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martedì 23 agosto 2011

MA GUARDA UN PO'...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo iniziare condividendo con voi il volantino della mostra sui maestri della BARA ART (l'arte omoerotica giapponese) che si terrà a Parigi dal 21 al 26 ottobre prossimi alla Galleria Brugier Rigail di Parigi (quindi se volete andarla a vedere calcolate bene i tempi).Questa anteprima quasi assoluta (credo che il volantino debba ancora andare in stampa), mi da l'occasione per tornare a parlare di Gengoroh Tagame, che dopo aver condiviso coi suoi fans tutti i segreti dei suoi strumenti di disegno, ha deciso di renderli partecipi anche del suo metodo di lavoro. Confidando di farvi cosa gradita ve lo riporto qui di seguito... Non è diverso dai metodi di lavoro di tanti fumettisti (me incluso), ma penso che sia ugualmente interessante ripassare un po'.
La prima fase consiste nel realizzare un disegno di base a matita, che viene definito mano a mano, finendo per ripassare con una mina più morbida quelli che saranno i tratti da ripassare a china.
La seconda fase consiste nel ripassare le linee principali con la china, ed eventualmente nell'eseguire la texture a mano per rendere al meglio dettagli come i capelli rasati.
Successivamente si passa ad eseguire i tratteggi sottili con la china per indicare le masse muscolari e le zone in ombra.A questo punto con dei tratti a china più sottile si fanno i peli uno ad uno, dopodichè - quando la china si è seccata bene - si cancella la matita sottostante.
A questo punto si scansiona il disegno con lo scanner e col computer si aggiungono i neri pieni, i retini (ci sono programmi appositi che riproducono l'effetti dei retini che una volta venivano applicati a mano) e i testi.
Alla fine avremo una bella vignetta pronta per andare in stampa (assieme a tutto il resto della storia, che in questo caso è il primo capitolo di una serie di imminente uscita che in italiano potrebbe tradursi come... Aemh... L'uomo-figa...). Non so voi, ma penso che sia sempre molto interessante vedere come lavora un autore di fumetti, soprattutto se è un artista bravo come Gengoroh Tagame, che giustamente è uno dei più quotati nel suo genere. A proposito di Gengoroh Tagame: spulciando nel suo blog non ho potuto fare a meno di riflettere su come può essere stimolante la vita di un artista omoerotico che vive in Giappone, rispetto a quella di uno che vive in Italia. Ad esempio: a febbraio ha partecipato a una mostra alla Vanilla Gallery di Tokyo, incentrata sul mondo dei fantasmi e degli spiriti...
Anche se la mostra non era propriamente omoerotica nessuno si è fatto problemi ad invitarlo. Gli altri altri artisti che hanno partecipato, fra cui molti mangaka, erano 市場大介 (Daisuke Ichiba), 小妻容子 (Yôko Ozuma), 小山哲生 (Tetsuo Koyama), 三代目彫よし (Sandaime Horiyoshi), 沙村広明 (Hiroaki Samura), SHIGE, 空山基 (Hajime Sorayama), 田亀源五郎 (Gengoroh Tagame), ツバキアンナ (Anna Tsubaki), 鳥居椿 (Tsubaki Torî), 富崎NORI (Nori Tomizaki), ヴァーニャ・ズーラヴィロフ (Vania Zouravliov), 福山フキオ (Fukio Fukuyama), 亡月王 (Bôgetsuô), 宮西計三 (Keizô Miyanishi) e 山口椿 (Tsubaki Yamaguchi). Poi a marzo, sempre alal Vanilla Gallery, ha partecipato ad una mostra di artisti che omaggiavano l'estetica di Pier Paolo Pasolini. La mostra ha avuto tanto successo che è stata riproposta anche a giugno. Qui sotto vedete Gengoroh Tagame all'inaugurazione, assieme a Inuhiko Yomoda, che a quanto pare è un noto professore univeristario di letteratura comparata, che ovviamente non si è fatto problemi a presenziare alla mostra.
A giugno il buon Gengoroh Tagame, che giustamente ama guardarsi attorno, ha potuto visitare anche una mostra dedicata alla brava pittrice Ryoko Kimura, specializzata in figure maschili disegnate nel classico stile delle stampe giapponesi. La vedete nella foto sotto mentre posa assieme al maestro Tagame.
