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martedì 11 settembre 2018

FINALMENTE UN BACIO...

Ciao a tutti, come va?

Forse qualcuno di voi avrà notato che le celebrazioni per i settant'anni di TEX - uno dei più iconici rappresentanti del fumetto italiano - si stanno intensificando in vista del 30 settembre, ovvero il giorno del 1949 in cui debuttò il personaggio nelle edicole. Fra le altre cose sono previste una mostra al Museo della Permanente di Milano (dal 2 ottobre al 27 gennaio) e... Un album di figurine che celebra il personaggio e la storia della sua casa editrice.

La trovata dell'album di figurine, comunque, acquista un significato particolare se si considera che non si tratterà di un album che - per essere completato - richiederà l'acquisto delle bustine in edicola (come da tradizione). Infatti le varie figurine saranno ripartite fra le pubblicazioni Bonelli dei mesi di settembre e ottobre.  Per la precisione stiamo parlando delle pubblicazioni elencate qui sotto.
  • Tex n. 695 in edicola il 7 settembre
  • Dragonero n. 64 in edicola l’8 settembre
  • Tex Classic n. 41 in edicola il 14 settembre
  • Tex Nuova Ristampa n. 437 in edicola il 15 settembre
  • Nathan Never n. 328 in edicola il 19 settembre
  • Tex Magazine in edicola il 22 settembre
  • Tutto Tex n. 570 in edicola il 25 settembre
  • Tex Classic n. 42 in edicola il 28 settembre
  • Dylan Dog n. 385 in edicola il 29 settembre
  • Julia n. 241 in edicola il 2 ottobre
  • Zagor n. 690 in edicola il 3 ottobre
  • Dampyr n. 223 in edicola il 4 ottobre
  • Maxi Tex n. 23 in edicola il 5 ottobre
  • Tex n. 696 in edicola il 6 ottobre
  • Dragonero n. 65 in edicola il 9 ottobre
  • Martin Mystère n. 359 in edicola il 10 ottobre
  • Tex Classic n. 43 in edicola il 21 ottobre
  • Tex Nuova Ristampa n. 438 in edicola il 16 ottobre
  • Nathan Never n. 329 in edicola il 19 ottobre
  • Tutto Tex n. 571 in edicola il 24 ottobre
  • Tex Classic n. 44 in edicola il 26 ottobre
  • Dylan Dog n. 386 in edicola il 27 ottobre

Quindi mi sembra abbastanza evidente che questa iniziativa, più che celebrativa, potrebbe essere di natura promozionale. Nel senso che, probabilmente, con questo stratagemma si spera di dirottare un po' del pubblico delle testate più seguite verso quelle che non ha mai provato, o che magari aveva smesso di acquistare da un po'. Se poi l'idea di puntare tutto sullo spirito collezionistico degli ex bambini, che si scambiavano le figurine a scuola, ha davvero senso non sta a me dirlo.

Ad ogni modo è abbastanza evidente che questa iniziativa NON si rivolge ai bambini attuali, dato che dall'elenco di cui sopra sono state escluse le testate della linea YOUNG, forse anche per il fatto che l'editore ha valutato che si trattava di un binario morto già prima pianificare l'idea dell'album di figurine. Oppure, più semplicemente, perchè considera il pubblico YOUNG completamente separato da quello delle testate in formato più tradizionale, e vuole mantanere bene separate le due cose (anche perchè, probabilmente, non vuole correre il rischio che qualche bambino finisca per leggere contenuti ritenuti poco adatti, con tutte le ripercussioni del caso).

Se è vera la teoria dei binari morti, comunque, potrebbe spiegare l'assenza delle figurine su tutte quelle testate per le quali i beninformati vociferano la chiusura imminente... Da Mercurio Loi a Morgan Lost, passando per Le Storie. Spicca anche l'assenza di Deadwood Dick, ma forse in quel caso potrebbe dipendere dal fatto che l'etichetta Audace, di cui fa parte, vorrebbe proporsi in maniera particolarmente "impegnata", e magari si è pensato che coinvolgerla in un'operazione a base di figurine avrebbe potuto comprometterne la reputazione sul nascere.

Chissà...

Sia come sia, forse non è proprio un caso che i festeggiamenti di TEX - e il rilancio promozionale di tutte le pubblicazioni Bonelli tramite l'album di figurine di TEX - stiano coincidendo anche con un punto di svolta abbastanza importante nelle vicissitudini di DRAGONERO. Anche perchè è l'unica serie Bonelli inaugurata meno di dieci anni fa a cavarsela in maniera più che dignitosa, e farla beneficiare di un ulteriore rilancio sfruttando l'onda lunga dei festeggiamenti di TEX potrebbe essere un'idea abbastanza interessante. E così il numero di settembre, il primo con le figurine in allegato, coincide anche con l'epilogo della saga delle Regine Nere, che dal punto di vista narrativo potrebbe rappresentare un punto di partenza abbastanza favorevole per eventuali nuovi lettori.

