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martedì 9 marzo 2010

MA GUARDA UN PO'...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Abituato come sono a difendere a spada tratta il diritto di leggere e pubblicare fumetti a tematica gay, soprattutto quando hanno un contenuto esplicito, mi sembra un po' strano ritrovarmi qui a segnalare un eccesso nel senso opposto. Se siete dei navigatori provetti e se non vi spaventa l'inglese, forse vi sarà capitato di imbattervi nel sito della TLAVIDEO. Si tratta di uno dei più grandi distributori/rivenditori di prodotti per l'intrattenimento degli USA, e da tempo si è specializzato nei prodotti a tematica GLBT. Dal 1994 gestisce anche il Festival del Cinema Gay di Philadelphia (il terzo festival del cinema gay, per importanza e durata, del territorio statunitense) e da quest'anno ha deciso di inaugurare anche i suoi "oscar gay", i GAYBIES, che verranno assegnati tramite votazioni sul web (se volete partecipare potete CLICCARE QUI).

Siccome, evidentemente, i fumetti sono considerati una forma di intrattenimento degna di essere valutata nelle competizioni che vogliono coprire in modo serio il mondo dell'entertainment, anche alla TLAVIDEO hanno voluto dedicare un premio a questo categoria. Fin qui niente di male: il problema nasce dal fatto che alla TLAVIDEO hanno scelto solo fra i titoli che mette in vendita il loro sito, col risultato che su sette nominations ci sono sette fumetti omoerotici (dei quali cinque sono pubblicati dalla CLASS COMICS di Patrick Fillion), e - come se non bastasse - un fumetto omoerotico è in nomination anche nella categoria "narrativa omoerotica" (e, tanto per cambiare, si tratta di BOYTOON ADVENTURES, il primo paperback - ovvero volumetto brossurato - di Patrick Fillion).
Intendiamoci: non che tutto questo mi dispiaccia, però penso che sia lampante che - almeno per quel che riguarda la categoria COMICS - alla TLAVIDEO non abbiano potuto (o voluto) usufruire di grandi competenze per selezionare le nominations (come invece è accaduto nelle altre categorie). Altrimenti sarebbe proprio strano il fatto che non abbiano considerato le ultime cose di Tim Fish, giusto per fare un esempio...
D'altra parte è anche vero che nella classifica delle vendite della TLA VIDEO i titoli di Patrick Fillion sono quelli più venduti nella sezione "photo & artbooks" (alla TLAVIDEO non hanno ancora una sezione solo per i comics! Ahi! Ahi! Ahi! Grave lacuna!), quindi forse la scelta delle nominations non è stata poi così insensata. In ogni caso stiamo parlando di un sito specializzato soprattutto in cinema e video, quindi nella prima edizione qualche svarione è relativamente accettabile, anche perchè le altre nominations sono davvero interessanti e danno esattamente la misura di come l'omosessualità abbia trovato la sua dimensione nel mondo dell'entertainment statunitense... Basti pensare che i soli nominati per la categoria "miglior regista gay dichiarato" sono ben sette, mentre i candidati nella categoria"miglior attore omosessuale dichiarato" sono addirittura diciassette! Senza contare che nelle categorie letterarie ci sono i premi come "il miglior romanzo gay", "il miglior romanzo erotico gay", "il miglior saggio gay" e persino "il miglior mistery gay"! Tutto un altro mondo, insomma... D'altra parte dev'essere bello poter andare in una qualsiasi libreria (o magari in biblioteca) e richiedere un manuale sulla seduzione fra maschi senza passare per pazzi...
