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mercoledì 28 settembre 2016

DICHIARAZIONI QUEER...

Ciao a tutti, come va?

In questi giorni c'è una notizia che sta rimbalzando con un certo clamore nei siti specializzati in fumetti... Anche se in realtà in quelli italiano non ha ancora avuto una grande eco (chissà poi perchè)...

Il tutto parte da un'intervista esclusiva che il sito Comicosity ha rivolto allo sceneggiatore Greg Rucka, attuale scrittore della serie principale dedicata a Wonder Woman, ma il discorso ha spaziato anche sull'interpretazione che ne stanno dando i colleghi nelle varie versioni alternative attualmente in produzione...

Breve ripasso se non siete super esperti.

Attualmente la DC COMICS pubblica:

1) Le avventure della Wonder Woman che si muove nell'universo narrativo principale della casa editrice DC Comics, che ha un'ambientazione contemporanea e in cui ci sono le versioni ufficiali degli altri supereroi. Le sue avventure si svolgono principalmente sulla testata omonima... Scritta, appunto, da Greg Rucka, che vedete qui sotto...

2) Le avventure della Wonder Woman dell'universo narrativo Earth One, scritte da Grant Morrison e che riprendono le atmosfere e gli spunti delle prime avventure della supereroina, quelle ambientate negli anni Quaranta, ma trasposte in un'ambientazione contemporanea.

3) Le avventure di Wonder Woman ambientate nell'universo narrativo del serial televisivo degli anni Settanta, quello con Lynda Carter (che tra l'altro è considerato particolarmente iconico dalla comunità omosessuale), di cui rappresentano a tutti gli effetti un sequel...

4) Le avventure della Wonder Woman di THE LEGEND OF WONDER WOMAN che ripropongono l'ambientazione storica originale (gli anni Quaranta) con un approccio molto realistico, che approfondisce molto gli aspetti psicologici del personaggio e il suo rapporto con la femminilità... In particolare attraverso il contrasto fra la sua cultura di origine e il mondo in cui si ritrova...

5) Le avventure della Wonder Woman che si muove nell'universo BOMBSHELL, e cioè una versione alternativa degli anni Quaranta in cui praticamente esistono solo supereroine che si presentano con un look da calendario (anni Quaranta), ma che non per questo mancano di spessore e sfaccettature interessanti...

Quindi diciamo pure che le occasioni per esplorare il personaggio e per focalizzare l'attenzione sui suoi vari aspetti non mancano, soprattutto se si vuole farlo in maniera moderna e accattivante... E d'altra parte questo è ormai è diventato prerequisito essenziale, dato che il pubblico di oggi è molto selettivo e di certo non spende i suoi soldi per dei prodotti che non lo coinvolgono.

Quindi, a maggior ragione, le dichiarazioni di Greg Rucka (che trovate integralmente QUI) acquistano una certa rilevanza.

Nel senso che - in quanto sceneggiatore ufficiale - ha detto che è assolutamente d'accordo a definire Wonder Woman "queer", nella misura in cui con queer si intende (anche) chi non si riconosce nella definizione normativa di "eterosessuale".

Infatti poi l'intervista si trasforma in un lungo approfondimento su come, negli ultimi anni, lui e i suoi colleghi hanno fatto emergere alcuni lati del personaggio (e del suo contesto di provenienza) che per lungo tempo sono rimasti sottointesi o circoscritti al mondo delle ipotesi... Come ad esempio il fatto che, avendo vissuto per secoli su un'isola abitata unicamente da donne, è semplicemente naturale pensare che i rapporti affettivi (e sessuali) abbiano trovato un sbocco sereno e appagante in senso omosessuale e poliamoroso. E che le Amazzoni considerino questo comportamento talmente normale da non utilizzare nemmeno parole specifiche per definirlo...

E infatti sostiene che questo è anche il suo approccio narrativo, dato che preferisce che siano i fatti e i gesti a parlare, piuttosto che gli aggettivi...


E secondo Greg Rucka, molto in sintesi, se Wonder Woman scopre di essere attratta anche dagli uomini non è perchè sulla sua isola gli mancassero, ma semplicemente perchè era nella sua natura non farsi problemi al riguardo. Quindi, tecnicamente, è bisessuale. Anche perchè sull'isola delle Amazzoni di Wonder Woman - che si chiama Themyscira, ma non a caso viene soprannominata "Isola Paradiso" - non c'era alcun concetto di eteronormatività che avrebbe potuto contribuire a farle sentire la mancanza di un partner di sesso maschile (e d'altra parte sarebbe ridicolo, al giorno d'oggi, pensare che un personaggio del suo spessore avrebbe potuto abbandonare la sua isola solo perchè è rimasta affascinata dagli uomini)...

