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mercoledì 29 luglio 2009

LA LETTERA DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come va?
Ridendo e scherzando siamo arrivati anche al mese di agosto e se mi state leggendo da qualche rinfrescante località vacanziera vi esorto a divertirvi anche da parte mia, poichè quest'anno - tanto per cambiare - in vacanza non ci andrò. Sigh... Sigh... Dura la vita del fumettista idealista. Per fortuna di tanto in tanto mi arrivano delle e-mail che mi tirano su il morale, come ad esempio questa che mi arriva da Alberto...
"Ciao Valeriano,
sono un tuo nuovo lettore (da meno di un mese) e volevo dirti che trovo i
tuoi fumetti bellissimi, sia dal punto di vista del disegno che da quello della
creazione e/o adattamento delle storie (i miei preferiti sono Robin Hoog e
Rainbows); io sono ignorantissimo in materia, però grazie a te ho ritrovato il
gusto della lettura dei fumetti, che non frequentavo più da molti anni, e
questo è bello, anche considerata la mia età venerabile (over 50!);
inoltre, sul blog posti sempre degli argomenti interessanti (a parte forse
quello su Ken della Barbie!……) e considerando la tua attività di articolista e
il tuo impegno come presidente di Arcigay – beh!, non è davvero poco! In quest’
ultima veste, io ti conoscevo già (ci siamo incontrati sul treno, di ritorno
dal Pride di Genova, forse ricordi), ma ignoravo del tutto il tuo lato
“fumettaro”!
Non mi resta che dirti: complimenti, continua così! – a volte uno può essere
tentato di andarsene a casa a farsi i fatti suoi, come fanno molti italiani e
purtroppo anche molti gay (italiani), ma è importante tenere accesa anche solo
una fiammella di indignazione e di coerenza.

Alberto (Alberico per Robin)"


Ma guarda un po' che bella sorpresa! Il mondo è proprio piccolo! Certo che mi ricordo di te, eri proprio alla mia sinistra sul treno da Genova ad Alessandria, e ci siamo messi anche a chiacchierare un pochino... Son contento che ti sei appassionato a quello che faccio, anche se in quell'occasione non mi pare proprio di avertene parlato... Cioè... Non che per me sia un problema parlarne, però generalmente quando provo a parlarne a gente conosciuta per caso finisce sempre che mi guardano con aria molto perplessa, come se fossi un mezzo squilibrato... Quindi ultimamente diciamo che l'argomento "fumetti gay" non è esattamente il primo che tiro fuori nelle conversazioni occasionali. Anche per questo sapere di averti agganciato a prescindere dal fatto che ci siamo visti di persona mi fa doppiamente piacere. Spero di continuare a proporti delle cose di tuo gradimento (per tua fortuna i miei approfondimenti su Ken compaiono una o due volte al mese, quindi direi che siamo ancora sotto la soglia di tolleranza...^__^). Se sei nuovo ti consiglio anche di spulciare nell'archivio di questo blog, visto che col tempo ci ho inserito parecchie chicche abbastanza golose. La cosa che però mi fa più piacere e che ho contribuito a farti riscoprire il piacere di leggere fumetti, cosa che penso sia una delle più grandi soddisfazioni per chi sceglie di fare questo mestiere. Sai... Purtroppo, frequentando il mondo del fumetto "ufficiale", ho notato che sono quasi spariti i fumetti e i fumettisti che si rivolgono ai non appassionati o al grande pubblico in senso lato, dando per scontato che il "grande pubblico" sia quello che gremisce le fiere di fumetti...
Eppure a me sembra tanto che i fumetti di oggi siano un prodotto che si rivolge ad un pubblico abbastanza ristretto, che deve avere già un certo bagaglio culturale (come nel caso dei manga, che "attechiscono" su un pubblico che è stato "preparato" fin dall'infanzia dai cartoni giapponesi), che deve saper apprezzare citazioni e autocitazioni, che deve avere familiarità con certe trame e certe soluzioni narrative, che deve avere una certa "formazione" (seguendo certi serial TV, leggendo certi libri, avendo già letto altri fumetti ritenuti dei "classici", ecc...) e che magari sia in grado leggere agevolmente delle tavole non sempre "facili" da capire... Senza contare che tantissimi autori fanno dei fumetti soprattutto per se stessi, dando per scontato che ci sia un vasto pubblico con cui possono condividere le proprie passioni e il proprio retroterra culturale... Cosa quantomai inverosimile, soprattutto in un paese variegato come il nostro. Certo, non c'è niente di male a puntare su questo tipo di pubblico, però bisogna considerare che i fans all'ultimo stadio, quelli che magari non si fanno problemi ad arrivare in cosplay alle fiere, non sono il grande pubblico...Per come la vedo io, se un potenziale lettore parte davvero da zero e si ritrova per le mani un fumetto di oggi, è facile che lo abbandoni prima di averlo finito. Oppure potrebbe imbattersi nel tipico fumetto all'italiana, molto più semplice e lineare dei fumetti stranieri, ma spesso terribilmente "pesante", cervellotico e anacronistico sotto molti punti di vista. Ammetto che con questi presupposti mi fanno abbastanza sorridere gli addetti ai lavori che vivono con lo spauracchio della crisi del mercato, visto che sono loro i primi responsabili di questo stato di cose. Se facessero dei fumetti davvero "per tutti", probabilmente non si ritroverebbero tante serie che chiudono anzitempo o perdono lettori mentre le fiere di fumetti sono sempre affollate, giusto?I miei fumetti non penso che siano poi così straordinari (e a dire la verità se riguardo certe cose che ho disegnato in passato, mi sembrano proprio delle schifezze...), ma fin dall'inizio mi son posto il problema di fare qualcosa che potesse risultare comprensibile per chi i fumetti di solito non li legge, e possibilmente gradevole per i fumettofili D.O.C., e forse è un po' questa la loro caratteristica principale. Cerco di toccare i lettori nella maniera più semplice e diretta possibile, con disegni semplicissimi e senza tanti giri di parole, ma soprattutto - quando parlo di sesso - cerco di farlo in maniera esplicita e senza ipocrisia. Qualcuno mi dice che il mio lavoro è molto naïf, però se io proprio dovessi cercare un aggettivo per riassumere il mio modo di fare fumetti penso che "sincero" sarebbe più adatto, o almeno è questo ciò che mi auguro. Voi cosa ne pensate? Mhhh... Forse il caldo inizia a farmi delirare... Comunque ti ringrazio ancora tantissimo per le belle parole, e se davvero il mio lavoro ti piace così tanto ti invito a farmi pubblicità con i tuoi amici... Non si sa mai che piaccia anche a loro.Giusto per stare in tema... Parlando di come il pubblico "qualsiasi" ha difficoltà a interpretare i fumetti, oggi volevo chiudere segnalandovi un episodio abbastanza assurdo che, oltre a dare la misura del clima culturale che si respira in questo paese, si riallaccia parzialmente al discorso di cui sopra... Sarò breve: il centro commerciale Le Befane è il più grande della Romagna e si è offerto di ospitare una mostra dedicata al fumetto L'Insonne in occasione della manifestazione ..:::: RIMINICOMIX ::::.. che si è tenuta giusto lo scorso week-end a Rimini. Per l'occasione gli autori de L'Insonne volevano distribuire aggratis ai clienti del centro commerciale un albetto speciale stampato in 11000 copie... Che però è stato ritirato (sequestrato?) dai responsabili del centro commerciale, che lo aveva sponsorizzato. Perchè, vi chiederete voi? Perchè il cattivo della storia si qualificava come “sottosegretario alla cultura” (ovviamente si trattava di un personaggio di fantasia, e anche se la serie è ambientata in Italia non si riferiva a chi ricopre attualmente quella carica). Al centro commerciale devono aver pensato che era meglio non correre rischi e hanno agito di conseguenza... Una notevole prova di ottusità (e di molte altre cose a dir poco inquietanti, che ricordano tanto certi periodi bui della nostra storia), che però dimostra come il fumetto e il suo linguaggio non facciano parte del patrimonio culturale di questo paese, e come un fumetto dal contenuto "innoquo e banale" per i fumettofili possa essere del tutto incompreso da chi non è abituato ad utilizzare certe chiavi di lettura... Ironia della sorte: la rimozione degli albetti avveniva proprio mentre al Comi-Con di San Diego venivano presentati dei nuovi fumetti ispirati a Barack Obama in versione "barbarica", in cui la parte dei "cattivi" era riservata ai suoi reali avversari politici, peraltro riconoscibilissimi...

