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mercoledì 1 aprile 2015

SEMBRA UN PESCE E INVECE...

Ciao a tutti, come va?

Devo ammettere che siccome questo post sarebbe dovuto uscire il primo di Aprile ero molto tentato di giocarvi qualche tiro barbino, ma poi ho pensato che se vi avessi dato una finta notizia troppo bella poi ci sareste rimasti male, e se vi avessi dato una finta notizia troppo brutta ci sareste rimasti male per niente, e non sono così crudele...

Così ho deciso di risolvere il problema dedicando questo post a due notizie, una bella e una brutta, che sembrano talmente assurde da sembrare finte, ma che sono assolutamente vere.

Partiamo da quella brutta, così non ci penso più. In caso non lo sapeste uno dei personaggi più celebri nella scena dei blogger/vlogger che si occupano di fumetti erotici gay e di un po' tutto quello che gira attorno al mondo dei fumetti da una prospettiva gay (e sessualmente emancipata) è un simpatico ragazzotto di Paul Charles Staffelbach, ma che tutti conoscono come Gay Comic Geek...

Diciamo pure che il suo blog, il suo canale su youtube (CLICCATE QUI) i suoi reportage dalle fiere di fumetti, il suo modo di fare cosplay e le sue videorecensioni con la sua libreria stipata di action figures sullo sfondo sono diventate un po' il simbolo di un nuovo modo di intendere la passione per comics e dintorni da parte del mondo gay... Anche perchè Paul Charles non si è mai fatto problemi a parlare anche di sesso, di video porno e di tutta una serie di cose che hanno contribuito a sdoganare i fumetti presso il mondo gay in senso lato, e viceversa.

Inoltre, altro piccolo e non indifferente dettaglio, ha dato anche un contributo notevole a sdoganare la cosiddetta "cosplay culture", al punto di avere un armadio pieno di costumi accuratissimi e di avere persino realizzato un costume da Gay Comic Geek, con tanto di logo personalizzato e tutto il resto...

E alla fine Paul Charles è diventato così famoso da vedersi dedicare anche una canzone ufficiale...


E tutta una serie di omaggi artistici da parte dei suoi fans e supporters...

Tra i quali spicca un nome noto come Patrick Fillion...

Diciamo pure che l'esempio di Paul Charles, che ha saputo coniugare con disinvoltura e naturalezza la passione per il fumetto con quella per il sesso, l'erotismo e la cura per il proprio corpo, ha contribuito non poco a svecchiare alcuni luoghi comuni sul mondo degli appassionati di fumetti (gay e non), lanciando un nuovo trend anche per quel che riguarda la visibilità gay...

E forse non è esagerato dire che il suo modo di porsi ha fatto da apripista ad altri gay appassionati di fumetti, che hanno scelto di dichiararsi e di esporsi in maniera decisamente cool e ammiccante, come nel caso di Michael Hamm...



Che oltre ad essere appassionato di fumetti e a fare cosplay è passato a un livello successivo, e cioè alle foto con le celebrità... Contribuendo ulteriormente a sdoganare il sottobosco degli appassionati gay di fumetti e dintorni...




A questo punto vi chiederete dov'è la brutta notizia, visto che Paul Charles è molto popolare e ha persino inaugurato un nuovo trend... Il fatto è che negli scorsi giorni Paul Charles ha annunciato con un video il suo improvviso licenziamento, dovuto proprio ai contenuti espliciti del suo blog!


La cosa curiosa, e che sembra più in tinta con un pesce d'aprile che altro, è che è stato licenziato dal suo lavoro dopo dieci anni, mentre il suo blog è stato inaugurato nel 2008! Forse i suoi datori di lavoro negli ultimi otto anni non hanno fatto uso di internet? Il fatto che un loro dipendente abbia portato avanti la sua passione per otto anni, peraltro al di fuori dell'orario di lavoro, ha in qualche modo compromesso l'azienda?

Difficile da credere.

Tuttavia è notevole il fatto che, non appena Gay Comic Geek ha dato la notizia, è partita un'operazione di solidarietà nei suoi confronti, e una raccolta fondi per consentirgli di affrontare le spese più urgenti fino a quando non troverà un nuovo impiego. Il tutto tramite una pagina sul sito FUNDRZ (CLICCATE QUI)... E qualcosa mi dice che questa operazione troverà abbastanza sostenitori da concedere a Paul Charles di tirare un po' il fiato... Ovviamente vi terrò aggiornati.

Comunque vi avevo promesso anche una buona notizia dai risvolti abbastanza incredibili, e in effetti a pensarci bene incredibile è la parola giusta.

Poco tempo fa  (CLICCATE QUI) vi avevo parlato di come all'inizio dell'anno l'ideatore del webcomic gay THE YOUNG PROTECTORS, Alex Woolfson, stesse sperimentando la piattaforma PATRON per raccogliere sostenitori per il suo fumetto, che avrebbero dovuto sostenerlo con una quota mensile finalizzata a garantire una regolarità delle uscite. Ebbene: a distanza di tre mesi da quando la campagna è partita il fumetto THE YOUNG PROTECTORS è stato in grado di raccogliere un sostegno mensile pari a 7000 $ (pari a 6500 euro circa)!

Considerando che, nel 2013, la raccolta fondi su kickstarter per la pubblicazione in volume del primo arco narrativo della serie aveva raccolto oltre 133.000 dollari forse c'era da aspettarselo, ma ad ogni modo il caso di THE YOUNG PROTECTORS non ha precedenti... Non nell'ambito dei fumetti a tematica gay, se non altro... Ed è davvero curioso come la cosa sia sottovalutata (e come in Italia non sia stata riportata praticamente da nessuna parte).

E anche in questo caso direi che vale la pena di tenere d'occhio la situazione e i suoi futuri sviluppi, anche solo per prendere atto di come a volte la realtà possa superare l'immaginazione...

Alla prossima.

P.S. Vi ricordo che in cima a questo blog (nella versione web che potete visualizzare dal browser e non in quella per cellulare) potete votare per il PREMIO GLAD (Gay e Lesbiche Ancora Denigrati: trovate tutti i dettagli cliccando sull'apposito banner) 2015. Partecipate e spargete la voce!

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