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mercoledì 30 gennaio 2013

ANGOULÊME 2013

Ciao a tutti, come va?
Visto che che fra qualche giorno partirà il Festival del fumetto di Angoulême, e siccome presumo che fra di voi ci saranno degli irriducibili che passeranno questo fine settimana fra le vie della cittadina francese, spero di fare cosa gradita elencando le principali iniziative a tema LGBT di questa edizione.
Intanto l'associazione LGBT BD avrà uno stand per tutta la durata della fiera, presso il padiglione Nouveau Monde con la postazione F34. Allo stand dovrebbero fare tappa gli autori del romanzo grafico lesbico a puntate Les Chroniques Mauves...

Leti Gami, autrice di un altro romanzo grafico lesbico, che si intitola La Lumière au fond du placard...
Blan et Galou, autori della spietatissima serie di vignette satiriche La p'tite Blan...
Tony Breed, autore del webcomic Finn & Charlie...
Da notare che, di tutte queste cose interessanti, solo Finn & Charlie hanno una versione italiana, che si trova sul sito della RenBooks. In ogni caso nello stesso padiglione dell'associazione LGBT BD si troverà anche Tim Fish, che però sarà ospite dello stand di SCARCE, storica fanzine francese di approfondimento sui fumetti alternativi, che tiene banco dal 1983.
In ogni caso ad Angoulême l'associazione LGBT BD ha organizzato anche una conferenza, prevista il giorno 1 febbraio alle ore 14.00, come da tradizione presso la sala Gershwin del conservatorio Gabriel Fauré. Quest'anno il titolo sarà “Histoire gays, histoires lesbiennes”.
Peccato che la conferenza finirà per sovrapporsi con la proiezione del documentario che l'anno scorso il regista Rosa Von Praunheim ha dedicato a sua maestà Ralf Konig "Il Re dei Comics" (perlomeno a giudicare dal titolo del documentario, che peraltro in Spagna ha già avuto una distribuzione, come potete intuire dal manifesto qui sotto). La proiezione è prevista per le 15.00 al cinema Vaisseau Moebius.
Mi raccomando, se sarete presenti aspetto i vostri commenti... In attesa che sia possibile commentare qualcosa del genere anche dalle nostre parti...
Anche se nell'attesa non credo che tratterrò il fiato.
Alla prossima.

martedì 29 gennaio 2013

MENO MALE!

Ciao a tutti, come va?
A volte è bello vedere che certi timori sono - almeno parzialmente - infondati, e che in effetti qualche segnale dei tempi che cambiano può effettivamente arrivare. Mi riferisco ai miei timori riguardo alla serie di approfondomenti FUMETTOLOGY proposta da Rai5, che parlando di Lupo Alberto e - soprattutto - di Nathan Never, ha dimostrato di farsi meno problemi del previsto riguardo alla questione dell'omosessualità nel fumetto italiano...
Infatti, nella puntata dedicata a Nathan Never, gli autori sono liberi di dire chiaro e tondo che Legs Weaver è omosessuale, e se non ci credete potete guardare il passaggio qui sotto.
Invece nella puntata dedicata a Lupo Alberto venivano mostrate con una certa insistenza le vignette in cui il personaggio di Enrico La Talpa si schierava dalla parte dei diritti degli omosessuali, fino al punto di dichiararsi gay a sua volta.
Forse sbaglio, ma credo che accennare liberamente alla questione, fino a qualche anno fa, sarebbe stato molto più complicato... E quindi, nonostante alcune omissioni nella puntata dedicata a Valentina, questa serie di approfondimenti sul fumetto italiano potrebbe rivelarsi una buona dimostrazione del fatto che qualche passo avanti lo stiamo facendo anche nel nostro paese, anche se qualcuno farebbe molto piacere il contrario.
Voi cosa ne pensate?

lunedì 28 gennaio 2013

ASPETTANDO ANGOULÊME...

