A quanto pare, per qualche strano motivo, è sempre nel pieno dell'estate che l'editoria a fumetti italiana mi offre degli spunti per parlare - nello specifico - di come vengono rappresentati i personaggi lesbici nell'ambito delle pubblicazioni "popolari" che arrivano in edicola. E stranamente, nella maggior parte dei casi, questi spunti estivi arrivano dalla casa editrice Bonelli. Curiosa coincidenza o tendenza a considerare l'argomento "lesbo" (come viene ancora definito dal tipico eterosessuale fermo agli anni Ottanta/Novanta) un'attrattiva tipicamente estiva? Chissà... In ogni caso questa volta devo tornare a parlare di Legs Weaver, e di come una volta ancora l'emersione della sua componente omosessuale sia avvenuta in perfetta continuità con quanto si è visto negli ultimi anni... E cioè fra drammi, tragedie, cupezze e una certa ineluttabile malinconia di fondo...
Andiamo con ordine. Intanto sto parlando di AGENZIA ALFA 41, supplemento periodico dedicato ai personaggi secondari dell'Agenzia Alfa in cui milita Nathan Never. Come si legge nell'introduzione la storia di Legs Weaver riprende il filo dei problemi sentimentali che si erano intravisti suAGENZIA ALFA 32... Che risale al 2014 (per saperne di più CLICCATE QUI)!!! E questo, se non altro, dimostra che l'omosessualità del personaggio (che ovviamente è comparso anche in altre occasioni negli ultimi quattro anni) non è esattamente un argomento che viene sfruttato al massimo... E d'altra parte non viene valorizzato nemmeno sulla copertina di AGENZIA ALFA 41, che preferisce puntare l'attenzione sulla reincarnazione della giovane Kay (che è la protagonista della seconda storia).
E considerando che Legs Weaver è comunque più popolare di Kay, e che in questo volume si prende pure una mezza sbandata per una sventola di nome Nora (cosa che avrebbe dato la possibilità di una bella copertina gay friendly), direi che è stata una scelta abbastanza infelice dal punto di vista del marketing... A meno che, ovviamente, non sia stata una scelta meditata proprio per EVITARE di mettere in evidenza il fatto che all'interno di questo speciale c'era una storia a tinte lesbiche...
Ad ogni modo la storia comincia con una Legs Weaver imbronciata e incupita, e va avanti con una Legs Weaver imbronciata e incupita per quasi tutta la sua durata. Pare che abbia bisogno di una pausa di riflessione dalla sua relazione con la pilota Tanya, anche se questo la fa stare male e le procura un certo tormento interiore... Anche perchè Tanya cerca costantemente di riprendere contatto con lei.
Scontrosa e irritabile, fa una passeggiata sotto la pioggia e dopo aver allontanato il molestatore di turno viene avvicinata da una bionda bellissima che le lascia il biglietto da visita di una discoteca, facendole capire che l'aspetta là.
All'inizio Legs non è proprio dell'idea, ma dopo l'ennesima giornata con l'umore storto decide di darle una possibilità e si presenta alla discoteca... Dove i clienti sono tutti rigorosamente eterosessuali, e tutti intenti a flirtare fra loro, così realizza di essere stata una stupida e decide di buttarsi sui superalcolici al bancone del bar.
E a quel punto le si manifesta la bionda misteriosa, che comincia flirtare con lei.
Il tutto mentre Tanya, che aveva seguito Legs di nascosto spia il tutto. Da notare che, anche se non aveva la minima idea di dove sarebbe andata Legs, Tanya si ritrova in perfetta tenuta da discoteca (sigh!)...
Alla fine la bionda dice di chiamarsi Nora, e vedendo che Legs non è un tipo da discoteca la porta a fare una passeggiata notturna, e finisce per baciarla. E Legs ricambia.
