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mercoledì 15 agosto 2007

PEDRO'S PREVIEW

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SONO ANCORA VIVO!

Ciao a tutti quelli che di tanto in tanto passano di qui per verificare se questo BLOG viene aggiornato...Immagino che non sarete più tanti considerando che l'ultimo aggiornamento risale a marzo, ma siccome so che ci siete volevo scrivere due righe per spiegare che cosa è successo e cosa sta succedendo.
Punto primo: volevo fare un BLOG bilingue da subito, e non avete idea di quanto questo possa essere scocciante quando non si sa bene una lingua e si deve aspettare che un amico (che l'inglese lo sa) riceva la mail col messaggio da tradurre, lo traduca e lo rimandi. Se ne perde in spontaneità e in entusiasmo, e soprattutto si perde l'effetto "aggiornamento in tempo reale" che ogni BLOG dovrebbe avere. Quindi ho preso la decisione di aggiornare questo BLOG in italiano quando mi viene di farlo...Ed eventualmente POI postare la versione tradotta :-)
Seconda cosa: ultimamente ho attraversato una lunga pausa di riflessione professionale, a causa di tutta una serie di cose che si sono avvicendate nella mia vita. Se volete posso condividere con voi le principali.
1) Ultimamente diversi fumettisti/illustratori italiani hanno iniziato ad avere riscontri all'estero per i loro lavori a tema gay. 5 di questi sono stati ospitati su una lussuosa antologia pubblicata dall'editore Gmunder, un altro ha addirittura partecipato a una mostra allestita da una prestigiosa galleria di Los Angeles. Premesso che la mia non è invidia, ma semmai è ammirazione, resta il fatto che io queste cose le faccio da circa 7 anni ( e praticamente faccio solo queste cose), ma non sono stato preso in considerazione. Quindi i casi sono due: o quello che faccio non vale davvero una pippa, oppure in questi anni ho sbagliato qualcosa di molto grosso. Che io non sia un genio del marketing non è una novità, ma quello che è successo mi ha dato molto da pensare. Diciamo che in questi mesi mi sono rimesso molto in discussione.
2) Negli ultimi mesi ho avuto delle notevoli batoste finanziarie, per dei motivi che - teoricamente - non sono nemmeno riconducibili a me (ma non è questo il punto). Il punto è: com'è possibile che una persona che ha creato 3 fumetti online di buon successo, che pubblica articoli su siti e riviste, che viene cercato come consulente editoriale e altro da 7 anni si ritrovi ancora a non sapere come arrivare a fine mese se ci sono degli imprevisti??? Così ho riflettuto, e sono giunto alla conclusione che effettivamente finora avevo sottovalutato l'aspetto pratico del mio lavoro: ovvero il fatto che deve essere il lavoro a darmi i soldi e non io a rimetterceli per lavorare. Faccio un esempio pratico. Per recensire libri e fumetti sono io che - regolarmente - devo comprarmeli (non vado in perdita, ma il guadagno è davvero scarso). Per anni ho lavorato praticamente AGGRATIS per Robin Hoog, e adesso chi gestisce RAINBOWS e GOGO STARS ha avuto anche lui dei problemi e non poteva garantirmi un minimo di guadagno sicuro. Qualche mese fa ero ripartito con l'idea di proseguire tutte queste cose, ma poi sono andato in TILT. E sono andato in TILT anche col nuovo progetto che è partito su un altro sito (per gli stessi motivi: dovevo partire lavorando AGGRATIS, proprio in un momento in cui mi selvivano dei soldi supplementari). Una pausa di riflessione era davvero necessaria, anche perchè le ore di lavoro AGGRATIS (che pure potrebbero essere un investimento a lungo termine) sono tutte ore di lavoro pagato in meno.
3) Mi sono accorto che con tutte le delusioni che avevo avuto (da chi gestiva le mie idee, dagli scarsi benefici che si erano riflessi sulla mia vita e dai problemi a catena che avevo avuto) avevo perso la fiducia in quello che facevo e nel mio futuro e andavo avanti per inerzia. E non aveva senso proseguire su questa strada senza riprendere almeno in parte il controllo della situazione, perchè questo avrebbe potuto portarmi allo scatafascio totale.
Così sono giunto alla conclusione che era il caso di rivedere da cima a fondo il mio rapporto con quello che facevo e che voglio fare, ed è quello che ho fatto. Però non bastava.
In realtà questa situazione di stallo si stava prolungando da molto tempo e - nonostante le buone intenzioni - non ne vedevo la via d'uscita, però in questi giorni è successo qualcosa - una cosa spiacevole - che credo mi stia dando la spinta di cui avevo bisogno per uscire da questa specie di tunnel in cui mi hanno cacciato anni di delusioni e frustrazioni.
Qualche giorno fa è morto Mike Wieringo. E' morto di infarto a 44 anni e nessuno se lo aspettava. Mike Wieringo (http://www.mikewieringo.com/) era un disegnatore di fumetti americano, e anche se di lui non so vita morte e miracoli mi piaceva molto. Se dicessi che era il mio disegnatore preferito mentirei, ma trovo che il suo stile fosse dinamico e solare e - anche se non so se rendo l'idea - comunicasse vitalità e positività. Aveva una grande immaginazione e anche se lavorava su supereroi famosi (e si vedeva che gli piaceva) trovava il tempo per portare avanti i suoi progetti personali a base di avventure in mondi fantasy strampalati. Era quello che voleva fare fin da piccolo, c'era riuscito e io lo ammiravo molto per questo, perchè dai sui disegni traspariva tutta la sua gioia di fare ciò che gli piaceva di più. Ora Mike Wieringo non c'è più, ma io ci sono ancora, e credo che sarebbe molto stupido da parte mia continuare a perdere tempo lasciandomi soverchiare dalle difficoltà che ho dovuto affrontare e dagli errori di valutazione che ho commesso in passato. Quindi ho deciso di tornare...E questa volta voglio provare a fare le cose come si deve. Spero che nonostante i ritardi e le delusioni a cui vi ho sottoposto negli ultimi vorrete ancora sostenermi.
Ciao a tutti...E a presto!