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martedì 12 febbraio 2019

EPPUR SI MUOVE...

Ciao a tutti, come va?

Sabato scorso sono stato al Nerd Show di Bologna, una di quelle manifestazioni post-fumettistiche che celebrano la cultura nerd in quanto tale e non in quanto diretta emanazione del mondo del fumetto, che comunque rappresenta ancora fetta importante dei suoi contenuti...

Anche perchè una delle attrattive di questa edizione era un'ampia Artist Alley, forse la più ampia mai vista in una manifestazione italiana, in cui gli autori di fumetti autogestivano i propri spazi, la vendita dei propri lavori, gli sketch, le chiacchiere con i lettori e tutto il resto. E, devo essere sincero, a differenza di quello che avviene in altre manifestazioni, più vecchio stampo, era bello vedere un pubblico variegato e di tante età che condivideva gli stessi spazi e che trovava comunque qualcosa che fosse di suo interesse.

Ovviamente, essendo questa una manifestazione di nuova gererazione (e forse anche per via del fatto che si teneva dalle parti di Bologna), la quota LGBT è stata visibilmente rispettata...






Comunque, al di là della quota LGBT in quanto tale, penso che questa edizione di Bologna Nerd sia stata importante perchè ha dato modo a Samuel Spano - fra una dedica e l'altra - di presentare ufficialmente il suo nuovo progetto in collaborazione con la Cosmo Editoriale...

A quanto pare il grande successo di Nine Stones, e il fatto che continua ad essere necessario ristamparlo, ha spinto la casa editrice a varare una vera e propria sottoetichetta editoriale dedicata al mondo dei BOYS LOVE... Attenzione però: non ai classici manga prodotti in Giappone, ma a tutte quelle produzioni che ad essi si ispirano... E che magari puntano a storie politicamente scorrette e creativamente audaci... E infatti una delle particolarità di questa nuova linea, che si chiamerà MIZAR, sarà proprio quella di offrire opere senza censura...

E, per riprendere le parole dello stesso Samuel Spano:

 «Abbiamo deciso di chiamare la collana in questo modo perché Mizar è un sistema binario di stelle» dichiarano i curatori, «quindi rimaniamo dentro il sistema del Cosmo che richiama il nome della casa editrice, appunto. Le tematiche lgbt saranno presenti, ma non avranno necessariamente scopi educativi, anzi: i protagonisti possono anche essere “stronzi”, la trama può essere cruda e tagliente, ecc. Vogliamo liberare l’Arte del fumetto dal fardello che l’autore e l’editore hanno nell’urtare o meno la sensibilità di qualcuno: a quello ci pensano tanti altri editori, noi vogliamo essere diversi. Dato che il genere è famoso e diffuso in Giappone, mentre è quasi inesistente come prodotto inedito italiano, uno dei tratti caratteristici delle storie sarà che non avranno necessariamente un tratto euromanga; inoltre tutte le storie saranno a colori.»

Che, in teoria, dovrebbe essere il ragionamento che dovrebbe fare qualsiasi editore moderno, ma nel contesto italiano attuale risulta vera e propria avanguardia. Il progetto sarà curato da Samuel Spano e Valeria Gobbato, e i primi due titoli previsti saranno La Calaca de Azucar di Cristina Kokoro e Lelecat e Always raining here di Hazel e Bell...


Inutile dire che, per uno come me (e se leggete questo blog da qualche anno sapete che intendo), queste dichiarazioni risultano particolarmente balsamiche.

Credo che sia la prima volta che una casa editrice italiana che pubblica anche fumetti in formato "popolare" per le edicole si sia cimentata in un'iniziativa del genere (e di questa portata)... Quindi tanti in bocca al lupo a tutti e complimenti per il coraggio, soprattutto in questo periodo. Ovviamente la speranza è che presto possano trovare spazio anche dei fumetti LGBT non necessariamente legati all'universo BOYS LOVE... Visto che in Italia se ne sono visti sempre pochi.

Restiamo in attesa di verificare quali saranno gli ulteriori sviluppi... E incrociamo le dita.

Comunque, per una sorta di sincronismo junghiano, sta facendo i primi passi anche un altro progetto editoriale senza preclusioni verso un certo tipo di contenuto, e cioè la casa editrice Kudos, messa in piedi da Raffaele Rocchi e Laurence "Wendigo" Casalini, nome ben noto al mondo degli appassionati di illustrazioni omoerotiche, che si occuperà anche di valutare le proposte che arriveranno in redazione... Se volete maggiori informazioni potete trovarle CLICCANDO QUI.

Anche in questo caso aspettiamo gli sviluppi della situazione e incrociamo le dita.

Ad ogni modo devo ammettere che, considerando che fino a poche settimane fa pensavo che la più grande novità editoriale di questo periodo sarebbe stato l'arrivo della prima ristampa a colori di Capitan Miki in edicola, sono stato favorevolmente sorpreso dalla piega che ha preso la situazione... Soprattutto se si considera il particolare contesto socio culturale in cui stiamo vivendo in questo periodo.

Forse qualcosina sta ricominciando timidamente a muoversi?
Ovviamente è ancora troppo presto per dirlo, però è anche vero che le cose non possono rimanere immobili per sempre...

Quindi staremo a vedere (con curiosità)

Alla prossima.

4 commenti:

Fa.Gian. ha detto...

Il precedente di "Pantera Bionda" negli anni '40 (TUTTI gli editori concorrenti gli remarono contro, lasciando l'editre solo contro democristiani, bigotti e shitstorm varie), non mi fa ben sperare.
Anche se (o forse proprio perchè) il titolo vendeva ogni settimana, più di Tex e Topolino messi assieme.

Ma magari proprio l'epoca attuale potrebbe dare a questa iniziativa più armi per opporsi ai dispetti che inevitabilmente gli saranno riversati contro, se dovesse avere più di un successo di nicchia

Wally Rainbow ha detto...

Forse, però, questa volta gli equilibri sono diversi... E anche il target (ai tempi di Pantera Bionda si dava per scontato che i fumetti interessassero al massimo i preadolescenti maschi di quel periodo).

Fa.Gian. ha detto...

Il fatto è che una cosa non è cambiata: il potere del denaro e la sua seduzione.

Il successo commerciale di Pantera Bionda è il vero motivo per cui l'editore si è trovato tutti contro; e in quest'epoca di crisi economica, chiunque ottenga successo senza "pagare il pizzo" a chi di dovere, DEVE essere annientato, sia come esempio per altri, sia per evitare che i soldi, e relativo potere, finiscano in mano a schegge impazzite e non allineate con lo status quo odierno.

Il fumetto fa ancora paura, è un medium potente, veicolo di idee, prese di posizione e ragionamenti, quindi se non lo puoi disinnescare lo devi distruggere.

Ed è quello che stanno facendo ormai da almeno 30 anni.

Wally Rainbow ha detto...

Motivo in più per essere curiosi di vedere come si evolverà la situazione :-) Magari gli ingredienti sono rimasti uguali, ma le ricette sono cambiate... Chissà...