Ciao a tutti come va?
Quando qualcuno contesta il fatto che la quota LGBT all'interno dei contesti narrativi legati all'immaginario POP sta aumentando troppo, una delle risposte più efficaci e incontestabili che gli si può dare è che effettivamente un personaggio LGBT - se ben gestito - crea delle dinamiche narrative diverse rispetto ad una eventuale controparte eterosessuale: dinamiche che per lungo tempo non sono state esplorate, e che potenzialmente possono risultare intriganti e originali. Anche per quel che riguarda le dinamiche relazionali dei protagonisti di un fumetto di supereroi... Ad esempio quando si cerca di svecchiare un personaggio un po' anonimo come Peter Cannon the Thunderbolt...
Breve riassunto per i non esperti: Peter Cannon è un supereroe che ha debuttato nel 1966 per i tipi della Charlton Comics, e trovò spazio solo in una decina di storie prima di finire nel dimenticatoio... E anche quando la DC Comics rilevò i personaggi della Charlton, nei primi anni Ottanta, non investì mai molte energie nel suo rilancio. Giusto una serie di dodici numeri nel 1992 e poi il nulla.
Il problema, forse, stava nel fatto che si trattava di un personaggio nato "vecchio" già nel 1966. Nel senso che rispolverava una serie di concept che andavano di moda presso i supereroi degli anni Quaranta, ma che ormai erano stati abbondantemente superati. Per farla molto breve: Peter Cannon era stato allevato fin da piccolo in uno sperduto monastero tibetano, dopo che i suoi genitori erano morti tentando di debellare un'epidemia in quel territorio, e gli era stato insegnato a sfruttare quel leggendario 90% del potenziale fisico e mentale che gli esseri umani di solito non sanno nemmeno di avere.
Ad ogni modo, nel suddetto monastero, Peter Cannon cresce assieme ad un altro orfano suo coetaneo, di nome Tabu, che poi diventerà il suo inseparabile assistente/domestico tuttofare (ovviamente munito di turbante) una volta che il protagonista sarà tornato alla civiltà e inizierà la sua personale crociata contro le forze del male. Ad ogni modo spesso e volentieri le storie di questo supereroe iniziavano con i due che si allenavano o si rilassavano assieme...
Ovviamente non è pensabile che il suo creatore (tale Pete Morisi, che oltretutto era un ufficiale di Polizia) volesse inserire volontariamente dei sottotesti omosessuali, anche se effettivamente il rapporto fra Peter e Tabu avrebbe potuto prestarsi a delle interpretazioni poco canoniche. Fatto sta che dopo la morte del suo creatore, nel 2003, i diritti di sfruttamento del personaggio sono tornati ai suoi eredi, che hanno deciso di lasciar perdere la DC Comics per passare alla Dynamite, che gli ha dedicato una miniserie nel 2012... Con il supporto grafico del famoso illustratore Alex Ross...
Eppure anche questa volta il personaggio non ha avuto il rilancio sperato, anche perchè i toni della storia restavano molto cupi, e il protagonista risultava troppo serio e "perfetto", se non addirittura altezzoso, per creare empatia coi lettori. Fatto sta che, proprio in questi mesi, dalle parti della Dynamite hanno pensato di dargli una nuova possibilità, e per renderlo più moderno e accattivante lo sceneggiatore Kieron Gillen, che oltretutto è dichiaratamente bisessuale (lo vedete nella foto sotto), ha pensato bene di rivedere radicalmente alcuni aspetti del personaggio e del suo contesto...
Nel senso che adesso Tabu è diventato un hipster indiano molto sexy, e anche se rimane al fianco del protagonista nel suo ruolo classico si viene a scoprire che i due hanno avuto anche una relazione... Che a quanto pare è stata troncata dall'enigmatico Peter Cannon (anche se ancora non si è capito bene il perchè), nonostante sia abbastanza evidente che Tabu lo ama ancora... E forse anche lo stesso Peter Cannon, in realtà, prova ancora qualcosa per lui...
