici e per non suscitare strani pruriti ai lettori... Oltretutto nel 1975, sempre su IL GIORNALINO, iniziarono a comparire le improbabili vicende avventurose di una ragazzina adolescente che girava il mondo assieme allo zio e che effettivamente - pur non avendo una vita sessuale - era disegnata in maniera molto sensuale da Ferdinando Tacconi (sui testi di Gino D'Antonio): Susanna...
Il fumetto durò per 20 anni, con 72 storie e 569 tavole, ma poichè la protagonista era solita indossare jeans e canotta, quando gli autori pensarono che era arrivato il momento di farla crescere (anche di seno), la serie - guardacaso - arrivò al capolinea...
Qualcuno potrebbe dire che - essendo IL GIORNALINO un settimanale cattolico - si è trattata di una scelta prevedibile, ed è vero, ma quello che stupisce è che in effetti il suo caso rappresenta un modo di porsi tipico dei nostri editori di fumetti in generale, che evidentemente pensano che gli ammiccamenti e i riferimenti sessuali, per quanto soft, non possono esistere nei fumetti che si rivolgono ufficialmente a chi ha meno di 18 anni... Più o meno il contrario di quello che è sempre accaduto nei fumetti della Archie Comics, diciamo, che infatti in Italia non sono mai arrivati (tranne una BREVISSIMA edizione italiana dei fumetti si Sabrina)... Sarà un caso?
E questo potrebbe spiegare anche perchè i fumetti della Archie Comics, negli USA, non sono mai passati di moda e hanno saputo riciclarsi all'infinito, mentre in Italia i fumetti che raccontano la quotidianità degli adolescenti - umoristici o meno - sono semplicemente spariti... Evidentemente ad un certo punto il fumetto italiano si era trovato ad un bivio: o prendere atto che gli adolescenti si erano "svegliati", producendo fumetti che consideravano certi aspetti e certi interessi, o continuare a fare finta di niente... E ovviamente si è preferito non rischiare. A questo punto non stupisce se, in questo triste scenario, i manga giapponesi (e le relative serie animate), che guardacaso non censurano i riferimenti legati alla sessualità, hanno conquistato tantissimi adolescenti italiani diventando il fenomeno di costume che conosciamo oggi.
La cosa ironica è che le poche volte che certi ammiccamenti sessuali - anche solo a livello di grafica - hanno caratterizzato delle serie animate italiane rivolte ai giovanissimi (che guardacaso si richiamavano all'immaginario manga), hanno portato idee decisamente banali al successo... Come nel caso delle WINX, che di certo non si sono mai vestite e atteggiate come delle aspiranti suore...
Quando faccio queste riflessioni, che in effetti mi sembrano abbastanza ovvie, non posso fare a meno di chiedermi perchè tanti editori italiani continuano a lamentarsi della crisi del mercato senza andare al nocciolo della questione, e cioè il fatto che hanno fondamentalmente paura di sfidare una società culturalmente arretrata e caratterizzata da una forte sessuofobia di fondo... Da cui deriva anche una buona dose di omofobia... Quel che è certo è che l'assenza dei teen comics, in Italia, non è un caso isolato. Infatti c'è un altro genere fumettistico che da noi ha sempre faticato a trovare i suoi spazi: la classica comic strip che affronta temi di attualità. E guardacaso, mentre in Italia questo genere non viene valorizzato, negli USA rappresenta ancora una realtà effervescente che resta al passo coi tempi. E infatti la popolare serie Funky Winkerbean, portata avanti da Tom Batiuk fin dal 1972, dallo scorso 30 aprile ha iniziato ad trattare anche tematiche omosessuali...
Nel corso del tempo questa serie ha affrontato diversi temi di attualità come il suicidio, le gravidanze giovanili, la censura, la dislessia, l'alcolismo e molti altri, riuscendo comunque sempre a mantenere lo spirito originale della serie, incentrato a storie umoristiche ma senza disdegnare eventi reali del mondo contemporaneo. Interpellato nei giorni scorsi, Tom Batiuk (foto sotto) ha dichiarato di avere voluto creare questa storyline dopo avere assistito agli atteggiamenti degli studenti delle scuole superiori nei confronti della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender.
"Ho visto come l'atteggiamento della generazione più giovane nei confronti dei gay sia più aperto e verso l'accettazione rispetto a quello dei loro predecessori. Ciò dimostra la promessa che questa generazione emergente un giorno porterà questa guerra culturale alla fine. Fino ad allora, questa storia è un tentativo di parlare del divario e dell'intolleranza che ancora esiste dall'altra parte".
