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sabato 14 maggio 2011

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Come voi tutti e tutte dovreste sapere il 17 maggio ricorre la GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA, e siccome questo è un BLOG serio che ci tiene a offrirvi il meglio, il cantante che vi vado a presentare oggi è Justin Ryan...
Justin Ryan mi sembra particolarmente adatto per diversi motivi. Il primo è che - dopo un adolescenza trascorsa all'insegna del bullismo omofobico - quando aveva diciassette anni i suoi genitori hanno scoperto che era gay e lo hanno letteralmente ripudiato, troncando ogni rapporto con lui e cacciandolo di casa. Il secondo è che invece di rimanere schiacciato da questa esperienza è riuscito a trasformarla in una risorsa inaspettata, che lo ha spinto a cercare fortuna a Nashville (la mecca della musica country) e a lanciare dei messaggi importanti con le sue canzoni... Evidentemente la sua determinazione e la sua forza di volontà sono state premiate, visto che ora inizia ad avere una promettente carriera nell'ambito della musica di ispirazione cristiana... Ebbene sì: per diverse chiese protestanti l'omosessualità non costituisce di per sè un problema, e in questi ambiti si può anche fare strada nel mondo della musica religiosa da gay dichiarati. Intendiamoci: Justin Ryan non è il primo e non sarà l'ultimo, ma la cosa davvero interessante è che quest'anno ha inaugurato un tour che tocca anche diverse chiese (non cattoliche, ovviamente) che vuole promuovere la lotta all'omofobia nelle sue varie forme... Non è ammirevole? Nel suo ultimo video ha anche voluto mettere assieme le storie di tante vittime dell'omofobia e della transfobia, comparendo solo alla fine per dire che anche lui ci è passato ed è riuscito a sopravvivere...

Lo so che l'ho già detto tante volte e lo so che è un po' come sparare sulla croce rossa, ma al di là del fatto che si tratta di un video molto toccante e di una canzone che è cantata davvero col cuore, dimostra una volta di più quanto la situazione italiana sia desolante e arretrata... E mostra bene la differenza che c'è fra un cantante che si dichiara gay su VANITY FAIR perchè ormai lo sanno anche i sassi e un cantante gay che vuole lanciare un messaggio di speranza e comprensione, anche a nome di tutti quelli che di omofobia sono morti... Perchè, purtroppo, di omofobia si può anche morire... Forse, il 17 maggio, noi che siamo ancora vivi dovremmo chiederci cosa facciamo davvero per cambiare le cose.
Ciao e alla prossima.

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