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giovedì 22 novembre 2012

TENTAR NON NUOCE...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Su questo BLOG mi è capitato spesso di  parlare di come, perlomeno negli USA, stia prendendo piede la moda di proporre progetti su internet, nella speranza di finanziare la loro realizzazione tramite la prenotazione e il pagamento anticipato - sulla fiducia - di una quantità minima di copie di fumetti, DVD, biglietti per eventi o altro. Considerando che i progetti così organizzati spesso vanno in porto direi che questo dà la misura di come può cambiare la mentalità da una nazione all'altra, soprattutto quando si parla di progetti che hanno risvolti LGBT. Questo, però, non vuol dire che TUTTI i progetti vanno in porto, anche perchè alcuni di questi sono davvero troppo ambiziosi. Ad esempio: sul sito Kickcstarter, proprio in questi giorni, si sta concludendo la raccolta fondi per la realizzazione di un film a basso budget, che però è riuscito a raccogliere solo 1/4 della somma che si era prefissato. Il film in questione si dovrebbe chiamare REAL HEROES (cliccate qui per la pagina su Kickstart)  e - in sintesi - dovrebbe raccontare di alcuni supereroi di second'ordine che cercano di ottenere popolarità tramite un reality show che segue le loro vite private...
L'idea è originale, ed è ancora più originale se si considera che ci sono almeno due supereroi gay dichiarati, e che mediamente gli intepreti maschili sono decisamente bellocci...

Tutto questo - presumo - grazie al fatto che l'autore/prduttore/regista di questa commedia è Keith Hartman, scrittore e regista gay dichiarato che ha all'attivo diversi libri e un'altra commedia gay friendly (di cui vedete la locandina qui sotto), incentrata su di una madre che ha deciso di trovare il ragazzo giusto per suo figlio... Una commedia che - per inciso - ha vinto ben nove premi in altrettanti festival dedicati al cinema indipendente.
Ovviamente non è detto che se la prima raccolta fondi per REAL HEROES è andata male Keith Hartman (che vedete nella foto sotto con il figlio adottivo Nikolai) rinuncerà al progetto, tuttavia credo che - al di là di tutto - sia notevole che negli USA si possano anche solo lanciare simili progetti, e che ci siano persone disposte a crederci sul serio, magari puntando tutto su una raccolta fondi...
Probabilmente in Italia ragionare in questi termini sarebbe al di là di ogni logica, ed è un peccato, perchè uno dei grossi problemi del nostro paese è che di investimenti su prodotti dai risvolti LGBT non se ne fanno, e una delle poche soluzioni sarebbe proprio creare dei prodotti che possono finanziarsi partendo dal basso. E non solo a livello di film e fumetti. Un altro progetto di raccolta fondi, più modesto e che probabilmente andrà in porto senza troppi problemi, parte dall'associazione Geeksout di New York, davvero ammirevole per la costanza con cui continua a promuovere l'immaginario gay pop con una gran quantità di iniziative interessanti. Forte del successo ottenuto dalla sua serata di beneficenza incentrata sull'attore gay dichiarato George Takei (il signor Sulu di Star Trek), adesso vuole lanciare una raccolta fondi (CLICCATE QUI) per raggiungere i 1500$ che gli servono per organizzare una serata di beneficenza dedicata a Sigourney Weaver, icona gay e lesbica a tutto tondo (conoscete tutti Prayers for Bobby, vero?)...
E anche in questo caso direi che spicca il fatto che negli USA le associazioni gay non solo organizzano serate per raccogliere fondi, ma raccolgono fondi per organizzare serate per raccogliere fondi... Decisamente un altro universo, ma d'altra parte è anche vero che le associazioni gay americane, negli anni, si sono costruite un'ottima fama, mentre quelle italiane - mediamente - non possono certo dire altrettanto...
Se non altro ora, con internet, è possibile verificare che c'è un altro mondo possibile, in cui le iniziative LGBT possono svilupparsi anche e soprattutto grazie al supporto - anche economico - di una "comunità", e forse questo modo di ragionare inizierà a far ebreccia anche da noi, prima o poi.
Alla prossima.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo in America le cose funzionano in tutt'altro modo rispetto al nostro paese...
Però il film "Real heroes" prometteva d'essere davvero una trashata, non mi sorprende troppo che lo abbiano sostenuto in pochi.

-Enrico

Wally Rainbow ha detto...

In effetti non penso che l'abbiano promosso nel modo migliore... D'altra parte i film di supereroi senza effetti speciali e una buona regia hanno sempre un grosso potenziale trash...

Anonimo ha detto...

Sob.. mi hai ricordato prayers for bobby, l'unico film in cui abbia pianto in tutta la mia vita!

Wally Rainbow ha detto...

Mica solo tu! ;-) E pensa che io l'ho visto tre volte e sempre dovendolo presentare io... Roba che quando si accendevano le luci dovevo sempre fare il finto insensibile :-)