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venerdì 27 dicembre 2013

ANNO NUOVO NON-VITA NUOVA?

Ciao a tutti, come va?
L'anno nuovo sta per iniziare e comincia inevitabile la carrellata di oroscopi, vaticini, oracoli e quant'altro. Una volta tanto mi aggrego anche io, e oggi mi tocca farlo tornando a parlare della Bonelli. La cosa non mi entusiasma, ma mancando punti di vista alternativi alla classica presentazione entusiastica in stile "semprebravisemprebellicomplimenti", ed essendo che alcuni discorsi che ho sentito offrono degli argomenti pertinenti a questo BLOG non posso esimermi. L'argomento di oggi è l'ennesima miniserie Bonelli, questa volta annunciata a partire da marzo 2014. Come tutte le miniserie Bonelli viene presentata come qualcosa di rivoluzionario, imprescindibile e tutto il resto, e qualcuno - nei siti specializzati - ha iniziato a dire addirittura che la suddetta miniserie (assieme a cose come ORFANI e DRAGONERO) proverebbe che la Bonelli sta iniziando a diventare la Vertigo italiana... E a questo punto mi sono detto che non potevo starmene zitto.
La miniserie in questione, prevista in 24 numeri (ma visto l'andazzo degli ultimi tempi non li darei per scontati), si chiama Lukas...
Da quel che si sa finora è ambientata  in una città lontana e parallela alla società umana, in cui si aggirano i Ridestati: dei non-morti che hanno perduto la loro umanità in cambio di una fame insaziabile di carne dei vivi! Anche Lukas, il protagonista da cui il fumetto prende il nome, fa parte di questa stirpe dei Ridestati… Solo che questo, diversmente dai suoi simili sembra aver conservato gran parte delle caratteristiche di un normale umano. Lukas prova sentimenti quali amore e compassione e, cosa ben strana, questo Ridestato sembra essersi legato a Bianca, una ragazza umana. Solo che Lukas non può immaginare che Wilda Belsen, la spietata leader dei Ridestati, sembra avere un conto in sospeso con lui e, per averlo, questa sguinzalglierà i suoi scagnozzi alle calcagna del protagonista.
Tecnicamente si tratta di un urban fantasy, ma al di là dell'ambientazione non mi pare di scorgere nulla che non sia stato già visto e stravisto, soprattutto in questo ultimo periodo in cui non morti di vario tipo (vampiri, zombie e altro) vengono proposti e riproposti in tutte le salse, con il loro carico di "conflitti interiori da fame insaziabile" e di relazioni sentimentali con chi è ancora vivo. Inoltre, se proprio volessi essere spietato, direi che anche la fisionomia e l'espressività del personaggio sono tipiche dei più tipici fumetti Bonelli, quindi se questo fumetto avrà successo non sarà per la sua originalità.
Oltretutto, anche questa volta, un fumetto italiano sceglie di NON essere ambientato in Italia e, addirittura, di non avere appigli con la nostra realtà.
Certo, qualcuno dirà che è un fantasy e che quindi non è tenuto ad averne, ma a questo punto viene da chiedersi quale potrebbe essere il punto di forza di questa serie, visto che TUTTE le serie di maggior successo che hanno per protagonisti zombie e vampiri sono ancorate alla realtà in cui tutti viviamo... E forse è anche per questo che hanno tanto successo, soprattutto fra giovani e giovanissimi.
Il punto però è un altro... Se qualcuno pensa davvero che un fumetto come questo possa provare che la Bonelli vuole diventare la Vertigo italiana la situazione è diventata davvero preoccupante.
Perchè dico questo? Intanto spieghiamo cos'è la Vertigo e come è nata.
Eravamo nel pieno degli anni '80 quando un supervisore editoriale della DC Comics, con all'attivo una bella laurea in letteratura inglese e arti minori, si era impegnato perchè alcune delle testate di cui si occupava trattassero argomenti più "adulti" rispetto alla media delle testate DC Comics.
Era una donna e si chiamava Karen Berger (foto sotto).
In quel periodo ci fu una vera e propria invasione di sceneggiaori inglesi, che avevano molti meno peli sulla lingua dei loro colleghi americani (basti pensare ad Alan Moore con V for Vendetta e Watchmen), e la filosofia di Karen Berger venne presto applicata ad un numero crescente di titoli, che iniziarono ad apporre il marchio "per lettori adulti". Nel 1993 erano talmente tanti che diventarono una vera e propria sottoetichetta: la Vertigo, appunto.
Iniziamo a fare i distinguo del caso. Anche volendo sorvolare sul fatto che in Bonelli l'unica donna che ha avuto un certo peso è stata la signora Tea (1912-1999), che poi era la madre di Sergio Bonelli, dire che la Bonelli si avvia a diventare la Vertigo italiana mi é sembrato totalmente fuori luogo per un motivo molto semplice: gli autori Bonelli, a differenza di quelli Vertigo, di peli sulla lingua ne hanno tantissimi. Inoltre, se è pur vero che la linea Vertigo ha garantito spesso una pressochè totale libertà creativa ai suoi autori, è anche vero che questi hanno sempre cercato degli agganci - anche molto scomodi - con la realtà in cui vivevano i loro lettori. Non a caso i titoli Vertigo sono stati i primi in cui il discorso omosessualità (e persino transessualità) poteva diventare un elemento portante in alcune storie, o addirittura per tutta la durata di una serie (o miniserie)... Tipo quelle che vedete qui di seguito...
Cosa ha in comune la Bonelli con la Vertigo? Con queste premesse lascio a voi decidere, tantopiù che - giusto per non deludere le aspettative - anche nel caso di Lukas (che vi ricordo essere un non morto) la casa editrice non si è lasciata sfuggire l'occasione di piazzare una bella relazione tuttosommato standard. Sinceramente dubito che in questo contesto si toccherà in qualche modo il discorso omosessualità (o che comunque lo si toccherà in maniera matura), nonostante peraltro diverse saghe a base di non morti abbiano iniziato a farlo... Ultima, ma non ultima, la serie TV Vampire Diaries, che nella quinta stagione introdurrà il secondo vampiro gay della saga dopo il piacente Josh (nella foto sotto è quello a destra), che compare nel suo spin-off  The Originals...
E parliamo di una serie che, peraltro, si rivolge principalmente agli adolescenti.
Il che, in effetti, offre qualche ulteriore spunto di riflessione interessante su alcuni pregiudizi che circolano in Bonelli, tipo che l'omosessualità è ancora un argomento che è meglio evitare perchè i suoi fumetti devono essere "per tutti". Pregiudizi che, effettivamente, presto dovranno scontrarsi con la dura realtà. Infatti non so se avete notato che ultimamente le edicole hanno iniziato ad essere invase da fumetti in formato "bonelliano" che - a differenza di quanto accadeva in passato - NON sono produzioni italiane che scimmiottano lo storico editore, bensì la versione "bonelliana" di serie note e meno note provenienti da varie nazioni e di indubbia qualità, tra cui - tanto per dirne una - il cult THE WALKING DEAD...