Che altro aggiungere? Evidentemente atteggiamenti come il suo possono spiegare almeno in parte perchè la comic strip, che è un genere che nasce per i quotidiani e che quindi è portato a trattare tematiche sociali, in Italia non ha spazi (a parte il magazine LINUS), men che meno sui nostri quotidiani. E qui bisognerebbe aprire una lunga parentesi sui veri obbiettivi dei quotidiani italiani, ma non mi sembra il caso di parlarne qui. Quel che è certo è che, effettivamente, finchè non si inizierà a fare qualcosa per cambiare le cose, di certo le cose non cambieranno da sole... E per questo motivo alla fine è successo che io e qualche altro cavallo pazzo abbiamo deciso di iniziare a sperimentare qualcosa di nuovo... E cioè un gruppo informale per la promozione del fumetto LGBT... Che abbiamo deciso di chiamare Queer Comics e del quale potete vedere il logo qui sotto...
Per ora non è un'associazione vera e propria, ma più che altro un esperimento, nato in seguito della bella esperienza della tavola rotonda organizzata alla fiera Bilbobul di Bologna quest'anno. Con questo logo io, Massimo Basili e Jacopo Camagni ci presenteremo a FULLCOMICS 2012 a Milano (per maggiori info CLICCATE QUI), per fare una mini conferenza che si intitolerà: OMOFOBIA NEL FUMETTO ITALIANO: UN MALE NECESSARIO? E ovviamente siete tutti invitati sabato 19 maggio, anche perchè l'evento è gratuito... Intanto potete seguire la cosa anche sulla pagina FACEBOOK dell'evento, che trovate CLICCANDO QUI.
Che ne pensate?
A qualcuno di voi piacerebbe collaborare in qualche modo a future iniziative?
Ovviamente più si è e più cose si possono fare...
Alla prossima.
Anche questa volta inauguro la settimana con un post ricco di news dal mondo e conseguenti riflessioni. Da che parte cominciamo? Forse può essere carino iniziare parlando dell'ennesimo bacio gay che compare su un fumetto della Marvel... Il fumetto in questione è Astonishing X-Men #49, e il bacio in questione arriva dopo un'intensa dichiarazione d'ammore fra Northstar e il suo futuro marito Kyle... E siccome so che siete romantici eccovi qui di seguito un estratto in anteprima...
Ovviamente questa storia è destinata ad arrivare in tutte le edicole italiane fra poco più di un annetto, con buona pace degli editori italiani che a tutt'ora non osano toccare l'argomento nei fumetti prodotti nel nostro paese. Ci sono però dei fumetti che in Italia sembrano proprio destinati a non arrivare, e a costo di essere ripetitivo oggi devo tornare a parlare della Archie Comics, perchè a quanto pare - dopo il successo di Kevin Keller - sta iniziando a sperimentare delle idee che fino a poco tempo fa erano del tutto impensabili. Infatti farà cambiare temporaneamente sesso ad alcuni dei suoi personaggi principali! Qualche premessa è d'obbligo: intanto la Archie Comics, fin dagli anni '40, ha lanciato il tormentone del triangolo fra Archie, Betty e Veronica... Con Archie eterno indeciso (anche se sessualmente sembra più attratto da Veronica, mentre con Betty ha più complicità) e le due amiche/rivali alla perenne ricerca di un modo per avere l'esclusiva.
Obbiettivo non semplice da raggiungere, anche perchè nel frattempo Archie non si fa problemi ad uscire con altre ragazze (con tutti i sottointesi del caso)... Fra i personaggi della Archie Comics, però, c'è anche una giovane strega di nome Sabrina, che è proprio la stessa Sabrina che una dozzina di anni fa aveva ottenuto una rinnovata popolarità grazie alla serie di telefilm interpretati da Melissa Joan Hart (che nel momento di maggior popolarità della serie girò persino un film per la TV ambientato a Roma: Sabrina Goes to Rome)...
Tornando ai giorni nostri, però, Sabrina va a trovare i suoi amici di Riverdale e assiste ad una furibonda litigata fra Archie e le ragazze, che sostengono che la vita è sempre più facile per le persone del sesso opposto...
Così la streghetta decide di risolvere la questione andando alla radice del problema, e invertendo i sessi delle persone coinvolte nella discussione... Così Archie si trasformerà in Archina, Veronica in Ronnie e Betty in Billy, ma la situazione non cambierà di una virgola...
Quello che cambia, però, è che - seppur col filtro dell'ironia e della magia - nei fumetti della Archie Comics, che vi ricordo si indirizzano ad un pubblico molto giovane, si inizia a parlare della possibilità di cambiare sesso e vengono coinvolti dei personaggi che per gli USA sono delle vere e proprie istituzioni... Tutto questo avverà in agosto, su ARCHIE #636, e probabilmente anche questa storia farà molto discutere, facendo vendere alla Archie Comics un mucchio di copie. E questo, in effetti, mi spinge a fare una piccola riflessione sulla situazione italiana. Da noi i teen comics come quelli della Archie non esistono, anche se in passato furono fatti diversi tentativi di dedicare fumetti alla quotidianità degli adolescenti... Tentativi che però, col tempo, si sono rivelati incapaci di seguire i gusti del pubblico. Qualche esempio? Il caso che probabilmente ebbe il successo più meritato e duraturo fu quello di Valentina Melaverde, fumetto realizzato da Grazia Nidasio fra 1969 e il 1976, per il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi...
