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mercoledì 31 marzo 2010

MAH...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Anche se i contatori mi segnalano che siete sempre diverse migliaia ogni mese i vostri commenti sono sempre molto scarsi, e continuo a non capire se è perchè rimanete regolarmente senza parole o se è perchè non pensate che valga la pena intervenire su quello che segnalo. In realtà spero sempre che questo blog possa offrire degli spunti inediti e interessanti, e confido che il vostro sia un silenzio assenso :-) Detto questo vi ricordo che il sondaggio che si trova in cima alla pagina è ormai agli sgoccioli, quindi se avete letto almeno uno dei fumetti in gara e pensate che meriti il titolo in palio votatelo subito! Passando alle notizie di oggi volevo segnalarvi che, a quanto pare, se qualcuno aveva dei dubbi sul fatto che la Marvel Comics sarebbe tornata sui suoi passi e avrebbe limitato le parentesi gay friendly dopo l'aquisizione da parte della Disney... Beh... Diciamo che quei dubbi, per fortuna, NON sono stati confermati. Perchè dico questo? Tanto per cominciare la versione Marvel del mitico Ercole ha subito un outing tardivo (sapete tutti che coming out vuol dire dichiararsi gay e che l'outing vuol dire essere smascherati da altri, vero?). Dico tardivo perchè a seguito di una saga abbastanza intricata Ercole ha sacrificato la sua vita, incaricando la sua giovane spalla Amadeus Cho di diventare il nuovo difensore dell'umanità per conto dell'Olimpo.
Morale della favola: alla celebrazione funebre dell'eroe, avvenuta su Hercules: Fall of an Avenger #1 in perfetto stile anglosassone, erano presenti anche vari colleghi supereroi, nonchè le supereroine che nel corso degli anni avevano avuto delle relazioni sentimentali più o meno serie con lui... Tra le quali la semidea canadese Snowbird. Proprio per questo, dopo che le superdonne coinvolte sentimentalmente con Ercole si sono presentate agli altri convenuti, Snowbird fa notare che fra i presenti c'è anche qualcun altro che dovrebbe ammettere di avere avuto una relazione con Ercole... E che non è una donna... E guardacaso osserva con aria sorniona il suo vecchio amico Northstar (con cui aveva fatto parte del supergruppo canadese Alpha Flight), il quale invita Snowbird a rimandare il discorso ad un momento più opportuno... Mentre il principe Namor, che si trova proprio di fianco a Northstar, rimane alquanto basito, sapendo bene che Northstar è il primo supereroe gay dichiarato della Marvel. Qui di seguito trovate la pagina incriminata...
Diciamo che l'outing post mortem di un supereroe non era mai stato fatto, e anche se non è esattamente una trovata di buon gusto c'è da sperare che gli sceneggiatori se ne ricorderanno se e quando riporteranno in vita Ercole (cosa estemamente probabile, visto che le resurrezioni - anche le più improbabili - sono una pratica estremamente comune nei fumetti di supereroi americani). Resta il fatto che la bisessualità per un semideo dell'antica Grecia non dovrebbe stupire nessuno, e semmai dovrebbe stupire il fatto che - per pudore - nessuno abbia mai osato parlarne dal 1965 (quando Ercole arrivò nei fumetti Marvel) a oggi. Augurandoci, quindi, che Ercole risorga quanto prima, vi segnalo che anche un altro personaggio Marvel sembra destinato ad aumentare la quota di baci gay in casa Marvel... Mi riferisco a Daken, il figlio del più noto Wolverine (dal quale ha ereditato anche il nome da battaglia).
Per chi non fosse molto addentro all'universo Marvel diciamo che Daken è stato presentato - per ora - come un personaggio abbastanza sbandato e privo di inibizioni morali, a causa di un passato difficile (rivelato solo in parte) e di un lavaggio del cervello finalizzato a renderlo una macchina per uccidere: più o meno quello che era accaduto al padre, dal quale ha ereditato buona parte dei suoi poteri (ma non la stessa quantità di peli, visto che sua mamma era giapponese).
Quindi è ancora presto per dire se il fatto che ambia impulsi omosessuali possa avere valenze positive o meno. In compenso sembra proprio che Daken abbia una propensione alla libidine decisamente superiore a quella del più famoso genitore, parzialmente aggravata dal fatto che Daken è in grado di emanare scariche di feromoni che suscitano irresistibili desideri sessuali nei suoi confronti (prbabilmente uno dei superpoteri più invidiati)... E ovviamente questo potere è quello che preferisce usare quando è in difficoltà con gli avversari, anche se non gli va sempre bene... Tant'è che gli è andata storta anche con il giovane supereroe gay dichiarato Hulkling, vista la sua origine aliena e la sua invulnerabilità ai feromoni terrestri...
Resta il fatto che l'aria da bello e dannato di Daken, il suo look da punk supermacho e le sue avances omosessuali (pari, se non superiori a quelle etero) ne fanno un cocktail decisamente interessante... E sarà molto interessante anche seguire i futuri sviluppi del personaggio, che promette di avere ancora molte carte da giocare. In ogni caso un bravo anche alla Disney, che a quanto pare non ha imposto alla Marvel i suoi temuti vincoli disneyani. L'unica cosa che, ora come ora, mi sento di rinfacciare alla Disney (e che non c'entra niente coi fumetti) è che - dopo i bassi incassi de La Principessa e il Ranocchio (che qualche genio ha voluto lanciare in contemporanea con AVATAR) - ha deciso di stoppare definitivamente i progetti in animazione tradizionale... Dando per scontato che sia stata la tecnica a penalizzare il film. Personalmente penso che sia vero esattamente il contrario e che questa sia una giustificazione di comodo, tirata fuori giusto per non ammettere una discreta mancanza di coraggio. Nel 2009 speravano ancora di fare il botto con un film a base di principesse e ranocchi? Mah... Lo dicessero all'industria dell'animazione giapponese (che tutt'ora lavora in maniera prettamente tradizionale, continuando a macinare incassi da record) che al giorno d'oggi tira solo il 3D! Evidentemente in Giappone conoscono i gusti del pubblico e alla Disney no, o magari li conoscono e non vogliono prendere atto che sono cambiati rispetto ai loro standard. Peccato. In compenso, giusto per stare in tema, pare proprio che il 3D in senso lato stia diventando una specie di ossessione anche al di fuori del cinema di animazione, tant'è che sta per essere messo in commercio anche il primo video hard gay che utilizzerà questa tecnica (e che verrà venduto con una coppia di occhialini per fruirne al meglio). Si tratterà di una parodia di Harry Potter che preferisco non commentare...
Mhhh... Se devo essere onesto un po' di curiosità di vedere il 3D applicato a questo tipo di prodotti ce l'avrei anche... Ma credo che il 3D non abbia molto senso applicato all'home video, voi che ne pensate? Chiudo il post di oggi con una segnalazione non propriamente gay friendly che arriva dalla DC Comics. Infatti pare che ZUDA, il portale per gli aspiranti fumettisti online della DC Comics, abbia rifiutato di mettere online il fumetto proposto da Brian Andersen (nome già noto nella scena gay indy): Si trattava della storia di Chanche, un ragazzo gay che si ritrova ad ereditare i poteri della sua supereroina preferita Moxie Marvel... Comprensivi di costume supersexy a tacco dodici...