In effetti penso che sia la prima volta che un fumetto di supereroi parte dal presupposto che il protagonista è gay e convive con il suo ex, e in cui questo ex ha ancora un ruolo importante nella sua vita, anche dal punto di vista supereroistico. Inoltre sembra che questa versione di Peter Cannon viva in maniera un po' conflittuale il fatto che la sua "perfezione" gli impedisce di soddisfare pienamente le sue emozioni "umane"... Quindi credo che potrebbe essere molto interessante seguire gli sviluppi della situazione, e del rapporto fra i due... Anche perchè, come dicevo all'inizio, in questo caso si tratta di qualcosa che in un fumetto di questo tipo non era mai stato sviluppato, visto che quando ci sono di mezzo relazioni gay solitamente si tratta di situazioni molto idilliache, di amori finiti in tragedia o di personaggi che - alla fine del loro idillio - decidono di restare separati...
Se questa trovata contribuirà a ridare smalto a un personaggio che, in realtà, non ha mai brillato granchè, ce lo dirà il tempo... Di sicuro è interessante notare che alla Dynamite hanno pensato di giocare questa carta, oltretutto rivedendo l'orientamento sessuale di un personaggio che comunque - nel suo piccolo - aveva un passato di tutto rispetto... E che a differenza di altri casi simili (come ad esempio Iceman negli X-Men) non ha esordito in un gruppo, ma che è stato titolare di una testata fin dal suo esordio.
Ovviamente se ci saranno aggiornamenti interessanti non mancherò di condividerli con voi.
In ogni caso, giusto per stare in tema, penso che sia interessante notare che - proprio in questi giorni - il direttore dei MARVEL STUDIOS, Kevin Feige, ha confermato che in vista della messa in produzione del nuovo film MARVEL sugli Eternals si sta cercando "un attore fra i 30 e i 49, con fisico supereroistico, senza preferenze etniche e possibilimente omosessuale" (CLICCATE QUI). E a quanto pare è sottointeso che anche il personaggio che dovrà intepretare sarà omosessuale (o perlomeno bisessuale), anche se nei fumetti originali degli Eternals di personaggi omosessuali dichiarati non ne sono mai comparsi (ma è possibile che in questo film si possa puntare sul fatto che spesso gli Eternals - essendo immortali e presenti sulla Terra da millenni - sono stati scambiati per gli Dei della mitologia classica, con tutti gli annessi e connessi del caso...).
E la vide presidente esecutiva dei MARVEL STUDIOS, Victoria Alonso, ha anche rincarato la dose, quando le sono state fatte delle domande al riguardo durante un recente evento per la presentazione del nuovo film di Captain Marvel (CLICCATE QUI):
"Questa cosa mi prende tantissimo. Devo proprio dirlo. Il nostro successo si basa su persone che sono incredibilmente diverse fra loro. Perché non dovremmo considerarlo? Perché dovremmo rivolgerci ad un solo tipo di pubblico? Il nostro pubblico è globale, è vario, è inclusivo. Se non facessimo in questo modo falliremmo. Se non premiamo l'acceleratore sulla diversità e sull'inclusività non continueremo ad avere successo. Il nostro proposito è di fare dei film che possano coinvolgere TUTTI i tipi di pubblico là fuori!".
Ineccepibile, direi.
E a questo punto sarà estremamente divertente verificare come si comporterà la MARVEL COMICS, dato che - pur essendo di proprietà della Disney come i MARVEL STUDIOS - ha un consiglio di amministrazione gestito a monte da un fedelissimo di Donald Trump, e negli ultimi anni ha cercato di orientare la produzione (e la gestione) della casa editrice in una direzione non proprio progressista (per usare un eufemismo)...
Tra l'altro negli USA si avvicinano le nuove presidenziali, e qualcosa mi dice che dalle parti della MARVEL COMICS si ritroveranno nel bel mezzo di un un conflitto di interessi non da poco...
E anche in questo caso vi terrò aggiornati.
Alla prossima.
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