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martedì 2 agosto 2011

ITALIA NOSTRA

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi inizio col darvi darvi una notizia che - se siete avidi lettori come me - non è esattamente positiva. Qualche giorno fa il nostro amatissimo Parlamento, che davvero non perde occasione di trovare nuovi modi per farsi amare, ha approvato una legge che limita gli sconti dei libri e dei fumetti. Da settembre nessuna libreria italiana (tradizionale o online) potrà effettuare sconti superiori al 15%, mentre le promozioni straordinarie non potranno superare il 25%, e dovranno riguardare solo i libri invenduti da tempo. Spiegazione ufficiale: favorire le piccole librerie e i piccoli editori, penalizzati dalle grandi case editrici e dalle grandi catene di librerie. Ora: premesso che in questo periodo aumentare i prezzi di un qualsiasi prodotto vuol dire fargli male, guardacaso la legge è stata approvata poco dopo che una nota casa editrice molto vicina ai vertici del nostro amatissimo Governo è stata condannata a pagare una multa di oltre 500.000.000 di euro... Sarà proprio un caso? Certo è che se sperano di rientrare nella cifra tagliando gli sconti sui libri sono davvero fuori strada. Grazie a questa bella trovata da settembre ci sarà una notevole contrazione del mercato, e se prima qualcuno poteva fare qualche sacrificio per comprare un libro col 50% di sconto nelle librerie remainders, adesso non potrà più farlo. E sicuramente anche le biblioteche avranno qualche problema in più. Quando si dice incentivare la cultura! Se i libri diventano un bene di lusso e in Italia aumentano i poveri (che secondo i dati Istat in Italia sono già 8.000.000) quale potrà mai essere il risultato?
Il fatto che poi questa mannaia vada a colpire anche i volumi a fumetti, in una nazione che non è nota certo per la sua conoscenza di questo medium, è particolarmente odioso. Per fortuna se uno conosce l'inglese può farsi arrivare libri dall'estero con degli sconti dignitosi, e così arriveremo al paradosso che - per risparmiare qualcosa in più - gli italiani si faranno spedire dall'estero le versioni in inglese dei libri e dei fumetti che non possono più permettersi in italiano. Complimenti davvero a chi ha pensato che, con tanti problemi più urgenti, fosse il caso di dare la precedenza ad una legge per aumentare il prezzo dei libri. Sono sicuro che tanta gente che ama leggere, e che ormai riesce a mettere assieme giusto i soldi per mangiare o poco più, stia già ringraziando chi di dovere dal profondo del cuore.
D'altra parte la cultura in Italia se la sta passando male sotto molti punti di vista, e il problema dei prezzi dei libri è solo la punta dell'iceberg. Probabilmente anche la posizione molto arretrata della cultura gay nel nostro paese riflette una situazione complessiva poco incoraggiante. Dopotutto si stima che in Italia almeno il 20% dei ragazzi che escono dalla scuola dell'obbligo non sanno leggere e scrivere, andandosi ad aggiungere ai 2.000.000 di analfabeti del nostro paese, ai 13.000.000 di semianalfabeti o agli altri 13.000.000 di semianalfabeti di ritorno (quelli cioè che disimparano a leggere e a scrivere come si deve). Calcolando che gli italiani sono 60.000.000 fate i vostri conti e vi spiegherete tante cose, tra cui il fatto che la cultura nel nostro paese non viene considerata una priorità. In Giappone, invece, dove il tasso di analfabetismo rasenta lo zero assoluto da decenni, la cultura è un elemento fondamentale dello stile di vita locale e guardacaso - nonostante sia una nazione sessista come la nostra - offre diversi spazi anche alla cultura gay. Giusto per farvi un esempio: a Tokyo si è appena conclusa la dodicesima edizione della Rainbow Arts Exhibition, una rassegna dedicata agli artisti gay emergenti...
Da quel che ho capito questa è stata l'ultima edizione in questa forma, e probabilmente dall'anno prossimo l'iniziativa sarà presentata con un'altra formula. In ogni caso penso sia abbastanza indicativo il fatto che in Italia non abbiamo niente del genere, men che meno con una tradizione pluriennale alle spalle. La cosa curiosa è che in Italia gli artisti e gli autori di fumetti sono talmente abituati a passare inosservati che quando iniziano a lavorare per l'estero possono rilasciare delle interviste dagli esiti impensabili per gli standard italiani. É un po' quello che è successo a Sara Pichelli, che vedete nella foto sotto e che è diventata la nuova disegnatrice ufficiale di ULTIMATE SPIDER-MAN per la la Marvel.

Per chi non lo sapesse ULTIMATE SPIDER-MAN è una serie di fumetti ambientata in una realtà parallela a quella ufficiale dei personaggi Marvel, in cui l'età media dei vari supereroi è più bassa e dove - nonostante le premesse abbastanza simili - le storie si sono sviluppate in direzioni decisamente originali, che sarebbero impraticabili per l'universo Marvel tradizionale. In ULTIMATE SPIDER-MAN, ad esempio, Peter Parker è appena morto e il suo posto verrà preso da uno Spider-Man nuovo di zecca.