In questa serie Obama è il Prescelto, citato dalle profezie, che salverà il glorioso Regno della Speranza oppresso da crudeli despoti. Ad aiutarlo un variegato numero di comprimari tra cui la sacerdotessa Ilaria e suo marito, la semidivinità Biil... I suoi avversari? I terribili Boosh, Red Sarah e Cha-nee ... Che dire? Il mondo è bello perchè è vario...
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LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Luglio sta finendo, ma spero vi faccia piacere sapere che questo blog ad agosto non andrà in vacanza. Nel frattempo vi ricordo che proprio in alto a destra ci sono sempre degli annunci pubblicitari e che cliccandoci sopra potete mantenere questo blog senza spendere nulla. Finora la media dei click si aggira sulla ventina al giorno, e vi ringrazio tanto, ma visto che da queste parti passano almeno duecentocinquanta persone ogni giorno invito un po' tutti a riflettere sul fatto che un piccolo click non costa davvero nulla. Detto questo oggi volevo affrontare un argomento che in un certo senso mi coinvolge in prima persona, quello dei siti che offrono disegni erotici e pornografici a pagamento, e in particolare mi riferisco alla marea di siti che offrono parodie di cartoni, anime, fumetti e quant'altro, tramite abbonamenti che possono superare anche i trenta dollari al mese... Se state leggendo questo blog è altamente probabile che vi incuriosisca il genere e chi vi siate imbattuti nei suddetti siti almeno una volta.
Ora: al di là del fatto che nella maggior parte dei casi si tratta di siti improponibili, in cui l'ironia di certe situazioni non riesce a compensare minimamente la volgarità e la bassa qualità dei disegni, penso che si tratti di un fenomeno perlomeno interessante da analizzare (anche se finora è rimasto decisamente ai margini del fumetto gay nel senso più "serio" del termine, anche perchè già solo chiamarli "fumetti" è spesso molto improprio)... Non foss'altro perchè c'è davvero della gente disposta a spendere trenta euro e oltre per poter navigare in siti che propongono una quantità impressionante di ciarpame (che tra l'altro spesso non risponde ai disegni delle preview, che in molti casi sono solo specchietti per le allodole).
I casi sono due: o ci sono tantissimi appassionati di fumetti (e cartoni) ricchi e masochisti, oppure questi siti rispondono effettivamente ad un'esigenza abbastanza forte, che sembra coinvolgere trasversalmente tutti i generi di fumetti e cartoni. Personalmente sono giunto alla conclusione che - molto banalmente - la sopravvivenza di questi siti dipende da un dato di fatto che tanti sembrano ignorare, ma che a me sembra estremamente rilevante. Gli appassionati di fumetti e cartoni - anche quelli non proprio addentro a questo mondo - hanno da sempre avuto fantasie erotiche sui loro eroi, anche e soprattutto perchè col tempo hanno creato una specie di legame "intimo" con loro.
Vederli disegnati in atteggiamenti di intimità diventa così una specie di sogno proibito, al pari di vedere un film hard gay con degli attori di Hollywood come protagonisti, ma con la differenza che il legame emotivo con un personaggio dei fumetti o dei cartoni è molto più intenso (poichè non piacciono in quanto attori che interpretano un ruolo, ma in quanto personaggi che vivono "realmente" le loro avventure e che condividono realmente le loro esperienze di vita col loro pubblico per tutta la durata della serie animata in cui compaiono).
Volendo ci sarebbe poi un livello di lettura supplementare, nella misura in cui i personaggi fantastici sono stati un vero e proprio riferimento per tanti bambini e adolescenti, una via di mezzo fra genitori, fratelli e - non di rado - i primi oggetti del desiderio. Forse sbaglierò, ma sono convinto che l'eccitazione che possono procurare i personaggi che provengono da fumetti e serie animate abbia dei retroscena psicologici che dovrebbero essere analizzati in maniera più approfondita per capire meglio la società in cui viviamo.D'altra parte sono anche convinto che, proprio alla luce di questo grande potenziale, i siti a pagamento con disegni erotici e pornografici, ancor più se a tema gay, meriterebbero di essere trattati con maggiore professionalità e serietà. In effetti, anche se è estremamente difficile seguire i reali sviluppi di questo settore, qualcosa in questo senso sembra stia cambiando. Intendiamoci: buona parte della "manodopera" per questi siti proviene da aspiranti fumettisti, illustratori e caricaturisti alle primissime armi, o da giovani di paesi poveri (vedi Est Europa) che è possibile sottopagare senza problemi, ed è ancora molto difficile parlare di reali aspirazioni qualitative. Tantopiù che questo genere di sito a pagamento è spesso gestito con i piedi, senza criterio e senza competenze, mettendo assieme materiale alla rinfusa...
Oltretutto non bisogna essere dei geni per notare che spesso questi siti si appropriano gli uni dei disegni degli altri, o addirittura propongono materiale erotico realizzato da disegnatori con un certo seguito senza alcun permesso degli stessi. Una vera e propria anarchia, insomma. Eppure, in tutto questo casino, sembra che stiano iniziando a comparire dei siti di fumetti a pagamento che propongono materiale originale, con storie originali e - anche se non si tratta di materiale di qualità - forse la situazione potrebbe prendere una piega diversa in un prossimo futuro. Il problema, però, è che questi siti vengono gestiti e amministrati da piccoli imprenditori e non da appassionati di fumetti, e visto che - a parità di investimento - la parodia attira di più anche se è disegnata in maniera obbrobriosa, la situazione si sta evolvendo con una lentezza bestiale. Oltretutto ci si è messa di mezzo una sentenza che, nel 2001, è stata determinante nel segnare l'andamento delle cose. Probabilmente molti di voi non ne sono a conoscenza, ma in quell'anno venne dibattuta una causa che vedeva la Lucas Film (esatto! Proprio quella di GUERRE STELLARI) contro la Media Market Group, di proprietà di un certo Evan Feinberg. La Media Market Group era rea di avere prodotto e distribuito un cartone animato di infima qualità intitolato STAR BALLZ. Si trattava di una parodia pornocomica (ovviamente etero) che mischiava STAR WARS, DRAGON BALL, SAILOR MOON e molto altro ancora, in un inguardabile minestrone animato malissimo...
Come spesso accade in questi casi, però, piantare casini può avere un effetto boomerang notevole... E infatti non solo i giudici americani hanno dato ragione a Evan Feinberg (chiarendo che la parodia, anche erotica, rientra nel diritto di opinione statunitense), ma questi ha anche querelato a sua volta la Lucas Film, perchè lo avrebbe accusato di voler spacciare pornografia ai minori... Ottenendo dieci milioni di dollari di risarcimento!!! Con questo precendente capirete anche voi come e perchè i siti di parodie pornocomiche di bassa qualità siano spuntati come funghi e siano considerati un affare molto goloso anche e soprattutto da chi non se ne intende minimamente di fumetti e cartoni animati. Sigh... Se non altro mi auguro che tutto ciò possa valorizzare l'impegno che il sottoscritto mette nei suoi fumetti, anche perchè il sottoscritto non ha alcuna intenzione di prendere in giro i suoi lettori (cioe voi) spacciando per fumetti delle vere e proprie vaccate, magari facendovele pagare delle cifre spropositate. Spero che, nonostante i ritardi e gli imprevisti, apprezzerete l'impegno (^__^). Ciao e alla prossima.
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martedì 28 luglio 2009

