Ciao a tutti, come va?
Dopo alcune settimane in cui mi sono concentrato sul fumetto italiano, e sugli esiti abbastanza inquietanti delle sue ultime strategie, ammetto che oggi ero un po' dibattuto... Dovevo continuare a fare la lista delle nuove operazioni editoriali che,nel lungo periodo, contribuiranno ad affossare ulterioremente il settore oppure era meglio parlare di altro? Ammetto che la tentazione di analizzare l'ennesima ristampa di ZAGOR (questa volta cartonata) che arriverà con il Corriere della Sera, o magari accennare alla nuova edizione limitata del supplemento di TEX (alla modica cifra di 64,90, e questa è la QUARTA edizione limitata della stessa storia, che si differenzia solo per la copertina!), era molto forte... Così come non mi dispiacerebbe scrivere due righe sul perchè la serie CANI SCIOLTI (quella in cui si è parlato della rivolta di Stonewall), non concluderà il suo percorso in edicola... Però poi mi sono detto che non avrei aggiunto niente di nuovo alle riflessioni delle ultime settimane (anche se sarebbero state ulteriormente confermate)... E così ho pensato che poteva essere più interessante puntare lo sguardo altrove, e magari verso spunti di riflessione un po' più freschi e positivi...
Ad esempio poteva essere interessante fare una breve panoramica su quello che sta succedendo dalle parti del fumetto e dell'illustrazione omoerotica, dopo l'affondamento delle strategie editoriali tradizionali... Che ha avuto fra le sue vittime illustri anche editori storici come la tedesca Gmuender e i gay magazine giapponesi, che tenevano banco da decenni. Obbiettivamente è stato un brutto colpo, però bisogna prendere atto di come, lentamente, stia riprendendo piede una certa voglia di sperimentare e di non arrendersi. Magari cercando qualche nuova forma di sinergia con le nuove tecnologie e magari con gli stessi social, per verificare se - oltre ad essere una minaccia - possono essere anche una risorsa. Come ad esempio nel caso della pubblicazione dell'antologia BogossBook, curata dal francese David Foissard...
L'idea era quella di ritentare la carta dell'antologia di illustrazioni omoerotiche, una formula tanto cara alla defunta Gmuender, ma questa volta partendo da una raccolta fondi su Kickstarter, dopo aver raccolto diverse decine di illustratori noti anche sul web. La raccolta è andata bene (raccogliendo quasi 20.000 euro sui 14.000 necessari) e il progetto è felicemente andato in porto. E così adesso, anche per chi non ha partecipato alla raccolta fondi, è possibile ordinare il volume sia in edizione digitale che in edizione cartacea sul sito ufficiale (CLICCATE QUI). Considerando che fra le decine di autori presenti ci sono anche diversi "nomi noti" italiani (l'elenco completo lo trovate CLICCANDO QUI), questa pubblicazione potrebbe avere un significato simbolico abbastanza interessante, tantopiù che alcuni di questi artisti italiani (Giopota, Jacopo Camagni...) portano avanti anche una carriera nel fumetto più mainstream...
In questa antologia non trovano posto illustrazioni particolarmente esplicite (anche perchè immagino che si sia trattato più che altro di un esperimento), ma direi che il solco nel quale si inserisce è abbastanza chiaro. Quindi sarà interessante verificare se segnerà la ripresa di un tipo di pubblicazione che sembrava ormai estinta. C'è da dire che, effettivamente, di resurrezioni improbabili in questo periodo ce ne sono state anche altre. Ad esempio quella dello storico magazine statunitense DRUMMER, fondato nel 1975 a Los Angeles e dedicato ai gay amanti del sesso kinky, e in particolare al sesso son sfumature leather...
La rivista riservava uno spazio fisso anche al fumetto e all'illustrazione, e nel tempo lanciò una discreta quantità di artisti di culto, tant'è che lo stesso Gengoroh Tagame ha ammesso che i fumetti ospitati da questa rivista sono stati una delle sue grandi fonti di ispirazione, a partire da quelli dall'inglese Bill Ward (1927-1996): un artista che - tanto per cambiare - è rimasto del tutto inedito in Italia... E che purtroppo non è più stato ristampato dopo la sua morte (anche perchè, tecnicamente, dopo la sua morte non si sa bene a chi siano passati i suoi diritti di pubblicazione).
Fatto sta che la rivista cartacea chiuse nel 1999, e quest'anno qualcuno ha pensato bene di provare a riportarla in vita, sia in versione digitale che in versione stampata. Riprendendo la numerazione esattamente da dove era stata interrotta (CLICCATE QUI). E la cosa interessante è che dal numero 216 torneranno anche i fumetti... E per la precisione si tratterà dei fumetti realizzati da Stephen Sadowsky, apprezzato artista che abitualmente lavora per editori come Marvel, Dc e Image...
E a quanto mi risulta è la prima volta che un autore di fumetti che collabora con i grandi editori di supereroi, e che ovviamente è gay dichiarato, si cimenterà in un fumetto omoerotico in cui sarà libero di dare fondo alle sue fantasie più sfrenate... E considerando che i suoi disegni "per tutti" e le sue commissioni tradiscono già una notevole carica erotica (vi faccio vedere un assaggio qui sotto), ammetto che sono molto curioso di vedere cosa salterà fuori...
