Oggi volevo rispondere a una lettera che mi arriva da un lettore che non si firma, ma che solleva una questione abbastanza interessante... Infatti mi scrive:
"Salve Wally!! Dato che seguo da parecchio il tuo blog e i tuoi fumetti (a proposito... ma Rainbow non riparte più? :-() e ho visto che spesso hai parlato di yaoi e bara manga tiscrivo ponendoti una domanda: come tutelarsi quando li si legge? Mi spiego, spesso i protagonisti di tali manga sono disegnati con tratti molto giovani, oserei dire fin troppo!! Non voglio fare il moralista (per carità, il fatto che segua anche Robin Hoog dice tutto) ma al contempo non voglio trovarmi a leggere fumetti a tematica quasi pedofila, sia perché illegale sia perché personalmente mi da fastidio... Mi chiedevo la tua opinione e come affronti la cosa... Ti ringrazio e in bocca al lupo per tutto!!"
Mhhh... Quanti spunti di discussione, caro anonimo! Allora... Partiamo da un dato di fatto storico: la morale sessuale varia a seconda delle epoche e delle aree geografiche. Per farti un esempio pertinente: in Giappone l'età del consenso era di soli tredici anni fino alla meta degli anni 90. Poi, sotto la pressione internazionale, è stata uniformata a diciotto come da noi. Inoltre la cultura giapponese è rimasta pressochè isolata fino alla metà dell'ottocento, e quindi ha sviluppato un senso del pudore decisamente diverso rispetto a quello occidentale (tant'è che da loro i bagni pubblici sono un'istituzione, ma paradossalmente i loro video porno - dove succede davvero di tutto - devono avere i genitali pixellati). Allo stesso modo i giapponesi hanno una certa coerenza di fondo nel loro approccio ai fumetti, nella misura in cui li considerano comunque una finzione, a prescindere dal tipo di reati che raffigurano. Esempio: se in un manga viene raffigurato un omicidio o un furto, gli autori non vengono accusati di incitazione a delinquere, e i lettori non vengono considerati pericolosi solo perchè gli piacciono i manga con questi contenuti. Questo discorso si applica anche ad eventuali atti omoerotici che coinvolgono minori, soprattutto se sono raffigurati in quei manga che, per inciso, in Giappone alimentano anche un vero e proprio filone, detto shotacon. Questo nome è la contrazione di Shotaro Complex, e si riferisce all'attrazione per personaggi con caratteristiche simili a quelle del giovanissimo Shotaro Kaneda, protagonista di un manga (e poi cartone) della fine degli anni 50 realizzato da Mitsuteru Yokoyama.
Per la cronaca: in Italia arrivò solo il remake anni 80 del cartone originale, col titolo di Super Robot 28. Forse qualcuno di voi lo ha visto e si ricorda la versione aggiornata di Shotaro (per i più giovani e per gli smemorati metto una foto qui sotto).
Fatto sta che, perlomeno in Giappone, gli shotacon sono liberamente commerciabili anche presso le grosse catene di distribuzione, anche se sono un articolo gestito prevalentamente dai negozietti specializzati in manga omoerotici per ragazze... Perchè, che ci crediate o no, anche gli shotacon si indirizzano prevalentemente al pubblico femminile. Ora: siccome in Occidente - evidentemente - ci sono due pesi e sue misure, la pubblicazione e la diffusione di fumetti con tematiche shotacon è illegale, a differenza dei manga in cui vengono compiuti altri tipi di reati. Tuttavia la situazione è più complessa di quello che sembra, soprattutto in Italia (tanto per cambiare). infatti il 6 febbraio del 2006 è stata approvata una legge che all'articolo 4 dice:
Art. 4.
"(Pornografia virtuale). Le disposizioni vigenti si applicano anche quando il materiale pornografico rappresenta immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto o parti di esse, ma la pena e' diminuita di un terzo.Per immagini virtuali si intendono immagini realizzate con tecniche di elaborazione grafica non associate in tutto o in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali".
Io non penso di essere stupido, tuttavia ammetto di non avere capito. Cosa vorrebbe dire: "la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali"? Forse c'è davvero qualcuno che può confondere un fumetto o un'illustrazione con la realtà? (O__O)! Senza contare che il concetto di pornografia, per la legge italiana è terribilmente fumoso e si riferisce a ciò che viene ritenuto osceno dal comune senso del pudore, o qualcosa del genere. Ovviamente quando poi la legge italiana cerca di definire il comune senso del pudore rimane terribilmente vaga.
