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lunedì 24 agosto 2015

PERPLESSITÀ...

Ciao a tutti, come va?

A seguito della pubblicazione della mia intervista su Fumo di China (CLICCATE QUI), sono stato contattato - tra gli altri - da un autore che mi chiedeva se - in quanto esperto di fumetti LGBT - ero a conoscenza di qualche canale particolare per promuovere i suoi fumetti erotici, che avevano anche alcune "sequenze gay" (anche perchè prossiamamente gli sarebbe piaciuto realizzare fumetti specificamente gay).

E fin qui tutto bene.

La cosa curiosa è che i suoi fumetti erotici hanno un contenuto prevalentemente trans e sissy (sissy, in gergo feticista etero, indica gli uomini che si vestono da donna anche e soprattutto per i loro incontri intimi, e che quindi non sono da considerare travestiti, o transgender, nel senso pieno del termine). L'autore in questione si chiama BEX (Il suo blog lo trovate CLICCANDO QUI), e nel suo genere è anche bravo, però questa richiesta di informazioni da parte sua non ha potuto fare a meno di farmi riflettere su alcune cose...

Infatti penso sia indicativo il fatto che si sia trattato di un autore che, realizzando fumetti erotici trans e sissy, pensava di rientrare automaticamente nell'ambito dei fumetti LGBT propriamente detti.

Non ho niente contro i fumetti erotici trans e sissy, ci mancherebbe, ma credo che se - nel 2015 - la pubblicazione di una mia intervista su una rivista di critica fumettistica italiana ha portato ad una simile associazione di idee vuol dite che:
  1. Finora la stampa fumettistica italiana (internet compreso) ha fatto molto poco per colmare alcune evidenti lacune da parte del suo pubblico (in cui rientrano anche gli autori di fumetti).
  2. Se in Italia il concetto di erotismo gay viene associato a quello trans e sissy (inteso come feticismo eterosessuale), forse siamo rimasti un po' più indietro di quanto pensassi.
  3. In Italia sovrappone ancora con troppa facilità il concetto di fumetto LGBT (e cioè pensato dal punto di vista LGBT e puntando alla sensibilità LGBT) a quello di fumetto con personaggi LGBT.

Il fatto, poi, che questo autore mi abbia contattato proprio dopo aver letto di me su una storica rivista di approfondimento e critica fumettistica (che per forza di cose viene letta da un pubblico selezionato, che in fatto di fumetti dovrebbe essere più esperto della media, anche e soprattutto perchè è composto da autori e aspiranti tali), mi ha lasciato particolarmente perplesso...

Perchè mi porta a pensare che dalle nostre parti i fumetti LGBT non solo hanno dei problemi di visibilità, ma anche seri problemi più a monte, proprio a livello di percezione generale...

Intendiamoci: in Italia c'è una nicchia di mercato per i fumetti propriamente LGBT, anche erotici, che si sta espandendo, ma forse al di fuori di questa nicchia c'è più confusione di quanto non si direbbe...

E presumo che questo problema nasca proprio dal fatto che i fumetti LGBT hanno pochissima visibilità al di fuori dei loro circuiti di riferimento... Al punto che, quando se ne parla in contesti fumettistici diversi dal solito, si possono creare situazioni curiose come quella che mi ha coinvolto...
A questo punto penso che sia evidente che con queste premesse la strada per legittimare (e "spiegare") i fumetti LGBT al di fuori del loro contesto "protetto", in cui hanno iniziato a muoversi, non è semplice e lineare come poteva sembrare a prima vista.

D'altra parte, come dicevo prima, non parlandone mai al di fuori dei soliti circuiti e non approfondendo mai l'argomento (per tutta una serie di motivi di cui ho parlato più volte in questo blog, e che spesso suonano come delle scuse), era inevitabile che al di fuori di certi ambienti "selezionati" regnasse ancora una certa confusione...

Che altro aggiungere?

Forse episodi come questo, che da una parte lasciano un po' spiazzati, dovrebbero stimolare la voglia di reagire e di darsi da fare per cercare di schiarire le idee e superare certi malintesi persistenti...

Dopotutto è essenziale avere le idee chiare e schiarirle a chi non le ha... Se non altro per cercare di parlare un linguaggio comune, utilizzando delle parole e dei concetti con dei significati precisi e inequivocabili.

Certo rompere il muro di pregiudizio, confusione, silenzio e omertà che avviluppa il concetto di fumetto omoerotico in Italia non sarà semplice, e forse è persino più complicato di quanto non sembrasse a prima vista, ma a questo punto direi che dovrebbe diventare una questione di principio.

A questo punto credo proprio che accetterò la proposta di scrivere alcuni articoli per Fumo di China... Magari non è tanto e non avrà un effetto immediato, ma da qualche parte bisogna pur iniziare.

Alla prossima.

P.S. Qualcuno mi ha fatto presente che la T in LGBT sta per trans e non per termosifoni, e che quindi se questi sono fumetti con personaggi transessuali rientrano nella sigla LGBT, rendendo immotivata la mia perplessità. In realtà oggi volevo provare ad essere un po' meno prolisso del solito, e quindi ho provato a sorvolare su alcuni dettagli e su alcuni concetti che ho ribadito più volte... E forse ho sbagliato.

Il nocciolo della questione è che un conto sono i fumetti LGBT e un conto sono i fumetti con personaggi LGBT. La differenza è che i primi utilizzano un punto di vista e una sensibilità LGBT e i secondi no. Da quel che ho visto nei fumetti di BEX non solo le persone transessuali sono proiezioni dell'immaginario erotico eterosessuale, ma gli stessi "momenti gay" consistono in maschi (con lingerie più o meno femminile) che hanno rapporti passivi con transessuali. Un po' come accade nel caso dei fumetti BOYS LOVE duri e puri (che hanno personaggi gay, ma li presentano in funzione del pubblico eterosessuale femminile e delle sue proiezioni emotive) e i classici porno lesbici per maschi etero (che spesso sono molto lontani dalle fantasie erotiche delle lesbiche reali). Vorrei precisare che non voglio sminuire una categoria di fumetti rispetto all'altra, perchè tutte hanno la loro dignità e tutti possono essere ben realizzati. Tuttavia il fatto che si sovrapponga ancora il concetto di fumetto LGBT (anche erotico) a quello di semplice fumetto con personaggi LGBT secondo me non è un buon segno. Anche perchè alimenta quella convinzione per cui le persone omosessuali e transessuali possono trovare spazio solo nella misura in cui rispecchiano le fantasie e le aspettative del pubblico eterosessuale, anche dal punto di vista di un semplice fumetto erotico... Quel genere di aspettative che rendono più tollerabile un maschio che nell'intimità indossa biancheria femminile per i suoi rapporti passivi con transessuali superdotate, piuttosto che un orso palestrato in tenuta leather impegnato un un'orgia di pari.
Tutto chiaro? :-)

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