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venerdì 14 settembre 2018

SPIDER-GAY

Ciao a tutti, come va?

É capitato abbastanza spesso che su questo blog segnalassi come il fumetto italiano, nel tempo, ha finito per mettere sempre più in evidenza una certa propensione ad offrire una rappresentazione "di comodo" delle città straniere... Londra, New York, Los Angeles... Spesso e volentieri sono state epurate da tutti quegli elementi che in qualche modo avrebbero rischiato di disturbare l'italico lettore, che magari restava legato ad una serie di sterotipi e pregiudizi tipici della sua cultura di appartenenza, p del suo background generazionale...  Ad esempio evitando di mostrare, soprattutto in maniera verosimile, la visibilissima realtà LGBT locale.

E, se leggete questo blog, saprete anche che in più di un'occasione mi sono soffermato a riflettere sul fatto che - considerando che viviamo in un un mondo sempre più globalizzato, queste scelte rappresentavano un boomerang, soprattutto per quel che riguarda la possibilità di un effettivo ricambio generazionale del pubblico.

E oggi parlerò un po' di chi la pensa come me.

Infatti, a parziale riprova del fatto che certi elementi sono diventati importanti per chi, effettivamente, si rivolge ad un pubblico prevalentemente giovanile e potenzialmente sconfinato, ci sono le scelte degli ideatori e dei programmatori dell'ultimo vidogame di Spider-Man per PS4, che ha debuttato circa una settimana fa.

Perchè dico questo? Perchè il suddetto gioco è - com'era prevedibile - ambientato in una New York ricostruita nei minimi dettagli (e che effettivamente fa abbastanza impressione), comprensiva di bandiere gay appese agli edifici e dipinte sui muri, così com'è nella New York reale...

Anche se questo, presumibilmente, renderà il videogame invendibile in Russia e in diverse altre parti del mondo, perlomeno in questa versione.

E devo dire che vedere Spider-Man che si muove con disinvoltura con le rainbow flag sullo sfondo - e magari trova anche il tempo di farci un selfie - fa un certo effetto... E direi che, romanticismo a parte, dimostra che gli utenti LGBT e LGBT friendly sono ormai considerati una fetta importante del mercato.


E direi anche che questa scelta acquista anche un particolare significato se si considera la diffusione del mercato dei videogames anche nel nostro paese... In cui spesso gli editori si lamentano del fatto che il pubblico giovanile sta iniziando a depennare i fumetti dalla lista de suoi interessi preferendo i videogiochi, anche se poi non hanno mai osato fare scelte di questo tipo.

Comunque, a ben guardare, questo non è il solo elemento gay friendly del gioco. Infatti, effettuando le opportune operazioni, è possibile sbloccare oltre una ventina di costumi ragneschi, provenienti dalle varie incarnazioni dell'eroe fumettistico e dei suoi epigoni (visto che adesso, nei fumetti MARVEL, Peter Parker ha diversi "imitatori"), e fra questi c'è una deliziosa tenuta "undies": un modo molto trendy per dire che in questo gioco Spider-Man può anche presentarsi in mutande...

In realtà, nei fumetti, Spider-Man si è ritrovato relativamente spesso alle prese con situazioni imbarazzanti di questo tipo, ma credo che sia la prima volta che vengono considerate come un elemento da inserire in un videogame di questo livello. Che, evidentemente, ha voluto puntare anche su una soluzione che per un certo tipo di pubblico risultasse sexy, e per un'altra parte di pubblico fosse comunque divertente. E in effetti questa è una strategia molto usata per risultare gay friendly senza "prevaricare" i gusti del pubblico eterosessuale, anche in altri ambiti dell'entertainment contemporaneo.

Ovviamente, a questo punto, prevedo valanghe di cosplayer esibizionisti alle prossime manifestazioni fumettistiche, anche perchè credo che questo potrebbe essere il costume di Spider-Man più economico di sempre. E se si presenteranno anche in Italia, magari a Lucca Comics & Games,  evidenzieranno ulteriormente la voragine che si sta creando fra la sensibilità del pubblico di oggi e un certo tipo di fumetto italiano che proprio non si vuole schiodare dalla sua impostazione "âgée", per dirla alla francese.

Detto ciò vi lascio con una sequenza "undies" del nuovo videogame di Spider-Man, anche perchè pare che questo look sia uno dei motivi per cui si internet stanno circolando tantissimi commenti di apprezzamento per i glutei sfoggiati dal protagonista in questa sua nuova versione videoludica...

E poi non dite che non vi voglio bene.
Alla prossima.

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