E questo potrebbe essere uno dei motivi per cui, nel numero di questo mese, è accaduto qualcosa che ha (anche) il sapore di un'operazione di marketing pensata per svecchiare un po' i toni della serie e per accalappiare nuovi lettori occasionali. Infatti dopo cinque anni, 64 numeri, vari romanzi, supplementi speciali, giochi di ruolo, atlanti, app per smarphone e altro ancora, finalmente si è deciso di raffigurare un bacio di Myrva, la sorella del protagonista. Un personaggio a cui, finora, non era mai stato concesso di manifestare in maniera così diretta il proprio orientamento sessuale, anche se era noto perlomeno dall'epoca del primo romanzo (e parliamo del 2014).

C'è voluta la Guerra delle Regine Nere (le matriarche degli elfi neri), con lo sconvolgimento geopolitico del continente fantasy in cui si sviluppa la serie, e poi ancora battaglie epocali e tragedie di tutti i tipi... Però, alla fine, Myrva ha potuto ricongiungersi alla sua apprendista/compagna Aija, che fortunatamente è scampata alle tragedie della guerra come lei... E così, finalmente, le due si abbandonano ad un bel bacio appassionato.
Alla buon'ora.

Comunque è abbastanza interessante notare come l'orientamento sessuale di Myrva sia stato fatto emergere gradualmente, e a piccolissime dosi. Prima con dei sottonintesi, poi attraverso i romanzi (per testare il pubblico degli appassionati senza rischiare di "compromettere" la saga a fumetti), e infine con allusioni e discorsi sempre più diretti, che sono culminati in questa inaspettata, quanto benvenuta, esternazione pubblica. E questo potrebbe essere interpretato come una segnale positivo, che fa ben sperare per il futuro.

Anche se poi, analizzando la situazione con più attenzione, bisogna anche prendere atto che - tanto per cambiare - negli albi Bonelli questo tipo di esternazione è concessa giusto alle coppie di donne - possibilmente con un fisico da modella - e praticamente mai alle coppie di uomini... Che al momento, nel continenete dell'Erondàr, ancora non sembrano essersi manifestate. Anche se, come da tradizione, non mancano mai le allusioni al sesso eterosessuale, o comunque all'estetica che tradizionalmente il fumetto italiano associa ad esso. E infatti, anche in questo numero di Dragonero, abbiamo la raffigurazione di una bella conversazione post coito del protagonista... Con tanto di capezzolo femminile che si intravede fuggevolmente, e che fa sempre molto "erotico d'autore"...

Certo è che, se ci sono voluti oltre cinque anni per mostrare il primo bacio di Myrva in questa serie, probabilmente l'attesa per vedere due prodi guerrieri alle prese con una dichiarazione d'amore, magari mentre sono raffigurati in una scena post coito, potrebbe essere ancora molto lunga...

E qui, penso, sia uno dei punti nodali del discorso: quanto tempo è disposto ad aspettare il pubblico? E non mi riferisco solo ai segnali di apertura verso la questione LGBT, ovviamente (anche se spesso sono un'ottima cartina di tornasole).

L'esperienza insegna che quando una serie di questo tipo arriva ad un punto di svolta, o ad un riassetto generale del contesto che prelude ad un nuovo inizio, possono anche avvicinarsi nuovi lettori, ma quelli che l'hanno seguita fino a quel momento tendono a fare un bilancio e a valutare se continuare la propria collezione oppure no.

E non è sempre detto che il bilancio sia positivo.

Quindi direi che, se pure DRAGONERO se l'è cavata bene fino a questo punto, ora che molti nodi narrativi sono venuti al pettine, il suo reale appeal sul pubblico potrà iniziare ad essere valutato in maniera più attendibile. Nel senso che, se questo è il punto ideale per iniziare a collezzionarlo è anche un buon punto per smettere di acquistarlo.... Quindi bisognerà vedere come andranno le vendite dal numero 65 in poi, e quante persone - ad esempio - valuteranno in maniera non proprio positiva il fatto che, in una serie fantasy partita nel 2013, sia stato necessario aspettare tanto tempo per vedere un bacio lesbico... O magari un cambiamento effettivo nello status quo dell'ambientazione. O, ancora, in quanti avranno apprezzato il fatto che il protagonista sia rimasto fondamentalmente fedele allo standard del tipico eroe bonelliano, così come fedele agli standard della casa editrice è rimasto buona parte dell'impianto narrativo e della caratterizzazione dei personaggi.

Non che ci sia niente di male, di per sè. Però è anche vero che chi era appassionato di fantasy quando la serie è iniziata, o magari si è appassionato al genere proprio dopo aver conosciuto DRAGONERO, negli ultimi cinque anni sicuramente avrà avuto modo di affinare i suoi gusti e di confrontarsi con produzioni che - molto semplicemente - non risentivano della zavorra di una casa editrice che trova in un western settantennale la sua serie di punta e, più o meno direttamente, il suo primo riferimento stilistico.

Sono tutte cose da tenere in considerazione.

Anche perchè, in effetti, bisognerebbe capire se la la saga delle Regine Nere era prevista fin dall'inizio o se tutti i cambiamenti che ha innescato sono stati pianificati per ravvivare un saga che - forse - aveva già iniziato a perdere il suo ascendente sul pubblico.

Sicuramente a questo punto bisognerà verificare anche se il bacio di Myrva rimarrà una goccia nel mare, o se preluderà a un maggiore ampliamento di vedute all'interno della serie.. Perchè molte cose si capiranno anche da questo.

Staremo a vedere.

Alla prossima.

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