Ciao a tutti, come va? Come forse saprete, se siete appassionati di fumetti a tutto tondo, una delle maggiori manifestazioni fumettistiche europee si tiene ad Angoulême, in Francia, proprio fra la fine gennaio e l'inizio di febbraio. Quest'anno, infatti, si terrà dal 31 gennaio al 3 febbraio. In teoria pensavo di dedicare questo post alle iniziative LGBT di quest'anno, ma poi sono venuto a sapere una cosa che mi costringe a rimandare per fare posto ad un altro evento che ha avuto come sfondo proprio la cittadina di Angoulême...
Di che cosa sto parlando?
I fatti sono questi: come saprete adesso in Francia c'è una certa discussione attorno ai matrimoni gay, che potrebbero subentrare presto ai più noti PACS, e per questo è stata organizzata di recente una grande manifestazione CONTRO l'eventuale approvazione della legge sui matrimoni per le persone dello stesso sesso, che ha sfilato per Parigi qualche settimana fa. Questo fine settimana c'è stata una grande manifestazione A FAVORE dei matrimoni gay, ma nell'attesa qualcuno ha pensato che si poteva fare qualcosa anche per le vie di Angoulême, magari appena prima del Festival del Fumetto, sfilando per le vie della città lo scorso 19 gennaio, nonostante un tempo da lupi...
Perchè ne parlo qui? Molto semplice: perchè il fatto che le associazioni gay francesi hanno scelto Angoulême appena prima del Festival, e questo dimostra che effettivamente tengono in debita considerazione l'evento, ma soprattutto perchè questo corteo è stato caratterizzato - oltre che da alcuni matrimoni simbolici - anche dalla partecipazione ufficiosa di diversi protagonisti del fumetto francofono e non solo...
A quanto pare gli organizzatori della manifestazione non hanno scelto Angoulême a caso e hanno voluto lanciare un messaggio molto forte utilizzando proprio dei personaggi che - perlomeno in Francia - fanno parte a tutti gli effetti della cultura popolare...
Cosa significa questo? Intanto che - a quanto sembra - per le associazioni LGBT francesi i fumetti e i loro protagonisti possono essere considerati dei testimonial importanti per la causa dei matrimoni gay, ma anche  che le persone del corteo non si sono fatte problemi a marciare in una manifestazione per i diritti civili che era caratterizzata da dei personaggi dei fumetti come Asterix, Tintin e Spirou (io avrei avuto qualche dubbio solo sulla Puffetta in compagnia della versione giovanile di Nonna Puffa, ma pazienza)...
Tra l'altro hanno anche dimostrato di avere una conoscenza storica del fumetto davvero notevole, visto che - fra i vari personaggi che si baciano - ci sono anche due star di prima grandezza degli inizi dello scorso secolo, come Olive Oil e Becassine (nella foto sotto sono le prime a destra)...
Ovviamente non sono mancate le critiche dei superesperti, che - in sintesi - sostengono che alcune coppie erano un po' insensate e altre, più verosimili, sono state escluse (ad esempio: perchè Poison Ivy è con Cat Woman invece che con la sua migliore amica Harley Queen, e perchè Tintin non bacia il suo amico del cuore Tchang?)... In ogni caso penso che sia in momenti come questo che si notano delle sostanziali differenze fra la mentalità italiana e quella di altri paesi, anche dal punto di vista del mondo gay. Ve le immaginate delle associazioni gay italiane che si mettono d'accordo per sfilare a Lucca qualche settimana prima di Lucca Comics & Games? O che magari allestiscono un palco sulle mura, costellato da manifesti di eroi del fumetto italiano che si baciano a favore della causa gay? O ancora che allestiscono un carro come quello che vedete qui?
Chessò... Dylan Dog e Groucho, Diabolik e Ginko, Lupo Alberto e Enrico la Talpa... Anche ammesso che a qualcuno venisse questa idea probabilmente nel giro di qualche giorno partirebbero tante e tali diffide e querele da scoraggiare qualsiasi ulteriore utilizzo del fumetto da parte delle associazioni gay italiane... Che, comunque, è altamente probabile che sappiano anche solo dove si trovi Lucca o l'importanza dei fumetti nella cultura popolare, quindi di fatto il problema non si pone...
Però non nego che se si ponesse non mi spiacerebbe.
Alla prossima.

