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lunedì 9 maggio 2016

IL GIALLO DEL NERO...

Ciao a tutti, come va?

Negli ultimi giorni c'è stata una notizia, in particolare, che ha colpito il mondo del fumetto italiano, e cioè l'annuncio della fine del rilancio di Kriminal (non sapete chi è? CLICCATE QUI) da parte di Mondadori Comics. Una fine che è arrivata prima dell'inizio effettivo, dato che di questo progetto - finora - si era visto giusto uno speciale numero 0 distribuito a Lucca Comics qualche anno fa, e di cui avevo parlato a suo tempo (CLICCATE QUI) esprimendo le mie perplessità sui toni eccessivamente "soft" che questa serie avrebbe potuto avere per essere considerata "presentabile" nelle edicole di oggi...

E in effetti quando si erano perse le sue tracce, nonostante gli inviti alla pazienza da parte dell'editore, avevo iniziato a sospettare che i contenuti della serie si fossero rivelati troppo trasgressivi, portando l'editore a valutare meglio i tempi e modi per proporre un progetto del genere... Eventualmente cercando dei compromessi con gli autori coinvolti (CLICCATE QUI), anche perchè - lo ammetto  - mi faceva molto strano che proprio la Mondadori Comics (vista la storia del suo marchio e l'orientamento politico delle sue dirigenze) diventasse la capofila del rilancio di un certo tipo di fumetto popolare... Quello che non guarda in faccia a bigotti e moralisti, per intenderci.

Tant'è che quando venne presentato ufficialmente si parlò di un fumetto:

"contemporaneo, scuro, livido, sporco, realistico: Kriminal non lascia spazio per i buoni sentimenti ma, allo stesso tempo, è avvincente e coinvolgente per una nuova generazione di lettori di fumetti, disillusa e disincantata dalle tante promesse mancate dei nostri tempi moderni" (CLICCATE QUI).

Ovviamente le mie erano solo ipotesi, ma a quanto pare dei problemi a portare avanti questo progetto ci sono stati davvero, visto che da un giorno all'altro la casa editrice ha emesso un comunicato stampa dove annuncia che la serie non si farà più perchè la sua realizzazione si è rivelata "molto complessa" (???)...

Forse sbaglio, ma un comunicato stampa che recita:  

«Cari appassionati lettori,
Siamo a darvi purtroppo un triste annuncio in merito alla nuova collana Kriminal. Non ci è possibile proseguire il progetto poiché la realizzazione della serie si è rivelata molto complessa.
Siamo spiacenti di non avervi potuto dare notizie e aggiornamenti in questi mesi, ma fino all’ultimo abbiamo sperato di poter pubblicare l’opera.
Ci scusiamo con quanti di voi ci hanno ripetutamente scritto chiedendoci novità, ma non ci era possibile fornirvi notizie fino a quando non avessimo preso una decisione definitiva sul progetto»
, mi ricorda tanto il comunicato fuffa con cui Topolino annunciò che non avrebbe più utilizzato la copertina dedicata ai fatti di Charlie Hebdo (ne ho parlato QUI)...

Nel senso che si sono usati tanti giri di parole per non dire fondamentalmente nulla, utilizzando un tono ambiguamente diplomatico condito da abbondanti scuse di circostanza, per coprire qualcosa che - fra le righe - si intuisce essere così imbarazzante da dover essere omesso.

Che cosa potrebbe essere?

Allora: un fatto certo è che la Mondadori Comics, fin dagli inizi, si è proposta come una casa editrice specializzata in ristampe di serie italiane e adattamento di fumetti stranieri (prevalentemente francofoni).

Anche se non si ricorda spesso c'è anche da dire che Mondadori Comics nasce in un periodo molto particolare per i conti del Gruppo Mondadori, che da tempo aveva avuto un calo di fatturato importante (CLICCATE QUI), e che forse voleva tentare nuove strade per tamponare le perdite e i conti in rosso. Forse qualcuno, magari dopo aver preso spunto dal mercato francese in cui Mondadori è presente dal 2006 (CLICCATE QUI), potrebbe aver fatto notare che il mercato dei cartonati alla francese e delle ristampe organiche di pregio, in Italia, era praticamente scomparso e poteva essere un settore che valeva la pena rilanciare (in edicola e nelle librerie di varia, anche in considerazione del fatto che il Gruppo Mondadori ha una sua catena di librerie)...

