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martedì 26 giugno 2018

BILANCINO POSITIVO...

Ciao a tutti, come va?

Come forse ricorderete, per venerdì scorso era previsto un incontro sul tema del fumetto LGBT in occasione del FESTIVAL MIX di Milano, e fra gli ospiti sul palco c'ero anche io :-) Devo dire che è stato un evento riuscito, nonostante sia stato organizzato in brevissimo tempo e sia stato programmato in un giorno (e in un orario) che sicuramente non ne ha facilitato la fruizione proprio a tutti. Eppure c'è stata della gente che si è fatta tre ore di macchina apposta per assistere ed è rimasta soddisfatta, quindi deduco che ne è valsa la pena a prescindere. E sicuramente la location (con un impianto audio praticamente perfetto, cosa da non dare mai per scontata in occasioni come queste) ha dato il suo contributo.

Ovviamente questa piccola tavola rotonda non ha portato a nessuna rivoluzione nell'ambito del fumetto italiano a tematica LGBT, anche perchè non era quello lo scopo, tuttavia è stato un momento di confronto (anche generazonale) e approfondimento di cui si sentiva la necessità, e - anche solo per i vari spunti di riflessione che ha offerto - spiace un po' che sia stato necessario aspettare tanti anni, e un festival del cinema LGBT, per poterlo realizzare... Invece di ritrovarselo, magari con cadenza regolare, in qualche manifestazione fumettistica propriamente detta. Il clima era rilassato e alla fine tutti gli intervenuti hanno potuto parlare a ruota libera, e questo ha permesso che emergessero anche dei punti di vista interessanti riguardo al tema della censura e della diffusione di un certo tipo di contenuti nel fumetto italiano.

Intanto bisogna premettere che, anche se in passato qualcuno ha avuto dei problemi di discriminazione, attualmente nessuno degli autori presenti si è detto penalizzato dal suo orientamento e/o dai contenuti LGBT dei propri lavori, e questo è positivo. Tuttavia qualche criticità è emersa, e siccome il discorso era parecchio interessante qui di seguito vi riporto quelle che - perlomeno secondo me - sono state alcune delle opinioni degli autori che, prima o poi, chi di dovere dovrebbe assolutamente prendere in considerazione...

Ad esempio:
  •  Che in Italia, dal punto di vista dei contenuti LGBT, c'è ancora una differenza abbastanza netta fra fumetto "popolare" (pensato cioè in funzione del grande pubblico, quello che magari frequenta le edicole alla ricerca di fumetti economici) e fumetto "d'autore" (che mette al centro le innovazioni, la sensibilità e la libertà creativa di chi presenta un dererminato progetto, per poi distribuirlo in edizioni prestigiose nel circuito delle fumetterie /librerie). Visto che nel primo caso le tematiche LGBT sono trattate con crescente disinvoltura, mentre nel secondo sono ancora viste come un tabù (o quasi).
  • Che in Italia sembra che ci siano solo "lettori bambini o lettori con la patente", nel senso che non viene considerata la fascia d'età adolescenziale o dei giovani adulti... Che, magari come avviene in Giappone, andrebbe valutata come un target specifico e svincolato da quello infantile e/o da quello più maturo.
  •  Che quando un autore viene in qualche modo vincolato si innesca un circolo vizioso che generalmente non porta mai a niente di buono. Anche perchè dovrebbe essere il pubblico a decidere cosa gli piace leggere e cosa no, mentre purtroppo capita ancora troppo spesso che sono gli editori a decidere per lui... Senza peraltro che qualcuno gli abbia mai dato questa delega.
  • Che fortunatamente internet permette al pubblico (o perlomeno al pubblico che lo sa usare) di cercare e sostenere i fumetti e gli autori che gli interessano senza che ci siano sempre degli editori a mediare... E che questo fenomeno - sempre più diffuso - sicuramente ridisegnerà la situazione in maniera sempre più evidente nei prossimi anni.
  • Che, anche se tanti editori tradizionali sono in crisi e le riviste contenitore sono defunte, internet ha iniziato a ricoprire il vuoto che avevano lasciato e offre una serie di opportunità e di spazi che - anche nei tempi d'oro delle riviste e dell'underground - non erano nemmeno concepibili.
  • Che, purtroppo, gli editori tradizionali continuano a sentirsi legati ad un pubblico storico e che questo stato di cose - inevitabilmente - influisce sulle loro decisioni anche quando cercano di svecchiarsi e di presentare qualcosa di nuovo. E probabilmente è questo il motivo per cui, ormai, le vere novità in fatto di fumetto arrivano direttamente in libreria, dove - guardacaso - i libri a fumetti vanno sempre meglio.


Quindi diciamo che, alla fine di questo incontro, mi sono sentito un po' meno solo... Nel senso che buona parte di quello che è stato detto coincide con quello che scrivo su questo blog da qualche anno a questa parte... E quindi potrebbe anche essere che, dopotutto, non passo il mio tempo qui a scrivere farneticazioni senza senso :-)

Chissà...

Purtroppo il dato essenziale è che, come dicevo prima, questo bel dibattito pieno di spunti è rimasto circoscritto ad un evento prettamente LGBT, che peraltro si occupava per la prima volta di fumetti da trentadue anni a questa parte... Molto meglio sarebbe se un dibattito del genere si tenesse anche in occasione di una qualche edizione di Lucca Comics & Games, ad esempio... Anche se al momento mi pare una possibilità ancora molto remota. Anche perchè, per dirla proprio tutta, il FESTIVAL MIX è ancora una manifestazione culturale, mentre Lucca Comics & Games è fondamentalmente una fiera campionaria "per famiglie" con carnevale annesso...

Magari con la nuova gestione qualcosa potrebbe cambiare? Al momento non ci sono notizie al riguardo... Quindi staremo a vedere. Sicuramente un incontro come quello di venerdì, che in realtà assomigliava molto a quelli che si tengono regolarmante nelle manifestazioni fumettistiche americane, dimostra che il problema non è certo la mancanza di argomenti e/o di relatori... E neanche di pubblico, per dirla tutta. Anche perchè alla fine tutti avevano qualcosa da dire (o da ascoltare), e l'incontro è durato quasi il doppio del previsto...

Quindi tanto di cappello a Massimo Basili che ha organizzato tutto. Comunque, visto che è andata così bene, la speranza è che incontri di questo tipo possano essere organizzati più spesso... Anche a  prescindere dalle manifestazioni fumettistiche, a questo punto.

Voi che ne pensate?

Alla prossima.

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