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lunedì 30 luglio 2018

MANCA POCO...

Ciao a tutti, come va?

Questo è un post lampo, e mi sembrava doveroso farlo perchè mancano solo poche ore alla chiusura della raccolta delle prenotazioni per il gioco di strategia LOBBIES, progettato dai ragazzi de LA GILDA di Bologna (il gruppo gioco LGBT della città).

Siccome il mazzo base (oltre 200 carte uniche) è illustrato da quattro bravi artisti (Giopota, Jacopo Camagni, Flavia Biondi e Mush Dirty Kawaii) mi sembrava doveroso segnalarlo qui non solo per gli appassionati di giochi di strategia, ma anche per chi vuole considerare il gioco di cui sopra un oggetto da collezione.




Oltretutto il gioco base costa solo 20 euro (ma c'è anche la possibilità di ordinarlo anche con un volume che raccoglie le illustrazioni, con gli autografi degli illustratori, ecc), e a quanto pare tutto il margine di guadagno verrà in vestito nelle nuove attività de LA GILDA. Quindi, volendo, è anche un modo per incentivare l'associazionismo LGBT in ambito nerd, che in Italia ha TANTO bisogno di ritagliarsi il suo spazio.

Senza contare che questo è, in effetti, il primo gioco di stratgia che prende spunto dal mondo LGBTQI italiano, e cerca di darne una rappresentazione variegata e dettagliata... Quindi, volendo, avrebbe anche dei risvolti "pedagogici" che vanno al di là del semplice intrattenimento ludico.

Tutte le informazioni e le opzioni di finanziamento/acquisto le trovate nella PAGINA di KICKSTARTER CHE TROVATE CLICCANDO QUI.

Quindi, anche se il primo goal è stato abbondantemente superato, magari sarebbe un bel segnale se si riuscisse a raggiungere anche l'ultimo (mancano poche centinaia di euro).

Ah! Ovviamente vi arriverà a casa anche il manualetto delle istruzioni :-)

E l'ultimo post di luglio è andato.

Alla prossima.

sabato 28 luglio 2018

AZIONI E REAZIONI

Ciao a tutti, come va?

Sembra proprio che negli USA, in questo periodo, gli eventi che rientrano nel campo di interesse di questo blog si susseguano con una certa velocità... Anche perchè la situazione è in perenne ridefinizione, e sicuramente quello che è successo durante la San Diego ComiCon di quest'anno ha offerto degli spunti di riflessione supplementari. Degli spunti che, a ben guardare, potrebbero avere anche più livelli di lettura.

É un po' il caso del look sfoggiato da Ezra Miller (il Flash dell'universo cinematografico DC Comics e il Credence Barebone nella saga prequel di Harry Potter, quella degli Animali Fantastici). L'attore, che si definisce queer, si è presentato impersonando una versione sexy e crossplay del funghetto di Super Mario... Importunando bonariamente parecchi colleghi...




Con buona pace della Warner Bros, che generalmente - per ragioni prettamente commerciali e di distribuzione internazionale - nei suoi film legati all'immaginario pop non ne vuole proprio sapere di trattare esplicitamente temi di un certo tipo...

E considerando che SICURAMENTE Ezra Miller non ha chiesto il permesso a quelli della Warner Bros per fare un'uscita di questo genere (anche perchè col cavolo che gli avrebbero consentito di presentarsi sul palco in sottoveste e autoreggenti per promuovere i loro film), il suo gesto - fra le righe - potrebbe anche essere letto come qualcosa di più che una semplice trovata fine a se stessa. Se non addirittura come un atto di ribellione.

Sicuramente, a questo punto, l'altro attore che deteneva il primato delle performances queer alla San Diego ComiCon, e cioè John Barrowman, si è visto rubare un po' la scena... Nonostante ormai da anni abbia un palco tutto per lui... E nonostante quest'anno si sia presentato (sui tacchi come al solito) sfoggiando un look da "Captina Americana" (parole sue)...



E anche in questo caso la scelta di presentarsi in questo modo, in questo particolare momento storico, sembra tutto fuorchè un caso o una buffonata fine a se stessa... Anche perchè durante la sua conferenza ha comunque cercato di lanciare dei messaggi molto precisi, anche se sono stati mediati dalla sua ironia.