Se così fosse Mondadori Comics non sarebbe nata per essere una casa editrice di fumetti nel senso completo del termine (e per avere delle vere competenze in questo senso), e infatti non si è mai cimentata nella produzione di un progetto fumettistico partendo da zero... Non prima di questa ipotetica serie di Kriminal, se non altro... E per quel che ne sappiamo non aveva nemmeno una struttura in grado di portare avanti un'iniziativa del genere.


Infatti i primi promotori di questo progetto su  Kriminal non si trovavano all'interno della casa editrice: l'idea era partita da Daniele Brolli (che negli anni novanta aveva lanciato l'universo steampunk di CYBORG) e Riccardo Secchi (il figlio di Luciano Secchi, alias Max Bunker, creatore del personaggio insieme a Roberto Raviola, alias Magnus). Stando alla lunga intervista che potete leggere CLICCANDO QUI, erano stati loro a suggerire l'idea di una miniserie di dodici numeri a Mondadori Comics, che era sembrata entusiasta della proposta.

Proseguendo nella lettura dell'intervista, però, si scopre che Mondadori Comics NON aveva una redazione in grado di seguire il progetto, e quindi aveva chiesto ai due autori di curare anche tutta quella parte del lavoro (controllo scadenze, rapporti con gli autori, ecc) che NON rientrava nelle incombenze di uno sceneggiatore. Il tutto a titolo gratuito.

Riccardo Secchi (foto sotto) ammette che:

"I problemi sono nati sui modi e i tempi di produzione di un fumetto in quanto tale. Le posizioni erano inconciliabili e ci siamo tolti dal progetto, anche se è probabilmente più corretto dire che siamo stati costretti a toglierci."


Inoltre Daniele Brolli (foto sotto) sembra sbottonarsi ulteriormente quando afferma che:

"Malgrado la nostra disponibilità a fare di tutto per il rispetto delle scadenze dei disegnatori, senza assumercene la responsabilità dato che ovviamente questa può appartenere solo all’editore, c’è stato un irrigidimento del responsabile Mondadori."

Irrigidimento? Che genere di irrigidimento? E a che proposito?
Forse l'editore rimproverava agli sceneggiatori i ritardi dei disegnatori?
O era più una questione di contenuti?
All'editore non piaceva come il progetto era portato avanti?


Anche se, come da tradizione, non si scende mai troppo nei dettagli quando c'è da dire le cose come stanno, da queste poche parole possiamo intuire che c'era qualche tipo di conflitto...

Che genere di conflitto? Forse l'editore pretendeva anche di avere maggiore controllo sui contenuti del fumetto e gli ideatori non erano disposti a snaturare un personaggio come Kriminal e le loro idee al riguardo?

Chissà...

Quel che è certo è che a fine 2014 i due avevano già gettato la spugna, ma la Mondadori Comics no, e infatti ha trovato un nuovo gruppo di autori a cui affidare il progetto.

Si sa che alle sceneggiature ci sarebbero dovuti essere Onofrio Catacchio e Matteo Casali coordinati da Giuseppe “Cammo” Camuncoli, che sarebbe stato Art Director a capo di uno staff di giovani artisti di caratura internazionale. Infatti si parlava, oltre che di Camuncoli e Catacchio stessi, di Andrea Accardi, Werther Dell’Edera, Antonio Fuso, Stefano Simeone, Michele Bertilorenzi, Stefano Landini, Alberto Bugiù, Ennio Bufi, Simone Di Meo, Giorgio Pontrelli, Lelio Bonaccorso, Daniele Di Nicuolo, Davide Gianfelice, Matteo Cremona, Elena Casagrande e Gianluca Maconi.

Non proprio gli ultimi arrivati, diciamo... Inoltre si sapeva che la serie non avrebbe più avuto dodici numeri, come nella proposta priginale di Brolli e Secchi, ma ben diciotto albetti di 48 pagine a colori. Il tutto presentato in pompa magna a Lucca Comics & Games 2014.