IL POST LEGGERO DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte! Cominciano a circolare i primi contributi dal San Diego Comi-Con di quest'anno, e giusto per darvi conferma che il clima era decisamente gay-friendly vi vorrei segnalare l'intervento di John Barrowman, David Tennant e Russell T Davies.
Se non siete appassionati di serial TV, e in particolare di fantascienza, probabilmente questi nomi non vi diranno molto, perchè stiamo parlando di due degli attori principali e del principale sceneggiatore della nuova serie dedicata al Doctor Who. Questo nome in Italia non è granchè conosciuto perchè della serie storica (quella che partì nel 1963 e finì nel 1989) da noi arrivarono una manciata di episodi sulla RAI nel 1980 e mai più nulla, eppure parliamo di un serial cult della fantascienza britannica (e non solo). La nuova serie (e i suoi vari spin-off, ovvero i serial nati da una costola della stessa) in Italia è arrivata solo sul satellite e quindi diciamo che non è esattamente popolare. Fatto sta che Doctor Who ha avuto il suo giusto spazio al Comi-Con, visto che questa manifestazione è un appuntamento importantissimo per tutto ciò che ha a che fare col fantastico. Ora voi vi chiederete, giustamente, perchè ne parlo qui. Beh... Al di là del fatto che Doctor Who è derivati sono serial decisamente gay friendly e strabordanti di personaggi omo e bisex, dovete sapere che John Barrowman è gay dichiarato (infatti ci rimase molto male quando non ebbe l ruolo di Will nella sit-com Will & Grace, perchè venne considerato "troppo etero" per quella parte... Curiosamente al suo posto venne scelto Eric McCormack, che in effetti gli assomigliava molto... E che è stato ritenuto più adatto nonostante fosse effettivamente etero... Misteri televisivi!). Anche Russell T Davies è dichiaratissimo (tra l'altro è stato anche uno degli sceneggiatori della prima "storica" versione inglese di Queer as Folk), David Tennant (che interpreta proprio il Doctor Who) è uno di quelli che per ora non si sono molto sbilanciati nelle dichiarazioni... Anche se il dibattito è aperto e lui non si è mai dato troppo da fare per smentire certe supposizioni...Comunque il nocciolo della questione è che i nostri tre buontemponi (anche se forse sarebbe il caso di dire "le nostre tre pazze"), si sono divertiti a giocare con questa cosa durante il loro intervento al Comi-Con, con grande gioia dei fans...

Simpatici, vero? Effettivamente loro non lo sanno, ma in l'Italia dei personaggi pubblici gay dichiarati, all'apice della loro popolarità e magari anche sex-symbol, che fanno i cretini mentre sono gli ospiti ad una manifestazione di respiro internazionale che parla del serial a cui lavorano, con tanto di pubblico li acclama, sono già fantascienza pura... Altro che Doctor Who! Però certi video mi fanno sempre l'effetto di una boccata d'aria fresca, a voi no?
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lunedì 27 luglio 2009

COSE DELL'ALTRO MONDO

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Spero bene nonostante il caldo pauroso degli ultimi giorni. Per dissetare i vostri animi oggi porto alla vostra attenzione una notizia che, per gli standard italiani, è persino più inverosimile del solito. Infatti tutto parte da un'associazione gay statunitense che si è specializzata in un campo molto specifico, ovvero il sostegno economico dei giovani gay, lesbiche, bisessuali e trans che a causa del loro orientamento sessuale hanno incontrato difficoltà a proseguire gli studi nonostante fossero particolarmente meritevoli. L'associazione si chiama Point Foundation e se andate sul suo SITO potete vedere come opera, aiutanto gli studenti che vengono ricattati dalle famiglie dopo il coming out o che - in quanto gay - affrontano difficoltà supplementari che rischiano di compromettere il loro corso di studi, e come se tutto ciò non bastasse offre anche un servizio di tutor GLBT (nel caso ci siano problemi con tutor omofobi nei rispettivi atenei). Quest'anno gli studenti che si sono laureati e/o hanno seguito specializzazioni (tra l'altro con ottimi risultati) grazie all'aiuto di questa associazione sono stati undici. Si tratta di un'associazione/fondazione estremamente seria, che ha un certo risalto nei media statunitensi e che organizza frequentemente degli eventi di beneficenza (premiazioni di personaggi vip gay friendly, spettacoli di beneficenza, galà, ecc) per raccogliere fondi, a cui partecipano una grande quantità di testimonials d'eccezione (se spulciate sul suo SITO potete farvene un'idea). Qui di seguito mi limito a postare un servizio su un galà di beneficenza organizzato a New York col cast di Sex and the City...

Fantascientifico, vero? Ogni volta che vedo associazioni/fondazioni di questo tipo ammetto che mi emoziono sempre, poi penso alla situazione italiana e l'emozione si trasforma in qualcosa di diverso (e non particolarmente gradevole), ma ovviamente non sono venuto qui a parlarvi della Point Foundation solo per poi potermi lamentare. Ve ne parlo perchè questa associazione, che - lo ripeto - è estremamente seria, ha provato a raccogliere fondi anche collaborando con alcuni fumettisti, in prevalenza donne e lesbo-friendly, che hanno messo all'asta qualcosa di loro (tavole, illustrazioni o schizzi), destinando ovviamente i proventi al fondo della Point Foundation. Le aste si sono concluse giusto venerdì scorso e qui di seguito vi posto qualche esempio dei pezzi offerti...





Carina come idea, vero? Non hanno raccolto milioni, ma si trattava fondamentalmente di un esperimento, e comunque i disegni sono stati tutti venduti. Lascio a voi il compito di trarre tutte le considerazioni del caso e stavolta non mi lancerò nei miei soliti paragoni esterofili perchè sarebbe davvero come sparare sulla croce rossa (^__^). In questa sede mi limito a dire che la prossima volta spero che vengano proposti anche dei soggetti un po' più al maschile, augurandomi che questo sia il segnale di una crescente e sempre più trasversale considerazione del fumetto da parte della comunità GLBT americana...
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domenica 26 luglio 2009

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e ciao a tutte!
Il video musicale di oggi viene dalla Spagna e l'interprete è un giovane e promettente cantautore di Sevilla: il suo nome è Alvaro Prado, è gay dichiarato e tanto per cambiare in Italia non è mai arrivato... Ci sarà un motivo?

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sabato 25 luglio 2009

LA CURIOSITA' DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Intanto vi chiedo scusa se questa settimana ho un po' latitato con gli aggiornamenti dei fumetti, ma purtroppo me la sono dovuta vedere con un lutto in famiglia ed è stata una settimana un po' stressante. La situazione dovrebbe tornare nella norma quanto prima, nel frattempo giusto per stare in tema col resto della settimana, volevo riflettere con voi su come negli Stati Uniti l'omosessualità e il mondo del fumetto non vanno più su due binari distinti e distanti. Proprio in questi giorni mi è arrivato il quinto volume della guida ufficiale all'universo Marvel, che per chi non lo sapesse è una sorta di vera e propria enciclopedia di questo universo narrativo, con dettagliatissime schede dei personaggi e molto altro ancora. Ne sono uscite già tre edizioni (due negli anni 80 e una negli anni 90, che ho recuperato grazie a eBay), ma questa sembra l'edizione più completa e curata (anche perchè viene integrata da un sito internet ufficiale).

In ogni caso su questo volume, come sui precedenti (e presumibilmente sui successivi), quando si parla di personaggi omosessuali si dice chiaro e tondo che lo sono, come vivono la cosa e chi sono i loro eventuali compagni (come ad esempio è successo in questo volume con Hulkling, che vedete qui sotto nella versione del nostro amico Jacopo Camagni...).
Non era mai successo nella storia della guida ufficiale all'universo Marvel, che di fatto è una vera e propria bibbia per gli appassionati e non solo. Ora però è successo e probabilmente questo precedente porterà a delle ripercussioni (positive) in futuro, anche perchè - come ho già avuto occasione di dirvi - il rapporto fra mondo omosessuale e mondo del fumetto negli USA è decisamente più evoluto che in Italia, e ha dei risvolti perlomeno curiosi. Vi faccio un esempio pratico: avete presente Sean Lockhart, meglio noto come il gay porn performer Brent Corrigan ?
Magari ne avete sentito parlare anche se non siete appassionati di hard gay, visto che è diventato uno degli attori hard gay più popolari degli ultimi anni, per tutta una serie di motivi che non starò certo qui ad elencarvi io (^__^). Tra le altre cose si è meritato un piccolo ruolo in nel film MILK (che tutti avete visto, vero?) e la partecipazione ad una discreta quantità di film gay non hard. In parole povere sta diventando una specie di personaggio cult per la scena gay americana, anche perchè tanti gay di ultima generazione si identificano in lui. Ora: in Italia non abbiamo una vera e propria scena gay, ma se l'avessimo sono pronto a scommettere che un personaggio popolare come Brent Corrigan - se fosse italiano - non avrebbe alcun interesse a passare per una fiera di fumetti... E questo anche perchè in Italia i fumetti non fanno parte della cultura dominante, e men che meno della cultura gay (che peraltro da noi è un concetto molto vago e inconsistente). Fortunatamente, però, Brent Corrigan non è in Italia e non è italiano, così l'anno scorso ha deciso di fare un giro al Comic-Con , e intanto faceva da testimonial per una community dedicata agli appassionati gay di fantascienza e horror. Anche se non conoscete l'inglese vi invito a dare un'occhiata al video che vi posto qui di seguito, non sarà proprio come essere al Comic-Con in questi giorni (fra parentesi: questa fiera quest'anno festeggia quarant'anni esattamente come i moti di Stonewall e il movimento gay moderno... Quando si dice il destino!), ma è sempre meglio di niente (non fosse altro per i glutei di Brent)...

Che dire? Il nostro amico è passato anche a salutare lo stand della PRISM COMICS, ha chiacchierato col pubblico e sembra essersi davvero divertito... Sarà perchè ha girato i padiglioni in speedo? Chissà... Certo è che da questo breve video si può intuire che cosa vuol dire una comunità gay che non agisce a compartimenti stagni, che non si autoghettizza e che non è ripiegata su sè stessa. E tutto grazie anche a una passione apparentemente (ma solo apparentemente) futile come può essere quella per i fumetti e il fantastico. Probabilmente se anche da noi i gay imparassero a usare le loro passioni e i loro interessi per far valere ciò che sono le cose andrebbero diversamente. Non so se e quando anche da noi entreremo in quest'ottica, però so che su questo blog pian piano il traffico sta aumentando... Magari è un segnale positivo in questo senso, voi che ne dite?
P.S. Mi sono appena accorto che la storia con il coming out di Rictor e Shatterstar è stata disegnata dal nostro compatriota Marco Santucci, che assieme al sottoscritto è uno dei pochi italiani ad avere una scheda sul sito della PRISM COMICS... Nulla accade per caso!
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venerdì 24 luglio 2009