sabato 26 gennaio 2013

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti, come va?
Per l'appuntamento musicale di questa settimana con il mondo dei cantanti gay dichiarati che in Italia non si fila nessuno, nemmeno nel mondo gay, ho deciso di presentarvi un nuovo esponente della tribù degli orsettini canterini, e cioè Aiden James...
Lui ha 29 anni, è originario di Philadelphia, e si è fatto tutto da solo. Nel senso che non è figlio d'arte, e i suoi genitori hanno insistito più volte perchè mettesse da parte la sua tastiera e la sua passione per la musica. Fortunatamente ha proseguiro per la sua strada, autoproducendo i suoi pezzi e cercando di farsi largo utilizzando unicamente i suoi mezzi anche per produrre i propri video, e così nel 2010 finalmente è stato notato da MTV e dal suo canale gay LOGO, che lo ha lanciato con successo facendolo arrivare alla posizione numero 58 nella classifica dei brani scaricati da iTunes.
Resta comunque un ragazzotto semplice, e a quanto pare il suo vizio peggiore resta strafogarsi di pizza mentre guarda per la milionesima volta le sue puntate preferite di "Will & Grace". Inizialmente si è fatto conoscere con dei brani rock anche se il suo ultimo album ha delle sonorità molto più pop... Quindi ammetto che ero un po' indeciso su quale brano proporvi oggi, così - nel dubbio - ve ne propongo un paio... Nel primo Aiden James ci racconta di come bisogna guardare avanti perchè indietro non si torna, soprattutto in amore, anche se quello che abbiamo fatto è importante e farà sempre parte di noi...
Nel secondo, che è decisamente più pop, prova a spiegarci quanto che nella vita bisogna cercare di non perdere tempo, perchè ogni attimo è prezioso...
Voi che dite? Meglio in versione folk o in versione pop? Sia come sia direi che la lista dei cantanti gay dichiarati che in Italia non arrivano neanche di striscio inizia ad essere davvero lunga...
Uff...

venerdì 25 gennaio 2013

ANCHE DICK TRACY NE HA!

Ciao a tutti, come va?
I fumetti che sono stati pubblicati ininterrottamente dagli anni '30 ad oggi non sono poi tanti, anche perchè nel corso di ottantant'anni possono avvenire cambiamenti radicali nei gusti del pubblico, nello scenario culturale e in tante altre cose. Possono cambiare anche le abitudini di lettura, tant'è che - ad esempio - negli ultimi anni il mercato americano delle comics strip (i fumetti a striscie, distribuiti sui quotidiani) ha subito una notevole contrazione, pur rimanendo ben presente sui maggiori quotidiani americani (e non solo). In effetti uno dei segreti per sopravvivere, soprattutto se si punta al formato comic strip,  può essere quello di continuare ad aggiornarsi, restando al passo coi tempi senza snaturare lo spirito di una serie storica... Un po' come è avvenuto con Dick Tracy, probabilmente l'ispettore di polizia più longevo nella storia del fumetto...
In realtà questo personaggio non è famosissimo in Italia (anche perchè da noi i fumetti a striscie, soprattutto se di genere avventuroso, non hanno mai avuto molti spazi). Infatti, anche se è nato nel 1931 e il suo creatore Chester Gould lo ha seguito fino al 1977, probabilmente il suo picco di popolarità da noi è arrivato solo col film del 1990, reso celebre anche dalla partecipazione di Madonna, alle prese con il suo primo film di un certo peso...
Negli USA, invece, questo personaggio ha sempre goduto di una certa fama, per l'abile architettura delle sue storie e la bizzarra caratterizzazione dei suoi protagonisti, ma anche perchè in più di qualche occasione aveva anticipato delle invenzioni che nei decenni successivi sarebbero diventate di uso comune, anche se all'epoca sembravano vera e propria fantascienza. Una per tutte la ricetrasmittente minuaturizzata da polso, una specie di antenato della moderna telefonia mobile, che venne ideata addirittura nel 1946...
Sia come sia parlo di Dick Tracy oggi perchè, anche nelle sue striscie - e più precisamente in quella pubblicata il 22 gennaio 2013 -  è comparsa per la prima volta una coppia di gay (che vedete qui sotto), abbastanza attempati per la verità, che sono stati convocati dall'infallibile ispettore - che ora usa con disinvoltura anche il computer - per un'indagine su un caso irrisolto da molti anni.
Tra l'altro uno dei due si chiama George Tawara e sembra decisamente ispirato all'attore gay dichiarato George Takei (che ultimamente è comparso nel ruolo di sè stesso nei fumetti della Archie Comics). I due attuali autori della serie, Joe Staton e Mike Curtis (li vedete nella foto sotto), si sono guadagnati così il plauso di tutta la comunità LGBT e dei numerosi fans del personaggio, che evidentemente apprezzano molto il fatto che - nonostante i suoi oltre ottant'anni di vita - non ha alcuna intenzione di  passare per un vecchio bigotto...
Tanto di cappello al personaggio, agli attuali autori della strip e all'agenzia Tribune Media Service, che detiene i diritti della serie e che evidentemente non ha posto veti sulla decisione...
D'altra parte se Dick Tracy ha retto per ottant'anni un motivo ci sarà.
Forse bisognerebbe rifletterci sopra, soprattutto se si vogliono pubblicare fumetti che aspirano ad una lunga vita editoriale.
Alla prossima!