E questo è un dato interessante: le ristampe omnibus di Kriminal di Mondadori Comics sono iniziate nel novembre 2013. Supponendo che prima di dare il via alla produzione di un sequel l'editore avesse voluto verificare l'andamento degli omnibus, come minimo ci sarebbero voluti alcuni mesi prima che fosse dato il via a Brolli e Secchi per iniziare a lavorarci sul serio, selezionando i disegnatori e tutto il resto. Quindi l'elaborazione effettiva del progetto dovrebbe essere iniziata nella prima metà del 2014. I primi annunci della serie in produzione sono arrivati a ottobre 2014, e si parlava già dei tre nuovi autori (in quel momento misteriosi) che ci stavano lavorando. Quindi viene da pensare che gli ideatori del progetto originale se ne fossero scappati poco prima che la serie venisse annunciata ufficialmente, e pertanto il sospetto è che il nuovo progetto fosse stato portato avanti perchè era stato raccolto in fretta e furia da alcuni degli autori coinvolti proprio da Brolli e Secchi, che hanno messo assieme - a tempo di record - una cordata di professionisti per non lasciar cadere tutto nel vuoto... Magari garantendo a Mondadori Comics la realizzazione di un prodotto fatto e finito, che non richiedesse ulteriore lavoro redazionale.

E per sottolineare il loro impegno avrebbero realizzato un numero zero speciale per Lucca Comics & Games 2014, per dare anche al pubblico l'impressione che ci fosse un solido progetto alle spalle (nonostante l'abbandono e le critiche da parte dei suoi ideatori originali), quando in realtà era ancora tutto da definire nei dettagli e da realizzare materialmente...

Anche perchè, per ovvi motivi, non si potevano riciclare le idee di Brolli e Secchi e quindi bisognava ripartire daccapo con la progettazione della storia, dell'impianto narrativo, delle sceneggiature, ecc. E questo probabilmente è il motivo principale dietro al silenzio di che ha seguito la presentazione lucchese, è che è stato interrotto giusto nella primavera successiva (al Salone del Libro di Torino) per annunciare che la serie sarebbe uscita settembre 2015, e a settembre 2015 per dire che c'erano stati dei ritardi... Con il seguente comunicato stampa:

"Cari amici lettori, siete in molti a chiedere novità circa la nuova serie dedicata a Kriminal e vi diamo risposta con un annuncio ufficiale.

Kriminal non uscirà nel mese di settembre, come avevamo annunciato la scorsa primavera.

L’impresa di una produzione a fumetti inedita sta impegnando molto tutti gli autori, gli artisti e il team dell’editore. Non vogliamo deludere le attese e ci teniamo a lanciare il miglior prodotto possibile, al momento giusto e con l’adeguato sostegno.

Perché tutto ciò possa realizzarsi, dobbiamo prenderci del tempo in più. Il lancio subisce perciò uno slittamento. Ci dispiace del ritardo, ma siamo certi di poter garantire una migliore produzione."

E questo, se non altro, sembrerebbe provare la teoria secondo cui a Lucca 2014 era stata annunciata una serie che in realtà era ancora tutta da preparare... E probabilmente anche da valutare dal punto di vista editoriale, prima di una pubblicazione effettiva. Si legge anche che la casa editrice non riteneva che settembre 2015 fosse il momento migliore per lanciare la serie, e che pensava che non avrebbe avuto il sostegno adeguato... Fra le righe voleva dirci che non era più tanto sicura che questa serie fosse una buona idea? Più avanti analizzerò alcune possibili spiegazioni per questo ipotetico cambio di rotta...

Sicuramente è un dato di fatto che, fra i nuovi curatori/disegnatori del progetto, molti avessero un mucchio di altri impegni da portare avanti parallelamente, anche con gli editori americani con cui collaboravano. Questo - inevitabilmente - deve avere influito sullo sviluppo del progetto e sui tempi di realizzazione dello stesso, che devono essersi dilatati sempre di più man mano che -ad esempio - MARVEL e DC COMICS commissionavano lavori a Giuseppe Camuncoli...