Comunque c'è da dire che essendo un attore prettamente televisivo, e legato a serial in cui la componente palesemente LGBT si è fatta sempre più largo, in un certo senso correva meno rischi di Ezra Miller e sicuramente giocava in casa.

Tantopiù che i produttori dell'Arrowerse televisivo (in cui lui interpreta un personaggio ricorrente, Malcolm Merlyn, ormai da anni), hanno presentato ufficialmente l'attrice trangender che entrerà nel cast della quarta stagione di Supergirl, interpretando un ruolo transgender ed entrando così nella storia dei serial TV: Nicole Maines...

Inoltre, proprio a cavallo della San Diego ComiCon, è stato annunciato ufficialmente che il personaggio del demonologo John Constantine (dopo essere migrato nell'Arroverse grazie alla serie Legends of Tomorrow) inizierà ad esplorare in maniera più esplicita i suoi risvolti bisessuali... E verrà inserita nel suo background ufficiale anche una relazione con un uomo, avvenuta fra la fine della sua sfortunata serie personale sulla NBC e il suo ingresso nell'Arrowerse del canale CW.

Lo stesso Arrowerse in cui - teoricamente - sono ambientate le avventure animate del supereroe gay dichiarato Ray, che il 18 luglio ha visto debuttare la sua seconda stagione. Ho detto "in teoria" perchè purtroppo ci sono stati dei problemi di coordinamento fra chi ha seguito la serie animata e chi ha realizzato il crossover dell'Arrowerse in cui il personaggio ha debuttato, e quindi adesso in questo progetto ci sono una serie di incongruenze narrative che potevano essere evitate. Di buono c'è che, in un modo o nell'altro, la prima serie animata dedicata ad un supereroe gay dichiarato (doppiato dall'attore gay dichiarato Russell Tovey, che lo ha interpretato nei serial TV) sta andando avanti...

Anche se, tanto per cambiare, non mi pare che sia stata doppiata in italiano (a differenza delle miniserie animata di Vixen)... Così come non mi pare che abbia avuto una versione italiana la miniserie animata di Constantine... Cosa questo possa significare lo lascio decidere a voi. Sicuramente è interessante notare che in tutto questo fermento la DC COMICS ha una politica sempre più prudente riguardo alla rappresentazione dei propri personaggi che - in teoria - potrebbero rientrare nella categoria LGBT...

Infatti, qualche mese fa, ha fatto sparire dalla circolazione Ray, che pure era stato inserito poco prima nel cast della Justice League, mentre ha sospeso le serie dedicate a Supergirl e Constantine. Da notare che, nel finale dell'ultimo numero della serie di Constantine, il protagonista è stato raffigurato mentre appaga la sua bisessualità con la supereroina Huntress (anch'essa già vista nell'Arrowerse)...

Non che ci sia niente di male, però contestualizzando il tutto viene il dubbio che dietro ci sia una strategia abbastanza precisa. Soprattutto se si considera che la DC Comics sta mettendo da parte tanti personaggi LGBT o LGBT friendly in maniera inversamente proporzionale alla loro presenza in TV e alla loro crescente popolarità. Il che, effettivamente, andrebbe contro ogni logica commerciale...

Quindi si presuppone che la logica a monte sia un'altra.

E d'altra parte un clima relativamente confuso si respira anche dalle parti della MARVEL COMICS, visto che - sorpresa - è stato annunciato che la nuova serie dedicata ad Iceman/Uomo Ghiaccio sarà in realtà una miniserie di cinque numeri. Si tratta di un test o di una scelta meditata per dare un colpo al cerchio e uno alla botte? E come dovrebbe essere interpretata la sempre apprezzabile scollatura di Emma Frost sulla copertina del numero annunciato per ottobre? Chissà...


E in tutto questo scenario qualcosa mi dice che il nulla osta della Commissione di Giustizia americana all'acquisizione della FOX da parte della Disney, con il conseguente reinserimento dei personaggi MARVEL gestiti dalla FOX nell'universo cinematografico ufficiale prodotto dai MARVEL STUDIOS, porterà ad un ulteriore ritocco della politica della casa editrice nei confronti dei temi LGBT...

