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giovedì 21 settembre 2017

STORIE VERE

Ciao a tutti, come va?

La cerimonia per l'assegnazione dei prossimi premi Oscar si terrà solo all'inizio del prossimo anno, ma ovviamente si iniziano già a fare le prime selezioni, compresa quella per il miglior film straniero.

Può essere interessante notare che il film proposto dalla Finlandia per entrare nella rosa dei candidati per questa categoria sarà la biografia ufficiale di Tom of Finland, quella diretta Dome Karukoski con la collaborazione della Tom of  Finland Foundation (che ha concesso l'utilizzo dei disegni originali, senza i quali un film del genere perderebbe molto in credibilità).

Morale della favola: un'intera nazione ha scelto di essere rappresentata da un film che racconta la vita di un'artista gay specializzato in disegni omoerotici, e anche questo dimostra - anche se in realtà non c'era bisogno di ulteriori conferme - quanto è diventato iconico Tom of Finland per la nazione che gli ha dato i natali. Tra l'altro, giusto per la cronaca, dal 24 al 26 agosto si è celebrata la festa per il centenario della Finlandia nel centro di Stoccolma (la Svezia ha un rapporto molto stretto coi cugini finlandesi), che è stata visitata anche dai reali svedesi e da importanti figure istituzionali... E ovviamente in quella sede non poteva mancare un padiglione dedicato a Tom of Finland, con tanto di palco per l'animazione a tema...




Il che, penso, la dice lunga anche su quanto siamo indietro in Italia... Visto che non solo da noi una mostra personale di Tom of Finland non è mai stata realizzata (men che meno in una piazza aperta al pubblico), ma dalle nostre parti persino parlare di omosessualità in una manifestazione culturale di piazza può essere ancora un problema, come attesta il recente caso di Verona, dove è stata vietata la proposta di testi a tematica LGBT nella rassegna di arte di strada Tokatì di quest'anno (se volete maggiori dettagli CLICCATE QUI).

Ad ogni modo il film di Tom of Finland inizierà ad essere distribuito negli USA a ottobre, ma al momento - tanto per cambiare - non mi risulta che in Italia ci siano dei distributori interessati. A questo punto sarebbe davvero bello se questo film fosse selezionato dall'Academy e poi vincesse l'Oscar, giusto per vedere poi in Italia cosa potrebbe succedere. Ad ogni modo qui sotto vi posto il trailer statunitense.
Comunque ad ottobre, negli USA, arriverà nelle sale un altro film decisamente interessante, che forse potrebbe avere qualche speranza in più di essere visto dalle nostre parti. Sto parlando di Professor Marston & the Wonder Women, e cioè della storia vera dell'ideatore di Wonder Woman (quando ancora usava lo pseudonimo di Charles Moulton, per non compromettere la sua carriera in un'epoca in cui fare fumetti era considerata una professione degradante). Al di là del fatto che si parla del creatore di un personaggio che fin dall'inizio è stato considerato un'icona queer, ancor prima che gay, questo film mette finalmente al centro la vita di una persona che pochi conoscono, ma che ha dei risvolti alquanto interessanti...

Molto in sintesi: William Moulton Marston(1893-1947) si era laureato il Legge per poi prendere un dottorato in psicologia. Brevettò il primo prototipo di macchina della verità ed elaborò alcune teorie che poi trovarono spazio anche in Wonder Woman, come ad esempio quella secondo cui le donne sono mediamente più oneste e affidabili degli uomini e possono lavorare più velocemente e con maggiore precisione. Marston sosteneva inoltre che c'è una nozione maschile di libertà che è intrinsecamente anarchica e violenta, e una nozione opposta femminile basata sulla "attrazione amorosa" che porta a uno stato ideale di sottomissione verso l'autorità amata. Probabilmente queste teorie, e certi sottotesti presenti nella primissima Wonder Woman, erano frutto anche della sua esperienza di vita personale, che per fortuna viene ampiamente snocciolata nel film. Molto in sintesi:  oltre ad essere un amante del sadomaso finì per amare due donne contemporaneamente (col benestare di entrambe), anche se formalmente rimase sposato solo con una di loro, che poi finirono per amarsi fra loro. In parole povere non creò una famiglia poligama, ma poliamorosa nel senso pieno del termine. Tant'è vero che ebbe figli da entrambe le compagne (che poi li hanno cresciuti come una coppia, continuando a vivere assieme dopo la sua scomparsa).

Grazie al successo del primo film di Wonder Woman non è da escludere che questo film possa essere ampiamente distribuito anche da noi, e qualcosa mi dice che potrebbe diventare anche un piccolo cult per gli amanti delle nuove prospettive relazionali. Staremo a vedere. Qui di seguito vi posto il trailer, che è decisamente invitante e che - a quanto pare - promette un'abbondante presenza dei fumetti di Wonder Woman... Con tanto di analisi del periodo successivo alla morte del protagonista, quando i suoi fumetti vennero ufficialmente accusati di promuovere l'omosessualità femminile e le pratiche sadomaso...
IN parole povere questo sembrerebbe un film caldamente raccomandabile sotto vari punti di vista, e anche in questo caso sarà interessante verificare quali saranno le reazioni ad una sua eventuale distribuzione italiana.

Sperando che non scattino censure preventive o altro... E non sarebbe la prima volta.

Ad ogni modo non bisognerà aspettare troppo tempo per vedere come andranno le cose.

Alla prossima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La manifestazione si chiama Tokatí ;) l'errore era voluto? ;)

Wally Rainbow ha detto...

Ecco... Questo è quel che si dice un lapsus freudiano :-) Ora ho corretto :-)