Ad ogni modo, cosa è successo poi?

Sicuramente si sa che il creatore di Kriminal, e cioè Luciano Secchi, non ha responsabilità nell'annullamento del progetto.

Sul suo profilo facebook precisa che l'unica condizione che aveva posto era quella di dare la propria approvazione al nuovo soggetto... Cosa che ha quanto pare aveva fatto...

E letta così sembra quasi che lui stesso abbia saputo della chiusura del progetto tramite il comunicato stampa ufficiale... Ad ogni modo - curiosamente - dalle pagine facebook degli autori coinvolti non trapela granchè... Anzi: c'è un silenzio abbastanza inquietante. Giusto Onofrio Catacchio ha commentato in maniera un po' ambigua, dicendo:

"Peccato. È stato un progetto che mi ha dato la possibilità di lavorare su un personaggio che ho sempre amato. Di scrivere e disegnare assieme a vecchi e nuovi amici con cui conto, e spero, di tornare a incrociare la strada. Fare fumetti non è facile. Ma neanche così tanto complicato."

E a quanto pare, almeno per ora, gli autori coinvolti non stanno rilasciando dichiarazioni nemmeno a siti e blog specializzati, nonostante la fine di questo progetto sia un argomento decisamente caldo. Forse sbaglierò, ma la sensazione è che nessuno dei diretti interessati voglia commentare per paura di fare la figura di quello che ha parlato troppo...

Anche perchè le responsabilità dell'annullamento di questo progetto possono ricadere solamente sull'editore, sugli autori o su entrambi... E visto che in questo caso nessuno ha accusato esplicitamente l'altro il sospetto è che si sia trattato di un concorso di colpa... Forse potrebbe parlare qualcun altro che sa qualcosa, ma a quanto pare si preferisce fare finta di niente. Anche perchè, presumo, gli editori che producono fumetti in Italia e pagano dei compensi accettabili sono davvero pochi, e di certo non vedrebbero di buon occhio una "gola profonda" nella loro redazione...

Oltretutto la Mondadori Comics fa ovviamente capo al Gruppo Mondadori, che ha da poco acquisito la Rizzoli... E di conseguenza la casa editrice Rizzoli-Lizard. Inoltre il Gruppo Mondadori è anche il proprietario del distributore Press-Di (CLICCATE QUI), che guardacaso è il distributore per le edicole di Bonelli e Panini (e quindi, in ultima analisi, è responsabile di come e dove viene distribuito il loro materiale, con tutte le conseguenze del caso)... Quindi diciamo pure che chi, eventualmente, dovesse litigare pubblicamente con la Mondadori e volesse proseguire la sua carriera nel mondo del fumetto in Italia, potrebbe anche innescare una reazione a catena che non gli sarebbe d'aiuto...

Ad ogni modo il fatto che Press-Di sia di proprietà di Mondadori ci fornisce un altro possibile indizio. Infatti se, per ipotesi, Mondadori Comics avesse voluto fare un'indagine di mercato sull'andamento dei fumetti italiani (e non) nelle edicole, forse avrebbe avuto molti meno problemi ad accedere ai dati di vendita di Bonelli e Panini (ma anche RW Lion e Shockdom, fra gli altri) rispetto a noi comuni mortali, anche solo in maniera informale e facendo le chiamate giuste...

E quindi avrebbe saputo che i fumetti Bonelli - che tradizionalmente sono quelli che in Italia si vendono meglio - non vanno più così bene, per dirla con un eufemismo (CLICCATE QUI), e che i fumetti pubblicati dagli altri editori fanno numeri di molto inferiori (a parte la Shockdom, che però è un caso a parte). Inoltre, distribuendo anche le Edizioni Mehnir, la Press-Di avrebbe potuto fornire i dati di vendita de IL MORTO, un tascabile noir che si ispira dichiaratamente a Kriminal e che viene distribuito in edicola dal 2010... Una pubblicazione che, pur contando su uno zoccolo duro di appassionati, sicuramente non prospetta dei numeri che giustificherebbero una miniserie a colori di diciotto numeri... E ne ha fatto interrompere la produzione...