Probabilmente, nel prossimo futuro, per vedere segnali di apertura e prese di posizione nette da parte del mondo del fumetto americano bisognerà rivolgere sempre più spesso lo sguardo ai piccoli editori, che non devono rispondere delle loro strategie alle major dell'intrattenimento.

E forse non è un caso se, alla San Diego ComiCon, il Premio Eisner 2018 per la migliore edizione americana di un fumetto asiatico è andata alla versione inglese de IL MARITO DI MIO FRATELLO di Gengoroh Tagame (pubblicata dalla Pantheon Books)...

O se la casa editrice DYNAMITE ha annunciato la riproposta di un personaggio cult degli anni Ottanta, Rainbow Brite (meglio nota in Italia come Iridella), in una versione politicamente impegnata... Perchè "ora più che mai il mondo ha bisogno di una giovane eroina arcobaleno, mentre in tanti vogliono dividere il mondo in bianco e nero", hanno detto gli autori Brittney Williams e Jeremy Whitley...

Il che, considerando che Iridella è la custode dei colori e vive nel paese dell'arcobaleno, porterebbe a tutta una serie di supposizioni interessanti... Senza contare che Brittney Williams è famosa perchè sta portando avanti le avventure della giovane investigatrice lesbica Goldie Vance (pubblicata da BOOM! Studio), mentre Jeremy Whitley ha all'attivo il fantasy Princeless Raven, avente come protagonista una principessa pirata queer (pubblicata da Action Lab)...  E se non sapete di cosa sto parlando non preoccupatevi: in Italia entrambi questi personaggi sono inediti (strano, vero?).


Comunque, visto che presto Hollywood dovrebbe produrre un film su Goldie Vance, qualcosa potrebbe cambiare anche da noi... Nel frattempo direi che questa  nuova versione di Iridella a fumetti potrebbe riservarci molte sorprese interessanti... E in quel caso SICURAMENTE ne riparlerò su questo blog.

Alla prossima.

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martedì 24 luglio 2018

TANTO PER CAMBIARE...

Ciao a tutti, come va?

A quanto pare, per qualche strano motivo, è sempre nel pieno dell'estate che l'editoria a fumetti italiana mi offre degli spunti per parlare - nello specifico - di come vengono rappresentati i personaggi lesbici nell'ambito delle pubblicazioni "popolari" che arrivano in edicola. E stranamente, nella maggior parte dei casi, questi spunti estivi arrivano dalla casa editrice Bonelli. Curiosa coincidenza o tendenza a considerare l'argomento "lesbo" (come viene ancora definito dal tipico eterosessuale fermo agli anni Ottanta/Novanta) un'attrattiva tipicamente estiva? Chissà... In ogni caso questa volta devo tornare a parlare di Legs Weaver, e di come una volta ancora l'emersione della sua componente omosessuale sia avvenuta in perfetta continuità con quanto si è visto negli ultimi anni... E cioè fra drammi, tragedie, cupezze e una certa ineluttabile malinconia di fondo...

Andiamo con ordine. Intanto sto parlando di AGENZIA ALFA 41, supplemento periodico dedicato ai personaggi secondari dell'Agenzia Alfa in cui milita Nathan Never. Come si legge nell'introduzione la storia di Legs Weaver riprende il filo dei problemi sentimentali che si erano intravisti suAGENZIA ALFA 32... Che risale al 2014 (per saperne di più CLICCATE QUI)!!! E questo, se non altro, dimostra che l'omosessualità del personaggio (che ovviamente è comparso anche in altre occasioni negli ultimi quattro anni) non è esattamente un argomento che viene sfruttato al massimo... E d'altra parte non viene valorizzato nemmeno sulla copertina di AGENZIA ALFA 41, che preferisce puntare l'attenzione sulla reincarnazione della giovane Kay (che è la protagonista della seconda storia).