Ad ogni modo, nell'intervista, lo sceneggiatore condivide anche tutta una serie di riflessioni personali sull'inclusività del concetto di "queer", e su come questo può applicarsi all'utopia della società delle Amazzoni, tant'è che ammette che sta pensando a cosa potrebbe accadere se - ad esempio - dovessero confrontarsi con una donna transessuale... E non è detto che prima o poi anche questo tema non possa trovare posto in qualche storia di Wonder Woman...

E comunque Greg Rucka non è certo l'unico sceneggiatore di Wonder Woman che ha iniziato ad affrontare il discorso LGBT in maniera un po' più diretta... Soprattutto dopo che la DC Comics ha iniziato a rivedere un po' la deriva "eteronormativa" che stava prendendo piede negli anni scorsi, con grande disappunto di buona parte del pubblico (in particolare quello giovane, che mediamente è sempr epiù gay friendly)...

E siccome il pubblico è quello che paga, il resto è venuto di conseguenza...

Cosa che, forse, non tutti gli editori hanno ben chiara.

Alla prossima!

COSPLAYER MOLTO ATTIVI...

Ciao a tutti, come va?

Oggi volevo giusto segnalarvi che i nostri amici statunitensi hanno appena prodotto l'ennesima associazione per la promozione dei fumetti LGBT. Questa volta, però, si tratta di un'associazione il cui obbiettivo specifico è quello di promuovere i fumetti LGBT e i loro autori nel corso delle manifestazioni specializzate su tutto il territorio nazionale... Che in effetti è una mission leggermente diversa rispetto a quelle delle associazioni simili che si sono viste finora, e che principalmente si muovevano nelle manifestazioni lungo le due coste (come ad esempio PRISM COMICS sulla West Coast e GEEKSOUT sull'Est Coast)...

L'associazione in questione si chiama LGBTHQ (dove HQ sta per Head Quarter, e cioè Quartier Generale), e il suo sito lo trovate QUI. Il suo prossimo impegno sarà all'imminente New York ComiCon, in occasione del quale ha anche organizzato una festa a tema...


Siccome non c'è da tanto è ancora un po' presto per giudicare il suo operato, tuttavia direi che qualche spunto di riflessione interessante lo offre già... A partire dai suoi componenti, di cui si trova una presentazione CLICCANDO QUI. Infatti, a parte l'età mediamente giovane, quello che colpisce è che su quindici persone che compongono il team ci sono ben undici cosplayer, segno evidente che si tratta di persone che amano vivere le convention fumettistiche facendone davvero parte...


Dopodichè non ho potuto fare a meno di notare che è un gruppo di persone davvero organizzatissimo. Nel senso che, anche se è un'associazione molto giovane, si è suddivisa i compiti in maniera impeccabile, tant'è che solo per la raccolta degli sponsor hanno tre persone, un'altra si occupa solo di facebook, altre tre dell'organizzazione pratica delle iniziative, una delle pubbliche relazioni, ecc... E infatti in occasione dell'AwesomeCon di Washington (che c'è stata giugno) sono riusciti a mettere insieme un programma di iniziative di tutto rispetto (che potete leggere qui sotto)... Con tanto di guida per le conferenze a tema LGBT (che nei tre giorni della manifestazione sono state ben nove)...

Considerando che si parla di una manifestazione di media portata potete facilmente fare un confronto con i contenuti delle manifestazioni italiane dello stesso tipo...

Comunque, a proposito di contenuti, se andate sul sito della New York ComiCon trovate già un bellissimo menù interattivo con i temi delle conferenze e dei dibattiti, anche divisi per categoria. Per la cronaca: le conferenze che verteranno sul tema della diversità nei fumetti saranno ben trentasei (CLICCATE QUI)! 4 sul tema della disabilità, 13 sul tema delle minoranze e altrettante sulla questione femminile, mentre 6 saranno quelle sui temi prettamente LGBT (anche se sicuramente verranno affrontati di sfuggita anche in altri incontri).

Che dire? C'è molto su cui riflettere, soprattutto considerando che più passa il tempo e più diventa evidente che le manifestazioni fumettistiche italiane sembrano voler scimmiottare quelle americane soprattutto nella forma, ma ben poco nella sostanza... E forse è anche per quello che da noi le associazioni LGBT non hanno mai pensato di inserirsi nelle manifestazioni di questo tipo...