Sarà interessante vedere i risultati di questo ennessimo premio GLBT, se non altro per inquadrare ancora meglio la cultura gay pop contemporanea del grande pubblico del web. In ogni caso, tornando all'argomento principale di questo post, se da una parte gli ambienti propriamente gay tendono a valorizzare in maniera preminente i fumetti dal contenuto più esplicito (ansia di autoaffermazione?), nei contesti fumettistici più mainstream al fumetto gay si inizia a dare sempre più spazio, a condizione che l'approccio sia molto più pudico... Giusto per tornare a parlare di Tim Fish: se da una parte non è stato nominato nei premi GAYBIES, quest'anno è stato invitato per la seconda volta al Festival del Fumetto di Angouleme, probabilmente il Festival del fumetto più prestigioso d'Europa. Ormai è da due anni che in occasione di questo Festival l'associazione LGBT BD (un'associazione francese che promuove i fumetti a tematica GLBT) è riuscita ad inserire delle conferenze a tema fra le iniziative in programma: l'anno scorso il tema era "I GAY NEL FUMETTO" e quest'anno "I GAY NEI COMICS AMERICANI"... tuttavia nel 2010 l'associazione ha promosso anche altre iniziative, tra cui spiccava la presentazione dell'edizione francese del volume IN ITALIA SONO TUTTI MASCHI... Bene in vista anche sul volantino...
Considerando che nel 2009 alla conferenza aveva partecipato anche Massimiliano De Giovanni (della Kappa Edizioni) e che una delle "discussioni" più interessanti si era accesa fra Marco Marcello Lupoi (direttore della Panini) e Fabrice Neaud (autore di una nota serie di fumetti autobiografici a tema gay), se non altro si può dire che gli italiani - mancando le conferenze sui fumetti gay in Italia - possono perlomeno contribuire a quelle francesi. Scusate la divagazione. In realtà quello che volevo farvi notare è che non solo Tim Fish quest'anno era presente ad Aunguleme, ma ha fatto anche un piccolo tour che ha toccato Parigi, Lione e Lisbona... Dove ovviamente ha parlato dei suoi fumetti e della sua esperienza con la Marvel...
Ora: nelle manifestazioni fumettistiche francesi mainstream (ma anche in quelle americane), quando si parla di fumetti a tema gay si bada bene di NON coinvolgere Patrick Fillion o altri autori omoerotici, perchè ovviamente le cose vietate ai minori presentano dei problemi gestionali non indifferenti per delle manifestazioni che si rivolgono al grande pubblico (bambini sgambettanti compresi). D'altra parte nelle manifestazioni e nelle rassegne gay si tende a fare il contrario e a privilegiare i contenuti omoerotici rispetto a quelli soft... O addirittura a organizzare SOLO manifestazioni dal contenuto omoerotico, con tanto di workshop (come ad esempio l'EROTIC ART FAIR WEEKEND, promossa dalla Tom of Finland Foundation, che quest'anno si terrà l'ultimo week-end di marzo). La sensazione che ne deriva è che il fumetto a tema GLBT stia accentuando una biforcazione presente fin dagli anni '70 (quando da una parte c'erano i fumetti di Tom of Finland e dall'altra quelli politicamente impegnati), e probabilmente questo non è un bene, visto che poi anche il pubblico tenderà a biforcarsi sempre di più e a perdere delle importanti occasioni per ampliare le proprie vedute in un senso e nell'altro... E sarebbe un peccato. Non ci è dato sapere cosa succederà nei prossimi anni, ma sarebbe auspicabile che il fumetto a tema gay soft non si integrasse nel circuito mainstream a discapito dei fumetti omoerotici, magari assecondando in maniera inconsapevole qualche subdola forma di omofobia (anche perchè, nelle grandi manifestazioni, i fumetti erotici etero trovano spazio senza troppi problemi). D'altra parte sarebbe anche meglio se il circuito propriamente gay non guardasse dall'alto al basso chi non osa più di tanto nei suoi fumetti, anche perchè potrebbe essere semplicemente una questione di stile (e d'altra parte al giorno d'oggi l'identità gay è una questione che travalica i rapporti sessuali). Voi che ne pensate?
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1 commento:

Albireo ha detto...

ciao Wally!
a proposito di fumetti mi chiedevo una cosa:
Robin Hoog non proseguirà più ??

non per altro in molti sul web vanno ogni giorno sul sito sperando in un aggiornamento, se Robin non proseguirà più sul web ma solo in versione cartacea o in altro modo diccelo perfavore così magari possiamo "attrezzarci" per seguire le avventure del nostro eroe.
Un' altra cosa io come altri utenti che apprezziamo quello che fai sia come disegnatore che come blogger ci chiedevamo: perchè non c'è più la barra laterale con le publicità?? che potevamo cliccare per poter dare, se pur in maniera minima quasi inesistente, una mano.
A presto!!