E considerando che Legs Weaver è comunque più popolare di Kay, e che in questo volume si prende pure una mezza sbandata per una sventola di nome Nora (cosa che avrebbe dato la possibilità di una bella copertina gay friendly), direi che è stata una scelta abbastanza infelice dal punto di vista del marketing... A meno che, ovviamente, non sia stata una scelta meditata proprio per EVITARE di mettere in evidenza il fatto che all'interno di questo speciale c'era una storia a tinte lesbiche...

Ad ogni modo la storia comincia con una Legs Weaver imbronciata e incupita, e va avanti con una Legs Weaver imbronciata e incupita per quasi tutta la sua durata. Pare che abbia bisogno di una pausa di riflessione dalla sua relazione con la pilota Tanya, anche se questo la fa stare male e le procura un certo tormento interiore... Anche perchè Tanya cerca costantemente di riprendere contatto con lei.

Scontrosa e irritabile, fa una passeggiata sotto la pioggia e dopo aver allontanato il molestatore di turno viene avvicinata da una bionda bellissima che le lascia il biglietto da visita di una discoteca, facendole capire che l'aspetta là.

All'inizio Legs non è proprio dell'idea, ma dopo l'ennesima giornata con l'umore storto decide di darle una possibilità e si presenta alla discoteca... Dove i clienti sono tutti rigorosamente eterosessuali, e tutti intenti a flirtare fra loro, così realizza di essere stata una stupida e decide di  buttarsi sui superalcolici al bancone del bar.

E a quel punto le si manifesta la bionda misteriosa, che comincia flirtare con lei.

Il tutto mentre Tanya, che aveva seguito Legs di nascosto spia il tutto. Da notare che, anche se non aveva la minima idea di dove sarebbe andata Legs, Tanya si ritrova in perfetta tenuta da discoteca (sigh!)...
 Alla fine la bionda dice di chiamarsi Nora, e vedendo che Legs non è un tipo da discoteca la porta a fare una passeggiata notturna, e finisce per baciarla. E Legs ricambia.

Piccola nota a margine: è la prima volta che in un fumetto Bonelli si vede Legs Weaver baciare una ragazza in primo piano senza che questa sia in punto di morte. Mi riferisco al bacio dato a Tanya nel 2016, poco prima che la realtà "ufficiale" di Nathan Never - ormai condannata - venisse sostituita da una realtà parallela (CLICCATE QUI), facendo fare a tutto l'impianto narrativo della serie uno scivolone non da poco....

O meglio: questa "sarebbe potuta essere" la prima volta in cui si è vista Legs Weaver baciare in primo piano una ragazza che non stava per morire, ma con il proseguire della storia si scopre che le cose non stanno proprio così...

Ad ogni modo dopo il bacio qualcosa scatta nella misteriosa Nora, che evidentemente ha qualche terribile segreto che la tormenta (e ti pareva!) e si sente in colpa per aver coinvolto Legs. Questa cerca di non farla allontanare, e per tutta risposta si becca una gomitata sullo zigomo che la stende, a riprova del fatto che Nora ha una forza non comune...

Da notare che Nora se ne va via in lacrime.

Nella seconda parte della storia Legs si sta facendo una doccia dopo una missione assieme a Nathan Never, e così - siccome siamo in un albo Bonelli e lei è di sesso femminile - è d'obbligo la classica inquadratura strategica da filmetto sexy anni Settanta con Edwige Fenech...

Il tempo di risistemarsi e scopre che Nora suona alla sua porta. O meglio lo scopre aprendo la porta (perchè nel suo appartamento, anche se siamo nel trentesimo secolo, non ci sono nemmeno i videocitofoni o gli spioncini... Sigh...), e quindi è evidente che lei sa dove abita e che non l'ha rimorchiata a caso. Nonostante tutto Legs, inizialmente sospettosa, le concede una seconda possibilità e un secondo bacio, e le vorrebbe concedere anche altro, ma Nora si ritrae...