Per completezza vi faccio vedere anche quello che dovrebbe essere il protagonista della serie omoerotica a cui sta lavorando per la nuova versione di DRUMMER...
E già che ci sono vi faccio vedere anche un paio di foto che ritraggono lo stesso Stephen Sadowsky, dopo che ha vinto il titolo di Mr. Ruff, un concorso che si tiene annualmente nel weekend di Pasqua dalle parti di Vancouver (in Canada) e che ha anche dei risvolti benefici (maggiori informazioni le trovate QUI)...
Detto ciò devo ammettere che sono molto curioso di verificare se il suo caso potrebbe fare da apripista per altri autori con la vocazione del fumetto omoerotico... E comunque, se questo progetto per DRUMMER proseguisse, non sarebbe male se qualche editore italiano si facesse avanti con lui per pubblicare il suo nuovo lavoro nella nostra lingua...
E, a proposito di autori poliedrici, penso che per chiudere in bellezza questa breve carrellata di idee stimolanti e rincuoranti, potrei puntare l'attenzione sul David Cantero, un autore di cui non parlavo da un po'... Anche se effettivamente ha continuato la sua carriera di disegnatore omoerotico, ad esempio con la CLASS COMICS di Patrick Fillion: un altro autore che, nonostante i tempi difficili, continua imperterrito nel suo progetto di portare avanti un universo narrativo a base di amplessi focosi, in buona parte consumati fra supereroi dotati di peni equini...
Tuttavia non è per parlare dei progetti con i personaggi ideati dalla CLASS COMICS che oggi ho citato David Cantero... Infatti l'autore pagnolo ha pensato bene di coinvolgere in uno dei suoi progetti personali (autorprodotto per la Spagna e prodotto da CLASS COMICS per il mercato internazionale in lingua inglese) il modello Yesu Toro, che sul suo profilo Instagram ha oltre 205.000 followers, e che ha dato a David Cantero la possibilità di raccontare la sua "sfortunatissima" vita di icona omoerotica... Sempre alle prese con fans assatanati, amori non corrisposti e un mondo gay dipinto con tratti talmente assurdi e surreali da risultare effettivamente molto credibile... Qui sotto lo vedete mentre è intento a leggere la sua biografia a fumetti...
Non è la prima volta che si vedono operazioni di questo tipo, anche se di solito mettevano al centro attrici porno o icone erotiche eterosessuali per un pubblico di lettori eterosessuali. Anche in Italia ne abbiamo avuti diversi esempi, perlomeno fino alla fine degli anni Novanta...
Però questa dovrebbe essere la prima volta che si tenta qualcosa di simile in epoca post social, puntando su un personaggio molto seguito su Instagram e per giunta in chiave gay. Oltretutto con i risvolti eroticomici tipici dei fumetti di David Cantero. Quindi ammetto che, anche in questo caso, sono molto curioso di verificare come andranno le cose...
Se è vero che due coincidenze sono un indizio e tre sono una prova, mi verrebbe da pensare che quella che si sta verificando è una specie di reazione allo scatafascio editoriale che ha travolto la scena editoriale "classica" anche dal punto delle pubblicazioni omoerotiche... Che si sono ritrovate a competere con l'offerta pressochè infinita (e totalmente gratuita) del web. Quindi è abbastanza logico che chi vuole fare un tentativo per reinserirsi nel mercato voglia riprovare partendo proprio da una maggiore sinergia con il web e con chi ne fa uso...
Lasciando a rantolare chi non è stato in grado di adeguarsi ai tempi, ovviamente.
Staremo a vedere cosa accadrà da questo momento in poi, anche perchè questi segni di vita non erano affatto da dare per scontati.
Alla prossima.
1 commento:
Nel tuo post sfiori un argomento molto interessante, quello della sparizione di artisti dalla coscienza del pubblico nel momento in cui per qualche ragione, come nel caso di Ward, non sono più ripubblicati. E' una cosa che fa pensare perchè, anche se è vero che in internet c'è di tutto e che proprio grazie ad internet molti artisti gay hanno avuto nuovo vita (penso a Zack, poi ristampato dalla Gmuender proprio sull'onda della fama acquistita sul web) ora la morte delle case editrici tradizionali rende molto più evanescente la presenza di certi prodotti, soprattutto gay. Un libro, anche se fuori catalogo è pur sempre qualcosa che si può rintracciare mentre roba pubblicata su un sito può sparire dall'oggi al domani. O il materiale può esistere ed essere virtualmente invisibile perché caricato chissadove senza credits.
Penso al tuo Rainbow, che per me resta il più importante fumetto gay pubblicato in Italia. Se qualcuno lo volesse leggere dovrebbe cercare qualcuno che a suo tempo lo ha salvato. Non proprio incoraggiante... A proposito di ritentar non nuoce, ti voglio quindi chiedere: hai mai pensato di rimasterizzarlo o riscansionarlo o comunque di fare qualcosa per renderlo disponibile anche ai nuovi lettori in una forma -Lulu e Amazon Kindle magari?- che gli dia dignità e rimanga nel tempo?
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