É andata davvero così? Ovviamente non possiamo saperlo, tuttavia qualche sospetto è legittimo...

Sicuramente mentre produceva il nuovo Kriminal, la Mondadori Comics ha potuto monitorare con attenzione anche il mercato che non è controllato dal distributore Press-Di, e magari ha preso atto del fatto che il rilancio di Diabolik tramite un'iniziativa molto simile a quella prevista per Kriminal (e cioè una miniserie a colori) non ha portato ai risultati sperati... Tant'è che se n'è parlato pochissimo, e fondamentalmente ha lasciato quello che ha trovato.

Così, facendo due conti, la Mondadori Comics ha pensato che la miniserie di Kriminal sarebbe stata un fiasco in proporzione all'investimento necessario per realizzarla?

Ha pensato che la massiccia campagna pubblicitaria necessaria per lanciare questa iniziativa, e che peraltro era stata già annunciata, non avrebbe comunque portato al risultato sperato?

Chissà...

In tutta questa storia, però, c'è un'altro tassello che va valutato con attenzione. Si sa che Mondadori ha acquisito la Rizzoli nell'aprile del 2015, e a maggio di quell'anno è stato ufficializzato un reimpasto delle cariche, tant'è che chi aveva lanciato e curato Mondadori Comics, tale Luigi Belmonte (che probabilmente è stato anche quello che aveva accettato il progetto su Kriminal), da un momento all'altro è stato mandato a dirigere la collana degli Oscar Mondadori (CLICCATE QUI)... E guardacaso il blog della casa editrice non viene aggiornato dallo scorso dicembre (CLICCATE QUI), mentre negli ultimi mesi diverse collane sono state sospese, da MARVEL FACT FILES ad ALIX, passando per PRIMA... E in alcuni casi senza nemmeno darne notizia ufficiale.

Forse queste collane non vendevano tanto, ma magari sarebbe stato oportuno valutare attentamente un loro rilancio (o magari una campagna promozionale più mirata) prima di lasciare scontente intere fette di pubblico, minando così la credibilità della Mondadori Comics nel suo insieme... Sempre che il tutto non sia una conseguenza del fatto che, a seguito dell'acquisizione di Rizzoli e Rizzoli-Lizard, non si stia iniziando a ridurre l'offerta in vista di un possibile smantellamento dell'etichetta... Anche per alleggerire il carico di accuse a carico del Gruppo Mondadori...

Infatti dopo la fusione con Rizzoli, a gennaio, la Mondadori è finita nel mirino dell'antitrust... Anche per quel che riguarda il settore dei fumetti, visto che tecnicamente Mondadori Comics e Rizzoli Lizard dovrebbero essere concorrenti (CLICCATE QUI). Quindi alla Mondadori Comics hanno pensato di tirare i remi in barca, con Kriminal e non solo, anche per evitare ulteriori accuse? Hanno pensato che non avesse senso investire in una miniserie, in considerazione del fatto che stanno valutando l'idea di chiudere tutto?


O forse, per una questione di reputazione, hanno pensato che un fumetto "brutto, sporco e cattivo" come Kriminal avrebbe creato ulteriori polemiche attorno al Gruppo Mondadori in un momento molto delicato?

Ad ogni modo, per quello che ne sappiamo, può anche essere che la nuova dirigenza di Mondadori Comics, molto semplicemente, non fosse favorevole alla produzione di Kriminal come quella che l'aveva preceduta...

Chissà...

Alla fine, riassumendo, noi sappiamo per certo che:

  1. Luciano Secchi non ha responsabilità.
  2. Daniele Brolli e Riccardo Secchi idearono il progetto, ma scapparono non appena intuirono che l'editore non aveva le competenze giuste e faceva troppe pressioni.
  3. Una nuova squadra di autori è stata messa al lavoro su una miniserie di diciotto numeri per due anni.
  4. Il nuovo Kriminal sarebbe dovuto essere "contemporaneo, scuro, livido, sporco, realistico".
  5. La casa editrice ha cambiato dirigenza. 
  6. L'antitrust non vede di buon occhio il fatto che Mondadori Comics e Rizzoli-Lizard  appartengano entrambe al Gruppo Mondadori.
  7. L'editore ha ritenuto "troppo complesso" portare avanti il progetto e lo ha chiuso.