Magari la Bonelli con Lukas spera di conquistare gli appassionati di zombie, ma visto che in edicola i suddetti appassionati hanno già a disposizione THE WALKING DEAD l'operazione potrebbe avere un effetto boomerang non da poco in termini di vendite. E questo non è un caso isolato. Tanti piccoli editori, ultimamente, hanno iniziato a fare diretta concorrenza alla Bonelli con dei "bonelliani" di qualità che probabilmente hanno già iniziato a rosicchiargli lettori... Per fare un esempio: Tex sarà anche un fumetto western molto amato, ma non era mai capitato che in edicola dovesse fronteggiare tutti insieme - e nel suo stesso formato -  titoli come Durango, Blueberry e Comanche, solo per citarne alcuni...


Finora il massimo con cui doveva confrontarsi Tex erano le ristampe nostalgiche di qualche serie western italiana del tempo che fu... Adesso, però, qualcosa potrebbe cambiare sul serio, e lo si intuisce dal fatto che tutte le suddette serie sembrano godere di buona salute anche a distanza di tempo dal loro debutto. Inoltre, per finire, la Bonelli potrà anche provare a diventare la Vertigo italiana, ma sarà dura, visto che la RW LION ha già iniziato a piazzare la vera Vertigo nelle edicole italiane... E guardacaso, anche stavolta, adattando le sue serie al formato "bonelliano"...

Tutte serie Vertigo che, come volevasi dimostrare, pur puntando su ambientazioni e personaggi abbastanza inverosimili hanno forti richiami alla nostra realtà e alle sue problematiche. Forse sbaglio, ma ho la sensazione che stiamo assistendo ai primi segnali di una resa dei conti che nel lungo periodo potrebbe riservare delle sorprese (e delle prese di coscienza) molto interessanti...
E forse il prossimo anno sarà decisivo.
Staremo a vedere.

4 commenti:

Orlando Furioso ha detto...

Condivido in pieno tutto ciò che dici nell'articolo.
...Karen Berger ci manca tantissimo, anche perché la Vertigo odierna è lontana un bel po' dal periodo d'oro, quello appunto coordinato da Karen Berger...

...e infine, ti prego, lasciami concludere con:

"la Bonelli vuole diventare la Vertigo italiana..."

AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH!!!! :-D

Wally Rainbow ha detto...

Vero che sembra una battuta? Però lo hanno scritto davvero, e non era neanche un sito da poco...
http://www.comicsblog.it/post/140305/lukas-la-nuova-miniserie-bonelli-ideata-da-michele-medda-sara-rilasciata-a-marzo-2014

Luca ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luca ha detto...

E comunque non basta rinominare gli zombi "ridestati" per mascherare quello che questa miniserie effettivamente è, ossia un tentativo di cavalcare l'onda dell'attuale zombimania... per carità, va benissimo, ma non la facciano passare come un'opera artistica di grande originalità!