Questa bella serie, che è stata recentemente ristampata in tre volumi, era una rappresentazione verosimile e garbata degli adolescenti italiani di quel particolare periodo storico, con i loro problemi e le loro conquiste, ma dal punto di vista dei sentimenti e delle relazioni era infinitamente più castigato dei fumetti della Archie Comics, e probabilmente non è un caso se le sue avventure cessarono proprio quando gli adolescenti italiani stavano diventando più espliciti e disinibiti di un tempo e - forse - iniziavano a non ritrovarsi più di tanto nelle avventure di questo personaggio. Da notare che, nello stesso periodo, i fumetti che avevano come protagonisti degli adolescenti maschi continuavano a puntare tutto sull'avventura, senza dare spazio ai sentimenti o agli ammiccamenti sessuali, anche se - paradossalmente - dagli anni '70 orde di adolescenti maschi (e presumibilmente molti preadolescenti) iniziarono a buttarsi a capofitto nella "lettura" dei tascabili erotici comici (anche solo per il fatto che andava molto di moda leggerli a scrocco dal barbiere), che presto avrebbero virato verso la pornografia più esplicita...
A quel punto fumetti come Valentina Melaverde erano diventati troppo adulti per i più piccoli e troppo soft per il pubblico adolescente (visto che, tra l'altro, nel 1972 arrivò anche in Italia la piccola anciconcezionale, portando ad un cambio di prospettiva abbastanza radicale nell'approccio delle donne - anche molto giovani - alla sessualità), e forse non è un caso se il Corriere dei Ragazzi, nel 1976, ritornò Corriere dei Piccoli, ospitando contenuti che si rivolgevano esclusivamente ai giovanissimi. Dopo la scomparsa di Valentina Melaverde (che sul nuovo Corriere dei Piccoli venne sostituita dalla sorellina Stefi) ci furono altri tentavi di proporre dei fumetti sulla quotidianità degli adolescenti, ma evitando sempre con cura gli ammiccamenti sessuali... Probabilmente il caso più paradossale, in questo senso, è stato quello di Nicoletta, personaggio umoristico creato da Claudio Nizzi e Claudio Onesti per il settimanale cattolico IL GIORNALINO qualche anno dopo, che - come impostazione e grafica - sembrava richiamarsi proprio ai fumetti americani della Archie Comics...
Ritrovandosi su un settimanale cattolico, però, non solo eliminava a priori il concetto di "sessualità", ma nelle sue pagine l'amore - rigorosamente platonico nonostante non mancassero le cotte e le infatuazioni - è un concetto quasi astratto e le ragazze protagoniste si vestono come le educande di un collegio... Evidentemente per dare il buon esempio alle lettrici e per non suscitare strani pruriti ai lettori... Oltretutto nel 1975, sempre su IL GIORNALINO, iniziarono a comparire le improbabili vicende avventurose di una ragazzina adolescente che girava il mondo assieme allo zio e che effettivamente - pur non avendo una vita sessuale - era disegnata in maniera molto sensuale da Ferdinando Tacconi (sui testi di Gino D'Antonio): Susanna...
Il fumetto durò per 20 anni, con 72 storie e 569 tavole, ma poichè la protagonista era solita indossare jeans e canotta, quando gli autori pensarono che era arrivato il momento di farla crescere (anche di seno), la serie - guardacaso - arrivò al capolinea...
Qualcuno potrebbe dire che - essendo IL GIORNALINO un settimanale cattolico - si è trattata di una scelta prevedibile, ed è vero, ma quello che stupisce è che in effetti il suo caso rappresenta un modo di porsi tipico dei nostri editori di fumetti in generale, che evidentemente pensano che gli ammiccamenti e i riferimenti sessuali, per quanto soft, non possono esistere nei fumetti che si rivolgono ufficialmente a chi ha meno di 18 anni... Più o meno il contrario di quello che è sempre accaduto nei fumetti della Archie Comics, diciamo, che infatti in Italia non sono mai arrivati (tranne una BREVISSIMA edizione italiana dei fumetti si Sabrina)... Sarà un caso?