Anche perchè prima vuole che Legs le faccia un favore: deve riuscire a farla confrontare con criminale che avrebbe investito sua sorella, e caso vuole che quel criminale sia lo stesso che Legs sta cercando di rintracciare assieme a Nathan Never (Sigh...). Ovviamente, poichè adesso glielo ha chiesto Nora, riesce a rintracciarlo in men che non si dica usando lei come esca. Nora a questo punto vuole le scuse e il pentimento del manigoldo, altrimenti chiederà a Legs di freddarlo. Però all'inizio il farabutto si rifiuta di chiedere scusa, e Legs Weaver è talmente cotta di Nora che per un attimo è indecisa ed è quasi sul punto di freddarlo sul serio...

Per fortuna ci ripensa, e a quel punto è Nora a minacciare il criminale con un'arma, e così questi crolla e - finalmente - fa le sue scuse... Ottenuto il suo scopo, però, Nora si rende conto che non è servito a farla stare davvero meglio, e ammette che voleva circuire Legs solo per riuscire ad ottenere la sua vendetta, anche se poi se ne è innamorata lo stesso e questo l'ha fatta stare ancora peggio. Così decide di suicidarsi gettandosi da un palazzo... E a quel punto si scopre che Nora era soltanto un androide. Un androide incapace di piangere, anche se vorrebbe tanto farlo ora che ha deciso di farla finita (ma come? Non si era vista piangere nella prima parte della storia?)...

In realtà la Nora che ha baciato Legs, e che si è sfracellata al suolo, era la replica robotica della vera Nora. A quanto pare non c'era stata nessuna sorella coinvolta in un incidente: infatti era stata la stessa Nora ad esserne rimasta vittima, ed ora si trova allettata e tenuta in vita solo dalle macchine.

Dopo l'incidente aveva collegato la sua mente ad una perfetta replica robotica e aveva vissuto attraverso di lei, col proposito di vendicarsi. Però, ora che ha conosciuto Legs Weaver ha capito che non potrà mai amarla davvero con il suo corpo insensibile, e che anche se potesse non sarebbe mai ricambiata (perchè Legs ama ancora Tanya, anche se - a quanto pare - le avrebbe messo le corna molto volentieri prima di scoprire la vera storia di Nora). Così nora decide di farla finita e di chiedere ai dottori di staccare le macchine che la tengono in vita....
Mentre Legs le rimane vicino...

E questo drammatico epilogo spinge Legs a tornare fra le braccia di Tanya, che l'ha sempre aspettata.

Fine.

Quindi, molto in sintesi, abbiamo avuto per l'ennesima volta una rappresentazione delle tematiche omosessuali - e in particolare lesbiche - in sintonia con il tacito prontuario che sembra dettare legge nel fumetto popolare italiano, e in particolare in quello della casa editrice Bonelli.

Tormenti interiori, drammi esistenziali, tragedie incombenti e possibilmente la morte "riparatrice" di chi ha provato a vivere con troppa disinvoltura i propri impulsi... Il tutto mantenendo un bel tono cupo e pesante sullo sfondo. Tranne quando ci sono di mezzo delle brevi parentesi voyeuristiche, ovviamente.

E ovviamente, se vengono raffigurate effusioni omosessuali troppo esplicite deve scapparci il morto (o perlomeno un trauma, una disgrazia o qualcosa di deprimente), quasi come se servisse per riequilibrare la situazione e non rimandare l'immagine di un fumetto troppo schierato a favore della causa gay.

Come ho detto in varie occasioni il grosso problema non è tanto nel fatto che viene dato spazio a certe scelte narrative, ma nel fatto che queste sono le UNICHE scelte narrative che sembrano consentite quando si toccano questi argomenti. E, anche se gli anni continuano a passare, da qui non ci si schioda. Nemmeno quando ci sono di mezzo degli autori emergenti e alla loro prima esperienza con Legs Weaver (come in questo caso).

D'altra parte, se AGENZIA ALFA è passato da quadrimestrale a semestrale, un motivo ci sarà.

Così come ci sarà un motivo se le serie legate a Nathan Never continuano a perdere lettori su lettori... Al punto di spingere l'editore a tentare di rilanciare il personaggio giocando la carta (ma guarda un po') delle realtà parallele in cui presentare versioni del protagonista che riprendono vari classici del fumetto anni Ottanta/Novanta. Il tutto nella miniserie "GENERAZIONI", che dopo aver omaggiato Sin City adesso presenta un numero con un Nathan Never "alternativo" che si muove nel mondo post apocalittico di Ken il Guerriero...

