Devo ammettere che a volte mi piace essere colto di sorpresa, o - come in questo caso - smentito parzialmente...
Qualche settimana fa vi avevo segnalato il bel progetto di RENBOOKS, e cioè l'idea di pubblicare un'antologia di bara manga contro l'omofobia solo una volta raggiunto il numero sufficente di prenotazioni (500 quote, per un totale di 2500 euro). La raccolta delle prenotazioni avveniva tramite internet, e più precisamente attraverso una pagina del sito PRODUZIONI DAL BASSO. Questa strategia, che in gergo si chiama crowd founding, negli USA ha portato a risultati molto interessanti (e alla raccolta di cifre anche spropositate), ma in Italia è una novità pressochè assoluta, soprattutto per quel che riguarda i fumetti... Figuriamoci, poi, per i fumetti a tema gay... E infatti quando ho segnalato il progetto avevo detto che era una cosa bellissima, ma che vista la situazione del nostro paese avevo qualche dubbio sulla sua riuscita... Anche perchè c'era solo un mesetto di tempo per raccogliere le 500 prenotazioni necessarie, e - conoscendo i miei polli - temevo che sarebbe mancato l'appoggio dei siti gay e di quelli specializzati in fumetti... A dire la verità mi immaginavo un buon risultato, ma consideravo la piena riuscita dell'operazione un piccolo miracolo... Un piccolo miracolo che, però, si è verificato!
Infatti per un soffio le quote previste sono state raggiunte entro i termini previsti (io ne ho prenotata una sola copia, ma so di gente che ne ha prenotate molte di più), quindi l'antologia IT'S OK!! si farà. E probabilmente per il fumetto gay in Italia ci sarà un PRIMA e un DOPO questa iniziativa, e forse non solo per quel riguarda il fumetto gay.
Per questo, forse, vale la pena di approfondire un attimo il discorso, analizzando per bene la situazione.
Intanto alcuni miei dubbi sono stati confermati: i siti gay e i siti di fumetti NON hanno parlato di questo progetto, che pure era nobilitato dal tema della lotta all'omofobia. O meglio: ne hanno parlato un paio di siti di fumetti PRIMA che IT'S OK!! venisse presentata come un progetto di crowd founding, e l'unico sito "gay" che ha dato spazio alla cosa è stato quello di LE COSE CAMBIANO, che però è legato a una bella inziativa di sensibilizzazione internazionale e viene gestito in collaborazione col Corriere della Sera, e quindi NON è il tipico "sito gay italiano"... Tant'è che ci hanno trovato spazio personaggi come Elisabetta Spinelli (la doppiatrice di Sailor Moon), che a quanto mi risulta nessun sito gay ha mai pensato di contattare per alcunchè... Questi sono i fatti, e le cause le ho esposte nel mio intervento di qualche settimane fa... Però un altro fatto è che ne hanno parlato diversi BLOG (tra cui il mio) e social network, che ormai in Italia stanno iniziando a diventare qualcosa di davvero importante quando si tratta di raccogliere le persone attorno ad un progetto o un fine comune, anche perchè grazie ai social network pare che sempre meno gente si faccia problemi a vivere la propria omosessualità a 360°, condividendo pubblicamente passioni e interessi...
Forse sbaglio, ma inizio a pensare che FACEBOOK stia riuscendo là dove le associazioni gay italiane hanno fallito il più delle volte...
Associazioni che, d'altro canto, non so quanto abbiamo sostenuto IT'S OK!! (nonostante il suo intento dichiarato fosse quello di devolvere una percentuale degli eventuali guadagni proprio ad una associazione LGBT).
Infatti inviterei gli amici di RENBOOKS a valutare bene a chi fare la loro donazione, magari scegliendo un'associazione che ha davvero bisogno di aiuto e che fa il suo dovere, piuttosto che una delle tante che guardano il mondo LGBT dall'alto al basso e che, nonostante tante belle parole, troppo spesso hanno usato i loro introiti (anche abbondanti) per fare gli interessi dei loro vertici piuttosto che quelli della loro comunità...
Detto questo è evidente che i social network hanno avuto un ruolo determinante nella promozione di IT'S OK!!, e il loro ruolo nel mondo LGBT italiano dovrebbe essere analizzato con maggiore attenzione, d'ora in poi. A questo punto, però, sarà davvero molto interessante verificare se - dopo questo piccolo grande risultato - perlomeno i siti di fumetti inizieranno a segnalare la cosa. Dopotutto 500 copie SICURE e prenotate sulla fiducia tramite internet sono un risultato tutt'altro che disprezzabile (molti volumi decisamente più pompati non riescono a vendere 500 copie nemmeno nel giro di due o tre mesi), e se tutto questo progetto continuerà ad essere avvolto nel silenzio sarà davvero la prova che ci sono delle resistenze quando bisogna parlare di certi argomenti...
D'altra parte, se dovessero iniziare a parlarne dovrebbero anche giustificare il fatto che non ne hanno parlato quando era il momento di promuoverlo, quindi ho come la sensazione che molti preferiranno glissare su tutta la questione...
E questa potrebbe essere la parte più interessante di tutta questa storia, che in effetti potrebbe contribuire a mettere in luce i limiti del circuito gay italiano classico e di quello fumettistico ufficiale, e le potenzialità dei circuiti alternativi che si stanno sempre più facendo largo (e con risultati molto apprezzabili), alla faccia di chi rimasto indientro di venti o trent'anni.
E inoltre potrebbe iniziare a far riflettere gli appassionati di fumetti LGBT che forse, e dico forse, è davvero arrivato il momento di fare fare fronte comune per farsi sentire e ritagliarsi degli spazi dignitosi.
Staremo a vedere.
Da oggi credo che sarò un po' più ottimista...
Nell'attesa della mia copia di IT'S OK!!, ovviamente.
Alla prossima.
crowd funding
1 commento:
Benissimo. Aspetto anch'io la mia copia. :-)
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