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lunedì 28 luglio 2008

ITALIA NOSTRA

Agli albori dei miei contatti col mondo del fumetto professionale mi era capitato di fare quattro chiacchiere con dei ragazzi che realizzavano storie erotiche e/o pornografiche (ovviamente eterosessuali) su riviste come Selen (una pubblicazione molto popolare alla fine degli anni 90, che prendeva il nome da una famosa attrice hard). Una delle cose che mi avevano lasciato più perplesso quando mi raccontavano le loro esperienze era il fatto che gli editori che producevano fumetti erotici o pornografici in Italia avevano due tabù: i religiosi e le forze dell'ordine. Per nessun motivo al mondo avrebbero pubblicato storie hard con queste due categorie di persone: troppo rischioso e troppo compromettente. Quando si dice la libertà di stampa. D'altra parte anche nelle fiction in cui compaiono queste due categorie di persone molto difficilmente vengono anche solo accennati i loro lati più pecorecci, le loro debolezze o magari un eventuale comportamento scorretto. Sono tutti belli, bravi e inappuntabili. Veri e propri esempi di virtù. Probabilmente è anche sull'onda del successo di queste fiction che l'Eura Editoriale ha appena mandato in edicola una serie a fumetti dedicata al mondo dei carabinieri: "Unità Speciale"... In collaborazione con la rivista "Il Carabiniere" (tant'è che l'idea è partita dal direttore della suddetta rivista, il Tenente Colonnello Roberto Riccardi), che è un po' come dire che il progetto verrà supervisionato dalla stessa Arma. Ecco qui di seguito il riassunto della trama recuperato dalla testata "Pagine di Difesa":

Il protagonista di Unità speciale è il tenente Raffaele Ranieri, giovane cresciuto a Napoli, di madre argentina, che nel primo episodio vedremo uscire dalla Scuola ufficiali di Roma diretto alla sua prima sede di servizio, in Sicilia, e in seguito andrà a dirigere una struttura investigativa specializzata, in cui entreranno altri simpatici personaggi.


Che dire? Senza nulla togliere al servizio che svolgono i carabinieri reali, questo progetto ha il retrogusto di un prodotto promozionale, e in una lunga intervista il Tenente Colonnello Roberto Riccardi ha detto chiaro e tondo che questo fumetto vorrà dare un'immagine seria e positiva dell'Arma (come dire niente corruzione, niente fallimenti, niente sudditanza ai poteri forti, niente favoritismi o clientelismi, ecc). Non sono previsti carabinieri omosessuali, anche perchè se l'argomento omosessualità nelle forze dell'ordine è un tabù per i carabinieri reali (e per quelli delle fiction, che anche quando sono dichiarati vivono il tutto in maniera molto vaga e impersonale), figuriamoci per un fumetto gestito indirettamente dall'Arma.


In altri paesi i fumetti che coinvologno le forze dell'ordine hanno una lunga tradizione, e mostrano tutte le faccie della medaglia, anche perchè non nascono per fare pubblicità, ma per presentare delle belle storie - spesso con contenuti "forti" e scomodi - anche e soprattutto senza il benestare e la supervisione di polizie, gendarmerie o altro. Oltretutto questo fumetto verrà pubblicato dall'Eura Editoriale, la casa editrice dei settimanali Skorpio e Lanciostory, rinomata per il suo approccio eterocentrico al fumetto (le loro riviste spiccano in edicola perchè hanno sempre delle belle illustrazioni di donnine seminude in copertina). La cosa che però mi lascia più perplesso in questa storia viene da una breve intervista a Sergio Loss, il direttore editoriale dell'Eura (è il signore a sinistra nella foto qui sotto, assieme al famoso sceneggiatore Robin Wood).


L'intervista è tratta dal sito comicus.it e ve la riporto integralmente.

In che misura è il tuo apporto di supervisione su Unità Speciale?

Il mio lavoro in Unità Speciale si svolge in due momenti. Anzitutto, assisto alla creazione dei soggetti da parte di Cinzia Tani, Massimo Guglielmi e Roberto Riccardi (che, da tenente colonnello dell'Arma, interviene specialmente – ma non solo – per garantire che meccanismi e procedimenti siano verosimili). In questo momento, naturalmente, do il mio contributo, che però è marginale rispetto ai soggetti veri e propri. Poi, una volta realizzato il fumetto, viene il grosso del mio lavoro. Essendo Cinzia una scrittrice di libri e Guglielmi uno sceneggiatore "live", la loro sceneggiatura è alquanto distante da quella di un classico fumetto. E io intervengo per dare ai dialoghi, alle didascalie, a tutto il testo un'anima un po' più "Eura". Cosa non facile da spiegare.

Che aspettative ha l'Eura da questa collana?

Con questa collana l'Eura sa di non proporre un lavoro che rientri rigidamente nei canoni del fumetto. E l'obiettivo è quello di interessare anche un pubblico un po' diverso. Staremo a vedere.

Come si è arrivati a questa iniziativa in collaborazione con l'Arma?

Roberto Riccardi, che come ho detto è un alto ufficiale dei Carabinieri e che adesso (dopo tanti incarichi operativi, anche di primissima linea) dirige l'ente editoriale dell'Arma, è un nostro affezionato lettore fin dai tempi in cui frequentava la scuola della Nunziatella. E abita vicino alla nostra redazione. Così un giorno è venuto a trovarci… E il resto si può immaginare.

Io lo immagino, e se devo essere sincero quello che immagino è un po' inquietante... Perchè - guarda un po' - un Tenente Colonnello che non aveva mai avuto esperienze dirette nei fumetti ha trovato le porte spalancate al primo colpo, mentre tanti bravi autori con tante buone idee non trovano sbocchi professionali da nessuna parte. E badate che non è stato messo in cantiere un albo speciale o una miniserie, ma una vera e propria serie progettata per continuare a tempo indeterminato! Oltretutto avrei proprio voluto vedere cosa sarebbe successo se, invece di un affezionato lettore carabiniere, si fosse presentato un affezionato lettore gay e avesse proposto una serie dedicata a un ragazzo gay dei giorni nostri... Sarei proooooooooooprio curioso!

A parte quello è da notare che nessuno degli sceneggiatori coinvolti proviene dal mondo del fumetto, ma poichè ha delle credenziali in altri campi ha avuto una corsia preferenziale... Il che sarebbe come pretendere che un bravo pizzaiolo sappia fare un buon sushi solo perchè si tratta di cibo che in entrambi i casi si serve al ristorante... Nel frattempo è da anni e anni che si lamenta una crisi di vendite nel settore del fumetto in Italia, una crisi vasta e crescente dalla quale si salvano - guardacaso - i prodotti realizzati in altri paesi... Chissà come mai!

6 commenti:

Unknown ha detto...

ho visto quel fumento, ma non lo leggerei manco gratis.

Anonimo ha detto...

Be dai non stupiamoci per queste cose in fondo tre telefilm e quattro film all'anno su ciò nn sono sufficienti ihihihi!

Ma piuttosto valeriano non sarebbe bello uno spin-off di rainbow sull'argomento? uhuhuhuhuhuh

Anonimo ha detto...

Valentino ciao scusami posso chiederti se ci sono novità su Robin Hoog?? continuerà? a quando i nuovi aggiornamenti???

grazie ciao

Wally Rainbow ha detto...

Il gestore sta rinnovando il sito, prest ci sarà un aggiornamento con 15 striscie in un botto :-)

Wally Rainbow ha detto...

Mi chiamo Valeriano e NON Valentino :-)

Anonimo ha detto...

.... sorry :( ho scritto male... scusami ancora