Forse sbaglierò, ma se questo è un tentativo - un po' disperato - di provare a rilanciare il personaggio presso un pubblico di appassionati diverso dal solito, ho il sospetto che non avrà grandi riscontri nel lungo periodo... Non più di quelli che hanno le parodie disneyane che cercano di attirare verso Topolino il pubblico che abitualmente non lo segue...

La cosa curiosa, comunque, è che a quanto pare sembra avere più senso investire tempo ed energie in ambientazioni improbabili piuttosto che svecchiare realmente Nathan Never e il contesto in cui si muove, a partire dalla rappresentazione dell'universo LGBT... Che di anno in anno (e di estate in estate) diventa sempre più anacronistica. Per non parlare dei toni con cui viene regolarmente dipinto, e la storia di cui ho parlato oggi non è nemmeno l'esempio peggiore...

E per fortuna che i supplementi di Nathan Never hanno un costo superiore e una tiratura inferiore, e quindi dovrebbero rappresentare una buona occasione per osare e sperimentare di più...

Tra l'altro, al netto della rappresentazione dell'omosessualità in quanto tale, è proprio il personaggio di Legs Weaver che viene caratterizzato in maniera goffa, perennemente seriosa e poco credibile. Cosa che, in effetti, avviene ragolarmente da quando ha fatto ufficialmente coming out e ha gradualmente perso tutte le caratteristiche che l'avevano portata al successo (e ad avere una serie personale).

E questo in un periodo in cui i personaggi omosessuali in generale stanno avendo una crescente visibilità e una progressiva affermazione nell'entertainment di ultima generazione, abituando il grande pubblico a caratterizzazioni e situazioni multisfaccettate, sempre meno legate agli stereotipi tradizionalmente legati al mondo LGBT. In particolare agli stereotipi negativi e pessimistici, e legati alla visione più eterosessista dell'argomento.

Se si parte dal presupposto che anche il fumetto è un forma di entertainment, come può un editore risultare competitivo se non si tiene al passo coi tempi e si rifiuta di vedere le sue posizioni storiche, ormai superate?

Mistero.

Eppure qualcosa mi dice che di segnalazioni come quella di oggi ne dovrò fare ancora parecchie.

Alla prossima.

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venerdì 20 luglio 2018

TENDENZE E CONTROTENDENZE...

Ciao a tutti, come va?

Proprio in questi giorni si sta svolgendo la San Diego ComiCon, probabilmente la manifestazione fumettistica più rappresentativa del mondo occidentale... Tant'è che è quella a cui - generalmente - sono riservati gli annunci più importanti nell'ambito dell'entertainment relativo all'immaginario pop. Come saprete, se seguite questo blog, è anche una di quelle che danno maggior spazio agli appuntamenti di approfondimento che in qualche modo coinvolgono il mondo LGBT, anche perchè è stata una delle prime manifestazioni fumettistiche al mondo a dare spazio a questi argomenti (fin dal 1988). Così, anche quest'anno, i volontari dell'associazione PRISM COMICS si sono dati da fare per realizzare una guida di venti pagine con l'elenco e le specifiche di tutti gli incontri che parlano di tematiche relative all'universo LGBT e/o danno spazio ai rappresentanti della comunità LGBT. Se volete darci un'occhiata vi basta CLICCARE QUI.

Inutile dire che anche solo l'idea di poter dedicare - come avviene in questi giorni a San Diego -  degli incontri ai fumetti queer per bambini o all'importanza della rappresentanza omosessuale fra i personaggi che appartengono a minoranze etniche, e qualcosa che in Italia (per ora) non è assolutamente concepibile. Soprattutto considerando il particolare periodo che sta vivendo il nostro paese. E infatti qualcosa mi dice che questa edizione di Lucca Comics & Games, se possibile, potrebbe avere un tono ancora più cripto-gay del solito. La cosa interessante, comunque, è che nonostante tutto alla San Diego ComiCon le notizie di interesse LGBT possono arrivare anche da incontri che, teoricamente, non dovrebbero affrontare l'argomento. Come ad esempio la conferenza di presentazione della settima stagione del reboot di Voltron, prodotta come sempre da Netflix. Infatti i produttori hanno annunciato il coming out di uno dei piloti, o meglio del capo della squadra, e cioè Shiro (quello che negli anni Ottanta venne ribattezzato Sven nel riadattamento occidentale della serie giapponese Golion, che poi pose le basi per il Voltron di Netflix), che tra le altre cose dovrebbe rivelare il nome di almeno uno dei suoi ex: Adam.