Perlomeno finora...

Alla prossima!

lunedì 26 settembre 2016

AUGURI DA COPERTINA...

Ciao a tutti, come va?

Per la seconda volta nel giro di un mese mi tocca parlare di Topolino, e per giunta devo tornare a parlarne per via delle sue copertine... Quindi ci tengo a precisare che anche se potrebbe sembrare che voglio accanirmi sulla questione delle copertine di Topolino, in realtà non è così... Anche perchè non sono io che scelgo le copertine che finiscono per motivare i miei post...

Ad ogni modo, alla fine, sarete voi a giudicare se è valsa la pena di analizzare anche la copertina di Topolino 3174... Che a quanto pare celebra il compleanno del calciatore Francesco Totti, nella sua versione paperizzata meglio nota come "Papertotti", mentre si fa un selfie (di nuovo) assieme a una rappresentanza della cittadinanza di Paperopoli... Che gli ha preparato anche una torta di compleanno a tema (presumibilmente con l'aiuto di Nonna Papera)...

Da che parte comincio?

La prima cosa che mi viene da dire, d'istinto, è che in questa copertina c'è un errore di marketing davvero ciclopico. Nel senso che "Papertotti",  che pure è riconosciuto come un bravissimo calciatore a livello internazionale, qui indossa la maglia della Roma (con cui ha segnato centinaia di reti)... Quindi, per proprietà transitiva, si festeggia Papertotti non in quanto calciatore, ma in quanto capitano della Roma...

Anche perchè qui non si vede Papertotti ripreso in qualche azione, magari in compagnia di qualche collega paperizzato/topolizzato proveniente da altre squadre (come in alcune copertine viste in passato), ma molto semplicemente mentre festeggia il suo compleanno...

E questo, come minimo, comporterà il boicottaggio del settimanale da parte di tutti i tifosi della Lazio, nonchè il livore di tutti quei tifosi che finora non hanno avuto una copertina dedicata al compleanno dei loro calciatori di riferimento... Senza contare che una copertina del genere, automaticamente, fa passare Topolino dallo status di settimanale connotato calcisticamente (che già non era esattamente un punto a favore) allo status di settimanale calcisticamente schierato... E magari, anche se non era questa l'intenzione, è innegabile che una copertina del genere sarebbe stata più adatta ad un magazine per tifosi romanisti, che non ad un settimanale di fumetti "per tutti". E penso che chiunque conosca qualcuno davvero tifoso possa giungere alla stessa conclusione...

Anche perchè una scelta del genere avrà sicuramente delle ripercussioni nel lungo periodo, e - in un momento in cui ogni lettore è prezioso - direi che è stata una scelta perlomeno azzardata...

Tuttavia ci sono anche altri livelli di lettura per una copertina del genere, che sono persino più inquietanti.

Nel senso che, se il compleanno di Papertotti è stato messo in primo piano, non si può certo dire che i compleanni e gli anniversari dei personaggi Disney - paradossalmente - abbiano ottenuto lo stesso trattamento in anni recenti. Ad esempio: Paperino (Donald Duck) è comparso la prima volta in un cortometraggio che debuttò il 9 giugno del 1934... E pertanto il 9 giugno 2014 ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno anche su Topolino... Con una copertina un po' anonima che richiama il primo cortometraggio sonoro di Topolino (???)...

In realtà da questa criptica copertina non si capisce bene se e cosa si stia festeggiando... Tuttavia, invece di dedicare a questo anniversario un intero mese di festeggiamenti, e magari una serie di copertine speciali e ben connotate, si è preferito dare spazio ai mondiali di calcio (che in quel momento erano in Brasile)... E così queste sono state le copertine dei numeri precedenti...


E questa la copertina del numero successivo...

Con buona pace del fatto che Paperino è un cittadino americano, e in teoria tutto avrebbe dovuto fare fuorchè essere la mascotte dell'Italia ai Mondiali... E non è che gli altri anniversari recenti di Paperino siano stati festeggiati in maniera tanto diversa... Questa è la copertina di Topolino 2950 del 6 giugno 2012...

Qui invece vedete la copertina di Topolino 3106, del 3 giugno 2015 (prego notare il logo celebrativo dei cortometraggi di Paperino)...