Piccola nota a margine: è la prima volta che in un fumetto Bonelli si vede Legs Weaver baciare una ragazza in primo piano senza che questa sia in punto di morte. Mi riferisco al bacio dato a Tanya nel 2016, poco prima che la realtà "ufficiale" di Nathan Never - ormai condannata - venisse sostituita da una realtà parallela (CLICCATE QUI), facendo fare a tutto l'impianto narrativo della serie uno scivolone non da poco....
O meglio: questa "sarebbe potuta essere" la prima volta in cui si è vista Legs Weaver baciare in primo piano una ragazza che non stava per morire, ma con il proseguire della storia si scopre che le cose non stanno proprio così...
Ad ogni modo dopo il bacio qualcosa scatta nella misteriosa Nora, che evidentemente ha qualche terribile segreto che la tormenta (e ti pareva!) e si sente in colpa per aver coinvolto Legs. Questa cerca di non farla allontanare, e per tutta risposta si becca una gomitata sullo zigomo che la stende, a riprova del fatto che Nora ha una forza non comune...
Da notare che Nora se ne va via in lacrime.
Nella seconda parte della storia Legs si sta facendo una doccia dopo una missione assieme a Nathan Never, e così - siccome siamo in un albo Bonelli e lei è di sesso femminile - è d'obbligo la classica inquadratura strategica da filmetto sexy anni Settanta con Edwige Fenech...
Il tempo di risistemarsi e scopre che Nora suona alla sua porta. O meglio lo scopre aprendo la porta (perchè nel suo appartamento, anche se siamo nel trentesimo secolo, non ci sono nemmeno i videocitofoni o gli spioncini... Sigh...), e quindi è evidente che lei sa dove abita e che non l'ha rimorchiata a caso. Nonostante tutto Legs, inizialmente sospettosa, le concede una seconda possibilità e un secondo bacio, e le vorrebbe concedere anche altro, ma Nora si ritrae...
Per fortuna ci ripensa, e a quel punto è Nora a minacciare il criminale con un'arma, e così questi crolla e - finalmente - fa le sue scuse... Ottenuto il suo scopo, però, Nora si rende conto che non è servito a farla stare davvero meglio, e ammette che voleva circuire Legs solo per riuscire ad ottenere la sua vendetta, anche se poi se ne è innamorata lo stesso e questo l'ha fatta stare ancora peggio. Così decide di suicidarsi gettandosi da un palazzo... E a quel punto si scopre che Nora era soltanto un androide. Un androide incapace di piangere, anche se vorrebbe tanto farlo ora che ha deciso di farla finita (ma come? Non si era vista piangere nella prima parte della storia?)...
In realtà la Nora che ha baciato Legs, e che si è sfracellata al suolo, era la replica robotica della vera Nora. A quanto pare non c'era stata nessuna sorella coinvolta in un incidente: infatti era stata la stessa Nora ad esserne rimasta vittima, ed ora si trova allettata e tenuta in vita solo dalle macchine.
Dopo l'incidente aveva collegato la sua mente ad una perfetta replica robotica e aveva vissuto attraverso di lei, col proposito di vendicarsi. Però, ora che ha conosciuto Legs Weaver ha capito che non potrà mai amarla davvero con il suo corpo insensibile, e che anche se potesse non sarebbe mai ricambiata (perchè Legs ama ancora Tanya, anche se - a quanto pare - le avrebbe messo le corna molto volentieri prima di scoprire la vera storia di Nora). Così nora decide di farla finita e di chiedere ai dottori di staccare le macchine che la tengono in vita....
Mentre Legs le rimane vicino...
E questo drammatico epilogo spinge Legs a tornare fra le braccia di Tanya, che l'ha sempre aspettata.
Fine.
Quindi, molto in sintesi, abbiamo avuto per l'ennesima volta una rappresentazione delle tematiche omosessuali - e in particolare lesbiche - in sintonia con il tacito prontuario che sembra dettare legge nel fumetto popolare italiano, e in particolare in quello della casa editrice Bonelli.