mercoledì 23 gennaio 2013

APPELLO HORROR

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Proprio in questi giorni è stata annunciata la conclusione del manga Vassalord (ヴァッサロード) di Nanae Chrono, prevista per marzo con il settimo volume. Il manga, che è pubblicato in Italia da GP Publishing, si basa principalmente sul rapporto un po' ambiguo che lega due vampiri: Charley e Johnny.
Nonostante le apparenze il manga parte da alcuni presupposti abbastanza originali: tecnicamente Johnny ha vampirizzato Charley, ma si dà il caso che Charley sia mezzo cyborg e lavori come cacciatore di vampiri per conto del Vaticano, mentre Johnny è una specie di playboy! Tecnicamente questo manga non è un BOYS LOVE, ma si può considerare uno josei manga (un fumetto per signore), e siccome il pubblico femminile - pare - apprezza molto gli accenti omoerotici diciamo che questo genere di ammiccamento è ben presente.
Tantopiù che le storie di vampiri si prestano da sempre a tutta una serie di metafore sessuali a sfondo gay.
In Giappone questo manga è stato trasposto in una serie CD (immagine sotto) in cui attori professionisti "recitavano" le parti salienti del manga, pratica non insolita quando ci sono di mezzo manga per signore con protagonisti affascinanti. 
Il settimo e conclusivo volume verrà messo in vendita anche in un'edizione limitata assieme ad un OAD (Original Anime DVD) che ripropone in animazione la parte iniziale della saga.