LA SEGNALAZIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
Da che mondo e mondo buona parte dell'arte di ieri e di oggi è partita anche dalla celebrazione del corpo umano e dall'esplorazione del suo valore simbolico. Anche per questo gli atleti hanno fornito l'ispirazione a una gran quantità di artisti (e di correnti artistiche). A riprova del fatto che certe cose - per fortuna - non passano mai di moda, vi segnalo che giusto da oggi (e fino al 30 di settembre, agosto escluso) la galleria d'arte contemporanea LipanjePuntin di Roma ha deciso si dedicare una mostra a una ventina di artisti, provenienti da tutto il mondo, che si sono ispirati alla giovane medaglia olimpica Matthew Mitcham, che tra l'altro ha già battuto ogni record esistente, totalizzando il punteggio più alto della storia nel tuffo da dieci metri. Si dice che l'occasione fa l'uomo ladro, ed evidentemente i campionati mondiali di nuoto, che si tengono proprio a Roma in questi giorni (offrendo come sempre un bello spettacolo, soprattutto nelle gare maschili di tuffo... Aemh...), hanno dato lo spunto per questa bella iniziativa. Ne parlo qui perchè, come dovreste ben sapere, questo giovane tuffatore australiano detiene, anche e soprattutto, il singolare primato di essere stato il primo sportivo della storia moderna ad avere vinto una medaglia olimpica dopo avere dichiarato la sua omosessualità. Tecnicamente, quindi, si tratta di una vera e propria mostra di arte gay, visto il valore simbolico del soggetto rappresentato. stato infatti fonte d'ispirazione per 20 artisti provenienti da ogni parte del globo: Australia, Canada, Iran, Italia, Giordania, Macedonia, Malta, Spagna e USA. La mostra vedrà esposte anche le opere dei suoi connazionali, John McRae, Renato Grome, William Yang e Maree Azzopardi. Antonio Riello ha reinterpretato per l'occasione il costume aerodinamico dei nuotatori in versione Ikea tartan, Francesca Martì ha optato per una videoinstallazione, Jasper Krabbé e Mehran Elminia per la pittura su tela, mentre a rappresentare la scultura sarà Francesca Tulli. Michele Chiossi e Matt Marello da New York hanno invece creato rispettivamente un alloro olimpico (in marmo e neon) e un film nel quale il tuffatore è all'apparenza impegnato in una folle danza. Antonio Pio Saracino ha partecipato con un'elaborazione grafica e il progetto di una casa per Matthew (???). Altri esponenti della fotografia presenti sono il celebre Tom Bianchi (famoso per i suoi scatti eroticissimi), la canadese Floria Sigismondi, il surreale Fritz Kok, Mataro da Vergato e Robert Gligorov, ex campione di tuffi macedone (giusto per stare in tema). Piccola curiosità: a Matthew, amatissimo in patria, è già stato dedicato un francobollo col suo bel faccino sorridente sopra...
Una volta tanto qualcosa di carino per celebrare la cultura gay nel senso più artistico del termine viene fatto anche nel nostro paese, e se siete dalle parti di Roma direi che vale la pena di farci una capatina, anche perchè esplorare il mondo dell'arte (gay o no) fa sempre bene al cuore e all'intelletto. Dico bene? Ah! A proposito di sport vi segnalo che se spulciate nella colonna a destra di questo blog ho inserito qualcosa per gli amanti degli sportivi (ma anche per gli amanti dell'hard, per quelli dei filmati alternativi e per gli amanti della musica). Come vedete questo blog è sempre in movimento (^__^). Ciao e alla prossima.
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mercoledì 22 luglio 2009