E poi c'è quella di Topolino 3159 dell'8 giugno 2016, che forse è la più triste di tutte... Con Paperino sullo sfondo che cerca di ricordare ai lettori che è il suo compleanno con un cartello, mentre tutta l'attenzione è puntata su Paperoga che palleggia...

Quindi, paradossalmente, su Topolino Papertotti può festeggiare il suo compleanno con una bella copertina dedicata, ma Paperino non ha diritto ad una copertina che celebra chiaramente l'anniversario del suo debutto... E se non c'erano di mezzo i campionati di calcio c'era di mezzo qualcos'altro... Infatti nel 2013 la settimana del suo compleanno ha avuto una copertina dedicata al basket (Topolino 3002 del 5 giugno)...

Comunque la Panini avrebbe iniziato ad amministrare Topolino solo a partire dall'ottobre del 2013... E da quel momento in poi - caso strano - non ci sarebbe più stato modo di "festeggiare" il compleanno di Paperino con una copertina che non avesse dei risvolti calcistici... Anche se, per amor di verità, bisogna dire che il rapporto delle copertine di Topolino col mondo del calcio si era intensificato anche quando la cessione alla Panini non era ancora effettiva, ma evidentemente era già nell'aria... Qui sotto, ad esempio, potete vedere cosa c'era sulla copertina del numero 2999 (appena prima dello storico 3000) del 15 maggio 2013...

Tuttavia dall'arrivo della Panini in poi la situazione ha preso una piega molto più marcata: nel 2014 e nel 2015 tutte le copertine di Topolino con soggetti sportivi sono state dedicate unicamente al calcio...




Nel 2016, per fortuna, la situazione aveva iniziato ad evolvere... E così dopo il primo numero dell'anno dedicato al calcio...

C'è stata una copertina dedicata al tennis...

E, dopo la copertina calcistica del compleanno di Paperino (quella con Paperoga) di cui vi ho parlato, ci sono state ben cinque copertine dedicate alle discipline delle Olimpiadi... Tra le quali, per fortuna, c'è stato spazio anche per una Minnie che si dedica alla ginnastica artistica...





Forse qualcuno ha fatto notare, a chi di dovere, che abbinare il concetto di sport unicamente al calcio poteva essere uno dei motivi dietro al calo delle vendite che si è acuito negli ultimi anni? Che anche se il calcio è uno sport seguitissimo puà rivelarsi un'arma a doppio taglio, su un settimanale come Topolino? Ad ogni buon conto, con la copertina dedicata al compleanno di Papertotti, gli sforzi fatti in questo senso rischiano di essere vanificati...

Ora: io non ho la minima idea di quali siano gli accordi fra la Panini e Francesco Totti per lo sfruttamento di Papertotti (che, prima di questa settimana, era comparso solo in tre storie, sui numeri 2721/2792/2878)...



E ovviamente non entro nel merito della decisione di sfruttare un calciatore che, al di là delle sue doti calcistiche, è noto per non essere particolarmente acuto e per alcune uscite un po' infelici... Tant'è vero che, ancora nel 2009 (in un'intervista a LE IENE) disse che se avesse scoperto di avere un figlio gay si sarebbe ammazzato... Lo disse ironicamente, però lo disse... Certo poi ritrattò (anche perchè nel frattempo si scatenò una mezza bufera), e a quanto pare adesso ha partecipato persino ad un documentario sull'omofobia nel calcio di prossima distribuzione... Quindi forse ha cambiato idea sul serio...

Però resta io fatto che è di lui che parliamo quando ci riferiamo a Papertotti, e di tutto il contesto e il retroterra culturale che si porta appresso il mondo del calcio quando viene simpaticamente rilanciato, promosso e incensato da Topolino e dalle sue copertine... Per motivi di marketing (nella speranza di agguantare tutto il pubblico dei tifosi?), evidentemente, e per il fatto che la Panini continua ad essere legata soprattutto al mondo del calcio... Però alla fine le giustificazioni legate al marketing, al pubblico, interessano relativamente.

Nel senso che, se un genitore è davvero tifoso per qualche squadra NON comprerà Topolino se mette regolarmente in evidenza una squadra che non è la sua... Mentre se un genitore non è particolarmente tifoso e compra Topolino a suo figlio, magari lo fa perchè cerca una lettura divertente... E non perchè vuole dare a suo figlio un prodotto che indirizzi le sue passioni sportive... O le sue simpatie in fatto di squadre di calcio e calciatori. Se poi ha una figlia femmina, per come siamo messi in Italia oggi, è facile che con copertine del genere Topolino inizi ad essere considerato semplicemente una lettura inadeguata...