 Al di là dei risvolti multimediali di questo fumetto, che offrono comunque degli spunti interessanti, ho parlato di Vassalord per citare un esempio a caso di fumetto a tinte horror in cui i risvolti omosessuali non rappresentano un problema, e anzi costituiscono un motivo di interesse. In realtà avrei potuto pescare a caso anche fra molti altri manga horror, per non parlare degli horror comics americani, che spesso hanno risvolti gay friendly o addirittura vengono sceneggiati da scrittori gay dichiarati che sono autori cult per gli amanti dell'horror, come Clive Barker...
Tra l'altro negli USA c'è un vero e proprio sottogenere del cinema a tematica gay che si occupa di tematiche horror e affini (o forse dovrei dire un sottogenere del cinema horror dedicato alle tematiche gay? Difficile capirlo...), che qualche volta arriva a coinvolgere anche gay porn performer di fama internazionale, come Francois Sagat nel caso di L.A. Zombie...
La cosa curiosa è che anche anche il cinema horror ufficiale ultimamente sembra voler ammiccare al pubblico gay, tant'è che lo stesso Francois Sagat è comparso in SAW VI... Segno evidente che anche i produttori di horror sanno bene che gli appassionati gay di horror sono tanti e non sono da sottovalutare.
D'altra parte le tematiche omosessuali iniziano ad essere ben presenti anche in una gran quantità di serial TV a sfondo horror che hanno avuto molto successo negli ultimi anni, come ad esempio TRUE BLOOD (foto sotto), per non parlare di serial esplicitamente gay come DANTE'S COVE o THE LAIR...
Ovviamente questo non significa che in questi prodotti gli omosessuali devono avere un trattamento di favore, ma semplicemente che sono dichiarati e visibili, che non sono trattati/rappresentati in maniera pregiudizievole e che - possibilmente - sono meritevoli di essere vampirizzati, squartati, zombizzati, trucidati e torturati al pari di qualsiasi altro personaggio... E soprattutto che possono vedere rappresentata la loro vita sentimentale e sessuale al pari di quella di qualsiasi coppia etero che fa una brutta fine dopo essersi appartata in un luogo isolato o in una festa che si trasforma in un carnaio nel giro di mezz'ora...
Perchè oggi parlo di gay e horror? Fondamentalmente per sottolineare che nel mondo dell'horror la tematica omosessuale è stata sdoganata un po' a tutte le latitudini, e che bisognerebbe tenerne conto anche in Italia, soprattutto ora che è stato annunciato il ritorno di una storica rivista italiana di fumetti horror che ebbe un certo seguito fra il 1989 e il 1991, e che fu una delle più illustri vittime della crociata anti fumetti horror dei primi anni '90. Sto parlando di SPLATTER, che forse vi ricorderete se siete appassionati del genere e non siete proprio giovanissimi...
Ora che la rivista sta per tornare, e visto che - presumo - vorrà comunque osare qualcosa di più rispetto ai tipici fumetti italiani all'acqua di rose degli ultimi anni, mi sembra doveroso lanciare un appello al curatore Paolo Di Orazio, con cui peraltro ho avuto a che fare anni fa è che mi è sembrata una persona affabile e aperta di mente, a non sottovalutare tutta la questione... Anche e soprattutto se il suo intento è quello di fare proseliti fra le nuove generazioni cresciute a pane e BUFFY L'AMMAZZAVAMPIRI, cosa che intuisco dal fatto che la rivista sarà disponibile anche in versione digitale. Oltretutto la versione digitale sarà disponibile anche in inglese, e se si vuole raggiungere davvero un'utenza internazionale direi proprio che certi dettagli non vanno sottovalutati. In particolare l'augurio è che quando ci saranno storie ambientate in città e nazioni dove la realtà omosessuale è ben visibile non ci ritroveremo nella solita realtà parallela in cui *MAGICAMENTE*  gay e lesbiche non esistono, men che meno in coppia.
Forse dopo 27 anni in cui Dylan Dog, cha abita a Londra, non si è mai imbattuto in una coppia gay e non si è mai ritrovato a passeggiare nel quartiere gay di Soho, sarebbe ora che anche in Italia si realizzassero fumetti horror di più ampie vedute. Anche solo per una questione di credibilità.
Voi che ne pensate?

