Proprio questo fine settimana, a Chicago, ricorre il venticinquesimo anniversario di un Museo molto particolare: il Leather Archives & Museum... E cioè un Museo a tutti gli effetti, con biblioteca annessa, tutto dedicato alla cultura festish e all'estetica leather (CLICCATE QUI per il sito ufficiale).
Il Museo copre un po' tutti gli aspetti di questo ambito, ma siccome l'ideatore del tutto è stato l'attivista ed editore gay Chuck Renslow (che nell'ambiente è talmente famoso da essersi meritato una biografia), è abbastanza ovvio che buona parte delle collezioni del Museo è incentrato sulla cultura leather e fetish nel senso più gay del termine.
Ad ogni modo, se avrete la possibilità di essere a Chicago questo fine settimana, sappiate che l'ingresso sarà completamente gratuito per celebreare i primi venticinque anni di questo bel progetto... Che è un po' il fiore all'occhiello della comunità gay leather di Chicago (che, fra parentesi, è una delle più numerose degli USA e ha anche inventato il concorso di Mr. Leather, che poi si è fatto largo in tutto il mondo). E comunque, giusto per chiarire le idee, in questo museo non ci sono solo manette, attrezzi e completini di vario genere. Infatti ha anche una discreta raccolta di foto e opere d'arte...
E, come ogni Museo che si rispetti, ha anche i suoi percorsi didattici...
Una raccolta di testi con numerose rarità...
E, per finire, dispone anche di un bell'auditorium da 164 posti, in cui vengono presentati incontri ed iniziative culturali a tema, nonchè una serie di progetti aperti al pubblico per sdoganare questo tipo di passione presso chi non conosce bene l'argomento. Anche perché uno degli scopi di questo Museo è proprio quello di combattere i pregiudizi e gli stigmi legati a chi ha una visione poco convenzionale del sesso e di tutto quello che gli gira attorno.
Quindi tanto di cappello, anche perchè il suddetto Museo è riconosciuto ufficialmente come una fondazione culturale dall'Internal Revenue Service, e quindi tutte le donazioni che vengono fatte per permettergli di andare avanti sono detraibili dalle tasse.
Eppure, mentre il Chicago il Leather Archives & Museum festeggia i suoi primi venticinque anni di vita - contribuendo a sdoganare le pratiche leather fetish, nonchè gli eventuali imbarazzi e sensi di colpa ad essa relativi - bisogna prendere atto che in Italia non esiste niente del genere.
Anzi, può essere drammaticamente ironico il fatto che, proprio in questi giorni, stia tenendo banco la notizia di una trentunenne che si è tolta la vita dopo che un suo video "hot" è diventato virale su internet, rendendola oggetto di scherno e denigrazione... In particolare nel contesto un po' provinciale in cui viveva (l'hinterland di Napoli).... Esattamente la stessa dinamica che porta alcuni ragazzini gay (o presunti tali) a suicidarsi dopo essere stati portati all'esasperazione da chi li prende di mira...
E le cose difficilmente cambieranno se il sesso vissuto liberamente, e in particolare quello ritenuto "trasgressivo" (anche solo per il fatto che è stato filmato), verrà considerato qualcosa di morboso che legittima un' atteggiamento denigratorio e di condanna sociale... In particolare se si è donne o omosessuali in un contesto maschilista (in cui solo i maschi etero - forse - possono vivere liberamente la loro sessualità e vantarsene senza ripercussioni).
A maggior ragione, quindi, iniziative come il Leather Archives & Museum possono dare un contributo a cambiare le cose, e forse anche ad evitare qualche tragedia...
Però la triste realtà è che in Italia non è mai stata fatta nemmeno una mostra su Tom of Finland, che in televisione impera ancora una censura imbarazzante e che le lobby bigotte hanno ancora un influenza eccessiva sulle istituzioni e sui media. Tant'è che la Regione Lombardia ha appena inagurato un numero verde, gestito peraltro da associazioni di genitori cattolici, per monitorare il pericolo "gender", in particolare nelle scuole...
Il tutto, ripeto, mentre negli USA (che pure sono una nazione notoriamente puritana) il Leather Archives & Museum festeggia venticinque anni di attività... E qui sotto - giusto per completezza - potete vedere un filmato che riassume le sue tappe e la sua mission...
Forse varrebbe la pena di fermarsi un attimo a pensarci su... Anche perchè, evidentemente, un altro mondo è possibile.
Alla prossima!
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