LA NOTIZIA DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
La notizia di oggi è di quelle golose, quindi mi scuso se vi arriva con un leggero ritardo dovuto ad alcuni miei problemi personali, tuttavia mi auguro che possa farvi ugualmente piacere, soprattutto se siete lettori di fumetti Marvel di lunga data.
Partiamo dall'inizio: fra le centinaia di supereroi che la Marvel ha creato dagli anni 60 ad oggi (anche se, con altri nomi, era attiva fin dagli anni 40) ce ne sono due in particolare che, per anni e anni, sono stati il simbolo della paura di esplicitare la tematica gay nei fumetti mainstream.
Uno si chiama Shatterstar (vero nome Gaveedra 7), ed è un gladiatore superpotenziato proveniente dal futuro di una realtà alternativa, anche se pare che si tratti del clone di un terrestre (figlio di due noti supereroi e proveniente a sua volta dal futuro) di cui conservava i ricordi e con cui si è fuso mentre era in coma (che casino!). Venne creato da Rob Liefeld nel 1991, periodo ben noto per i fumetti ipercinetici e supermachi (genere di cui Rob Liefeld, all'epoca straseguito e strapagato, era stato uno dei principali esponenti).
Shatterstar entrò quasi subito nel gruppo degli X-Force (che, come potete intuire, era un'emanazione dei più noti X-Men) e lì conobbe il secondo supereroe di cui parliamo oggi: Rictor (al secolo Julio Esteban Richter), un giovane mutante messicano in grado di controllare l'energia sismica. Rictor era "nato" nel 1987, e fino all'arrivo di Shatterstar si era dimostrato il tipico adolescente eterosessuale un po' dongiovanni.Tuttavia quando i due si conobbero scattò da subito un'affinità particolare che quasi subito sfociò in tutta una serie di supposizioni sulla natura non proprio amicale della loro relazione (e alcuni autori giocarono abbastanza bene in questo senso, piazzando una gran quantità di indizi ambigui al riguardo). Le loro strade si sono più volte separate e riunite, mentre Rictor dava prova di avere perlomeno una vita sessuale etero, tuttavia nessuno sceneggiatore osò mettere in chiaro le cose.
Poi è arrivato Peter David.
Ora: per chi non fosse molto addentro al mondo del fumetto seriale statunitense, diciamo che Peter David è stato uno degli scrittori di supereroi più apprezzati dagli anni 80 a oggi. Fondamentalmente perchè è sempre riuscito a mixare più che bene azione e intrecci "classici" con sottotesti psicologici decisamente fuori dal comune, nonchè a piazzare innovazioni e colpi di scena a loro modo rivoluzionari. Oltretutto sembra molto propenso a trattare temi molto delicati e impegnativi, non di rado veri e propri tabù, in particolare quando lavora per la Marvel. Già il suo primo ciclo di storie per questa casa editrice, ad esempio, era incentrato sulla morte di un personaggio minore - ma molto amato - della saga dell'Uomo Ragno (il capitano di polizia Jean DeWolff) e sulle conseguenze emotive che questo lutto causava nei vari personaggi della serie.Anche in seguito Peter David si è sempre dimostrato decisamente aperto sul temi che nessuno aveva mai affrontato prima, basti pensare ad una storia di Hulk in cui rivelava che una delle spalle storiche di questo personaggio (un ragazzo di colore di nome Jim Wilson, che accompagnò Hulk nelle sue avventure per buona parte degli anni 70) stava morendo di AIDS... Hulk (che all'epoca era in una fase "intelligente") finì per accompagnarlo nel trapasso e questa storia è considerata una delle più toccanti (e spiazzanti) mai prodotte fino a quel momento.Per quel che riguarda il tema omosessualità bisogna rendere merito a Peter David di aver fatto scoprire ad uno dei più algidi e freddi personaggi Marvel (la telepate Dragoluna) il proprio orientamento omosessuale, e in questo caso non si trattava esattamente di un personaggio da poco (visto che Dragoluna, pur rimanendo una supereroina di basso profilo e dalla condotta spesso discutibile, è stato un personaggio portante di varie serie fin dal 1973).
In ogni caso il signor Peter David non poteva resistere alla tentazione di spingersi ancora più in là, soprattutto dopo che gli è stata affidata la nuova serie di X-Factor, in cui - guardacaso - si è trovato per le mani Rictor... Infatti sull'ultimo numero della serie, che è uscito giusto in tempo per il mese del gay pride, Peter David ha fatto tornare Shatterstar nella vita di Rictor, in una versione un tantino più dark del solito (forse anche perchè qualcuno gli aveva procurato una sorta di trance omicida).
Comunque Rictor e il loro amico Strong Guy riescono a liberare Shatterstar dalla trance omicida, e quando Shatterstar realizza di avere ritrovato Rictor succede quello che - ormai - non si sarebbe aspettato più nessuno...
Ebbene sì! Dopo quasi venti anni di supposizioni e illazioni varie, Shatterstar e Rictor hanno testimoniato la natura della loro relazione con un bel bacio profondo... Davanti a uno Strong Guy leggermente imbarazzato... Bravi ragazzi e bravo Peter David (che tra l'altro ha tenuto a precisare che non si è trattato di uno scherzo e che non c'è sotto nessun trucco)! Ammetto che vedere questa cosa, quando ormai ci avevo messo una pietra sopra, è stato decisamente rincuorante. Ovviamente questa storia ha provocato una buona dose di reazioni sia fra i lettori (divisi fra pro e contro, ma per la maggior parte a favore) che fra gli addetti ai lavori, ma sempre con toni estremamente pacati e corretti. A partire da Rob Liefeld (che vedete nella foto qui sotto).Rob Liefeld ha voluto precisare che, anche se non ha niente contro i gay (ovviamente! Basta che non esistano...), quando ha creato Shatterstar non ha mai pensato che fosse gay, e rivendicandone la paternità ha apostrofato negativamente questa operazione, sostenendo che è una forzatura e ribadendo che Shatterstar non può essere omosessuale. Ha anche aggiunto che, per come la vede lui, il fatto che Shatterstar sia gay è assolutamente inverosimile. A questa dichiarazione ha voluto ribattere l'attuale direttore artistico della Marvel, Joe Quesada (foto sotto).
Il rubicondo signor Quesada è intervenuto in modo molto pragmatico, dicendo che la polemica non ha molto senso, visto che Shatterstar - anche se è una creazione di Rob Liefeld - è un personaggio Marvel, e solo alla Marvel spetta di decidere come gestirlo, anche perchè Liefeld ha seguito il personaggio solo all'inizio della sua vita fumettistica, dopodichè è stata la Marvel a portarlo avanti. A lui l'omosessualità di Shatterstar andava bene, e quindi ha dato la sua approvazione editoriale. Punto.
In ogni caso l'intervento più interessante è arrivato proprio da Peter David, che ha così motivato la sua decisione:
"Da quando ho iniziato a lavorare su Rictor tantissimi fans mi hanno chiesto di fargli avere una relazione con Shatterstar e io mi sono detto "Perchè no?". Inoltre avevo in programma di riunire i due personaggi e quindi mi trovavo di fronte a tre opzioni:
1) Continuare a "giocare" con la situazione in modo ambiguo e senza esplicitare nulla.
2) Rivedere daccapo i due personaggi, ignorare le allusioni precedenti e farli diventare entrambi etero.
3) Esplicitare la loro relazione.
Alla luce dei movimenti anti gay come quelli che hanno portato alla PROPOSITION 8 in California (ovvero alla proibizione di celebrare matrimoni gay in quello stato), l'opzione numero uno mi sembrava una vera e propria presa in giro (se non un vero e proprio insulto) per i lettori omosessuali. La seconda opzione non era nelle mie corde, e inoltre non era coerente con gli indizi seminati dagli scrittori che mi hanno preceduto... Quindi l'opzione numero 3 era l'unica che mi rimaneva. Capisco la reazione di Rob, e mi sembra tanto simile a quella dei genitori che non si rassegnano ad avere dei figli omosessuali anche dopo che questi si sono dichiarati. Tuttavia trovo deplorevole il fatto che Rob non possa accettare il fatto che, poichè Shatterstar è un guerriero supermacho, non possa essere gay. Alessandro Magno potrebbe rivoltarsi nella tomba per un'affermazione simile! Forse Rob non conosce tanti militari gay, o magari li conosce senza saperlo perchè i militari sono tenuti a tenere la bocca chiusa al riguardo per non rischiare di essere espulsi dall'esercito. Forse vorrebbe che anche nell'universo Marvel le cose andassero così. A parte questo io trovo più inverosimile il fatto che un guerriero possa provenire dal futuro di una dimensione alternativa, che non il fatto che possa essere gay."
WOW! Questa si che è una presa di posizione gay-friendly, vero? Ora non ci resta da fare altro che seguire gli sviluppi di questa nuova coppia gay "ufficiale" della Marvel, e non è detto che - per ripicca - Peter David non gli dia più spazio di quello che pensava di dargli all'inizio. Magari anche in vista del numero 50 della nuova serie di X-Factor, che uscirà fra qualche mese e che già dalla copertina promette bene (ingranditela cliccandoci sopra e guardate la posa di Rictor e Shatterstar in alto a sinistra).
Tutto questo, dal mio punto di vista, sarebbe una cosa decisamente positiva (anche perchè l'onda lunga di questa scelta prima o poi giungerà anche da noi e nelle nostre edicole). Voi che ne pensate?
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lunedì 20 luglio 2009

COSE DELL'ALTRO MONDO

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state?
A luglio, puntuale come ogni anno, si tiene una delle fiere di fumetti più importanti del mondo, la San Diego Comic-Con . Tecnicamente non è una fiera di fumetti nel senso italiano del termine, visto che coinvolge l'intrattenimento fantastico a più livelli, dai fumetti al cinema, dalle serie TV alla letteratura, dalle action-figures a tutto il merchandising legato all'immaginario pop -fantastico di ieri e di oggi. Ovviamente i fumetti la fanno da padroni, anche se - a differenza di quello che accade in Italia - non si tratta di una mostra mercato tradizionale, ma prevalentemente di una rassegna espositiva ricca di conferenze, presentazioni e anteprime. Il tutto nell'enorme San Diego Convention Center (57200 metri quadri ragazzi!) dal 23 al 26 luglio. Se siete fra i fortunati che hanno la possibilità di visitare questo paese delle meraviglie sappiate che esigo che vi divertiate anche da parte mia (^__^). Comunque, se ve ne parlo qui, intuirete che anche quest'anno la rassegna avrà i suoi spazi gay-friendly che copriranno tutta la durata dell'evento e che verranno organizzati soprattutto dall'attivissima associazione PRISM COMICS.