Morale della favola: poichè questa legge è tremendamente confusa, gli editori italiani, per scaramanzia, sono arrivati al punto di scrivere sui loro manga più pepati che tutti i personaggi disegnati sono maggiorenni! Soprattutto dopo che la Star Comics finì nell'occhio del ciclone per alcune tavole di Dragon Ball, in cui c'erano dei nudi e degli ammiccamenti erotici (peraltro totalmente ironici) aventi come protagonisti dei personaggi minorenni. Inoltre, qualche anno fa, anche l'associazione ysal (che da diversi anni importa e pronuove i manga omoerotici per ragazze in Italia) venne convocata in questura "per accertamenti". Non ci sono state conseguenze, ma è evidente che più le leggi sono vaghe e più le autorità intervengono "a caso", sottraendo energie al contrasto degli abusi reali.
In ogni caso, nella confusione generale, è evidente che un minimo di buonsenso può ancora prevalere. Se in un manga omoerotico compaiono ragazzi anche molto giovani, ma che hanno caratteristiche post adolescenziali (pelo sul pube o su altre parti del corpo, genitali sviluppati, un minimo di muscolatura, ecc), è praticamente impossibile dire che sono minorenni, anche perchè di fatto sono disegni e non hanno un certificato di nascita.
Detto questo avrete notato che in questo post ho inserito dei dipinti: si tratta di alcuni lavori del famoso impressionista spagnolo Joaquín Sorolla (1863-1823), che amava dipingere bambini e adolescenti nudi in paesaggi marittimi. Ve lo sto citando perchè in Inghilterra, per definire la gravità delle immagini pornografiche con minori, è stata anche inventata la cosiddetta Scala Copine, che al primo livello inserisce proprio le immagini che raffigurano i minori nudi. Tecnicamente questi dipinti rientrerebbero nella casistica, anche se sono esposti nei più importanti musei del mondo... E in tutta la storia dell'arte si possono citare centinaia (se non migliaia) di esempi del genere. Voglio dire: come inquadrereste questa scultura di Jean Baptiste Carpeaux (1827-1875), intitolata"Il Pescatore Napoletano"?
E vogliamo parlare di questo "Eros Atys" realizzato da Donatello (1386-1466)? Non sembra anche a voi un bimbetto in tenuta sadomaso con tanto di pseudo gambali leather?Tuttavia, nella pur civilissima Olanda (anche se alcuni olandesi mi riferiscono che il clima non è poi così aperto come sembra dall'esterno), è dal 2008 che un pittore che si firma Bernard è sotto processo con l'accusa di produrre pornografia infantile... In quanto dipingeva soggetti preadolescenziali in situazioni ambigue... Come nel caso dell'opera seguente, che lui ha provocatoriamente chiamato L'ADORAZIONE (la censura l'ho applicata io, visto che il processo è ancora in corso).
I quadri di Bernard, che peraltro sfoggiano una tecnica impeccabile, possono anche disturbare e provocare, ma rimangono pur sempre quadri, e da che mondo e mondo l'arte ha anche la funzione di disturbare e provocare... Tantopiù che questo tipo di soggetto non è per niente una novità. Sarà molto interessante verificare quale sarà il verdetto definitivo del tribunale di Amsterdam, e soprattutto se - dipinti a parte - ci saranno altri capi di imputazione... Perchè, se davvero fosse solo una questione di dipinti, rimarrei perlomeno perplesso.
Dove voglio arrivare? Sicuramente l'abuso sessuale sui minori (nelle sue varie forme) è un crimine orrendo che va contrastato, solo che negli ultimi anni mi sembra di aver assistito a un progressivo accanimento nei confronti di cose (come le rappresentazioni artistiche o i fumetti) che - di fatto - non hanno niente a che fare con l'effettivo abuso sui minori, mentre i responsabili reali di questi atti orribili - che magari non hanno mai letto uno shotacon e non hanno mai visitato una galleria d'arte - hanno potuto continuare a fare quello che hanno sempre fatto (fra le mura domestiche, nelle scuole, negli istituti religiosi e persino negli asili). Non so bene perchè, ma in tutto ciò c'è qualcosa che non mi torna e che mi rattrista...
Alla prossima.
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2 commenti:
e un sacco di tempo che non vedo updates in troy o robin che succede? sono stati abbandonati?
Ciao Wally, scusa la seccatura, ma avrei una domanda. So che l'articolo di cui parlo è piuttosto vecchiotto ormai (il fatto è che peró l'ho trovato solo ora, praticamente per caso) ma ti volevo chiedere, se non ti scoccia, se potevi postare il nome reale del pittore olandese che si firmava (o si firma ancora, non saprei) Bernard e di cui hai scritto ch'era stato chiamato in giudizio per la sua particolare predilezione per scegliere come soggetti dei suoi quadri dei ragazzi decisamente molto giovani.
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