Sinceramente parlando la trovo una provocazione originale, ma abbastanza comica e fine a sè stessa, soprattutto considerando le non eccelse doti dell'autore (già responsabile di diversi fumetti alquanto sopravvalutati, a mio parere). Non so se a ZUDA abbiano bocciato questa storia per la sua bassa qualità o perchè era troppo "trasgressiva", o magari per entrambe le cose, tuttavia trovo che l'idea di puntare ancora sullo stereotipo del gay particolarmente a suo agio in panni femminili (che lo rendono ridicolo a tutti fuorchè a sè stesso) abbia fatto il suo tempo... Non so... Magari quelli di ZUDA hanno pensato che mettendo online un simile fumetto avrebbero fatto proprio la figura degli omofobi... Voi come giudicate questo episodio?
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3 commenti:

Lucalim ha detto...

Caro Wally, io ti leggo regolarmente e con piacere. Il tuo blog compare nella lista delle visite giornaliere. Ti trovo sempre interessante, ma non sempre ho qualcosa da aggiungere alle tue considerazioni che mi soddisfano e interessano. Magari è così anche per altri. Luca

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Fotunatamente il presidente della Disney non è un gay che si vergogna di esserlo come molti altri dirigenti dell'industria cinematrografica.
E la sua influenza è sicuramente positiva per lo sviluppo di altre produzioni gay friendly.

Luca ha detto...

Mi trovo d'accordo con Riverwind. Se dovessi commentare ti scriverei semplicemente: "Bell'articolo wally", e non voglio farti montare la testa ;P

Scherzi a parte, mi è piaciuta l'analisi della decisione della disney riguardo il tipo di animazione ^^
A proposito, che ne dici di darci notizie su di te? Come vanno le contrattazioni con l'artista giapponese di cui avevi parlato tempo fa? continui a lavorare con il colorista di cui ci avevi fatto vedere i lavori? A quando la trasformazione di Robin Hoog in un doppio fumetto (censurato alla giapponese/Hard come prima)?

Un saluto e un grosso in bocca al lupo per il futuro, Luca