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martedì 8 settembre 2009

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Oggi volevo rispondere a una lettera molto partecipata, se non un vero e proprio appello, che mi scrive Midnight Sun:

"Caro Valeriano,

ho visto che ultimamente non parli quasi più di manga yaoi nè sulla rubrica
su gay.it nè sul blog. Capisco che almeno in parte la cosa sia dovuta al
ridursi delle pubblicazioni di questo genere in italiano, ma penso sia un
peccato non parlare di certe cose solo perché la Kappa si è presa una pausa,
soprattutto visto che all'estero si continua a pubblicare alla grande.

Ovviamente sono cosapevole che gli yaoi sono manga scritti da ragazze per un
pubblico di ragazze, ma mi piacerebbe che qualcuno si prendesse la briga di
segnalare gli shonenai-yaoi che pur rimanendo nel genere raccontano storie
più realistiche con tratto meno "shojo". Per esempio sono convinto che
unautrice come Yugi Yamada (Picnic, Glass Sky, Don't Blame Me, Laugh Under
the Sun) potrebbe essere apprezzata da molti gay se solo sapessero della sua
esistenza.

E anche un manga come Dog Style di Modoru Motoni (di cui sarà pubblicato
presto il 3° volumetto) è abbastanza surreale per far passare in secondo
piano il fatto che alcuni stilemi siano parte del genere yaoi (in ogni caso
i personaggi hanno corpi realistici per la loro giovane età, e le scene si
sesso sono hot).

Insomma, forse sarebbe il caso di guardare con nuova attenzione a un genere
che, nella sua sterminata produzione, non di rado offre opere molto
piacevoli anche per chi non stravede per i manga.

Saluti

Midnight Boy"

Mhhh... Vediamo un po'... La prima cosa che mi viene da dire è che sono lusingato che ci sia qualcuno che vorrebbe che io parlassi di qualcosa... Come se il fatto che ne parlassi IO fosse qualcosa di importante e conferisse importanza a ciò di cui parlo... WOW! Non pensavo proprio di avere questa autorità morale (^__^). Detto questo se non parlo frequentemente di BOYS LOVE e YAOI su questo blog o sulla mia rubrica di Gay.It il motivo è presto detto. In primo luogo non ho niente contro questo tipo di fumetto, ma penso anche che sia l'unico tipo di fumetto a tematica gay che in Italia gode di un minimo di visibiità costante, attraverso una gran quantità di siti e blog dedicati ai manga in generale e a questo genere in particolare. In Italia è uscita addirittura della saggistica al riguardo, e c'è persino un'associazione per la promozione dello YAOI (l'associazione culturale YSAL), gestita peraltro da ragazze in gambissima. Che cosa potrei aggiungere io?
Inoltre devo ammettere che più il tempo passa e più trovo che i manga di genere BOYS LOVE (e in buona parte lo YAOI) siano tremendamente canonizzati e che offrano pochi spunti di riflessione/discussione originali... Soprattutto per un blog come questo che - nel caso non lo aveste notato - cerca di essere abbastanza panoramico e di indagare sul significato che può avere un fumetto gay piuttosto che sul fumetto in sè. E nel caso dei BOYS LOVE ammetto che faccio molta fatica a trovare degli spunti per dei nuovi post.
Ok... Ti posso concedere che questo genere di fumetto può destare l'interesse di chi ama le fisionomie asciutte e longilinee, o acerbe e adolescenziali, i corpi glabri e un particolare tipo di fisicità... E ovviamente piace a chi apprezza le storie più o meno romantiche... Però penso che questo non sia un motivo sufficente per recensire con regolarità questo genere, che peraltro offre una quantità sterminata di pubblicazioni per le quali - anche solo per parlare delle novità tradotte in inglese - dovrei tenere un blog a parte... Cosa che, ripeto, penso sia superflua visto che c'è già chi lo fa meglio di me...
Ovviamente quando e se dal mondo dei BOYS LOVE e dello YAOI (che comunque è un mondo a sè) mi giungesse qualche notizia interessante sarei ben felice di segnalarla qui, ma negli ultimi anni ammetto che questo tipo di manga non mi ha detto niente di nuovo. Senza contare che questi manga, nonostante la tematica che affrontano, rimangono opere realizzate da donne per altre donne, e metterli sullo stesso piano dei fumetti gay mi sembra improprio e scorretto. Sarebbe un po' come se io fossi una fumettista lesbica che si mette a recensire tutti i fumetti V.M.18 a base di lesbiche che sono realizzati da uomini per altri uomini... Avrebbe davvero tutto questo senso farlo regolarmente?
Intendiamoci: non sto dicendo che i BOYS LOVE e gli YAOI sono fumetti di serie B, ci mancherebbe, sicuramente possono anche essere dei gioiellini nel loro genere. Dico solo che al di là del fenomeno che rappresentano, in quanto manga a tematica gay per ragazze, non trovo che siano un argomento troppo pertinente per un blog come questo, soprattutto considerando che ci sono tantissimi altri argomenti di cui parlare e di cui davvero nessuno parla (perlomeno in Italia).
Detto questo, proprio perchè siamo in Italia, puntare ancora l'attenzione su questi manga su blog e siti gay potrebbe risultare persino controproducente, visto che - nonostane tutto - dalle nostre parti si tende sempre alla superficialità e a fare una gran confusione fra forme, contenuti e contesti. In ogni caso ribadisco che, se mi capitasse di imbattermi in qualche spunto interessante proveniente dal mondo dei manga a tema gay per ragazze, sarei il primo a parlarvene come si deve. Ciao e alla prossima.
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Fermo restando che c'è gente più esperta e che ne parla già tanto, ti faccio una domanda.
Non è che, magari, ti fermi un po' troppo sull'estetica di questi fumetti, Vale?
Dimenticando gli stereotipi, il bishonen, i canoni e tutti quegli elementi visivi che rendono gli Yaoi e gli Shonen Ai dei fumetti per ragazze, alcune di queste opere mostrano degli spunti di vita gay adolescenziale (e non solo) vista da una prospettiva diversa (magari non applicabile a tutti i gay, ma comunque esistente nella realtà). Forse sono io che viaggio un po' troppo nei sentimenti, però non credo che un fumetto gay si giudichi solo in base al tipo di erotismo e alle scene di sesso. Esiste anche una dimensione romantica/psicologica e credo che sia trattata abbastanza bene da alcuni Boy's Love (non tutti), quindi non è un po' scorretto scrivere in un post "Ammetto che questi fumetti possono piacere agli amanti della fisicità adolescenziale, acerba ecc" quando nei fumetti non erotici c'è anche altro (e come sai gli Yaoi sono erotici, ma gli Shonen Ai non necessariamente)?