Piccola nota a margine: è molto bello vedere che in Giappone la figura maschile è un soggetto apprezzato anche dalle artiste, ed è ancor più apprezzabile vedere che c'è posto anche per questo tipo di pittrici e per il loro raffinato erotismo, che effettivamente è tutt'altro che esplicito e banale.
Comunque a luglio il maestro Tagame è stato anche invitato come ospite ad una mostra dedicata alle fotografie di Bruce LaBruce, e in particolare agli scatti dal set del suo film gay porn horror L.A. Zombies, che ha avuto fra i suoi intepreti Francois Sagat e l'italianissimo Francesco D'Macho. Qui sotto vedete Gengoroh Tagame con Akihiro Suzuki, il curatore della mostra.
E questo è solo quello che Gengoroh Tagame ha potuto fare senza muoversi da Tokyo, visto che in questi mesi i suoi lavori sono stati esposti in Svezia e Australia, mentre in Francia ha anche un rivenditore fisso (che ha curato anche tre mostre di Tagame a Parigi), nella persona di Oliver Cerri (foto sotto), direttore della Art Men Paris Gallery.
Il punto a cui volevo arrivare però è un altro: sicuramente Gengoroh Tagame è un artista bravo a prescindere, però è anche vero che vive in un contesto che è stimolante a prescindere da lui. Mostre come quelle a cui ha partecipato o assistito negli ultimi mesi provano che a Tokyo la scena artistica è assolutamente vivace e ricettiva anche nei confronti delle tematiche omoerotiche. Questo potrebbe spiegare anche perchè in Giappone sono tanti gli artisti che si confrontano con l'omoerotismo in più modi. Il bravo Itetsu Ogura, ad esempio, parteciperà alla mostra parigina di cui parlavo all'inizio con le sue illustrazioni...
Questo artista, però, sarà presente anche con le sue sculture, come quella che vedete qui sotto...
Come dovreste sapere se siete fedelissimi di questo BLOG, la mostra parigina è la stessa che si vorrebbe portare a Milano. Speriamo in bene, e speriamo che non ci siano le solite polemiche a rendere tutto più difficile. Vorrei farvi notare che nelle iniziative giapponesi compaiano i nomi di Pier Paolo Pasolini e Bruce LaBruce, e questo dimostra anche che quello giapponese non è un approccio nazionalista, e che anzi ha un occhio di riguardo anche per quello che avviene all'estero... Ma questo è più o meno è il contrario di quello che avviene in Italia, dove l'omoerotismo è un tabù che non viene valorizzato in nessun caso. Ognuno può trarre le conclusioni che vuole, ma se la mostra parigina arrivasse davvero a Milano sarebbe senza dubbio una grande conquista. Comunque, visto che siamo in tema di Francia, volevo segnalarvi che gli amici francesi che mandano avanti la fanzine DOKKUN (dedicata ai bara manga Made in France) sono usciti col terzo numero alla fine di luglio... E la prima tiratura è già andata esaurita, nonostante siamo in piena estate... Segno evidente che l'iniziativa ha centrato i gusti del pubblico a cui voleva rivolgersi, e che probabilmente ha il potenziale per evolversi rapidamente in qualcosa di più professionale. Staremo a vedere. Quel che è certo è che potrebbe rappresentare un bell'esempio da seguire anche per tanti aspiranti autori di bara manga italiani... Anche se, effettivamente, la situazione culturale italiana (soprattutto nel suo rapporto coi fumetti) è profondamente diversa da quella francese, e sicuramente questo incide tanto...
D'altra parte sperare non costa nulla, e comunque vedere che il mondo non inizia e finisce con l'Italia (per fortuna) potrebbe portare a qualche cambiamento inaspettato... Prima o poi.
Ciao e alla prossima.

2 commenti:

Lorenzo Ridolfi ha detto...

Il Giappone sotto l'aspetto della cultura è una delle nazioni più vive.

PS. scusami se faccio un po' la maestrina dalla penna rossa ma dal sito japanesegayart.com il nome dell'artista delle sculture è Itetsu Ogura e non Itetsu Agura come è scritto nel testo del tuo post.

Wally Rainbow ha detto...

Corretto! Grazie :-)