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mercoledì 24 giugno 2009

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Il fatto che nei fumetti italiani si parli poco (e spesso male o a sproposito) dell'omosessualità non è una novità. I motivi sono tanti: dall'incompetenza degli sceneggiatori alla paura di sollevare polemiche, dalla mentalità arretrata degli editori al clima che caratterizza (ammorba?) la nostra nazione e che inevitabilmente si riflette nel mondo del fumetto. C'è poi un motivo molto italiano, che risiede nel fatto che da noi - perlomeno nelle edicole - i fumetti prodotti in Italia sono praticamente solo fumetti per bambini o i cosiddetti fumetti "popolari italiani", che mantengono pressochè inalterata la loro formula dagli anni 60 nonostante vari tentativi di rinnovamento (che spesso si sono rivelati dei notevoli flop). La concorrenza Made in Italy praticamente non esiste, e così è ormai da decenni che (fatta salva la parentesi dei tascabili porno fino alla fine degli anni 80) il mercato dei fumetti italiani che non si rivolgono ai giovanissimi è occupato sempre e solo dai vari albi Bonelli (Tex, Dylan Dog, ecc) e dai loro vari cloni, da quelli Astorina (Diabolik), dalla Max Bunker Press (Alan Ford) e da qualche ristampa. Chi glielo fa fare a questi signori, che ormai hanno colonizzato le rispettive nicchie di mercato senza una reale concorrenza, di puntare sull'argomento omosessualità di proposito? Intendiamoci: qualche tentativo sporadico di stare al passo coi tempi lo fanno, ma generalmente quando arriva un personaggio omosessuale è un animo tormentato e/o infelice, non fa una bella fine oppure non fa una gran bella figura... Proprio a luglio, ad esempio, nella serie Julia tornerà la serial killer lesbica Myrna Harrod, storica nemesi della protagonista...Sigh... Se fossi maligno penserei che quando un personaggio omosessuale compare nei fumetti popolari italiani stanno tutti ben attenti a non farlo diventare un esempio troppo positivo, onde evitare la pesante accusa di "incitazione all'omosessualità"... Tant'è che persino un personaggio brioso e allegro come l'avventuriera futuristica Legs Weaver è diventato cupo e travagliato giusto in tempo per vivere la sua prima relazione lesbica ufficiale (ovviamente DOPO la chiusura della sua serie e durante le sue nuove avventure, che vengono proposte al ritmo di una all'anno quando va bene). Che dire? In questo scenario non certo entusiasmante viene proprio da dire "per fortuna che c'è Luca Enoch". Tutti voi dovreste sapete chi è Luca Enoch, visto che è l'autore di fumetti più gay-friendly che abbiamo in Italia da una ventina d'anni a questa parte, ma per i meno informati ricordo che Luca Enoch (che vedete qui sotto), si è fatto conoscere dal grande pubblico proprio grazie a delle storie in cui l'omosessualità e/o bisessualità "positiva" di alcuni suoi personaggi era un ingrediente imprescindibile.
Infatti il suo primo personaggio di grande successo, portato avanti per una lunga serie di episodi raccolti recentemente in una serie di tre volumi dalle Edizioni BD (che vi raccomando caldamente di acquistare), era una grintosa graffitara bisessuale di nome Sprayliz, che aveva una relazione decisamente aperta con la sua amica Kate, e che era attorniata da un nutrito gruppo di amici di tutti gli orientamenti sessuali. In questa serie Luca Enoch finiva spesso per trattare temi come l'omofobia, il bullismo, l'ipocrisia dei perbenisti, la discriminazione e quant'altro... E il tutto in tempi decisamente non sospetti. Già solo per questo meriterebbe un monumento, ma la cosa davvero notevole è che nonostante il fatto che adesso sia sotto contratto con la Sergio Bonelli Editore, Luca Enoch non ha rinunciato alla sua vena gay-friendly. Nella sua serie semestrale GEA (recentemente conclusa) aveva inserito come comprimario quasi fisso (seppur con un ruolo tuttosomamto marginale) un bel ragazzone gay di nome Sigfrido: massiccio, sicuro di sè e decisamente positivo...
Il genere di personaggio gay che in Italia dovrebbe ASSOLUTAMENTE avere una bella serie mensile, anche solo a titolo educativo... Peccato che, ora che la serie di GEA si è conclusa, dovremo aspettare chissà quanto tempo prima di rivedere qualcosa di simile in circolazione. In compenso proprio in questi giorni è arrivato in edicola il secondo numero della nuova serie semestrale interamente realizzata da Luca Enoch, ovvero LILITH... La suddetta serie è ambientata in varie epoche storiche, e secondo voi l'autore si poteva lasciare sfuggire l'occasione di inserire qualche citazione gay friendly??? Ovviamente no, e infatti in questo secondo numero ambientato fra i pirati dei Caraibi c'è anche una pillolina di storia gay. Infatti dopo un arrembaggio un gruppo di pirati deve spartirsi il bottino, e poichè uno di loro è morto durante l'attacco la sua quota e le sue proprietà (comprese le sue belle pistole) andranno al suo tristissimo ragazzo rimasto "vedovo"... Se non ci credete cliccate sull'immagine seguente...
Citazione molto colta e tutt'altro che scontata delle regole che si davano i pirati nel diciottesimo secolo e che consideravano anche le coppie di fatto omosessuali... Probabilmente queste tre vignette da sole sono più gay-friendly di tutto il fumetto italiano arrivato in edicola nell'ultimo anno... E qui ci vorrebbe una bella ovazione a Luca Enoch, che in certe cose non delude mai. Sarebbe bello se anche in qualcuna delle altre epoche storiche che la protagonista della serie visiterà Luca Enoch inserisse delle parentesi di questo tipo... Anche solo per ricordare al pubblico dei suoi fumetti che l'omosessualità non è una novità degli ultimi anni. Certo, sarebbe ancora più bello se a parlare di gay e lesbiche senza pregiudizi non ci fosse solo lui una volta ogni sei mesi, ma immagino che sia sempre meglio di niente. Voi cosa ne pensate?
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6 commenti:

