SE COMPRI SU AMAZON.IT PASSANDO DA QUESTI LINKS RISPARMI E SOSTIENI QUESTO SITO!

Libri o fumetti in inglese? Qui niente spese di spedizione e dogana, solo sconti pazzi!

VUOI AGGIUDICARTI UN DISEGNO ORIGINALE DI WALLY RAINBOW?

mercoledì 26 febbraio 2014

CORSI E RICORSI

Ciao a tutti, come va?
Quando ho iniziato a tenere questo BLOG devo ammettere che non pensavo che avrei finito per parlare così spesso delle cose di cui nessuno parla. Non so se si può definire controinformazione o altro, però più passa il tempo e più mi rendo conto che quando si parla di temi LGBT i siti italiani che si occupano di fumetti si lasciano sfuggire delle notizie davvero molto interessanti, che potrebbero offrire molti più spunti rispetto alla media delle notizie che vengono riferite di solito.

Ma tant'è...

La notizia di oggi, ad esempio, è una di quelle. Come sapete gli U.S.A. non sono tutti uguali, e ci sono degli Stati più conservatori di altri, con tutto quello che ne consegue. In North Carolina, ad esempio, è appena successo che il College of Charleston si è visto tagliare 52.000 $ di finanziamenti pubblici per l'anno 2014-2015.

Perchè ne parlo qui, vi chiederete?

Il fatto è che le somme tagliate sono esattamente la cifra che il suddetto istituto universitario aveva speso nell'anno 2013 per un corso molto particolare che si rivolgeva alle matricole. Il suddetto corso, infatti, consisteva nell'analisi del graphic novel FUN HOME di Alison Bechdel!
Per quei (spero) pochi che non sapessero di cosa sto parlando, il suddetto fumetto è la storia autobiografica di una nota autrice di fumetti lesbica e del suo rapporto col padre gay represso. Fumetto bellissimo e toccante, che peraltro è stato eletto libro dell'anno dalla prestigiosa rivista TIME (e che in Italia è pubblicato da Rizzoli). Il fatto che però la scuola lo abbia preso come riferimento per dei corsi non è andato giù ai politici locali e in particolare ad un certo Garry Smith, che ha insistito per questa operazione punitiva, dicendo che i suddetti corsi erano: "Pura e semplice promozione di uno stile di vita, senza dibattito accademico", e cioè - in parole semplici - che un corso del genere sarebbe stato proponibile solo se ci fosse stato un contraddittorio sulla questione "gay".

Così come sarebbe auspicabile un contraddittorio sul razzismo? Sulla libertà religiosa? Sul femminicidio, magari?

A volte è imbarazzante vedere che tutto il mondo è paese, anche se in questo caso il discorso vale solo fino a un certo punto.

Infatti qualcosa mi dice che da quelle parti ci saranno presto delle proteste a seguito di questa decisione, e inoltre non bisogna dimenticare che parliamo di un'Università che comunque aveva già speso in totale quasi 52.000 $ (37.000 euro) per realizzare dei corsi incentrati su un fumetto a tematica gay, trattato esattamente come un qualsiasi altro romanzo di formazione.
Siamo onesti: quante possibilità abbiamo di vedere una cosa del genere in Italia? Oltrettutto stiamo parlando di un'Università che si trova in un territorio molto conservatore, e che nonostante tutto ha adottato da tempo una politica molto gay friendly. Sul sito del College of Charleston c'è una pagina dedicata alle associazioni LGBT del territorio, due delle quali fanno capo proprio alla suddetta Università (CLICCATE QUI), e i suoi colleghi della University of South Carolina Upstate non sono da meno, visto che hanno fatto un corso per gli studenti del primo anno in cui si analizza la storia della prima radio LGBT locale (CLICCATE QUI)... Che a sua volta gli è valso un taglio di oltre 17.000 $ di fondi con gli stessi intenti punitivi.

Come dire che anche negli stati americani più conservatori ci sono situazioni che in Italia appartengono ancora al mondo delle favole, tant'è che in North Carolina la discussione non è stata sull'opportunità di parlare o meno di temi LGBT, ma sull'opportunità di spenderci 50.000 euro (sommando le spese per i corsi dei due istituti).

Direi che la cosa si commenta da sola.

Prima di lasciare spazio a vostri eventuali commenti (anche se di solito siete abbastanza silenziosi), vi lascio con un bel video in cui Alison Bechdel spiega come ha realizzato FUN HOME. Ciao e alla prossima.

Nessun commento: