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lunedì 21 luglio 2008

LA RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA

La signorina che vedete in questa foto non è una giapponese a caso, ma Youka Nitta. Probabilmente questo nome non è conosciutissimo al di fuori del giro degli appassionati/e di yaoi / shonen-ai (cioè i manga a tematica gay per ragazze), visto che lei è un'esponente di spicco in questo campo. La signorina Nitta è molto prolifica in patria ed è discretamente conosciuta anche in Europa e negli Stati Uniti (dove è stata anche invitata come ospite d'onore al New York ComiCon). In Italia ha pubblicato qualcosina (tra cui VOCI per Kappa Edizioni), ma diciamo che la sua popolarità da noi non è paragonabile a quella che ha in altri paesi. Anche perchè, diciamocelo, non è che lo yaoi/shonen-ai sia un genere che riscuote eccessivo successo sul suolo italico. Comunque la signorina Nitta, che è molto amata dal suo pubblico femminile e che è nata l'8 marzo 1971 (giusto per la festa della donna: quando si dice il destino!), di recente è stata protagonista di un curioso incidente diplomatico (perlomeno dal punto di vista giapponese). L'autrice si è trovata a chiedere pubblicamente scusa al nostro Paese in seguito ad un disegno recentemente pubblicato sulla rivista Be-Boys Gold.
Sul numero uscito a fine giugno, l'episodio di "Haru Wo Daiteita" (serie da cui è stata tratta anche una serie animata) si è aperto con un’illustrazione che plagiava in maniera evidente quella di una pubblicità italiana della Diesel. Essendo l'immagine coperta da copyright, l'autrice e la casa editrice si sono comunque prevenuti ponendo pubbliche scuse all'azienda, al fotografo e ai lettori. Qui sotto potete confrontare le due immagini.
Non è tardata la risposta da parte della Diesel: l'azienda ha tranquillizzato la signorina Nitta dicendole di non preoccuparsi, e che considerano il tutto come un tributo. Non è dato sapere se l'editor provvederà in qualche maniera nei confronti della signorina Nitta. Quel che è certo è che l'autrice non è nella lista degli autori del prossimo numero e che la cover, che era stata annunciata come sua, pare invece essere passata ad un'altra autrice, Yamane Ayano. Devo dire la verità: quando ho letto la notizia la signorina Nitta mi ha fatto una gran tenerezza...Magari si è beccata pure degli insulti e delle fustigazioni da parte dei suoi editori (i giapponesi sono spietati quando c'è di mezzo la reputazione!) per aver tratto ispirazione da una foto! E per giunta una foto proveniente da uno dei paesi più copioni e truffaldini dell'occidente (ossia il nostro)! Allora cosa dovrebbe fare la Bonelli, che per ventidue anni ha dato la faccia di Rupert Everett a Dylan Dog, senza peraltro dare all'attore inglese il becco di un quattrino? E cosa dovrebbero dire tutti quegli autori italiani che per anni hanno lavorato ricalcando foto o addirittura disegni altrui? Oltretutto, negli anni 80, probabilmente eravamo il paese al mondo con più fumetti giapponesi taroccati in assoluto! Avevamo decine di riviste con personaggi tratti dai cartoni giapponesi e realizzate senza alcun diritto da disegnatori italiani! Sulla rivista Candy Candy è persino uscito un seguito apocrifo delle avventure dell'orfanella bionda, ed è andato avanti per anni e anni oltre la conclusione del manga originale! E negli anni 90 è andata anche peggio quando hanno cominciato a uscire manga tradotti abusivamente! Onestamente non sono un grande fan di shonen-ai, ma vi giuro che se adesso potessi vorrei davvero poter tranquillizzare di persona la signorina Nitta, che magari per questa cosa non ci ha nemmeno dormito la notte. Speriamo che non finisca per starci male sul serio (i giapponesi hanno un senso dell'onore che spesso ha dei risvolti inquietanti), perchè davvero scopiazzare un'inquadratura da una foto è una cosa così innocente che più innocente non si può! A questo punto però la domanda sorge spontanea...Chi ha fatto la spia con l'editore? Qualche collega invidiosa? Qualche fan di altre disegnatrici che voleva spodestare Youka Nitta dalla sua posizione? Chissà...Questi risvolti intriganti in stile shojo-manga (manga per ragazze) non sono poi così insoliti in Giappone...Laggiù la gente pettegola e impicciona non ha niente da invidiare alle nostre peggio comari, e ve lo dico per conoscenza diretta di giapponesi che mi hanno raccontato store allucinanti al riguardo...Brrr...Detto questo vi lascio con una gallery animata dedicata ai personaggi della signorina Nitta! Coraggio signorina! :-)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Povera signorina Nitta la immagino davanti al suo editore che si scusa inchinandosi come fanno i giapponesi, bisognerebbe mandargli una lettere di incoraggiamento oltretutto questo di ispirarsi alle foto per i disegni è una pratica molto diffusa e non ci vedo nulla di male, poi lei è molto brava nel suo lavoro.

Wally Rainbow ha detto...

Io il giapponese non lo so...Se qualcuno gliela vuole mandare anche a nome mio a me va bene (^__^)!

Awakening Art ha detto...

Sono d'accordo! ma bisogna precisare che quel disegno non è ispirato, è propio copiato!

Unknown ha detto...

Sono certo che stia passando un gran brutto quarto d'ora , nn gliela faranno passare tanto liscia .Una cazziatella se la meritava la foto è stata copiata per intero cambiano solo la ragazza e il colore dei jeans si lui(anche la disposizione delle auto parcheggiate è la stessa)