lunedì 21 gennaio 2013

LIBERTÀ DI STAMPA E DI OPINIONE

Ciao a tutti, come va?
Oggi vi racconto come una cosa che mi è successa. Come dovreste tutti sapere, chi più chi meno, negli ultimi dodici anni ho scritto con regolarità per uno noto sito gay italiano, con almeno un pezzo alla settimana. Prima parlavo solo di fumetti, poi ho iniziato a trattare anche altri argomenti, facendo anche qualche scoop interessante, e infine ho parlato con regolarità anche del mondo della pornografia gay inteso come fenomeno di costume, cercando di inquadrarlo in un contesto più ampio. D'ora in poi, però, su quel sito non ci saranno più articoli firmati da me.
Perchè, vi chiederete voi? Molto in sintesi le cose sono andate così: l'articolo che avrebbe dovuto essere messo online sabato 12 gennaio riguardava le nominations di una premiazione per i migliori gay porn performes di colore negli USA, l'ho spedito giovedì 10, nel pomeriggio e solo venerdì 11, nel pomeriggio, mi è stata inviata una e-mail in cui c'era scritto che dovevo inviare un articolo di altro genere, perchè il clima non era dei più favorevoli ad un pezzo sul porno.
Il clima?
Chiedo delucidazioni e faccio notare che chiedermi un articolo al volo non è stato carino, e mi viene risposto che se avessi letto i giornali avrei capito che non c'era carino e non carino, e che in redazione c'era stato troppo movimento in questi giorni, per potermi avvisare prima.
Movimento?
Chiedo anche se d'ora in poi avrei avuto problemi a parlare anche di fumetti gay erotici e mi viene detto che d'ora in poi avrei dovuto occuparmi di fumetti dai contenuti soft.
Soft?
Così, siccome con tutti questi giri di parole e mezze frasi non si arrivava al punto, chiedo chiaro  tondo se il fatto che non potevo più parlare di certi argomenti da un giorno all'altro ha a che fare con la decisione del direttore del sito, che proprio giovedì aveva annunciato di candidarsi con una lista civica che - guardacaso - sostiene il premier italiano uscente: personaggio noto per essere sostenuto anche dalle gerarchie cattoliche e da politici molto devoti che pensano ancora che indossare il cilicio sia segno di cristiana virtù. Tutte persone che, mediamente, hanno già affermato in diverse occasioni che per loro che gli unici omosessuali buoni sono quelli che non sono sessualmente emancipati e che non alzano la testa.
Così chiedo se, nonostante l'autosospensione preventiva del direttore, il sito aveva intenzione di appoggiarlo perlomeno indirettamente, assumendo toni più pudici, e se questo è il motivo delle censure sui temi esplicitamente sessuali. Poi faccio un riassunto delle voci che circolano riguardo i presunti motivi di questa candidatura, per capire cosa c'era di vero. In ogni caso ho precisato che la mia non era una e-mail di critica, ma mi serviva per capire se, ad esempio, d'ora in poi avrei avuto problemi anche a parlare di fumetti che criticano l'atteggiamento della Chiesa, e magari prendono di mira il Papa o le persone bigotte... Fatto sta che a seguito di questa mia e-mail me ne è arrivata un'altra in cui si diceva che la verità era che me la cantavo e suonavo da solo, che mi ero inacidito (inacidito?) per la mancata pubblicazione dell'articolo inviato, che non rispettavo una vocazione intima (intima?) del direttore e che questo dimostrava che non mi sentivo più parte della redazione, la quale non era mai stata condizionata dalle scelte del direttore...
E quindi, siccome ora rapportarmi col sito era diventato un problema (in mezz'ora?) che mi metteva evidentemente molto a disagio, era meglio dirci addio e augurarci buona fortuna e buone cose.
In poche parole un ben servito via e-mail, accollandomene la responsabilità e senza nemmeno tentare di chiarire i miei dubbi su tutta la questione...
D'altra parte se un sito ritiene opportuno che è meglio cambiare impostazione è una scelta legittima che non contesto, quello che mi urta è che sono stato allontanato per avere chiesto chiarimenti e con la stessa considerazione che si darebbe a una moneta da tre euro. Questo, credo, dà un'idea di come funzionano certe cose nel nostro paese e dei tempi in cui viviamo. Tantopiù che la decisione è stata presa in maniera univoca e con una leggerezza che si commenta da sola, credo. Però forse è meglio così, visto che alle loro condizioni mi sarei comunque ritrovato a non poter parlare di molti dei (pochi) fumetti gay che escono nella nostra lingua, e di tantissimo materiale che viene prodotto in altre nazioni.
E tutto questo perchè? Non sono sicuro di averlo capito. D'altra parte, nel nostro paese, situazioni come questa si verificano spesso anche in altri ambiti e contesti... Con risultati ben più visibili...
La cosa davvero ironica è che, a meno di una settimana di distanza dall'annuncio della sua candidatura, il direttore del sito ha annunciato il suo ritiro perchè si sentiva preso troppo di mira dagli avversari (?!?). Per la cronaca: dopo il suo ritiro nessuno si è preso la briga di ricontattarmi. Personalmente non me la prendo più di tanto: ho già verificato che spesso il mondo gay italiano riflette la mentalità e le logiche che hanno portato l'Italia ad essere una nazione surreale e arretrata... Quindi quello che mi è capitato ha una sua coerenza ed ero psicologicamente preparato.
E questo è quanto.
Evidentemente c'è ancora molto su cui lavorare.
Io, da parte mia, cercherò altri spazi e vedremo un po' cosa succederà: di certo non mi straccerò le vesti ululando alla luna.
E poi, come si dice, chi non ti ama non ti merita.
(^__^)
Alla prossima.