E comunque non è nemmeno detto che al giorno d'oggi TUTTI i genitori pensino che l'unico modello di riferimento sportivo per i loro figli maschi debba essere il calcio... Con tutto il suo carico di misoginia, omofobia, maschilismo e tutto il resto (per non parlare delle tifoserie connotate politicamente e del problema della violenza negli stadi)... Che forse non sarà la sua caratteristica principale, ma che sicuramente per più di qualche genitore inizia a rappresentare una connotazione da non sottovalutare...

Inoltre non bisogna dimenticare il modello educativo offerto da alcuni campioni che, solo perchè sanno giocare bene, possono permettersi di non saper articolare una frase, di non coltivare altri interessi e di avere comportamenti tutt'altro che esemplari... Forse i genitori che danno peso alla cosa non sono tantissimi, ma sicuramente - fra quelli che ci tengono davvero alla formazione dei propri figli - non sono nemmeno pochi...

Tantopiù che ai bambini stessi, in particolare a quelli più grandicelli, non è detto che piaccia poi molto l'idea di essere "pilotati" in una direzione piuttosto che in un'altra... Soprattutto se hanno già una squadra per cui tifare... O magari se hanno già manifestato interesse per altri tipi di sport... O ancora se, nel caso delle bambine, hanno iniziato ad apprezzare sport tradizionalmente maschili che hanno anche una versione femminile, che però su Topolino si preferisce ignorare del tutto...

Tuttavia la cosa più ironica di tutta questa situazione è che la politica di Topolino è improntata alla produzione di contenuti leggeri e privi di appigli polemici, onde evitare di sollecitare questa o quella fazione di pubblico... Eppure, manifestando palesemente la preferenza per uno sport piuttosto che un altro, per una squadra piuttosto che un'altra o addirittura per un calciatore al posto di un altro, stanno ottenendo esattamente l'effetto che vogliono evitare escludendo dai loro fumetti delle tematiche su cui il pubblico potrebbe dividersi...

Con la differenza che un conto sarebbe affrontare - con gli opportuni filtri - un qualche argomento serio e delicato (che magari nel lungo periodo potrebbe attirare più pubblico di quanto ne allontana), e un conto è festeggiare i quarant'anni di Papertotti in copertina...

Tant'è che sono abbastanza convinto che questa copertina con Papertotti farà molti più danni rispetto a quelli che avrebbe fatto quella dedicata a Charlie Hebdo di qualche anno fa, e che forse era stata sostituita all'ultimo momento proprio per non correre rischi di questo tipo... Soprattutto dopo che qualcuno ventilò l'ipotesi che sarebbe stata l'apripista alla rivendicazioni del movimento LGBT nelle pagine del settimanale (CLICCATE QUI).

Quello che spiace di più, però, è che con tutto il patrimonio di personaggi Disney che si potrebbe valorizzare, attualizzare e riproporre presso le nuove generazioni, si senta la necessità di mettere al centro dell'attenzione cose come Papertotti... Il che, in effetti, sembra un modo come un altro per alzare bandiera bianca e per ammettere che i personaggi Disney in copertina, da soli, non bastano più... E che i loro compleanni non interessano più a nessuno (a proposito: lo sapevate che anche Pluto festeggiava il suo anniversario a settembre?)...


E in effetti, se si arriva a pensare che il pubblico di un settimanale a fumetti sia più attratto dal compleanno di un calciatore che non dagli anniversari dei protagonisti abituali delle sue storie, forse varrebbe la pena di rifletterci sopra... Prima che sia troppo tardi...

Alla prossima!

venerdì 23 settembre 2016

IN DIFESA DELLA LIBERTÀ...

Ciao a tutti, come va?

Spesso si dà per scontato che negli USA la libertà di espressione sia una questione di principio, anche solo per via del famoso Primo Emendamento della Costituzione Americana, ma in realtà non è così... Bigotti e puritani sono sempre in agguato, e regolarmente si verificano casi di libri e fumetti che vengono boicottati o vietati in scuole, biblioteche e altri luoghi di formazione culturale... Tuttavia, siccome - per fortuna - non tutti accettano a testa bassa questa situazione, negli USA ci sono anche molte associazioni che lottano perchè questo non avvenga, e dal 1982 fanno rete per sensibilizzare il pubblico tramite l'annuale Banned Books Week: una settimana di iniziative finalizzate a puntare l'attenzione su un problema che spesso passa inosservato...
La Banned Books Week parte l'ultimo lunedì di settembre e la segnalo qui per diversi motivi...