Non male, considerando che si parla del reboot di una serie cult che oggi ha anche un grande seguito fra il pubblico dei giovanissimi. E questo dimostra che forse, dopo un momento di sbandamento iniziale, il clima politico statunitense non si rifletterà in maniera così incisiva su tutto il mondo dell'entertainment, e sicuramente NON su quello delle produzioni televisive. Tant'è che Joss Whedon ha annunciato di voler riprendere in mano il suo cult "Buffy l'Ammazzavampiri" - che presumibilmente continuerà ad essere molto gay friendly - presentando una protagonista afroamericana. Come svilupperà il tutto ancora non ci è dato saperlo, ma sicuramente dovrà tenere conto dei progressi che ci sono stati nella rappresentazione del mondo LGBT negli ultimi quindici anni... E che tanto devono proprio alla serie originale di Buffy.

Tant'è che Greg Berlanti ha annunciato ufficialmente che la Batwoman che debutterà nel prossimo crossover dell'Arrowerse non si limiterà a dare un ulteriore tocco di colore e di "gayness" a questo universo narrativo (come è accaduto con Ray nel crossover della passata stagione televisiva), ma si lancerà subito in un proprio serial TV... Che diventerà il primo serial supereroistico con un protagonista dichiaratamente omosessuale nella storia della televisione. Non male. Soprattutto se si considerà che il canale CW ha annunciato che sta ancora cercando l'attrice giusta per il ruolo, visto che vorrebbe selezionarne una che sia lesbica dichiarata anche nella vita... Da notare che lo stesso canale televisivo sta facendo un casting per cercare un'attrice transgender per un personaggio di nome Nia Nal, che nel serial di Supergirl dovrebbe essere una giornalista d'assalto... Anche se i super esperti sicuramente si saranno accorti che Nia Nal è anche il nome di una supereroina che milita nella Legione dei Super Eroi (una squadra che si muove nel trentesimo secolo, e che ha già interagito con la  Supergirl televisiva), meglio nota come Dream Girl...

Staremo a vedere se si tratta di un'improbabile coincidenza oppure no. Sicuramente la sensazione è che la televisione (anche se ormai parlare di "televisione" è riduttivo, considerando la moltiplicità di piattaforme disponibili) rappresenti un territorio dove effettivamente è possibile sperimentare e osare di più rispetto al cinema. Anche perchè le grandi case di produzione cinematografica hanno una policy estremamente severa per quel che riguarda l'immagine "per tutti" che vogliono mantenere.

Così può anche capitare che il regista James Gunn, che è riuscito nell'incredibile compito di trasformare i due film sui Guardiani della Galassia in campioni d'incassi, venga licenziato dai MARVEL STUDIOS nel bel mezzo della preparazione del terzo capitolo... Per via di alcune battute ironiche a sfondo (relativamente) pedofilo che aveva fatto sul suo profilo Twitter una decina di anni fa!

Battute sicuramente infelici, ma che forse hanno prodotto una reazione spropositata... Anche se, effettivamente, bisogna considerare che a farle emergere è stato un noto attivista/cospirazionista repubblicano, Mike Cernovich... E probabilmente dalle parti dei MARVEL STUDIOS, e ancor più dalle parti dei WALT DISNEY STUDIOS (che hanno acquistato la MARVEL), hanno pensato che nel clima di caccia alle streghe attuale fosse necessario un provvedimento drastico. Per evitare complicazioni e magari qualche strumentalizzazione politica. Lo stesso approccio che, molto probabilmente, ha condizionato anche le scelte della casa editrice MARVEL negli ultimi tempi (CLICCATE QUI).