E in quel "troppo complesso" aleggia anche lo spettro della censura e della paura di compromettersi con tematiche troppo "trasgressive", con cui forse Mondadori Comics non pensava di doversi confrontare... Visto che, per i motivi di cui parlavo poco fa, ha annunciato in pompa magna la nuova serie di Kriminal PRIMA di poterla visionare per bene nei dettagli...

Ovviamente io non ho la minima idea di quali fossero i contenuti della serie, ma a giudicare dal famoso numero 0 e dal fatto che il nuovo Kriminal era stato annunciato come "contemporaneo, scuro, livido, sporco, realistico" presumo che, come minimo, fossero paragonabili a quelli del film "Lo chiamavano Jeeg Robot" che negli scorsi mesi ha fatto tanto parlare di sè...

Con la differenza che Kriminal avrebbe affrontato anche una serie di problematiche di più ampio respiro, come la corruzione, la libertà di stampa, la malavita internazionale, il traffico di esseri umani, le lobby di potere e altro... E se tanto mi da tanto, considerando che in "Lo chiamavano Jeeg Robot" c'é stato spazio anche per rappresentare una trans strozzina, cocainomane e un po' ninfomane, peraltro interpretata da una vera trans (la simpatica Juana Jimenez, di cui trovate un breve intervista QUI), su un fumetto di Kriminal ambientato nel 2016 non mi sarei aspettato di trovare nulla di meno...

Sempre ammesso che il suddetto fumetto volesse porsi in maniera credibile presso il pubblico del 2016, ovviamente... E infatti, mettendo assieme tutti i dati in nostro possesso, verrebbe anche da pensare che quando a Mondadori Comics hanno dato l'approvazione allo sviluppo della serie su Kriminal - praticamente a scatola chiusa - si aspettassero qualcosa che, nella più audace delle ipotesi, fosse in linea con i contenuti che si erano visti nella serie originale di Kriminal, che aveva recentemente ristampato...

Probabilmente non considerando che sono passati oltre quarant'anni, e che sicuramente il concetto di "trasgressione", così come quello di sesso e violenza, si è aggiornato... Anche per quel riguarda la rappresentazione di omosessualità e transessualità, ad esempio...

Quindi non è da escludere nemmeno che, se pure il progetto Kriminal è stato annullato per motivi indipendenti dai suoi contenuti, questi non abbiano comunque rappresentato un incentivo a portarlo avanti in qualche altra forma... Per dirla con un eufemismo...

E ammetto che, a questo punto, sarei davvero molto curioso di sapere come (e se) si era pianificato di toccare certi argomenti nella miniserie di Kriminal, che al momento nessuno pubblicherà...

Forse, se in futuro qualcun altro raccoglierà questa proposta, lo scopriremo... E magari ci faremo un'idea più precisa di come e perchè i contenuti della miniserie potrebbero aver spinto la casa editrice a non pubblicarla più...

Nel frattempo prendiamo atto che un'altra occasione per rinnovare il fumetto popolare italiano è andata persa, e che dietro a questa perdita potrebbe esserci molto più di quello che sembra...

In realtà, per dirla proprio tutta, essendoci di mezzo la Mondadori Comics a me avrebbe stupito di più se questa iniziativa fosse andata in porto senza problemi.

L'unica cosa davvero sicura in tutta questa vicenda, che poi è il motivo per cui l'ho segnalata su questo blog, è che il lancio di una nuova versione di Kriminal - "realistica e contemporanea", e peraltro scritta "all'americana" da autori che con gli USA ci lavorano sul serio - avrebbe potuto davvero scuotere un po' l'abbottonatissimo panorama del fumetto popolare italiano... Scrollandolo, forse, quel tanto che sarebbe bastato per spingerlo a rivedere le sue prudentissime posizioni su una quantità di temi "eticamente sensibili", come ad esempio l'omosessualità...

Cosa che, ovviamente, a questo punto non accadrà...

Ad ogni modo forse un giorno qualcuno parlerà... E sapremo la vera verità...

Alla prossima.

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