Wally Rainbow ha detto...

Bene... Bene... Un sostenitore (o sostenitrice... non capisco il tuo sesso dalla e-mail) dei BOYS LOVE... Allora ci siete ancora! :-)Mettevo l'accento sulla fisicità perchè nella e-mail che mi era stata scritta si parlava soprattutto di rivalutare gli YAOI, che come tu saprai sono dei BOYS LOVE che puntano molto sull'aspetto sessuale. Non nego che nelle trame dei BOYS LOVE ci sia del buono e che - vivaddio - ci siano approfondimenti psicologici e romantici interessanti... Però hanno tutti in comune una visione delle relazioni omosessuali terribilmente idealizzata e piena di convenzioni ricorrenti, sia grafiche che narrative. Anche quando cambia l'ambientazione, cambiano i protagonisti e cambiano le situazioni a me personalmente rimane una sensazione di deja vù molto simile a quella che provavo quando leggevo i tascabili harmony di mia cugina... C'è poi un'altra cosa che mi da molto da pensare, e cioè il fatto che le autrici di questi fumetti non possono parlare di esperienze vissute in prima persona e in molti casi probabilmente non hanno neppure delle amicizie molto strette in ambito gay... Quindi proiettano nei loro manga la loro eterosessualità e il loro vissuto relazionale... E si vede. Qualcuno mi dirà che i sentimenti sono sempre sentimenti, ed è vero, ma concedetemi che il mondo di BOYS LOVE e YAOI è una specie di "mondo a sè", che rispecchia molto marginalmente la parola "gay" e che pertanto andrebbe promosso e valorizzato nei giusti spazi. Oltretutto quando questo genere arrivò in Italia si tento di promuoverlo nel mondo gay e non è finita granchè bene per nessuno. Magari se all'epoca si fosse puntato su un altro pubblico adesso in Italia questo genere sarebbe diffuso e seguito come lo è negli Stati Uniti... Dove i gay non sono il suo pubblico di riferimento e dove i siti che parlano di fumetti gay ne parlano molto raramente.

Anonimo ha detto...

Valeriano, hai certamente ragione quando dici che ci sono siti che di questi argomenti possono parlare meglio di te, ma forse l'idea di selezionare i manga yaoi che possono essere più vicini alla sensibilità gay non è poi così peregrina. Chi ama i fumetti può leggerne quanti? Una dozzina al mese, forse di più. Per poterne leggere almeno 3 o 4 con protagonisti gay è ovvio che debba spaziare e allora è meglio sia indirizzato a dovere. O che tu riprenda la tua collana, che certamente sarebbe anche meglio ^_^

Anonimo ha detto...

Allora, non sono un sostenitore (o sostenitrice) degli Yaoi/Shonen ai e non ho mai detto che siano da considerarsi fumetti gay. Sospettavo che avessi scritto quel commento, poichè si parlava di Yaoi.
Per quanto riguarda le convenzioni ecc mi pare di averti scritto che vanno dimenticate per poter vedere il poco di gay che c'è in ALCUNI (non tutti) di questi fumetti.
Tengo a specificare che non tutti gli Shonen ai sono uguali, perchè so bene che per la maggior parte danno la stessa sensazione che provi tu, ma ci sono anche le eccezioni (anche se spesso bisogna indagare a fondo per trovarle).
Che le autrici non possano parlare di esperienze personali non è detto (ma non sto a spiegare il perchè, dato che si tratta di casi rari), ma sono sostanzialmente d'accordo. Anche sul fatto che proiettino il loro desiderio eterosessuale in essi (d'altronde il target è quello che è).
In poche parole: non dico che Shonen Ai e Yaoi siano fumetti gay, anzi credo, come hai detto tu, che siano da considerarsi a parte (magari insieme al loro corrispettivo per uomini etero), però penso che, nel modo in cui vengono vissuti i sentimenti, possano rappresentare una parte dei gay esattamente come ti avevo scritto ("non applicabile a tutti i gay, ma comunque esistente nella realtà")