Per la serie: facciamoci riconoscere.
Dal 6 luglio forse calerà la censura su Internet in Italia. Il governo ha dato mandato all'Agcom, l'autorità delle telecomunicazioni con nomina governativa, di rimuovere siti non graditi senza un normale contraddittorio in tribunale. Già dal 6 luglio potrebbero essere irraggiungibili Megavideo, Wikileaks, parte di YouTube, Grooveshark, parti di Facebook, blog, siti esteri e molti, molti altri. Il leitmotiv è la "protezione del copyright": le major potranno dire all'Agcom "Sospetto che quel sito viola il copyright" e l'Agcom lo bloccherà, senza una normale indagine della magistratura né una verifica, né un normale processo in sede giudiziaria. Con questa scusa, inoltre, si cercheranno di contrastare gli oppositori politici o commerciali, come ad esempio le concorrenti di Mediaset, giusto per fare un esempio. È il momento di dire basta. Vi invito a firmare la petizione di Avaaz, un organismo internazionale sicuro e riconosciuto, e di diffondere il più possibile la questione. Bisogna essere in tanti, in tantissimi.
Per firmarla dovete CLICCARE QUI.
PS: firmate con nome e cognome, altrimenti non è valido.
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