E questo potrebbe spiegare anche perchè i fumetti della Archie Comics, negli USA, non sono mai passati di moda e hanno saputo riciclarsi all'infinito, mentre in Italia i fumetti che raccontano la quotidianità degli adolescenti - umoristici o meno - sono semplicemente spariti... Evidentemente ad un certo punto il fumetto italiano si era trovato ad un bivio: o prendere atto che gli adolescenti si erano "svegliati", producendo fumetti che consideravano certi aspetti e certi interessi, o continuare a fare finta di niente... E ovviamente si è preferito non rischiare. A questo punto non stupisce se, in questo triste scenario, i manga giapponesi (e le relative serie animate), che guardacaso non censurano i riferimenti legati alla sessualità, hanno conquistato tantissimi adolescenti italiani diventando il fenomeno di costume che conosciamo oggi.
La cosa ironica è che le poche volte che certi ammiccamenti sessuali - anche solo a livello di grafica - hanno caratterizzato delle serie animate italiane rivolte ai giovanissimi (che guardacaso si richiamavano all'immaginario manga), hanno portato idee decisamente banali al successo... Come nel caso delle WINX, che di certo non si sono mai vestite e atteggiate come delle aspiranti suore...
Quando faccio queste riflessioni, che in effetti mi sembrano abbastanza ovvie, non posso fare a meno di chiedermi perchè tanti editori italiani continuano a lamentarsi della crisi del mercato senza andare al nocciolo della questione, e cioè il fatto che hanno fondamentalmente paura di sfidare una società culturalmente arretrata e caratterizzata da una forte sessuofobia di fondo... Da cui deriva anche una buona dose di omofobia... Quel che è certo è che l'assenza dei teen comics, in Italia, non è un caso isolato. Infatti c'è un altro genere fumettistico che da noi ha sempre faticato a trovare i suoi spazi: la classica comic strip che affronta temi di attualità. E guardacaso, mentre in Italia questo genere non viene valorizzato, negli USA rappresenta ancora una realtà effervescente che resta al passo coi tempi. E infatti la popolare serie Funky Winkerbean, portata avanti da Tom Batiuk fin dal 1972, dallo scorso 30 aprile ha iniziato ad trattare anche tematiche omosessuali...
Nel corso del tempo questa serie ha affrontato diversi temi di attualità come il suicidio, le gravidanze giovanili, la censura, la dislessia, l'alcolismo e molti altri, riuscendo comunque sempre a mantenere lo spirito originale della serie, incentrato a storie umoristiche ma senza disdegnare eventi reali del mondo contemporaneo. Interpellato nei giorni scorsi, Tom Batiuk (foto sotto) ha dichiarato di avere voluto creare questa storyline dopo avere assistito agli atteggiamenti degli studenti delle scuole superiori nei confronti della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender.
"Ho visto come l'atteggiamento della generazione più giovane nei confronti dei gay sia più aperto e verso l'accettazione rispetto a quello dei loro predecessori. Ciò dimostra la promessa che questa generazione emergente un giorno porterà questa guerra culturale alla fine. Fino ad allora, questa storia è un tentativo di parlare del divario e dell'intolleranza che ancora esiste dall'altra parte".
Che altro aggiungere? Evidentemente atteggiamenti come il suo possono spiegare almeno in parte perchè la comic strip, che è un genere che nasce per i quotidiani e che quindi è portato a trattare tematiche sociali, in Italia non ha spazi (a parte il magazine LINUS), men che meno sui nostri quotidiani. E qui bisognerebbe aprire una lunga parentesi sui veri obbiettivi dei quotidiani italiani, ma non mi sembra il caso di parlarne qui. Quel che è certo è che, effettivamente, finchè non si inizierà a fare qualcosa per cambiare le cose, di certo le cose non cambieranno da sole... E per questo motivo alla fine è successo che io e qualche altro cavallo pazzo abbiamo deciso di iniziare a sperimentare qualcosa di nuovo... E cioè un gruppo informale per la promozione del fumetto LGBT... Che abbiamo deciso di chiamare Queer Comics e del quale potete vedere il logo qui sotto...
Per ora non è un'associazione vera e propria, ma più che altro un esperimento, nato in seguito della bella esperienza della tavola rotonda organizzata alla fiera Bilbobul di Bologna quest'anno. Con questo logo io, Massimo Basili e Jacopo Camagni ci presenteremo a FULLCOMICS 2012 a Milano (per maggiori info CLICCATE QUI), per fare una mini conferenza che si intitolerà: OMOFOBIA NEL FUMETTO ITALIANO: UN MALE NECESSARIO? E ovviamente siete tutti invitati sabato 19 maggio, anche perchè l'evento è gratuito... Intanto potete seguire la cosa anche sulla pagina FACEBOOK dell'evento, che trovate CLICCANDO QUI.
Che ne pensate?
A qualcuno di voi piacerebbe collaborare in qualche modo a future iniziative?
Ovviamente più si è e più cose si possono fare...
Alla prossima.
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