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mercoledì 16 aprile 2014

I PREMI CHE CONTANO A CHI CONTA

Ciao a tutti, come va?
Lo scorso sabato a Los Angeles si è tenuta la cerimonia di premiazione dei GLAAD AWARDS 2014 (i premi che l'omonima associazione conferisce a chi - nel mondo dell'entertainment - si è distinto per il suo contributo nella rappresentazione non pregiudizievole dei personaggi LGBT), e visto che - tanto per cambiare - in Italia se ne è parlato poco e niente ora cercherò di compensare un po', ovviamente puntando l'attenzione su alcuni aspetti particolarmente interessanti per i lettori di questo BLOG. Comincio, ovviamente, comunicandovi il vincitore per la categoria comics... Che quest'anno sono stati gli Young Avengers...
Ovviamente la speranza è che, forte anche a seguito di questa gratificazione, la MARVEL trovi presto una nuova collocazione per i protagonisti della serie che recentemente sono rimasti orfani, per l'ennesima volta, di una pubblicazione a loro dedicata. Detto questo stavolta volevo ampliare un pochino la discussione e mostrarvi anche alcuni video della cerimonia, giusto per farvi capire meglio di cosa stiamo parlando. Ad esempio mostrandovi il momento in cui Ellen Page consegna il premio intitolato a Stephen F. Kolzak (un regista che ha passato l'ultima parte della sua vita a combattere l'omofobia e la discriminazione dei sieropositivi) all'attrice e produttrice transessuale Laverne Cox... Come potete intuire, anche se si tratta di una cerimonia tuttosommato modesta rispetto a quella degli Oscar o ai Golden Globe, si tratta comunque di un evento di tutto rispetto, condotto con eleganza e serietà, e che tutto sembra fuorchè una pagliacciata o una cosa improvvisata (e ogni riferimento alle - poche - premiazioni LGBT celebrate in Italia NON è puramente casuale). E questo può essere uno dei motivi per cui, ad esempio, Rita Moreno (un'attrice portoricana che - tra le altre cose - ha partecipato a West Side Story, vincendo pure un Oscar) ha presentato il premio Vanguard  che la GLAAD quest'anno ha voluto assegnare alla cantante Jennifer Lopez (in veste, però, di produttrice della serie TV The Fosters, che parla di una famiglia omogenitoriale)... Che ovviamente è stata ben contenta di ritirarlo personalmente, ricordando una sua zia lesbica a cui è sempre stata molto affezionata...
La cosa interessante dei premi GLAAD, come potete intuire, sta anche nel fatto che i vincitori hanno anche l'occasione di fare un discorso di ringraziamento in cui possono spaziare con calma, e dimostrare che - effettivamente - se hanno ricevuto dei premi così specifici un motivo c'è. Comunque, siccome sapete che sono un po' sadico, non vi stupirà se qui di seguito voglio ricordarvi come è stato il primo, e per fortuna unico, premio del genere che ha avuto luogo in Italia. Si chiamava Pegaso d'oro ed era stato "inventato" da Arcigay nel 2010... La "cerimonia" si è tenuta in una nota discoteca di Milano, in cui - evidentemente - il pubblico vociante sullo sfondo non era particolarmente interessato a quello che succedeva... Il premio in questione, quell'anno, andò ad Iva Zanicchi, per un ruolo che aveva intepretato in una fiction...
Premesso che dare un premio gay per un ruolo gay friendly (e non per una presa di posizione diretta), dal mio punto di vista, ha lo stesso senso di mettere in prigione chi ha intepretato il ruolo di un assassino, negli anni successivi il personaggio in questione ha dato prova in più occasioni di NON essere poi così gay friendly, ad esempio tramite un'intervista ad un sito cattolico in cui disse, tra le altre cose:

Credo che i cattolici debbano sempre pregare per tutti, ed una preghiera in particolare la rivolgo e va rivolta ai gay, perché possano trovare, se lo vogliono, la retta via“.

Oltretutto si parla di una persona che, negli anni in cui ha ricoperto il ruolo di europarlamentare, non ha mai speso una parola a favore dei diritti LGBT in Italia... E infatti qualcuno propose anche di ritirare il premio che le venne dato... Cosa che peraltro NON non venne mai fatta... In compenso il Pegaso d'Oro, presumo anche a seguito di questa figura barbina non venne mai più assegnato a nessuno... Mentre i premi GLAAD vengono portati avanti da venticinque anni. Credo che ognuno possa trarre le sue conclusioni, anche se poi la situazione delle associazioni LGBT in Italia è quella che è, e certi episodi incresciosi ne sono solo la diretta conseguenza.
Ovviamente questo non significa che le cose non possano cambiare, anche se EVIDENTEMENTE il problema, in Italia, è molto più a monte di quanto non sembri.
Magari un giorno ne parlerò meglio.
Alla prossima.

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