Anche se forse qualcosa, perlomeno a livello editoriale, sta iniziando a cambiare. Al di là del ritorno, a furor di popolo, della testata dedica ad Iceman/Uomo Ghiaccio (quello adulto, da non confondere con la sua controparte adolescente dislocata temporalmente), può essere interessante notare che questo mese la MARVEL ha deciso di offrire una rappresentazione più leggera ed esplicita della sua vita sessuale... Visto che è stato raffigurato mentre si riprende dai postumi di un'intensa notte di passione consumata con il nuovo acquisto del suo team, e cioè Pyro, su X-MEN GOLD 32...
Piccola nota a margine: il Pyro con cui Bobby Drake/Iceman si è dato alla pazza gioia non è il primo personaggio a portare questo nome (e cioè il criminale australiano St. John Allerdyce,
comparso nei fumetti nel 1981), che ispirò il personaggio che poi si è visto nel primo film della saga... Bensì il giovane Simon Lasker, che ha poteri di manipolazione ignea simili al suo predecessore (tutt'ora in attività, dopo una provvidenziale resurrezione), ma che ha debuttato come super criminale pochissimo tempo fa, e solo a seguito del lavaggio del cervello operato dal mutante Mesmero. Quindi, a differenza del primo Pyro (anche lui gay), questo ha la fedina penale relativamente pulita e non ha un passato compromettente (e da psicolabile) con cui fare i conti. Perciò la sensazione è che questa relazione, che peraltro in tanti auspicavano dopo aver visto il film del 2000, possa avere un seguito... E che l'introduzione di un nuovo Pyro, più giovane e positivo del precedente, non sia stata proprio casuale... 
Staremo a vedere.

Sicuramente se il tema della sessualità (e dell'omosessualità) fosse rappresentato in maniera più leggera anche nella nuova serie di Iceman non sarebbe male... Anche perchè è bene ricordare che essere omosessuali non è solamente una fonte di drammi esistenziali e turbamenti interiori.

Ovviamente è ancora presto per dire che la MARVEL ha intenzione di ritornare a puntare su una politica più inclusiva verso le minoranze, quindi bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi mesi... Anche perchè di solito MARVEL COMICS e DC COMICS hanno spesso la tendenza a copiare le rispettive strategie... In maniera anche abbastanza imbarazzante. Tant'è che proprio in questi mesi entrambe le case editrici avevano programmato due matrimoni attesi da decenni (quelli di Batman e Catwoman,  e quello di Colosso con Kitty Pryde), ed entrambi sono andati a monte all'ultimo minuto... Anche se la MARVEL alla fine ha colto l'occasione per celebrare, a sopresa, il matrimonio fra Gambit e Rogue... E per loro è già pronta una nuova serie incentrata sulla loro vita matrimoniale...

E in effetti viene da chiedersi se questo "imborghesimento" di due personaggi storicamente "ribelli" come Gambit e Rogue non sia davvero una conseguenza del clima che - perlomeno ufficialmente - si respira negli USA da un po' di tempo a questa parte... Lo stesso clima che - forse - sta spingendo la DC COMICS a dirottare i suoi titoli maturi (leggi: non necessariamente a prova di conservatore) nella rinnovata linea VERTIGO e quelli più prettamente afroamericani nella risorta linea MILESTONE... 

Anche in questo caso staremo a vedere.

Certo è che, se le serie TV (e persino le serie animate) vanno in una determinata direzione e hanno successo, la MARVEL e la DC non possono permettersi di essere sempre e solo dei veicoli promozionali per l'immagine delle case di produzione cinematografica delle rispettive proprietà (la Disney per la MARVEL e la Warner per la DC). Altrimenti è abbastanza evidente che tutta una serie di vincoli e limitazioni potrebbero finire per compromettere una situazione editoriale che non è esattamente eccezionale sotto vari punti di vista. E che spesso ha messo al primo posto gli interessi promozionali e i ritorni di immagine di cui sopra.

Gli stessi che hanno fatto silurare James Gunn per dei cinguettii che risalgono a dieci anni fa, per intenderci.

Quindi sarà molto interessante vedere come verrà gestita la cosa nei prossimi anni.

Alla prossima.


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