P.S. Il contenuto di questo post non viola la legge sulla privacy perchè: 1) non ho pubblicato stralci di corrispondenza privata, ma l'ho solo riassunta per sommi capi, 2) si tratta di informazioni di interesse pubblico, visto che sono relative alla sparizione di una firma da una nota testata giornalistica, 3) non ho esposto alcun dato sensibile. Ah! Non si configura nemmeno il reato di diffamazione, visto che - a parte il fatto che mi sono limitato a dire che un sito gay aspirava a diventare più pudico, e questo non è diffamante - l'articolo 21 della costituzione fa prevalere il diritto di cronaca e di opinione sull'art. 595 del codice penale quando: a) vi sia un interesse pubblico alla notizia; b) i fatti narrati corrispondono a verità; c) l'esposizione dei fatti sia corretta e serena, secondo il principio della continenza. Inoltre non ho solo riassunto una conversazione, senza trarre alcuna conclusione e affermare nulla. E  per quel che riguarda l'ingiuria, non si configura perchè anche se avessi ingiuriato qualcuno (e non l'ho fatto), l'art. 559 stabilisce che non sono punibili le offese arrecate "nello stato d'ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso" e questo vale anche per il mezzo stampa.
Casomai a qualcuno venissero idee strane.

sabato 19 gennaio 2013

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti, come va?
Per il momento musicale di questa settimana torno a parlarvi di Killian Wells, che anche se si da tempo dichiarato bisex, oggi sembra propendere in maniera un po' più spiccata verso il suo lato gay, tant'è che alla presentazione del suo ultimo video - che è esplicitamente gay oriented - si è presentato in compagnia del noto gay porn performer Tommy Defendi, in un'inedita versione sbarbata e vestita...
Adesso, in effetti, tutti si stanno chiedendo se i due si frequentano o se si è trattato solo di una scelta di marketing. In ogni caso il video, che è sponsorizzato da un noto sito specializzato in prodotti gay (porno compreso) vede anche la partecipazione del gay porn performer Brent Everett ed è un po' la celebrazione dell'emancipazione sessuale del mondo gay e del ruolo importante che ha la pornografia in questo processo... Con tanto di sequenze riprese da alcuni "classici"... Che dire: sicuramente anche questo brano da un po' la misura di un modo di intendere il sesso gay e tutto il mondo che gli gira attorno, e considerando il suo approccio alla questione direi che in Italia non si sentirà granchè nemmeno nelle discoteche gay (visto che non calcolano praticamente mai i brani che in Italia non sono già diventati popolari attraverso i canali ufficiali)... Peccato!
Se non altro con questo BLOG siete sempre un passo avanti, giusto?
Alla prossima.

venerdì 18 gennaio 2013

FUMETTI E POLITICA

Ciao e tutti, come va?
Come forse avrete notato samo entrati in piena campagna elettorale, e stavolta mi pare di cogliere una punta di disperazione e di affanno in più da parte di molti partiti, forse dovuta al fatto che il malessere generale e gli scandali degli ultimi anni stanno rendendo gli italiani un po' più selettivi rispetto al passato. In questo blog, che non è schierato con nessuno, non ho alcuna intenzione di perdere tempo parlando di politica, schieramenti e programmi vari, ma forse vale la pena di segnalare alcune notizie che - caso strano - nell'ultimo periodo stanno coinvolgendo politica, fumetti e campagna elettorale, e non solo in Italia... Ed è un po' una sorpresa!
Cominciamo con una bella notizia: presso la sede del Parlamento Europeo l'europarlamentare del Partito Democratico Sergio Cofferati, insieme al consolato italiano di Metz (in Francia), ha promosso l'allestimento di una mostra dedicata al fumetto italiano. Sergio Cofferati ha dichiarato che:
“Il fumetto é diventato in molti paesi europei una vera e propria letteratura popolare: ha così favorito la diffusione della conoscenza, oltre che della letteratura di svago. Dal 27 dicembre 1908, quando apparve la prima volta come allegato del Corriere della Sera, il Corriere dei Piccoli, moltissimi autori si sono affermati in questa attività ed é bello poter dare visione del lavoro di alcuni di loro al Parlamento europeo”.
Di politica non me ne intendo granchè, ma se c'è una cosa che ho capito è che tutte le proposte e le azioni dei politici hanno diverse chiavi di lettura. In questo caso mi viene da pensare che l'iniziativa - al di là del valore culturale - sia stata pensata per dare dell'Italia un'immagine un po' meno arretrata, soprattutto in considerazione del livello del nostro clima elettorale, puntando sul fatto che in buona parte d'Europa i fumetti sono considerati una cosa seria (basti pensare alle trasmissioni sui fumetti che trovano posto sul canale parlamentare francese). Ovviamente i politici italiani promuovono queste iniziative in Europa, ma non in Italia, dove la triste realtà è che i fumetti sono ancora visti come qualcosa di poco serio... A meno che non li si possa sfruttare impropriamente... E mi riferisco, ad esempio, alla campagna elettorale della lista Rivoluzione Civile, che ha schierato - ovviamente senza prendersi la briga di chiedere l'autorizzazione a nessuno - alcuni testimonial d'eccezione...