Il Bino ha detto...

L'omosessualità altalenante di Legs meriterebbe un'analisi a parte, mi viene il nervoso al solo pensiero.
Limitamoci ad un bel *Viva Luca Enoch*.

loran ha detto...

Ancora esiste l'equazione che il gay o a da soffrì o è un delinquente.
Mi unisco al "Viva Luca Enoch "

francesco ha detto...

ho sempre ammirato luca enoch , per il suo stile,le storie, tutto. ho seguito tutto GEA( a parte i primissimi numeri) e ora ho cominciato con i numeri di lilith. sono fumetti che meritano.
mi chiedo una cosa però....eichiro oda di one piece ha inserito mr 2(palesemente gay) e nella saga imminente nel manga(impel down) vi sarà un livello della prigione assai gay. che sia da considerarsi gay friendly pure questo? XD

Wally Rainbow ha detto...

Mhhh... Buona domanda... Il punto è che nei manga l'omosessualità viene generalmente trasfigurata e/o considerata come un elemento che può rendere interessante la trama al pari di altri. Difficile dire quanto questo modo di rappresentarla possa definirsi gay-friendly... D'altra parte lo stesso concetto di gay-friendly non so quanto possa essere applicabile ad una cultura come quella giapponese in cui l'omosessualità in sè ha sempre avuto valenze e manifestazioni molto diverse da quelle occidentali... Chissà...

francesco ha detto...

stavo pensando...immagino che ci siano varie cose da prendere in considerazione. intanto, one piece è un certo genere di manga, per ragazzi ,adolescenti se non + giovani (e anche + grandi),quindi l autore ha utilizzato la figura gay come ironica.
del resto, a immettere l omosessualità come tema principale,con storie d amore,serietà e quant altro, ci pensano già gli appositi manga yaoi(suddivisi anch essi in vari generi,vedi il bara yaoi).
riflettendoci , penso che i generi e i temi dei manga abbiano una classificazione precisa,della quale però non so molto , ma immagino che gli autori in giappone ne siano bene a conoscenza.del resto si sa, lì il fumetto è preso molto seriamente,al punto che + che uno studio di un fumettista,sembra una piccola fabbrica XD
in italia, invece, le cose le vedo in maniera molto + semplice...insomma,già è difficile trovare fumetti gay ITALIANI degni di nota(ce ne sono pochi) , se poi cerchiamo i fumetti "normali" in cui troviamo una traccia gay friendly(sempre parlando di fumetti italiani), beh, anche lì penso che i risultati si contino sulle dita di una mano.
enoch è una di quelle eccezzioni, che si spera facciano progredire questa politica gay friendly nel fumetto.
oddio, di certo poi qualcuno se ne uscirà di nuovo con la frase "ormai i gay sono ovunque" , ma del resto, è vero: noi ci siamo,siamo ovunque,e abbiamo intenzione di restarci e di non nasconderci.spero. no?

Pedroxy ha detto...

Giusto per informazione, sull'ultimo numero di X-Man Deluxe versione italiana, la Marvel ci annuncia la comparsa di due nuovi personaggi gay , uno dei quali è giovanissimo. Certo non danno l'idea di spensieratezza e felicità come Luca Enoch (autore che ammiro e apprezzo dopo averlo conosciuto con Gea e aver reperito poi ogni suo scritto), ma anzi sono tormentati da un passato difficile.