Il primo riguarda il Comic Book Legal Defense Fund (CBLDF), ovvero l'associazione no profit che dal 1986 si batte per la libertà di espressione nell'editoria a fumetti americana (e per la tutela degli autori che ad essa si appellano)...Tant'è che il "fondo legale" che tiene da parte viene utilizzato anche per le spese legali di quegli autori che hanno avuto problemi con la censura e magari sono stati messi in una posizione difficile.

Il CBLDF è molto attivo su vari fronti: altre ad avere un sito molto aggiornato pubblica anche un bollettino trimestrale e vari speciali, come il supplemento annuale che fa il punto della situazione in occasione della Banned Books Week. Quello del 2016 (che potete consultare QUI) è particolarmente interessante perchè, a quanto pare, mette in luce il fatto che negli USA buona parte dei fumetti che quest'anno hanno avuto problemi con scuole e biblioteche sono stati proprio quelli con contenuti LGBT...

E la cosa ironica, se vogliamo, è che i titoli che hanno avuto problemi sono anche riconosciuti unanimamente come dei capolavori del fumetto (e della letteratura in senso lato)...




Ovviamente questi problemi non si sono verificati in tutte le scuole e in tutte le biblioteche, tuttavia è evidente che certe situazioni sono sintomatiche di una realtà che è meno idilliaca di quello che sembra a prima vista... E sulla quale sarebbe bene tenere gli occhi aperti e non abbassare mai la guardia. Cosa che, appunto, aiutano a fare associazioni come il CBLDF...

E in questi giorni, per poter dare supporto alla sua causa, è possibile partecipare ad una nuova promozione del sito HUMBLE DUBLE: con un'offerta minima di 15 dollari (circa 13 euro) potrete scaricare una ventina di pubblicazioni "proibite", che negli USA (e non solo) hanno avuto problemi con la censura o che hanno messo in luce il problema della libertà di espressione nell'ambito dei fumetti... Se vi va potete partecipare al tutto CLICCANDO QUI...

Detto ciò ammetto che sono molto curioso di vedere cosa succederà nelle biblioteche e nelle scuole americane quando entrerà in circolazione il volume speciale LOVE IS LOVE annunciato dalla IDW per dicembre: 144 pagine di storie brevi per ricordare le vittime della strage di Orlando... In collaborazione con la casa editrice DC Comics che ha concesso agli artisti coinvolti di utilizzare i suoi personaggi (anche perchè si tratta di un'iniziativa benefica, e tutto il guadagno andrà all'associazione Equality Florida)...

Sicuramente di questo progetto tornerò a parlare quando saranno disponibili maggiori dettagli... E quando magari qualcuno avrà scoperto perchè la MARVEL - a differenza della DC Comics - non fa parte del progetto (anche perchè sarebbe strano che l'organizzatore del tutto, e cioè lo sceneggiatore gay dichiarato Marc Andreyko, non si fosse fatto avanti anche con lei...).
Ad ogni modo, se  mi conoscete, avrete intuito che in conclusione di un post come questo non posso fare a meno di fare un piccolo paragone con la situazione italiana... Visto che il rapporto fra le nostre Università e il mondo del fumetto è pressochè inesistente (per non parlare dei Licei e delle scuole di grado inferiore, che considerano i fumetti come un mezzo didattico o poco più), e che le biblioteche hanno un rapporto estremamente discrezionale e soggettivo con tutto quello che non fa parte della cultura "ufficiale"....

E quindi, prima di tutto, ci sarebbe proprio da svecchiare il concetto stesso di fumetto... Un'operazione a dir poco titanica, vista la situazione attuale nel nostro paese...

E comunque, da noi, bisogna considerare che ci sono ancora troppi fumetti (italiani) che vengono censurati a monte da curatori ed editori che non vogliono correre il rischio di suscitare polemiche... E che i fumetti che magari osano un po' di più (anche solo dal punto di vista LGBT) vengono  in buona parte boicottati dai canali "ufficiali".

Forse il mio è un parere di parte, ma penso che se anche da noi ci fosse una Banned Books Week e in quell'occasione qualcuno volesse compilare un annuario dei fumetti che hanno avuto problemi di censura e/o che sono stati boicottati... Probabilmente ogni anno avremmo per le mani un volumetto bello corposo e ricco di approfondimenti...

Alla prossima!