Ora: se da una parte utilizzare i suddetti personaggi dimostra che sono entrati ufficialmente nell'immaginario collettivo, dall'altra il fatto che siano stati utilizzati senza neanche porsi il problema di chiedere l'autorizzazione agli aventi diritto dimostra che non sono considerati una cosa seria... Ma tant'è... Per fortuna buona parte dei personaggi utilizzati non sono italiani, e siccome l'Italia è considerata alla stregua di un borgo medioevale da buona parte del mondo occidentale, la notizia non deve essersi diffusa e non sono partite diffide internazionali. Tuttavia per questa campagna elettorale è stato utilizzato anche Dylan Dog (immagine sotto), e almeno la Sergio Bonelli Editore ha pensato di reagire...
Infatti ha diramato un comunicato in cui dice che:
 "Sergio Bonelli Editore S.p.A., proprietaria del nome e dei diritti di utilizzazione del personaggio Dylan Dog, dichiara di non essere in alcun modo affiliata o di sostenere, con l’immagine di Dylan Dog o di qualunque altro personaggio della Casa editrice, alcuna formazione politica, e diffida dall’utilizzo illecito del nome e dell’immagine delle sue proprietà intellettuali".
E direi che mi sembra il minimo.
Questo episodio limite, fra il demenziale e il surreale, offre però diversi spunti di riflessione interessanti. Il primo è che - ad esempio - Candy Candy era presente e Lady Oscar no... Nel senso che nessun personaggio è andato a rappresentare i diritti per le minoranze sessuali, che evidentemente non fanno parte dell'agenda politica di questa lista elettorale. La seconda cosa che mi viene da pensare è che se in Italia la politica non si fa problemi a sfruttare i fumetti per essere più appettibile, al contrario il fumetto Italiano ha ancora troppa paura della politica per parlarne liberamente, e magari criticarla quando lo ritiene opportuno. D'altra parte il fumetto è un medium e PURTROPPO nel nostro paese i media (a parte internet, forse) NON sono liberi di esprimersi come in altre nazioni, visto che non gli viene garantita adeguata protezione da eventuali rappresaglie, a meno che non siano le dirette emanazioni di questa o quella corrente politica.
Questa situazione grottesca viene messa ancora più in risalto, se possibile, quando si guarda al rapporto fra fumetti e politica in altre nazioni. A breve, ad esempio, uscirà l'ennesimo albo della Archie Comics incentrato sull'ipotetica vita futura del gay dichiarato Kevin Keller, che non pago di aver combattuto nell'esercito e di aver sposato il suo fisioterapista di colore, ha deciso di entrare in politica e di aspirare ad un seggio nel Senato degli Stati Uniti!
Non male, vero?  Ed anche un modo intelligente per far riflettere i lettori su quello che dovrebbe essere il vero valore della politica come strumento di rappresentanza dei cittadini. Forse io sono un po' di parte, ma facendo questi paragoni non posso fare a meno di pensare che in un paese come il nostro ci vorrà davvero molto impegno per recuperare il tempo perduto, e che sicuramente non sarà un percorso facile.
Tuttavia il fatto che altrove certe cose siano già una realtà fa ben sperare per un futuro in cui anche da noi la situazione possa migliorare... Prima o poi.
E voi cosa ne pensate?