La Marvel ha rivelato da poco che questo Spider-Man sarà un ragazzo americano di etnia afro ispanica, quello che nello slang americano viene definito un "blatino", di nome Miles Morales.

Siccome la notizia era abbastanza interessante anche la nostra Sara Pichelli è stata intervistata al riguardo, e oltre a dichiarare che ama già i personaggio si è lasciata sfuggire una frase abbastanza sibillina, del tipo: "Forse, presto o tardi, un supereroe etnico o gay - o altro - sarà considerato assolutamente normale". E ovviamente su diversi siti (gay e non) si è iniziato a ipotizzare che in questa frase non ci fosse solo un'opinione, ma una sconvolgente rivelazione sull'orientamento del nuovo Spider-Man, suscitando peraltro le proteste degli afro americani omofobi, che non vogliono che la loro etnia sia messa sullo stesso piano della condizione gay. Effettivamente dalla Marvel non ci sono ancora state smentite ufficiali al riguardo, ma forse si è trattato solo di un malinteso. Quel che è certo è che Sara Pichelli, che sicuramente è l'unica a sapere la verità, ha avuto un notevole guizzo di popolarità nel mondo gay americano...

In attesa di verificare se il nuovo Spider-Man avrà un ragazzo o una ragazza bisogna prendere atto che, se i disegnatori italiani che lavorano negli USA godono di una certa considerazione e rischiano di diventare icone gay, i fumettisti italiani gay che si autoproducono possono incappare in strane situazioni proprio nei fumetti americani. É accaduto a Mauro Padovani (che è una vecchia conoscenza del nostro blog), che si è visto scippare un'idea proprio dalla Marvel. In realtà il fattaccio si è compiuto un annetto fa, ma lui lo ha scoperto solo ora che la storia incriminata è stata tradotta in italiano. Si tratta di un episodio degli X-Men che rientrava in una più ampia saga, che vedeva il gruppo mutante più noto di sempre alle prese con un'invasione di vampiri su larga scala. Nel fumetto in questione era presente un vampiro kamikaze con un look molto leather sadomaso...

Un personaggio molto simile a Mr.Dark, un vampiro comparso qualche anno fa in un fumetto di Mauro Padovani, peraltro con una serie di inquadrature molto simili.

E a quanto pare non si è trattato di una coincidenza, visto che quando Mauro Padovani ha chiesto spiegazioni dalla Marvel gli hanno risposto di non preoccuparsi perchè il personaggio non sarebbe più stato utilizzato. Che dire? Da una parte fa piacere quando un'idea è buona e viene ripresa da altri, ma dall'altra non è bello che venga fatto senza avvisare e nella speranza di non essere scoperti. Probabilmente alla Marvel pensavano che in Italia nessuno avrebbe notato la cosa, e questo la dice lunga sulla considerazione di cui gode l'Italia all'estero. D'altra parte, considerando l'immagine che offre il nostro paese da un po' di tempo a questa parte, come dargli torto? Proprio in questi giorni stavo riflettendo su una delle prossime uscite della casa editrice BLUE WATER, che sarà un volume che raccoglierà le biografie a fumetti dei politici americani più influenti del momento, di ambo gli schieramenti.

La copertina, disegnata da Joe Phillips, è un evidente omaggio alla sigla di una storica serie animata degli anni '70 dedicata ai supereroi della DC Comics (che a suo tempo arrivò anche in Italia come "I SUPERAMICI"). Considerando che la BLUE WATER è una casa editrice gay friendly (con tanto di direttore gay dichiarato) e considerando che Joe Philips è a sua volta un illustratore gay dichiarato, potete intuire perchè i democratici di Obama siano stati messi nella posizione dei buoni e i repubblicani in quella dei cattivi. Devo ammettere che pensando a questo ennesimo fumetto della BLUE WATER non ho potuto fare a meno di chiedermi a quale genere potrebbe ispirarsi la copertina di un ipotetico fumetto sulle biografie dei politici italiani di oggi... Un fumetto hard? Un horror? Un comico surreale? Un western, magari?

A voi la parola...

2 commenti:

XieZhi ha detto...

Mi piace la Pichelli, che già è comparsa sul n.8 italiano di Ultimate Spider-man, mi piace molto più di Lafuente. E cmq questa cosa di Parker che muore non la sapevo! E' stata uno shock, non so se mi riprenderò mai.
Per quanto riguarda il divieto di sconti sui libri... bah... non ho parole. Ma la cosa stranamente non mi meraviglia più di tanto. Per il governo è l'ultima azione di una lunga serie per disincentivare la cultura e l'apprendimento. D'altronde nell'italia di oggi se vuoi valere qualcosa basta fare il tronista o andare al grande fratello (tutti programmi mediaset, tra l'altro)

Mauro Padovani ha detto...

Grazie di aver parlato del mio caso :)