Giovedì 23 si parte con una conferenza dal titolo "PUNTO DI SVOLTA PER LA RAPPRESENTAZIONE DEGLI OMOSESSUALI A FUMETTI", in cui - partendo dal caso della nuova Batwoman e della nuova Question - si cercherà di inquadrare le ultime evoluzioni nella rappresentazione dell'omosessualità nei fumetti mainstream americani.
Venerdì 24 seguirà una conferenza dal titolo "CONFESSIONI VERITA: i fumetti LGBT come racconti di vita vissuta", e ovviamente farà il punto sulla situazione di questo particolare sottogenere del fumetto gay che ultimamente è entrato nella "maggiore età" (con capolavori unanimamente riconosciuti come FUN HOME).
Sabato 25 le conferenze saranno ben due: la prima dal titolo "L'AMORE E' NELL'ARIA: romanticismo e fumetti LGBT", e la seconda dal titolo "GAY NEI FUMETTI: ANNO 22" (che intende fare il punto della situazione e celebrare il ventiduesimo anno di presenza di conferenze a tema gay alla San Diego Comic-Con ). A seguire si terrà un'asta di disegni originali i cui proventi andranno a finanziare l'attività di PRISM COMICS (che - come dovreste sapere - promuove fumetti e fumettisti LGBT).
Per maggiori informazioni sugli artisti e gli esperti che parteciperanno a queste conferenze CLICCATE QUI! Ovviamente ci saranno anche incontri fra il pubblico e i fumettisti LGBT, nonchè la possibilità di sottoporre alla loro attenzione i propri portfolios per avere consigli e dritte, e verrà presentata anche la nuova guida PRISM COMICS.
Comunque, siccome stiamo pur sempre parlando di un'assocciazione gay, venerdì sera è stata anche organizzata una festa a tema in un locale gay della città (per il quinto anno consecutivo), con tanto di gara di cosplay (fra le categorie premiate ci sarà anche quella per il miglior corpo e per il cosplay più sexy...). In attesa delle foto dell'evento vi mostro una foto del locale... Non sembra malaccio, vero?
Che dire? Considerando la percentuale di omosessuali che frequentano anche le fiere italiane di fumetti (vi giuro che a volte mi sembra davvero di fare un mezzo gay pride quando ci vado) sarebbe proprio il caso di prendere esempio... Peccato solo che nelle fiere italiane i gay sono infinitamente più complessati e circospetti, che in Italia le associazioni LGBT non hanno dimestichezza col mondo del fumetto e con la cultura pop in genere, che il mondo gay in generale non considerà ciò che esula dagli stereotipi e che da noi gli autori gay di fumetti (da cui dovrebbe partire tutto), hanno taaaaaaaaaaaaaanta paura di mettersi in gioco in questo senso.
Eccheccavolo!
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domenica 19 luglio 2009

IL VIDEO DELLA SETTIMANA

Ciao a tutti e a tutte!
Oggi vi presento un video realizzato da un cantautore inglese (ovviamente gay dichiarato) che si chiama Storm Lee... Buon ascolto!


Se volete conoscerlo meglio e/o volete contattarlo il suo sito lo raggiungete CLICCANDO QUI.

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venerdì 17 luglio 2009

LA DOMANDA DI OGGI...

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state? Ammetto che il Giappone e quello che arriva dal Giappone non finisce mai di stupirmi, e un po' capisco le persone che se ne sono innamorate hanno deciso di iniziare a vivere laggiù per periodi più o meno lunghi. Oggi volevo farvi vedere lo spot di un videogioco giapponese che ha debuttato un paio di mesi fa e che, lo ammetto, mi sembra tanto gay friendly nel senso più demenzial-trash del termine...

Se ho capito bene ci sono degli eccentrici culturisti in slip che devono rincorrere sculettando il tizio che ha rubato il barattolo con l'integratore di proteine, stando atttenti a imitare le sue pose plastiche per passare nei buchi che il ladro ha fatto nelle pareti durante la sua folle corsa... E fra i vari personaggi in gara c'è pure un orsetto (nel senso letterale del termine)... Vince chi placca il ladro di integratori dopo un inseguimento in lungo e in largo per la città... Il gioco è per Nintendo Wii (ma c'è anche la versione per sala giochi) e non ho la minima idea se ne sia prevista un'edizione occidentale. Si può giocare da uno a quattro giocatori ed è possibile selezionare anche un personaggio di sesso femminile (si fa per dire). Il titolo è Muscle Koushinkyoku (traducibile come "Muscoli in corsa" o "La marcia dei muscoli). Voi cosa ne pensate? La mia è solo deformazione professionale o c'è davvero qualche ammiccamento all'estetica gay (mi raccomando, scrutate i dettagli...Tipo il pugile di colore col casco a cuoricini e la strada-arcobaleno...)?
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mercoledì 15 luglio 2009

LA RIFLESSIONE DI OGGI

Ciao a tutti e ciao a tutte, come state? Nel caso aveste ancora dei dubbi al riguardo vi rendo noto mi piacciono le serie animate fatte bene, e in questi giorni su RAIDUE viene trasmessa proprio una di queste serie: SPECTACULAR SPIDER-MAN, l'ultima serie animata dedicata al personaggio simbolo della Marvel Comics... Siccome non si sa se e quando uscirà in DVD io me la sto videoregistrando, e fra parentesi si sta rivelando una pregevolissima sorpresa (a differenza della serie polpettone degli anni 90 con Peter Parker in versione bellimbusto - che proprio adesso va in onda il pomeriggio su Italia Uno - e di quella darkeggiante fatta in CG per MTV qualche anno fa...E vogliamo parlare di quella serie inqualificabile realizzata fra queste due e ambientata sulla controterrra???). Così, per puro caso, ho scoperto che venerdì mattina, prima della serie di SPECTACULAR SPIDER-MAN, è partita una nuova serie di produzione italiana di cui non sapevo davvero nulla: Gladiatori - Il torneo delle sette meraviglie. Abituato com'ero a serie Made in Italy in cui - anche sommando i cervelli di tutti i personaggi - si raggiungevano i tre neuroni scarsi, sono rimasto abbastanza colpito da questa serie, che già dal primo episodio sembra presentare personaggi a tutto tondo, situazioni non banali, un taglio relativamente "adulto" (ci scappano persino i morti ammazzati!), e persino una una regia accattivante. Per ora sorvolerò sul fatto che far partire una serie del genere in pieno luglio e alle 8,30 di mattina sembra davvero un dispetto, e sorvolerò anche sul fatto che allestire uno straccio di sito internet per promuoverla non era poi un'idea così stupida... Qui di seguito vi posto la sigla, così vi fate un'idea...


