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giovedì 24 dicembre 2009

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
La riflessione di oggi parte da una mostra (che è iniziata il 18 di questo mese e che si concluderà oggi) presso la galleria d'arte Marat Gel’man di Mosca (se conoscete il cirillico QUESTO E' IL SUO SITO UFFICIALE). Si tratta di una mostra di disegni e foto di nudi maschili, commentati nientepopodimeno che da Stalin che, con matita blu e rossa, si era lasciato andare a didascalie che vanno dal politico al piccante (tipo: “Devi lavorare, non masturbarti. È tempo di rieducazione”). A quanto pare era solito scrivere oscenità anche sui nudi femminili che gli capitavano sotto tiro, ma generalmente erano talmente volgari che gli organizzatori della mostra hanno pensato bene di non esporli per non offendere il pubblico femminile. Così, in questa mostra, Stalin commenta riproduzioni delle opere di Serov, Ivanov, Surikov, Chistyakov e via discorrendo. Tutto il materiale della mostra appartiene a una collezione privata e gli organizzatori sottolineano il fatto che si tratta di materiale originale, come confermato anche dall’esame calligrafico dei manoscritti in cui si sono impegnati storici, esperti di retorica staliniana dalla facoltà di lettere dell’MGU (Università Statale di Mosca) e diversi psicoanalisti.
Anche Hitler aveva questa tendenza a firmare tutto quello che gli capitava sotto mano (se lo sono ricordato persino nel terzo film di Indiana Jones), e sembra che sia un tratto comune di chi ha dei disturbi narcisistici della personalità (ovvero la stragrande maggioranza dei dittatori). Ovviamente non si tratta solo di firme nel senso letterale del termine, ma anche di varie forme di "personalizzazione" di tutto quello con cui questi soggetti vengono in contatto e di rimozione delle cose con cui non sanno rapportarsi (e in effetti gli omosessuali russi sotto Stalin se la vedevano decisamente male).
Dove voglio arrivare? Spesso siamo troppo occupati a lamentarci e a pensare che il mondo sia un posto senza speranza, invece di renderci conto di come le cose possono cambiare in positivo... E di come questo dovrebbe darci la speranza e la forza per cambiare le cose che ancora non ci vanno bene... Questa riflessione mi è venuta spontanea perchè, mentre in Russia veniva allestita una mostra sui nudi maschili guastati dalle scritte di Stalin, in Australia la Maunsell Wickes di Sidney (una delle più antiche e prestigiose gallerie d'arte della città) aveva allestito una mostra dedicata al fotografo William Yang... Che consisteva nei suoi pensieri scritti su alcuni scatti che raffiguravano il campione olimpionico di nuoto gay dichiarato Matthew Mitcham...





Tutt'altro genere di scritta e di messaggio. Entrambe le mostre si concludono oggi... Singolare coincidenza, vero? Neanche a farlo apposta il confronto fra queste due mostre può dare la misura di quanto e come le situazioni possono evolvere, nonostante le difficoltà... A patto che ci sia qualcuno disposto a lavorare per farle migliorare, ovviamente...
Buon Natale - in senso lato - a tutti e a tutte!
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