Tormenti interiori, drammi esistenziali, tragedie incombenti e possibilmente la morte "riparatrice" di chi ha provato a vivere con troppa disinvoltura i propri impulsi... Il tutto mantenendo un bel tono cupo e pesante sullo sfondo. Tranne quando ci sono di mezzo delle brevi parentesi voyeuristiche, ovviamente.
E ovviamente, se vengono raffigurate effusioni omosessuali troppo esplicite deve scapparci il morto (o perlomeno un trauma, una disgrazia o qualcosa di deprimente), quasi come se servisse per riequilibrare la situazione e non rimandare l'immagine di un fumetto troppo schierato a favore della causa gay.
Come ho detto in varie occasioni il grosso problema non è tanto nel fatto che viene dato spazio a certe scelte narrative, ma nel fatto che queste sono le UNICHE scelte narrative che sembrano consentite quando si toccano questi argomenti. E, anche se gli anni continuano a passare, da qui non ci si schioda. Nemmeno quando ci sono di mezzo degli autori emergenti e alla loro prima esperienza con Legs Weaver (come in questo caso).
D'altra parte, se AGENZIA ALFA è passato da quadrimestrale a semestrale, un motivo ci sarà.
Così come ci sarà un motivo se le serie legate a Nathan Never continuano a perdere lettori su lettori... Al punto di spingere l'editore a tentare di rilanciare il personaggio giocando la carta (ma guarda un po') delle realtà parallele in cui presentare versioni del protagonista che riprendono vari classici del fumetto anni Ottanta/Novanta. Il tutto nella miniserie "GENERAZIONI", che dopo aver omaggiato Sin City adesso presenta un numero con un Nathan Never "alternativo" che si muove nel mondo post apocalittico di Ken il Guerriero...
Forse sbaglierò, ma se questo è un tentativo - un po' disperato - di provare a rilanciare il personaggio presso un pubblico di appassionati diverso dal solito, ho il sospetto che non avrà grandi riscontri nel lungo periodo... Non più di quelli che hanno le parodie disneyane che cercano di attirare verso Topolino il pubblico che abitualmente non lo segue...
La cosa curiosa, comunque, è che a quanto pare sembra avere più senso investire tempo ed energie in ambientazioni improbabili piuttosto che svecchiare realmente Nathan Never e il contesto in cui si muove, a partire dalla rappresentazione dell'universo LGBT... Che di anno in anno (e di estate in estate) diventa sempre più anacronistica. Per non parlare dei toni con cui viene regolarmente dipinto, e la storia di cui ho parlato oggi non è nemmeno l'esempio peggiore...
E per fortuna che i supplementi di Nathan Never hanno un costo superiore e una tiratura inferiore, e quindi dovrebbero rappresentare una buona occasione per osare e sperimentare di più...
Tra l'altro, al netto della rappresentazione dell'omosessualità in quanto tale, è proprio il personaggio di Legs Weaver che viene caratterizzato in maniera goffa, perennemente seriosa e poco credibile. Cosa che, in effetti, avviene ragolarmente da quando ha fatto ufficialmente coming out e ha gradualmente perso tutte le caratteristiche che l'avevano portata al successo (e ad avere una serie personale).
E questo in un periodo in cui i personaggi omosessuali in generale stanno avendo una crescente visibilità e una progressiva affermazione nell'entertainment di ultima generazione, abituando il grande pubblico a caratterizzazioni e situazioni multisfaccettate, sempre meno legate agli stereotipi tradizionalmente legati al mondo LGBT. In particolare agli stereotipi negativi e pessimistici, e legati alla visione più eterosessista dell'argomento.
Se si parte dal presupposto che anche il fumetto è un forma di entertainment, come può un editore risultare competitivo se non si tiene al passo coi tempi e si rifiuta di vedere le sue posizioni storiche, ormai superate?
Mistero.
Eppure qualcosa mi dice che di segnalazioni come quella di oggi ne dovrò fare ancora parecchie.
Alla prossima.
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