E questa è la scheda di presentazione:

Il cartone è diretto da Maurizio Forestieri ed è coprodotto con Rai Fiction e Mondo Tv. Gladiatori è stato presentato al Future Film Festival a febbraio, inoltre è stato vincitore di un Pulcinella Award al Cartoons on the Bay.

La storia si svolge in epoca romana, ai tempi dell’Imperatore Adriano, nella Roma Imperiale, periodo in cui la città era l’orgoglio del mondo e l’Imperatore amato e rispettato da tutti. Oramai malato e anziano, Adriano deve prendere la decisioni di chi dovrà succedergli al trono, nella lista il più vicino è Marcus, suo nipote di 15 anni, odiato da molti, tra cui la sacerdotessa Canidia, che vuole a tutti i costi appropriarsi del trono. Canidia ha in mente di far sposare Catilio con la madre di Marcus , in modo che Catilio suo servitore, diventi successore dell’Imperatore Adriano. Durante questo marasma, l’Imperatore decide di organizzare un torneo epico che si svolgerà dove risiedono le sette meraviglie del mondo, il vincitore potrà avere l’Impero Romano. Da qui in poi cominciano le avventure di Marcus, i gladiatori e Ali, un ragazzo dal destino misterioso. Il cartone, comprensivo di 26 episodi e ideato da Igor Chimisso e Gregory Panaccione, è un ottimo prodotto per chi ha voglia di far conoscere al proprio figlio la storia di Roma.

Vorrei puntare la vostra attenzione sulla frase "è un ottimo prodotto per chi ha voglia di far conoscere al proprio figlio la storia di Roma". Mhhh... La ricostruzione storica mi sembra abbastanza accurata (anche se ovviamente le licenze non si contano), tuttavia non ho potuto fare a meno di notare che uno dei personaggi di questa serie è Publio Elio Traiano Adriano, Imperatore di Roma dal 117 al 138.

Nel cartone viene presentato in versione "vecchio e saggio patriarca", ma il suddetto Imperatore è considerato un'icona gay ante-litteram, a causa della sua devota relazione con un giovane di nome Antinoo. Da quando si conobbero, nel 124, i due furono inseparabili e trascorsero i sei anni successivi a viaggiare insieme in lungo e in largo per l'Impero, fino a quando - durante uno di questi viaggi - Antinoo non cadde (qualcuno dice che lo si volle eliminare per il buon nome dell'Imperatore) da un battello sul Nilo, e finì sbranato dai coccodrilli... Quando Antinoo morì Adriano lo fece divinizzare (pratica fino ad allora concessa solo agli Imperatori e ai membri della famiglia reale... Come dire che Adriano gli riconobbe lo status di "marito"...), gli dedicò templi e statue e persino una città (Antinopoli, in Egitto). Evidentemente per Adriano non si era trattato solo di una botta e via, come si direbbe oggi. Da notare che Adriano non ebbe figli, nemmeno illegittimi, anche se in effetti ebbe una moglie... Una certa Vibia Sabinia, passata alla storia come una delle imperatrici più trascurate della storia antica... Piccola curiosità: Vibia Sabinia morì un paio d'anni prima di Adriano, e le malelingue sostengono che fu fatta avvelenare proprio dal consorte... Forse l'Imperatore aveva scoperto che la moglie aveva commissionato a qualcuno l'eliminazione di Antinoo e si è voluto vendicare? Chissà... Considerando l'epoca e la situazione non è del tutto inverosimile, voi che ne pensate? Ovviamente è improponibile inquadrare le beghe familiari di duemila anni fa, tuttavia è incredibile come l'esperienza di Vibia Sabinia rimanga quantomai attuale per tante donne che finiscono per fare le mogli di facciata...
Ora: nella serie Gladiatori - Il torneo delle sette meraviglie compare un Adriano anziano e alla ricerca di un successore e non c'è traccia di Vibia Sabinia, quindi la vicenda di Antinoo - a rigor di logica - si era già consumata. Scommettiamo che in questo cartone non verrà mai nemmeno menzionata? Qualcuno penserà che sto dicendo una banalità, ma forse non è poi una banalità così banale, visto che parliamo di un cartone con delle pretese storiche... OK: parliamo di un cartone animato, in Italia i cartoni sono considerati solo per bambini e in ogni caso la censura omo-sessuofobica da noi regna ovunque, anche sui prodotti per gli adulti... E persino su quelli con contenuti storici (tant'è che la serie live Rome in Italia fu censurata ogni volta che mostrava dei nudi integrali maschili...), tuttavia questo non rende il caso di questo Adriano animato meno significativo ed emblematico. A questo punto ha ancora senso dire che questo "è un ottimo prodotto per chi ha voglia di far conoscere al proprio figlio la storia di Roma"? Non avrebbe più senso dire "è un ottimo prodotto per chi ha voglia far conoscere al proprio figlio la storia di Roma riveduta e corretta, soprattutto se non vuole che si sappia che l'Imperatore Adriano era omosessuale e che non tutti gli omosessuali sono come Platinette"? Chissà... Certo è che, in un mondo perfetto, un cartone in cui compare l'Imperatore Adriano avrebbe potuto avere un grandissimo potenziale educativo riguardo a certi temi... E magari avrebbe contribuito ad abbattere tanti pregiudizi sul nascere. Però non siamo in un mondo perfetto, e ci ritroviamo con un cartone che darà un'immagine dell'antichità ad uso e consumo del solito messaggio eterocentrico che si vuole far passare come l'unico possibile. Peccato...
Non potevano proprio ambientare la serie durante il regno di un altro Imperatore? Non so voi, ma a pensarci bene la cosa ha un nonsochè di irritante e sembra giusto la ciliegina sulla torta per un paese in cui gli omosessuali ufficialmente non esistono, o - se esistono - non meritano una grande considerazione... Voi cosa ne pensate?
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